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lunedì 19 giugno 2017

Olivicoltura nel terzo millennio: se ne è discusso a Oppido Mamertina nel corso di un evento promosso dall’ARSAC di Palmi.

L’olivicoltura, parte importantissima – se non preponderante – del settore primario della piana di Gioia Tauro, non riesce ormai a sostenere economicamente gli imprenditori agricoli e quanti, in misura differente, in questo settore sono impiegati.
Ma non è solamente la crisi economica alla base di questo calo visibile dei ricavi medi nel settore oleario, visto che sempre più spesso è l’aspetto tecnico a diventare fattore limitante.
L’ARSAC di Palmi, fin dalla sua istituzione impegnata nel monitoraggio del fenomeno e nell’attività di assistenza tecnica al settore agricolo ha provato, nel corso del convegno/dibattito “Olivicoltura nel terzo millennio – concimazione, difesa, marketing”, a delinearne alcuni aspetti proponendo le più utili ed innovative modalità di azione.
Il seguitissimo incontro, che ha colmato oltre misura la sala consiliare del Comune di Oppido Mamertina, è stato aperto dagli indirizzi di saluto del sindaco – e consigliere della Città Metropolitana di Reggio C. – Dr Domenico Giannetta, che ha posto l’accento sulla necessità di innovare i processi produttivi, sempre più spesso ancorati ad arcaici e obsoleti modi di vedere la coltivazione della pianta d’olivo.
Moderato dal giornalista Alberto Mazzacuva, il convegno ha poi visto le dettagliate relazioni sui temi più “scottanti” riscontrati nell’area di interesse sottesa al comune di Oppido M.: la fertilizzazione, la difesa ed il marketing.
Le relazioni, complete ed esaustive, sono state presentate dai tecnici ARSAC del CeDA 19 di Palmi che – alla luce del nuovo Piano di Azione Nazionale (PAN) - hanno trattato i molteplici aspetti legati al corretto impiego dei fertilizzanti per la realizzazione di una produzione di qualità e quantità ed informando i presenti su quanto, ad oggi, la ricerca ha messo a disposizione per correttamente proteggersi da insetti e funghi veri responsabili delle mancate produzioni delle disastrose annate agrarie 2014/2015 e 2016/2017, unitamente alle problematiche legate agli innegabili cambiamenti climatici.
Nelle conclusioni, curate dal responsabile ARSAC di Palmi Dr Domenico Solano, è emersa la piena disponibilità dell’Azienda ARSAC ad organizzare incontri e visite mirate al fine di sostenere l’introduzione dei processi innovativi prodotti dagli Enti di Ricerca e Sviluppo, necessari per una olivicoltura al passo coi tempi. Per ultimo, è stato posto l’accento sul ruolo non marginale delle Organizzazioni di Produttori ai fini di uno sviluppo non più rinviabile del settore olivicolo; queste devono svolgere appieno il ruolo di promozione, valorizzazione e commercializzazione delle produzioni olearie a loro demandato dalla normativa comunitaria di settore.