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lunedì 2 agosto 2010

TerraOlivo 2010: che la competizione abbia inizio!

Gerusalemme (IL), luglio 2010. Inizia al mattino presto la cerimonia di insediamento della giuria internazionale chiamata per decidere le sorti dei 189 oli extravergini di oliva in concorso, provenienti da 14 differenti paesi.
Dopo il benvenuto nella città Santa di Gerusalemme, portato dagli organizzatori ed una breve presentazione delle attività che coinvolgeranno i giudici dei tre panel nelle prossime giornate di assaggio, il direttore del concorso – Ing. Raùl César Castellani, Argentino – ufficializza le direzioni dei panel affidate ad Antonio G. Lauro (Italia), a Jesus Santolaya Heredero (Spagna) ed a Fathi Abd El-Hadi (Israele). Ogni panel, composto da almeno 6 membri, sarà chiamato a valutare, autonomamente, un terzo dei campioni in gara.
A far da cornice a tutte le complesse attività che un panel di assaggio comporta, presso l'Inbal Hotel di Gerusalemme, per tre giorni trasformato nel centro delle attività concorsuali, è stata allestita una splendida sala attrezzata.
Per evitare di stressare i giudici e consentire loro una buona serenità di giudizio i 63 campioni giornalieri, opportunamente resi anonimi, sono stati distribuiti nei tre differenti tavoli.

Abbiamo chiesto al direttore Castellani, il cui cognome tradisce le chiare origini italiane, di dettagliarci la provenienza degli oli iscritti al concorso.
'E' stata la Spagna, con 61 campioni, la nazione più presente al concorso, esordisce Castellani, seguita da Israele con 46 campioni e l'Italia con 26, mentre Portogallo ed Argentina hanno inviato rispettivamente 14 e 13 campioni. Simile la partecipazione numerica del Cile (6 oli in concorso), degli Stati Uniti (6 campioni) e dell'Uruguay (5 oli). Croazia e Grecia 3 campioni, Sud Africa e Turchia 2 oli, a finire Malta e Palestina con un olio ciascuna'.
'Per essere la prima edizione di un premio internazionale, continua Moshe Spak, co-organizzatore con Haim Gan e Castellani del premio TerraOlivo, ci sentiamo veramente soddisfatti per la partecipazione e la fiducia che le aziende ci hanno volto accordare'.

Finiti gli assaggi della prima giornata, facciamo un giro tra i tavoli per sentire le impressioni dei giudici internazionali.
'Non mi aspettavo una qualità media degli extravergini in concorso così alta – dichiara col bonario sorriso che lo contraddistingue Shimon Lavee, professore emerito presso la Hebrew University – che ha reso molto difficoltoso il mio lavoro di giurato'.
'Amari e pungenti! Ecco in due parole come descrivere gli oli assaggiati in questa mattinata – dichiara Antonio Giuseppe Lauro, capo di uno dei tre panel a TerraOlivo – descrittori, questi, fortemente legati al contenuto di polifenoli nell'olio e sintomo di elevata qualità'.
La mattinata si conclude con il piacevole incontro con la cucina israeliana, magistralmente interpretata – nel rispetto della tradizione kosher – dall'Executive Chef Itzik Barak, una delle tante perle che l'Inbal Hotel ha offerto ai propri ospiti nel corso dell'International Award TerraOlivo.
Dr Antonio G. Lauro