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giovedì 5 maggio 2011

TerraOlivo Gala Dinner! Le prime indiscrezioni.

Gerusalemme. Nonostante lo stretto riserbo dell'organizzazione, trapelano già le prime indiscrezioni sull'atteso "menu dell'olio" previsto per la cena di gala che farà da corollario alla serata di premiazione delle aziende vincitrici della seconda edizione del concorso internazionale "TerraOlivo 2011- Mediterranean International Olive Oil Competition".
Ministri, Ambasciatori, rappresentanti politici di Israele, capitani d’industria, personalità di spicco del mondo dell’olio d’oliva, giornalisti ed esponenti delle maggiori università internazionali, potranno assaporare e testare "sul campo" gli abbinamenti scelti da grandi Chef internazionali per la sontuosa cena di gala. 
Sarà data quindi, agli ospiti, la possibilità di effettuare un emozionante viaggio tra la gastronomia della cucina internazionale del Jerusalem Inbal Hotel, riccamente condita con olio extravergine di oliva proveniente da tutti i bacini olivicoli internazionali, ed appositamente predisposta per far si che siano esaltati i sapori ed i piaceri legati all'uso "consapevole" dell'olio extravergine in cucina.
Ma ecco, nel dettaglio, i piatti previsti per la "TerraOlivo 2011 - Gala Dinner".
First courses
"Millefoglie" di fegato di pollo con foglie di mandorle, pere, vinaigrette, con olio extravergine di oliva "Nabali".
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Filetti di melanzane affumicate con cubo di barbabietola rossa, tahini (crema di sesamo) e olio extravergine di oliva "Souri".
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Cubetti di trota con radici vegetali, cipolla e succo di agrumi, condito con olio extravergine di oliva "Lechin".
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Insalata di germogli, cereali, vino bianco e semi di girasole all’olio extravergine di oliva "Manzanilla".
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Carpaccio di manzo con insalata di fagioli, limes, cipolla rossa, aceto balsamico e olio extravergine di oliva varietà "Picual".
In esclusiva la foto di uno dei piatti.
Main courses
Salmone alla salsa di agrumi con piselli, salsa allo zafferano e olio extravergine di oliva varietà "Picholine".
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Filetto di manzo su letto di grano, con salsa al vino rosso e olio extravergine di oliva "Nabali".
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Costola di agnello su letto di menta fresca, salsa al pepe e olio extravergine di oliva "Arbequina".
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Denis su letto di risotto e finocchi al vino bianco, limone, mandorle e olio extravergine di oliva "Koroneiki”.
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Pollo ripieno al pistachio e carciofi, con aglio, zafferano, miele e salsa di melograno.
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Carpaccio di entrecote e verdure alla griglia, con salsa di limone e olio extravergine di oliva "Picual".

Dessert 
Profiterole con mousse al cioccolato, torrone e caffè.
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Macedonia di frutta di stagione con canella.
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Biscotti all’arancia su un letto di torta al cioccolato, con salsa di frutti di bosco.
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Mousse di limone meringa, "briciole" con burro di arachidi.
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Sorbetto agli agrumi con gelatina di vino, cioccolato al pistacchio e olio extravergine di oliva "Nabali".
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Sigari alla nocciola con mirtilli su piramide di semolino, all’acqua di rose e cannella.

Su questo blog - che per tutto il mese di maggio sarà quasi esclusivamente dedicato all'evento TerraOlivo 2011 - presto nuove notizie carpite in anteprima all'organizzazione in Terra Santa.
Antonio G. Lauro

mercoledì 26 gennaio 2011

TerraOlivo 2011 – Israele premia l’alta qualità dell’extravergine.


Sono già aperte le iscrizioni al concorso internazionale “TerraOlivo Award 2011” riservato agli oli extravergine di oliva di alta gamma. 
Dal 15 maggio e per 7 giorni, Gerusalemme si trasformerà nella capitale mondiale degli oli extravergine di oliva di qualità, accogliendo presso le splendide strutture del Jerusalem Inbal Hotel tutta la carovana organizzativa del premio internazionale.
Giudici internazionali, provenienti da ogni parte del mondo, saranno impegnati nelle dure selezioni dove valuteranno gli oli presentati al concorso col fine ultimo di far trionfare l’alta qualità.
Accanto al prestigioso premio TerraOlivo la kermesse israeliana vedrà svolgersi, nel corso dei 7 giorni dedicati alla manifestazione, tutta una serie di congressi internazionali, momenti didattici, stage dimostrativi e visite guidate alla scoperta dell’olivicoltura della regione mediorientale.
Ma cos’è in dettaglio il TerraOlivo Award, lo chiediamo al Dr Antonio G. Lauro – Capo Panel della manifestazione – e responsabile per l’Italia del premio.
Un momento di TerraOlivo 2010
<<TerraOlivo – esordisce Lauro – è la più importante manifestazione mondiale dedicata al mondo dell’extravergine di qualità, nata dalla brillante intuizione dei co-fondatori della manifestazione - Mr Moshe Spak ed il prof. Raul Castellani – reduci dal successo internazionale dell’altra loro creatura “TerraVino”, giunta ormai alla quinta edizione. Gerusalemme, culla dell’olivicoltura e terra pregna di significati storici e culturali legati indissolubilmente alla nostra radice cristiana, continua Lauro, ci è sembrata la sede ideale dove far “gareggiare” a suon di profumi ed aromi, le migliori produzioni oleicole internazionali. E non senza malcelato orgoglio – parole di Lauro – ricordo che la prima edizione (TerraOlivo 2010 n.d.r.) è stata vinta da un’azienda italiana, l’Olearia San Giorgio di San Giorgio Morgeto (RC) e che altre 15 eccellenze olearie italiane sono state insignite del riconoscimento “Gran Prestige Gold, Prestige Gold e Gold” (per l’elenco completo delle aziende vincitrici anno 2010 visitate il link: www.terraolivo.org/it_resultados.htm). Per qualunque chiarimento – conclude Antonio Lauro – non esitate a contattarmi direttamente al mio indirizzo e-mail aglauro@tiscali.it o attraverso il mio blog primolio.blogspot.com>>.
Ma come fare per inviare i propri oli alla manifestazione di Gerusalemme? Contattiamo telefonicamente Moshe Spak – direttore affari internazionali di TerraOlivo. <<Ad oggi, poco dopo l’apertura ufficiale dell’accoglimento delle adesioni, ci riferisce Spak, sono già tanti i campioni giunti in Israele e, con i fax di adesione, abbiamo già raddoppiato le etichette pervenute a Gerusalemme nel 2010 che erano circa 200. Stranamente – continua Spak – nonostante l’Italia sia il “Campione in Carica”, avendo vinto la storica prima edizione di TerraOlivo 2010, sono ancora poche le adesioni giunte dalla vostra splendida terra. Ed è per questo, che aspettiamo con impazienza i campioni di olio italiano, che saranno graditi “ambasciatori del gusto” in terra Santa. Per partecipare, quindi, basta scaricare il regolamento ed il modulo di partecipazione dal nostro sito www.terraolivo.org oppure contattare il nostro referente in Italia Dr Antonio G. Lauro>>.
L’appuntamento è quindi fissato in Israele dal 15 al 21 maggio 2011 dove, speriamo, possa trionfare ancora la nostra eccellenza oleicola, universalmente riconosciuta quale massima espressione dell’arte del fare l’olio.
Dr Antonio G. Lauro

mercoledì 4 agosto 2010

TerraOlivo: grazie di cuore Inbal Jerusalem Hotel.

Credo, senza tema di smentita, che parte del successo di TerraOlivo 2010 sia da attribuire alla splendida location scelta dagli organizzatori per ospitare le giornate del premio internazionale e del congresso: l'Inbal Jerusalem Hotel.
L'architettura del complesso alberghiero, la disposizione delle sale, il patio interno, le cucine, tutto sembra stato costruito ad arte intorno a TerraOlivo.
Il management dell'albergo, non nuovo ad eventi internazionali, si è prodigato oltre ogni limite per facilitare le attività connesse al premio, senza interferire con la normale attività alberghiera.
Si comincia domenica 25 luglio con l'accoglienza del panel di giurati internazionali e si andrà avanti per tre giorni con gli assaggi, prima del tanto atteso congresso internazionale del 28.
Un'ampia e comoda sala a disposizione dei giudici, tutti i confort per consentire, ad essi, la massima concentrazione. Gli unici rumori quelli dello sgattaiolare alacre dei camerieri in livrea, i 'caratteristisci' rumori derivanti dall'assaggio degli oli ed il fruscio delle schede del concorso.
La piscina per ritemprare il corpo e lo spirito, tra una seduta e l'altra, la spettacolare cucina dell'Inbal prodiga, grazie alle esperte mani dello Chef Executive Itzik Barak, di piatti della tradizione del paese che ci ospita, preparati secondo le direttive kosher, con richiami alle cucine internazionali, con l'Italia su tutte.
Mangiare tagliatelle ai funghi o ravioli in salsa verde lontani dall'Italia non sempre è un'esperienza consigliabile! Ma su insitenza di Itzik e dall'alto della mia spregiudicatezza culinaria ho voluto provare i piatti. Excellent! In una parola.
Jaffa Gate
Ma l'unicità dell'Inbal Jerusale Hotel sta anche nella sua ubicazione strategica e nella spettacolare vista che si può godere dalle camere che affacciano sulla città vecchia e dal riservatissimo nono piano dell'albergo.
L'Inbal, situato a 400 metri dalla Porta di Jaffa, storico ingresso alla città vecchia di Gerusalemme ed a circa un chilometro dal Santo Sepolcro, culmine della Via Dolorosa percorsa 2000 anni fa da nostro Signore Gesù Cristo, è così una privilegiata via d'accesso ai luoghi Santi della cristianità. Come il biblico Monte degli ulivi, con l'orto dei Getsemani, altro luogo Santo per noi cristiani, situato proprio alle spalle dell'hotel; monte così chiamato dai residenti per ricordare come Israele è stato, un tempo, la culla della produzione di olio d'oliva fin dall'epoca del primo Tempio, per il quale Re Salomone promise 20.000 bat d'olio (circa 4.000 quintali) ai tagliatori di legno di olivo per realizzare le strutture del tempio. 
Ma l'albergo, cinque stelle superiore, che affonda le radici nel passato glorioso di questa terra, è solidamente proiettato verso il futuro.
Coccole, professionalità, attenzione verso la soddisfazione del cliente: questo, e tanto altro ancora, è l'Inbal Jerusalem Hotel.


Dr Antonio Giuseppe Lauro - Ospite.

TerraOlivo Congress 2010: qualità, cucina e salute in Terra Santa.

Gerusalemme (IL). Storico record di partecipanti al congresso 'The olive oil revolution - quality, culinary and health', che si è svolto il 28 luglio 2010 presso l'Inbal Hotel di Gerusalemme.
Alla convention, organizzata nell'ambito della manifestazione TerraOlivo 2010, si sono dati appuntamento i massimi esperti internazionali del mondo dell'olivo e dell'olio, per parlare della situazione attuale e delle prospettive del settore.
A guardare il poster alle spalle dei relatori si capisce subito l'importanza dell'evento: molti sponsor, quasi tutti mass media o tecnici, con la gradita sorpresa, tra questi, del logo della Regione Calabria, a significare, anche in terra di Israele, il primato nazionale tra le regioni oleicole.
Tre le sessioni di lavoro previste dagli organizzatori: la prima, di presentazione ed avvio dei lavori, in plenaria, la seconda e la terza in contemporanea ed infine le due tavole rotonde finali a chiudere il congresso.
Davanti ad un auditorium stracolmo (stimate 500 presenze), apre i lavori congressuali la spagnola Mercedes Fernández Albaladejo, Capo dell'unita Chimica dell'olio di oliva e standardizzazione del Consiglio oleicolo internazionale (COI), che indica quali saranno le prossime tappe auspicate dal COI nel campo della ricerca scientifica e della standardizzazione delle analisi chimiche dell'olio di oliva. La dottoressa Fernández Albaladejo, intervistata dopo il congresso, dichiara che la prossima riunione esecutiva del COI avverrà in Italia e molto probabilmente proprio in Calabria.
A questa segue la lettura magistrale di Carlos Falco (spagnolo), che ha toccato i temi più importanti della nutrizione umana legata all'olio di oliva, ed ha anche presentato una nuova idea progettuale che mira ad ottenere oli extra vergine di oliva ad alto contenuto di polifenoli.
Tra i primi due interventi si è potuto assistere alle considerazioni messe in campo da Shimon Lavee, Professore emerito presso la Hebrew University e padre della varietà di olive più diffusa in Israele: la cultivar Barnea.
Successivamente il congresso si è diviso nelle due sessioni previste dal programma: Olive oil and health e Olive oil branding and culinary.
Ed anche in questo la direzione dell'Inbal Hotel ha superato se stessa, preparando due location differenti, ma strettamente collegate, per i due segmenti del congresso.
La prima sessione, 'Olio di oliva e salute', dedicata all'importanza dell'olio extravergine di oliva nella nostra dieta, quale artefice di benefici salutistici è stata aperta dall'intervento del Prof. Michael Aviram, Capo del Lipid Research Laboratory della Facoltà di Medicina (Israele), che ha riportato degli ultimi studi, molti dei quali italiani, sull'azione di protezione dei polifenoli dell'olio d'oliva dalle malattie cardiovascolari. A seguire, il Dr. Enzo Perri, Direttore del Centro di Ricerca per l'Olivicoltura e l'Industria Olearia – CRA OLI di Cosenza, ha posto l'accento sulla rilevanza sperimentale dell'identificazione genetica dell'olivo e sull'importanza dell'avere la certezza del germoplasma dell'olivo, quale fonte di nutraceutici.
Non sono mancati, nel congresso in Terra Santa, cenni sulla nuova tecnologia oggi a disposizione per rafforzare l'uso di olio di oliva, magistralmente esposti dall'Israeliano Dott. Shaul Eger.
Miss Mor Wilk, in rappresentanza degli studenti dell'Università Ebraica, ha poi trattato l'imporatnte tema legato alla presenza di vitamine nell'olio di oliva e loro biodisponibilità.
Sempre nella prima sessione dei lavori, il Prof. Maurizio Servili dell'Università degli Studi di Perugia, ha colto l'occasione del tema assegantogli: Indicazione geografica (IGP) e denominazione di origine protetta (DOP), per porre l'accento sulla mancanza di categoria merceologica apposita per identificare efficacemente un Olio Extravergine di Oliva di alta qualità, lamentando i ritardi nella normativa europea (e mondiale). A conclusione dei lavori il Dr. Dag Arnon, del Ministero dell'Agricoltura israeliano, ha trattato il tema legato alla composizione nutrizionale dell'olio di oliva, fortemente condizionata dalle tecniche colturali in olivicoltura.
In contemporanea, nella sala n° 2, si è svolta anche la seconda sessione dei lavori 'Olio di oliva tecnologia e cucina', incentrata sulla tecnologia nel settore olivicolo, dalla coltivazione alla trasformazione, con cenni sugli aspetti legati all'utilizzo dell'olio extravergine in cucina non come 'condimento' ma come vero e proprio 'alimento'.
Apre i lavori il Dr. Fathi Abdel Hadi, Capo Panel Israeliano e consulente aziendale, con una interessante relazione che ipotizza nuovi futuri scenari per la coltivazione dell'olivo.
Continuano gli interventi legati alla filiera dell'olio di oliva con Reuven Birger, consulente aziendale, che parla dei risvolti connessi alla tipologia di frantoio utilizzata per esaltare la qualità degli oli di oliva.
E' così il turno del Dr. Antonio G. Lauro, Capo Panel e Consulente settore olio di oliva per l'ARSSA – Regione Calabria, che con la relazione profumi e sapori degli oli extravergine di oliva ha provato a dar un nome ed una identificazione chimica ai sentori dell'olio.
In seguito la parola passa agli esperti 'sul campo', quelli che l'olio extravergine lo utilizzano per lavoro. Quattro le relazioni; la prima dell'israeliano Mr. Haim Spiegel, Food & Beverage chain manager del Dan Hotel sull'olio di oliva nel mercato della ristorazione: ristoranti e alberghi; a seguire quella di Idi Israelovitz, Chef e proprietario di Ristoranti, su cottura e condimento del pesce con olio extravergine di oliva e quella di Miki Shemo, pasticciere, sull'olio di oliva nella cottura. Conclude il Dr. Ran Polak, Direttore del Centro di Cucina Salutistica, Hadassah Optimal, con 'Cucinare con l'olio di oliva - più di quanto si possa immaginare'.
Per finire, le due tavole rotonde previste nel programma:
la prima, dal titolo le tendenze dei consumatori, moderata dal Prof. A. Malter (USA), ha visto interventi di Elad Ravid, responsabile Marketing, Yad Mordechai, di Lea Malka, VP marketing, Zeta, Hilla Wenkert, titolare di Olia's, di Riki Tzirin dell'HP Indigo e Liz Tagami, giornalista Olio d'oliva, USA;
la seconda, incentrata sulle tecniche colturali olivicole in Israele e loro effetto sulle caratteristiche dell'olio di oliva, moderata dal Dr. A. Dag del Ministero dell'Agricoltura isaraeliano, ha registrato gli interventi di Khader Darawsha, della Darawsha Olive Press, di Uri Yogev, Revivim, di Guy Rilov della Makura Farm, Yossy Friedman (Eretz Gshur), di Yair Hirsh (Meshek Ahia) e di Ehud Hanoch capo Divulgazione Agricola, Ministero dell'Agricoltura.
A seguire quello che doveva essere, a detta di uno degli organizzatori – Moshe Spak – 'un veloce spuntino' si è trasformato in un trionfo della cucina israeliana, interpretata magistralmente dallo Chef Executive dell'Inbal Hotel, Itzic Barak. Insalate e verdure, anatra, pesce di lago e di mare, un trionfo di carni, hanno deliziato i presenti, nel pieno rispetto della cucina tradizionale kosher.
Nel pomeriggio va in scena l'ultimo atto del convegno: la degustazione guidata di oli extravergine di oliva israeliani ed internazionali.
Molto partecipate anche le degustazioni di oli, curate dai capi panel Antonio G. Lauro e Fathi Abdel Hadi e da Maurizio Servili e Isabel Mazzucchelli, che hanno visto succedersi oli israeliani ed oli internazionali. Agli oltre 150 intervenuti, tra i quali spiccavano le livree di famosi chef israeliani, la Regione Calabria ha proposto, per il tramite del suo rappresentante Dr Antonio G. Lauro, l'olio che meglio rappresenta l'intera regione: l'olio della varietà Carolea.
Alla fine dei lavori Haim Gan, a nome degli organizzatori, da appuntamento a tutti alla cerimonia di proclamazione dei vincitori ed alla cena di gala preparata nelle sale dell'Inbal Hotel, per celebrare la supremazia dell'olio extravergine di oliva.
Dr Antonio G. Lauro

lunedì 2 agosto 2010

TerraOlivo 2010: che la competizione abbia inizio!

Gerusalemme (IL), luglio 2010. Inizia al mattino presto la cerimonia di insediamento della giuria internazionale chiamata per decidere le sorti dei 189 oli extravergini di oliva in concorso, provenienti da 14 differenti paesi.
Dopo il benvenuto nella città Santa di Gerusalemme, portato dagli organizzatori ed una breve presentazione delle attività che coinvolgeranno i giudici dei tre panel nelle prossime giornate di assaggio, il direttore del concorso – Ing. Raùl César Castellani, Argentino – ufficializza le direzioni dei panel affidate ad Antonio G. Lauro (Italia), a Jesus Santolaya Heredero (Spagna) ed a Fathi Abd El-Hadi (Israele). Ogni panel, composto da almeno 6 membri, sarà chiamato a valutare, autonomamente, un terzo dei campioni in gara.
A far da cornice a tutte le complesse attività che un panel di assaggio comporta, presso l'Inbal Hotel di Gerusalemme, per tre giorni trasformato nel centro delle attività concorsuali, è stata allestita una splendida sala attrezzata.
Per evitare di stressare i giudici e consentire loro una buona serenità di giudizio i 63 campioni giornalieri, opportunamente resi anonimi, sono stati distribuiti nei tre differenti tavoli.

Abbiamo chiesto al direttore Castellani, il cui cognome tradisce le chiare origini italiane, di dettagliarci la provenienza degli oli iscritti al concorso.
'E' stata la Spagna, con 61 campioni, la nazione più presente al concorso, esordisce Castellani, seguita da Israele con 46 campioni e l'Italia con 26, mentre Portogallo ed Argentina hanno inviato rispettivamente 14 e 13 campioni. Simile la partecipazione numerica del Cile (6 oli in concorso), degli Stati Uniti (6 campioni) e dell'Uruguay (5 oli). Croazia e Grecia 3 campioni, Sud Africa e Turchia 2 oli, a finire Malta e Palestina con un olio ciascuna'.
'Per essere la prima edizione di un premio internazionale, continua Moshe Spak, co-organizzatore con Haim Gan e Castellani del premio TerraOlivo, ci sentiamo veramente soddisfatti per la partecipazione e la fiducia che le aziende ci hanno volto accordare'.

Finiti gli assaggi della prima giornata, facciamo un giro tra i tavoli per sentire le impressioni dei giudici internazionali.
'Non mi aspettavo una qualità media degli extravergini in concorso così alta – dichiara col bonario sorriso che lo contraddistingue Shimon Lavee, professore emerito presso la Hebrew University – che ha reso molto difficoltoso il mio lavoro di giurato'.
'Amari e pungenti! Ecco in due parole come descrivere gli oli assaggiati in questa mattinata – dichiara Antonio Giuseppe Lauro, capo di uno dei tre panel a TerraOlivo – descrittori, questi, fortemente legati al contenuto di polifenoli nell'olio e sintomo di elevata qualità'.
La mattinata si conclude con il piacevole incontro con la cucina israeliana, magistralmente interpretata – nel rispetto della tradizione kosher – dall'Executive Chef Itzik Barak, una delle tante perle che l'Inbal Hotel ha offerto ai propri ospiti nel corso dell'International Award TerraOlivo.
Dr Antonio G. Lauro