Parigi - Prosegue, facendo tappa a Parigi, il progetto europeo sull'olio extra vergine di oliva. Uno studio condotto da Unaprol, il consorzio olivicolo italiano, mette in evidenza come il consumo di olio, mai preponderante in terra francese, sia tuttavia in aumento. Lo confermano i dati sulla produzione che oscilla tra le 1.000 e 4.000 tonnellate di olio, cui si aggiungo tra le 1.000 e le 2.000 tonnellate di olive da tavola. L'olivo - secondo la ricostruzione del Consorzio - è presente in sole quattro regioni confinanti con il Mediterraneo. Ad Est del corso del Rodano sono collocati 2,5 milioni di alberi (Provence Alpes, Côted'Azur, Rhône-Alpes); ad Ovest 750 mila alberi (Languedoc Roussillon); altri 250 mila alberi sono collocati in Corsica. Occorre, dunque, intensificare la penetrazione di questo eccellente prodotto culinario in Francia, puntando soprattutto alle giovani generazioni. Il progetto europeo, realizzato con i fondi dei produttori soci di Unaprol, sostenuto con un contributo dell'Unione Europea e del Ministero delle politiche agricole e Forestali, si inserisce proprio in quest'ottica. "Il nostro obiettivo - ha dichiarato il presidente di Unaprol Massimo Gargano - è quello di stimolare una diversa curiosità per la ricerca di nuove complementarietà negli abbinamenti e nella presentazione dei prodotti con oli extra vergini di oliva. Oli rigorosamente certificati e garantiti proprio ora che esiste una norma europea che tutela l'origine obbligatoria dell'olio extra vergine di oliva in etichetta".
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