WASHINGTON - Il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) ha pubblicato il 28 aprile 2010, nel registro federale, i nuovi standard interni per l'olio d'oliva.
La norma statunitense sulla qualità dell'olio d'oliva, oggi rivista, entrerà in vigore il 25 ottobre 2010.
Già nell’agosto del 2005, la California Olive Oil Council (COOC), associazione dei produttori di olio d'oliva, aveva presentato una petizione all’USDA per la revisione delle norme concernenti il settore olio, affinché gli Stati Uniti agissero in conformità agli standard comunemente accettati in tutto il mondo.
Dopo le forti prese di posizione dell’opinione pubblica e da parte dei consumatori, l’USDA ha rivisto i criteri oggettivi identificative delle varie categorie commerciali sia dell’olio d'oliva e sia di quello di sansa di oliva. Ha inoltre ridefinito le categorie degli oli immessi in commercio, comprese le definizioni per l'olio extravergine di oliva, olio di oliva vergine, olio di oliva, olio di oliva raffinato e olio di sansa di oliva.
Le norme di revisione, conformi a standard industriali attuali comunemente accettati negli Stati Uniti e all'estero, forniranno una lingua comune per il commercio interno ed internazionale e daranno ai consumatori maggiori garanzie sulla qualità dell'olio di oliva da essi acquistati.
Questa revisione potrebbe incidere sui molti importatori di olio d'oliva negli USA e sugli oltre 500 produttori statunitensi di olio di oliva.
Ricorda l’USDA che nel 2008, la produzione di olio di oliva negli Stati Uniti, e stata di circa 2000 tonnellate (500.000 galloni ), per un valore di circa 3,8 milioni di dollari, a fronte di un consumo interno di olio d'oliva pari a circa 454 milioni di dollari per anno, gran parte importati.
Dr Antonio G. Lauro
Fonte: www.ams.usda.gov
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