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domenica 3 dicembre 2017

Minori assegnati ai servizi sociali ospiti dell’Agrario a Palmi.

Favorire e promuovere l’inclusione sociale e il valore della legalità attraverso la cultura e la formazione professionale. E’ questo il principale scopo della tre giorni (leggi il programma) organizzata dall’istituto d’Istruzione superiore “Luigi Einaudi” di Palmi, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con il Dipartimento Giustizia minorile e di comunità del Ministero della Giustizia, che si terrà all’Istituto Agrario il 4, il 5 e il 6 dicembre.
Per tre giorni un gruppo di minori assegnati ai servizi sociali sarà ospitato dalla scuola palmese e sarà coinvolto in alcune delle attività che giornalmente vengono effettuate dagli studenti.
I ragazzi si concentreranno sulla produzione dell’olio e sulle attività di trasformazione delle olive, alternando la formazione in aula con momenti pratici sia in laboratorio che sui campi.
Nel pomeriggio sono invece previsti seminari con importanti ospiti.
«Sulla base di un protocollo sottoscritto dal Miur e dal Ministero della Giustizia – ha dichiarato la dirigente scolastica Carmela Ciappina – abbiamo lavorato insieme all’ufficio servizi sociali per i minorenni del Dipartimento giustizia minorile e di comunità, per dare ai ragazzi assegnati ai servizi sociali la possibilità di apprendere alcuni rudimenti di agricoltura e di filiera che potrebbero in futuro essere utili per entrare nel mondo del lavoro. Le attività scolastiche – ha proseguito la dirigente scolastica – sono la migliore forma di promozione della legalità. Sono convinta che attraverso la conoscenza, la cultura e la formazione professionale i ragazzi possano dotarsi di tutti gli strumenti necessari a evitare di sbagliare strada e allo stesso tempo possano offrire anche una nuova possibilità a chi ha sbagliato».
Interverranno alla tre giorni di lavoro dal titolo “Culture e colture insieme, impariamo dalla terra”: Giuseppina Latella, procuratore della Repubblica presso il tribunale dei minori di Reggio Calabria; il vescovo Milito, don Pino Demasi, referente di Libera; mons. Silvio Mesiti, parroco della concattedrale di Palmi; Isabella Mastropasqua, direttore generale del Dipartimento Giustizia minorile; Sebastiano Finocchiaro, Magistrato presso il Tribunale dei Minori di Reggio Calabria; Angelo Giorgianni, consigliere della corte d’Appello di Messina; il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio, il sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà, l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione Wladimiro Maisano, il consigliere delegato della Città metropolitana Demetrio Marino, Giuseppa Garreffa dell’Ufficio servizio sociale per i minorenni, Francesca Leotta, Mario Congiusta, Raffaele Barillaro e Bruna Siviglia dell’associazione “Bene sociale” di Reggio. Gli incontri saranno moderati da Santino Salerno e da Giovanni Garreffa.

Fonte: Inquietonotizie

lunedì 19 giugno 2017

Olivicoltura nel terzo millennio: se ne è discusso a Oppido Mamertina nel corso di un evento promosso dall’ARSAC di Palmi.

L’olivicoltura, parte importantissima – se non preponderante – del settore primario della piana di Gioia Tauro, non riesce ormai a sostenere economicamente gli imprenditori agricoli e quanti, in misura differente, in questo settore sono impiegati.
Ma non è solamente la crisi economica alla base di questo calo visibile dei ricavi medi nel settore oleario, visto che sempre più spesso è l’aspetto tecnico a diventare fattore limitante.
L’ARSAC di Palmi, fin dalla sua istituzione impegnata nel monitoraggio del fenomeno e nell’attività di assistenza tecnica al settore agricolo ha provato, nel corso del convegno/dibattito “Olivicoltura nel terzo millennio – concimazione, difesa, marketing”, a delinearne alcuni aspetti proponendo le più utili ed innovative modalità di azione.
Il seguitissimo incontro, che ha colmato oltre misura la sala consiliare del Comune di Oppido Mamertina, è stato aperto dagli indirizzi di saluto del sindaco – e consigliere della Città Metropolitana di Reggio C. – Dr Domenico Giannetta, che ha posto l’accento sulla necessità di innovare i processi produttivi, sempre più spesso ancorati ad arcaici e obsoleti modi di vedere la coltivazione della pianta d’olivo.
Moderato dal giornalista Alberto Mazzacuva, il convegno ha poi visto le dettagliate relazioni sui temi più “scottanti” riscontrati nell’area di interesse sottesa al comune di Oppido M.: la fertilizzazione, la difesa ed il marketing.
Le relazioni, complete ed esaustive, sono state presentate dai tecnici ARSAC del CeDA 19 di Palmi che – alla luce del nuovo Piano di Azione Nazionale (PAN) - hanno trattato i molteplici aspetti legati al corretto impiego dei fertilizzanti per la realizzazione di una produzione di qualità e quantità ed informando i presenti su quanto, ad oggi, la ricerca ha messo a disposizione per correttamente proteggersi da insetti e funghi veri responsabili delle mancate produzioni delle disastrose annate agrarie 2014/2015 e 2016/2017, unitamente alle problematiche legate agli innegabili cambiamenti climatici.
Nelle conclusioni, curate dal responsabile ARSAC di Palmi Dr Domenico Solano, è emersa la piena disponibilità dell’Azienda ARSAC ad organizzare incontri e visite mirate al fine di sostenere l’introduzione dei processi innovativi prodotti dagli Enti di Ricerca e Sviluppo, necessari per una olivicoltura al passo coi tempi. Per ultimo, è stato posto l’accento sul ruolo non marginale delle Organizzazioni di Produttori ai fini di uno sviluppo non più rinviabile del settore olivicolo; queste devono svolgere appieno il ruolo di promozione, valorizzazione e commercializzazione delle produzioni olearie a loro demandato dalla normativa comunitaria di settore.



giovedì 13 aprile 2017

Premio Giulio Verga a Cotronei (KR)

Al via la quinta Edizione del concorso interregionale diretto da Carmelo Orlando.
Scadenza domanda di partecipazione al concorso "Giulio Verga": 05/05/2017 ore 12.00
I campioni dovranno essere inviati presso:
SEGRETERIA PREMIO "GIULIO VERGA"
UFFICIO PROTOCOLLO - COMUNE DI COTRONEI. Via Iolanda - 88836 Cotronei KR

Il Comune di Cotronei, la Pro Loco di Cotronei, la Camera di Commercio della Provincia di Crotone, il GAL KROTON Soc. Cons. A.r.l., la Cooperativa Agricola AOC spa, indicono il Concorso per l'assegnazione del Premio "GIULIO VERGA". 
Il Concorso si propone di: a) valorizzare gli oli extra vergini di oliva prodotti nelle Regioni dell’Italia Meridionale; b) incentivare gli operatori del settore che tendono al miglioramento della qualità del prodotto; c) stimolare la conoscenza delle caratteristiche organolettiche e tipicità dell’olio extravergine di oliva prodotto nelle Regioni dell’Italia Meridionale. 
Il Concorso “Giulio Verga” è riservato agli oli extra vergine d'oliva prodotti nella campagna olearia relativa all’anno in cui si indice il concorso, nelle Regioni dell’Italia Meridionale (Calabria, Puglia, Sicilia, Basilicata e Campania) la cui territorialità è attestata dal partecipante con autodichiarazione da produrre secondo la domanda di partecipazione. Non sono ammessi al concorso gli oli allo stato sfuso o comunque non confezionati nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale.
Possono partecipare al Concorso, con una sola denominazione: a) gli olivicoltori produttori di olio in proprio; b) gli oleifici cooperativi, frantoiani e ditte imbottigliatrici. Ciascun partecipante dovrà certificare di essere titolare di un lotto omogeneo minimo di 500 Kg.
L’organizzazione delle fasi concorsuali e delle attività di promozione è presieduta dal Comitato di Coordinamento (di seguito “Comitato”) che è costituito annualmente dai rappresentanti degli enti promotori. 
Il Comitato provvede a coordinare ed indirizzare tutte le operazioni inerenti alla predisposizione ed al funzionamento del Concorso. Il Comitato nomina il panel leader, selezionandolo fra i soggetti riconosciuti dal Mipaaf con esperienza, preferibilmente appartenente a enti o istituzioni pubbliche.
Anche per il 2017 è stato riconfermato a dirigere il panel di giudici il PA Carmelo Orlando dell'ARSAC Calabria - Ufficio Valorizzazione Produzioni.
 Il Comitato è garante del rispetto della normativa vigente in materia e dei principi ispiratori del Concorso con particolare riferimento alla qualità degli oli ammessi. 
I soggetti che intendono partecipare al concorso devono far pervenire alla Segreteria Organizzativa, la domanda di partecipazione, secondo i tempi indicati nella delibera di indizione del concorso. La domanda dovrà essere corredata: a) da almeno n. 2 campioni* da 750 cc cadauno non etichettati; b) dalle etichette (fronte retro) in busta chiusa. c) da un campione etichettato da esporre nella vetrina che sarà allestita durante la serata di consegna dei premi. * il comitato non risponde di eventuali danni dovuti al trasporto. 
Gli oli che concorrono al Concorso vengono degustati da una Giuria, costituita da tecnici degustatori, nominati dal Comitato, coordinati da un panel leader. Il giudizio della Giuria, che opererà a porte chiuse, sarà definitivo ed inappellabile. Della Giuria non potranno comunque far parte soggetti che abbiano rapporti con le aziende partecipanti. 
Il Presidente della Giuria garantisce gli aspetti formali e le modalità operative ed al termine dei lavori redigerà una graduatoria di merito. A salvaguardia del prestigio delle aziende partecipanti al Concorso, non sarà reso noto il punteggio assegnato ai singoli campioni. 
Saranno premiati gli oli che ottengono i primi tre posti. I premi del Concorso saranno costituiti da produzioni artistiche. A tutti i concorrenti ammessi alla selezione verrà rilasciato un attestato di partecipazione. 
Dell'assegnazione del premio sarà data ampia comunicazione alla stampa ed agli altri organi di informazione. L’olio vincitore entrerà a far parte del programma di promozione e valorizzazione del premio. Nel rispetto della corretta informazione al consumatore, si potrà fare menzione della vincita del concorso “Giulio Verga” sulle etichette (per la partita corrispondente al campione premiato), specificando anno ed edizione. 
La partecipazione al Concorso e l’utilizzazione dei riconoscimenti sono assolutamente gratuiti e non comportano alcun vincolo o impegno di qualsiasi natura al di fuori delle condizioni di partecipazione previste.

giovedì 6 aprile 2017

Patentini fitosanitari: l'ARSAC Palmi in prima linea per la formazione di imprenditori agricoli formati ed informati.

Palmi (RC). L'ARSAC Calabria - Ufficio di Palmi ancora una volta in prima linea nell'organizzazione delle lezioni per i nuovi Corsi per l'ottenimento del certificato di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari nella piana di Gioia Tauro-Palmi.
I corsi, tutti realizzati nel versante tirrenico della provincia di Reggio Calabria (Basso tirreno reggino CeDA n. 19), daranno l'opportunità agli operatori ed imprenditori agricoli di ottenere il Certificato di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari (Patentino).
I corsi, organizzati dall’ARSAC Calabria – Ufficio di Palmi e dal Servizio Fitosanitario della Regione Calabria Area Portuale Gioia T., coinvolgeranno oltre 100 imprenditori agricoli dell’area del basso tirreno reggino-piana di Gioia Tauro.
Ogni corso, strutturato su 11 lezioni, impegnerà gli allievi in materie che spazieranno dalla nuova normativa sui fitofarmaci, con cenni sulla salubrità dei prodotti agricoli, salvaguardia ambientale e tutela della salute dei consumatori.
Questi quindi i prossimi appuntamenti in provincia di Reggio Calabria:
Corso N. 7/17: Cosoleto.
Luogo di svolgimento: Sala parrocchiale.
Data avvio corso: 18 Aprile 2017
Orari del corso: dalle 17.00 alle 19.00
Costo del corso: Gratuito
Responsabile: Dr Domenico Solano
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Corso N. 8/17:  San Procopio.
Luogo di svolgimento: Locali comunali.
Data avvio corso: 19 Aprile 2017
Orari del corso: dalle 17.00 alle 19.00
Costo del corso: Gratuito
Responsabile: Dr Domenico Solano
---
Corso N. 9/17:  San Procopio.
Luogo di svolgimento: Locali comunali.
Data avvio corso: 21 Aprile 2017
Orari del corso: dalle 17.00 alle 19.00
Costo del corso: Gratuito
Responsabile: Dr Domenico Solano
---
Corso N. 10/17: Santa Cristina d'Aspromonte.
Luogo di svolgimento: Locali comunali.
Data avvio corso: 10 Maggio 2017
Orari del corso: dalle 17.00 alle 19.00
Costo del corso: Gratuito
Responsabile: Dr Domenico Solano

Per l'inoltro delle domande di partecipazione e per le informazioni sui corsi rivolgersi ai funzionari Dr Raffaele Battaglia e Dr Giuseppe Caristi
ARSAC Calabria - Ufficio di Palmi. Via Oberdan, 28 - 89015 Palmi (RC) - Tel. 0966 21926, oppure alla e-mail: arssapalmi@tiscali.it oppure aglauro@tiscali.it



giovedì 16 febbraio 2017

Provincia di Reggio C.: elenco dei nuovi Corsi per l'ottenimento del certificato di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari.

Palmi (RC). L'ARSAC Calabria - Ufficio di Palmi organizza le lezioni di una nuova serie di Corsi per l'ottenimento del certificato di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari.

I corsi, tutti realizzati nel versante tirrenico della provincia di Reggio Calabria (Basso tirreno reggino), daranno l'opportunità agli operatori ed imprenditori agricoli di ottenere il Certificato di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari (Patentino).
I corsi, organizzati dall’ARSAC Calabria – Ufficio di Palmi e dal Servizio Fitosanitario della Regione Calabria Area Portuale Gioia T., coinvolgeranno circa 150 imprenditori agricoli dell’area del basso tirreno reggino-piana di Gioia Tauro.
Ogni corso, strutturato su 11 lezioni, impegnerà gli allievi in materie che spazieranno dalla nuova normativa sui fitofarmaci, con cenni sulla salubrità dei prodotti agricoli, salvaguardia ambientale e tutela della salute dei consumatori.
Questi quindi i prossimi appuntamenti in provincia di Reggio Calabria:
Corso: N. 4/17 S. Eufemia d'A.
Luogo di svolgimento: Locali del Consiglio comunale di S. Eufemia d'A..
Data avvio corso: 23 Febbraio 2017
Costo del corso: Gratuito
Responsabile: Dr Domenico Solano
---
Corso: N. 5/17  S. Eufemia d'A.
Luogo di svolgimento: Locali del Consiglio comunale di S. Eufemia d'A..
Data avvio corso: 24 Febbraio 2017 
Costo del corso: Gratuito
Responsabile: Dr Domenico Solano
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Corso: N. 6/17 Palmi
Luogo di svolgimento: Locali dell'Istituto Tecnico Agrario di Palmi.
Data avvio corso: 28 Febbraio 2017
Costo del corso: Gratuito
Responsabile: Dr Domenico Solano
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Corso: N. 7/17 Oppido M..
Luogo di svolgimento: Locali del Consiglio comunale di Oppido M..
Data avvio corso: 28 Marzo 2017

Costo del corso: Gratuito
Responsabile: Dr.ssa Marisa Perrone
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Corso: N. 8/17 Oppido M..
Luogo di svolgimento: Locali del Consiglio comunale di Oppido M..
Data avvio corso: 30 Marzo 2017

Costo del corso: Gratuito
Responsabile: Dr.ssa Marisa Perrone
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Corso: N. 9/17 Delianuova.
Luogo di svolgimento: Locali del Comune di Delianuova.
Data avvio corso: 29 Marzo 2017

Costo del corso: Gratuito
Responsabile: Dr.ssa Marisa Perrone

Per l'inoltro delle domande di partecipazione e per le informazioni sui corsi rivolgersi a:
ARSAC Calabria - Ufficio di Palmi. Via Oberdan, 28 - 89015 Palmi (RC) - Tel. 0966 21926 (Chiedere del responsabile del corso), oppure alla e-mail: aglauro@tiscali.it

giovedì 12 gennaio 2017

Corsi per l'ottenimento del certificato di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari.

L'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) sede di Palmi (RC), organizza per questo inizio di anno 2017 alcuni "Corsi per il rilascio e il rinnovo delle abilitazioni (Patentino) per gli utilizzatori professionali e per le abilitazioni all’attività di consulente", così come previsto dalle linee guida approvate dalla Regione Calabria (Delibera n. 308 del 27/08/2015, pubblicata sul BURC n° 62 del 28 settembre 2015 - applicazione del Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari ai sensi della direttiva 2009/128/CE e DL n. 150 del 14/08/2012).
I corsi, organizzati in collaborazione con il Servizio Fitosanitario della Regione Calabria Area Portuale Gioia T., coinvolgeranno gli agricoltori dell’area del basso tirreno reggino-piana di Gioia Tauro.
Ogni corso, strutturato su 11 lezioni, impegnerà gli allievi in materie che spazieranno dalla nuova normativa sui fitofarmaci, con cenni sulla salubrità dei prodotti agricoli, salvaguardia ambientale e tutela della salute dei consumatori.
Requisiti di accesso ai corsi:
Utilizzatori professionali: possono accedere ai corsi i soggetti con 18 anni compiuti che intendono utilizzare i prodotti fitosanitari nel corso di un’attività professionale, compresi gli operatori e i tecnici, gli imprenditori e lavoratori autonomi, sia nel settore agricolo sia in altri settori.
Consulenti: possono accedere ai corsi i soggetti con età minima di 18 anni in possesso di diplomi o lauree in discipline agrarie e forestali, anche triennali.
Per il rilascio del Certificato di Abilitazione è necessaria la frequenza di un corso di formazione di base della durata di 20 ore e il superamento dell’esame finale.
Per il rinnovo del Certificato di abilitazione è necessario seguire dei percorsi formativi e di aggiornamento della durata di almeno 12 ore.
Soggetti esentati dall’obbligo della frequenza ai corsi di formazione per utilizzatori professionali:
1) Sono esentati dall’obbligo di frequenza del corso di formazione per utilizzatori, i soggetti in possesso di diploma di istruzione superiore di durata quinquennale ad indirizzo agrario o di laurea, anche triennale, nelle discipline agrarie e forestali, biologiche, naturali, ambientali, chimiche, farmaceutiche, mediche e veterinarie.
Ai fini dell’acquisizione della suddetta abilitazione, i soggetti interessati sono comunque tenuti a superare l’esame di abilitazione.
2) Sono esentati dall’obbligo di frequenza del corso di formazione e dall’esame, i soggetti in possesso di diploma di istruzione superiore di durata quinquennale ad indirizzo agrario, di laurea anche triennale, nelle discipline agrarie e forestali, in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione.
Questi i prossimi appuntamenti:
Corso: N. 1/17 Oppido Mamertina
Luogo di svolgimento: Locali del Consiglio comunale di Oppido M.
Data avvio corso: 12 Gennaio 2017 ore 15:30
Costo del corso: Gratuito
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Corso: N. 2/17 Oppido Mamertina
Luogo di svolgimento: Locali del Consiglio comunale di Oppido M.
Data avvio corso: 12 Gennaio 2017 ore 17:30
Costo del corso: Gratuito
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Corso: N. 3/17 Barritteri di Seminara
Luogo di svolgimento: Locali della delegazione comunale di Seminara a Barritteri.
Data avvio corso: 13 Gennaio 2017 ore 17:00
Costo del corso: Gratuito
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Corso: N. 4/17 Palmi
Luogo di svolgimento: Locali dell'Istituto Tecnico Agrario di Palmi.
Data avvio corso: Febbraio 2017
Costo del corso: Gratuito
---
Corso: N. 5/17 S. Eufemia d'A.
Luogo di svolgimento: Locali del Consiglio comunale di S. Eufemia d'A..
Data avvio corso: Febbraio 2017
Costo del corso: Gratuito

Per l'inoltro delle domande di partecipazione e per le informazioni sui corsi rivolgersi a:
ARSAC Calabria - Ufficio di Palmi
Via Oberdan, 28 - 89015 Palmi (RC) - Tel. 0966 21926 - e-mail: aglauro@tiscali.it

lunedì 15 febbraio 2016

L’ARSAC di Palmi ed il Comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte uniti per l’alta formazione in agricoltura.

Quando un obbligo di legge diviene una opportunità.
di Antonio G. Lauro


E’ norma abbastanza recente, grazie al Decreto Legislativo 150/2012 che recepisce la Direttiva Europea 128/2009, che dal 26 novembre 2015 obbliga, anche se con colpevole ritardo, tutti gli agricoltori e gli imprenditori agricoli professionali a dotarsi del famoso “patentino” per l’acquisto e l’utilizzo di tutti i prodotti fitosanitari per gli utilizzatori professionali.
E’ una norma restrittiva, e non più rinviabile, in quanto la salvaguardia dell’ambiente e dei consumatori diviene sempre più un impellenza sia dell’Italia e sia dell’intera Unione Europea.
E l’opportunità l’ha colta subito (l’obbligo di legge ha preso il via a fine 2015), l’Amministrazione comunale di Sant’Eufemia d’Aspromonte che, in stretta collaborazione con l’ARSAC Calabria – Ufficio di Palmi e il Servizio Fitosanitario della Regione Calabria, ha avviato ben 4 corsi di formazione per il rilascio del “Certificato di abilitazione all’acquisto e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari (Patentino)” che coinvolgeranno ben 100 agricoltori dell’area pre-aspromontana.
Il corso, strutturato su 10 lezioni, impegnerà gli allievi in materie che spazieranno dalla nuova normativa sui fitofarmaci, con cenni sulla salubrità dei prodotti agricoli, salvaguardia ambientale e tutela della salute dei consumatori, come riferisce uno dei docenti del corso, il Dr Raffaele Battaglia dell’ARSAC di Palmi.
Sono contento di aver portato a compimento questo progetto, commenta Cosimo Violi, Assessore del Comune di S. Eufemia d’Aspromonte con delega all’agricoltura, nei supremi interessi degli operatori agricoli e dei consumatori finali, in un’area fortemente caratterizzata da coltivazioni orticole di alto pregio. Ringrazio attraverso il Dr Solano, direttore dell’Ufficio di Palmi, la sensibilità avuta dall’Ente Sub-regionale ARSAC, nel mettere a disposizione le migliori professionalità per lo svolgimento dei corsi”.
Appuntamento quindi a Sant’Eufemia, nel periodo febbraio/marzo 2016, con l’alta formazione in agricoltura.

martedì 5 maggio 2015

A Palmi (RC), Mani Tese... all'alimentazione e la nutrizione dei popoli.

Mani Tese... Nuovo appuntamento in Calabria con il complesso ed articolato ciclo di seminari proposto dal Gruppo di Palmi dell'ONG.
Si inizia sabato 9 maggio 2015 tra Palmi Gioia Tauro, nell'ambito dell'Expo dei Popoli (forum internazionale della società civile e dei movimenti contadini per rispondere alla sfida di “Nutrire il Pianeta” applicando i principi della Sovranità Alimentare e della Giustizia Ambientale), dove Mani Tese organizza il duplice evento: 
"EXPOdeiPOPOLIamo la CALABRIA" - Nutrizione e Alimentazione nella nostra terra - Muovendo da una considerazione globale della tematica dell’Esposizione Universale, la manifestazione si prefigge lo scopo di comprendere il ruolo e le potenzialità di sviluppo dell’agricoltura Calabrese, più in particolare di quella della provincia di Reggio Calabria.
La manifestazione, come detto, si svolgerà tra Gioia Tauro e Palmi, secondo il seguente programma:
Mattina: ​
Gioia Tauro - Istituto Severi- Guerrisi.
- ore 09,30 gli studenti dell’Istituto incontreranno Giosue De Salvo (responsabile Area Advocacy e Campagne di ManiTese) e Carmelo Basile (General Manager della Fattoria della Piana).
Palmi - Salone Pio X Concattedrale. 
- ore 09,30 Seminario “Contratti di Rete e Prospettive di Sviluppo” rivolto agli operatori del settore dell’agricoltura e dell’artigianato. 
Il seminario, organizzato dalla ONG Mani Tese – Gruppo di Palmi - in collaborazione con GAR Consulting e MENDEKSOHN – finanza di impresa, si inserisce all'interno dell’evento “EXPO dei POPOLIamo la Calabria – Nutrizione e Alimentazione nella nostra Terra”, si pone come obiettivo quello di offrire ai partecipanti l’opportunità di conoscere ed approfondire le potenzialità sottese al “contratto di rete”, introdotto nell'ordinamento italiano con il D.L. n° 5 del 2009 e finalizzato alla creazione di realtà produttive virtuose, mediante l’instaurazione di rapporti di collaborazione tra le piccole e medie imprese locali. 
Il Tavolo Tecnico, presieduto da Giuseppe Antonino Romeo, tratterà della forma e contenuti del contratto di rete, ed evidenzierà le ragioni per cui tale istituto è riconosciuto come uno dei principali strumenti in grado di accrescere la capacità innovativa e la competitività sul mercato delle imprese contraenti.
NB: La partecipazione è totalmente gratuita, previo accreditamento (vedi modello allegato) tramite: email a palmi@manitese.it o fax al n. 0966420726 indicando in oggetto “partecipazione contratto di rete” o chiamando il n. 3287023286.
Pomeriggio:
Palmi - Salone Pio X Concattedrale. 

- ore 18,00 Convegno "EXPOdeiPOPOLIamo la CALABRIA" - Nutrizione e Alimentazione nella nostra terra.
Interverranno:
Giosue De Salvo – Responsabile Area Advocay e Campagne ManiTese;
Maria Teresa Russo – Professore Chimica degli alimenti e Responsabile scientifico Food Quality Lab Università mediterranea di Reggio Calabria;
Antonio Giuseppe Lauro – Agronomo e divulgatore in servizio all’ARSAC Calabria;
Carmelo Basile – General Manager della “Fattoria della Piana”. 
Per ulteriori informazioni: Gruppo Manitese www.manitese.it 

lunedì 23 giugno 2014

A Palmi (RC), terra e sole di Calabria in assaggio al centro Le Palme.

La Calabria, terra agricola per eccellenza, è da sempre anche terra di sole e di mare. Ed è proprio questo "Terra e Sole di Calabria: delizie e manufatti della nostra terra" lo slogan scelto per rappresentare, presso le strutture dello Shopping Center Le Palme, il meglio dell'agricoltura e dell'artigianato della nostra terra.
Saranno i salumi di San Giorgio e la Nduja di Spilinga, i formaggi ed i caciocavalli di Ciminà e l'olio extravergine di oliva biologico Frantoio Badia di Limbadi, insieme alla frutta ed ai prodotti sott'olio, ad introdurre i primi turisti già giunti in città al mangiar bene "calabrese".
Non mancheranno pane artigianale, funghi e lo storico "Stocco di Mammola", alla kermesse palmese del 27 e 28 giugno prossimi.
Accanto a queste prelibatezze, oltre all'Ateneo della Pizza ed al bergamotto di Bergarte, anche manufatti in legno ed un gioiello della tecnologia: un modello avveniristico di serra fotovoltaica.
Appuntamento quindi a venerdì e sabato prossimo a Palmi (RC).




lunedì 6 gennaio 2014

Ottenere l'idoneità fisiologica all'assaggio di olio da olive? Prossimamente e Palmi (RC).

Nell'ambito delle attività progettuali, previste dai Regolamenti dell'UE e dell'Italia, la LAPOC (Libera Associazione Produttori Olivicoli Calabresi) organizza un corso riservato alla formazione di 15 nuovi assaggiatori di olio da olive.
Il corso, grazie anche alla sensibilità del Preside Ciappina, avrà come cornice "naturale" le storiche aule della Scuola Agraria di Palmi, che da cent'anni forma i tecnici e professionisti per l'agricoltura regionale.
Per informazioni, ed adesioni, rivolgersi alla sede LAPOC di Reggio Calabria.
Dettagli corso.
Regione: CALABRIA
Provincia: Reggio Calabria
Organizzazione: LAPOC Reggio Calabria
Capo panel del corso: Antonio G. Lauro
Date di svolgimento: 14, 16, 17, 23 e 24 gennaio 2014
Sede del corso: Istituto Tecnico Agrario. Via Scuola Agraria - Palmi (RC).
Posti disponibili: 15
Informazioni: panel.primolio@gmail.com
Quota di iscrizione: n.d..

lunedì 14 ottobre 2013

A Palmi (RC), Convegno per la "Giornata mondiale dell’alimentazione FAO".

Istituto d’Istruzione Superiore “L. Einaudi” Sez. TECNICO AGRARIO - AULA MAGNA - PALMI
Mercoledì 16 ottobre 2013 - Ore 9,00
LA SALUTE DELL’UOMO DIPENDE DA SISTEMI ALIMENTARI SANI
Sistemi alimentari sostenibili per la sicurezza alimentare e la nutrizione.
Giornata mondiale dell’alimentazione
CONVEGNO: Alimentazione Mediterranea sostenibile: “La Biodiversità in tavola".
PROGRAMMA - 16 ottobre
Ore 9.00 Saluto D. S. Prof.ssa Carmela Ciappina
Ore 9.30 Alimentazione Mediterranea Sostenibile. Percorsi e prospettive. 
Relatore: Prof.ssa Mariateresa Russo - Università Mediterranea di Reggio Calabria
Ore 10.00 Gli aspetti ambientali dell’alimentazione- Relatore: Dott. Rosario Previtera (Agronomo)
Ore 10.30 La sostenibilità alimentare: ruolo dei prodotti locali della filiera corta. Relatore: Dott. Giuseppe Napolitano - Coldiretti
Ore 11.00 Le culture gastronomiche dell’Italia e dell’Egitto si uniscono a tavola.
Relatori: Prof. Ezzat Hassan - Università per stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria
Prof.ssa Monica Costantino (Nutrizionista)
Ore 11.30 Gusto Mediterraneo: le peculiarità culinarie calabresi
Relatore: Dott. Vittorio Caminiti (Imprenditore)
Ore 12.00 Conclusioni.
Coordina: Dott. Rosario Previtera

sabato 27 luglio 2013

L’estate a Palmi profuma d’olio e vino.

Chi parla d’olio e vino non può, anzi non deve, dimenticare le ampie porzioni del nostro bel paese dove, da millenni, i due prodotti caratterizzano e monopolizzano tutta la storia agricola e culinaria del territorio. Questo, in particolare, vale per la Calabria, che già dal’VIII secolo a.C. veniva chiamata, dalla maggior parte degli scrittori del tempo, “Enotria, terra ove si coltiva la vite e si produce il vino” e già fin dai primi passi della sua civiltà ha avuto “l'olivo e l'olio nel cuore, avendo riconosciuto nell'olio di Calabria il nerbo stesso della propria ricchezza”.
E sarà proprio la Calabria, anzi la sua punta a sud più estrema – Palmi – con la splendida cornice della Villa comunale, balcone sullo stretto di Messina, che ospiterà la nuova edizione 2013 di “Olio e dintorni”, organizzata da PrimOlio, fortemente voluta dal Sindaco Barone e dall'Amministrazione comunale.
Nutrito il programma della manifestazione che si terrà mercoledì 31 luglio 2013 dalle 17.30, stretto preludio all’agosto palmese, che conterrà – tra l’altro – una mostra espositiva dei prodotti agricoli della Cooperativa di Libera Terra “Valle del Marro”, ottenuti sui terreni confiscati alle mafie, corsi di introduzione all’analisi sensoriale dell’olio e del vino e la premiazione regionale del concorso internazionale in Terra Santa “TerraOlivo 2013”.
E’ questa l’occasione giusta – dicono dall’organizzazione – per presentare i nuovi corsi di introduzione all’assaggio dell’olio e del vino. I corsi, che saranno tenuti da Girolamo Grisafi e Giuseppe Caristi (vino), Antonio G. Lauro e Carmelo Orlando (olio extravergine), consentiranno ai partecipanti di fare un’esperienza diretta di analisi sensoriale dei prodotti agroalimentari ed avvicinarsi al complesso ed affascinate mondo dell'assaggio.
Come detto, evento clou della manifestazione “Olio e Dintorni”, sarà la cerimonia di premiazione delle aziende olivicole calabresi che hanno conseguito riconoscimenti di rilievo al recente concorso internazionale in Terra Santa “TerraOlivo 2013”, diretto anche quest’anno dal palmese Antonio G. Lauro.
Questo l'elenco delle aziende calabresi premiate (risultati completi sul sito di TerraOlivo):
Categoria Olio Extravergine di Oliva.
Best of Regione Calabria e Gran Prestige Gold:

Olearia San Giorgio dei F.lli Fazari SNC - Olio Extravergine di Oliva L'Ottobratico
Categoria Gran Prestige Gold:
Az. Agr. Corigliano Francesco - Olio Extravergine di Oliva Frantoio Badia Bio.
Az. Agr. Maiorano ­- Olio Extravergine di Oliva FogliaVerde Bio.
San Sebastiano SRL Soc. Agricola - Olio Extravergine di Oliva Fattoria San Sebastiano.
Oleificio Torchia di T. Torchia e F. Lli SAS - Olio Extra Vergine di Oliva Torchia.
Categoria Prestige Gold:
Soc. Agr. Carbone - Olio Extravergine di Oliva Laureanum (Magnifico).
Az. Agr. Posterino Francescantonio - Olio Extravergine di Oliva IGP Toscano.
Az. Agr. Alessandro Veneziano - Olio Extravergine di Oliva Masseria Veneziano Nocellara.
Az. Agr. Piromalli - Olio Extravergine di Oliva Agricola Piromalli.
Oleificio Capogreco di Giuseppe Capogreco - Olio Extravergine di Oliva Il Tradizionale.
Societa Agricola Fratelli Girimonti - Olio Extravergine di Oliva Leonia.
Categoria Gold:
Frantoio Oleario "Rovitti" - Olio Extravergine di Oliva Rovitti Bio.
Soc. Agr. Carbone - Olio Extravergine di Oliva Coroneiki.
Categoria Condimenti a base di Olio Extravergine di Oliva.
Categoria Gran Prestige Gold:

Az. Agr. Corigliano Francesco - Frantoio Badia Condimento al Peperoncino.
Categoria Prestige Gold:
Az. Agr. Corigliano Francesco - Frantoio Badia Condimento al Limone Biologico.
Quindi assaggi, degustazioni, alta formazione e premiazione, queste le parole chiave dell’evento in Calabria, primo di una serie nutrita di appuntamenti che culmineranno con la manifestazione di richiamo internazionale “La Varia di Palmi”.
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La locandina

giovedì 13 giugno 2013

L'Ulivarella di Palmi festeggia il suo primo compleanno.

Un anno e non lo dimostra.
E' passato già quasi un anno da quel 16 giugno del 2012, quanto l'Associazione palmese Aura Loci ha dato "nuova" vita al sito dello scoglio dell'ulivo.
Un anno vissuto pericolosamente, tra tempeste e mareggiate, che ha visto l'acclimatarsi del nuovo virgulto, regalato all'associazione ed al paese dal socio Antonio Lauro, sull'antico scoglio.
L'ulivo, che ha già prodotto le sue prime olive, oggi, offre alla popolazione le sue prime fronde ed i suoi primi nuovi fiori.
E saranno proprio le fronde della pianta d'olivo messa a dimora, a fare da quinta alla manifestazione celebrativa prevista per il 16 giugno p.v. a Palmi (RC), nel locale porto turistico.
Un corteo raggiungerà lo scoglio ed il culmine della celebrazione, dopo gli interventi di rito delle autorità e del presidente di Aura Loci, vedrà l'intervento canoro della mezzosoprano Caterina Riotto.
Sulla spiaggia antistante lo scoglio, presso il Lido La Lampara, sarà inoltre possibile visionare una galleria fotografica relativa agli interventi di messa in sicurezza e piantumazione avvenute l'anno scorso.
Di Andrea Lauman



martedì 18 dicembre 2012

Dalla colonia agricola all'istituto agrario di Palmi: cent'anni di storia.

Tutti gli anniversari e tutte le ricorrenze sono parimenti importanti, e servono a celebrare ed a non dimenticare eventi, date e luoghi della nostra memoria, ma giovedì 20 dicembre 2012, dalle ore 9:30, presso la Casa della Cultura "Leonida Répaci", verrà ricordato il "centenario" di una grande istituzione scolastica calabrese: la Scuola Agraria di Palmi (RC).
Si festeggerà una scuola che, nel tempo, ha offerto un percorso scolastico culminante con un'opportunità di lavoro a tanti giovani calabresi, al punto da "sfornare" migliaia di professionisti, tra cui il sottoscritto, oggi impegnati attivamente nel mondo agricolo europeo.
Dicevo dei tanti tecnici passati attraverso la formazione che l'istituto palmese ha sempre offerto, essendo fucina - ieri e oggi - di fior fiori di professionisti, garantendo un ricambio generazionale del settore agricolo non solo calabrese.
A garantire l'ufficialità dell'evento, al pari di ogni anniversario di rilievo, sarà l'esecuzione "live" dell'Inno Nazionale, che aprirà il momento convegnistico.
Dopo l'apertura dei lavori curata dal dirigente scolastico Ciappina ed i saluti delle autorità, verrà proiettato il docufilm "1912-2012. Dalla Colonia Agricola all'Istituto Tecnico Agrario Statale", per passare alla seconda parte su "Istruzione e lavoro: prospettive nel settore agrario". A trattare i delicati temi in programma sono stati chiamati, tra gli altri, il neo preside dell'Università di Agraria di Reggio Calabria Giovanni Gulisano, il presidente del collegio dei periti agrari di Reggio C. Denisi, il presidente dell'ordine agronomi e forestali Poeta ed una colonna storica della formazione agraria calabrese, il preside Giuseppe Rizzitano.
Tra gli indirizzi di augurio e di saluto, pervenuti da ogni angolo della nostra penisola, anche il mio personalissimo: "Cento di questi giorni, scuola agraria"!
Dr Antonio G. Lauro




domenica 25 novembre 2012

Compie 100 anni una colonna del commercio palmese.

Una vita dedicata al lavoro, commerciante per oltre 60 anni, padre felice di sei figli, una moglie che gli sta accanto da quasi 70 anni, ecco il profilo di Luigi Lauro, l’ultimo “centenario” made in Palmi.
Luigi e Maria Lauro

Il nome tradisce le origini campane (di Amalfi, precisamente), ma racconta di una vita spesa nel commercio palmese più antico.
Tanti, tutti, ricordano “Don Luigi”, dietro il bancone del vecchio negozio di alimentari e coloniali prima, di articoli da regalo e bomboniere dopo e raccontano del suo sorriso e della sua generosità, fatta spesso di piccole attenzioni, di piccoli aiuti per tirare avanti anche nei periodi più bui della nostra storia.
Grande imprenditore “illuminato” Luigi Lauro, precursore dei tempi, sempre pronto a continue scommesse, tutte vinte.
Classe d’acciaio, quella del 1912, di quelle che non capita facilmente di vedere (negli stessi giorni a Palmi un’altra centenaria festeggiava il proprio genetliaco). Uomini e donne forti, vissuti tra due guerre, che hanno fatto la storia di Palmi, cittadina dove è lieto vivere, sospesa tra monte e mare.
Auguri Papà!

martedì 8 maggio 2012

Le ricette di PrimOlio: Struncatura ammollicata con acciughe.


Ricetta: Struncatura ammollicata con acciughe (Struncatura cà muddhica e alici salati)
ORIGINI STORICO-CULTURALI
Si tratta di una ricetta povera, ma sostanzialmente sana e dai sapori forti e decisi, tipica di Palmi (RC); si usa esclusivamente l’olio extravergine di oliva, principe di tutti i piatti calabresi, della varietà Ottobratica.
Le alici sono utilizzate in tanti piatti, sia fresche, sia conservate sotto sale.
Infatti nell’area mediterranea, e quindi anche in Calabria, predominava fin dall’epoca greco-romana l’abitudine di utilizzare nella cucina tonno, acciughe e sardine.
La struncatura è uno dei tanti tipi di pasta calabrese fatta in casa, tradizione assai ricca e diffusa in tutta la regione.
Un tempo, le ragazze calabresi che volevano sposarsi dovevano saper fare tredici tipi di pasta. Fantasia e creatività nella pasta calabrese non mancano: cambiano i nomi ma sono tutte specialità fatte con farina di grano duro impastata solo con acqua, e destinate ad essere condite in vari modi.
La struncatura in particolare viene fatta con farina di grano saraceno, che le conferisce il caratteristico colore bruno.

DOSI PER 6 PERSONE.
Struncatura (pasta tipo bavette): g 600
Filetti di alici: g 40
Due spicchi di aglio
Olio extravergine di oliva cv Ottobratica
Peperoncino fresco: g 10
Olive nere denocciolate: g 100
Sale: g 10
Mescolare insieme:
mollica di pane raffermo (g 150), pecorino grattugiato (g 50) e prezzemolo tritato (g 10).

PROCEDIMENTO:
In una padella fare imbiondire l’aglio con l’olio extravergine di oliva, unire il peperoncino tritato, le acciughe e le olive. Nel frattempo cuocere la struncatura nell’acqua salata, unire un mestolo nella stessa acqua di cottura, sgocciolare la pasta al dente e mantecarla nel fondo precedentemente preparato unendo la mollica profumata. Servire in vassoio.

STRUNCATURA AMMOLLICATA WITH THE ANCHOVIES
INGREDIENTS (SERVES 6)
kg. 0,600 Struncaturas (pasta type bavette) 
n. 2 crushed cloves of garlic 
n. 6 Anchovies under it climbs you desalinate and sfilettate 
n 1 spicy Peperoncino 
kg. 0,100 Olive black pit 
Extra Virgin Olive Oil cv Ottobratica 
It climbs q. b. 
To mix Together: 
kg.0,150 crumb of stale bread 
minced parsley q.b. 
kg. 0,050 Grated pecorinos 

PROCEDURE: 
In a frying pan to make imbiondire the garlic with the extra virgin olive oil, to unite the grinded peperoncino, the anchovies and the olives. Meanwhile to cook the struncatura in salty water, to unite a ladle of the same water to the fund, to drain the pasta to the tooth to whip her/it in the prepared fund to unite the perfumed crumb. 
To serve fumante in tray. 
Fonte: ASSOCIAZIONE PROVINCIALE CUOCHI REGGINI modif.

mercoledì 21 dicembre 2011

Da oggi trenta nuovi "ambasciatori" dell'olio di oliva.

Concluso a Palmi, presso la locale Scuola Agraria, l'evento di formazione per assaggiatori di olio vergine di oliva.
Il corso, organizzato dall'APOR di Gioia Tauro con la collaborazione di PrimOlio, attraverso cinque giorni "full immersion" di lezioni teoriche e pratiche, ha avviato trenta appassionati al piacevole mondo dell'analisi sensoriale dell'olio di oliva.
Come dichiarato da Rocco Rotolo - Presidente APOR - "attraverso questo corso, finanziato con fondi dell'unione Europea e dell'Italia, si è colta l'occasione per coinvolgere trenta appassionati (studenti, tecnici, frantoiani, professionisti e ristoratori) e consentire loro di acquisire un primo livello di "conoscenze" nel settore dell'olio di oliva".
"Frequentare un corso come quello appena concluso non basta, ci riferisce Carmelo Orlando - Capo Panel di PrimOlio - per diventare assaggiatore. Si tratta appunto di un "primo livello" che, da solo, non è bastevole per formare un buon "assaggiatore di olio". Sicuramente il secondo passo sarà quello di frequentare le attività di un comitato di assaggio, in modo da affinare la tecnica e approfondire le nozioni inerenti il complesso mondo dell'analisi sensoriale. Ricordo, continua Orlando, che soprattutto nel caso della formazione di assaggiatori professionisti di olio di oliva non occorre solamente osservare il disposto legislativo che parla di "attestazione dell'idoneità fisiologica" e frequenza di "venti sedute di assaggio", ma vale la consolidata tecnica della "formazione continua", che possa portare il futuro assaggiatore nelle condizioni di esercitare, con professionalità, il proprio ruolo all'interno di un panel. Curiosità e continua ricerca di nuovi stimoli, dovrà quindi caratterizzare la vita, professionale, di questi nuovi trenta "ambasciatori" dell'olio di oliva".
Atto finale del corso di formazione sarà la consegna degli ambiti diplomi, che avverrà nel corso del convegno conclusivo che l'APOR ha organizzato per la prima decade di marzo 2012, sempre presso le strutture dell'Istituto Agrario di Palmi.
Dr Antonio G. Lauro

giovedì 25 agosto 2011

Si dice "ulivo" o "olivo"?

Riportiamo il testo integrale di un articolo apparso tempo fa sul web e a firma di Matilde Paoli dell'Accademia della Crusca.
Palmi (RC), Scoglio dell'ulivo... o olivo?
Si dice "ulivo" o "olivo"?
Consultando il TLIO Tesoro della Lingua Italiana delle Origini, ovvero il vocabolario storico dell’italiano antico, basato sull’intera documentazione disponibile, dall’Indovinello veronese fino ai testi della fine del Trecento, al lemma olivo (significativamente scelto dai curatori dell’opera) possiamo verificare che fino dalle origini l’italiano aveva a disposizione per indicare l’“albero del genere Olea, coltivato per la produzione di olio” entrambe le forme maschili olivo e ulivo, accanto alle femminili corrispondenti oliva e uliva, più coerenti con l’uso latino del femminile per indicare l’albero. A prescindere dal genere, le due forme in o- ed u- iniziale sono attestate in documenti datati a partire dalla seconda metà del XIII secolo, olivi nel 1257 e ulivi nel 1292, entrambi in testi fiorentini; più rilevante la differenza nella quantità delle attestazioni (cinque per olivo e tredici per ulivo) e per l’area di provenienza dei testi: fiorentina e genericamente toscana per ulivo, fiorentina, senese, aretina, bolognese e genericamente emiliana per olivo; il femminile uliva ha sei attestazioni, sempre in testi toscani fino al Petrarca, mentre oliva trova la prima di otto attestazioni in un documento lombardo del 1274, e poi in testi di provenienza lucchese, siciliana, pisana, perugina, veneta e romana. A fianco di oliva e uliva compare, anche se in misura minore auliva, attestato in un documento bolognese, in uno siracusano e infine in uno napoletano.
Scoglio dell'ulivo (particolare)
Per quel che riguarda le denominazioni del frutto dell’olivo, la situazione pare praticamente sovrapponibile, con oliva accanto a uliva, ma mentre uliva trova una testimonianza in Ricette mediche toscane del XIII secolo, le prime attestazioni di oliva risalgono al XIV secolo; anche in questo caso si affianca la forma auliva (e aulivo), che come annota Pär Larson che ha curato la voce del TLIO, “sarà probabilmente un sicilianismo (benché tale forma dittongata compaia già nei documenti latini toscani del sec. VIII)”.
Per la tradizione delle due forme nella letteratura abbiamo a disposizione il corpus della Biblioteca italiana, interrogabile anche per fasce cronologiche: dalla consultazione risulta una continua alternanza nell’uso delle due forme con periodi in cui olivo risulta più usato, come nel ’500, secolo in cui si pone la questione della lingua nazionale, ed altri di sostanziale equilibrio; solo nell’800, secolo che vede la riproposizione del toscano/fiorentino come lingua nazionale, si ha un aumento appena sensibile delle frequenze di ulivo; il ’900 riporta nettamente in vantaggio olivo: se Pascoli mostra ancora una distribuzione quasi equivalente, il senese Federigo Tozzi opta decisamente per la forma in o-. Per quel che riguarda oliva e uliva, la differenza resta sempre a favore della prima forma, con una differenza rilevante nel ’500, fino ad una situazione di apparente equilibrio nell’800; nel ’900 solo il Pascoli, all’interno del corpus considerato, ha ancora uliva.
Il percorso delle due forme attraverso la lessicografia mostra nelle prime due edizioni del Vocabolario degli Accademici della Crusca il solo lemma ulivo, ampiamente attestato dai grandi autori trecenteschi (da Dante a Villani), mentre oliva compare accanto a uliva fin dal 1612; dalla terza edizione i due lemmi sono trattati singolarmente ed è rilevante notare che la quinta edizione (1923) annota ulivo come forma popolare. Il Nòvo vocabolario della lingua italiana secondo l’uso di Firenze (Firenze, Cellini, 1870-1897), lo strumento con cui, all’indomani dell’unità, si proponeva il fiorentino come base della lingua nazionale, registra sia ulivo che olivo, ma la trattazione del lemma è sotto ulivo, e benché non vi sia alcuna notazione su differenze d’uso, nelle definizioni è sempre usato ulivo; anche per oliva il rimando della trattazione è a uliva.
Il Nuovo dizionario universale della lingua italiana di Policarpo Petrocchi (Milano, Treves 1902) non fa alcuna distinzione fra olivo e ulivo, mentre per il frutto uliva è “più comune” di oliva; però la trattazione completa è sotto le forme inizianti per o-. Le edizioni dello ZINGARELLI - a partire dal 1917 (Milano, Bietti e Reggiani) - hanno la trattazione del lemma a oliva e olivo, senza che si diano mai notazioni sull’uso; altrettanto accade per i principali dizionari sincronici dei nostri giorni, con la sola eccezione del GRADIT che registra ulivo come variante di uso comune, mentre olivo è glossato come “di alto uso”, cioè fa parte di quel nucleo di lessico ad alta frequenza che costituisce la base della comunicazione scritta o parlata; uliva è letterario, mentre oliva è tra i lemmi classificati come fondamentali, quel gruppo di vocaboli che costituiscono circa il 90% delle occorrenze lessicali dei testi scritti o parlati. A partire dal 1995, il termine Ulivo (con la maiuscola) assume anche l’accezione di ‘raggruppamento politico del centrosinistra’, che introduce un nuovo elemento nella dinamica del rapporto tra le due varianti, registrato dalla lessicografia contemporanea: dall’edizione 2002 dello ZINGARELLI la trattazione passa sotto ulivo, con l’aggiunta della nuova accezione; lo stesso accade per il DISC dall’edizione 2004; mentre il Devoto Oli nell’edizione 2004/2005, continua a trattare il lemma sotto olivo, aggiungendo al rimando la nuova accezione sotto ulivo.
Per ciò che riguarda i lessici tecnici, sia per quelli riguardanti l’agricoltura che per quelli riguardanti la botanica, si nota il passaggio da ulivo a olivo: se nel Vocabolario di agricoltura di Eugenio Canevazzi del 1892 (Rocca San Casciano, Cappelli) alla voce olivo (e oliva) si rimanda a ulivo per la trattazione del lemma, il Dizionario di agricoltura, diretto da Alfonso Carena del 1956-1957 (Torino, UTET), presenta soltanto olivo; così, mentre nella seconda edizione del 1825 del Dizionario botanico italiano di Ottaviano Targioni Tozzetti (Firenze, Guglielmo Piatti) ulivo, uliva hanno la trattazione del lemma, nel Lessico di botanica dell’Editrice La Scuola (Brescia, 1979) troviamo solo olivo, anche se, a testimoniare la persistenza dell’uso oscillante, il successivo Dizionario di botanica della Rizzoli (Milano 1984) ha a lemma “olivo o ulivo” “oliva o uliva”, benché compaiano solo le forme con o- nelle definizioni
Oltre alla tradizione letteraria e lessicografica, per queste forme in particolare, occorre considerare anche quella relativa alle sacre scritture, spesso veicolo di forme arcaiche proprio in virtù della sacralità attribuita alla parola. Nella liturgia cattolica del periodo pasquale, durante le celebrazioni vengono letti ai fedeli due brani dal Vangelo secondo Marco in cui compare il toponimo Monte degli Ulivi: “E quando si avvicinarono a Gerusalemme, a Betfage e Betania, vicino al Monte degli Ulivi ...” (Mc 11,1, La Bibbia concordata, a cura della Società biblica italiana, Milano, A. Mondadori, 1969 3a ed.) ed anche: “E, dopo aver recitato l’inno, uscirono verso il Monte degli Ulivi” (Mc 14, 26, Ibid.). D’altra parte dal Vecchio testamento nel racconto della fine del diluvio universale (Genesi 8, 11, Ibid.) proviene il sintagma, esteso a contesti profani e diffuso nell’uso comune, ramoscello d’olivo, che per quanto presenti o- iniziale nell’edizione citata della Bibbia, resiste nell’uso con la u- (9.430 occorrenze documentate da Google per ramoscello d'ulivo contro le 2.570 per ramoscello d'olivo). Un’altra espressione veicolata dalla liturgia cattolica è Orto degli ulivi, presente nella denominazione ufficiale Gesù in agonia nell’Orto degli ulivi, data alla prima stazione della Via Crucis (Via Crucis - Secolo XX Archivio Casa Generalizia S.V.D.- Roma); e si ricorda ancora che per Domenica delle palme è usata anche la denominazione Domenica degli ulivi (registrata a partire dalla IV edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca), assai diffusa a livello dialettale soprattutto in Italia settentrionale e in Toscana (cfr AIS IV 776), ma anche nell’uso corrente (492 occorrenze in rete di contro alle 32 di Domenica degli olivi).
Una ulteriore considerazione da fare è che la coltivazione dell’olivo è diffusa ampiamente in tutto il territorio nazionale, quindi la terminologia relativa in lingua non può prescindere dal rapporto che si instaura con le varietà regionali e locali, in quanto, come scrive Annalisa Nesi, “Il lessico tecnico delle attività tradizionali (agricoltura, pesca, cura del bosco, ecc.) appartiene alle diverse varietà dialettali presenti sul nostro territorio ed ha nella lingua italiana gradi diversi di standardizzazione”(CaLiTraT - Un progetto sulla cultura del castagno in Toscana con sviluppi interregionali, in Circolazione d'idee, libri, uomini e culture, in corso di stampa, pp. 241-258: 242). In particolare per quel che riguarda la Toscana ulivo è voce tradizionale dell’intera regione (Teresa Poggi Salani la mette tra i toscanismi citati nel suo La Toscana); parallelamente uliva, forma quasi del tutto scomparsa in lingua, era, come si può constatare consultando ALTWeb, la banca dati che rende disponibile in rete il patrimonio lessicale raccolto dall’Atlante Lessicale Toscano, ancora fortemente radicata a livello locale nell’espressione (rac)cogliere/raccattare l’ulive, anche nell’uso dei più giovani fino agli anni ’80 del secolo scorso. Per il panorama nazionale, sulla base dei dati dell’AIS relativi alla carta 1353 del volume VII ‘L’oliva, Le olive’ e al Cp. della stessa ‘L’olivo’, si può affermare che Veneto, Trentino, buona parte della Sardegna, e la porzione settentrionale del Lazio, hanno le forme in o-, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia hanno auliva, aulivo (anche nelle forme aliva o avuliva) e la restante parte della penisola ha uliva, ulivo.
Per ciò che riguarda l’uso standard corrente un sondaggio sul materiale proposto in rete mostra nei siti delle università, del CNR, di istituti scientifici in genere, l’impiego quasi esclusivo di olivo; così anche nel sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (anche se risulta che il Ministro Paolo De Castro usò ulivo in un suo discorso del 12 luglio 2007), mentre in quello del Corpo forestale dello Stato si mostra un uso oscillante; lo stesso si può rilevare nei testi delle Normative Regionali inerenti alle coltivazioni o nei Bollettini fitosanitari regionali (resiste per esempio, seppur minoritaria, la variante in u- in mosca, tignola, carie dell’ulivo). Ancora oscillazione fra le due forme si rileva nei settori legati ad ambienti specifici (vivai, giardini botanici, riviste di giardinaggio, aziende legate al mondo agricolo), in piena coerenza con l’affermazione di Nesi riportata sopra, anche se sembra potersi cogliere in generale un vantaggio a favore di olivo, specialmente in siti di rilevanza nazionale, come quello del CNO, Consorzio Nazionale degli Olivicoltori, che sembra avere solo olivo. Ulivo, ed anche uliveto (familiare come denominazione di una famosa acqua minerale), sembrano invece preferiti per le denominazioni di agriturismi, alberghi, villaggi turistici e ristoranti, probabilmente per la capacità delle forme tradizionali di evocare atmosfere di altri tempi che paiono garantire una migliore “qualità della vita”; d’altra parte oliveto sembra ricevere impulso dalla presenza in toponimi prestigiosi quali il Monte Oliveto Maggiore dell’omonima abbazia in provincia di Siena e soprattutto il Monte Oliveto di Palestina. Uliva pare quasi del tutto scomparso dall’uso in lingua, anche per l’affermazione esclusiva di oliva nel sintagma olio di oliva che costituisce l’etichetta imposta dalla normativa al prodotto: significativa la denominazione commerciale Olio d’Uliva di un olio toscano, immediatamente seguita, per rispetto delle normative inerenti al settore, dalla dicitura “olio extravergine di oliva”.
Concludendo, sembra che ulivo, col derivato uliveto, oltre che in Toscana, resista, non tanto nell’uso letterario contemporaneo orientato verso olivo, ma in ambiti tecnici e normativi, più che scientifici, e nell’uso comune, sostenuto dalla diffusione nelle varietà dialettali di una parte della penisola, dal suo impiego nella liturgia cattolica e più recentemente dalla comparsa della nuova accezione legata alla vita politica nazionale; d’altra parte è evidente che olivo, sostenuto dal parallelismo con oliva, ormai esclusivo fuori di Toscana, già maggioritario pressoché in tutti i settori, è destinato a diffondersi sempre più, come testimoniano le forme derivate olivicoltore, olivicoltura, creazioni del XX secolo (DELI), che praticamente non prevedono la variante in u.
Per approfondimenti
• AIS K. Jaberg - J. Jud, Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz, Zofingen, Ringier & Co., 1928-1940
• Atlante Lessicale Toscano (ALT-Web)
• Biblioteca Italiana, Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
• T. Poggi Salani, La Toscana, in L’italiano delle regioni Lingua nazionale e identità regionali, a cura di F. Bruni, Torino, UTET 1992, pp. 402-450
• TLIO Tesoro della Lingua Italiana delle Origini
A cura di Matilde Paoli - Redazione Consulenza Linguistica Accademia della Crusca

sabato 11 settembre 2010

La Piana di Gioia Tauro-Palmi: il regno degli olivi più grandi del mondo.

In dettaglio i 33 comuni della Piana di Gioia - Palmi
La Piana di Gioia Tauro-Palmi (prov. di Reggio Calabria) che abbraccia sia il territorio degli omonimi comuni e sia quello di altri 31 paesi, è fortemente caratterizzata dalla presenza della coltura dell'olivo, che in questo territorio cresce con enorme vigore soprattutto con le varietà locali, "Sinopolese" ed "Ottobratica", e segna in maniera inconfondibile il paesaggio rurale. Il 70% del territorio pari a circa 30.000 ettari, con oltre 2.342.000 piante di olivo è interessato da questa attività produttiva e che incide profondamente sull'economia dell'intera zona.
Qui l'olivicoltura rappresenta una sorta di monumento ambientale che molto contribuisce alla caratterizzazione e alla valorizzazione del territorio agrario circostante.
Per la notevole importanza economica e sociale posseduta, la coltura dell'olivo è costantemente 
al centro dell'attenzione da parte degli olivicoltori, di politici, economisti e studiosi di scienze agronomiche, ambientali, sociali, antropologiche, geografiche, con la constatazione univoca che si è creato, nel corso dei secoli, in questo territorio, un sistema olivicolo che, per le caratteristiche morfologiche e ambientali non comuni, possiamo dire che è unico al mondo.
Enormi pachidermi vegetali, con imponenti strutture arboree identificano il misterioso fascino dei luoghi. La maestosità degli alberi, con il verde argentato delle foglie e i grandi tronchi intrecciati che si coniugano in maniera indissolubile alla morfologia del territorio dove, nel corso dei millenni le varietà di olivo si sono differenziate ed evolute, hanno spinto numerosi studiosi ad occuparsi di questo sorprendente areale, crogiuolo di storia, cultura, arte, tradizioni che si fondono in un tutt'uno con l'ambiente in cui l'olivo si erge a protettore, diventando, geloso custode di secolari segreti.
Non è possibile stabilire con buona precisione l'origine del "bosco degli ulivi", è fattibile invece determinarne l'evoluzione subita nel corso del tempo, a seguito della quale oggi si ha nella Piana la presenza di due areali: la bassa Piana, fino all'altezza di 320 metri s.l.m.; la parte collinare della Piana, fino ai bordi del Parco Nazionale dell'Aspromonte, a circa 600 metri di quota, dove gli olivi hanno un indubbio grande significato ambientale e storico su terreni terrazzati o in pendenza.
In queste zone il paesaggio olivicolo ha un carattere per molti versi unico, che gli è conferito dalla eccezionale età delle piante e, insieme, dalla fittezza della copertura vegetale; l'associazione di questi due fattori dà luogo a veri e propri boschi di ulivi, nei quali si riscontrano alberi con altezze imponenti (15-20 metri) e sezione al tronco di notevole superficie, estesa fino a 13 mq. Una delle massime espressioni della maestosità delle piante è possibile trovarla nell'azienda Guerrisi, nel Comune di Cittanova qui, in questo luogo meraviglioso ed incantato, esiste una pianta che ha una ragguardevole circonferenza del tronco di ben 16 metri, e un'altezza della chioma che sfiora i 30 metri. Tutto il territorio si presenta come una grande estensione monocolturale ed è il frutto di una lenta opera di bonifica da parte dell'uomo, che nel tempo ha conquistato ad un'agricoltura produttiva un territorio inospitale. Olivi secolari, più o meno antichi, sono presenti in tutti i comuni della Piana, anche in quelli non spiccatamente olivicoli. Essi hanno resistito, grazie anche alla longevità della specie a molte delle calamità naturali che nel corso della storia si sono succedute in questa zona. Per alcuni di questi oliveti la funzione dovrebbe essere complementare o alternativa alla funzione produttiva. E' necessario avviare delle iniziative necessarie per la conservazione degli "olivi ultrasecolari" e del relativo paesaggio rurale, inserendoli possibilmente in un circolo virtuoso di sviluppo, legato all'attivazione di tutte le componenti sociali, economiche e culturali che coinvolgono il sistema produttivo e culturale calabrese. Per queste piante è necessario studiare interventi tecnici tesi ad agevolare le operazioni colturali ed a incrementare la produzione, salvaguardando l'integrità delle piante. Idonei sono anche gli interventi di restauro e messa in sicurezza degli alberi monumentali.
Si dovrebbero sostenere le funzioni non produttive dell'olivicoltura da tutelare sostenendo e riconoscendo il ruolo degli agricoltori che con il loro lavoro, proteggono beni e valori che possono diventare di interesse collettivo. Per gli oliveti secolari della Piana di Gioia Tauro-Palmi, è opportuno avviare una indagine sul territorio, una valutazione della loro diversità, tipicità, integrità, rarità fino a disporre di un inventario dei paesaggi attraverso il quale sia possibile individuare quali devono essere conservati come "paesaggio museo", testimonianze viventi della civiltà olivicola calabrese, quali invece vanno guidati nella loro evoluzione tecnica mantenendo quella multifunzionalità produttiva, ambientale e culturale che è propria della loro storia e quali debbano essere riconvertiti.
Il paesaggio olivicolo della Piana, come elemento originale ed unico, può rappresentare per gli olivicoltori un valore economico, basta saperlo legare ad interessi commerciali, alle tradizioni locali e alle volontà politiche, situazioni indispensabili per costruire un futuro per questo patrimonio.
Dr Antonio Giuseppe Lauro - Capo Panel PrimOlio
Bibliografia: Antonio G. Lauro et al., Gli Extravergini Calabresi - Guida agli oli di qualità (2008).

sabato 14 marzo 2009

A Palmi, convegno "OLIOVERITAS".

Palmi (RC). L’olio extravergine d’oliva è al centro di una battaglia che vede impegnati produttori e organismi legislativi nel proporre strategie a tutela della qualità del prodotto e per combattere la disinformazione del consumatore, valorizzandone l’origine. 
Di questo se ne discuterà venerdi' 20 marzo alle ore 16,30 a Palmi (RC), presso la Casa della Cultura "Leonida Repaci" in un convegno dal titolo "Olioveritas". L’iniziativa vuole anche essere un momento di confronto tra diverse realtà produttive del Mediterraneo.
RF