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venerdì 9 maggio 2014

Il Giappone dell'olio: i miti da sfatare.

Nei recenti giorni, dedicati in Giappone all'olio extravergine di oliva di qualità, sono stato ospitato quale membro della giuria e Panel Leader designato dalla Regione Calabria e dall'ARSAC (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese) alla manifestazione internazionale "Olive Japan 2014" che premia i migliori extravergine al mondo.
La partecipazione al concorso, conclusosi il 27 aprile con un grande successo per l'olio extravergine italiano di alta qualità, è stata per me la ghiotta occasione per visitare ancora la terra del "Sol Levante".
Nei pochi ritagli di tempo, che la serratissima settimana dell'olio metteva a disposizione di noi giudici, non sono mancate le visite a supermercati e department store cittadini, utili per "tastare" il polso alle produzioni olearie in vendita in terra nipponica e delle quali si vocifera spesso senza cognizione di causa.
Tanti, forse troppi, i miti sfatati nel corso delle dette brevi "incursioni".
Si parla di un mercato giapponese esclusivo, ricco, attento alla qualità ed agli aspetti salutistici e nutrizionali degli alimenti, per dirlo in una parola, gente di "bocca buona". D'altronde quando si parla di pesce crudo (o sashimi, nell'idioma locale), di noodles, sushi roll o di nigiri, la qualità sensoriale è evidente ed è subito apprezzabile, anche da palati meno "evoluti", quali quelli di noi occidentali.
Ma questo, giuro, non me lo sarei mai aspettato: Olio Extravergine di Oliva (o almeno così dichiarato in etichette, visto che non ho avuto l'ardire di assaggiare queste produzioni), a costi molto bassi (prima delusione) e, spesso, a prezzo più contenuto degli omologhi grassi "da seme" (seconda e definitiva delusione).
Olioteca a Tokyo (Photo: www.japantimes.co.jp)
E dei prezzi esorbitanti di cui si vocifera in giro? Quei prezzi di 20/30 euro nostrali per bottiglia da 500 ml?
Beh, anche quelli ci sono, ma introvabili nei comuni supermarket, preda esclusiva delle più fornite "Olioteche" e nella disponibilità di pochi. Proprio così, "Olioteche", con l'insegna scritta in un probabilistico italiano.
Ma torniamo ai prezzi.
Nelle foto allegate si può ben osservare come, in un comune supermercato del centro di Tokyo, un Extra Virgin Olive Oil costi tra i 513 yen (€ 3,60) ed i 1.008 yen (poco più di € 7,00 per una bottiglia da litro) contro un prezzo variabile tra 615 e 802 yen (sempre per una bottiglia da litro) nel caso di olio da seme (€ 4,30 e € 5,65 rispettivamente); mentre l'Olioteca, le zone gourmet o i mercati rionali, offrono un prodotto "Olio Extravergine di Oliva", a prezzi nettamente superiori (tra 1.600 e 2.000 yen/250 ml = € 11,00 - 14,00/250 ml).
1000 yen 100 ml = € 7,00 - 1680 yen 250 ml = € 11,80
Cosa dire a riguardo?
1^ Che la globalizzazione, come si può vedere negli esempi citati, esiste e con questa dobbiamo sempre fare i conti, sia che si tratti di olio extravergine di oliva tipico o biologico, o di un prodotto "normale", sia che si tratti di Europa o di Giappone.
2^ Che confondere il consumatore con troppe informazioni, spesso in contrasto tra loro, sugli oli da olive e le varie categorie merceologiche, spesso "inventate", genera confusione in Italia, immaginiamoci in un mercato meno maturo quale quello giapponese, dove le prime importazioni risalgono "solamente" ai primi anni '90 del secolo scorso.
3^ Che le favole, non esistono.
Dr Antonio G. Lauro

martedì 6 maggio 2014

La Calabria, nei concorsi, esprime extravergine di elevata qualità.

Partecipare alle competizioni internazionali, riservate ai migliori extravergine al mondo, è una delle strade offerte dal marketing alle aziende che hanno interessi nel far conoscere, al vasto pubblico, le proprie eccellenze produttive. Avere il giudizio imparziale ed autorevole di un panel internazionale, formato da esperti provenienti da tutto il mondo, rappresenta sempre un momento di rischio per l'azienda ma, nel contempo, un'occasione di confronto tra le proprie produzioni e le eccellenze olearie internazionali ed uno sprono a migliorare sempre più il proprio livello qualitativo. Quindi, il "legittimo orgoglio" di dimostrare tutta la propria capacità produttiva ed il "confronto" tra differenti produzioni, sono due delle chiavi che spingono le società olivicole a partecipare a queste competizioni.
Ma tra i tanti concorsi dell'olio, quali scegliere?
Tra tutti i premi internazionali che il panorama mondiale esprime, occorre fare una cernita ed individuare quelli, che per storicità, per interesse dei mercati locali, o per la vasta eco che producono, offrono maggiori possibilità di sviluppo commerciale aziendale.
Un primo bilancio, dal punto di vista calabrese, sui due tra i più importanti concorsi oleari internazionali di New York (NYIOOC) e di Tokyo (Olive Japan), offre alcuni spunti.
Nella prima competizione, quella americana, sono ben due le aziende calabresi che hanno portato a casa complessivamente 5 medaglie (4 Gold Medal e 1 Silver Medal).
Olearia San Giorgio
La più premiata in senso assoluto alla chermesse newyorkese (3 Gold Medal su 3 oli presentati) è l'Olearia San Giorgio dei Fratelli Fazari di San Giorgio Morgeto (RC), con gli oli "L'Aspromontano" (Gold Medal), "L'Ottobratico" (Gold Medal) e "Terre di San Mauro Biologico" (Gold Medal), non nuova ad exploit così eclatanti nei concorsi internazionali.
Le Colline
La società calabrese, con sede nelle pendici pre-aspromontane della provincia reggina, nasce nel 1940 ad opera del capostipite Domenico, il quale, insieme a suoi cinque figli, prende in affitto un uliveto con annesso un vecchio frantoio. Quegli stessi terreni, alle pendici del Parco Nazionale d'Aspromonte, oggi sono diventati di proprietà dei fratelli Fazari ed a quelli se ne sono aggiunti altri; l'azienda può ora contare su circa 140 ettari di terreni olivetati e su un moderno frantoio. L'azienda, controlla rigorosamente l'intera filiera olivicolo-olearia, dalla coltivazione alla commercializzazione, intervenendo, nelle varie fasi produttive, nel momento più opportuno.
Ancora oggi l'azienda, racconta Mimmo Fazari, è gelosa custode di un'antica tradizione che tiene alto il culto sapiente di produttori attenti alla vera arte olearia, mostrando di sapere coniugare le esigenze dell'imprenditorialità con quelle della qualità.
Riconfermano il risultato di NYIOOC 2013 anche i due successi 2014 di Le Colline, con "Le Colline Biologico" (Gold Medal) e "Le Colline DOP Bruzio Sibaritide" (Silver Medal).
Frantoio Badia
Stesso risultato (due aziende vincitrici), ma meno medaglie, per la pattuglia della Calabria presente ad Olive Japan. L'Azienda Corigliano di Limbadi (VV) con l'olio "Frantoio Badia Biologico" e la Società Agr. Fratelli Girimonti di Scandale (KR) con l'olio "Leonia" conquistano, entrambe, una prestigiosissima "Gold Medal".
F.lli Girimonti
Il Frantoio di Francesco Corigliano di Limbadi (VV), bissa col suo "Frantoio Badia Biologico" il successo 2013 nel concorso giapponese. Interessante la storia di Frantoio Badia, raccolta dalla voce di Lea Corigliano, che ha inizio nel primo ventennio del secolo scorso con la realizzazione di un oleificio con macine in pietra. Successivamente l’azienda, di pari passo col progresso, si arricchiva di tecnologie sempre più avanzate fino a raggiungere con la terza generazione, quella attuale capitanata appunto da Lea, una produzione olearia di eccellente qualità. Nel frantoio, vengono molite le proprie olive provenienti dai circa 50 ettari di oliveti, ove dimorano circa 5.000 piante della varietà autoctona Ottobratica.
Meritatissima la Gold Medal all'Azienda agricola Fratelli Girimonti, che da circa 70 anni - come dichiara Antonio Girimonti - si dedica alla produzione di olio extravergine d’oliva. Le loro produzioni, provengono dai circa 32 ettari olivetati e dal consistente patrimonio olivicolo che conta oltre 4000 piante, dislocati sulle colline del territorio della valle del Neto, affacciati sul Mar Ionio, con alle spalle la Sila.
Questa la cronaca delle competizioni, ed adesso?
Nell'attesa di conoscere i risultati di altre importanti competizioni mondiali, tra cui TerraOlivo Jerusalem che prenderà il via il prossimo 16 giugno (info: www.terraolivo.org) ed Olivinus Argentina, per stilare un definitivo bilancio, fin qui positivo, dell'olivicoltura di pregio espressa dalla regione Calabria, formuliamo a tutte le società calabresi, nel suo insieme, un forte "in bocca al lupo" per i futuri successi.
Dr Antonio G. Lauro

mercoledì 30 aprile 2014

L'Italia dell'olio a caccia di certezze: anche Olive Japan un successo per l'extravergine italiano.

In terra d'oriente, si sa, non si lascia nulla al caso. Il culto per un oggetto, una persona, un prodotto, è incredibile. Questi, o lo si ama incondizionatamente, o lo si ignora. Stessa sorte per l'olio extravergine di oliva di qualità, bistrattato dai molti in Europa, che in terra nipponica suscita consensi unanimi al punto da farlo appartenere alla prima categoria, ossia ai prodotti degni di "culto" assoluto.
Ed è con questo spirito che Toshiya Tada - presidente e guru dell'Olive Oil Sommelier Association of Japan (OSAJ) - ha organizzato la settimana dell'olio extravergine di oliva di qualità in Giappone, culminata con la proclamazione dei vincitori della terza edizione del concorso "Olive Japan".
Tra gli eventi della manifestazione un simposio internazionale sull'olio da olive, il concorso oleario "Olive Japan" e la chermesse finale "Olive Marché", un area mercato all'aperto, una sorta di fiera in città, che ha dato la possibilità di far conoscere meglio ai giapponesi tutti gli aspetti dei prodotti dell'olivo.
Sempre nel corso dell'Olive Marché, situato nel complesso commerciale e residenziale Futako Tamagawa, visitato da circa 200.000 visitatori, è avvenuta la premiazione delle migliori aziende olearie internazionali.
Questi i numeri di Olive Japan 2014: 400 campioni provenienti da tutto il mondo, premiati 14 PREMIER Medal Winners, 149 GOLD Medal Winners, e 92 SILVER Medal Winners.
Di questi premi l'Italia nel suo complesso ha portato a casa un considerevole numero di medaglie.
PREMIERE Excellent Oils a:
Lucini Italia (Lucini® Limited Reserve® 100% Organic e Founders Reserve Premium).
GOLD Medal a:
Azienda Agricola Corigliano "Frantoio Badia" Organic
Frantoio Romano Ortice Riserva
Società Agricola F.lli Girimonti LEONIA
E. Scammacca del Murgo MURGO
L'arte dell'Olivo L'arte dell'Olivo Tuscany
Villaponte Siculum Dop 
Az. Agricola e Frantoio Montecroce Blend Montecroce 
Az.Agr. Terre di pantaleo Terre di pantaleo Dop
Azienda Agricola Biologica Americo Quattrociocchi Olivastro
Azienda Agricola di Claudio Orsi Alle Camelie 
Azienda Agricola Fiore Domenica Fiore Olio Monaco
Azienda Agricola Fiore Domenica Fiore Olio Novello
Azienda Agricola LE MARSICANE di Romeo Caraccio LE MARSICANE Ortice
AZIENDA AGRICOLA LEONE SABINO Coratina Dop Terra di Bari - Terra De' Donno
AZIENDA AGRICOLA LEONE SABINO Don Gioacchino Terra De' Donno
AZIENDA AGRICOLA LEONE SABINO Donna Maddalena Terra De' Donno
Azienda Agricola Miccione TuttoTonda 
Azienda Agricola Villa Zottopera Soc.Agr. Villa Zottopera
Azienda Agricola Villa Zottopera Soc.Agr. Villa Zottopera Millennium
Azienda Le Vigne di Andrea Pettini  IGP TOSCANO Biologico di Leccino
Azienda Le Vigne di Andrea Pettini IGP TOSCANO Biologico di Olivastra Seggianese
Azienda Le Vigne di Andrea Pettini IGP TOSCANO Biologico Le Vigne
CASANOVA & SANT'AGNESE FARMS CASANOVA Chianti Classico 
Fattoria La Vialla Olio extravergine di Oliva Fattoria La Vialla
Frantoio Pruneti Srl 
LA PODERINA TOSCANA (Davide Borselli) OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA ARGENTO
LA PODERINA TOSCANA (Davide Borselli) LA PODERINA TOSCANA ORO D.O.P.
Lucini Italia Lucini® Premium Select Extra Virgin Olive Oil®
Montagnani La Cava Montagnani Black Label Gran crú Vittoria
Montagnani La Cava Montagnani Golden Label
Oleificio Fabbri S.P.A  Frantoiano Tuscan IGP
Oleificio Fabbri S.P.A Moraiolo Tuscan IGP
Tenuta Venterra di Antonella Ferrara Tenuta Venterra Organic Extravirgin Olive Oil Multivarietal
Viragi sas DOP POLIFEMO Nero

SILVER Medal a:
A.I.C.O.O. VALTIBERINA Capanneum
AZIENDA AGRICOLA CAPUTO MARIA OLIO GRAN PREGIO BIO - Coratina
Azienda Agricola Fattoria Paiatici Fattoria Paiatici 1300 
Azienda Agricola Fiore Domenica Fiore Olio Reserva
Azienda Agricola Le Cinque Aquile IGP TOSCANO COLLINE DI FIRENZE LE CINQUE AQUILE
Azienda Agricola Schittone Olio Cottone
Azienda Le Vigne di Andrea Pettini IGP TOSCANO Biologico di Correggiolo
Azienda Le Vigne di Andrea Pettini Olio extra vergine di oliva IGP TOSCANO Biologico di Moraiolo
FRANTOIO PRUNETI PRUNETI I.G.P. TOSCANO
Olio Arkè e Natura di Diliberto Salvatore E.M. & C. S.a.s. Arkè
OLIOCRU. CONSORZIO SRL ORIGINI - CASALIVA DENOCCIOLATO
Prosperi Stefano ESSENZA D'OLIVA
Soc.Agr. MOCCARI dei f.lli Abbracciavento Az.Agr.MOCCARI / MOCCARI TRACCIATO
Viragi sas BIO CARUSIA Bianco
Giuseppe Del Consore ARTIGIANO

martedì 7 gennaio 2014

Cultìvia guarda all’Asia e lancia una manifestazione d’interesse per partecipare all’evento giapponese “Olive Japan”.

Cultìvia guarda all’Asia e lancia una manifestazione d’interesse per partecipare all’evento giapponese “Olive Japan”.
L’aumento negli ultimi tempi della domanda di ingredienti e prodotti alimentari dall’estero rende il Giappone un interessante e desiderabile partner commerciale per il settore alimentare italiano.
Il favore che i cibi della tradizione italiana hanno conquistato tra i turisti giapponesi che frequentano l’Italia è, infatti, una fonte continua di domanda da parte delle più importanti catene distributive del Sol Levante.
Esportare alimenti in Giappone è diventato, pertanto, una concreta prospettiva di sviluppo per molti comparti del settore agro-alimentare nazionale.
Un noto istituto di ricerca, Fuji Keizai, ha stimato che nel 2010 il valore complessivo del mercato dell’olio d’oliva (famiglie e ristorazione) sia cresciuto del 7,1% raggiungendo i 30,2 miliardi di yen (nel 2009 aveva guadagnato addirittura il 15,1%). Il progresso del mercato è stato trainato anche dalla ristorazione, che ha introdotto nei propri menu piatti salutari  non solo di cucina italiana, preparati con l’olio extravergine d’oliva.
Nel periodo che va da aprile 2011 a marzo 2012 il valore del mercato dell’olio d’oliva per uso domestico ha raggiunto i 18,2 miliardi di yen, con un aumento del 3,7% annuo. L’olio d’oliva è divenuto la seconda categoria più importante fra gli oli edibili con la quota del 17% sul totale, quindi è ormai è stabilmente entrato nelle cucine domestiche e nelle abitudini alimentari dei giapponesi.
Il popolo giapponese è conosciuto in tutto il mondo per il suo amore per la qualità,  la salute, l’estetica: Cultìvia si propone di far conoscere ed apprezzare la qualità, le caratteristiche salutistiche e la bellezza dei packaging della migliore selezione della produzione olivicola italiana, certa che questa sia la strada vincente per la valorizzazione delle eccellenze delle nostre Aziende; per questo ha realizzato una partnership con la società di import-export Ponte Verde che focalizza la sua attività sull’esportazione di prodotti di eccellenza alimentare verso il Giappone.
Il Concorso Olivicolo Olive Japan 2014, che si terrà dal 21 al 27 Aprile a Tokyo rappresenta un’occasione da prendere al volo; in questo ambito, oltre al concorso vero e proprio, sono previsti una serie di eventi (Summit internazionale sull’Olio di Oliva il 25 aprile, Olive Marche: esposizione, promozione e vendita prodotti il  26 e 27 aprile) finalizzati creare nuovi canali di distribuzione e vendita per l’Extravergine di qualità.
Cultìvia, avvalendosi della preziosa consulenza dei maggiori esperti del settore, propone un’offerta dedicata a chi interessato ad entrare nel mercato giapponese. Per aderire alla manifestazione di interesse di Cultìvia e per conoscere i dettagli, basta contattare la società all’indirizzo e-mail: commerciale@cultivia.it
La proposta comprende:
Iscrizione e partecipazione alla terza edizione del Concorso per il Miglior Extravergine d’Oliva “Olive Oil Japan 2014” (http://olivejapan.com/en/competition) di n. 1 campione.
Spedizione di n. 1 campione al Concorso.
Spedizione di 2 scatole, dimensioni mm 520 x 425 x 480, contenenti i campioni commerciali destinati alle degustazioni e all’organizzazione dell’evento (formato bottiglie 250 ml).
Esposizione e promozione dei prodotti aziendali nello stand Cultìvia presso l’Olive Marche i gg 26 e 27 Aprile (previsti ca 200.000 visitatori). E’ possibile anche la vendita al pubblico dei prodotti, in questo caso la spedizione, lo sdoganamento, la certificazione di conformità “importazione Permit", emanata dal Ministero del Lavoro, della Salute e Welfare giapponese, l’etichettatura, eventuale omologazione certificazione bio, sono a totale carico dell’Azienda.
Comunicazione e marketing all’interno dell’evento con video, depliant e materiale pubblicitario in lingua giapponese. Presenza dell’Azienda in un sito dedicato in lingua giapponese.
Preparazione e traduzione retro-etichetta in lingua giapponese per i campioni commerciali destinati alle degustazioni (le spese di stampa saranno a carico dell’Azienda).
Inserimento dei prodotti della Sua Azienda nel Catalogo della Società di import-export Ponte Verde, partner di Cultìvia per l’occasione. Sarà realizzata una brochure con gli oli delle aziende e un catalogo multimediale destinato ai buyers; Inserimento dei suoi prodotti III ff.
Presenza di personale qualificato madrelingua durante tutta la durata della manifestazione che si occuperà delle degustazioni, contatti con i buyers e vendita dei Suoi prodotti; in questo modo non sarà necessaria la Sua presenza.
Importante: il numero massimo delle Aziende ammesse è di 10 – Al fine di affiancare le Aziende nella scelta dei campioni, è compreso nella proposta Cultjap 2014 il servizio di classificazione delle produzioni tramite Panel Test Certificato di 2 differenti campioni. A tal fine, occorre inviare a Cultìvia n. 1 bottiglia da almeno 250 ml dei diversi lotti da far valutare.
Modalità di partecipazione:
Il referente è la Dott.ssa Paola Malanga (paola@cultivia.it; cell. 3294118477)
Le Aziende interessate dovranno far pervenire la propria adesione entro e non oltre il giorno 10 gennaio 2014.
di Andrea Lauman

lunedì 26 agosto 2013

"Pianeta olio": sono sempre problemi di cultura.

Articolo tratto da Avvenire.it

L'Italia che cresce                              a cura di Michele Cènnamo
26/08/2013
Nostra intervista a Antonio Giuseppe Lauro agronomo ed analista sensoriale

"Pianeta olio": sono sempre problemi di cultura
L’olio in Italia è qualcosa di “diverso” e per le sue qualità è apprezzato in tutto il mondo. Per saperne di più abbiamo chiesto a Antonio Giuseppe Lauro, agronomo ed analista sensoriale, protagonista di concorsi internazionali sugli oli extravergine di alta qualità, che premiano e promuovono le migliori imprese olivicole internazionali. Tra le più importanti la 13^ edizione di “PrimOlio”, in Calabria, “TerraOlivo Jerusalem” in Terra Santa alla sua 4^ edizione, “OLIVEJAPAN” a Tokyo la 2^ edizione.

- Il “pianetaolio” rappresenta un mondo variegato ma i problemi sono tanti….
Dal vostro osservatorio privilegiato cosa si può fare per crescere e soprattutto quale sarà il suo ruolo futuro ?

“Ad oggi sono tanti i problemi che affliggono il settore olivicolo-oleario nel suo complesso, spesso non direttamente connessi alla grave crisi economica contro la quale ancora ci troviamo a combattere.
Sono problemi spesso strutturali. Piccole o piccolissime aziende che producono eccellenze, ma che mancano quasi completamente dei mezzi finanziari per promuovere e far conoscere le proprie produzioni.
Sono problemi di cultura. Quanti consumatori sanno riconoscere un extravergine di qualità? Quanti se ne possono approvvigionare senza il timore di incorrere in un clamoroso falso d’autore?
I segnali incoraggianti però ci sono e danno conforto e speranza per il futuro.
Aumentano i consumi nei paesi non produttori, Germania in testa, negli Stati Uniti, in Brasile ed India e nel contempo si aprono nuovi scenari commerciali “non tradizionali” ai quali occorre essere preparati.
Si accresce a gran ritmo la richiesta di olio biologico e certificato, e comincia ad essere riconosciuto il ruolo di alimento (e non mero condimento) e di prodotto “nutraceutico” dell’olio extravergine di oliva. Tra le certificazioni, o meglio, tra le attestazioni di qualità, il consumatore medio riconosce il ruolo dei concorsi internazionali e si fida dei risultati espressi dalle commissioni, come si fida delle recensioni sulle guide degli oli da olive. Speranze ben riposte e ben ripagate, in termini di qualità.”

- Quali altre iniziative avete in programma?
“Prossimo evento internazionale, come citato prima, sarà OLIVINUS Argentina, concorso sull’olio extravergine di oliva (7^ edizione). Nel cuore dell’Argentina produttiva (Area di Mendoza, famosa per i suoi pregiati vini e per gli oli di qualità), si svolgerà questo grande evento internazionale che culminerà con l’assegnazione del premio al miglior extravergine del pianeta. Dura la scelta della mia commissione di assaggio in quanto, a pochi giorni dall’evento, ho notizia che sono più di 500 i campioni di olio iscritti al concorso. Un grosso lavoro, per la nostra rodata organizzazione, che non spaventa ma stimola a “dare il meglio”. Tra l’altro, novità di questa edizione, il concorso OLIVINUS dei bambini. Assaggiatori in erba decreteranno le loro preferenze in termini di qualità degli oli da olive in concorso”.

- Cosa chiederebbe al Governo
“Il settore olio di oliva, come forse non tutti sanno, è regolamentato da leggi europee, e per tali motivi l’intervento legislativo del governo italiano è necessariamente limitato a poche tematiche del settore. Ma una cosa mi sento di chiederla a gran forza al governo Letta. Anzi due!
Che si semplifichi e si renda più chiara la leggibilità di una etichetta dell’olio (in verità in tal senso si sono mossi gli ultimi due ministri competenti) e si acceleri il percorso del “Sistema di qualità nazionale per l'olio di oliva extra-vergine” anche attraverso nuovi programmi di promozione e tutela del marchio “Made in Italy” nel suo complesso e nel settore dell’olio in particolare.”

- Un’ultima domanda: se avesse la lampada di Aladino quale desiderio esaudirebbe subito?

“Cosa vedo nel futuro dell’olio da olive di qualità? Di dire che tutto andrà “liscio” come l’olio, non me la sento proprio.
Vedo, prevedo e stravedo un consumatore sempre più attento ed orientato verso la qualità ed il biologico. Immagino che si attenui questa l’irrefrenabile mania del paragone di prezzo e del gioco (al massacro) al ribasso. Un olio extravergine di qualità (meglio ancora se vincitori in concorsi internazionali o recensiti sulle guide di settore) non può costare quanto l’acqua minerale (gassata) di gran marca! Certamente non può nemmeno costare quanto un vino pregiato, ma 7,00/10,00 euro a bottiglia sono il “minimo sindacale” per pretendere un extravergine di qualità.
Auspico un produttore più attento, più vicino al mondo del consumo, ed orientato sempre più verso l’alta (altissima) qualità perché, come recitava un vecchio detto, “la qualità, paga! Sempre”.
Tratto da L'Italia che cresce, a cura di Michele Cènnamo

sabato 4 maggio 2013

Tokyo: non si vive di solo sushi. L'extravergine entusiasma il Giappone.

Tokyo, la città "Capitale d'Oriente", sorprende sempre e tutti. Dal turista più avvezzo, al viaggiatore più esperto: si rimane stupiti alla sola vista della città del Sol Levante.
Tanti gli stereotipi sui giapponesi, e tutti veri, che fedelmente ricalcano il ruolo che la comunità internazionale ha loro assegnato: puntuali, ordinati, affidabili.
Visitare Tokyo è un'esperienza nell'esperienza, e farlo nei giorni di Olive Japan - seconda edizione del concorso internazionale sull'olio da olive - sorprende ancor di più.
Sorprende l'organizzazione, sorprende la fantasia con la quale viene proposto al vasto pubblico di Tokyo l'olio da olive, sconosciuto ai più. Sorprende lo splendido market dell'olio allestito in uno dei cuori pulsanti della città, attrazione turistica e luogo di cultura allo stesso tempo.
Rincuora e da speranza vedere bambini, anche di pochi anni, che senza alcuna remora assaggiano, convinti, il pane con l'olio. Un gusto molto lontano dalla loro cultura, ma scoperto ed onorato da chi del cibo ne fa una icona.
Un giro tra le bancarelle ed il mondo oleario è tutto lì, in pochi densissimi metri.
Extravergine di tutto il mondo, unitevi!
Dall'olio israeliano Olia, dell'amica Hilla Wenkert, passando per il libanese Oliver's Table del collega Hussein Hoteit al californiano Lucero, l'Extra Virgin Alliance di Paul Miller ed Alexandra Devarein e l'extravergine direttamente dal Giappone: ce n'è per tutti i gusti e per tutti i palati!
Un cenno anche al concorso, che quest'anno ha visto in gara ben 282 campioni di olio.
Lusinghieri i risultati, per l'Italia, che porta a casa ben 35 medaglie complessive, ma forte dei tre premi assoluti vinti (Premiere Medal) con l'Oleificio F.lli Torchia (Calabria), L'arte dell'Olivo (Toscana) e Villa Zottopera (Sicilia) a rappresentare le eccellenze italiane in giro per il mondo.
Ma le sorprese non terminano certo qui.
Sorprendono le strade affollate e silenziose al pari dei campi allagati della periferia, dove si coltiva con cura e rispetto il loro alimento principale: il riso.
Sorprendono e lusingano i continui inchini, ai quali spesso si risponde goffamente, le dolci parole di ringraziamento e l'attenzione che viene posta all'altro.
E, sorpresa nelle sorprese, inorgoglisce vedere il rispetto per la nostra cucina, ormai patrimonio dei giapponesi, esercitato dalla disarmante dolcezza di Yurie Honda, proprietaria del ristorante Addù Mammà.

Il ristorante, rigorosamente italiano, è a pochi passi dal centro di Shibuya e dal mercato del pesce di Zukiji, dove ai giapponesi è data la possibilità di compiere un'esperienza fantastica nel mondo del cibo italiano.
Parmigiana di melanzane, lasagne al forno... il tutto rivisitato col tocco sapiente della tradizione giapponese. 
Ma se di alta cucina italiana in Tokyo occorre parlare, non si può non menzionare la Locanda Italiana di Elio Orsara, posta nei pressi della Sky Tree, che rappresenta un punto di incontro dei gourmet di tutto il mondo, all'insegna della filosofia culinaria calabrese. La 'nduja, il carpaccio di pesce all'olio di oliva, la pasta fatta in casa, i risotti ed il pesce spada, insieme al vino gaglioppo ed all'olio extravergine di oliva, rappresentano splendidi biglietti da vista della qualità agroalimentare di Calabria, fieramente proposti dalla brigata di cucina di casa Orsara.
Si riparte dal Giappone, con la consapevolezza che... non si vive di solo sushi! Viva l'olio extravergine di oliva.
Risultati del concorso OLIVE JAPAN - Seconda Edizione 2013.
Premi assoluti (INTERNATIONAL PREMIERE MEDAL) - 9 Excellent Olive Oils

Oleificio Fratelli Torchia (Calabria)
L'arte dell'Olivo (Toscana)
Az. agr. Villa Zottopera (Sicilia)
Gallo WORLDWIDE (Portogallo)

Almazara de Muela (Spagna)
Almazaras de Las Subbètica (Spagna)
Aroden SART (Spagna)
Pagos de Familia Marues de Grinon (Spagna)

Risultati del concorso riferiti alla partecipazione italiana (risultati completi su olivejapan.com)

Premiere Medal
Oleificio Fratelli Torchia PREMIER
L'arte dell'Olivo PREMIER 
Az. agr. Villa Zottopera PREMIER 

Gold Medal
Frantoio Badia Francesco Corigliano GOLD
Frantoio Pruneti I.G.P.Toscano GOLD
Frantoio Pruneti AVILO GOLD
88 Italia Srl  GOLD
Agricola Piromalli GOLD
Frantoio Romano ORTICE RISERVA GOLD
Az. agr. Fattoria Paiatici GOLD
Giovanni Massi GOLD
Lic Schiralli SRL GOLD
Tenuta Cantagallo e Le Farnete GOLD
Trimarchi di Villa Marchese GOLD
La Poderina Toscana ORO GOLD
Oleificio Fabbri S.P.A. GOLD
Az. agr. Americo Quattrociocchi GOLD
Az. agr. Le Cinque Aquile GOLD
Az. agr. Le Marsicane GOLD
Az. agr. Terre di Pantaleo GOLD
Az. agr. Veglio Piero Robur GOLD
Az. agr. Veglio Piero Evento GOLD
Az. agr. Villaponte GOLD
Az. agr. Scammacca del Murgo GOLD
Az. agr. Domenica Fiore GOLD
Podere Il Carnasciale GOLD
Az. agr. Deliella GOLD
Silver Medal
Fattoria San Sebastiano srl SILVER
Mario Capanna SILVER
Dante Sambuchi SILVER
Favella S.P.A SILVER
Frantoio Romano Ortice Riserva SILVER
Az. agr. Colognole SILVER
Olio Arkè e Natura SILVER
Az. agr. Paolo Bonomelli SILVER

di Andrea Lauman

venerdì 3 maggio 2013

Risultati del concorso OLIVE JAPAN - Seconda Edizione 2013.

Risultati del concorso OLIVE JAPAN - Seconda Edizione 2013.
Il concorso in Giappone, organizzato dalla Olive Oil Sommelier Association of Japan (OOSAJ) quest'anno ha visto in gara ben 282 campioni di olio.

Lusinghieri i risultati, per l'Italia, che porta a casa ben 35 medaglie complessive, ma forte dei tre premi assoluti vinti (Premiere Medal) con l'Oleificio F.lli Torchia (Calabria), Azienda Contessa Elena (Toscana) e Villa Zottopera (Sicilia) a rappresentare le eccellenze italiane in giro per il mondo.
Ecco i risultati assoluti:








lunedì 22 aprile 2013

Olive Japan ci riprova. Da martedì la seconda edizione a Tokyo.

Non vi è requie nel mondo dei concorsi oleari... Spenta da poco l'eco suscitata dai risultati del concorso di New York, ecco affacciarsi, esattamente dall'altra parte del globo terracqueo, il concorso Olive Japan.
Il premio oleario, giunto alla sua seconda edizione, nasce dall'idea del Presidente Toshiya Tada, dell'Olive Oil Sommelier Association of Japan.
L'evento in terra nipponica, si svolgerà nel mese di aprile (24/28) 2013 a Tokyo e conterrà tutta una serie di appuntamenti tutti dedicati all'olio extravergine di oliva.
Aprirà il programma l'OLIVE JAPAN 2013 International Extra Virgin Olive Oil Competition, con l'insediamento della commissione internazionale di assaggio.
I giudici assaggiatori individuati per questa seconda edizione sono:
Agusti Romero
Researcher of the IRTA,
the Government of Catalonia
- SPAIN -
Santiago Botas
General Director of
World Bulk Oil Exhibition
- SPAIN -
Antonio Giuseppe Lauro
Panel Leader,
TerraOlivo - OLIVINUS
- ITALY -
Zacharenia Siganou Syou
Panel Leader of
Agricultural Cooperatives Union
of Merambello/Crete
- GREECE -
AHMET ERTUR
Panel Member of
Turkish Olive and Olive Oil
Promotion Committee
- TURKEY -
Fathi Abd El-hadi
IOC Panel Leader of
Israeli Olive Oil
Tasting Panel
- ISRAEL -
Richard Gawel
Head Judge
AUS National EVOO
- AUSTRALIA -
Leandro Ravetti
Technical Team Leader of
Modern Olives
- AUSTRALIA -
Margaret Edwards
IOC Panel Leader of
Olives Sensory Tasting Panel
- NEW ZEALAND -
Alexandra Kicenik Devarenne
Panel Leader of
Napa Valley Competition
- USA -
Deborah Rogers
IOC Panel Member of
California Tasting Panel
- USA -
Liz Tagami
Panel Member of TERRAOLIVO
and Napa competition
- USA -
Maria Elina Buffa
IOC Panel Member of
UC Cuyo Tasting Panel
- ARGENTINE -
Hideaki Shibata
Chief Researcher of
Shozu Olive Institute
/Kagawa Pref. Government
- JAPAN -
Sekiyo Mizuno
Olive Oil Master Sommelier
/J-Oil Mills
- JAPAN -
NAKO UMEKITA
Olive Oil Master Sommelier
/Umekita Shoji
- JAPAN -
 

Gli assaggiatori, tutti professionisti, provengono da 9 paesi differenti e saranno impegnati per le sedute previste per i giorni 24/26 Aprile. Infine, cerimonia di premiazione il 27 Aprile, presso Futako Tamagawa RISE sede di Tokyo.
Ad arricchire il programma, sempre il sabato 27 aprile, dalle 10:00 alle 18:00, di scena l'OLIVE SUMMIT SYMPOSIUM (ingresso a pagamento su prenotazione), nel corso del quale vi saranno seminari riservati ai leader professionisti del settore dell'olio di oliva.
Domenica 28 aprile, Domenica (dalle 10:00 alle 18:00, ingresso libero) spazio al commercio con il TRADE SEMINAR, dove le aziende che sono alla ricerca dei distributori ed importatori in Giappone potranno trovare un punto di incontro. Degustazioni guidate e short stage faranno da corollario all-evento commerciale di Olive Japan.
Non c'è che dire, un programma velleitario messo in campo dalla OSAJ di Tokyo, ma i giapponesi, si sa, sono sempre stati esempio di ingegnosità, correttezza e dedizione.
Il rilancio del settore olivicolo-oleario passa anche per il Giappone? In questi momenti di difficoltà del settore, nulla va lasciato al caso ed occorre esplorare tutte le strade possibili. Auguri olio extravergine di oliva!

domenica 23 settembre 2012

Olive Oil Sommelier Japan, dalla parte dell'extravergine.

Suona strano pensare che paesi lontani, sia dal punto di vista geografico, sia da quello culinario, possano interessarsi al nostro prezioso "oro giallo".
E ancor più strano suona apprendere che, anche in terre così lontane, una se pur piccola produzione di extravergine, si realizzi.
Parlo del Giappone, terra del Sol Levante, famosa certamente per il sushi e per il pesce crudo, ma non per l'extravergine di oliva.
Shodoshima Olive Park
La terra dei samurai da tempo ha iniziato, timidamente, ad affacciarsi sul panorama mondiale dell'olio di oliva, seppur con una minuscola produzione di olio, relegata principalmente all'Isola di Shodoshima, situata a circa 80 km ad ovest di Osaka ed a 650 km a ovest di Tokyo.
Nell'Isola, la citta di Shodoshima è il luogo di nascita della coltivazione dell'olivo in Giappone. Grazie ad un clima mediterraneo l'isola, fin dal 1908, è luogo ideale per coltivazione delle olive, al punto da guadagnarsi il soprannome di "Olive Island".
Controverso l'arrivo dei primi alberi di olivo in Giappone. Alcuni testi parlano dei gesuiti portoghesi, quali 'importatori' di olivi nel 1600. Gli stessi religiosi, si dice, che introdussero uno stile di cottura in olio d'oliva, più tardi divenuto 'tempura'.
Gli alberi, introdotti originariamente dagli Stati Uniti, sono oggi coltivati a Shodoshima in piccoli appezzamenti di terreno, per un totale di appena 130 ettari, tramite i quali è possibile produrre un centinaio di quintali di preziosissimo olio extravergine di oliva, venduto in minuscole bottiglie a prezzi esorbitanti, anche superiori ai 150 euro a litro. Questi stessi alberi di olivo sono divenuti oggi, soprattutto, un'attrazione turistica dell'isola, in special modo nell'Olive Park, un boschetto di olivi coltivato con successo fin da un secolo fa.
Altra zona olivicola giapponese, che porta a circa 200 il totale degli ettari coltivati ad olivo, è quella dell'Isola di Amakusa. Qui, sono situati una decina di frantoi, sui quasi trenta presenti nell'intera nazione.
Toshiya Tada - Presidente OSAJ
Il Giappone, a fronte di questa esigua produzione, è divenuto una splendida realtà per ciò che attiene i consumi di olio. Nell'ideale classifica dei paesi importatori e consumatori di olio di oliva, il Giappone si pone all'8^ posto, con circa 40.000 tonnellate olio di oliva, tra i maggiori paesi importatori.
Di questa 'anomalia' botanica e del 'movimento culturale' dell'olio in Giappone ne parlo, nei giorni di TerraOlivo in Terra Santa (www.terraolivo.org), con due deliziose persone: Toshiya Tada, Presidente di Olive Oil Sommelier Association Japan (OSAJ) e sua moglie Tomomi Endo
Mr Tada, ex dirigente della Banca d'affari JP Morgan, mi racconta della sua creatura: l'Olive Oil Sommelier Association Japan.
"L'OSAJ, esordisce Toshiya Tada, è un'organizzazione non-governativa che conta oltre 600 iscritti ed è un'associazione completamente indipendente da olivicoltori, produttori, importatori e distributori, costituita con l'unico fine di sviluppare, dal punto di vista dei consumatori, un sano mercato dell'olio di oliva in Giappone. Ad oggi, più di 500 studenti hanno ricevuto il titolo di Junior Olive Oil Sommelier e circa 120 quello di Olive Oil Sommelier".
"L'associazione, continua il presidente Tada, nasce nel luglio del 2009 come conseguenza della nuova tendenza del popolo giapponese, di orientarsi verso una maggiore varietà di cibi, grazie anche all'ondata di popolarità raggiunta da cibi, spezie e condimenti, sempre più disponibili sia nei ristoranti e sia per il consumo a casa. Eppure, mentre qui in Giappone si possono trovare ingredienti alimentari provenienti da tutto il mondo, incalza Mr Tada, sono sorprendentemente poche le opportunità di conoscerle in modo approfondito. Se siamo curiosi di sapere come una fonte di cibo viene prodotto, quali varietà ci sono, e come le differenze si esprimono nei prodotti finali, ci sono poche fonti di informazione, nonostante il flusso di informazioni la maggior parte di noi può accedere facilmente".
Chiediamo al nostro interlocutore: ma questa curiosità tutta giapponese, tocca anche l'olio di oliva?
"L'olio di oliva in Giappone è ormai molto familiare, a volte onnipresente, ma rimane ai più un pò misterioso. La nostra mission, riferisce Tada, che sembra aver trovato con l'olio extravergine la sua vera passione, è quella di far acquisire ai giapponesi una più profonda conoscenza del settore olio, grazie ad un sistematico flusso di informazioni accademiche, rivolto alla comunità ed alle imprese. In tal modo, si darà il via ad un meccanismo 'virtuoso' che allargherà la percezione dell'olio di oliva in tutto il paese. A tal fine, abbiamo stabilito un programma di studio e di certificazione; tutti coloro che avranno completato, con successo, il nostro percorso di formazione, avranno il ruolo di 'ambasciatori' dell'olio d'oliva, al servizio della gastronomia, del settore dei servizi alimentari professionali e dei privati cittadini. E' una nuova professione che si affaccia sul mondo del lavoro, conclude il Presidente dell'OSAJ, questi Sommelier dell'olio sono in genere consulenti di prodotto per supermercati e ristoranti, nonché per importatori, distributori e rivenditori che desiderano sviluppare le conoscenze e le competenze nel settore olio".
L'Olive Oil Sommelier Association Japan (www.oliveoil.or.jp), offre ai propri iscritti corsi, momenti educativi e culturali sull'olio extravergine di oliva, tra questi:
- Corsi di base (Junior Sommelier Program).
Corso introduttivo che ripercorre la storia e lo sviluppo del settore dell'olio di oliva, l'utilizzo, le regioni e le specie coltivate, nonché una conoscenza di base dell'analisi sensoriale e della degustazione di oli vergini di oliva. Tutti i partecipanti che completano il corso riceveranno l'attestato di Sommelier Junior.
- Corsi avanzati (Sommelier Program).
Si tratta di un corso avanzato che fornirà ai partecipanti una vasta conoscenza professionale relativa al mondo dell'olio di oliva, col fine di ottenere gli strumenti per lavorare nel settore della distribuzione di cibo e fornire servizi in materia di olive e olio d'oliva.
Tutti i partecipanti che hanno completato positivamente il corso, possono chiedere di sostenere l'esame di certificazione per diventare un Sommelier dell'Olio di Oliva.
L'Associazione, organizza anche corsi di aggiornamento riservati ai Sommelier dell'Olio di Oliva, degustazioni guidate che si svolgono regolarmente più volte al mese, master e corsi di assaggio, nonché viaggi di studio in regioni produttrici (Italia, Spagna, Cile, Grecia, Turchia, Stati Uniti, Australia e Giappone) e corsi di cucina tenuti da chef professionisti ed esperti del settore alimentare.
Il Presidente Tada, coglie l'occasione di questa intervista per presentare 'l'altra creatura' di Olive Oil Sommelier Association of Japan, il concorso sugli oli extravergine, giunto alla seconda edizione.
L'evento, comunica, si svolgerà nel mese di aprile 2013 a Tokyo e conterrà tutta una serie di appuntamenti incentrati sull'olio extravergine di oliva con questo programma, ancora in bozza, in quanto notizie più dettagliate sull'iscrizione al concorso, sull'esposizione e su come registrarsi al simposio, saranno pubblicate nel mese di ottobre sul sito olivejapan.com
OLIVE JAPAN 2013 International Extra Virgin Olive Oil Competition
Insediamento della commissione sedute di assaggio: 24/26 Aprile
Cerimonia di premiazione: 27 Aprile, presso Futako Tamagawa RISE sede di Tokyo
OLIVE JAPAN 2013 International “Olive Marche”
Date di svolgimento: 27 e 28 Aprile
Luogo di realizzazione: Futako Tamagawa RISE Galleria, Tokyo
OLIVE JAPAN 2013 International Olive Symposium - Novità 2013 -
Date di svolgimento: 27 e 28 Aprile
Luogo di realizzazione: Futako Tamagawa RISE Seminar Hall
Non c'è che dire, un programma velleitario messo in campo dalla OSAJ di Tokyo, ma i giapponesi, si sa, sono sempre stati esempio di ingegnosità, correttezza e dedizione.
Che il rilancio del settore passi anche per il Giappone? Loro hanno intrapreso la strada della valorizzazione dell'olio extravergine di oliva, noi?
Dr Antonio G. Lauro

mercoledì 29 agosto 2012

Olive Japan 2013, presto aperte le iscrizioni.

L'Associazione giapponese "Olive Oil Sommelier Association of Japan (OSAJ)", ha appena annunciato il programma per l'edizione 2013 di OLIVE JAPAN TOKYO.
L'evento, comunica il presidente Toshiya Tada, si svolgerà nel mese di aprile 2013 a Tokyo e conterrà tutta una serie di appuntamenti incentrati sull'olio extravergine di oliva.
Ecco la bozza del programma.
OLIVE JAPAN 2013 International Extra Virgin Olive Oil Competition
Sedute di assaggio: 24/26 Aprile
Cerimonia di premiazione: 27 Aprile, presso Futako Tamagawa RISE sede di Tokyo


OLIVE JAPAN 2013 International “Olive Marche”
27 e 28 Aprile
Luogo di realizzazione: Futako Tamagawa RISE Galleria, Tokyo
Affluenza stimata: 80.000 persone nei 2 giorni

OLIVE JAPAN 2013 International Olive Symposium - Novità 2013 -
27 e 28 Aprile
Sede: Futako Tamagawa RISE Seminar Hall

Notizie più dettagliate sull'iscrizione al concorso, sull'esposizione e su come registrarsi per il simposio, saranno pubblicate nel mese di ottobre.
See you at OLIVE JAPAN 2013 !