Dr Antonio G. Lauro
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martedì 19 aprile 2011
Le città dell'olio per la promozione e la diffusione dell'extravergine.
Saracena (CS). Consorziarsi e associarsi: dovrà partire da questo primo step il percorso di promozione, diffusione e commercializzazione dei prodotti enogastronomici ed oleari della Calabria. Le undici “Città dell’Olio” calabresi a Saracena per apprendere le strategie di marketing e turismo dalle esperienze di Umbria e Toscana. Raccolto l’invito del sindaco Mario Albino Gagliardi. Successo di partecipazione al confronto – riferisce testualmente una nota dell’Amministrazione comunale di Saracena - con le realtà produttive del centro Italia tenutosi nel weekend nella Città del Moscato Passito. «Abbiamo voluto intraprendere un confronto con le regioni italiane più virtuose nel campo della produzione olivicola – ha detto Mario Albino Gagliardi, Sindaco e coordinatore regionale di “Città dell’Olio”– per capire come possiamo far approdare i nostri prodotti sui mercati nazionali ed internazionali». All’evento protrattosi per più giorni e che ha coinvolto diversi territori erano presenti, tra gli altri, il Presidente dell'Associazione Nazionale “Città dell'Olio Enrico Lupi, Paolo Morbidoni Sindaco di Giano (PG) e Vicepresidente Nazionale dell'Associazione, Antonio Luna Vicesindaco comune di Spello (PG) e coordinatore regionale “Città dell'Olio in Umbria”, e l'Assessore allo sviluppo rurale della Provincia di Grosseto Enzo Rossi. Nel corso del partecipato dibattito è emersa la presenza di un corpo imprenditoriale, produttivo e di qualità imponente (più di 13 frantoi contati nel solo hinterland di Saracena) ma allo stesso tempo la mancanza di una lobbying associativa mirata a tutelare, dal basso, gli interessi del settore. «L’olio – ha detto l’Assessore provinciale Enzo Rossi – è un prodotto che per essere venduto non ha bisogno solo di qualità ma anche di quantità. Il modello toscana: siamo arrivati alla massima commercializzazione, anche sui mercati statunitensi, grazie alla formazione di unioni consortili e di strutture di lavorazione in forma associata, che garantiscono risparmio di energie e più profitto». Le “Città dell’Olio” non solo “trade” ma anche Turismo. «L’agricoltura di qualità – ha detto il Vicesindaco di Spello, Antonio Luna – può essere considerata la terza rivoluzione industriale. La riqualificazione delle nostre aree agroalimentari ci permette di presentare un territorio che ha nell’operazione di sinergia tra turismo, ambiente e enoliogastronomia un elemento essenziale per lo sviluppo provinciale e regionale. Per noi l’ulivo non è solo coltura ma anche cultura». Quindi non solo lavorazione e produzione ma anche la valorizzazione e comunicazione di quanto gira attorno ad essi: dalle tradizioni al folklore. Le “Città dell’olio” sono un’opportunità – ha puntualizzato LUNA – che ci permette di attrarre tanti turisti e che garantisce, come nel caso di Saracena, un interscambio culturale con altre aree del nostro paese con simili vocazioni agricole». Durante la due giorni delle “Strade dell’Olio” di Saracena, assieme al Sindaco Gagliardi ed a numerosi rappresentanti istituzionali, hanno accompagnato gli ospiti umbri e toscani, attraverso le meraviglie del territorio della Sibaritide-Pollino, anche il Vice Presidente della Provincia di Cosenza, Domenico Bevacqua, il Presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, il Presidente Provinciale della Coldiretti, Pietro Tarasi ed il Vicecoordinatore regionale “Città dell’Olio” e Sindaco di Cerchiara, Antonio Carlomagno. «Le “Città dell’Olio” calabresi hanno avviato il nostro processo di crescita nel confronto – ha infine detto Mario Albino Gagliardi – con chi ha sperimentato con successo questo percorso. Ora attendiamo che anche l’area urbana Rossano-Corigliano entri a far parte delle Città dell’Olio, per essere più forti, come Regione, su scala nazionale”».
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