L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha presieduto un incontro con i rappresentanti dei Consorzi del sistema di eccellenza agroalimentare riconosciuti DOP e IGP per discutere sull’importanza che gli organismi di tutela rivestono per la Calabria.
All’incontro hanno preso parte presidenti e delegati dei Consorzi calabresi di tutela di salumi, clementine, bergamotto, olio di oliva alto crotonese, olio di oliva Lametia, olio di oliva Bruzio, patata della Sila, limone di Rocca Imperiale, fico dottato di Cosenza, liquirizia di Calabria, cipolla rossa di Tropea. Tra le varie indicazioni comuni formulate durante la riunione anche quella del rilancio, in forma unitaria, del sistema di tutela e promozione delle produzioni d’origine.
L’assessore Trematerra ha proposto di dar vita ad un centro di rappresentanza delle produzioni di eccellenza calabresi “un luogo – ha spiegato - che consenta di valorizzare la ricchezza e l’importanza che tali produzioni ricoprono per la nostra regione”. A tale riguardo l’assessore si è mostrato particolarmente soddisfatto per la disponibilità del sindaco di Rocca Imperiale, Ferdinando De Leo, di mettere a disposizione il monastero dei “Frati Osservanti”, edificio risalente al 1600, ristrutturato nel 1984 e destinatario di ulteriori interventi previsti dal FAS 2007-2013. Il sindaco De Leo ha inoltre espresso la volontà di attivare ulteriori iniziative di supporto come, ad esempio, sostenere la collaborazione con le alte scuole di cucina nazionali allo scopo di creare un punto di riferimento centrale per la promozione della filiera agricola made in Calabria.
“È un idea sinergica a costo zero per la Regione – ha evidenziato Trematerra - e potrebbe diventare un modello da esportare in altre realtà regionali, a suggello dell’inscindibile legame tra il territorio e prodotti”.
I rappresentati dei Consorzi presenti all’incontro, ribadendo l’importanza di sviluppare azioni sinergiche, hanno stabilito di costituire un’associazione regionale per consentire una maggiore forza contrattuale e una più ampia permeazione dei prodotti calabresi nella catena della ristorazione.
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia il tuo commento: