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martedì 3 febbraio 2015

Presso l'UNICAL incontro sull'etichettatura.

Il Master Universitario di II livello in Esperto in Controllo e Certificazione di Alimenti (ESCA) del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e Nutrizione dell’UNICAL, Dinamica, team di professionisti che opera nel settore alimentare e INEQ, istituto consortile per il controllo e la certificazione di conformità di prodotti agricoli ed alimentari organizzano l’incontro di informazione sul tema dell’Etichettatura dei prodotti alimentari.
L’incontro, vista l’entrata in vigore del Regolamento UE 1169/2011 del 13 dicembre 2014, ha l’obiettivo di illustrare in maniera pratica le novità introdotte dalla nuova normativa “sull’informazione al consumatore” esaminando i principali problemi applicativi.
La partecipazione al seminario è gratuita; l’iscrizione non è obbligatoria ma è gradita una conferma di partecipazione rispondendo alla presente mail o compilando il form disponibile insieme al programma completo sul nostro sito alla pagina http://dinamicagroup.com/Formazione.html
Sede: Università della Calabria
Data: venerdì 6 febbraio 2015, Ore 15:00
Segreteria organizzativa: dr.ssa Veronica Lanzino cell. 346 6554776, tel./fax 0984 016503
e.mail: veronica.lanzino@dinamicagroup.com

Programma
Presentazione e benvenuto 
Prof. Gaetano Ragno - Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e Nutrizione 
Dr. Antonio Pettinato – Dinamica 
Dr. Pierpaolo Parentini – INEQ 

Etichettatura dei prodotti alimentari – Regolamento UE 1169/11 
Avv. Cesare Varallo, esperto in diritto e sicurezza alimentare, specializzato in gestione della crisi, rapporti con le autorità competenti e nell’assistenza in caso di sanzioni amministrative/penali in campo alimentare – Dinamica/INEQ 
Spirito e motivi della riforma
• Semplificazione • Certezza • Protezione del consumatore 
Campo di applicazione 
• Collettività • Alimenti non preconfezionati • Vendita a distanza (e-commerce)
Timeline entrata in applicazione e periodi transitori 
• Possibili problemi applicativi e di coordinamento con il previgente D.Lgs. 109/1992 
Novità: 
• Nanomateriali • Responsabilità operatori – Novità in materia di private label • Allergeni – Dichiarazioni volontarie e best practices in tema di cross contamination • Modalità di presentazione – Leggibilità – Dimensione del carattere • Microconfezioni 
Indicazioni obbligatorie 
Problemi applicativi:
• Disposizioni nazionali • Alimenti non preimballati
Controlli e sanzioni 
Dibattito e Conclusioni

martedì 7 ottobre 2014

L’etichetta per filo e per segno. Seminario a Torgiano il 10 ottobre 2014.

In tema di etichettatura dei prodotti alimentari, il prossimo 13 dicembre entreranno in vigore le normative contenute nel Regolamento UE 1169. Tutti conoscono l’oggetto, alcuni conoscono la data, pochi sanno bene di cosa si tratta e non hanno ancora una corretta percezione delle novità. Per questo nasce L’etichetta per filo e per segno, seminario sull’etichettatura dei prodotti alimentari che si terrà a Torgiano, in Umbria, il prossimo 10 ottobre. Il seminario, organizzato da Varieventi e curato dal giornalista Maurizio Pescari, si presenta con un taglio nuovo, didattico, mirato su vino, olio e birra.
“Vogliamo dare una certezza a coloro che interverranno, – spiega Pescari - al termine della giornata, rientreranno in azienda con le idee chiare rispetto alle norme di etichettatura e non solo stanchi per le tante, troppe, parole sentite. Il nostro appuntamento nasce con l’intenzione di spiegare davvero, semplificandoli, i contenuti della normativa, senza limitarci a calare dall’alto quanto scritto, visto che a leggere il regolamento, una mente non allenata si perde dopo poche righe. Saranno a Torgiano esperti che tratteranno gli argomenti con sistema quasi tutoriale, creando un dialogo con chi poi sarà chiamato a rispondere in solido di eventuali errori: i produttori”.
Varieventi con questo Seminario ribadisce l’importanza di dare valore al contenitore, ruolo avviato con la prima edizione di CIPA, che in primavera ha riunito i protagonisti del comparto della confezionamento e dell’imbottigliamento dei prodotti alimentari e che nel 2015 vedrà la sua seconda edizione (www.cipa.me).
“Abbiamo preso a cuore il valore del contenitore, – spiega Luca Purgatorio di Vetroservice, presidente di VariEventi – ed in questo, l’etichetta ed i suoi contenuti rivestono un ruolo fondamentale per la tutela del consumatore. Dopo i risultati di CIPA 2014, la rassegna che abbiamo interamente dedicato alla filiera, abbiamo deciso di approfondire le tematiche del nostro comparto e questo di Torgiano è il primo degli appuntamenti nel calendario di ‘CIPA Lab’”.
Il regolamento 1169, nasce dalla volontà assoluta di garantire al consumatore il diritto ad un elevato livello di tutela della salute attraverso la fornitura di informazioni obbligatorie che riguardano le caratteristiche dell’alimento, il suo uso e le caratteristiche nutrizionali.
“L’articolo 8 del Reg. UE 1169 individua in primo luogo nel produttore il responsabile delle informazioni alimentari al consumatore – spiega Marcello Berioli di Umbralabel – ed è fondamentale prendere coscienza di tutto quanto contenuto nella normativa. Noi operatori del settore abbiamo le nostre responsabilità professionali, ma il nuovo regolamento codifica nel dettaglio quelle dei produttori ed è fondamentale che tutti ne siano consapevoli”.
Il seminario - partecipazione gratuita, iscrizione su www.cipa.me - si terrà al centro congressi de “Le Tre Vaselle”, a Torgiano, interverranno: Luigi Mancini, che tratterà i contenuti generali della normativa e l’etichettatura della Birra; il Col. Amedeo De Franceschi, Comandante del Nucleo Agroalimentare Forestale, che illustrerà i risvolti penali della normativa; Simonetta Doni, dello Studio Doni&Associati, che svilupperà il tema legato al valore emozionale dell’etichetta. Nel pomeriggio le aule tematiche di prodotto: Il Vino, con Antonio Rossi dell’Ufficio giuridico dell’Unione Italiana Vini, la Birra, Luigi Mancini per la Birra ed Alberto Grimelli, Direttore di Teatro Naturale, per l’Olio.
Il seminario è gratuito.
Informazioni su www.cipa.me.
Iscrizioni su cipa@cipa.me.

mercoledì 4 dicembre 2013

Olio da olive, the "Never Ending Story".

Il settore dell'olio d'oliva nel suo complesso non è mai stato così tanto - nel bene e nel male - sotto i riflettori dell'opinione pubblica e nelle attenzioni della Commissione Europea e del legislatore nazionale: la "Storia Infinita"... appunto. 
In effetti, in questi ultimi tempi, sono stati tanti i proclami e gli annunci - a volta smentiti - che tutti gli organismi pubblici hanno sbandierato nel nome dell'olio "vero" da olive. Dopo la Legge Mongiello e le modifiche allo "storico" regolamento n. 2568/91 nei riguardi degli etil esteri, ora tocca - speriamo in modo definitivo - all'etichettatura degli oli da olive e d'oliva (la differenza sembra sottile, ma veramente sostanziale).
Ma ecco l'ultimo c.s. della De Girolamo.
Olio di oliva, De Girolamo: ok Ue per etichetta più trasparente su caratteristiche e provenienza.
"La Commissione europea ha finalmente dato il via libera definitivo alla regolamentazione sulla trasparenza delle informazioni in etichetta per gli oli di oliva, con il quale sarà possibile verificare con maggiore facilità nella parte frontale della bottiglia le caratteristiche dell'olio e la sua origine. Insomma i consumatori potranno capire se l'olio è italiano. Si tratta di un risultato importante che ha visto l'Italia tra i più attivi promotori di questa norma. È necessario infatti che la trasparenza dell'etichetta diventi un principio fondamentale per tutti gli alimenti, in modo da tutelare il consumatore e garantire la lealtà della concorrenza. Per quanto riguarda, poi, le bottiglie destinate alla ristorazione, la Commissione ha assicurato che gli Stati membri possono stabilire norme a livello nazionale che dispongano l'uso obbligatorio di sistemi di chiusura che ne impediscono il riempimento dopo l'esaurimento del contenuto e che pertanto, una volta aperte, le confezioni non saranno più riutilizzabili".
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha commentato l'approvazione da parte del Comitato di gestione OCM unica riunitosi ieri a Bruxelles, con 283 voti a favore e 69 astensioni, delle modifiche al regolamento europeo n. 29/2012, relativo alle norme di commercializzazione e all'etichettatura dell'olio di oliva l'olio d'oliva. Il nuovo regolamento si applicherà a partire dal 13 dicembre 2014, contemporaneamente al regolamento 1169/2011. Con la modifica approvata le informazioni in etichetta dovranno essere riportate obbligatoriamente nello stesso campo visivo principale e in un corpo di testo omogeneo, utilizzando caratteri di dimensioni già fissati dal regolamento (CE) n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.
"La decisione assunta ieri - ha proseguito il Ministro - costituisce un fondamentale passo in avanti, anche se è ancora molto lungo il percorso da compiere per migliorare la tracciabilità a carico di un settore di fondamentale importanza per l'economia e la cultura alimentare italiana. Per questo, ho già manifestato alla Commissione europea la necessità di proseguire in questa direzione e di procedere, anche in ambito COI (Consiglio olivicolo internazionale), per apportare alla normativa le modifiche che il mondo produttivo attende".
Fonte: Ufficio Stampa Mipaaf

lunedì 3 dicembre 2012

Arriva sul web il manuale per l'etichettatura dei prodotti agricoli.

Arriva sul web il manuale Coldiretti di "Corretta prassi operativa per l'etichettatura dei prodotti agricoli".
I prodotti inclusi sono: Prodotti di origine vegetale (OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA - MIELE - MARMELLATE, CONFETTURE, GELATINE - SUCCHI DI FRUTTA - FRUTTA E VERDURA - PANE - RISO, FARRO, CEREALI - FARINE - PRODOTTI DA FORNO - ACETO - VINO - PASSATA - BIRRA - GRAPPA) e prodotti di origine animale (UOVA - LATTE - YOGURT - BURRO - FORMAGGI - CARNE BOVINA - CARNE AVICOLA - CARNE SUINA/SALUMI - PESCE E CROSTACEI).
Dr Antonio G. Lauro

venerdì 15 aprile 2011

Extravergine, spesso l'etichetta non è a norma.

Es. di etichetta corretta (da www.frantoionline.it)
Un’indagine della Coldiretti ha messo in luce che in Italia 4 bottiglie di olio extravergine su 5 possiedono etichette illeggibili in merito all’origine delle olive utilizzate per la produzione. Nella maggior parte dei casi, infatti, risulta praticamente impossibile leggere le indicazioni relative alle "miscele di oli di oliva comunitari", "miscele di oli di oliva non comunitari" o "miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari" che sono obbligatorie per legge. La dicitura incriminata è riportata proprio dietro la bottiglia e, in molti casi, nella parte in cui l'etichetta la rende poco visibile.
“E’ un danno che viene fatto ai cittadini – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Il Regolamento della Comunità Europea dal 1° luglio 2009 sancisce che è obbligatoria l’etichetta che attesti la provenienza dei prodotti utilizzati nelle produzioni. La mancanza di visibilità della scritta, dunque, oltre ad essere fuorilegge mette anche a rischio la salute dei consumatori i quali ignorano la provenienza di quello che mangiano. Inoltre è facile cadere in inganno in quanto sono tantissimi i casi in cui le bottiglie di extravergine ottenuto da olive straniere sono vendute con marchi italiani e riportano immagini, frasi o nomi che richiamano all'italianità. E’ necessario intervenire cambiando la posizione della dicitura riguardante la provenienza delle olive in modo da restituire al consumatore la sua consapevolezza d’acquisto”.
Dr Antonio G. Lauro

venerdì 17 settembre 2010

Federdop fa pressing sull'etichetta geolocalizzata.

Roma - L’indicazione del territorio attraverso la pubblicazione in etichetta della mappa o della cartina geografica del luogo di produzione come leva straordinaria di differenziazione e competizione degli oli a denominazione di origine protetta.
La richiesta è di Federdop Olio, la federazione dei consorzi di tutela dell’olio extra vergine di oliva, ed è stata già presentata al Mipaaf che sta vagliando, da tempo, il testo di una circolare esplicativa in materia di informazioni ai consumatori sui prodotti a denominazione di origine che dovrebbe disciplinare la materia dell’etichettatura geografica per le Dop dell’olio extra vergine di oliva.
Continua su: www.agroalimentarenews.com 

sabato 13 febbraio 2010

Nuova etichettatura degli oli: ecco gli esempi a cura del Ministero delle Politiche Agricole.

Ad un anno dalla pubblicazione del Regolamento Comunitario n. 182 del 2009 sull'etichettatura, che modificava il regolamento (CE) n. 1019/2002 della Commissione e dopo l'emanazione del Decreto Ministeriale d'attuazione dell'11 novembre 2009 (entrato in vigore soltanto il 16 gennaio 2010), finisce la lunga fase di incertezza che ha caratterizzato le concitate fasi dell'adozione della dicitura di “Origine Italiana” in etichetta.
Finita quindi la lunga attesa della designazione dell'origine da parte delle aziende imbottigliatrici di olio extravergine di oliva, che hanno avuto il via libera dal Ministero.
Al fine di procedere alla revisione delle etichette aziendali, senza incorrere nelle sanzioni previste dal citato decreto, il MiPAF ha pubblicato sul proprio sito (www.politicheagricole.it) le schede esemplificative per la corretta etichettatura dell'olio, in accordo con la normativa sull’indicazione dell’origine obbligatoria, che qui riportiamo.
Dr Antonio G. Lauro

sabato 14 marzo 2009

A Palmi, convegno "OLIOVERITAS".

Palmi (RC). L’olio extravergine d’oliva è al centro di una battaglia che vede impegnati produttori e organismi legislativi nel proporre strategie a tutela della qualità del prodotto e per combattere la disinformazione del consumatore, valorizzandone l’origine. 
Di questo se ne discuterà venerdi' 20 marzo alle ore 16,30 a Palmi (RC), presso la Casa della Cultura "Leonida Repaci" in un convegno dal titolo "Olioveritas". L’iniziativa vuole anche essere un momento di confronto tra diverse realtà produttive del Mediterraneo.
RF

sabato 7 marzo 2009

UE: le modifiche sull'etichettatura dell'olio sono legge

UE (Bruxelles, 6 marzo 2009). Da oggi l'etichettatura d'origine obbligatoria per l'olio d'oliva e' diventata legge europea, grazie al Regolamento (Ce) n. 182/2009 che modifica il precedente n. 1019/2002.
Lo annuncia la commissaria all'agricoltura Ue Mariann Fischer Boel ci tiene a sottolineare: "I consumatori meritano di conoscere che cosa stanno comprando e i produttori devono essere capaci di utilizzare i metodi di produzione di qualita' come strumento di commercializzazione del loro prodotto".
Il nuovo regolamento, che entrera' in vigore dal primo luglio prossimo, e' stato voluto fortemente già dal precedente governo Prodi, grazie alle normativa introdotta dal Ministro Paolo De Castro.
Il testo completo dell'innovativo regolamento (in inglese) al seguente link:
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2009:063:0006:0008:EN:PDF
o in italiano (aggiunto oggi dall'Unione Europea) al link:

giovedì 5 febbraio 2009

ADOC: dal 1° Luglio obbligo dell'etichetta d'origine

(AGI) - Roma, 3 feb - Dal prossimo primo luglio, in Europa, sara’ obbligatorio indicare in etichetta l’origine degli oli vergini e extravergini d’oliva. In questo modo oli ricavati dalla spremitura di olive spagnole, greche o tunisine non potranno essere spacciati come Made in Italy. Una vittoria dei consumatori, sottolinea l’Adoc. “Una grande vittoria per l’Adoc e i consumatori - commenta Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc - prevedere come obbligatoria l’indicazione del luogo d’origine e’ fondamentale per tutelare la salute e i diritti del consumatore e il Made in Italy. Ora ci auguriamo che anche il disegno di legge sull’etichettatura dei prodotti alimentari presentato dal presidente della Commissione agricoltura del Senato Scarpa Bonazza vada avanti. In Italia si importano prodotti provenienti da altri Paesi europei che non rispettano le severe norme di produzione vigenti nel nostro Paese. Prodotti per cui non e’ garantita ne’ la tracciabilita’ ne’ l’etichettatura e per i quali si utilizzano fitofarmaci o concimi da noi vietati da oltre 20 anni. L’Adoc auspica un’estensione della tutela a livello mondiale. “Ora, il Governo e l’Unione Europea devono lavorare a livello WTO per riuscire a ottenere la tutela delle denominazioni tipiche in tutto il mondo - continua Pileri - non si puo’ rischiare di distruggere un patrimonio gastronomico unico al mondo come quello italiano. Sono noti i commerci equivoci, soprattutto in Usa e in Oceania, che vanno a danneggiare non solo i produttori italiani, ma anche la fama di determinati prodotti che non raggiungono le qualita’ organolettiche degli originali.”(AGI)