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giovedì 31 marzo 2011

Ercole Olivario: ecco i vincitori.

L'olio extravergine di oliva di qualità, con oltre 250 milioni di piante che caratterizzano il nostro Paese anche dal punto di vista paesaggistico, è il prodotto che unisce l'Italia. Un prodotto quindi ancora più importante e rappresentativo in questo 150° anniversario dell'Unità d'Italia. 
E le migliori etichette della campagna olearia 2010/2011 sono state premiate a Spoleto, presso il Teatro Caio Melisso, durante la cerimonia finale dell'Ercole Olivario.
Il premio, giunto alla XIX edizione, racconta la storia delle eccellenze olearie italiane. L'olio diventa così il vero protagonista sulle tavole degli Italiani, confermandosi il motore dello sviluppo economico di un sistema di imprese che trova oggi, nel legame tra origine obbligatoria e territorio, il punto di equilibrio più alto. Un legame forte che rappresenta un importante plus per questo prodotto, vero portabandiera del made in Italy di qualità.
Questa del 2011 è stata un'edizione da record per il concorso. 355 aziende concorrenti, in rappresentanza di 17 regioni. 92, invece, i finalisti dai quali, una giuria di 16 assaggiatori guidati da un capo panel, ha scelto i migliori extravergine nelle varie categorie in gara.
L'Italia, quindi, si conferma sempre più la patria dei mille sapori dell'extravergine di qualità come dimostra la mappa del gusto di questa XIX edizione.
Basilicata, Calabria, Umbria e Veneto si aggiudicano i primi posto per la categoria del fruttato leggero.
A Campania, Sardegna, Toscana e Lazio, invece, vanno quelli della categoria fruttato medio.
Ancora Lazio, Toscana e Sicilia si aggiudicano i premi per il fruttato intenso.

RISULTATI DELLA XIX^ EDIZIONE DEL CONCORSO NAZIONALE "ERCOLE OLIVARIO".
FRUTTATO LEGGERO 
Olio Extravergine di Oliva:
1^ Classificato: Olio Extravergine della Soc. Agr. Ceraudo Roberto srl - Marina di Strongoli (KR);
2^ Classificato: Olio Extravergine dell’ Oleificio Trisaia di Laguardia Giuliana - Rotondella (MT).
Olio Extravergine DOP:
1^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Veneto Valpolicella” Cantina Sociale della Valpantena - Quinto di Valpantena (VR);
2^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Umbria” della Soc. Agr. Trevi Il Frantoio - Torre di Matigge - Trevi (PG).

FRUTTATO MEDIO 
Olio Extravergine di Oliva: 
1^ Classificato: Olio Extravergine dell’Azienda Chisu Sandro - Orosei (NU);
2^ Classificato: Olio Extravergine dell’Azienda Badevisco di Cassetta Franco - Sessa Aurunca (CE).
Olio Extravergine DOP:
1^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Colline Pontine” dell’Azienda Cetrone - Sonnino (LT);
2^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Terre di Siena” dell’ Az. Agr. Carraia di Bardi Franco - Trequanda (SI).

FRUTTATO INTENSO 
Olio Extravergine di Oliva:
1^ Classificato: Olio Extravergine dell’Azienda Quattrociocchi Valentina - Alatri (FR);
2^ Classificato: Olio Extravergine dell’Azienda Giannini Giancarlo – Arezzo.
Olio Extravergine DOP:
1^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Valli Trapanesi” dell’Az. Agr. Titone di Antonina Anna Titone –Trapani;
2^ Classificato: Olio Extravergine DOP “Colline Pontine” dell’Az. Agr. Orsini Paola - Priverno (LT).

PREMIO SPECIALE AMPHORA OLEARIA 
Olio Extravergine della Soc. Agr. Forcella s.s. di Giovanni e Paolo Iannetti & C. – Pescara.

MENZIONE SPECIALE PER L’OLIO BIOLOGICO 
Olio Extravergine dell’Azienda Quattrociocchi Valentina - Alatri (FR).

Dr Antonio G. Lauro 

mercoledì 30 marzo 2011

Vino e Olio, la Calabria a Vinitaly e Sol con circa 100 aziende. Impegno di Regione e Unioncamere.

 Incontro al Dipartimento Agricoltura Regione Calabria
Ci si prepara con entusiasmo a portare il meglio dei nostri vini, dei nostri oli e delle produzioni agroalimentari alle manifestazioni parallele Vinitaly, Sol e Agrifood dal 7 all´11 aprile in Veneto.
Grande operatività negli uffici della Regione Calabria nei giorni che precedono Vinitaly,Sol e Agrifood. Lo slogan prescelto per rappresentarci a Verona quest’anno è: “La Calabria che non ti aspetti”. Se si trattasse di un film, e il lavoro preliminare che si sta svolgendo fosse dunque il backstage, potremmo senz’altro dire, avendolo visitato, che ci si aspetta un vero successo di pubblico nelle sale. A determinarlo, oltre alla qualità che le nostre aziende con sempre maggiore continuità sono in grado di produrre, un’assoluta, quanto positiva, novità: quest’anno per la prima volta gli assessorati all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Calabria, unitamente al sistema Camerale intero, rappresentato da Unioncamere Calabria, stanno lavorando congiuntamente per arrivare preparati alla manifestazione veronese in programma dal 7 all’11 aprile nella ricca e organizzatissima città veneta.
A fare da traino il mondo del vino, ma anche l’olio e l’agroalimentare di qualità seguiranno la bevanda di Bacco nelle due manifestazioni parallele, denominate rispettivamente Sol e Agrifood, che da anni, ormai, il Veronafiere ospita assieme al Vinitaly. Un modo, sicuramente apprezzabile, se non anche imitabile, per valorizzare al massimo la presenza di buyer internazionali che mettono in agenda di anno in anno la loro partecipazione a questo appuntamento, e, d'altra parte, quella di centinaia e centinaia di aziende che mettono in mostra il meglio di sé per l’occasione.
Agli incontri operativi - condotti dall’esperto dirigente Giacomo Giovinazzo, con il supporto operativo diRosario Franco -, ai quali hanno preso parte tutti i produttori che parteciperanno alle esposizioni venete, erano presenti: in rappresentanza dell’on. Antonio Caridi, per le Attività Produttive, il dott. Giuseppe Iero; per l’assessorato all’Agricoltura, retto dall’on. Michele Trematerra, il direttore generale Giuseppe Zimbalatti; per Unioncamere Calabria il segretario generale, dott.ssa Donatella Romeo. All’unisono è stato sottolineato il grande risultato raggiunto con la sinergia operativa. Un modo per onorare, anche nel campo della promozione e del marketing dei prodotti regionali, in un clima generale di celebrazioni, l’Unità del Paese a partire dalla Calabria. Al di là di questo, un buon risultato politico che si spera perduri, anche quando il clima celebrativo sarà concluso.
Il prossimo 1 aprile – è stato inoltre annunciato nel corso dell’incontro dal dottor Giovinazzo - il Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, l’assessore all’Agricoltura, Michele Trematerra, l’assessore alle Attività Produttive, Antonio Caridi, il Presidente di Unioncamere Calabria, Roberto Salerno, terranno una conferenza stampa a Palazzo Alemanni per ufficializzare la partecipazione della Calabria a Verona e spiegare i dettagli della missione.

martedì 29 marzo 2011

Le degustazioni di PrimOlio: gli extravergine di oliva "Oleum Plus" e "Oleum Nostrum".

Nell'ambito della rubrica "Le degustazioni di PrimOlio - Profili sensoriali degli oli extravergine di oliva italiani", pubblichiamo la scheda del "CONASCO-OP" Società Cooperativa ed i profili sensoriali dei due oli extravergine di oliva proposti in degustazione.
La Cooperativa.
Il Conasco, organizzazione di produttori olivicoli, nel perseguire gli obiettivi inerenti alla sua missione aziendale, svolge le seguenti attività prevalenti:
Per l’assistenza tecnica:
Predispone e attua programmi annuali e pluriennali di servizi di assistenza tecnica alle aziende socie, avvalendosi anche di risorse finanziarie pubbliche (p.e., programmi triennali di attviità ai sensi dei regolamenti dell'UE, piani integrati di filiera a valere sui fondi strutturali europei, piani integrati per le aree rurali, etc.).
Per la concentrazione delle produzioni:
Organizza con proprie autocisterne la raccolta degli oli conferiti dalle aziende socie e li stocca presso il proprio centros ociale di stoccaggio nella seconda area industriale di San Ferdinando, Rc.
Ne cura l’analisi fisico-chimica e organolettica, anche attraverso il laboratorio di analisi e la sala panel-test annessa al centro di stoccaggio.
Procede, a seconda dei casi, all’imbottigliamento degli oli vergini con propria etichetta (o con etichetta delle aziende socie conferenti). Queste le due etichette CONASCO: “Oleum Plus”, olio extravergine di oliva biologico certificato e olio extravergine di oliva “Oleum Nostrum”.
Contatti:
CONASCO S.c.a.r.l.  - Via Due Settembre, 33
89125 Reggio Calabria
Tel. 0965.331957 - Fax 0965.330230
E-mail: conasco@conasco.it - Web: www.conasco.it
Gli oli.
Oleum Nostrum
Limpido alla vista, si presenta di colore verde scarico, con riflessi dorati.
All’olfatto dischiude note intense di fruttato di olive colte al giusto grado di maturazione, in perfetta armonia con le sensazioni di frutti maturi, foglia di olivo ed erbe selvatiche.
Al gusto presenta decise note di amaro – che ricorda la cicoria e la mandorla amara – e di piccante che ricorda il peperoncino. In chiusura, sensazioni retrolfattive di noce fresca.
Se ne consiglia un utilizzo “a crudo” sui piatti tipici della dieta mediterranea.
Profilo sensoriale.

Oleum Plus

Allo sguardo si evidenzia un aspetto leggermente velato ed un colore giallo dorato intenso.
Al naso si apprezzano le sensazioni di olive colte alla giusta maturazione, completate da sentori di erba e mela matura. 
In bocca si notano percezioni piccanti molto persistenti, arricchite dalla nota di dolce e di amaro in equilibrio tra loro. La conducibilità gustativa continua, e si conclude, con chiare note di noce fresca e carciofo.
Se ne consiglia l’utilizzo su piatti a base di pesce e carni bianche, verdure grigliate e zuppe. 
Profilo sensoriale.

© Dr Antonio G. Lauro
NB: la riproduzione, anche parziale, dela scheda non è consentita senza il consenso scritto dell'autore.

lunedì 28 marzo 2011

Nuovo studio CIHEAM sulla coltivazione di olio di oliva nel Mediterraneo.

La coltivazione di olio di oliva nel Mediterraneo, questo il focus dell'edizione invernale della Watch letter curata dal Centro internazionale degli alti studi agronomici del Mediterraneo.ll Ciheam (Centro internazionale degli alti studi agronomici del Mediterraneo) ha pubblicato la 16^ edizione invernale della sua Watch letter. 
Il focus di questo numero è la coltivazione di olio di oliva nel Mediterraneo. 
Il primo articolo "Olive oil in the Mediterranean area: production, consumption and trade", (L’olio d’oliva nell’area mediterranea: produzione, consumo e commercio) è di Giovanni Anania (Università della Calabria) e Maria Rosaria Pupo D’Andrea (INEA, Italia). Seguono articoli di Charikleia Minotou (IFOAM, Greecia): “Organic Olive Growing and Environment in Greece”, (La coltivazione biologica delle olive e l’ambiente in Grecia); Yvette Lazzeri (Università di Aix, Francia) “China: an emerging market with high potential” (Cina: un mercato emergente con alto potenziale); The Olio del Libano project: activities, results and outlook” (Il progetto Olio del Libano: attività, risultati e prospettive) di Enrico Azzone, Eustachio Dubla e Biagio Di Terlizzi (CIHEAM-MAI Bari); “Value Chain and Price Formation in the Spanish Olive Oil Sector” (Il valore della filiera e la formazione del prezzo nel settore olivicolo spagnolo) di José Miguel Herrero Velasco (MARM, Spagna) e “Morocco: Agro-pôle Olivier Meknes” di Noureddine Ouazzani (ENA Meknes, Marocco).
Chiude il numero un’intervista a Jean-Louis Barjol, nuovo direttore esecutivo del COI - Consiglio Oleicolo Internazionale.
Dr Antonio G. Lauro

sabato 26 marzo 2011

L'Ercole Olivario vince la crisi. Alta qualità italiana in corsa per ambiti riconoscimenti.

Saranno assegnati oggi, sabato 26 marzo a Spoleto i premi della XIX edizione dell’ Ercole Olivario. L’ambito riconoscimento, che proietta sulla scena internazionale le migliori aziende produttrici di olio extra vergine di oliva made in Italy, sarà consegnato nella splendida cornice del Teatro Caio Melisso, tempio consacrato dell’eccellenza territoriale dell’extra vergine italiano.
Ferruccio Dardanello presidente di Unioncamere definisce l’edizione 2011 “una gara virtuosa che sposta la leva del confronto sempre più sull’alta qualità certificata del prodotto. Una competizione – ha poi aggiunto Dardanello - che modifica in positivo l’approccio del nostro migliore sistema produttivo oleario con i mercati nazionali ed internazionali contribuendo ad accrescere nel mondo l’offerta di eccellenza che è tipica di un sistema di imprese che ha fatto del legame con il territorio un elemento di distinzione”.
L’edizione 2011 dell’Ercole Olivario ha numeri da record. 355 aziende concorrenti provenienti da 17 regioni olivicole italiane diverse. 92, invece, i produttori finalisti dai quali, una giuria di 16 assaggiatori esperti guidati da un capo panel, sceglierà i primi e secondi classificati nelle categorie fruttato leggero, medio e intenso degli oli extra vergine di oliva convenzionali e di quelli a denominazione di origine protetta. Ai 12 ambiti riconoscimenti si aggiungeranno il premio Amphora Olearia, che viene solitamente attribuito da una giuria di esperti alla migliore etichetta che sa parlare al consumatore e una menzione speciale per l’azienda che produce il miglior prodotto biologico.
“Quello dell’Ercole Olivario – afferma Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia e del comitato di coordinamento del premio nazionale – è l’appuntamento dell’alta qualità italiana con il mercato ed il commercio”.
Il premio - valorizza e promuovere i migliori oli extravergine di oliva italiani nei mercati nazionali ed internazionali, attraverso gli organi di informazione e l’inserimento degli oli finalisti nel programma di promozione attivato in Italia e all’estero. “Per questo - abbiamo coniugato nel rispetto della tradizione camerale la formula del concorso con incontri BtoB e BtoC – ha poi aggiunto Mencaroni proprio per offrire alle aziende finaliste l’opportunità di incrociare buyer ed altri gruppi di compratori durante lo svolgimento delle fasi del concorso”.
Da quest’anno, inoltre, gli oli dell’Ercole Olivario entreranno a far parte del progetto nazionale di ospitalità italiana rivolta ai ristoranti italiani nel mondo curato da ISNART.
Due le giornate conclusive dell’edizione 2011. Si inizia a Perugia il 25 pomeriggio con Affari d’Olio che prevede attività di formazione per buyer e produttori di olio; l’incontro tra la domanda e l’offerta del migliore prodotto italiano ed una cena sensoriale che si svolgerà presso il Teatro Pavone. Una sorta di viaggio del gusto dove l’olio extra vergine di oliva sarà il vero tour operator dell’eccellenza olearia italiana. Lo stesso 25 Marzo, grazie alla collaborazione con l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, verrà organizzato un banco di assaggio di tutti gli oli finalisti rivolto al grande pubblico.
Sabato 26 marzo, invece, a Spoleto cerimonia conclusiva del concorso nazionale con un intervento sui 150 anni della dieta mediterranea. A seguire la premiazione dei vincitori della XIX edizione dell’Ercole Olivario e contestualmente la consegna del premio Leikithos. Particolarmente nutrita la delegazione di compratori organizzata da ICE nell’ambito di un accordo di settore siglato con il ministero dello Sviluppo Economico.
“Il nostro Paese – ha riferito Pietro Celi, Direttore generale per le Politiche di Internazionalizzazione e la Promozione degli Scambi del Ministero dello Sviluppo Economico –viene universalmente riconosciuto come leader e punto di riferimento per la domanda del prodotto di eccellenza. In base ai dati dell’Osservatorio economico di Unaprol, gli Stati Uniti assorbono mediamente il 37% delle esportazioni, mentre la Germania si attesta intorno al 12%. Nel periodo gennaio-settembre 2010, le esportazioni di oli vergini sono cresciute del 16% in valore e del 15% in quantità, rispetto allo stesso periodo del 2009 . Un segnale positivo che il concorso Ercole Olivario interpreta intercettando la domanda di qualità che giunge dai mercati di tutto il mondo”.
Dr Antonio G. Lauro

venerdì 25 marzo 2011

In attesa di accreditamento una nuova sala panel in Calabria.

Nella foto un particolare della Sala Panel CONASCO
Recentemente, nel corso della visita in Calabria del COI (Consiglio Oleicolo Internazionale) di Madrid – massima espressione dell’olivicoltura mondiale – il Conasco-OP ha manifestato ai vertici madrileni l’intenzione di far certificare la propria sala di assaggio al fine di farle ottenere la “patente” internazionale di “Sala Panel” o meglio, “Laboratorio di analisi sensoriale”, riconosciuta dal Consiglio Oleicolo.
Ed è a tal fine che l’OP presieduta da Carmelo Vazzana ha avviato le procedure per il riconoscimento ufficiale della propria “Sala Panel” per l’assaggio professionale dell’olio vergine ed extravergine di oliva.
La sala, collocata al “centro” strategico della piana di Gioia Tauro, presso le strutture di Conasco Servizi nella II^ Zona Industriale di San Ferdinando, assumerà presto il ruolo di volano e traino dell’analisi sensoriale degli oli di oliva di tutto l’areale reggino.
<<La sala certificata, dichiara il presidente Vazzana, andrà a fare il paio con le altre strutture già predisposte ed operanti nella sede staccata di San Ferdinando, che constano di un attrezzatissimo laboratorio di analisi chimico-fisiche dell’olio e del terreno, un centro di stoccaggio dell’olio all’avanguardia con annesso impianto di imbottigliamento, un parco macchine agricole associative e, in ultimo, il costituendo centro di trasformazione delle olive (frantoio cooperativo). Ma non dimentichiamo, continua Vazzana, che la predisposizione di una sala panel certificata consentirà di adempiere ad una “promessa” fatta ai tanti assaggiatori professionisti che questa associazione ha formato negli ultimi anni – e continua a formare - grazie a progetti dell’Unione Europea e dell’Italia; assaggiatori che saranno utilizzati appieno nelle attività del nostro costituendo panel>>.
A far partire la sala panel - nuova ed “illuminata” intuizione di Conasco - e ad avviare l’iter procedurale che porterà al riconoscimento del laboratorio da parte del Ministero per le Politiche Agricole, è stata chiamata l’Associazione PrimOlio di Palmi, da anni partner di molti eventi organizzati dall’OP reggina.
Chiediamo a Mimmo Fazari – presidente di PrimOlio – di spiegarci la razio sottesa alla nuova iniziativa di Conasco. <<La “sala panel” del centro servizi, esordisce Fazari, già predisposta dai vertici del Conasco ed in attesa di certificazione, consentirà all’associazione di “chiudere” la filiera dell’olio di oliva di qualità, aperta già in “campo” con l’assistenza tecnica prestata dai qualificati tecnici Conasco e col conferimento dell’olio degli associati e terminata con la commercializzazione dell’olio attraverso il noto marchio “Oleum Plus”. Ma la sala panel – conclude Fazari – che sarà diretta dai massimi esperti dell’analisi sensoriale calabrese, permetterà di far accrescere la già alta qualità riscontrata nella produzione delle tante aziende associate e, nel contempo, offrirà servizi all’esterno di “certificazione di appartenenza dell’olio alla categoria merceologica proposta” e di “certificazione di appartenenza alle denominazioni di origine”, questo in vista della prossima nascita – in provincia di Reggio – di una nuova Denominazione di Origine Protetta>>.
Non ci resta ora che attendere l’atto “ufficiale” di certificazione della sala panel che consentirà di scrivere una nuova ed “inedita” pagina nella recente storia dell’olivicoltura calabrese di qualità.
Dr Antonio G. Lauro

giovedì 24 marzo 2011

Due nuove pubblicazioni di PrimOlio sul mondo dell'extravergine.


Saranno in distribuzione in anteprima, dal 26 marzo prossimi in occasione della manifestazione "Olio in Piazza" di Reggio Calabria, i due nuovi progetti editoriali prodotti da PrimOlio.

Le due nuove pubblicazioni, curate e realizzate dagli esperti assaggiatori e capi panel Antonio G. Lauro, Carmelo Orlando e Rosario Franco, nell'ambito del progetto "Un filo d'olio..." sono il frutto di anni di attività degli autori nel mondo dell'olivicoltura e dell'analisi sensoriale dell'olio extravergine di oliva. La prima pubblicazione, dal titolo "Un filo d'olio... Guida alla storia e al consumo dell’olio extravergine d’olive", realizzato in collaborazione con il CONASCO-OP di Reggio Calabria, vuole essere un agile strumento a disposizione degli appassionati del settore e tratta - nella prima parte - della storia antica e recente dell'oro verde, del suo arrivo in Italia, lo sbarco in Calabria, la decadenza e la rinascita; cenni anche su fonti classiche, miti e leggende sull'olio ed un paragrafo dedicato all’olivo e l’olio nella religione cristiana. La seconda parte del libro approfondisce i temi dell'elaiotecnica, dando indicazioni sul come si ottiene, cosa contiene e come si classifica l’olio da olive, con cenni sull'analisi sensoriale e sulle virtù dell’olio da olive, alimento ma anche farmaco.
Nel secondo opuscolo "Un filo d’olio... Guida all’Analisi Sensoriale dell’olio extravergine d’oliva" i tre autori - tutti analisti sensoriali - fanno il punto sull'assaggio professionale dell'olio da olive, sulle percezioni dei caratteri salienti dell'olio e sulla tecnica dell'assaggio degli extravergine. Questa seconda pubblicazione, dedicata ai "neofiti" dell'olio, vuole essere da supporto a quanto vorranno, nel tempo, approfondire i temi legati alla produzione ed al consumo di olio extravergine di qualità.
Appuntamento quindi con gli autori il prossimo 26 marzo ad "Olio in Piazza" che si svolgerà dalle ore 10,00 - e per tutta la giornata - in piazza Camagna di Reggio Calabria.
Dr Antonio G. Lauro

mercoledì 23 marzo 2011

Dieta mediterranea: curarsi "low cost".

Che la Dieta Mediterranea mantenga in forma, prevenendo le malattie, anche quelle provocate dalla sindrome “simbolo” della modernità ossia quella metabolica, è cosa risaputa, ma che sia anche "low cost" e che i cibi che la compongono siano facilmente reperibili in ogni Paese, la rendono "universalmente" apprezzata.
Secondo una studio comparato pubblicato sulla rivista di una delle due società scientifiche di cardiologia più importanti d’Oltreoceano, il “Journal of the American College of Cardiology”, con i risultati di 50 diversi studi, per un totale di quasi mezzo milione di persone arruolate, il mangiare italiano è un potente ed economico “scudo” contro la sindrome metabolica e anche contro le sue cause principali, come il grasso addominale, il colesterolo Hdl, i trigliceridi alti e l’ipertensione.
L’indagine porta la firma di esperti greci, Demosthenes Panagiotakos e Christina-Maria Kastorini della Harokopio University di Atene, che si sono guadagnati le pagine della testata scientifica aggiungendo alle già consistenti evidenze sui benefici della Dieta Mediterranea, montagne di dati che ne confermano l’effetto positivo sulla sindrome metabolica, considerato uno dei principali problemi di salute pubblica.
Alto consumo di acidi grassi insaturi grazie all’olio extravergine d’oliva, frutta, verdura, cereali integrali e lattici freschi, pesce, pollame, legumi, poca carne e vino solo ai pasti: questi gli alimenti di cui si compone la Dieta Mediterranea. “Il nostro studio - assicurano i ricercatori ellenici - è il primo che ha sistematicamente studiato il ruolo della Dieta Mediterranea nei confronti della sindrome metabolica e sulle sue cause, dimostrandone l’effetto protettivo. Considerando le scarse risorse economiche su cui gli Stati possono contare oggi, mangiare meglio sembra essere la soluzione migliore per prevenire le malattie cardiovascolari e la dieta mediterranea e’ anche composta di cibi facilmente reperibili in ogni Paese”. 
Dr Antonio G. Lauro

martedì 22 marzo 2011

A Reggio Calabria la quarta edizione di Olio in Piazza.

Sabato 26 Marzo a partire dalle ore 10,00, presso Piazza Camagna di Reggio Calabria si svolgerà la manifestazione "Olio in Piazza" organizzata dalla Cooperativa Conasco. L'evento, giunto alla quarta edizione, quest'anno si fregia della collaborazione del Csi (Centro Sportivo Italiano) di Reggio Calabria, che sarà presente con i propri tecnici per intrattenere bambini e scolaresche con attività sportive, organizzate in appositi spazi, e della Reggina Calcio e Viola Basket che interverranno con alcuni giocatori. Alle ore 11 inizierà, invece, il convegno "L'olio fa crescere lo sport” presso la saletta "Al gazebo" di Piazza Camagna, nel corso del quale si alterneranno esperti nutrizionisti e rappresentanti della Regione Calabria e della Camera di Commercio di Reggio Calabria. Il tema di quello che ormai è diventato un tradizionale appuntamento della Op sarà, infatti, incentrato sulle qualità dell'olio, alimento principe della dieta mediterranea e della tradizione gastronomica locale ma soprattutto unico grasso ricavato dalla spremitura di frutti, capace di esercitare innumerevoli azioni benefiche sull’organismo, facilmente digeribile e per tale ragione condimento da preferire soprattutto per l’alimentazione degli sportivi. A conclusione del dibattito verrà presentato il nuovo prodotto della cooperativa, l’olio extravergine di oliva Conasco “Oleum Nostrum”.
Dr Antonio G. Lauro

Dieci punti per il rilancio dell'olio italiano.

Trieste. E' la quinta edizione di Olio Capitale, organizzata dall’azienda speciale Aries della Camera di Commercio di Trieste, a far da proscenio al “Manifesto per il Risorgimento dell’olio italiano – Tra scienza e coscienza. I principi universali a difesa dell’olivo e dell’olio”, nuovo iniziativa voluta da Luigi Caricato, direttore di Teatro Naturale, rivista on-line dedicata al settore agricolo in generale ed a quello degli oli e dei grassi in Italia.
Il manifesto, che consta di dieci punti, nasce per tentare un rilancio dell’olio extravergine di oliva che nel tempo è stato svilito sul piano commerciale con prezzi di vendita sotto i 2 euro la bottiglia da litro e continue promozioni sottocosto.
"Con tale manifesto, leggiamo su Teatro Naturale, si intende dare spazio e vitalità al mondo contadino, affinché ottenga una equa remunerazione per il proprio lavoro, ma senza creare smarrimenti o conflittualità tra i vari attori della filiera produttiva".
Ecco il decalogo:
UNO. Il presente Manifesto, ideato e redatto da Teatro Naturale, è concepito esclusivamente a difesa della purezza e genuinità di quanto si va ricavando dall’estrazione delle olive.
DUE. Tutte le categorie merceologiche degli oli di oliva attualmente riconosciute dal legislatore meritano eguale considerazione, pur nel rispetto della gerarchia di valore, in ordine l’olio extra vergine di oliva, l’olio vergine di oliva, l’olio di oliva, l’olio di sansa di oliva.
TRE. Tutto ciò che deriva dall’oliva è produzione agricola. Di conseguenza l’olio che si ricava è la diretta espressione o di un prodotto agricolo tal quale (al pari di una spremuta di frutta: l’olio extra vergine di oliva, l’olio vergine di oliva) o di un prodotto agricolo lavorato (da cui l’olio di oliva e l’olio di sansa di oliva).
QUATTRO. Il comparto olio di oliva raccoglie ed esprime in sé un corpo unico con varie anime e identità, ciascuna delle quali va salvaguardata e favorita nelle proprie dinamiche operative.
E’ d’altra parte impensabile concepire un comparto che si presenti con un corpo frammentato e diviso, se non addirittura in aperta lotta fra le varie parti di cui si compone.
CINQUE. Dopo almeno sei millenni di consolidata pratica olivicola ed elaiotecnica, si può solennemente affermare – senza che alcuno possa pregiudizialmente opporsi – che non può esserci vera salvaguardia e tutela del tanto celebrato spirito della tradizione se non si accoglieranno di volta in volta, e con profonda convinzione, tutti i progressi apportati dalle continue innovazioni.
SEI. L’olio extra vergine di oliva dovrà recuperare il valore e l’identità perduta. Nonostante la qualità crescente delle produzioni, i prezzi nei punti di vendita pongono una serie di complesse questioni da risolvere. Non si dovrà mai perdere di vista il nucleo originario che ha dato origine alla categoria merceologica “olio extra vergine di oliva”, continuando a pensare a un prodotto di qualità superiore e irreprensibile.
SETTE. L’olio extra vergine di oliva è un “succo di oliva”, un concentrato di salute e piacere. Con ogni probabilità è arrivato il tempo – a cinquant’anni di distanza dalla introduzione ufficiale di tale denominazione merceologica, ad opera della legge numero 1407, del 13 novembre 1960 – di cambiare volto agli extra vergini, creando un prodotto d’eccellenza che può benissimo essere denominato in tutta la sua semplicità e immediatezza “Succo di oliva”, a significare un superextra vergine, i cui parametri qualittativi di riferimento siano i più restrittivi possibili, onde distiguere tra l’olio extra vergine di oliva aperto a un consumo di massa, in linea con le nuove olivicolture moderne, superintensive, e un olio extra vergine di oliva denominato tout court “Succo di oliva”.
OTTO. Sia l’olio extra vergine di oliva comune, sia l’olio extra vergine di oliva nella versione da denominare “Succo di oliva”, dovranno essere prodotti solo ed esclusivamente secondo i principi della scienza, evitando in tutti i modi che tale prezioso grasso alimentare possa essere guastato agendo senza coscienza, con deprecabili azioni fraudolente.
NOVE. L’olivicoltura e l’elaiotecnica sono scienze che andranno favorite e sostenute in tutti i possibili modi, a partire dalla creazione di una nuova figura professionale, l’oleologo, che dovrà presiedere alla realizzazione del prodotto finale, con la massima attenzione nei confronti dell’olio extra vergine di oliva comune e dell’olio extra vergine di oliva di alta qualità, da denominare “Succo di oliva”; ma l’oleologo presterà attenzione anche all’intera gamma degli oli di oliva, senza alcuna discriminazione.
DIECI. Nessuna guerra ideologica nel nome dell’olivo e dell’olio. Tutto ciò che si ricava da una materia prima come l’oliva è un prodotto agricolo che assume di volta in volta varie connotazioni, tutte da prendere nella dovuta considerazione. Non esiste pertanto un olio contadino, un olio artigianale o un olio industriale. La materia prima oliva viene dalle campagne e, passando attraverso il frantoio assume la nuova veste di olio vergine od extra vergine di oliva, mentre, quando si è davanti all’inevitabile presenza di olio vergine lampante, non commestibile come tale, attraverso il ricorso alle raffinerie è possibile avere un prodotto finale destinato al consumo diretto: l’olio di oliva; e, ricavato dal residuo solido della lavorazione delle olive, l’olio di sansa di oliva. Tutte le differenti categorie merceologiche che rappresentano l’ampia gamma degli oli di oliva, hanno un profilo identificativo ben distinto, cui occorre attribuire la dignità di prodotto, essendo tra l’altro, l’intera gamma degli oli di oliva, nettamente superiore ad altri grassi alimentari in commercio. Non esistono pertanto, né debbono mai esserci, contrapposizioni, di alcun genere. Tutto ciò che appartiene all’oliva è prodottto agricolo, tal quale o lavorato, e nessuna guerra ideologica può mai essere in tal senso giustificata o, peggio, sollecitata.
Dr Antonio G. Lauro

domenica 20 marzo 2011

Dieta Mediterranea, bene prezioso.

La dieta mediterranea è un bene prezioso che va tutelato e diffuso. Non solo perché rappresenta il modello nutrizionale per eccellenza, alla base di un’alimentazione sana ed equilibrata, ma anche perché si conferma un “elisir” per combattere malattie gravi come quelle cardiovascolari.
Lo afferma la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori - che ricorda l’indagine pubblicata dalla rivista dei cardiologi Usa, secondo cui 50 studi oggi concordano nell’affermare che la dieta mediterranea è anche la più sana per il cuore.
Basandosi sulla varietà degli ingredienti e sull’assenza di grassi saturi, con un consumo abbondante di frutta e verdura, cerali, olio d’oliva e vino - spiega la Cia - la dieta mediterranea è un “mix antinfiammatorio” imbattibile per prevenire le malattie cardiovascolari, riuscendo a mantenere più bassi i livelli di trigliceridi, colesterolo, glicemia e la pressione arteriosa. E non basta: secondo altri studi pubblicati sul “British Medical Journal”, la dieta mediterranea riduce del 9% l’incidenza di problemi e patologie cardiache, del 13% l’incidenza del Parkinson e dell’Alzheimer, del 6% quella del cancro.
Il riconoscimento dell’Unesco - osserva la Cia - non ha fatto altro che accendere ancora di più i riflettori sulle caratteristiche di qualità alimentare e culinaria e sulle proprietà terapeutiche tipiche della dieta mediterranea. Ora è importante sfruttare il raggiungimento di questo traguardo internazionale per indirizzare soprattutto i giovani verso una corretta alimentazione. Anche perché oggi i costi sociali di obesità e sedentarietà toccano, in Italia, i 65 miliardi di euro all’anno: lo 0,38 del Pil. Non solo. Ormai nel Belpaese il 12% dei bambini è obeso e ben 1 su 3 è in sovrappeso. Il che vuol dire che, tra i 6 e gli 11 anni, sono 400.000 i “malati” di chili in più.
Ma la dieta mediterranea rappresenta - conclude la Cia - anche un volano economico eccezionale per l’Italia: tra consumi interni ed export i “suoi” prodotti valgono oltre 220 miliardi di euro l’anno. Per la nostra agricoltura tipica, diversificata e di qualità si tratta di una fetta di mercato importantissima, visto che più del 50% della produzione risiede negli alimenti (cereali, vino, ortofrutta, olio d’oliva) che sono alla base della dieta mediterranea.
Dr Antonio G. Lauro

giovedì 17 marzo 2011

AUGURI A TUTTI GLI ITALIANI!

Al via la X edizione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.

Dal 13 al 21 marzo p.v. le principali piazze italiane tornano ad ospitare la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica. Testimonial di questa X Edizione, lo chef Filippo La Mantia, patron del ristorante dello storico Hotel Majestic di via Veneto a Roma.
Un'errata alimentazione è responsabile del 30% dei tumori, al pari del fumo. Da anni si registra una riduzione della mortalità per tumori ed un aumento di guarigioni che oggi si attestano al 60%, grazie soprattutto alla diagnosi precoce, ai farmaci intelligenti e ad una maggiore consapevolezza delle persone nei confronti dei fattori a rischio. Sono alcuni dei dati illustrati da Francesco Schittulli, Presidente della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), in occasione della conferenza stampa di presentazione della 'Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica'. 
Dal 13 al 21 marzo i 395 punti Prevenzione-ambulatori LILT resteranno aperti (per informazioni sull'apertura basta chiamare al numero verde 800-998877 o andare sul sito www.lilt.it ), mentre nelle maggiori piazze italiane si potrà ritirare un opuscolo informativo ed una bottiglia di olio extravergine di oliva. 
Obiettivo dell'evento, che ha come testimonial lo chef Filippo la Mantia, è informare e sensibilizzare la popolazione sull'importanza della prevenzione, indispensabile alleata della buona salute. Una corretta prevenzione comincia a tavola, con una sana alimentazione. L'olio extravergine di oliva è il re della Dieta Mediterranea, proclamata patrimonio immateriale dell'umanità dall'Unesco, ed è un alimento prezioso per il nostro benessere per le sue proprietà protettive nei confronti di malattie cardiovascolari e metaboliche e di vari tipi di tumore.
Dr Antonio G. Lauro

mercoledì 16 marzo 2011

SOL d'ORO: sono italiani i migliori oli extravergine di oliva in concorso a Verona.

Nell’unico concorso italiano di livello internazionale per l’olio di qualità, organizzato da Veronafiere, su 218 oli provenienti da 5 nazioni trionfano gli italiani in tutte e tre le categorie (fruttato intenso, medio e delicato) aggiudicandosi tutte le medaglie d'oro, d'argento e di bronzo.
Nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, l’olio extravergine d’oliva italiano risulta il migliore del mondo al termine della settimana di degustazioni della 9ª edizione di Sol d’oro, l’unico concorso di livello internazionale per l’olio di qualità, organizzato da Veronafiere. Cinque giorni di valutazioni che hanno impegnato il Panel della giuria - guidato da Marino Giorgetti (responsabile tecnico del concorso dalla prima edizione, docente di analisi sensoriale e responsabile promozione oli e prodotti tipici della Regione Abruzzo) e composto da tredici esperti italiani, greci, sloveni, cileni e spagnoli - nell’assaggio professionale di 218 campioni finalisti provenienti da tutte le regioni produttrici italiane e da Spagna, Portogallo, Cile, Slovenia e Croazia.
«Stiamo registrando a ogni edizione un costante aumento dei campioni in concorso - sottolinea Claudio Valente, vice presidente vicario di Veronafiere - e a partire da quest’anno gli oli vincitori di medaglia possono fregiarsi, con finalità promozionale e di marketing, di un’etichetta di riconoscimento di Sol d’Oro. Il concorso si configura come il più importante riconoscimento mondiale per l’olio di qualità e rappresenta anche l’evento propedeutico a Sol, il salone internazionale in programma con Vinitaly, Agrifood Club ed Enolitech dal 7 all’11 aprile prossimi».
Tre i premi per ogni categoria: Sol d’Oro, Sol d’Argento e Sol di Bronzo, rispettivamente, al 1°, 2° e 3° classificato. Ai primi venti campioni di ciascuna categoria che abbiano comunque ottenuto una valutazione superiore o uguale a 70/90, è stato rilasciato un diploma di Gran Menzione.
Tutte le 9 medaglie totali assegnate sono state vinte da aziende italiane: un successo che conferma la qualità del prodotto made in Italy. 
Di seguito, la classifica dei vincitori:
Categoria: Oli con fruttato leggero
Sol d’Oro all’Azienda Agricola Luigi Guadalupi di Brindisi, Puglia;
Sol d’Argento all’Azienda Agricola Tenuta Piscoianni di Sonnino (Lt), Lazio;
Sol di Bronzo all’Azienda Agricola Alfredo Cetrone di Sonnino (Lt), Lazio.

Categoria: Oli con fruttato medio
Sol d’Oro all’Azienda Agricola Laura De Parri, di Canino (Vt), Lazio;
Sol d’Argento all’Azienda Agricola Paola Orsini di Priverno (Lt), Lazio;
Sol di Bronzo all’Azienda Agrobiologica Rosso di Ragusa, Sicilia.
Categoria: Oli con fruttato intenso
Sol d’Oro all’Azienda Agricola Villa Zottopera di Ragusa, Sicilia;
Sol d’Argento all’Az. Agr. Pasquale Librandi di Vaccarizzo Albanese (Cs), Calabria;
Sol di Bronzo all’Azienda Agricola De Carlo di Bitritto (Ba), Puglia.
Le gran menzioni.
Fruttato leggero:
Az. Agr. Di Giacomo Sandro - Pianella (PE) - Abruzzo
Az. Agr. Lombardo - Campobello di Mazara (TP) - Sicilia
Agraria Riva del Garda - Riva del Garda (TN) - Trentino
Az. Agr.Rollo - Ragusa (RG) - Sicilia
Az. Agr. Ca' Bianca - Trentino
Frantoio Zappacosta - Bucchianico (CH) - Abruzzo
Viragì s.a.s. - Chiaramonte Gulfi (RG) - Sicilia
Oleificio Cantone Maria Rosa e C. - Sciacca (AG) - Sicilia
Agrolaguna - Porec - Croazia
Oleificio Bagni - Canicattini Bagni (SR) - Sicilia
Az. Agr. Scammacca del Murgo - Santa Venerina (CT) - Sicilia
Tenuta Zimarino - Vasto (CH) - Abruzzo
Az. Agr. Serafino Giannelli - Matino (LE) - Puglia
Az Agr. Fattoria Di Colle - Cantagallo (PO) - Toscana
Soc. Agr. Moccari - Mesagne (BR) - Puglia
Az. Forestale I Bifolchi - Prato (PO) - Toscana
Oleificio Altieri Crescenzo - San Paolo di Civitate (FG) - Puglia
Az. Agr. Comincioli - Puegnago sul Garda (BS) - Lombardia
Fattoria La Vialla s.s. - Arezzo (AR) - Toscana
Oleificio Stasi - Torre Santa Susanna (BR) - Puglia
Fruttato medio:
Az Agr. Fraternali Grilli Primo - Montegridolfo(RN) - Emilia Romagna
Torretta s.r.l. - Battipaglia (SA) - Campania
Tenuta di Bagnolo - Montemurlo (PO) - Toscana
Az. Agr. Ca' Rainene - Torri del Benaco (VR) - Veneto
Frantoio Franci s.n.c. - Montenero d'Orcia (GR) - Toscana
Az. Agr. Sergio Gafà - Chiaramonte Gulfi (RG) - Sicilia
Frantoio Pietra Bianca - Casalvelino (SA) - Campania
Az. Agr. Cinque Colli - Chiaramonte Gulfi (RG) - Sicilia
Az. Agr. F.lli Mangano - Carlentini (SR) - Sicilia
Frantoio Oleario D'Erchie Ciro - Montemesola (TA) - Puglia
Az. Agr. Giancarlo Giannini - Arezzo (AR) - Toscana
Az. Agr. Biologica Titone - Trapani (TP) - Sicilia
Oleificio F.A.M. s.a.s. - Venticano (AV) - Campania
Castillo de Canena - Canena - Spagna
Galgon 99 s.l. - Vva de la Reina – Jaen - Spagna
Karlonga - Pobegi - Koper - Slovenia
Az. Agr. Decimi - Bettona (PG) - Umbria
Az. Agr. Del Carmine - Torrette di Ancona (AN) - Marche
Frantoio Cestini Valter - Castelleone di Suasa (AN) - Marche
Aceites Castellar - Aceites Castellar
Fruttato intenso:
Az. Agr. Mandranova - Palermo (PA) - Sicilia
Az. Agr. Madonna dell'olivo - Serre (SA) - Campania
Az Agr. Tommaso Masciantonio - Casoli (CH) - Abruzzo
Morgan - Smarje - Slovenia
Az. Agr. Cavasecca - Siracusa (SR) - Sicilia
Almazaras De La Subbetica s.l. - Carcabuey - Priego de Cordoba - Spagna
Agrestis soc. Coop.agr. - Buccheri (SR) - Sicilia
Oleificio De Gregoris - Sonnino (LT) - Lazio
Az. Agr. Stajano Francesco - Alezio (LE) - Puglia
Manuel Montes Marin - Priego de Cordoba - Spagna
Az Agr. Vangi Elena - Prato (PO) - Toscana
Agroindustrial Huaquen s.a. - La Ligua - Cile
Almazaras De La Subbetica s.c.a. - Carcabuey - Priego de Cordoba - Spagna
Fratelli Campana s.s. Agricola - Mesagne ( BR) - Puglia
OPG Bursic Marija - Verteneglio - Slovenia
Az. Agr. Terraliva - Siracusa (SR) - Sicilia
Aroden S.A.T. - Carcabuey - Priego de Cordoba - Spagna
Frantoi Cutrera s.n.c. - Chiaramonte Gulfi (RG) - Sicilia
Olivoil s.r.l. - Partanna (TP) - Sicilia
Potosì 10, s.a. - Orcera - prov. Jaen - Spagna

venerdì 11 marzo 2011

Il biologico calabrese va in CINA: possibilità di export ed import con il paese cinese.

Sabato 12 Marzo, alle ore 10,00, presso la sede ICEA (Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale) Calabria di Sant’Onofrio (VV) si terrà il primo incontro internazionale tra l’Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale e l’Organismo OFDC (ORGANIC FOOD DEVELOPMENT CHINA).
L’obiettivo della riunione è stabilire un potenziale ponte commerciale tra gli Operatori calabresi e il nuovo mercato cinese.
La Cina diventerà una nazione con un elevato consumo di alimenti biologici mentre la produzione di cibo e le esportazioni aumenteranno ad un ritmo velocissimo. Sono sempre più incalzanti i segnali che arrivano da fonti ufficiale: la Cina vuole avere un ruolo di primissimo livello, nel futuro del mercato biologico. Oggi, mentre il mercato mondiale del bio sta godendo di una crescita annua compresa tra il 20 e il 30 %, la Cina potrebbe diventare il quarto consumatore di alimenti biologici nel mondo.
Gli Interventi sono a cura di: XU QI (Rappresentante OFDC CINA), XIE Weihua (Rappresentante OFDC CINA), Maurizio Agostino (Responsabile Sede ICEA Calabria), Lorenzo Peris (Responsabile Import/Export ICEA) e Gaetano Mercatante (Coordinatore Controlli ICEA Calabria).
Gli Operatori interessati sono cordialmente invitati a partecipare all’iniziativa.
Dr Antonio G. Lauro

giovedì 10 marzo 2011

Pubblicato il programma dettagliato delle manifestazioni di TerraOlivo 2011.

Gerusalemme (IL). Il forte potere simbolico dell'olivo e dell'olio riecheggeranno, nei giorni di TerraOlivo, nei saloni del Jerusalem Inbal Hotel, recentemente proclamato dagli organizzatori sede ufficiale del prestigioso “TerraOlivo 2011 - Mediterranean International Extra Virgin Olive Oil Competition” e della 2^ Conferenza Internazionale dell’Olio Extravergine di Oliva. 
TerraOlivo 2011 avrà la durata di 4 giorni ed impegnerà, dal 15 al 18 maggio 2011, la poderosa macchina organizzativa internazionale guidata da Vinar SA, specialista mondiale del vino e di concorsi sull’olio di oliva - incluso quattro edizioni di "Olivinus", concorso internazionale sull’olio di oliva a Mendoza (Argentina) - che lavora in collaborazione con le imprese israeliane The Grape-Man LtdMAS International Consulting, con PrimOlio e con il responsabile scientifico del convegno, dott. Zohar Kerem dell’Università Ebraica.
In evidenza durante la settimana di TerraOlivo 2011:
- Dal 15 al 17 maggio 2011 - International Olive Oil Competition (Concorso Internazionale dedicato all’olio di oliva).
L'anno scorso, 24 giudici provenienti da cinque paesi leader dell’olio di oliva, si sono riuniti in tre giurie per valutare 189 oli extravergine di oliva provenienti da 14 paesi.
Quest’anno il concorso, sarà nuovamente organizzato secondo le norme di organizzazione del COI (Consiglio Oleicolo Internazionale) e TerraOlivo sta lavorando per preparare un esperto e rispettato gruppo di assaggiatori, proveniente dal mondo agricolo, dall’industria di trasformazione, mondo della cucina, esperti enogastronomici, accademici e rappresentanti di imprese commerciali, provenienti da Europa, USA, Sud America, Giappone ed Israele.
- 17 maggio Cena di Gala e Cerimonia di premiazione.
Ministri, Ambasciatori, rappresentanti politici di Israele, capitani d’industria, personalità del mondo dell’olio d’oliva, giornalisti e rappresentanti del COI, saranno tra i partecipanti di questa cena di gala.
- 17 maggio (sessione del pomeriggio) e 18 maggio (tutto il giorno) 2^ Conferenza Internazionale dell'olio d'oliva: "Rivoluzione nell’olio d'oliva - qualità, cucina e salute” destinata a chef, nutrizionisti, commercianti del settore, frantoiani e operatori della filiera dell’olio di oliva.
- 18 maggio (pomeriggio) Degustazione guidata di olio d'oliva.
Esperti assaggiatori, provenienti da tutto il mondo, condurranno i partecipanti alla conferenza in una degustazione guidata di olio extravergine d'oliva.
Come partecipare con il proprio extravergine al concorso internazionale “TerraOlivo 2011 - Mediterranean International Extra Virgin Olive Oil Competition”.
Basta visitare il sito www.terraolivo.org dove troverete tutte le informazioni necessarie per poter inviare l'olio al concorso.
TerraOlivo 2011 Media Contact: 
 
Mr. Spak Moshe, direttore affari internazionali TerraOlivo

Tel: +972 547 629 101 | mas@terraolivo.org | www.terraolivo.org 
Dr Antonio G. Lauro, Capo Panel e responsabile per l'Italia TerraOlivo
Tel. +39 3332313151 | aglauro@tiscali.it | primolio.blogspot.com

Dr Antonio G. Lauro

mercoledì 9 marzo 2011

L’olio extravergine di oliva? Si conserva meglio nelle bottiglie verdi.

L’olio extravergine di oliva si conserva meglio nelle bottiglie verdi che bloccano più efficacemente i raggi di luce corresponsabili della sua progressiva alterazione nel tempo.
E’ quanto emerso da uno studio svolto da alcuni ricercatori dell’Istituto sperimentale per l’elaiotecnica di Pescara su due tipi di olio d’oliva extravergine ricavati da diverse specie di olive e confezionati in bottiglie trasparenti e verdi.
Normalmente all’olio si dà una scadenza di un anno e mezzo, in base a questo esperimento, a rigore, questo termine di consumo dovrebbe essere ridotto al massimo a 10 mesi. E ciò per diversi fattori: il tipo di olive dalle quali è stato ricavato l’olio, che possono avere più o meno vitamina E (questa vitamina protegge l’olio dalle alterazioni ossidative), la presenza di particelle metalliche, l’acidità, la temperatura, l’esposizione alla luce, eccetera.
Lo studio ha comunque preso in considerazione due tipi di extravergine in condizione di parità (tranne il colore delle bottiglie), ovvero stessa età, stesso contenuto, stesso tappo a vite a chiusura ermetica, stessa esposizione a luce diffusa e temperatura stagionale che possono riscontrarsi nei normali negozi, eccetera.
All’inizio e, successivamente, a date prestabilite, i campioni sono stati sottoposti alle determinazioni OLIO analitiche chimico-fisiche e alla valutazione organolettica mediante il panel-test stabilito dal Regolamento comunitario.
E’ stato notato che il vetro di colore verde respinge i raggi di luce che danno inizio alle reazioni di alterazione e, inoltre, mantiene meglio i composti che danno all’olio di oliva il caratteristico sapore fruttato.
Nelle bottiglie di vetro chiaro le caratteristiche originarie durano fino a 6 mesi, in quelle verdi arrivano fino a 10 mesi.
Dr Antonio G. Lauro

martedì 8 marzo 2011

Progetto "Adotta un Ulivo": gli alberi delle Roghete diventano adottabili.

E’ partita la campagna “Adotta un Ulivo” per dare dei genitori, o dei nonni, o uno zio, o un grande amico, a ciascuna delle nostre amate piante d’ulivo. Una campagna di adozione che abbiamo avviato per sviluppare un turismo sostenibile teso a valorizzare la storia, le tradizioni contadine (messe a dura prova dalla globalizzazione) e la cultura di questo territorio, vocato alla produzione di olio di oliva extravergine biologico di alta qualità. E soprattutto è un progetto per salvaguardare il patrimonio di conoscenze e antichi sapori, patrimonio che solo chi ama la terra e le piccole aziende come la nostra riescono a preservare e a tramandare.
Dare una casa virtuale ad una pianta di olivo vuol dire adottare consapevolmente la natura, consumando un olio scevro da qualsiasi contaminazione che non sia naturale, toccare con mano cosa vuol dire fare con passione un lavoro e sposare uno stile di vita che premi e garantisca la bio-diversità. Inoltre vuol dire adottare uno stile di vita “slow” fatto di relax per sé e per i propri familiari e amici, visitando e soggiornando presso il nostro agriturismo, immerso nel verde e avvolto nel silenzio.
L’albero con cui deciderete di stringere un "legame affettivo" avrà una targhetta metallica con il vostro nome e il numero progressivo della pianta scelta. Una seconda copia della targhetta sarà poi inviata direttamente a casa vostra. Periodicamente riceverete informazioni, via e-mail, sulle varie fasi colturali legate alla vita della vostra pianta: potatura, trinciatura, raccolta e frangitura. Potrete vedere la vostra pianta sul sito internet dell’azienda e previo avviso potrete partecipare alle varie fasi di lavorazione delle olive, seguire il ciclo produttivo dell’olio e visitare il frantoio.
Con la sottoscrizione del modulo di adesione riceverete immediatamente a casa, senza nessuna spesa, una lattina d’olio extravergine di oliva biologico da 1 litro.
Avrete inoltre diritto allo sconto del 20% sull’acquisto dei nostri prodotti, e allo sconto del 15% sui pernottamenti presso il nostro agriturismo. E quando verrete a trovare il vostro ulivo, la prima notte ve la regaleremo!
Regolamento ed altri informazioni su: www.leroghete.it
Dr Antonio G. Lauro

venerdì 4 marzo 2011

Come si estrae l'olio di semi? Un articolo ne spiega le varie fasi.

Pubblichiamo un nuovo contributo di Silvia Lazzari (Bläuel Greek Organic Products), che spiega, in modo semplice e divulgativo, come si estrae l’olio dai semi.

Come si estrae l’olio dai semi esattamente? Da qualsiasi seme? La maggior parte di noi sa che è un procedimento che produce sostanze sospette e poco sane, ma dopo la lettura di alcuni materiali specializzati, probabilmente non toccherete mai più olio di semi! Tra l’altro, avendo olio d'oliva ovunque a portata di mano, chi ha bisogno dell’olio di semi? 
La maggior parte degli oli di semi sul mercato sono ottenuti attraverso processi chimici e/o ad alta temperatura. I semi non contengono acqua. L'estrazione dell’olio è possibile solo attraverso solventi o applicando una pressione molto alta, che produce alte temperature. Questo causa un "danno da calore”, ovvero la creazione di composti indesiderati che alterano l'olio. Per avere un olio commestibile, questi composti indesiderati prodotti dal trattamento termico ed altre impurità presenti nel seme devono essere rimossi. L'olio viene quindi ulteriormente trattato, decolorato, deodorato attraverso vari trattamenti chimici e fisici per raffinarlo.
Tutti i dettagli in questo articolo li ho estratti dal libro "Fats that Heal, Fats that Kill" (Grassi che Curano, Grassi che Uccidono), di Udo Erasmus, un’esposizione molto completa e tecnica dei vari procedimenti di estrazione delll'olio di semi e le conseguenze in termini di perdita di valore nutrizionale e formazione di sostanze tossiche.
"Un sacco di cose strane capitano ai semi super-nutrienti fatti dalla natura sulla loro strada per ottenerne l’olio insapore che compriamo in un negozio. Le modifiche apportate dalla lavorazione hanno un impatto sulla nostra saluteL’elaborazione trasforma semi fragranti e saporiti in oli inodori, insapori e incolori che non si distinguono l'uno dall'altro. Gli unici oli che non subiscono questo genere di trattamenti sono gli oli di oliva vergini."
Pulitura e cottura 
Dopo essere stati puliti meccanicamente, i semi destinati alla spremitura meccanica vengono cotti fino a due ore. Essi possono essere ridotti in poltiglia prima della cottura per rendere questo processo più facile. Una temperatura media di cottura è 120°C. La cottura rende l’estrazione dell’olio piú semplice distruggendo le cellule che contengono l'olio di semi, ma provoca anche crepe o rotture nei semi ed espone i loro oli all’aria, iniziando un processo di deterioramento (irrancidimento).
Estrazione per Pressione Meccanica (Expeller) 
I semi cotti sono pressati meccanicamente in un expeller.... La pressione generata nella testa di una pressa expeller raggiunge diverse tonnellate per centimetro quadrato.
Il calore e la pressione espellono l’olio dai semi. Nelle presse giganti, il processo dura pochi minuti, di solito a temperature intorno a 85° a 95° C. A queste temperature, gli oli reagiscono con l'ossigeno 100 volte più velocemente rispetto che alla temperatura ambiente. Un forte deterioramento (irrancidimento) può aver luogo negli oli durante la pressatura.
L’olio esttratto in questo modo può essere filtrato, quindi imbottigliato e venduto nei negozi di alimentazione naturale e gastronomie, come naturale e non raffinato. Nella maggior parte degli impianti di estrazione però l’olio non é protetto da luce ed aria e la temperatura di pressatura è abbastanza alta da danneggiare gli acidi grassi essenziali [i grassi “buoni”] dell’olio.
Estrazione con solventi 
Più efficiente, ma meno sano, questo metodo estrae l'olio dai semi utilizzando solventi come esano o eptano (benzina) a 55 a 65°C, mescolati all’impasto di semi finemente triturati. Questi solventi chimici possono essere utilizzati anche per aumentare la resa in olio.
Una volta che la miscela olio-solvente è stata separata dal seme, il solvente viene fatto evaporare ad una
temperatura di circa 150°C.
Tracce di solvente possono rimanere negli oli estratti in questo modo.
Gli oli grezzi risultanti dai processi di estrazione a pressione o tramite solventi passano attraverso ulteriori stadi di elaborazione - degommatura, raffinazione, decolorazione, deodorizzazione - per arrivare allo status di oli raffinati.
Degommatura 
La degommatura rimuove I fosfolipidi, tra cui la lecitina, alcune gomme naturali, composti di tipo proteico, e carboidrati complessi. La lecitina viene isolata e venduta separatamente come un supplemento (che quindin paghiamo due volte). La degommatura rimuove anche clorofilla, calcio, magnesio, ferro e rame dagli oli raffinati. La degommatura è effettuata a circa 60°C con acqua e acido fosforico.
Raffinazione 
Durante il processo di raffinazione, gli oli sono mescolati con una base estremamente corrosiva, idrossido di sodio (NaOH), soda caustica o con una miscela di NaOH e di carbonato di sodio. La miscela viene agitata, poi separata.
La raffinazione elimina gli acidi grassi liberi, ma anche fosfolipidi, sostanze proteiche, e minerali vengono rimossi durante la raffinazione. La temperatura di raffinazione è di circa 75°C.
Decolorazione 
Gli oli vengono trattati con filtri, 'terra di Fuller', e/o argilla allo scopo di rimuovere i pigmenti - Clorofilla e beta-carotene.
Nel processo, altre sostanze naturali e policiclici aromatici vengono rimossi. La decolorazione avviene a 110°C, per 15-30 minuti. Durante la decolorazione si formano, perossidi tossici e acidi grassi coniugati.
Deodorizzazione 
La deodorizzazione è distillazione a vapore sotto pressione e sotto vuoto. Rimuove gli oli aromatici, gli acidi grassi liberi, e le molecole che conferiscono odori pungenti e sapori sgradevoli che non erano presenti nell'olio naturale prima della trasformazione.
La deodorizzazione avviene ad una temperatura elevata e distruttiva - 240 o 270°C - da 30 a 60 minuti. Una volta che l’olio viene riscaldato a temperature superiori a 150°C, gli acidi grassi insaturi diventano mutageni, il che significa che possono danneggiare i nostri geni. Sopra i 160°C, iniziano a formarsi gli acidi grassi trans-saturi.
Sopra i 200°C, si formano acidi grassi trans-saturi in quantità considerevoli. A più di 220°C, il tasso di produzione di acidi grassi trans-saturi aumenta in modo esponenziale.
La deodorizzazione rimuove alcuni dei perossidi prodotti durante la raffinazione e la decolorazione. I Tocoferoli (Vitamina E), i fitosteroli e alcuni residui di pesticidi e tossine vengono eliminati. L'olio ora è (finalmente!) insapore, e non può essere distinto da oli ricavati da altri semi che sono stati trattati in modo simile.
Alle alte temperature necessarie per la deodorizzazione, si formano molti isomeri innaturali degli acidi grassi insaturi.
Queste molecole modificate non sono presenti negli oli che si trovano in natura. Il nostro corpo non è ben attrezzato per gestirli.
Oli derivanti da tali processi sono carenti di vitamine e minerali.
Al supermercato 
Per prolungarne la durata, agli oli raffinati venduti nei supermercati possono essere aggiunti antiossidanti sintetici.
Questi sostituiscono gli antiossidanti naturali beta-carotene, e vitamina E che sono stati eliminati dalle varie fasi della raffinazione. Dell’antischiuma è anche aggiunto, e l'olio viene imbottigliato e venduto.
Si può passare attraverso un altro passo chiamato “winterizzazione”, nel quale l’olio viene raffreddato e filtrato ancora una volta per impedire che si intorbidisca quando viene raffreddato in frigo.
Silvia Lazzari
BLÄUEL: Pyrgos-Lefktrou, 24024 Messinia, Grecia. T: +30 27210 77711 / F: +30 27210 77590