Il sondaggio della Coldiretti evidenzia come quasi 6 italiani su 10 preferiscono acquistare prodotti alimentari caratteristici del territorio (olio extravergine di oliva, vino, formaggi, salumi), ma il 26% apprezza anche i prodotti dell’artigianato locale (ceramica, tessuti e oggetti in legno), mentre sembrano decisamente tramontati souvenir più commerciali come cartoline, gadget e magliette, scelti solo dal 12% dei turisti. Nonostante la crisi, solo il 5% ha dichiarato di rinunciare ad acquistare alcun ricordo della propria vacanza.
Il souvenir preferito? Il cibo
"L'acquisto di prodotti tipici è una tendenza in rapido sviluppo favorita dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verificata nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, feste e sagre di ogni tipo", spiega la Coldiretti, sottolineando la leadership italiana nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con migliaia di specialità tradizionali regionali e centinaia di prodotti a denominazione di origine (DOC, DOCG, IGT, IGP, DOP, STG).
Le specialità regionali.
Dalla mozzarella di bufala campana al formaggio Asiago tipico del Veneto, dal pecorino della Sardegna al prosciutto San Daniele delle montagne del Friuli, dal piemontese Barolo alla Fontina valdostana, dall'Extravergine Toscano al Caciocavallo Silano, si tratta di un patrimonio che “rappresenta il motore del turismo enogastronomico” che in Italia vale 5 miliardi di euro.
"L'acquisto di prodotti tipici è una tendenza in rapido sviluppo favorita dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verificata nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, feste e sagre di ogni tipo", spiega la Coldiretti, sottolineando la leadership italiana nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con migliaia di specialità tradizionali regionali e centinaia di prodotti a denominazione di origine (DOC, DOCG, IGT, IGP, DOP, STG).
Le specialità regionali.
Dalla mozzarella di bufala campana al formaggio Asiago tipico del Veneto, dal pecorino della Sardegna al prosciutto San Daniele delle montagne del Friuli, dal piemontese Barolo alla Fontina valdostana, dall'Extravergine Toscano al Caciocavallo Silano, si tratta di un patrimonio che “rappresenta il motore del turismo enogastronomico” che in Italia vale 5 miliardi di euro.
Dr Antonio G. Lauro
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia il tuo commento: