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lunedì 19 giugno 2017

Olivicoltura nel terzo millennio: se ne è discusso a Oppido Mamertina nel corso di un evento promosso dall’ARSAC di Palmi.

L’olivicoltura, parte importantissima – se non preponderante – del settore primario della piana di Gioia Tauro, non riesce ormai a sostenere economicamente gli imprenditori agricoli e quanti, in misura differente, in questo settore sono impiegati.
Ma non è solamente la crisi economica alla base di questo calo visibile dei ricavi medi nel settore oleario, visto che sempre più spesso è l’aspetto tecnico a diventare fattore limitante.
L’ARSAC di Palmi, fin dalla sua istituzione impegnata nel monitoraggio del fenomeno e nell’attività di assistenza tecnica al settore agricolo ha provato, nel corso del convegno/dibattito “Olivicoltura nel terzo millennio – concimazione, difesa, marketing”, a delinearne alcuni aspetti proponendo le più utili ed innovative modalità di azione.
Il seguitissimo incontro, che ha colmato oltre misura la sala consiliare del Comune di Oppido Mamertina, è stato aperto dagli indirizzi di saluto del sindaco – e consigliere della Città Metropolitana di Reggio C. – Dr Domenico Giannetta, che ha posto l’accento sulla necessità di innovare i processi produttivi, sempre più spesso ancorati ad arcaici e obsoleti modi di vedere la coltivazione della pianta d’olivo.
Moderato dal giornalista Alberto Mazzacuva, il convegno ha poi visto le dettagliate relazioni sui temi più “scottanti” riscontrati nell’area di interesse sottesa al comune di Oppido M.: la fertilizzazione, la difesa ed il marketing.
Le relazioni, complete ed esaustive, sono state presentate dai tecnici ARSAC del CeDA 19 di Palmi che – alla luce del nuovo Piano di Azione Nazionale (PAN) - hanno trattato i molteplici aspetti legati al corretto impiego dei fertilizzanti per la realizzazione di una produzione di qualità e quantità ed informando i presenti su quanto, ad oggi, la ricerca ha messo a disposizione per correttamente proteggersi da insetti e funghi veri responsabili delle mancate produzioni delle disastrose annate agrarie 2014/2015 e 2016/2017, unitamente alle problematiche legate agli innegabili cambiamenti climatici.
Nelle conclusioni, curate dal responsabile ARSAC di Palmi Dr Domenico Solano, è emersa la piena disponibilità dell’Azienda ARSAC ad organizzare incontri e visite mirate al fine di sostenere l’introduzione dei processi innovativi prodotti dagli Enti di Ricerca e Sviluppo, necessari per una olivicoltura al passo coi tempi. Per ultimo, è stato posto l’accento sul ruolo non marginale delle Organizzazioni di Produttori ai fini di uno sviluppo non più rinviabile del settore olivicolo; queste devono svolgere appieno il ruolo di promozione, valorizzazione e commercializzazione delle produzioni olearie a loro demandato dalla normativa comunitaria di settore.



lunedì 3 aprile 2017

Le signore calabresi dell'olio - esplorando saperi e sapori a Rende (CS).

L'Associazione Culturale Xenìa di Cosenza ritorna con i suoi eventi venerdì 7 aprile 2017 alle ore 17,30 presso il Museo Civico del Centro Storico di Rende dove presenterà, in collaborazione con Confagricoltura Donna Calabria e con il patrocinio della Città di Rende e dell'Assessorato alle Pari Opportunità di Rende, l'incontro: "Le signore calabresi dell'olio - esplorando saperi e sapori".
L'olio di oliva calabrese ha una antichissima tradizione, testimoniata dalle piantagioni millenarie, alcune risalenti all'epoca della Magna Grecia, uliveti ancora coltivati e produttivi sul nostro territorio dove le condizioni climatiche, ambientali e pedologiche determinano delle caratteristiche favorevoli a delle 'cultivar' di grande pregio. L'Associazione Culturale Xenìa, che ha da sempre dimostrato molta attenzione e sensibilità al talento delle donne in tutti gli ambiti che rappresentino una risorsa per lo sviluppo economico e sociale della Calabria, in un ottica di pari opportunità, analizzerà la forte presenza femminile in una realtà per tradizione tutta vocata al maschile. L'evento, dopo l'indirizzo di saluto delle autorità della Città di Rende: il Sindaco Marcello Manna e l'Assessora alle Pari Opportunità Marina Pasqua, verrà introdotto e coordinato dalla Presidente di Xenìa Gabriella Coscarella. Argomenteranno sul tema la Vice Presidente Nazionale di Confagricoltura Donna Paola Granata e quattro 'signore dell'olio' , le imprenditrici: Rita Bilotti (Az. Serragiumenta- Altomonte, Cs), Maria Grazia Minisci (Az. La Molazza - Gruppo Minisci - Corigliano Calabro,Cs), Mariangela Costantino (Az. Mariangela Costantino - Maida,Cz), Lucia Talotta Torchia (Oleificio Torchia- Tiriolo, Cz).
Infine con Lucia Talotta Torchia, attraverso una degustazione sensoriale che coinvolgerà tutto il pubblico presente, ci si avvicinerà al consapevole riconoscimento di un buon olio extravergine di oliva che abbia le giuste proprietà organolettiche in termini di qualità e sostenibilità. Le 'signore calabresi dell'olio' sono imprenditrici, amministratrici, produttrici, ecc. che dimostrano come la forza delle donne sia fatta di competenza, affidabilità, volontà, tradizione e innovazione.
Insomma un incontro - esplorando saperi e sapori - da non perdere, per stimolare la vista, l'olfatto ed il gusto in una cornice di pregevole rilevanza artistica e culturale qual'è la sala convegni del Museo Civico del Centro storico di Rende, che merita senz'altro una visita.

Fonte: FB

venerdì 24 marzo 2017

Tornata in Calabria dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio.

Si terrà in Calabria, nei giorni 30 e 31 marzo 2017, una nuova Tornata dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio. La Calabria, uno dei giganti produttivi dell’olivicoltura italiana, si interroga continuamente su quale possa e debba essere il suo ruolo ed il suo futuro in un comparto che, con numeri veramente importanti, costituisce un significativo asse portante della propria economia. Il tema che verrà affrontato “Salubrità degli oliveti e qualità del prodotto” è in stretto coerenza con il percorso di qualificazione produttiva intrapreso da anni in questa regione, nella consapevolezza che i grandi volumi prodotti debbano sempre più essere tracciabili in termini di qualità ed identità territoriale.
Come da tradizione delle Tornate dell’Accademia, il programma si articolerà in un pomeriggio, quello del 30 marzo, dedicato alla parte seminariale ed il giorno successivo, il 31 marzo, alle visite tecniche.
La parte seminariale si terrà presso il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e vedrà il coinvolgimento di esperti e studiosi di chiara fama, in riferimento ai temi affrontati. Il convegno sarà suddiviso nelle tre sessioni:
Conoscenza e innovazione: obiettivo qualità;
Risultati del progetto di ricerca “Modelli sostenibili e nuove tecnologie per la valorizzazione delle olive e dell’olio in Calabria”;
Le donne dell’olio: pioniere di cultura e foriere di pace.
La successiva giornata del 31 marzo, si articolerà tra l’agro di Reggio Calabria e quello di Lamezia Terme e sarà dedicata alla visita di realtà olivicole ed olearie rappresentative di questo territorio, significative sia in termini produttivi che tecnico-scientifici e paesaggistici.







Per informazioni sulla Tornata dell’Accademia nazionale dell’olivo e dell’olio in Calabria rivolgersi a: Giuseppe Zimbalatti (gzimbalatti@unirc.it) e Bruno Bernardi (bruno.bernardi@unirc.it).

martedì 20 dicembre 2016

IGP "Olio di Calabria", da oggi è legge.

L’“Olio di Calabria” ottiene la tutela Ue con l'Igp
La Commissione europea ha approvato la domanda di registrazione nell'elenco delle indicazioni geografiche protette. Salgono a 291 i prodotti alimentari italiani nel registro delle specialità gastronomiche.

BRUXELLES La Commissione europea ha approvato la domanda di registrazione nell'elenco delle indicazioni geografiche protette (Igp) dell'"Olio di Calabria". L'extravergine d'oliva «ottenuto da olive coltivate nella regione Calabria nel sud Italia», si legge in una nota della Commissione europea, «negli ultimi anni ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali». Con l'Olio di Calabria Igp salgono a 291 i prodotti alimentari italiani tutelati dall'Ue come parte del "Door", il registro che contiene oltre 1.380 specialità gastronomiche Dop, Igp e Stg.

Fonte: Corriere della Calabria

lunedì 14 novembre 2016

L’Ulivo Emblema di Qualità e di Eccellenza della Agricoltura.

L’Ulivo Emblema di Qualità e di Eccellenza della Agricoltura
(ex REG UE 611/14-615/14)
Annualità 2016/2017
POTARE LA PIANTA DELL’OLIVO
NOTE PRATICHE DI POTATURA
ADATTAMENTO DELLE PIANTE ALLA RACCOLTA CON AGEVOLATORI
La OP Associazione l’Olivicola Cosentina in collaborazione con l’ARSAC organizza 2 giornate dimostrative in campo, aventi per tema “LA POTATURA DELLE PIANTE DI OLIVO”.
• Giorno 12 dicembre 2016 alle ore 9,30 presso azienda agricola in agro di LATTARICO (CS) alla loc. CAMPO di FIENO;
• Giorno 13 dicembre 2016 alle ore 9,30 presso azienda sperimentale ARSAC in agro di MIRTO CROSIA (CS);
Le dimostrazioni saranno tenute dal prof. GIORGIO PANNELLI e dai tecnici dell’ARSAC e saranno finalizzate all’adattamento della pianta al miglioramento della raccolta con mezzi e/o dotazioni agevolanti.
Programma:
- ORE 9,30: Registrazione partecipanti;
- 0RE 10,00:Illustrazioni Teoriche Sulla Potatura Delle Piante Di Olivo per l’Adattamento all’Impiego di Macchine Agevolatrici per la Raccolta;
- ORE 12,00: Dimostrazione Pratica;
Per partecipare alla giornata dimostrativa indirizzare richiesta di manifestazione di interesse alla ASSOCIAZIONE OLIVICOLA E/O ALL’ARSAC entro il 30 NOVEMBRE 2016.
Per ulteriori informazioni contattare la sede della ASSOCIAZIONE OLIVICOLA TEL.0984/75278 FAX 0984796777– mail op.assoco@libero.it- ARSAC Tel. +39 0984-6831 Fax: fax +39 0984-683296
Puoi scaricare il modello di adesione cliccando sul link seguente:
manifestazione-di-interesse-corso-di-potatura

giovedì 20 ottobre 2016

PSR Calabria 2014/2010: pubblicato bando adesione Misura 4 "Investimenti in immobilizzazioni materiali".

E' stato pubblicato l'undicesimo bando del Programma di Sviluppo Rurale della Calabria 2014/2020. Il Dipartimento "Agricoltura" comunica che sul sito internet www.calabriapsr.it si può consultare e scaricare il bando per le domande di adesione alla Misura 4 del PSR "Investimenti in immobilizzazioni materiali", intervento 4.2.1 "Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli", annualità 2016. Con i 45 milioni di euro di risorse messe a bando, il PSR punta a migliorare la competitività delle aziende del comparto agroalimentare sui mercati, attraverso lo sviluppo qualitativo e quantitativo delle produzioni regionali. L'intento è quello di creare valore aggiunto alla produzione agricola e zootecnica, nel rispetto della sostenibilità ambientale e delle stesse produzioni. In particolare, con l'intervento 4.2.1 il PSR Calabria intende sostenere le aziende regionali nell'introduzione di tecniche di innovazione tecnologica, organizzativa e logistica dei cicli di lavoro, con l'obiettivo di sviluppare il miglioramento sia del prodotto che del packaging, l'ampliamento delle funzioni d'uso ed anche l'accorciamento della filiera agroalimentare. I beneficiari del bando sono imprese in forma singola o associata operanti nella trasformazione, commercializzazione e vendita dei prodotti agricoli ed agroalimentari (ad eccezione dei prodotti della pesca). Possono accedere al sostegno anche le imprese costituite da produttori agricoli, qualora la materia prima da trasformare e commercializzare sia di provenienza extra aziendale in misura non inferiore ai 2/3 di quella complessivamente lavorata e/o commercializzata. Gli investimenti realizzabili devono essere rivolti al miglioramento del posizionamento di mercato delle produzioni biologiche, dei prodotti "di montagna" e dei prodotti di "nicchia" con forti interrelazioni tra prodotto e territorio, e delle produzioni a marchio DOP e IGP; a favorire e integrare le funzioni logistiche e commerciali delle singole aziende, per consentire l'accesso ed il posizionamento sui canali della grande distribuzione e degli "specializzati"; a rafforzare i sistemi di stoccaggio, refrigerazione, lavorazione e le piattaforme logistiche; a rafforzare, rendere tracciabili, migliorare e innovare i sistemi di qualità delle produzioni agroalimentari regionali. I progetti dovranno essere articolati mediante la redazione di business plan presentati attraverso il sistema SIAN, entro il 45° giorno dalla pubblicazione del bando sul sito www.calabriapsr.it. Con i 45 milioni di euro stanziati per gli investimenti in trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli, sale a quota 315 milioni il totale finora messo a bando dal PSR Calabria 2014/2020.
Fonte: Agenzia Calabria Notizie

giovedì 13 ottobre 2016

Al via in Calabria "Le Domeniche Gourmet".

Ideate dall'eclettica Farmacista/Sommelier Giovanna Pizzi (www.peccatidigola.info), "Le Domeniche Gourmet" sono delle passeggiate in giro per la Calabria alla scoperta del territorio, della cucina e delle specialità enogastronomiche di questa terra sconosciuta ai molti.
Giovanna, referente per la Calabria della scuola di cucina Peccati di Gola, sommelier AIS e appassionata cultrice di enogastronomia, ci racconta di questa sua nuova idea.
"Ogni singolo tour - racconta la Pizzi - prevede una visita in una azienda di eccellenza, un corso di degustazione specifico e un pranzo in un ristorante selezionato e per questa prima domenica la destinazione sarà la Piana di Gioia Tauro con la visita dell'Azienda Agricola Maria Eleonora Acton di Leporano".
L’Azienda Agricola (www.actondileporano.com) si trova al centro della Piana di Gioia Tauro (RC) in una delle zone più fertili della Calabria ed è un'azienda di circa 300 ettari prevalentemente olivicola, agrumicola e frutticola.
Una storia antica quella della Famiglia Acton, famiglia importante inglese che si stabilisce nel ‘700 nell'allora Regno delle due Sicilie e successivamente in Calabria.
L’azienda agricola Acton oggi condotta dalla principessa Maria Eleonora, risiede nell’insediamento produttivo di Cannavà, voluto dai Serra di Cardinale principi di Gerace, nella piana di Gioia Tauro.
La famiglia Acton cura direttamente tutte le fasi della produzione, dalla raccolta alla vendita del suo olio denominato “La Foresta”.
"Qui, nella tenuta di Cannavà - continua Giovanna Pizzi - avremo modo di assistere durante la nostra visita alla raccolta delle olive. Le diverse cultivar di olive vengono raccolte seguendo un ordine cronologico in funzione della migliore qualità dell’olio ottenibile, per creare un prodotto di eccellenza. La Foresta, extravergine declinato nelle sei varietà (Ottobratica, Leccino, Carolea, Frantoio, Roggianella e Cannavà), è l’olio che degusteremo in un percorso sensoriale attraverso le sei tipologie prodotte, nel loft che fa parte dell’impianto architettonico dell'azienda che è rimasto quello originario del '700. 
Il Corso di avvicinamento alla degustazione dell’Olio extravergine di Oliva sarà tenuto da Antonio Giuseppe Lauro (antoniolauro.it), tra i massimi esperti in fatto di olio". 
Da anni, in qualità di esperto di analisi sensoriale, il Dr. Lauro - agronomo e funzionario dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) - Servizio Marketing, si occupa di marketing dei prodotti agroalimentari con particolare riferimento all'olio extravergine di oliva. Assaggiatore professionista e direttore del comitato di assaggio degli oli di oliva (Capo panel) di “PrimOlio”, è Panel Leader e giurato nei maggiori concorsi nazionali ed internazionali di olio, presidente presso Domina International Olive Oil Contest di Palermo, è co-fondatore di “TerraOlivo Jerusalem Award”, responsabile del Panel del Concorso internazionale “OLIVINUS Argentina Award”, membro del Concorso "OLIVE JAPAN Tokyo" e del "NYIOOC - New York International Olive Oil Competition". Insegna nei corsi di formazione nel settore dell’olio di oliva, ed è autore di numerose pubblicazioni tematiche.
"Il tour si concluderà, ci ricorda la Pizzi, alla "Villa Rossi Dimora Storica” (www.villarossidimorastorica.it) che ci accoglierà a pranzo. La struttura è immersa negli uliveti della campagna di Santa Cristina d’Aspromonte (RC), località Calabretto, all'ingterno di un Borgo rurale con una vista di eccezione che la rende una location unica ed esclusiva. Formata da due casali risalenti ai primi dell’800 è stata restaurata senza stravolgerne l’autenticità. Ed è qui che si esprime al meglio il suo chef executive Nino Rossi.
Nino oggi è tra i più amati e apprezzati chef del panorama calabrese, con la sua cucina essenziale, autentica, basata su materie prime di qualità eccelsa e cibi rispettosi della stagionalità. Dopo aver girovagato in lungo e in largo per l'Italia alla ricerca di odori e sapori nuovi e aver affiancato alcuni tra i più grandi chef stellati italiani, nel 2007 decide di tornare in Calabria per gestire in prima persona Villa Rossi, l'Azienda agricola di famiglia.
L’esperienza acquisita e la sua raffinata fantasia conferiscono la giusta eleganza al gusto e la particolare innovatività alla forma e ai sapori dei suoi piatti che risultano dei piccoli capolavori, alcuni di questi presentati nel corso della prima "Domenica Gourmet" a Villa Rossi:
-Aperitivi: da mangiare con le mani (Rocher di coda e cipolla; Fritturine della tradizione) e al cucchiaio (Zuppetta di pane di segale con pomodoro confit, ricotta al forno e granita di sedano).
-Antipasto: Battuta al coltello di podolica su cracker soffiato, mousse di caciocavallo di Ciminà e misticanza amara.
-Primo: Mezzi paccheri con acqua di prezzemolo, guanciale aspromontano, pomodorino semi dry e profumo di limone.
-Secondo: Pancia di maialino con purè affumicato e giardiniera di microverdure.
-Dolce: Cremoso al cioccolato Guanaja Valrhona con olive leccine, pane, olio e gelato al fiordilatte

PROGRAMMA
ore 09:30 - Partenza* da Reggio Calabria
ore 10:30 - Visita dell’Azienda Agricola Maria Eleonora Acton di Leporano
ore 12:00 - Corso di degustazione dell’olio ExtraVergine tenuto dal Dott. Antonio Giuseppe Lauro
ore 13:30 - Pranzo a “Villa Rossi”, chef Nino Rossi.

*È previsto il tour con un pullman turistico al costo di € 10,00 a persona per un numero minimo di 30 adesioni.

Per chi volesse raggiungere l’Azienda con un mezzo proprio le indicazioni sono:
partendo da Reggio Calabria, percorrere l’autostrada A3 vs Salerno ed uscire allo svincolo di Gioia Tauro, alla rotonda prendere la terza uscita dir. Taurianova, procedere fino a superare il Centro Commerciale “porto degli Ulivi” fino alla località Cannavà di Rizziconi (RC) e subito dopo il primo distributore svoltare a destra verso Contrada Rotta, proseguire sempre dritto per 600 metri e svoltare a sinistra verso l’Azienda.
COSTO DELL’EVENTO € 55,00 (esclusa l’opzione con pullmann)
Per info: Giovanna Pizzi 338 8192220

lunedì 22 agosto 2016

In dirittura d'arrivo l'IGP Olio extravergine di oliva di Calabria.

Il percorso verso il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta dell’olio extravergine di oliva calabrese si avvia alla conclusione.
Il logo, che ritrae la coppia più famosa della Calabria - I bronzi di Riace - quasi avvolti da rami di olivo, proteggerà le eccellenze olearie calabresi nel prossimo futuro.
Soddisfazione da parte del presidente della Regione Mario Oliverio- che informa con una nota della Giunta- che nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (C 305/08) del 20 agosto, è stata pubblicata la domanda definitiva di registrazione dell’Igp dell’Olio di Calabria. 
“Si tratta dell’ultimo passaggio prima della registrazione definitiva del marchio di qualità certificata e riconosciuta dall’Ue – ha affermato il presidente Oliverio – un marchio che premierà l’impegno, i sacrifici e la serietà degli agricoltori calabresi che producono olio di grande qualità. Il marchio Igp certificherà infatti che la coltivazione, la molitura ed il processo di produzione vengono realizzati interamente in Calabria. Tutto ciò, finalmente, a tutela del comparto oleario calabrese, che vedrà riconosciuta l’eccellenza delle sue produzioni sul mercato nazionale, europeo ed internazionale. La certificazione, tra l’altro – ha aggiunto Oliverio – tutelerà i consumatori dai preoccupanti fenomeni di frodi, poiché sarà garantita la tracciabilità su tutta la filiera produttiva. La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea per il riconoscimento dell’Olio di Calabria è un risultato molto importante – ha precisato il Presidente – perché siamo certi che il marchio Igp di una delle produzioni qualitativamente e quantitativamente più importanti della nostra regione, contribuirà notevolmente a far crescere l’agricoltura e l’economia calabrese. La Regione – ha concluso – anche all’interno del quadro dei sostegni comunitari, continuerà a perseguire politiche di rilancio della qualità, sostenendo l’aggregazione tra i produttori, favorendo l’aumento di imbottigliamento dell’olio calabrese e tutelando le eccellenze”. 
La procedura comunitaria prevede ora cinque mesi di tempo per permettere agli altri Stati Membri di presentare eventuali domande di opposizione. 
Dopo la registrazione, il marchio Igp dell’Olio di Calabria diverrà operativo a tutti gli effetti.

In allegato il provvedimento della Commissione Europea citato dal presidente Oliverio.

sabato 2 aprile 2016

Premio Verga 2016, la Calabria premia gli Extravergine del Sud Italia.

Il Comune di Cotronei, la Pro Loco di Cotronei, la Camera di Commercio della Provincia di Crotone, il GAL KROTON Soc. Cons. A.r.l., la Cooperativa Agricola AOC spa, indicono il Concorso per l'assegnazione del Premio "GIULIO VERGA".
Il Concorso si propone di:
a) valorizzare gli oli extra vergini di oliva prodotti nelle Regioni dell’Italia Meridionale;
b) incentivare gli operatori del settore che tendono al miglioramento della qualità del prodotto;
c) stimolare la conoscenza delle caratteristiche organolettiche e tipicità dell’olio extravergine di oliva prodotto nelle Regioni dell’Italia Meridionale.
Oli ammessi:
Il Concorso “Giulio Verga” è riservato agli oli extra vergine d'oliva prodotti nella campagna olearia relativa all’anno in cui si indice il concorso, nelle Regioni dell’Italia Meridionale (Calabria, Puglia, Sicilia, Basilicata e Campania) la cui territorialità è attestata dal partecipante con autodichiarazione da produrre secondo la domanda di partecipazione.
Non sono ammessi al concorso gli oli allo stato sfuso o comunque non confezionati nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale.
Possono partecipare al Concorso, con una sola denominazione:
a) gli olivicoltori produttori di olio in proprio;
b) gli oleifici cooperativi, frantoiani e ditte imbottigliatrici.
Ciascun partecipante dovrà certificare di essere titolare di un lotto omogeneo minimo di 500 Kg.
Modalità di partecipazione:
I soggetti che intendono partecipare al concorso devono far pervenire alla Segreteria Organizzativa, la domanda di partecipazione, secondo i tempi indicati nella delibera di indizione del concorso .
La domanda dovrà essere corredata:
a) almeno n. 2 campioni* da 750 cc cadauno non etichettati;
b) dalle etichette (fronte retro) in busta chiusa.
c) Un campione etichettato da esporre nella vetrina che sarà allestita durante la serata di consegna dei premi.
Gli oli che concorrono al Concorso vengono degustati da una Giuria, costituita da tecnici degustatori, nominati dal Comitato, coordinati da un panel leader.
Il giudizio della Giuria, che opererà a porte chiuse, sarà definitivo ed inappellabile. Della Giuria non potranno comunque far parte soggetti che abbiano rapporti con le aziende partecipanti.
Il Presidente della Giuria garantisce gli aspetti formali e le modalità operative ed al termine dei lavori redigerà una graduatoria di merito.
A salvaguardia del prestigio delle aziende partecipanti al Concorso, non sarà reso noto il punteggio assegnato ai singoli campioni.
Saranno premiati gli oli che ottengono i primi tre posti.
I premi del Concorso saranno costituiti da produzioni artistiche.
A tutti i concorrenti ammessi alla selezione verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

giovedì 29 ottobre 2015

A Cittanova (RC), convegno Confagricoltura L'Oro in bocca.

Organizzato da Confagricoltura Calabria e dall’Unione Provinciale Agricoltori di Reggio Calabria, a Cittanova Convegno sull'olio extravergine di oliva.
“L’oro in bocca”, questo il titolo del convegno, si terrà venerdì 30 ottobre 2015 alle ore 16.30 presso il Polo della Legalità di viale Merano (Cittanova).
Tra i relatori, il preside dell'Università Mediterranea Dip. Agraria di Reggio Calabria e la collega Palma Esposito di Confagricoltura.
Le conclusioni sono affidate al Presidente della Confagricoltura Alberto Statti.

sabato 17 ottobre 2015

Protezione transitoria per OLIO DI CALABRIA IGP. Siamo pronti!

Dopo un lungo e travagliato iter costitutivo, giunge quasi al termine il percorso di ottenimento della protezione europea alla denominazione "Olio di Calabria Indicazione Geografica Protetta IGP".
Detta denominazione, in protezione transitoria a livello nazionale, concessa ai sensi dell’art. 9 del Reg. UE n. 1151/2012 e dell’art. 12 del decreto 14 ottobre 2013, è stata riconosciuta con Decreto MIPAAF 19 giugno 2015 "Protezione transitoria accordata a livello nazionale alla denominazione Olio di Calabria per la quale e' stata inviata istanza alla Commissione europea per la registrazione come indicazione geografica protetta" e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.158 del 10-7-2015 ed in data 23 settembre 2015 dal Ministero Politiche Agricole.
La dicitura “Olio di Calabria IGP”, sarà il marchio che valorizzerà tutte le varietà di olive più rappresentative del territorio calabrese, che contribuiscono a determinare un "unicum" protetto dal legislatore. A concorrere a produrre "Olio di Calabria" saranno, in misura non inferiore all’80%, le olive provenienti dalle seguenti cultivar: Carolea, Dolce di Rossano, Sinopolese, Grossa di Gerace, Tondina, Ottobratica, Grossa di Cassano, Tonda di Strongoli.
Insieme all'eccellenze olearie calabresi "Olio di Calabria" sono state incluse queste Denominazione Transitoria IGP la Cipolla bianca di Margherita, la Patata del Fucino e Sicilia
Logo Ufficiale IGP Olio di Calabria

venerdì 12 dicembre 2014

Aspetti produttivi e caratterizzazione sensoriale delle principali cultivar di olivo calabresi.

L’olivo, pianta generosa e longeva, grazie alla sua capacità di rigenerarsi, si potrebbe quasi definire una pianta “magica”, “immortale”. Ed è questa sacralità che ha accompagnato, ed accompagna, strettamente la vita rurale calabrese.
Olive, olio, legno, foglie, rendono questo albero di grande importanza. Diventa alimento per il bestiame e medicamento ed unguento in erboristeria, luce nelle antiche lucerne, lubrificante per le antiche fabbriche, alimento ed ingrediente principale in cucina, calore e legno per le nostre case.
Il leggendario olivo e l’olio che se ne ricava dai suoi frutti, hanno accompagnato così fin dagli inizi la ruralità calabrese, dove il prezioso “oro verde” ha rivestito nella storia la stessa importanza del vino e del pane.
In Calabria, l’olivo arriva – o ritorna, secondo alcuni storici - con le navi dei primi coloni Achei che, nell’VIII sec. a.C., sbarcano nella zona compresa tra Kaulonia, Kroton e Sybaris, mentre i Locresi arrivano quasi contemporaneamente a Lokroi Epizephyrioi ed i Calcidesi a Rhegion.
Ma come attestano alcune evidenze archeologiche, la presenza dell’olivo in Calabria è ben più antica. Tali studi, retrodatano l’introduzione della coltivazione dell’olivo all’età del Bronzo recente (XIII-XII sec. a.C.) come emergerebbe dagli studi condotti negli scavi del centro protostorico di Broglio di Trebisacce (CS) ed in aree limitrofe. In questa area di scavo e studio, sono stati rinvenuti noccioli ed olive, nonché impronte di foglie di Olea europaea negli intonaci, e tracce di olio da olive all’interno dei caratteristici contenitori (pithoi). Tutto questo, daterebbe alla fine del secondo millennio a.C. la pratica dell’olivicoltura lungo la costa della Calabria.
E da allora è stato un crescendo che ha portato, ai giorni nostri, a differenziare un patrimonio olivicolo calabrese che può contare su di un vasto germoplasma di almeno 33 cultivar di olivo, differenti per caratteristiche e zona di origine.
Così Borgese, Carolea, Cassanese di Lauropoli, Cerchiara, Chianota, Ciciarello, Corniola di Villapiana, Razza, Dolce di Rossano, Fecciaro, Fidusa, Grossa di Cassano, Grossa di Gerace, Mafra di Cerchiara, Melitana, Miseo, Napoletana, Nostrana di Amendolara, Ottobratica, Pargolea, Pennulara, Perciasacchi, Policastrese, Pugliasca, Rezza, Roggianella, Santomauro, Sinopolese, Squillaciota, Tombarello, Tonda di Strongoli, Tondina, Zinrifarica, impreziosiscono e caratterizzano tutta la penisola calabrese.
Carolea.
E’ d’obbligo iniziare questo viaggio nell’olio da olive calabrese partendo dalla sua cultivar più rappresentativa: la Carolea.
Conosciuta anche con i sinonimi Becco di Corvo, Borgese, Catanzarese, Cumignana, Olivona, la Carolea è coltivata in tutte e cinque le province calabresi, ma è maggiormente presente in quella di Catanzaro, dove la diffusione complessiva è valutata nell'ordine dei 50.000 ettari.
Concorre, quasi esclusivamente, sia nel determinare la varietà di riferimento della denominazione di origine protetta DOP Lametia (minimo 90%) e sia della denominazione di origine protetta DOP Alto Crotonese (min. 70%). Concorre, altresì, nella composizione varietale della DOP Bruzio - Menzione geografica “Valle Crati” in misura non inferiore al 50% e nelle menzioni “Fascia Prepollinica”, "Colline Joniche Presilane" e “Sibaritide”, dove questa può essere presente al massimo per un 30%.
Cultivar di media vigoria, assurgente, con densità medio folta della chioma. I rami fruttiferi sono mediamente assurgenti, il numero di rami anticipati è medio-elevato, la lunghezza media degli internodi è di 2,4 cm. Le foglie sono di dimensioni medio grandi, ellittico-lanceolate, di colore verde chiaro. Le infiorescenze sono piccole e compatte, con numero medio di fiori pari a 12, l'aborto dell'ovario oscilla tra il 10 e il 12%. Le drupe hanno un peso di 3,5 - 6 g a seconda della carica delle piante. La forma è ellissoidale, asimmetrica, con evidente umbone. A maturazione completa il colore dell'epidermide è nero lucido. Il rapporto polpa nocciolo è superiore a 5.
La Carolea come tutte le varietà antiche è costituita da una popolazione multiclonale, con differenze anche significative. La cultivar è praticamente autosterile, le varietà impollinatici sono l’Olivastro, la Romanella, la Nocellara messinese e l'Ottobratica. L'invaiatura è scalare, l'inoliazione è precoce, la resa in olio varia dal 20 al 25% a seconda dell'epoca di raccolta. Resistente al freddo e alla rogna è però molto sensibile all’occhio di pavone ed alle crittogame in genere; inoltre, è mediamente sensibile alla mosca delle olive ed alla tignola. Il legno è facilmente soggetto ad attacchi di Zeuzera pirina e fleotribo; resistente, invece, a Pseudomonas savastanoi e a Verticillium dahliae.
Le produzioni sono abbondanti e sono destinate prevalentemente all'oleificazione nonostante le buone caratteristiche merceologiche come oliva da mensa.
Si presta molto bene alla raccolta meccanica con l'uso di scuotitori. Le rese di raccolta variano dal 70 al 95%. L'epoca ottimale di raccolta varia da metà ottobre a tutto novembre per le olive destinate alla trasformazione, mentre deve essere anticipata per le olive da tavola.
Profilo sensoriale caratteristico della varietà Carolea.
Oli caratterizzati all’olfatto da un livello medio di fruttato di olive verdi e lievi sentori di erba fresca e frutta, soprattutto di mela. Ancora sensazioni di erba/foglia e carciofo, con rimando al pomodoro ed alla mandorla fresca. Al gusto predomina la nota di amaro, con piccante e dolce più attenuati, con sensazioni retrolfattive di mandorla amara e noce.
Grossa di Cassano (sinonimo: Cassanese, Precoce di Cassano).
Varietà di olive molto diffusa nella piana di Sibari in provincia di Cosenza e nella adiacente fascia collinare pre-pollinica, è stata introdotta anche in altri areali calabresi dove ha dato ottimi risultati produttivi al punto di raggiungere una diffusione pari a circa 6/7.000 ha.
La varietà Grossa di Cassano, caratterizza la denominazione di origine DOP Bruzio - Menzione geografica “Sibaritide”, dove deve esse presente per almeno il 70% mentre, nelle menzioni geografiche "Valle Crati" e “Fascia Prepollinica”, questa percentuale si abbassa fino al 20%.
L'albero si presenta vigoroso, con portamento assurgente ed espanso, la chioma è medio-folta.
I rami fruttiferi hanno un portamento variabile con gli internodi di lunghezza media. Le foglie sono grandi, molto larghe ed ellittiche, il lembo è elicoidale-iponastico, il colore è verde intenso. Le infiorescenze sono grandi, rade, formate da circa 20 fiori, l'aborto dell'ovario è elevato e varia dal 50 al 70%. Le drupe hanno un peso medio di circa 4 grammi. La cultivar è autosterile, si impollina facilmente con la Tondina, la Santomauro e la Corniola. L'invaiatura è precoce e concentrata, l'inoliazione tardiva raggiunge massimo il 18% a dicembre inoltrato. E' molto resistente alle principali fitopatie di origine fungina, mentre è sensibile alle infestazioni daciche. Le produzioni unitarie sono abbastanza elevate, anche l'alternanza è contenuta. Le rese alla raccolta meccanica sono elevate. Il 90% della produzione è destinato alla oleificazione, la restante parte viene consumata come olive da mensa. La Grossa di Cassano, per la buona produttività, l'idoneità alla raccolta meccanica e l'elevata resistenza all’occhio di pavone si sta diffondendo in altri areali. Un aspetto negativo è legato alle rese in olio, estremamente basse con raccolte anticipate (max 10%).
Profilo sensoriale caratteristico della varietà Grossa di Cassano.
Dal profumo intenso e persistente, nell’olio della Grossa di Cassano si individua un fruttato di oliva verde, con sentori erbe di campo e pomodoro acerbo. Bilanciate sono le sensazioni gustative, con un amaro e piccante di medio/bassa intensità, leggere impressioni di carciofo e nette percezioni di mandorla amara.
Ottobratica (sinonimo: Dedarico, Dolce, Mirtoleo, Ottobratico, Perciasacchi).
E' diffusa principalmente in provincia di Reggio Calabria (Piana di Gioia Tauro-Palmi) e in provincia di Vibo Valentia. Si riscontra sporadicamente nel versante ionico reggino e come impollinatore nella piana di Lametia Terme. La diffusione complessiva è di circa 20.000 ha. L'albero si presenta molto vigoroso, con portamento espanso assurgente e chioma fitta; le dimensioni delle piante a volte sono ragguardevoli. I rami fruttiferi hanno un portamento variabile, con internodi abbastanza lunghi.
Le foglie sono di dimensioni medie, ellittiche, lembo piano o lievemente epinastico, il colore è verde intenso. Le infiorescenze sono medie, rade e con circa 15 fiori, l'aborto dell'ovario è variabile ed oscilla tra il15 e il 40 % dei fiori. Le drupe sono piccole (1,7 g), obovate ed allungate, asimmetriche e nere a piena maturazione. Il rapporto polpa nocciolo è inferiore a 4. L'indice di autofertilità è molto basso, per cui necessità di altre cultivar con cui è più frequentemente consociata come ad esempio la Sinopolese.
L'invaiatura è precoce e concentrata, l'inoliazione è tardiva e scalare, la resa in olio è media (17%), e raggiunge il massimo a fine dicembre. La cultivar è molto resistente alle avversità vegetali ed animali dell'olivo ad eccezione della lebbra. Le produzioni sono molto abbondanti ma comunque alternanti.
L'epoca ottimale di raccolta è a fine ottobre inizi di novembre. Le rese e la capacità di lavoro con gli scuotitori sono modeste. Ultimamente nell'areale di origine è stata molto rivalutata.
Profilo sensoriale caratteristico della varietà Ottobratica.
L’Ottobratica presenta un olio dal fruttato medio-intenso di olive colte verdi, con sentori di mela e mandorla che si fondono alle leggere sensazioni di erba, carciofo e frutti verdi.
Sensazione di gusto equilibrato con un amaro e piccante intenso e rimandi alle verdure cotte, al carciofo ed alla mandorla amara.
Tonda di Strongoli
La Tonda di Strongoli conosciuta con i suoi sinonimi Olivo di Pentone, Strongolese, Tonda di Filadelfia, Tonda di Filogaso, viene coltivata nella parte settentrionale della provincia di Crotone, ed è presente sporadicamente in altri areali investendo una superficie di circa 4.000 ha.
Questa varietà, concorre per un massimo del 30% alla denominazione di origine protetta DOP Alto Crotonese.
L'albero è di modesta vigoria, ha un portamento assurgente-espanso e chioma mediamente folta. I rami fruttiferi hanno un portamento variabile tendente al pendulo, internodi corti e rami anticipati scarsi. Le foglie sono di medie dimensioni, lanceolate, con il lembo piano di colore verde chiaro. Le infiorescenze sono piccole e compatte, con numero medio di fiori pari a 15; l'aborto dell'ovario varia dal 30 al 40% dei fiori. Le drupe hanno dimensione grandi o molto grandi, con peso che varia da 4 a 6 g, hanno forma tra l'ovoidale e lo sferoidale, lievemente asimmetrica, nere a maturazione; il rapporto polpa nocciolo è maggiore di 5. La cultivar è parzialmente autofertile.
Invaiatura ed inoliazione si svolgono in epoca intermedia, fine ottobre inizi novembre e sono alquanto concentrate. La resa media in olio raggiunge il 18%. Particolarmente sensibile alla rogna e alle infestazioni daciche. Le produzioni unitarie sono medie ed alternanti. Le olive vengono quasi tutte oleificate, solo il 3% viene destinato al consumo diretto. L'epoca ottimale di raccolta è novembre inizio di dicembre.
Profilo sensoriale caratteristico della varietà Tonda di Strongoli.
Al naso si percepiscono leggere espressioni di fruttato di oliva, erba e frutti acerbi e leggeri sentori di pomodoro ed erbe aromatiche. Al gusto è fine e persistente, con piacevoli note di dolce ed amaro, mentre il piccante deciso ricorda il peperoncino. Ancora sensazione di frutta secca (nocciola e mandorla fresca) in chiusura.
Roggianella (sinonimo: Amaro, Rotondella, Roggianese, Spezzanota, Tondina, Vernile).
Questa varietà, partecipa alla denominazione di origine protetta "Bruzio", accompagnata dalla menzione geografica "Fascia Prepollinica", dove deve essere presente in misura non inferiore al 50%, mentre nella menzione geografica "Valle Crati" e "Sibaritide", la Tondina è presente in misura non superiore al 30%.
Diffusa principalmente nella provincia di Cosenza, tra lo Jonio, la fascia Prepollinica e Pollinica e l’Alto Tirreno, si ritrova come piante sparse (impollinatrici) negli areali di diffusione della “Grossa di Cassano”, e della “Dolce di Rossano”; il totale stimato della diffusione è intorno ai 10.000 ha.
Pianta di bassa vigoria con portamento principalmente espanso. Foglia lanceolata, piccola, di colore verde chiaro. Frutto di forma sferica, calibro medio/grosso (3 - 4 g), a completa maturazione è di colore nero ed è destinato alla produzione di olio. La foglia è lanceolata piccola (lunghezza 3,5 – 5 cm) di colore verde scuro sulla pagina superiore, argentata nella pagina inferiore.
La produttività è elevata. La resa in olio è del 18%. Varietà di elevata rusticità, autofertile, con fruttificazione abbondante e costante, è resistente all'occhio di pavone, alla rogna e alla mosca.
Profilo sensoriale caratteristico della varietà Roggianella.
Fruttato di oliva verde di media intensità, con sensazioni leggere di mandorla, erba fresca e carciofo. Sensazioni gustative equilibrate, con amaro e piccante di media intensità, decisi e persistenti, con sensazioni prevalenti di mandorla fresca e frutti di bosco.
Dolce di Rossano (sinonimo: Dolce, Rossanese).
Ritroviamo questa varietà prevalentemente nella denominazione di origine protetta DOP Bruzio - Menzione geografica “Colline Joniche Presilane” (minimo 70%), nelle menzioni “Sibaritide” (massimo 30%) e “ Valle Crati” (massimo 20%), nonché nella denominazione di origine protetta DOP Alto crotonese dove la presenza massima consentita è del 30%..
Varietà presente in quasi tutta la provincia di Cosenza, con maggiore diffusione nel versante Jonico, da Rossano a Cirò, è presente e caratterizza circa 20.000 ha di superfice olivetata regionale.
Pianta di elevata vigoria e portamento assurgente, con foglia ellittico-lanceolata di media grandezza e di colore verde intenso. Il frutto, a maturazione tardiva, è di forma sferoidale, medio/piccolo (2 g), a maturazione è di colore nero vinoso, destinato principalmente alla produzione di olio. La produttività è alternante con una resa in olio superiore al 20%. E’ una varietà autocompatibile, sensibile alla mosca e all’occhio di pavone.
Profilo sensoriale caratteristico della varietà Dolce di Rossano.
Olio extravergine di oliva caratterizzato, da un livello medio di fruttato di olive colte al giusto memento di maturazione. Leggere sensazioni di erba/foglia di olivo, carciofo e pomodoro ne completano il profilo aromatico. In bocca subito dolce, con un livello leggero di amaro e piccante, con sentore prevalente di mandorla fresca e pinolo.
Grossa di Gerace (sinonimo: Geracese, Geracitana, Paesana, Dolce di Gerace, Mammolese, Oliva grossa, Oliva di Bianco, Paesana).
E’ presente esclusivamente sul versante Jonico della provincia di Reggio C., da Monasterace a Brancaleone ed ha la sua massima diffusione in agro di Gerace e Locri. La diffusione complessiva è dell’ordine di 7/8.000 ha.
L’albero è di vigore elevato e portamento assurgente e chioma relativamente folta. I rami fruttiferi hanno portamento in prevalenza assurgente con internodi corti (1,8 cm) e numero di rami anticipati medio-elevato. Le foglie sono di medie dimensioni, ellittico-lanceolate, lembo piano-iponastico e di colore verde intenso. Le infiorescenze sono piccole e compatte ed hanno un numero medio di fiori pari a 13; l’aborto dell’ovario è risultato in media del 20%.
Le drupe sono di dimensioni medio-piccole (peso di 2,3 - 3 g), hanno forma obovata, leggermente asimmetrica; a maturazione completa il colore è nero vinoso. Il rapporto polpa/nocciolo è risultato di poco superiore a 4.
La Grossa di Gerace mostra una parziale autofertilità; la cultivar che più frequentemente si ritrova consociata per incrementare l’allegagione è la Sinopolese. L’invaiatura è scalare, così pure l’inoliazione che supera il 20% in dicembre. Localmente è apprezzata anche come oliva da tavola verde o nera. Relativamente bene adattata al clima caldo-arido dell’areale di coltivazione, risulta poco colpita dall’occhio di pavone e dalla rogna.
Profilo sensoriale caratteristico della varietà Grossa di Gerace.
Fruttato di oliva medio-alto, con sentori di foglie ed erba, Sensazione di gusto equilibrato con amaro e piccante medio-alti. Medio-alta fluidità.
Al naso offre sensazioni fruttate di leggera intensità, abbastanza persistenti, con sentori di foglia di olivo, erba e piacevoli sensazioni di carciofo e pomodoro.
Al palato mostra una struttura dolce ed avvolgente, con attenuati livelli di amaro e piccante. Mandorla e noce in chiusura.
Sinopolese (sinonimo: Calabrese, Chianota, Coccitana, Pianota, Pizzocorno, Scialoria, Seminarota).
E’ diffusa quasi esclusivamente nella provincia di Reggio Calabria, soprattutto sul versante tirrenico della Paina di Gioia Tauro-Palmi, e si stima una superficie investita di circa 20.000 ha.
L’albero ha portamento maestoso, è molto vigoroso, decisamente assurgente (raggiunge altezze fino a 25 m), presenta chioma folta ed ovale, con rami penduli e sottili. I rami fruttiferi hanno portamento pendulo-variabile, lunghezza degli internodi superiore a 2,5 cm, rami. Le foglie sono di dimensioni medie, ellittico-lanceolate e di colore verde lucente chiaro. Le infiorescenze sono abbastanza grandi, con un numero di fiori variabile da 15 a oltre 20, con aborto dell’ovario è bassissimo. Le drupe sono piccole (peso medio 1,0-2,9 g), oblunghe, con apice arrotondato e di colore nero-violaceo a piena maturazione; il rapporto polpa/nocciolo è sempre inferiore a 4. La produttività è elevata ed alternante, con una resa in olio varia dal 17 al 19%.
Il grado di autosterilità della “Sinopolese” è elevato, le cultivar utilizzate come impollinatrici sono soprattutto la Ottobratica e la Grossa di Gerace.
La cultivar mostra resistenza alla siccità e al freddo mentre è sensibile all’occhio di pavone, alla lebbra, nonché agli attacchi della mosca olearia.
Profilo sensoriale caratteristico della varietà Sinopolese.
Fruttato di oliva medio, con sentori di mandorla, carciofo e pomodoro. Sensazione di gusto equilibrato con amaro medio-alto e piccante medio-leggero. Fluidità media.
Pennulara (sinonimo: Caccuri, Nostrale di Caccuri).
Varietà autoctona calabrese diffusa solo nell'areale dell'alto crotonese compreso tra Savelli e Cotronei, è presente nella denominazione di origine protetta DOP Alto crotonese nella percentuale massima consentita del 30%.
Pianta di medie dimensioni, con portamento pendulo, presenta foglie lanceolate di colore verde chiaro. Il frutto è medio/grande, di forma ellittico-ovoidale, dal peso compreso tra 4,5 e 7 g, di colore nero intenso con riflessi violacei a totale invaiatura. Cultivar a duplice attitudine (olive da mensa/da olio), presenta una resa media in olio che varia dal 14,5 al 19,5%. La Pennulara è parzialmente autofertile, e la varietà da utilizzate come impollinatrice è la Carolea.
La cultivar mostra resistenza una buona resistenza al freddo ed alla siccità, mentre è sensibile all’occhio di pavone, alla rogna ed agli attacchi della mosca delle olive.
Profilo sensoriale caratteristico della varietà Pennulara.
Fruttato di oliva di media intensità che ricorda le olive colte verdi. A completare il profilo olfattivo sentori di erba appena falciata, leggere sensazioni di cuore di carciofo e foglia di olivo. Buona fluidità in bocca, al gusto è equilibrato nei toni dell’amaro e del piccante, di media intensità, stemperati nella lieve dolcezza finale della frutta. Ancora carciofo e copiosa frutta secca (noce e mandorla amara) a chiudere la conduzione gustativa.
Ciciarello (sinonimo: Olivo amaro, Ciciareddu).
E' presente nella piana di Gioia Tauro e, in misura minore, nell’areale vibonese ed è impiegata come impollinatore. Albero di notevoli dimensioni e portamento assurgente, con foglia ellittico - lanceolata, piccola, di colore verde scuro. Le infiorescenze presentano dimensioni medie con 18-20 fiori per mignola. La drupa, di forma ellissoidale e di piccole dimensioni (1,6 - 1,7 g) è di colore nero con riflessi rossastri a completa invaiatura. La produzione, alternante, è destinata alla produzione di olio, con una resa che può raggiungere il 18%. Cultivar autoincompatibile, resistente alla siccità e all’occhio di pavone, molto soggetta agli attacchi della mosca delle olive.
Profilo sensoriale caratteristico della varietà Ciciarello.
Fruttato medio di olive verdi, con sentori evidenti di mandorla, erba e carciofo. Equilibrato al gusto, con una sensazione marcata di piccante ed amaro, con finale di mandorle.

Antonio Giuseppe Lauro et al.. Olivum Nostrum. Carrello degli Oli ExtraVergini di Calabria. Regione Calabria 2014.

Bibliografia:
Alfei B., Magli M., Rotondi A., Pannelli G.. Banca dati degli oli monovarietali italiani. Agenzia Servizi Settore Agroalimentare Marche (ASSAM) Ancona e Istituto di Biometeorologia (IBIMET sezione di Bologna) del CNR. www.olimonovarietali.it.
Celant A.. Appendice 2 : risultati delle indagini paleobotaniche eseguite su impronte e resti vegetali incombusti relativi a frammenti di intonaco di capanna e di fornelli dell'abitato protostorico di Broglio di Trebisacce (CS).
Franco R., Lauro A. G., Orlando C. et al.. Gli Extravergini calabresi. Guida agli oli regionali di qualità. Anno 2005/2006/2007/2008.
Franco R., Lauro A. G., Orlando C.. La caratterizzazione sensoriale delle cultivar calabresi. (In corso di pubblicazione).
Lombardo N., Perri E., Muzzalupo I., Madeo A., Godino G., Pellegrino M.. Il germoplasma olivicolo calabrese. ISOL Rende.
Mincione B. et al.. Carolea. Collana monografica su le produzioni alimentari tipiche del mezzogiorno d’Italia. Laruffa Editore.
Mincione B. et al.. La produzione delle olive da mensa nel basso tirreno reggino. Collana monografica su le produzioni alimentari tipiche del mezzogiorno d’Italia. Laruffa Editore.
Muzzalupo I.. Il germoplasma olivicolo italiano. 2014, CRA.
Parlati M. V., Perri E., Rizzuti B., Pellegrino M.. Caratterizzazione della Cv. Pennulara o Nostrale di Caccuri. Atti del 5° Convegno nazionale sulla biodiversità. Caserta, 9 e 10/09/1999.


giovedì 4 dicembre 2014

ExtraVergine Lametia Show sabato 6 dicembre 2014.

ExtraVergine Lametia Show sabato 6 dicembre 2014, in collaborazione con Statti e Agriturismo Costantino.
Nel pieno della raccolta, i sommelier dell’Ais Calabria presieduta da Maria Rosaria Romano, celebrano l’oro verde, l’olio extravergine di oliva, nel cuore della Dop Lametia con assaggi analitici dell’olio novello 2014, mini-corso degustazione degli extravergini, performance musicali, un documentario, bruschetteria, laboratori di cucina e molto altro. Le iniziative si svolgeranno presso la Cantina Statti di Lamezia Terme e l’Agriturismo Costantino, a Maida. Alla realizzazione dell’evento hanno contribuito il Gruppo Caffo di Limbadi (Vv) e il Panificio D’Amico di Piscopio (Vv).
Programma:
Statti Cantine e Frantoio
ore 10,30 Visita guidata agli uliveti e al frantoio per assistere alla molitura delle olive;
ore 12,00 Laboratorio di analisi sensoriale dell'olio EVO a cura di AIS Calabria (necessaria la prenotazione a olio@aiscalabria.it oppure telefonare a 333.1807088 Maria Rosaria Romano o 348.7915426 Pierfrancesco Multari);
ore 13,30 Pranzo presso Agriturismo Costantino (costo euro 20, necessaria la prenotazione a
info@agriturismocostantino.it oppure telefonare a 0968.754332);
ore 15,30 Digestivi e distillati di Calabria;
ore 17,00 Calici e Bruschette - concorso.


martedì 25 novembre 2014

Mediterranea ORO incorona le migliori aziende calabresi dell'olio da olive.

Si apre, con un concorso regionale, la stagione dei concorsi oleari che premieranno le migliori eccellenze di questa controversa campagna 2014.
E' la Calabria ad avviare, per prima, una selezione regionale dedicata agli oli extravergine di oliva di elevata qualità.
Il concorso, denominato "Mediterranea ORO" ed alla sua prima edizione, nasce grazie all'impegno congiunto di Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Catanzaro, Oceania Srl, Catanzaro Fiere Spa e Comitato di assaggio professionale di PrimOlio diretto dal Capo Panel Antonio G. Lauro.
Il premio oleario, che si è svolto il 15 novembre scorso all'interno dei padiglioni fieristici della 5° Fiera del Gusto Mediterranea Food& Beverage, presso il Parco Commerciale Le Fontane di Catanzaro Lido, ha visto incoronare ben 5 aziende regionali poste al gradino più alto della loro categoria.
Il concorso a carattere Regionale, alla sua prima edizione, nasce con l'intento di promuovere la conoscenza e l’apprezzamento, da parte dei consumatori, dell'olio extravergine di oliva prodotto e confezionato nel territorio della Regione Calabria, nonché di rafforzarne l’inserimento nei mercati nazionali ed esteri.
Nonostante la campagna olearia "mondiale" che pecca in quantità assolute, difficile riuscire a determinare i vincitori tra le 31 aziende partecipanti. Chi ha vinto, ed è il caso della categoria fruttato intenso, lo ha fatto per decimi di punto, mentre molto contenuti sono stati i distacchi anche nelle altre categorie.
I premi, opere uniche del maestro orafo crotonese Michele Affidato, riservati ai vincitori di categoria, sono stati assegnati a:
Vincitore assoluto, miglior olio extravergine di oliva del 1^ Concorso Oleario Regionale Mediterranea ORO: Az. Agr. La Pizzuta del Principe. Contrada Pizzuta di Strongoli - KR (www.lapizzutadelprincipe.it)
Miglior olio extravergine di oliva fruttato leggero: Az. Agr. Carlo Canino Olio Extravergine di Oliva Nettare degli Dei.
Miglior olio extravergine di oliva fruttato medio: Frantoio Parisi Olio Extravergine di Oliva Nocellara. Contrada Scinetto di Rossano - CS.
Miglior olio extravergine di oliva fruttato intenso: Az. Agr. F.lli Girimonti Olio Extravergine di Oliva "Leonia". Via Sant’Antonio di Scandale - KR (fratelligirimonti.com)
Premio speciale Mediterranea ORO Bio: Az. Agr. Leopoldo Vaccaro. Via Mola di Cotronei - KR.
A certificarne la vittoria, un attestato rilasciato a tutti i premiati; caso a parte per l’azienda vincitrice, che avrà diritto di menzionare il riconoscimento conseguito dal lotto dell'olio presentato al concorso inserendo la dicitura “Vincitore dell’anno 2014 del Concorso Regionale Mediterranea ORO”.

Allegato fotografico:
Premio Assoluto a La Pizzuta del Principe
La Pizzuta del Principe

Carlo Canino
I premi del maestro Affidato



lunedì 10 novembre 2014

L'ulivo dell'accoglienza.

L'ulivo, pianta sacra alla dea Atena è divenuto, oggi, fulgido esempio per tutti gli altri vegetali.
All'olivo, ed ai suoi frutti, nello scorrere dei secoli si sono affidati intere generazioni di contadini, contraddistinte da un perduto, ma interessato, amore per l'albero "sacro".
Sacro ad Atena, dice la mitologia, ma ancor più sacro e ieràtico alle popolazioni contadine, che in lui hanno sempre confidato.
Guardando alla storia ci si accorge che tutti, in campagna, lo hanno amato, con amore sincero per ciò che rappresentava e per amor dei frutti fecondi che portava con se. Lo si è amato, ma anche odiato nelle annate di scarica, perché fonte di prezioso olio, usato con parsimonia nelle lucerne, nelle fabbriche e nelle mense scarsamente addobbate sul finir della giornata di lavoro. Amatissimo per le carnose olive, che in tempi di carestia aiutavano ad ottenere un seppur minima alimentazione, l'amore è continuato, e continua, anche nei riguardi del suo vecchio e nodoso legno, splendido legname d'opera per utensili, porte, infissi e pavimenti caldi e accoglienti, nonché fonte di ottima legna da ardere. Anche le foglie, argentee e verdi, sono state accolte dalla medicina popolare per le proprietà toniche e febbrifughe e quale rimedio per la riduzione della pressione arteriosa e del tasso di zuccheri nel sangue.
A tutti i suoi meriti, adesso, si aggiunge anche il dono dell'accoglienza.
Il saper accettare l'altro, non è dote usuale, ma per l'olivo è prassi comune.
Senza scomodare il mito di Ulisse e del suo letto nuziale intagliato in un tronco millenario di olivo "vivo", per farsene un'idea, basta passeggiare per le assolate campagne, dove castagni nodosi cercano riparo e ristoro, intimamente abbracciati a questo insolito tutore; anche il profumatissimo alloro, esile e stanco, fissa la propria dimora all'interno del protettivo tronco; proprio come fa il fico, rustica pianta dal dolcissimo siconio, che si accontenta di vivere in intimo contatto con lui pur di ottenerne tutela e soccorso e prosperare rigoglioso ed altero.
Sono solo esempi, questi, del forte ed intimo legame che nei millenni si è creato tra l'olivo e la natura che lo circondava, segno di un dialogo forte e temprante, che non ha mai avuto fine.
Dovremmo, noi tutti, imparare da lui, l'olivo, l'arte dell'accoglienza e del rispetto dell'altro, del presunto diverso.
L'olivo: esempio e maestro di vita, da imitare.

di Antonio G. Lauro - Tutti i diritti riservati

Allegato fotografico:
L'Olivo ed il Castagno (Agro di Cittanova, RC).
Foto Carmelo Orlando
Foto Carmelo Orlando
Foto Carmelo Orlando
L'Olivo ed il Fico (Azienda Franz Rodi Morabito - Rosarno, RC).
Foto A. G. Lauro
Foto A. G. Lauro
Foto A. G. Lauro
Foto A. G. Lauro
L'Olivo e l'Alloro (Presidio Rovaglioso - Palmi, RC).
Foto Nuccio Buda
Foto Nuccio Buda

lunedì 7 luglio 2014

La Calabria dell'olio punta sull'IGP regionale.

In tanti, troppi, ci hanno scritto e ricamato sopra, a torto o ragione, e c'è chi ne ha preso spunto per comporre poemi, individuando dietrologie varie. C'è, infine, chi ha offeso l'operato - in buona fede - di chi, da 5 anni, ha lavorato a questo progetto, dimentico che si trattava di produttore tra produttori. Ma ci consola sapere che in tutto questo bailamme vi è un punto fermo, gli olivicoltori. La loro voce, quella dei produttori veri e seri, impegnati ogni giorno a dar vita alle eccellenze olearie calabresi, i VERI (ed unici) stakeholder, la sentiremo domani 9 luglio, direttamente e senza intermediazione mediatica alcuna (scusate il gioco di parole). Ci si vede li...

Articolo originario
La Calabria dell'olio extravergine di eccellenza punta tutto sul riconoscimento europeo dell'IGP regionale.
Dopo mesi di lavori incrociati, presentazioni, modifiche ed aggiustamenti, giunge alla sua stesura definitiva la documentazione relativa alla concessione, da parte del MIPAAF e della UE, del riconoscimento di tipicità.
Il traguardo della pubblica audizione sull'IGP Olio di Calabria, fortemente voluto dalla base produttiva regionale e supportato dall'intero Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, con in testa l'Assessore Trematerra, il suo Dirigente Generale Zimbalatti ed il Dirigente Giovinazzo, segna un primo passo verso l'ambito riconoscimento.
Simbolico il luogo previsto per l'incontro, il Centro di Ricerca Nazionale sull'Olivicoltura e l'Industria Olearia (CRA-OLI) di Rende (CS), sede nazionale del massimo organismo di ricerca nel settore olivicolo/elaiotecnico.
Appuntamento fissato per il 9 luglio 2014, dalle ore 17.30, presso la Sala Conferenze del CRA-OLI in Contrada Li Rocchi di Rende (CS), dove saranno presenti i funzionari del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF), i vertici dell'agricoltura della Regione Calabria ed i membri del Comitato Promotore IGP Olio di Calabria.


mercoledì 28 maggio 2014

I magnifici tre di Calabria: Ceraudo, Abbruzzino e Di Pace, insieme a Strongoli.

I magnifici tre chef calabresi, Ceraudo, Abbruzzino e Di Pace, annunciano il rinvio della serata "stellata" del 28 maggio p.v. al 17 Giugno 2014 alle ore 20:30.
Si giocherà in casa di Caterina Ceraudo, in contrada Dattilo di Strongoli (KR), l'incontro ai vertici dell'alta cucina calabrese. Ospiti in cucina di Caterina - fresca stella Michelin - un altro "stellato" calabrese, Luca Abbruzzino, del ristorante omonimo di alta cucina localedi Catanzaro e lo chef emergente Gennaro Di Pace, dell'Osteria Porta del Vaglio di Saracena, 
"Sono il volto dinamico della Calabria revolution che tra i fornelli ha fatto ben parlare e soprattutto ammaliare il palato con una concentrazione di sapori ben dosati e armonicamente miscelati nei piatti presentati a tavola." 
Si legge così sui profili facebook dei maestri di cucina calabresi, che continua nell'articolo di AMBReport.
"Belli da vedere, ottimi da mangiare, con una attenzione particolare ai prodotti del territorio, puntando su materie prime che raccontano storia e passione di chi li produce, tradizione e legame con la terra di aziende e produttori che hanno scelto da che parte stare: il buono e sano."
Sfumato l'appuntamento del 28, riprogrammate l'agenda per 17 Giugno 2014, per poter vivere, nello scenario semplice ma di effetto del ristorante Dattilo, una serata con "stelle" tra le "stelle.

mercoledì 21 maggio 2014

Attenti a quei due.

Foto: Der Feinschmecker
Attenti a quei due... Chi? 
Quando si tratta di scrivere sugli amici, come in questo caso, la celia è d'obbligo e scatta spontanea.
Attenti perché?
Innanzitutto perché oltre ad essere cari amici, sono anche due tra i più importanti assaggiatori internazionali di olio extravergine di oliva che la Calabria olivicola ha espresso in questi ultimi anni.
Il primo (n. 5 nella foto) è Rosario Franco, funzionario dell'ARSAC Calabria e della Regione Calabria, da anni impegnato con il secondo (n. 6), Carmelo Orlando (Funzionario ARSAC anche lui), in progetti nazionali ed internazionali sull'intera filiera dell'olio di oliva.
Ma questo impegno si concretizza anche attraverso l'attività di capo panel, espletata dagli stessi, in terra natia, nelle numerose attività fieristiche nazionali e mondiali cui partecipa la Regione Calabria e, come nel caso della foto, in attività internazionali quali la partecipazione - da oltre 10 anni e fin dall'esordio - al panel della rivista tedesca "Der Feinschmecker".
Cos'altro aggiungere... Attenti a quei due... O forse sarebbe meglio dire, attenti ai consigli di quei due, sempre illuminati e saggi.
Antonio G. Lauro (che si onora essergli amico)