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venerdì 24 aprile 2015

L'UE propone la sostituzione di 77 sostanze attive contro i parassiti in agricoltura.

L'Unione Europea, con il Regolamento di esecuzione 408/2015 considera “candidate alla sostituzione” ben 77 molecole attive contro i parassiti agricoli.
L'Unione europea (UE) si prepara la sostituire 77 sostanze attive utilizzate per la produzione di pesticidi di base per combattere alcuni parassiti agricoli.
Molte molecole, con i prodotti rameici in testa, sono state considerate “candidate alla sostituzione” in accordo con i criteri tossicologici, ambientali e chimici che secondo le autorità comunitarie contraddistinguono prodotti che hanno tutti i requisiti per continuare a essere commercializzati nell'Unione Europea, ma che non sono completamente compatibili con le strategie comunitarie a lungo termine, che vedono un costante incremento del già notevole livello di protezione ambientale, e vengono quindi inserite in un meccanismo di sostituzione, che prevede la riduzione della durata di approvazione (da 10 anni a 7 anni) e la necessità di verificare, prima di concedere o rinnovare autorizzazioni di agrofarmaci contenenti candidati alla sostituzione, se per ogni settore di impiego esistano alternative più “verdi”.
Preoccupazione, è stata espressa per la sostituzione dei prodotti rameici, il cui utilizzo è comunque autorizzato fino al 31 dicembre 2018.
Secondo alcuni, le conseguenze di queste disposizioni sono estremamente gravi per gli agricoltori, in quanto diminuiranno le sostanze utili per combattere i parassiti.
Ecco l'elenco:
1-metilciclopropene aclonifen amitrolo bifentrin bromadiolone bromuconazolo carbendazim clorotoluron (stereochimica non stabilita) composti del rame (varianti idrossido di rame, ossicloruro di rame, ossido di rame, poltiglia bordolese e solfato di rame tribasico) ciproconazolo ciprodinil diclofop difenacum difenoconazolo diflufenican dimetoato dimossistrobina diquat epossiconazolo esfenvalerate etoprofos etofenprox etoxazolo famoxadone fenamifos fenbutatin ossido fipronil fludioxonil flufenacet flumiossazina fluometuron fluopicolide fluquinconazolo glufosinato haloxyfop-P imazamox, imazosulfuron isoproturon isopyrazam lambda-cialotrina lenacil linuron lufenurone mecoprop metalaxil metam metconazolo metomil metribuzin metsulfuron-metile molinate miclobutanil nicosulfuron oxadiargil ossadiazone oxamil oxifluorfen paclobutrazol pendimetalin pirimicarb procloraz profoxydim propiconazolo propoxyicarbazone prosulfuron quinoxifen quizalofop-P (variante quizalofop-P-tefurile) sulcotrione tebuconazolo tebufenpirad tepraloxydim thiacloprid tri-allato triasulfuron triazossido warfarin ziram.
Fonte: agronotizie et al.

lunedì 16 dicembre 2013

Verde liquido: l'AIS Calabria lancia il I° Master di degustazione sull'olio extravergine di oliva.

VERDE LIQUIDO: Master di degustazione sull'olio extravergine di oliva. Saper riconoscere l'olio extravergine di oliva di qualità.
Evento a cura dell'Associazione Italiana Sommelier (AIS) Calabria.

Continua il successo di pubblico e di critica riservato alla nuova serie di Master che l'AIS Calabria ha messo in cantiere per il periodo 2013/2014.
Dopo "Incontrasi per caso" - Master di degustazione sui formaggi per gli amanti del formaggio, per conoscerli e degustarli - avviato nello scorso mese di novembre, ecco che l'attenzione dei Sommelier calabresi si è spostato verso l'oro "verde liquido".
E sarà infatti l'olio extravergine di oliva, il protagonista del nuovo master ideato dall'AIS Calabria.
Spulciando nel programma, ci si accorge che tutti gli aspetti della filiera verranno trattati nel corso dei 4 incontri previsti.
Il primo, l'analisi sensoriale e la qualità, tratterà delle principali cultivar di olivo calabresi e introdurrà i partecipanti alle tecniche di assaggio dell'olio vergine di oliva, così come dettate dal Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) e dall'Europa. L'olivo e l'olio, patrimonio varietale italiano e mondiale e lettura di una etichetta, tema centrale del secondo incontro proposto da AIS. Mentre saranno la conservazione e la qualità di un olio da olive, le tematiche scelte per la terza - ed ultima - lezione frontale in aula. Una
Visita didattica ad un frantoio ed agli oliveti monumentali della piana di Gioia Tauro, chiuderanno il ciclo del Master "Verde Liquido".).
Le lezioni si terranno il 16 gennaio 2014, il 6 e 20 febbraio 2014 dalle ore 20:00 presso la sede AIS Calabria di Via Livenza 20/22 - Cosenza, mentre la visita didattica si terrà sabato 25 gennaio 2014 dalle ore 9:00, presso l'azienda agricola F.lli Fazari (Cittanova - RC) e presso il frantoio dell'Olearia San Giorgio di San Giorgio Morgeto (RC), azienda leader del settore oleario internazionale.
Relatori del master: Antonio Giuseppe Lauro e Carmelo Orlando, tra ii massimi esperti di analisi sensoriale, assaggiatori professionisti di olio e panel leader.
I costi di partecipazione, previsti da AIS Calabria sono di € 85,00. Ai partecipanti, sarà rilasciato un attestato di partecipazione AIS Calabria ed un bicchiere ufficiale per l'assaggio dell'olio extravergine di oliva.
Per maggiori informazioni e per le iscrizioni: Ais Calabria.

In dettaglio:
Master di degustazione sull'olio extravergine di oliva. 
Organizzazione: Associazione Italiana Sommelier (AIS) Calabria.
Incontri previsti: n. 4
Lezione n. 1 (16 gennaio 2014 dalle ore 20:00): L'analisi sensoriale e la qualità.
Visita guidata: (25 gennaio 2014 dalle ore 9:00): Visita didattica ad un frantoio ed agli oliveti monumentali della piana di Gioia Tauro.
Lezione n. 2 (6 febbraio 2014 dalle ore 20:00): L'olivo e l'olio.
Lezione n. 3 (20 febbraio 2014 dalle ore 20:00): La conservazione e la qualità.
Sede del corso: Sede AIS Calabria di Via Livenza 20/22 - Cosenza
Sede della visita guidata: Azienda agricola F.lli Fazari (Cittanova - RC) e Frantoio dell'Olearia San Giorgio di San Giorgio Morgeto (RC).
Relatori del master: Antonio Giuseppe Lauro e Carmelo Orlando.
Costi di partecipazione: € 85,00
Informazioni e iscrizioni: Ais Calabria - Via Livenza 20/22 - Cosenza. info@aiscalabria.it Tel.: 333 1807088


martedì 19 marzo 2013

Passata in sordina la nuova normativa UE sui prodotti tipici.

Nuova Disciplina Europea per le IGP, DOP e STG: al via il nuovo Regolamento (UE) n. 1151/2012.
E’ entrato in vigore il 3 gennaio 2013 il Regolamento n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (G.U.U.E. del 14 dicembre 2012) scaricabile su eur-lex.europa.eu, che ha abrogato i precedenti Regolamenti 509 e 510 del 2006.
La nuova normativa riguarda i regimi di qualità dei prodotti agricoli ed alimentari ad eccezione delle produzioni vitivinicole.
La nuova legislazione prevede procedure di registrazione più veloci e semplificate, in particolare per quanto riguarda il periodo di opposizione, che viene dimezzato, passando da 6 a 3 mesi.
Il nuovo Regolamento tende a rafforzare la tutela della produzione agricola, ittica e dell’acquacultura di qualità come motore dell’economia comunitaria. Viene rinforzato sia il ruolo dei produttori, delle associazioni di categoria ed in particola modo dei Consorzi di Tutela.
Obiettivo principe del nuovo regolamento è quello di garantire agli agricoltori ed ai produttori “un giusto guadagno” per le qualità e caratteristiche del prodotto IGP e DOP, con la conseguente necessità di fornire informazioni corrette e complete affinché i consumatori possano compiere scelte di acquisto più consapevoli.
Una delle novità principali è data dall’introduzione, accanto ai regimi di qualità già esistenti (Dop Igp e Stg) di un seconda classe di regimi di qualità, per il solo mercato interno e da utilizzare su base volontaria.
Due sono le principali indicazioni facoltative di qualità la prima di immediata introduzione:
· “prodotti di montagna” disciplinata dall’art. 31 del Reg. 1151/2012
· “prodotto dell’agricoltura delle isole” disciplinato dall’art. 32 del Reg. 1151/2012
Entrambi potranno essere un strumento di identificazione ai produttori di tali aree per migliorare la commercializzazione dei propri prodotti sia in loco che nelle reti distributive con maggiore garanzia per i consumatori sulla provenienza dei predetti prodotti.
Val la pena di ricordare che la definizione delle zone di montagna è quella individuata dal Piano di sviluppo rurale con il regolamento (CE) n. 1257/1999 del Consiglio, del 17.05.1999, espressamente menzionato al punto 2 del su citato art. 31.
L'indicazione può essere riferita solamente ai prodotti agricoli destinati al consumo umano ed elencati nell'allegato 1 del trattato. I requisiti di base previsti per tale riconoscimento sono che le materie prime e gli alimenti per animali provengano essenzialmente da zone di montagna, mentre nel caso dei prodotti trasformati, anche la trasformazione deve aver luogo in zone di montagna.
La seconda, quella relativa al prodotto dell’agricoltura delle isole, invece è solo in fase di studio e entro il 4 gennaio 2014 la Commissione dovrà presentare al Parlamento ed al Consiglio Europeo una relazione sull’opportunità di creare anche quest’ultima indicazione, che si riferirà solo ed esclusivamente a prodotti con materie prime provenienti dalle isole e con trasformazione che avvenga nelle stesse zone insulari.
E’ assolutamente importante segnalare che nuovi prodotti entrano a beneficiare dei regimi di certificazione di qualità IGP,DOP e STG.
Nel caso delle DOP ed IGP questi sono i nuovi prodotti tutelabili: cioccolato e prodotti derivati; sale; cotone; cuoio; pellame; piume.
A tale proposito appare chiara la soddisfazione in Italia di Cervia per il sale e di Modica per il cioccolato che hanno già avviato i contatti con il Ministero dell’Agricoltura per l’avvio della procedura di riconoscimento.
Nel caso, invece, delle STG Specialità Tradizionali Garantite, è importante sottolineare non tanto l’introduzione del sale come prodotto tutelabile, quanto il fatto che non fanno più parte dell’elenco alcuni prodotti che sono storicamente stati un fiore all’occhiello per la gastronomia italiana e ci riferiamo in particolar modo a “gelati e sorbetti”, ma anche ”salse e condimenti preparati”, “minestre e brodi.”
Importante evidenziare che per le STG, sarà possibile la registrazione di un solo nome e sarà necessario un uso comprovato del prodotto sul mercato da almeno30 anni, e non più 25.

martedì 11 ottobre 2011

OLIO: In Europa cresce domanda prodotto alta qualità con progetto Mipaaf, UE e Unaprol.


I consumi di olio extra vergine di oliva sono in aumento in Germania, Francia e Regno Unito. Merito anche della campagna di promozione triennale, Olio Extra Vergine di Oliva: alta qualità europea finanziata con il contributo dell’Unione Europea e del ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e con le risorse proprie di Unaprol - consorzio olivicolo Italiano.
L’Italia che ha fatto dell’alta qualità europea il proprio fiore all’occhiello consolida in questi paesi definiti nuovi consumatori la propria presenza con il 74% del mercato in Germania, il 33% in Francia e il 55% nel Regno Unito.
I dati, riferiti al primo semestre 2011, con confronto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, evidenziano appunto una crescita della presenza italiana su tali mercati.
Il progetto triennale che ha visto un investimento complessivo di 4,5 milioni di Euro ha sviluppato nel corso dei tre anni di attività oltre 14mila contatti attraverso fiere specializzate; 9 mila attraverso le piazze e 6 mila circa attraverso i ristoranti, cui si aggiungono i 10 mila contatti nei vari punti vendita/gourmet. Nel corso dei tre anni sono stati realizzati circa 100 mila stampati in tedesco, francese ed inglese per la diffusione di materiali di informazione con ricette e notizie salutistiche, per agevolare il consumo consapevole dell’olio extra vergine di oliva, che hanno contribuito a sviluppare sul web oltre 40 mila notizie riguardanti lo stato di avanzamento di questo progetto europeo.
“Abbiamo favorito l’aumento della domanda di olio extra vergine di oliva di alta qualità in Europa, stimolando un consumo più consapevole del prodotto”. Ha riferito il presidente di Unaprol, Massimo Gargano che ha poi aggiunto, “l’analisi delle importazioni dei paesi target del progetto di promozione evidenzia una conferma del trend di crescita della presenza dell’Italia come paese leader dell’alta qualità per le importazioni in tali Paesi”.
Nei tre anni di attività in Germania, Francia e Regno Unito Unaprol, Mipaaf e UE hanno prodotto un'informazione continua sul prodotto e sulle sue varie tipologie; sugli aspetti relativi al processo produttivo, alla qualità, ed alle molteplici possibilità di utilizzo in cucina con preparazione di piatti tipici della dieta mediterranea. Tutte le iniziative sono state orientate, altresì, ad accrescere le conoscenze sulle normative che regolamentano il settore con particolare riferimento agli aspetti concernenti la rintracciabilità, l’etichettatura ed i riconoscimenti qualitativi europei BIO, DOP e IGP.
I dati, non conclusivi, del progetto sono stati comunicati da Unaprol a Colonia, in Germania nel corso di Anuga. A giudicare dalla mole delle informazioni che circolano su questo argomento nella rete globale dell’informazione è la stessa UE a trarre un notevole vantaggio mediatico in qualità di sponsor principale di questa campagna di promozione e informazione. Ad integrare le oltre 40mila notizie circolanti nel web vi sono anche i passaggi televisivi già realizzati dalla Rai che hanno raggiunto complessivamente nelle trasmissioni Italia Agricoltura, TG3 Agritre e Prodotto Italia oltre 2 milioni 700 mila telespettatori. Insieme alle notizie, la rete ha catturato e rilanciato nel villaggio globale dell’informazione anche la capacità della Commissione UE di stabilire, attraverso i suoi regolamenti, come nel caso della promozione ed informazione, migliori condizioni di vita sociale per tutti i consumatori degli stati dell’Unione Europea.
Fonte: C.S. Unaprol