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martedì 12 luglio 2011

OLIO: A Fancy Food I.O.O.% qualità italiana antidoto MIpaaf e Unaprol contro furto “made in Italy”.

Gli Stati Uniti, con oltre 300 milioni di potenziali consumatori, rappresentano il primo mercato di sbocco per l’olio extra vergine di oliva made in Italy. Il mercato statunitense assorbe mediamente 250mila tonnellate all’anno di olio di oliva in generale e si colloca al terzo posto a livello mondiale per consumo con una quota che sfiora il 13%.
In questo modo gli Stati Uniti sono il primo mercato del consumo dopo quello europeo e, anche se i consumi pro-capite non raggiungono l’1%, il trend di crescita fa ipotizzare notevoli margini di incremento.
I dati sono stati forniti oggi al summer Fancy Food di Washington nel seminario organizzato da Unaprol – consorzio olivicolo italiano per presentare a buyer, ristoratori di eccellenza, giornalisti e cuochi I.O.O.% alta qualità italiana, il consorzio che rappresenta le imprese olivicole che producono il vero prodotto italiano garantito dalla certificazione della prima filiera olivicola italiana.
Dai dati elaborati da Unaprol emerge che tra 2004 al 2009 la percentuale di crescita del consumo di olio di oliva negli Stati Uniti è stata di circa il 2% ma fino al 2012 si prevede una crescita dello 0,8% e, sempre in base alle previsioni, il mercato dell’olio di oliva in generale crescerà entro lo stesso periodo del 2,60%. Gli Stati Uniti sono importatori netti di olio di oliva, nonostante dispongano di una piccola produzione interna concentrata prevalentemente nello Stato della California. Sebbene negli ultimi anni gli oli italiani si siano dovuti confrontare con una molteplicità di prodotti sempre più competitivi provenienti da altri Paesi, essi conservano una posizione di assoluto primato nel panorama dell’offerta agroalimentare.
“Da prodotto etnico a simbolo della dieta mediterranea”, afferma Massimo Gargano, presidente di Unaprol che aggiunge “l’olio extra vergine di oliva italiano è al secondo posto fra i prodotti agroalimentari esportati dall’Italia negli Sati Uniti e sviluppa un mercato di 350 milioni di dollari in termini di valore. Giusto – ha poi concluso Gargano – impegnarsi per sostenere la crescita dei consumi orientando la domanda statunitense verso oli extra vergini di oliva made in Italy e di alta qualità certificata”. L’iniziativa di Unaprol a Washington viene realizzata nell’ambito delle attività di promozione, informazione e comunicazione del primo contratto di filiera per l’olio di oliva siglato con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Particolare attenzione nella missione del summer Fancy food è stata dedicata agli incontri B2B (business to business) in considerazione del fatto che il 40% del consumo degli oli di oliva in generale negli USA è rappresentato dal settore HORECA, che apprezza molto il prodotto di qualità. Il consumatore americano ha preso coscienza che la dieta mediterranea può essere una soluzione nella lotta all’obesità e questo è il motivo principale della crescita dei consumi dell’extra vergine negli States. Ma non bisogna abbassare la guardia perché la contraffazione e il furto di identità sono in agguato. Si calcola, infatti, che il mercato dei prodotti così detti “Italian sounding” sia dieci volte quello dei prodotti autenticamente italiani. Per contrastare questo triste fenomeno I.O.O.% alta qualità italiana, con il debutto di Washington, continua ad intensificare la rete di rapporti per affermare tra i nuovi consumatori che si può scegliere il vero olio extra vergine italiano rintracciando la sua vera origine certificata e di alta qualità dalla prima filiera olivicola del made in Italy nel mondo.

martedì 5 luglio 2011

OLIO: Nasce Filiera Olivicola Italiana. Portaerei del made in Italy nel mondo.

Roma – Costituita a Roma la società Filiera Olivicola Italiana. Ne fanno parte Unaprol, Unapol, CAI, Consorzi Agrari Italiani e 15 realtà imprenditoriali singole e associate rappresentative della produzione del made in Italy.
Scopo della società è quello di valorizzare le produzioni nazionali del settore olivicolo attraverso la predisposizione, partecipazione e realizzazione di iniziative industriali, commerciali e di servizio nell’ambito della filiera agro-alimentare, finalizzate all’attuazione della filiera agricola italiana.
Nella sua mission non solo l’extra vergine, ma anche l’olio di oliva e le olive da tavola, inclusi i relativi derivati e sottoprodotti, anche per finalità di produzione energetica.
Si tratta di una cabina di regia costituita tra il mondo della produzione rappresentato da Unaprol e Unapol, e la nuova rete dei consorzi agrari d’Italia che fa capo a Coldiretti. L’obiettivo è quello di condividere un unico e grande progetto: la tutela, la promozione e la vendita in tutto il mondo del vero olio extra vergine di oliva I.O.O.% qualità italiana, all’interno di una più ampia ed articolata strategia commerciale della filiera agricola, tutta italiana.
La nuova società potrà realizzare, acquistare, gestire impianti e stabilimenti per il raggiungimento dei propri scopi statutari. Svolgerà attività e presterà servizi di marketing, gestione dati, formazione, promozione e pubblicità, proiezione internazionale, indagini di mercato e studi di fattibilità. Promuoverà, organizzerà e parteciperà a programmi di ricerca, formazione, studi e sperimentazione.
“Vogliamo un mercato che si segmenti verso l’alto”. Ha affermato Massimo Gargano, presidente di Unaprol, che aggiunge – “in un rapporto di fiducia stabile all’interno della Filiera Olivicola Italiana la qualità del prodotto e la trasparenza nei rapporti sono due elementi fondamentali per offrire al sistema delle imprese un reddito maggiore basato sul valore dell’origine e al consumatore un prodotto di alta qualità italiana”.

sabato 28 maggio 2011

OLIO: SIRENA D’ORO SORRENTO. BENE 9^ EDIZIONE, SI STUDIANO NUOVE ALLEANZE.

Roma – Si profila un percorso comune tra Unaprol – consorzio olivicolo italiano, Amministrazione municipale di Sorrento e Federdop - olio per promuovere in Italia e nel mondo il premio Sirena d’Oro di Sorrento riservato agli oli extravergine di oliva a Denominazione di Origine Protetta (Dop).
E’ quanto emerge al termine della 9^ edizione del concorso nazionale che quest’anno ha visto la competizione virtuosa di 200 campioni di oli extra vergini di oliva DOP, di cui 58 finalisti e 9 premiati nelle categorie fruttato leggero, medio e intenso cui si sono aggiunte 6 gran menzioni.
Il concorso nazionale, organizzato dal Comune di Sorrento e da Federdop Olio, gode del patrocinio del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania e rappresenta un momento forte per la valorizzazione di un comparto di nicchia dell’olivicoltura di qualità italiana.
“E’ un nuovo inizio – afferma Massimo Gargano presidente di Unaprol che aggiunge: il clima di collaborazione che si è instaurato tra gli attori del concorso nazionale porterà sicuramente vantaggi alle imprese e ai territori dove si producono le denominazioni di origine protetta italiane”.
Il riferimento è alla borsa valori del territorio che quest’anno è stata presentata per la prima volta e ha reso protagonisti i prodotti tipici e le eccellenze agroalimentari della Penisola Sorrentina e che hanno fatto da cornice ai migliori oli extra vergine DOP giunti da tutta Italia. Dal limone di Sorrento IGP, all’arancio biondo, alla treccia di fiordilatte al caciocavallo, al provolone Monaco DOP, al Pomodoro di Sorrento, le noci e il nocillo, accompagnati dal buon bianco, rosso e rosso frizzante DOC con le sue tre sottozone: Lettere, Gragnano e Sorrento.
“L’edizione di quest’anno – ha riferito Giuseppe Stinga, vicesindaco del Comune di Sorrento avrà un’appendice in autunno, con le giornate di incontro e studio sui prodotti italiani tipici e a marchio certificato. Riuniremo a Sorrento esperti del settore, imprenditori e docenti universitari, per un confronto sulle strategie da porre in atto per sostenere le produzioni di qualità e con esse l’agricoltura, settore – ha poi aggiunto - da cui dipende la conservazione del paesaggio, tratto identitario della nostra comunità e forza trainante del turismo”.
Da un indagine campionaria realizzata da Federdop emerge che Il 36% dei volumi di oli extra vergini prodotti dalle aziende interviste è rappresentato da olio Dop. La maggior parte della produzione è stata conferita alle cooperative. Un terzo del prodotto è ceduto alla grande distribuzione, il 26% è assorbito dalla vendita diretta al consumatore e la quota di prodotto ceduto alla ristorazione rappresenta il 16%. Seguono i negozi tradizionali e specializzati e agriturismi con il 13% e la parte ceduta all’ingrosso che rappresenta l’11%.
“Il Sirena d’Oro si caratterizza sempre più per un rapporto diretto tra produttori e consumatori ha riferito Silvano Ferri presidente di Federdop. Gli eventi ad esso collegati e la collaborazione che si sta instaurando con Amministrazione municipale di Sorrento e Unaprol, sono la testimonianza di un impegno forte e della federazione a radicare il rapporto tra qualità, territorio e conoscenza delle caratteristiche organolettiche dell’offerta dei mille territori italiani”.
E che gli oli Dop siano uno strumento di valorizzazione e che danno ricchezza al territorio lo dimostra anche l’andamento dei prezzi che sono più alti al Nord. I prezzi dello sfuso risultano superiori in Italia centrale, rispetto a quelli dell’Italia meridionale; mentre i prezzi per il prodotto confezionato mostrano quotazioni maggiormente premianti per il prodotto ceduto alla ristorazione (8,38 €/kg). Il prezzo più alto riscontrato è in Trentino, dove nel 2010 mediamente un litro di olio Dop/IGp è stato venduto a 13 €. Seguono il Veneto, la Liguria e la Toscana con un livello di prezzo pari a circa 11 €/lt.
Fonte: Ufficio Stampa UNAPROL

giovedì 26 maggio 2011

Venerdì 27 maggio a Senigallia (AN) premio nazionale "L'Oro d'Italia" e Gran Galà dell'Olio.

Senigallia (AN). GRAN GALÀ DELL’OLIO e CERIMONIA DI PREMIAZIONE, venerdì 27 maggio 2011 presso l'Istituto Alberghiero “A. Panzini” di via Capanna, 62/A 60019 Senigallia.
Questo il programma:
17:30 Accreditamento dei produttori e delle autorità
18:15 Saluto da parte degli organizzatori
18:30 Sala degli Incontri: Cerimonia di premiazione ufficiale e Presentazione e consegna delle bottiglie de “L’Olio dell’Unità d’Italia”
19:45 Aperitivo di benvenuto.
Mostre:
L’Albero degli Dei mostra fotografica O.L.E.A.
Mostra degli Oli del 2° Concorso L’Oro d’Italia 2011
Il concorso, "L'Oro d'Italia" mette a confronto le eccellenze degli oli italiani nella vasta gamma della loro variabilità che rappresenta il punto di forza della produzione delle aziende più impegnate e distintesi con prodotti di qualità elevata. Così, ne "L'Oro d'Italia", saranno a confronto sia gli oli "extravergini" che quelli fregiati da riconoscimento europeo DOP e IGP. A latere saranno estrapolati gli extravergini "monovarietali", "biologici", "oli extremi" ottenuti da oliveti del nord-Italia e il Comitato stabilirà se assegnare un premio denominato "L'Oro di ...", attivando suoi concorsi di marchio depositato, ai primi oli di ogni Regione se sia significativo il numero dei campioni presentati.
A valutare tutti gli oli, nell'anonimato assoluto garantito da un pubblico ufficiale, sarà una Giuria costituita da capi-panel, membri di panel e assaggiatori professionisti utilizzando la scheda predisposta da OLEA per i concorsi che, da anni, attiva e conduce riscuotendo riconoscimenti per la serietà e per il ritorno di immagine ai partecipanti.
"L'Oro d'Italia" ha richiesto i patrocini al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio dei Ministri, ad Enti quali Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, altri Ministeri, Regioni Marche e Puglia, Camera di Commercio e Provincie di Ancona e Lecce, Comuni di aree olivicole significative e diverse associazioni fra cui CNO, UNAPROL e UNASCO, CIA, Federdop, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e altre che hanno sollecitato l'iniziativa, sostenendola, e nella quale hanno intravisto la sicura promozione che scaturisce a favore dei produttori.
A "L'Oro d'Italia" collaborano l'Istituto di Istruzione Superiore "A. Cecchi" di Pesaro, i Panel dell'Università di Bologna - Di.S.A. di Cesena, dell'ASSAM-Marche e dell'ASSOPROL-Umbria, l'Accademia Agraria in Pesaro, l'Associazione "Viandanti dei Sapori", il C.E.A. Posidonia, la Casa dell'Olivo di Leverano, l'Associazione "I Borghi del Gusto" ed avendo media partner "Teatro Naturale".
Per partecipare alla celebrazione del 150° della Nazione, O.L.E.A. ha promosso "L'Olio dell'Unità d'Italia" realizzando un blend con gli oli che hanno partecipato a "L'Oro d'Italia" 2011.
"L'Olio dell'Unità d'Italia" sarà confezionato in bottiglie numerate e con etichetta celebrativa.
Saranno donate - la n. 1 al Presidente della Repubblica - in manifestazioni legate al 150° dell'Unità d'Italia, ad autorità istituzionali e personalità della cultura.
Durante l'evento gli oli partecipanti saranno esposti al pubblico, fatti degustare e commentati da esperti assaggiatori O.L.E.A.
Per maggiori dettagli: www.olea.info oppure www.oroditalia.info
Dr Antonio G. Lauro

mercoledì 25 maggio 2011

Ambiente: Gargano (Unaprol) “da risparmio energetico più risorse per qualità prodotto”.

Roma – “Il sistema olivicolo – oleario italiano? una grande biodiversità con una propensione per la qualità che ne hanno fatto un unicum nel panorama mondiale”. Lo afferma Massimo Gargano presidente di Unaprol al convegno di Montesarchio (Bn) su: “Tutela ambientale e sviluppo economico delle aziende: il caso dei reflui oleari: da rifiuto a risorse.
“Nella competizione globale – ha affermato Gargano – le imprese olivicole italiane hanno bisogno di recuperare competitività utilizzando il risparmio energetico come leva per reinvestire nella tracciabilità di filiera certificata dell’alta qualità e differenziare l’extra vergine made in Italy da quello prodotto da altri paesi
In quest’ottica il progetto Re-waste cofinanziato da Unione Europea, ministero dell’Ambiente e imprese del settore oleario dimostra che l’utilizzo dei reflui oleari, intesi come acque di vegetazione ricche di polifenoli e di altre preziose sostanze presenti nelle olive e nelle sanse, possono avere destinazioni in campo energetico e mangimistico e non rappresentare più un costo che si riflette a monte sull’impresa olivicola e a valle sul costo del prodotto.
“Il nostro punto di forza ha detto Gargano è alzare la curva del valore verso l’olio extra vergine di oliva di alta qualità reinvestendo nel progetto di I.O.O.% qualità italiana le risorse rivenienti dalle economie che si realizzano con il risparmio energetico”.
Fonte: CS

martedì 19 aprile 2011

Olio: I.O.O.% qualità italiana dà impulso a comparto che fa storia made in Italy.

Roma – Si allarga il gioco di squadra di I.O.O.% qualità italiana. Nella compagine sociale del primo consorzio di filiera agricola tutta italiana costituito da Unaprol – consorzio olivicolo italiano entra a far parte, con il 30% del capitale sociale, Unapol il consorzio nazionale delle associazioni dei produttori olivicoli. L’unione fa salire ad oltre 500 il numero delle filiere olivicole tracciate che identificano l’alta qualità italiana sui mercati di tutto il mondo con il marchio I.O.O%. Ma la società si prepara ad inserirsi in un più ampio progetto di valorizzazione del made in Italy nell’ambito della grande distribuzione organizzata e della vendita diretta organizzata attraverso una forte collaborazione con CAI, la rete dei consorzi agrari d’Italia e la stessa Unapol.
Il mondo dell’olio extra vergine di oliva, che fa capo al progetto di I.O.O.% alta qualità italiana, guarda sempre più al mercato e dialoga con i consumatori. In quest’ottica si inserisce anche l’accordo con il consorzio Evolio, che inizia a gestire in regime di co-branding con il marchio Lupi del gruppo Mataluni la vendita sui mercati esteri del vero olio extra vergine di oliva 100% made in Italy delle filiere tracciate.
L’olio extra vergine di oliva I.O.O.% qualità italiana viene promosso, intanto, in tutto il mondo grazie al primo accordo di settore della storia di questo Paese con il Ministero dello Sviluppo Economico dal quale è scaturita l’intesa operativa con il nostro Istituto per il Commercio con l’Estero per la promozione del vero olio extra vergine di oliva in tutto il mondo. La macchina della promozione di Unaprol, collaudata da una collaborazione ultradecennale con Veronafiere, sta portando il nostro migliore prodotto italiano a marchio I.O.O.% in India, Singapore, Cina; Hong Kong; Giappone, Comunità degli Stati Indipendenti, Stati Uniti e Brasile, mentre la tracciabilità di Unaprol continua ad educare al consumo consapevole dell’olio extra vergine di oliva a qualità europea i consumatori di Francia, Germania e Regno Unito.
Corsia preferenziale per migliorare l’efficienza del loro approccio al mercato per le imprese, che hanno fatto la scelta dell’alta qualità, con il primo contratto di filiera dell’olivicoltura italiana sottoscritto tra Unaprol, ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, e ISA, l’istituto per lo sviluppo agroalimentare.
“I.O.O.% è diventato il punto di riferimento dell’alta qualità italiana. Ha riferito Massimo Gargano. Una vera portaerei che consente di cogliere opportunità e ricevere servizi. Le imprese – ha poi aggiunto – chiedono maggiore efficienza, soluzione dei problemi, più convenienza e costi contenuti per coprire la distanza con i mercati di tutto il mondo”.
In questa prospettiva al mercato si inseriscono le due guide dei frantoi italiani di alta qualità realizzati da Unaprol con la collaborazione del gruppo Alice/Sky e dell’AIFO-FOR e quella dei migliori oli d’Italia certificati I.O.O.%, editata con il Gambero Rosso.
Continua intanto il lavoro di rafforzamento del sistema anticorpi per contrastare il fenomeno di frodi e sofisticazioni nel settore dell’olio di oliva. Negli ultimi due anni sono più di 200 tra Carabinieri dei Nuclei antisofisticazione (NAS) e antifrodi comunitarie (NAC), Corpo Forestale dello Stato e dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità che hanno conseguito l’attestato di assaggiatori di olio di oliva attraverso i corsi organizzati da Unaprol – consorzio Olivicolo italiano con la collaborazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
“I.O.O.% alta qualità italiana - ha concluso Gargano rappresenta un percorso di certificazione di eccellenza che sta migliorando l’offerta del vero prodotto italiano tracciato e garantito. In quest’ottica – ha poi concluso - si inserisce anche la richiesta di modificare in senso restrittivo i parametri previsti dal Reg. CE 61/2010 per contrastare il rischio dell’aggiunta di olio deodorato e di ripasso nell’extra vergine”.