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sabato 4 maggio 2013

Tokyo: non si vive di solo sushi. L'extravergine entusiasma il Giappone.

Tokyo, la città "Capitale d'Oriente", sorprende sempre e tutti. Dal turista più avvezzo, al viaggiatore più esperto: si rimane stupiti alla sola vista della città del Sol Levante.
Tanti gli stereotipi sui giapponesi, e tutti veri, che fedelmente ricalcano il ruolo che la comunità internazionale ha loro assegnato: puntuali, ordinati, affidabili.
Visitare Tokyo è un'esperienza nell'esperienza, e farlo nei giorni di Olive Japan - seconda edizione del concorso internazionale sull'olio da olive - sorprende ancor di più.
Sorprende l'organizzazione, sorprende la fantasia con la quale viene proposto al vasto pubblico di Tokyo l'olio da olive, sconosciuto ai più. Sorprende lo splendido market dell'olio allestito in uno dei cuori pulsanti della città, attrazione turistica e luogo di cultura allo stesso tempo.
Rincuora e da speranza vedere bambini, anche di pochi anni, che senza alcuna remora assaggiano, convinti, il pane con l'olio. Un gusto molto lontano dalla loro cultura, ma scoperto ed onorato da chi del cibo ne fa una icona.
Un giro tra le bancarelle ed il mondo oleario è tutto lì, in pochi densissimi metri.
Extravergine di tutto il mondo, unitevi!
Dall'olio israeliano Olia, dell'amica Hilla Wenkert, passando per il libanese Oliver's Table del collega Hussein Hoteit al californiano Lucero, l'Extra Virgin Alliance di Paul Miller ed Alexandra Devarein e l'extravergine direttamente dal Giappone: ce n'è per tutti i gusti e per tutti i palati!
Un cenno anche al concorso, che quest'anno ha visto in gara ben 282 campioni di olio.
Lusinghieri i risultati, per l'Italia, che porta a casa ben 35 medaglie complessive, ma forte dei tre premi assoluti vinti (Premiere Medal) con l'Oleificio F.lli Torchia (Calabria), L'arte dell'Olivo (Toscana) e Villa Zottopera (Sicilia) a rappresentare le eccellenze italiane in giro per il mondo.
Ma le sorprese non terminano certo qui.
Sorprendono le strade affollate e silenziose al pari dei campi allagati della periferia, dove si coltiva con cura e rispetto il loro alimento principale: il riso.
Sorprendono e lusingano i continui inchini, ai quali spesso si risponde goffamente, le dolci parole di ringraziamento e l'attenzione che viene posta all'altro.
E, sorpresa nelle sorprese, inorgoglisce vedere il rispetto per la nostra cucina, ormai patrimonio dei giapponesi, esercitato dalla disarmante dolcezza di Yurie Honda, proprietaria del ristorante Addù Mammà.

Il ristorante, rigorosamente italiano, è a pochi passi dal centro di Shibuya e dal mercato del pesce di Zukiji, dove ai giapponesi è data la possibilità di compiere un'esperienza fantastica nel mondo del cibo italiano.
Parmigiana di melanzane, lasagne al forno... il tutto rivisitato col tocco sapiente della tradizione giapponese. 
Ma se di alta cucina italiana in Tokyo occorre parlare, non si può non menzionare la Locanda Italiana di Elio Orsara, posta nei pressi della Sky Tree, che rappresenta un punto di incontro dei gourmet di tutto il mondo, all'insegna della filosofia culinaria calabrese. La 'nduja, il carpaccio di pesce all'olio di oliva, la pasta fatta in casa, i risotti ed il pesce spada, insieme al vino gaglioppo ed all'olio extravergine di oliva, rappresentano splendidi biglietti da vista della qualità agroalimentare di Calabria, fieramente proposti dalla brigata di cucina di casa Orsara.
Si riparte dal Giappone, con la consapevolezza che... non si vive di solo sushi! Viva l'olio extravergine di oliva.
Risultati del concorso OLIVE JAPAN - Seconda Edizione 2013.
Premi assoluti (INTERNATIONAL PREMIERE MEDAL) - 9 Excellent Olive Oils

Oleificio Fratelli Torchia (Calabria)
L'arte dell'Olivo (Toscana)
Az. agr. Villa Zottopera (Sicilia)
Gallo WORLDWIDE (Portogallo)

Almazara de Muela (Spagna)
Almazaras de Las Subbètica (Spagna)
Aroden SART (Spagna)
Pagos de Familia Marues de Grinon (Spagna)

Risultati del concorso riferiti alla partecipazione italiana (risultati completi su olivejapan.com)

Premiere Medal
Oleificio Fratelli Torchia PREMIER
L'arte dell'Olivo PREMIER 
Az. agr. Villa Zottopera PREMIER 

Gold Medal
Frantoio Badia Francesco Corigliano GOLD
Frantoio Pruneti I.G.P.Toscano GOLD
Frantoio Pruneti AVILO GOLD
88 Italia Srl  GOLD
Agricola Piromalli GOLD
Frantoio Romano ORTICE RISERVA GOLD
Az. agr. Fattoria Paiatici GOLD
Giovanni Massi GOLD
Lic Schiralli SRL GOLD
Tenuta Cantagallo e Le Farnete GOLD
Trimarchi di Villa Marchese GOLD
La Poderina Toscana ORO GOLD
Oleificio Fabbri S.P.A. GOLD
Az. agr. Americo Quattrociocchi GOLD
Az. agr. Le Cinque Aquile GOLD
Az. agr. Le Marsicane GOLD
Az. agr. Terre di Pantaleo GOLD
Az. agr. Veglio Piero Robur GOLD
Az. agr. Veglio Piero Evento GOLD
Az. agr. Villaponte GOLD
Az. agr. Scammacca del Murgo GOLD
Az. agr. Domenica Fiore GOLD
Podere Il Carnasciale GOLD
Az. agr. Deliella GOLD
Silver Medal
Fattoria San Sebastiano srl SILVER
Mario Capanna SILVER
Dante Sambuchi SILVER
Favella S.P.A SILVER
Frantoio Romano Ortice Riserva SILVER
Az. agr. Colognole SILVER
Olio Arkè e Natura SILVER
Az. agr. Paolo Bonomelli SILVER

di Andrea Lauman

venerdì 3 maggio 2013

Risultati del concorso OLIVE JAPAN - Seconda Edizione 2013.

Risultati del concorso OLIVE JAPAN - Seconda Edizione 2013.
Il concorso in Giappone, organizzato dalla Olive Oil Sommelier Association of Japan (OOSAJ) quest'anno ha visto in gara ben 282 campioni di olio.

Lusinghieri i risultati, per l'Italia, che porta a casa ben 35 medaglie complessive, ma forte dei tre premi assoluti vinti (Premiere Medal) con l'Oleificio F.lli Torchia (Calabria), Azienda Contessa Elena (Toscana) e Villa Zottopera (Sicilia) a rappresentare le eccellenze italiane in giro per il mondo.
Ecco i risultati assoluti:








domenica 23 settembre 2012

Olive Oil Sommelier Japan, dalla parte dell'extravergine.

Suona strano pensare che paesi lontani, sia dal punto di vista geografico, sia da quello culinario, possano interessarsi al nostro prezioso "oro giallo".
E ancor più strano suona apprendere che, anche in terre così lontane, una se pur piccola produzione di extravergine, si realizzi.
Parlo del Giappone, terra del Sol Levante, famosa certamente per il sushi e per il pesce crudo, ma non per l'extravergine di oliva.
Shodoshima Olive Park
La terra dei samurai da tempo ha iniziato, timidamente, ad affacciarsi sul panorama mondiale dell'olio di oliva, seppur con una minuscola produzione di olio, relegata principalmente all'Isola di Shodoshima, situata a circa 80 km ad ovest di Osaka ed a 650 km a ovest di Tokyo.
Nell'Isola, la citta di Shodoshima è il luogo di nascita della coltivazione dell'olivo in Giappone. Grazie ad un clima mediterraneo l'isola, fin dal 1908, è luogo ideale per coltivazione delle olive, al punto da guadagnarsi il soprannome di "Olive Island".
Controverso l'arrivo dei primi alberi di olivo in Giappone. Alcuni testi parlano dei gesuiti portoghesi, quali 'importatori' di olivi nel 1600. Gli stessi religiosi, si dice, che introdussero uno stile di cottura in olio d'oliva, più tardi divenuto 'tempura'.
Gli alberi, introdotti originariamente dagli Stati Uniti, sono oggi coltivati a Shodoshima in piccoli appezzamenti di terreno, per un totale di appena 130 ettari, tramite i quali è possibile produrre un centinaio di quintali di preziosissimo olio extravergine di oliva, venduto in minuscole bottiglie a prezzi esorbitanti, anche superiori ai 150 euro a litro. Questi stessi alberi di olivo sono divenuti oggi, soprattutto, un'attrazione turistica dell'isola, in special modo nell'Olive Park, un boschetto di olivi coltivato con successo fin da un secolo fa.
Altra zona olivicola giapponese, che porta a circa 200 il totale degli ettari coltivati ad olivo, è quella dell'Isola di Amakusa. Qui, sono situati una decina di frantoi, sui quasi trenta presenti nell'intera nazione.
Toshiya Tada - Presidente OSAJ
Il Giappone, a fronte di questa esigua produzione, è divenuto una splendida realtà per ciò che attiene i consumi di olio. Nell'ideale classifica dei paesi importatori e consumatori di olio di oliva, il Giappone si pone all'8^ posto, con circa 40.000 tonnellate olio di oliva, tra i maggiori paesi importatori.
Di questa 'anomalia' botanica e del 'movimento culturale' dell'olio in Giappone ne parlo, nei giorni di TerraOlivo in Terra Santa (www.terraolivo.org), con due deliziose persone: Toshiya Tada, Presidente di Olive Oil Sommelier Association Japan (OSAJ) e sua moglie Tomomi Endo
Mr Tada, ex dirigente della Banca d'affari JP Morgan, mi racconta della sua creatura: l'Olive Oil Sommelier Association Japan.
"L'OSAJ, esordisce Toshiya Tada, è un'organizzazione non-governativa che conta oltre 600 iscritti ed è un'associazione completamente indipendente da olivicoltori, produttori, importatori e distributori, costituita con l'unico fine di sviluppare, dal punto di vista dei consumatori, un sano mercato dell'olio di oliva in Giappone. Ad oggi, più di 500 studenti hanno ricevuto il titolo di Junior Olive Oil Sommelier e circa 120 quello di Olive Oil Sommelier".
"L'associazione, continua il presidente Tada, nasce nel luglio del 2009 come conseguenza della nuova tendenza del popolo giapponese, di orientarsi verso una maggiore varietà di cibi, grazie anche all'ondata di popolarità raggiunta da cibi, spezie e condimenti, sempre più disponibili sia nei ristoranti e sia per il consumo a casa. Eppure, mentre qui in Giappone si possono trovare ingredienti alimentari provenienti da tutto il mondo, incalza Mr Tada, sono sorprendentemente poche le opportunità di conoscerle in modo approfondito. Se siamo curiosi di sapere come una fonte di cibo viene prodotto, quali varietà ci sono, e come le differenze si esprimono nei prodotti finali, ci sono poche fonti di informazione, nonostante il flusso di informazioni la maggior parte di noi può accedere facilmente".
Chiediamo al nostro interlocutore: ma questa curiosità tutta giapponese, tocca anche l'olio di oliva?
"L'olio di oliva in Giappone è ormai molto familiare, a volte onnipresente, ma rimane ai più un pò misterioso. La nostra mission, riferisce Tada, che sembra aver trovato con l'olio extravergine la sua vera passione, è quella di far acquisire ai giapponesi una più profonda conoscenza del settore olio, grazie ad un sistematico flusso di informazioni accademiche, rivolto alla comunità ed alle imprese. In tal modo, si darà il via ad un meccanismo 'virtuoso' che allargherà la percezione dell'olio di oliva in tutto il paese. A tal fine, abbiamo stabilito un programma di studio e di certificazione; tutti coloro che avranno completato, con successo, il nostro percorso di formazione, avranno il ruolo di 'ambasciatori' dell'olio d'oliva, al servizio della gastronomia, del settore dei servizi alimentari professionali e dei privati cittadini. E' una nuova professione che si affaccia sul mondo del lavoro, conclude il Presidente dell'OSAJ, questi Sommelier dell'olio sono in genere consulenti di prodotto per supermercati e ristoranti, nonché per importatori, distributori e rivenditori che desiderano sviluppare le conoscenze e le competenze nel settore olio".
L'Olive Oil Sommelier Association Japan (www.oliveoil.or.jp), offre ai propri iscritti corsi, momenti educativi e culturali sull'olio extravergine di oliva, tra questi:
- Corsi di base (Junior Sommelier Program).
Corso introduttivo che ripercorre la storia e lo sviluppo del settore dell'olio di oliva, l'utilizzo, le regioni e le specie coltivate, nonché una conoscenza di base dell'analisi sensoriale e della degustazione di oli vergini di oliva. Tutti i partecipanti che completano il corso riceveranno l'attestato di Sommelier Junior.
- Corsi avanzati (Sommelier Program).
Si tratta di un corso avanzato che fornirà ai partecipanti una vasta conoscenza professionale relativa al mondo dell'olio di oliva, col fine di ottenere gli strumenti per lavorare nel settore della distribuzione di cibo e fornire servizi in materia di olive e olio d'oliva.
Tutti i partecipanti che hanno completato positivamente il corso, possono chiedere di sostenere l'esame di certificazione per diventare un Sommelier dell'Olio di Oliva.
L'Associazione, organizza anche corsi di aggiornamento riservati ai Sommelier dell'Olio di Oliva, degustazioni guidate che si svolgono regolarmente più volte al mese, master e corsi di assaggio, nonché viaggi di studio in regioni produttrici (Italia, Spagna, Cile, Grecia, Turchia, Stati Uniti, Australia e Giappone) e corsi di cucina tenuti da chef professionisti ed esperti del settore alimentare.
Il Presidente Tada, coglie l'occasione di questa intervista per presentare 'l'altra creatura' di Olive Oil Sommelier Association of Japan, il concorso sugli oli extravergine, giunto alla seconda edizione.
L'evento, comunica, si svolgerà nel mese di aprile 2013 a Tokyo e conterrà tutta una serie di appuntamenti incentrati sull'olio extravergine di oliva con questo programma, ancora in bozza, in quanto notizie più dettagliate sull'iscrizione al concorso, sull'esposizione e su come registrarsi al simposio, saranno pubblicate nel mese di ottobre sul sito olivejapan.com
OLIVE JAPAN 2013 International Extra Virgin Olive Oil Competition
Insediamento della commissione sedute di assaggio: 24/26 Aprile
Cerimonia di premiazione: 27 Aprile, presso Futako Tamagawa RISE sede di Tokyo
OLIVE JAPAN 2013 International “Olive Marche”
Date di svolgimento: 27 e 28 Aprile
Luogo di realizzazione: Futako Tamagawa RISE Galleria, Tokyo
OLIVE JAPAN 2013 International Olive Symposium - Novità 2013 -
Date di svolgimento: 27 e 28 Aprile
Luogo di realizzazione: Futako Tamagawa RISE Seminar Hall
Non c'è che dire, un programma velleitario messo in campo dalla OSAJ di Tokyo, ma i giapponesi, si sa, sono sempre stati esempio di ingegnosità, correttezza e dedizione.
Che il rilancio del settore passi anche per il Giappone? Loro hanno intrapreso la strada della valorizzazione dell'olio extravergine di oliva, noi?
Dr Antonio G. Lauro