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martedì 20 dicembre 2016

IGP "Olio di Calabria", da oggi è legge.

L’“Olio di Calabria” ottiene la tutela Ue con l'Igp
La Commissione europea ha approvato la domanda di registrazione nell'elenco delle indicazioni geografiche protette. Salgono a 291 i prodotti alimentari italiani nel registro delle specialità gastronomiche.

BRUXELLES La Commissione europea ha approvato la domanda di registrazione nell'elenco delle indicazioni geografiche protette (Igp) dell'"Olio di Calabria". L'extravergine d'oliva «ottenuto da olive coltivate nella regione Calabria nel sud Italia», si legge in una nota della Commissione europea, «negli ultimi anni ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali». Con l'Olio di Calabria Igp salgono a 291 i prodotti alimentari italiani tutelati dall'Ue come parte del "Door", il registro che contiene oltre 1.380 specialità gastronomiche Dop, Igp e Stg.

Fonte: Corriere della Calabria

lunedì 7 dicembre 2015

Ministero Agricoltura (MIPAAF): al via campagna istituzionale di promozione prodotti Dop e Igp.


Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è partita la campagna istituzionale di promozione per aumentare la conoscenza e sostenere il consumo dei prodotti Dop e Igp. L'iniziativa, che coinvolge anche i punti vendita della Grande distribuzione organizzata che hanno aderito all'iniziativa, rientra nel quadro di azioni che il Mipaaf ha messo in campo per i prodotti di qualità certificata DOP IGP, protagonisti anche nell'ambito di Expo Milano 2015.
"Con 839 prodotti certificati dall'Unione europea - commenta il Ministro Maurizio Martina - siamo leader assoluti nel campo della qualità. Un patrimonio che vogliamo continuare a valorizzare al meglio, attraverso azioni coordinate e strategiche per far crescere ancora un settore che vale già oggi più di 13,5 miliardi e coinvolge circa 150.000 imprese. La campagna di informazione, frutto anche del lavoro del Tavolo permanente istituito per la prima volta dal Ministero tra le associazioni della Grande Distribuzione Organizzata e le Associazioni dei Consorzi, ha l'obiettivo di rafforzare il comparto dei prodotti a indicazione geografica anche nel mercato interno. In questi 20 mesi abbiamo lavorato molto su 3 fronti cruciali come quello delle relazioni diplomatiche, della promozione dei prodotti e della lotta al falso Made in Italy agroalimentare".
"Proprio a Milano - continua il Ministro - abbiamo organizzato l'Assemblea mondiale delle IG, che ci ha consentito concreti passi in avanti nelle relazioni diplomatiche e fra imprese per tutelare meglio le nostre denominazioni. Nella promozione per la prima volta parte un'azione coordinata con la Gdo per mettere in evidenza i prodotti di qualità certificata nei punti vendita, in coordinamento proprio con il nostro spot istituzionale. Sul fronte della lotta alla contraffazione abbiamo superato le 700 operazioni a contrasto dei falsi Dop Igp, tanto nel territorio comunitario quanto sulla rete. Con orgoglio dico che siamo l'unica istituzione al mondo ad avere accordi con player mondiali del web come Alibaba e eBay che ci consentono di dare al 'brand geografico' lo stesso livello di tutela dei più grandi marchi commerciali. Tradotto in numeri significa ad esempio aver bloccato flussi di commercio di falso Parmigiano per 99.000 tonnellate al mese, ovvero 11 volte la produzione mensile di quello autentico".
LE AZIONI DEL MIPAAF A PROMOZIONE E TUTELA DELLE IG
Nel corso del 2015 è stato forte l'impegno del Mipaaf per la tutela e la promozione dei prodotti Dop e Igp sul fronte nazionale e internazionale. In particolare sono state messe in campo 4 azioni principali. È stato siglato ad Expo un accordo con la GDO (nello specifico con Federdistribuzione, Ancc-Coop, Ancd-Conad), uno dei mercati più importanti a livello nazionale, con lo scopo di rilanciare i consumi dei prodotti a denominazione. Il protocollo di intesa garantisce, tra l'altro, una migliore informazione dei consumatori e favorisce una più facile individuazione dei prodotti Dop e Igp presso i punti vendita. Allo stesso tempo sono state rafforzate le attività di contrasto alla contraffazione dei prodotti a denominazioni anche sul web, nuova frontiera dell'agropirateria. Tali attività consentono di bloccare su internet i flussi di vendite di prodotti falsi o Italian sounding. Inoltre è stato realizzato un focus sulle Indicazioni geografiche nel piano del Governo per il sostegno all'export del Made in Italy. Per quanto riguarda invece la difesa del sistema delle denominazioni a livello internazionale, il Ministero delle politiche agricole sta portando avanti il suo impegno a fianco del Governo nel negoziato UE-USA per un accordo globale di libero scambio e degli investimenti (TTIP).

Fonte: Ufficio Stampa MIPAAF

martedì 19 marzo 2013

Passata in sordina la nuova normativa UE sui prodotti tipici.

Nuova Disciplina Europea per le IGP, DOP e STG: al via il nuovo Regolamento (UE) n. 1151/2012.
E’ entrato in vigore il 3 gennaio 2013 il Regolamento n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (G.U.U.E. del 14 dicembre 2012) scaricabile su eur-lex.europa.eu, che ha abrogato i precedenti Regolamenti 509 e 510 del 2006.
La nuova normativa riguarda i regimi di qualità dei prodotti agricoli ed alimentari ad eccezione delle produzioni vitivinicole.
La nuova legislazione prevede procedure di registrazione più veloci e semplificate, in particolare per quanto riguarda il periodo di opposizione, che viene dimezzato, passando da 6 a 3 mesi.
Il nuovo Regolamento tende a rafforzare la tutela della produzione agricola, ittica e dell’acquacultura di qualità come motore dell’economia comunitaria. Viene rinforzato sia il ruolo dei produttori, delle associazioni di categoria ed in particola modo dei Consorzi di Tutela.
Obiettivo principe del nuovo regolamento è quello di garantire agli agricoltori ed ai produttori “un giusto guadagno” per le qualità e caratteristiche del prodotto IGP e DOP, con la conseguente necessità di fornire informazioni corrette e complete affinché i consumatori possano compiere scelte di acquisto più consapevoli.
Una delle novità principali è data dall’introduzione, accanto ai regimi di qualità già esistenti (Dop Igp e Stg) di un seconda classe di regimi di qualità, per il solo mercato interno e da utilizzare su base volontaria.
Due sono le principali indicazioni facoltative di qualità la prima di immediata introduzione:
· “prodotti di montagna” disciplinata dall’art. 31 del Reg. 1151/2012
· “prodotto dell’agricoltura delle isole” disciplinato dall’art. 32 del Reg. 1151/2012
Entrambi potranno essere un strumento di identificazione ai produttori di tali aree per migliorare la commercializzazione dei propri prodotti sia in loco che nelle reti distributive con maggiore garanzia per i consumatori sulla provenienza dei predetti prodotti.
Val la pena di ricordare che la definizione delle zone di montagna è quella individuata dal Piano di sviluppo rurale con il regolamento (CE) n. 1257/1999 del Consiglio, del 17.05.1999, espressamente menzionato al punto 2 del su citato art. 31.
L'indicazione può essere riferita solamente ai prodotti agricoli destinati al consumo umano ed elencati nell'allegato 1 del trattato. I requisiti di base previsti per tale riconoscimento sono che le materie prime e gli alimenti per animali provengano essenzialmente da zone di montagna, mentre nel caso dei prodotti trasformati, anche la trasformazione deve aver luogo in zone di montagna.
La seconda, quella relativa al prodotto dell’agricoltura delle isole, invece è solo in fase di studio e entro il 4 gennaio 2014 la Commissione dovrà presentare al Parlamento ed al Consiglio Europeo una relazione sull’opportunità di creare anche quest’ultima indicazione, che si riferirà solo ed esclusivamente a prodotti con materie prime provenienti dalle isole e con trasformazione che avvenga nelle stesse zone insulari.
E’ assolutamente importante segnalare che nuovi prodotti entrano a beneficiare dei regimi di certificazione di qualità IGP,DOP e STG.
Nel caso delle DOP ed IGP questi sono i nuovi prodotti tutelabili: cioccolato e prodotti derivati; sale; cotone; cuoio; pellame; piume.
A tale proposito appare chiara la soddisfazione in Italia di Cervia per il sale e di Modica per il cioccolato che hanno già avviato i contatti con il Ministero dell’Agricoltura per l’avvio della procedura di riconoscimento.
Nel caso, invece, delle STG Specialità Tradizionali Garantite, è importante sottolineare non tanto l’introduzione del sale come prodotto tutelabile, quanto il fatto che non fanno più parte dell’elenco alcuni prodotti che sono storicamente stati un fiore all’occhiello per la gastronomia italiana e ci riferiamo in particolar modo a “gelati e sorbetti”, ma anche ”salse e condimenti preparati”, “minestre e brodi.”
Importante evidenziare che per le STG, sarà possibile la registrazione di un solo nome e sarà necessario un uso comprovato del prodotto sul mercato da almeno30 anni, e non più 25.

giovedì 17 maggio 2012

Le tipicità calabresi avranno una nuova "casa".

L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha presieduto un incontro con i rappresentanti dei Consorzi del sistema di eccellenza agroalimentare riconosciuti DOP e IGP per discutere sull’importanza che gli organismi di tutela rivestono per la Calabria.
All’incontro hanno preso parte presidenti e delegati dei Consorzi calabresi di tutela di salumi, clementine, bergamotto, olio di oliva alto crotonese, olio di oliva Lametia, olio di oliva Bruzio, patata della Sila, limone di Rocca Imperiale, fico dottato di Cosenza, liquirizia di Calabria, cipolla rossa di Tropea. Tra le varie indicazioni comuni formulate durante la riunione anche quella del rilancio, in forma unitaria, del sistema di tutela e promozione delle produzioni d’origine.
L’assessore Trematerra ha proposto di dar vita ad un centro di rappresentanza delle produzioni di eccellenza calabresi “un luogo – ha spiegato - che consenta di valorizzare la ricchezza e l’importanza che tali produzioni ricoprono per la nostra regione”. A tale riguardo l’assessore si è mostrato particolarmente soddisfatto per la disponibilità del sindaco di Rocca Imperiale, Ferdinando De Leo, di mettere a disposizione il monastero dei “Frati Osservanti”, edificio risalente al 1600, ristrutturato nel 1984 e destinatario di ulteriori interventi previsti dal FAS 2007-2013. Il sindaco De Leo ha inoltre espresso la volontà di attivare ulteriori iniziative di supporto come, ad esempio, sostenere la collaborazione con le alte scuole di cucina nazionali allo scopo di creare un punto di riferimento centrale per la promozione della filiera agricola made in Calabria.
“È un idea sinergica a costo zero per la Regione – ha evidenziato Trematerra - e potrebbe diventare un modello da esportare in altre realtà regionali, a suggello dell’inscindibile legame tra il territorio e prodotti”.
I rappresentati dei Consorzi presenti all’incontro, ribadendo l’importanza di sviluppare azioni sinergiche, hanno stabilito di costituire un’associazione regionale per consentire una maggiore forza contrattuale e una più ampia permeazione dei prodotti calabresi nella catena della ristorazione.

venerdì 8 luglio 2011

Commissione Europea: 37 milioni di euro per la promozione dei prodotti agroalimentari.

Bruxelles. La Commissione europea ha approvato 26 programmi in 13 Stati membri a sostegno della promozione dei prodotti agroalimentari di qualità.
Il bilancio totale dei programmi, che dureranno da uno a tre anni, è € 75.100.000, dei quali l'UE contribuirà con il 50%. 
I programmi selezionati riguardano il vino, DOP, IGP e STG, agricoltura biologica, frutta e verdura, orticoltura, latte e latticini, olio d'oliva e olive da tavola, uova, olio di semi e carne.
Per quanto riguarda l'Italia sono stati approvati i progetti dell Consorzio della Mela Alto Adige IGP e di Unaprol ed un progetto che vede coinvolti Prosciutto di Parma DOP e Parmigiano Reggiano DOP.
"Nell'Unione europea i prodotti agricoli sono unici nella loro qualità e la diversità", ha dichiarato Dacian Cioloş, commissario responsabile dell'agricoltura e dello sviluppo rurale. "In un mercato globale sempre più aperto, non è sufficiente la sola produzione di cibo e bevande. Dobbiamo aumentare gli sforzi per comunicare ai consumatori la qualità dei prodotti agricoli europei".
Per saperne di più: http://europa.eu
Dr Antonio G. Lauro

mercoledì 29 giugno 2011

Souvenir delle vacanze? Perché non un prodotto tipico.

Per il 60% degli italiani in vacanza, il cibo è il souvenir preferito da portare a casa in ricordo del proprio viaggio: è il dato che emerge da un sondaggio della Coldiretti in vista dell’estate.
Il sondaggio della Coldiretti evidenzia come quasi 6 italiani su 10 preferiscono acquistare prodotti alimentari caratteristici del territorio (olio extravergine di oliva, vino, formaggi, salumi), ma il 26% apprezza anche i prodotti dell’artigianato locale (ceramica, tessuti e oggetti in legno), mentre sembrano decisamente tramontati souvenir più commerciali come cartoline, gadget e magliette, scelti solo dal 12% dei turisti. Nonostante la crisi, solo il 5% ha dichiarato di rinunciare ad acquistare alcun ricordo della propria vacanza.
Il souvenir preferito? Il cibo
"L'acquisto di prodotti tipici è una tendenza in rapido sviluppo favorita dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verificata nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, feste e sagre di ogni tipo", spiega la Coldiretti, sottolineando la leadership italiana nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con migliaia di specialità tradizionali regionali e centinaia di prodotti a denominazione di origine (DOC, DOCG, IGT, IGP, DOP, STG).
Le specialità regionali.
Dalla mozzarella di bufala campana al formaggio Asiago tipico del Veneto, dal pecorino della Sardegna al prosciutto San Daniele delle montagne del Friuli, dal piemontese Barolo alla Fontina valdostana, dall'Extravergine Toscano al Caciocavallo Silano, si tratta di un patrimonio che “rappresenta il motore del turismo enogastronomico” che in Italia vale 5 miliardi di euro.
Dr Antonio G. Lauro

giovedì 17 febbraio 2011

L'Europa dei prodotti tipici: da oggi sono mille le registrazioni.


La denominazione «Piacentinu Ennese» (DOP), che designa un formaggio pecorino italiano, é oggi la millesima denominazione registrata secondo il regime di qualità dei prodotti agricoli e alimentari della Commissione. Fin dalla loro istituzione, che risale al 1992, i regimi dell'UE hanno consentito di registrare prodotti agricoli e alimentari di qualità provenienti non solo dai paesi di tutta l'UE, ma anche da al di fuori del suo territorio. Durante gli scorsi anni si è verificata un'impennata delle domande di registrazione in seguito agli allargamenti dell'UE e al crescente interesse manifestato dai produttori di paesi terzi, fra cui l'India, la Cina, la Tailandia e il Vietnam.
Dacian Ciolos, il commissario responsabile per l'Agricoltura e lo Sviluppo rurale, ha dichiarato in merito: "La registrazione della millesima denominazione di qualità costituisce una tappa fondamentale nella storia dei regimi di qualità. Tali regimi, che conferiscono visibilità ai prodotti europei di qualità valorizzando le tradizioni agricole ed il patrimonio rurale, racchiudono ancora grandi potenzialità." Il commissario ha aggiunto: "I regimi di qualità rappresentano l'elemento cardine del Pacchetto "qualità" della Commissione attualmente discusso in sede di Parlamento e di Consiglio. Questa proposta intende rafforzare i regimi delle DOP e delle IGP e conferire nuovo slancio al regime delle STG esaltando il ruolo e le responsabilità delle associazioni di produttori."
I Registri comunitari di qualità così comprendono, da oggi, 1000 prodotti registrati tra cui:
505 Denominazione di Origine Protetta  (DOP);
465 Indicazioni Geografiche  Protette (IGP);
30 Specialità Tradizionali Garantite (STG).
E l'Italia, con 224 denominazioni, è il primo Paese per prodotti registrati.
Dr Antonio G. Lauro