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martedì 21 luglio 2015

Il Valore nel Valore. L'olio di oliva di varietà Pennulara sbarca ad Expo 2015.

Gal Kroton e Cooperativa Bioagrizoo presentano, il 4 agosto alla Cascina Triulza – Expo 2015, il workshop “Il Valore nel Valore. Olio di oliva varietà “Pennulara” concentrato di benessere”.
L'evento che si terrà il prossimo 4 agosto, dalle 10.30 alle 13.00, presso Cascina Triulza, all’interno di Expo 2015 è organizzato dalla sezione provinciale di Crotone della Lilt, Lega tumori, in collaborazione con Gal Kroton e Cooperativa Bioagrizoo, e  punta a promuovere l’olio evo “Pennulara” come alimento principe nella lotta ai tumori. 
L’olio di oliva Pennulara si coltiva solo in una piccola area del Crotonese. Dopo anni di studi e ricerche si è potuto dimostrare come esso rappresenti un concentrato di salute, un prodotto ad alto valore nutraceutico, con caratteristiche eccezionali che vanno dalla prevenzione oncologica, alla dieta, alla cosmesi. E’ intenzione divulgarne a Expo le proprietà legate soprattutto alla prevenzione dei tumori. Il workshop, rivolto a 50 invitati, fa parte del progetto Lilt nazionale “I gusti della salute”, a cui hanno aderito 15 sezioni provinciali della Lega tumori, tra cui Crotone.
Di seguito il programma del workhop:
Introduzione Dr. Natale Carvello, Presidente Gal kroton;
- Dr Enzo Perri CRA-OLI: Caratteristiche della pianta e dell'olio di Pennulara;
- Dr. Gennaro Iorio, ricercatore scientifico: Olio di oliva biologico "Pennulara" tra benessere e bellezza;
- Dr Silvio Esposito, Biologo: Proprietà nutraceutiche dell'olio di oliva biologico "Pennulara";
Dr. Barretta Martino: Presentazione del ricettario della salute;
- ore 12.30 laboratorio di degustazione ad opera dei tecnici della coop Bioagrizoo.
A seguire, laboratorio sensoriale dell'olio da olive.
Parteciperanno operatori del settore olivicolo, della farmaceutica, della gastronomia.

giovedì 25 settembre 2014

Monitoraggio degli alchil esteri nell'olio extra vergine di oliva. A Città S. Angelo un convegno.

Il Centro di Ricerca per l'Olivicoltura e l'Industria Olearia (CRA-OLI), sede di Città S. Angelo, a chiusura del progetto "Monitoraggio degli alchil esteri (AE) nell'olio extra vergine di oliva - MONITORALCHIL" organizza, per il 29 settembre 2014 presso il Teatro Comunale di Città S. Angelo (Piazza IV Novembre - Città S. Angelo - PE), il convegno “Monitoraggio degli alchil esteri (AE) - Risultati dell’attività sperimentale 2012-2014”.
Quanti volessero partecipare al convegno devono far pervenire conferma scritta per e-mail (arianna.petrucci@entecra.it), entro il 24 settembre 2014.
Programma del Seminario.
8.30 Registrazione partecipanti
9.00 Inizio lavori

Interventi di apertura
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura
Sindaco di Città Sant’Angelo
Assessore all’Agricoltura della Regione Abruzzo

9.30 Presentazione del progetto “MONITORALCHIL”
Luciana Di Giacinto - CRA-OLI, Città S. Angelo (PE)
9.50 Presentazione del Laboratorio Revisione Analisi del CRA-OLI
Enzo Perri - CRA-OLI, Città S. Angelo (PE)
10.10 Presentazione del Laboratorio Centrale di Roma del MiPAAF-ICQRF
Rosa Maria Marianella - MiPAAF – ICQRF, Roma
10.30 Presentazione dei risultati
Lorenzo Ricchetti - MiPAAF – ICQRF, Roma
Giuseppina Di Loreto - CRA-OLI, Città S. Angelo (PE)
Lucia Giansante - CRA-OLI, Città S. Angelo (PE)
Angelo Faberi - MiPAAF – ICQRF, Roma
Luciana Di Giacinto - CRA-OLI, Città S. Angelo (PE)

12.00 Interventi e discussione
13.00 Rinfresco a buffet

venerdì 28 marzo 2014

L'alta qualità nella filiera olivicola a Corigliano C.

Corigliano Calabro – “L’Alta qualità” per innovare le relazioni di filiera tra gli operatori olivicoli italiani. Il contributo dell’olivicoltura calabrese. Questo il tema dell’incontro in programma presso l’Azienda agricola Minisci di contrada Mezofato, domani venerdì 28 marzo, alle ore 10.30. L’evento è organizzato da Confagricoltura, Consorzio extravergine di qualità e Azienda Minisci. Elia Fiorillo interverrà su “presentazione iniziative programma Ceq”. I saluti saranno affidati ad Alberto Statti, presidente regionale di Confagricoltura. Interverranno Mauro Meloni su “Il sistema di qualità e controllo del progetto Ceq”; Nicola Ruggiero, presidente oliveti d’Italia, su “Il caso Dop Terra di Bari è replicabile?”; Pina Romano, responsabile economica di Confagricoltura, su “La visione di Confagricoltura in merito all’aggregazione di prodotto”; Enzo Perri, direttore Cra-Oli, su “le olive e gli oli di Made in Italy, opportunità e vincoli per l’alta qualità”; Zefferino Monini, su “Opportunità e impegni nella catena agroalimentare”; Mario Pirillo, europarlamentare, su “I controlli ufficiali nella catena agroalimentare”. Le conclusioni dell’incontro saranno affidate a Maria Grazia Minisci.
Fonte: l’ora della calabria – 27 marzo 2014

venerdì 18 ottobre 2013

Il Gal Kroton per il rilancio dell'olivicoltura caccurese.

La Calabria, terra di cultura, di eccellenze agroalimentari e di tesori enogastronomici presenterà, il prossimo 21 ottobre 2013 alle ore 18:00 presso il Castello di Caccuri, il fiore all'occhiello della biodiversità olivicola crotonese: la cultivar Pennulara. Questa, tra le oltre 40 varietà che caratterizzano e rendono unico grandi porzioni del territorio calabro, verrà celebrata a Caccuri (KR), grazie al convegno organizzato dal Gal Kroton e patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dal Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, dal titolo “Olio di Oliva Extravergine di Pennulara (nostrana di Caccuri) tra tradizione, passione e sana alimentazione a sostegno del territorio”.
L’evento, fortemente voluto dagli olivicoltori dell'areale crotonese, vedrà gli interventi del sindaco di Caccuri, Marianna Caligiuri, e del presidente di Gal Kroton, Natale Carvello. A seguire, la relazione di Enzo Perri, direttore del CRA-OLI di Rende (CS), di Arturo Pujia, professore associato in Scienza Dietetiche del dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Catanzaro e di Antonio G. Lauro, capo panel concorsi internazionali TerraOlivo Jerusalem e OLIVINUS Mendoza
Attesissime le conclusioni dell'Assessore Regionale Agricoltura Michele Trematerra, anche in tema di prospettive della PAC e la nuova programmazione dei fondi 2014/2020. Al convegno, hanno dato l'adesione esponenti politici del territorio, Camera di Commercio, ARSAC, Associazioni di categoria e di prodotto, aziende del settore.
Al termine del convegno, per celebrare l'olio nuovo, degustazione guidata dell'extravergine di Pennulara ed altri prodotti del territorio.

Olive di Pennulara



domenica 16 settembre 2012

Un grande progetto editoriale internazionale per l'olivo: Following Olive Footprints.

Sarà presentato in Argentina, nel corso del 7° Simposio Internazionale "Olive Growing" (San Juan, 25/29 settembre 2012), il volume "Following Olive Footprints"
Il libro, dall'eloquente sottotitolo "Olea europaea L. - Coltivazione e cultura, folklore e storia, tradizioni ed usi", è patrocinato dal COI di Madrid in collaborazione con l'Association of Agricultural Research Institutions in the Near East and North Africa (AARINENA) e l'International Society for Horticultural Science (ISHS).
Il volume, che consta di 447 pagine, giunge al culmine di un duro lavoro che, per quasi due anni, ha impegnato 99 autori provenienti da 41 differenti paesi, tra cui Spagna, Italia, Grecia, Tunisia, Siria, Turchia ed Egitto, solo per citarne alcuni.
Ma ciò che rende il libro veramente unico è che copre "tutto" il mondo olivicolo, compresa la produzione di olive in Cina, Giappone, Pakistan, Arabia Saudita ed altri paesi nella regione del Caucaso. 
I lettori apprezzeranno il contenuto documentale, l'accuratezza delle foto e la progettazione grafica del libro e potranno cogliere il fondamentale tema dell'opera: "L'Olivo e le persone". Una delizioso viaggio di scoperta per la mente e l'anima, che risponde alle esigenze di scienziati, ricercatori e lettori non specialisti e che copre tutta una serie di argomenti per ciascun paese (introduzione, storia, superficie olivicola, cultivar, impatto economico e ambientale, pratiche culturali, metodi di trasformazione, tradizioni e cultura, cucina, usi popolari, medicinali e cosmetici, turismo, l'uso di legno d'olivo e derivati, ecc.).
Nel comitato di redazione, guidato da Mohamed El-Kholy, anche gli italiani Damiano Avanzato e Enzo Perri del CRA.
Il volume, già in vendita, può essere richiesto direttamente al Consiglio Oleicolo Internazionale (COI), ad un prezzo di 38 euro più spese di spedizione (€ 19,80 euro e in Europa).
Ecco in anteprima le prime 8 pagine in formato PDF (http://www.aarinena.org/aarinena/Networks/Olive/Book/FOF+BOOK.pdf)
Dr Antonio G. Lauro

giovedì 19 aprile 2012

Sostenibilità della filiera olivicola, la Calabria si interroga.

Sarà Corigliano Calabro (CS) ad ospitare, lunedì 23 aprile 2012 dalle ore 15.30, il seminario informativo: "La filiera olivicola: scenari di sostenibilità".
L'incontro, organizzato nell'ambito delle attività previste dal Progetto Integrato di Filiera "le Vie dell'Olio" per la Misura 111 del PSR Calabria 2007/2013, si terrà presso la Sala Convegni della Masseria Brica Rossa di Corigliano Calabro.
A contribuire al seminario di studi, sono stati chiamati Nino Iannotta e Enzo Perri del CRA-OLI di Rende e Annalisa De Boni - Rocco Roma dell'Università di Bari.
Il seminario, aperto dalle relazioni introduttive del presidente del consorzio Carlo Priori e da Lina Pecora (Presidente Ordine Agronomi - CS), sarà concluso da Maurizio Nicolai - Autorità di Gestione PSR Calabria.
Nel corso del seminario, saranno approfondite le tematiche relative a problemi e prospettive della filiera olivicola calabrese, tracciabilità e qualità delle produzioni, percorsi di sviluppo sostenibile, redditività del comparto, esternalità dei diversi modelli colturali.
Per maggiori informazioni: www.leviedellolio.com
Dr Antonio G. Lauro

mercoledì 25 agosto 2010

TerraOlivo 2010: alcuni spunti dal congresso internazionale.

Gerusalemme (Israele). Di olio extravergine d'oliva se ne è parlato tanto in un recente convegno internazionale svoltosi in Israele dedicato a tutti gli aspetti connessi alla filiera dell’olio da olive - dalla coltivazione alla produzione - non tralasciando gli aspetti commerciali e le evidenze legate agli effetti benefici che l’extravergine ha sul nostro organismo.
Acclarato ormai universalmente che l’olio da olive è un ‘alimento’ e non è un semplice ‘condimento’, anzi non lo è mai stato, viste le ultime risultanze delle ricerche sugli aspetti benefici legato ad un consumo regolare anche di soli due cucchiai di olio da olive al giorno (two tablespoons of olive oil daily may reduce the risk of coronary heart disease - scrivono gli americani in etichetta), adesso occorre consumarlo!
Generalmente viene privilegiato l’uso ‘a crudo’ sulle pietanze, delegando ad altre sostanze grasse (margarine, strutto, burro, oli di semi) l’impegnativo compito di coadiuvare i cibi in cucina.
Oggi, grazie alla quasi infinta disponibilità di differenti varietà di olive (si calcola che ad oggi siano oltre 700 le cultivar censite) ed ai differenti profili sensoriali che gli oli da olive (al pari del vino) possono offrire, l'oro verde è altamente raccomandato nella cucina di tutti i giorni, per le cotture al forno, per le fritture, e diventa insostituibile ingrediente base per la pasta sfoglia e per realizzare dolci e gelati, come indicato in una splendida pubblicazione del Consiglio Oleicolo Internazionale dal titolo ‘Pasticceria fine all’olio di oliva’.
Il congresso.
Il simposio internazionale 'The olive oil revolution - quality, culinary and health', tenutosi alla fine di luglio a Gerusalemme presso l’Inbal Hotel e che per una intera giornata ha coinvolto il mondo scientifico e commerciale dell'olio d'oliva, può essere, a ragione, considerato come il ‘Manifesto’ sull’olio da olive. Il congresso realizzato dall’organizzazione internazionale di TerraOlivo, ha registrato la presenza di circa 200 persone, tra medici, cuochi, produttori e rappresentanti dell'industria dell'olio d'oliva, ed ha coinvolto ricercatori e studiosi da ogni parte del mondo.
Prof. Shimon Lavee
L’apertura dei lavori, affidata al Professore Emerito presso l’Università Ebraica di Gerusalemme - Prof. Shimon Lavee, presidente della conferenza – ha riguardato la ‘storia’ della coltura dell’olivo in Terra Santa. ‘Ci sono stati alti e bassi nel settore dell'olio d'oliva nel corso dei millenni, ha detto Lavee, gli olivi sono cresciuti in terra d'Israele per migliaia di anni; gli alberi, ed i loro frutti, sono citati molte volte nella Bibbia. Le foglie verdi e argento sono stati un simbolo di pace sin dai tempi di Noè, e l'olio è stato usato per ungere i Re d'Israele e per illuminare il Tempio.
In tempi antichi, le olive e l'olio sono stati esportati verso occidente, attraverso il Mediterraneo, ed a lungo hanno avuto un importante influsso sull'economia locale fin quando, durante i 400 anni di dominio turco, gli alberi non furono sradicati ed il settore dell’olio d’oliva crollò.
Fu soltanto durante il mandato britannico, continua Lavee, che gli alberi furono ripiantati; ma ci si trovava in un periodo in cui il paese era in costruzione, e la bassa redditività del settore olio determinò un calo della produzione. Tuttavia, le ultime tre decadi hanno mostrato un aumento considerevole sia nel numero di alberi e sia nella produzione di olio, grazie soprattutto all'innovazione introdotte.
La crescente consapevolezza che l'olio di oliva è ricco di polifenoli antiossidanti che combattono i radicali di ossigeno instabili, che rompono le cellule umane, promuovendo malattie, ha scatenato un grande interesse verso il settore olio.
Anche se Israele, con la sua scarsità di acqua e di terreni coltivabili, non può competere in termini di quantità a livello mondiale (Israele produce meno dell'1% dell’olio d'oliva del mondo e l'israeliano consuma in media solo 2,2 kg di olio l'anno), ha detto Lavee, può farlo in termini di qualità e di ingegno applicato allo sviluppo di nuove varietà di olivi (si ricorda che il prof. Lavee è il costitutore della varietà di olivo più diffusa in Israele la cv ‘Barnea’) per i principali produttori di mondiali di olio’.
Mercedes Albaladejo
A seguire, la relazione della spagnola Mercedes Albaladejo. ‘C'è un grande potenziale globale per aumentare il consumo procapite di olio di oliva, ha esordito la Albaladejo – Dirigente del Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) di Madrid – e questo deve essere promosso attraverso l'educazione costante dei consumatori, a tutte le età, per far si che aumenti sempre più l’attenzione verso questa importantissima fonte di acidi grassi nobili: l’olio extravergine di oliva’.
Carlos Falco, agronomo e membro del panel internazionale che ha giudicato i 189 differenti campioni di olio partecipanti al primo concorso internazionale del Mediterraneo ‘TerraOlivo’ provenienti da Israele ed altri 13 paesi, ha riferito di essere stato in Israele già nel 1970, per studiare come risparmiare l'acqua col metodo israeliano dell'irrigazione a goccia che ‘molti non sanno, ma l’invenzione che ha cambiato l'agricoltura nel mondo proveniva da Israele’.
Falco ha parlato poi del ruolo dei polifenoli, il modo per proteggerli nelle olive e su come farli arrivare ‘sani e salvi’ direttamente nell’olio.
‘Non è possibile modificare la vostra età, il sesso o la storia famigliare, ha dichiarato il Prof. Michael Aviram, ricercatore presso il Technion-Israel Institute of Technology’s, ma è possibile ridurre il livello di lipoproteine a bassa densità (LDL o ‘colesterolo cattivo’) nelle arterie coronarie e quindi ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, il tutto grazie ad una dieta corretta ed evitando il fumo’.
‘Le cellule, per funzionare, necessitano di colesterolo e la maggior parte di esso è sintetizzata nel fegato, continua Aviram, ma se questo è eccessivo e la dieta comprende una grande quantità di acidi grassi non salutari, accade che consegniamo col sangue, in tutto il corpo, un ‘autobus pieno di passeggeri’, che si accumulano nei vasi a creare dannosissime placche. Ma le lipoproteine ad alta densità (HDL o ‘colesterolo buono’) si comportano come un piccolo taxi che viaggia per il corpo e sa come abbattere l’LDL’.
Nel corso della propria relazione, Shaul Eger - fisiologo che ha speso molti anni nello sviluppo di prodotti a base di olio d'oliva – ha spiegato come ‘Il ruolo di Israele può ancora essere importante nello sviluppo di nuovi alimenti e prodotti terapeutici basati sull’olio di oliva. Studiando antichi testi medici, continua Eger, ho deciso di bere otto cucchiai di olio d'oliva ogni mattina ed ho potuto personalmente riscontrare come il mio battito cardiaco sia tornato alla normalità’.
Eger, ha poi confermato che la propria società inizierà presto la commercializzazione di un cioccolato a basso contenuto di zucchero, che si andrà ad aggiungere alla pasta sfoglia, al prodotto contro herpes labiale, alle creme per la dermatite da pannolino - tutti basati sull’olio d'oliva – già in commercio.
Enzo Perri
Negli ultimi anni, si è assistito ad un forte ampliamento delle aree in cui vengono piantati nuovi olivi, non più prerogativa esclusiva del bacino del Mediterraneo che, a tutt'oggi, concentrata le maggiori coltivazione di questo antico e regale albero. A seguito di tali cambiamenti, si rendono importantissimi i lavori come quello del Dott. Enzo Perri e del suo team presso il CRA-OLI in Italia. Il lavoro presentato, tratta della decodificazione del genoma al fine di individuare le origini delle diverse specie di olivo e, nel contempo, conoscere più chiaramente e approfonditamente i diversi fattori che influenzano la qualità, al fine dell'utilizzo dell'olivo quale fonte di nutraceutici.
Antonio G. Lauro
Trasforma le sensazioni in parole, questo il senso della relazione esposta da Antonio G. Lauro - agronomo ed analista sensoriale – nel corso del congresso. ‘Aroma ed flavor dell’olio da olive – esordisce Lauro – sono per la gran parte caratterizzati dalla presenza nell’olio di due classi di componenti: i composti volatili e le molecole fenoliche. Percepire il fruttato delle olive, i sentori erbacei e floreali, pomodoro ed ortaggi, verdure, frutta secca, frutti acerbi o maturi, sorprendersi con la balsamicità dell’olio e con i toni dell’amaro e del piccante, non sono altro che la risposta olfattiva/gustativa agli ‘Aromi e profumi’ presenti ‘naturalmente’ nell’olio da olive e che si originano nelle varie fasi del ciclo produttivo dell’olio. Ma i punti critici per la loro formazione sono quelli legati ai processi di trasformazione delle olive, in particolar modo le fasi di frangitura delle olive e di gramolazione della pasta . Ma per continuare a ‘percepire’ aromi e profumi nel nostro olio extravergine di oliva – continua Lauro – occorre anche preservare, con una corretta conservazione, ‘i doni di natura’ che l’olio sa offrire; conservazione che deve continuare anche in casa, in modo da far aumentare, di molto, la shelf life dell’olio extravergine di oliva’.
Interessante, ed interessata, la relazione di Chaim Spiegel, capo del dipartimento Food & Beverage della catena ‘Dan Hotels’, che ha raccomandato ai ristoratori di usare maggiormente l'olio extravergine di oliva in cucina: per la frittura, per la cottura e persino per l'impasto dei dolci. "Oggi possiamo contare su una grande varietà di oli d'oliva, con aromi e gusti diversi, come ci ha ricordato Antonio G. Lauro nella sua interessantissima relazione, i quali possono anche essere usati in blend tra loro. Arriverà presto il giorno – ed in Italia è già realtà - in cui all’ospite che entra in un ristorante verrà offerto una carta degli oli extravergini di oliva, proprio come avviene per la lista dei vini’.
Attese le indicazioni di Mickey Shemo, pasticciere e ristoratore noto in città, che ha spiegato come l'olio d'oliva può essere utilizzato quale ingrediente per torta e paste lievitate, poiché rende umida la pasta e le dà una consistenza elastica. ‘L’olio extravergine – continua Shemo - può essere utilizzato anche con la cioccolata bianca, ed il risultato è quello di avere ottenuto un prodotto con un aroma meraviglioso’.
‘L’olio d'oliva ha un punto di fumo molto alto, tra i 190 º e 220 ºC, ha dichiarato il Dr. Rani Pollack, medico e direttore del Centro di cucina salutare di Gerusalemme, pertanto la temperatura di utilizzo deve essere inferiore a quella; si può friggere con esso, anche se con attenzione e senza riutilizzarlo’.
Itzhik Barak
A margine del congresso, intervistato dal Jerusalem Post, Itzhik Barak – Chef Executive del Jerusalem Inbal Hotel - ha raccontato la sua storia professionale con l’olio da olive. Barak, che precedentemente ha lavorato presso Harrod's a Eilat, dichiara al giornale: ‘Un bravo chef deve essere anche un bravo chimico. Io ho viaggiato per lavoro in tutto il mondo ed ho sempre imparato tanto dalla composizione chimica degli alimenti. Negli ultimi anni, continua Barak, ho cercato di introdurre maggiormente l’olio da olive nei miei menù, al punto che la cena di gala prevista per i partecipanti al congresso internazionale, è stata improntata all’insegna delle differenti specificità che l’olio da olive può offrire. Pur non essendo un assaggiatore, ho giudicato l'olio dall’aroma, dal colore e dal sapore, privilegiando gli oli da agricoltura biologica, anche in considerazione della nostra una cucina kasher, dove l'olio da olive è un ottimo sostituto del burro’.
La Cena di gala
E la cena di Barak è stata eccellente, a base di anatra, agnello, kebab e filetto di manzo, ed ancora spigola, pesce San Pietro e salmone, finger food e cucina molecolare, con le immancabili variopinte insalate. Per concludere, dolci ed un eccellente gelato di crema aromatizzato alla cannella, immerso nel cioccolato fuso e poi in azoto liquido (per le ricette vedi il sito web dell'hotel: www.inbalhotel.com).
Dr Antonio G. Lauro
Foto: Ilan Levi per TerraOlivo.