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martedì 17 novembre 2015

A Cittanova (RC), il convegno Alberi Monumentali censimento e prospettive.

Difendere gli alberi monumentali è un diritto o un dovere?
Se ne parlerà al convegno organizzato da Sykea nell'ambito del programma "Calabria in Pillole", del 21 Novembre 2015 che si terrà presso il Polo Solidale della Legalità di Cittanova, celebrerà anche la “Giornata nazionale degli alberi”.
Nel corso dell'incontro, una prima parte sarà dedicata al censimento delle essenze arboree monumentali, come questo verrà attuato e la relativa normativa vigente. Seguirà poi l’intervento del professore Giovanni Spampinato il quale illustrerà il lavoro attuato per la realizzazione del censimento degli alberi monumentali del Parco Nazionale dell’Aspromonte e del volume “I Grandi Alberi del Parco Nazionale d’Aspromonte”. 
Inoltre, il professore Rocco Mafrica e il dottore Francesco Pasquale Cordopatri effettueranno un focus sulla monumentalità degli ulivi della Piana di Gioia Tauro.
La parte convegnistica sarà chiusa dall’intervento di Giorgio Maria Borrelli, Comandate Regionale del Corpo Forestale delle Stato, a cui seguirà un dibattito, mentre i lavori si chiuderanno con una passeggiata in un uliveto della Piana di Gioia Tauro.

Fonte: Sykea

martedì 28 gennaio 2014

Educazione all’assaggio dell’olio extra vergine di olivi secolari ad Ostuni.


Domenica 02 Febbraio 2014 ad Ostuni, corso di educazione all'assaggio dell’olio extravergine prodotto da olivi secolari.
In collaborazione con la cooperativa GAIA di Ostuni, domenica 2 febbraio 2014, terzo appuntamento “Alla scoperta dei sapori del mondo rurale”. Ospiti della Masseria Brancati in agro di Ostuni alla c.da Brancati, si visiterà una “vecchia industria dell’olio” posta al margine della via Traiana, un’antica via commerciale immersa in una distesa infinita di olivi millenari.
Partendo dall’origine dell’olio nel Mediterraneo e dalla cultura dell’olivo, si vedrà quanto questa produzione abbia inciso nei secoli nel caratterizzare il paesaggio.
Con l’aiuto di un esperto olivicoltore, si passeranno in rassegna le tecniche di produzione dell’olio in un percorso a ritroso nel tempo che vedrà la visita di due frantoi, uno romano ed uno del 1860, fino all’olivicoltura oggi.
Seguirà un piccolo corso su pregi e difetti dell’olio d’oliva, per diventare dei consumatori consapevoli, imparando a riconoscere la qualità negli olii attualmente in commercio e per sfatare molti luoghi comuni sull’olio.
Possibile prenotare entro il 31 Gennaio
Dove: Ostuni (Brindisi) - Masseria Brancati  - ore 9,30
ingresso a pagamento
Info. : 320 6251107/ 347 0042961
Fonte: iltaccodibacco.it

sabato 11 settembre 2010

La Piana di Gioia Tauro-Palmi: il regno degli olivi più grandi del mondo.

In dettaglio i 33 comuni della Piana di Gioia - Palmi
La Piana di Gioia Tauro-Palmi (prov. di Reggio Calabria) che abbraccia sia il territorio degli omonimi comuni e sia quello di altri 31 paesi, è fortemente caratterizzata dalla presenza della coltura dell'olivo, che in questo territorio cresce con enorme vigore soprattutto con le varietà locali, "Sinopolese" ed "Ottobratica", e segna in maniera inconfondibile il paesaggio rurale. Il 70% del territorio pari a circa 30.000 ettari, con oltre 2.342.000 piante di olivo è interessato da questa attività produttiva e che incide profondamente sull'economia dell'intera zona.
Qui l'olivicoltura rappresenta una sorta di monumento ambientale che molto contribuisce alla caratterizzazione e alla valorizzazione del territorio agrario circostante.
Per la notevole importanza economica e sociale posseduta, la coltura dell'olivo è costantemente 
al centro dell'attenzione da parte degli olivicoltori, di politici, economisti e studiosi di scienze agronomiche, ambientali, sociali, antropologiche, geografiche, con la constatazione univoca che si è creato, nel corso dei secoli, in questo territorio, un sistema olivicolo che, per le caratteristiche morfologiche e ambientali non comuni, possiamo dire che è unico al mondo.
Enormi pachidermi vegetali, con imponenti strutture arboree identificano il misterioso fascino dei luoghi. La maestosità degli alberi, con il verde argentato delle foglie e i grandi tronchi intrecciati che si coniugano in maniera indissolubile alla morfologia del territorio dove, nel corso dei millenni le varietà di olivo si sono differenziate ed evolute, hanno spinto numerosi studiosi ad occuparsi di questo sorprendente areale, crogiuolo di storia, cultura, arte, tradizioni che si fondono in un tutt'uno con l'ambiente in cui l'olivo si erge a protettore, diventando, geloso custode di secolari segreti.
Non è possibile stabilire con buona precisione l'origine del "bosco degli ulivi", è fattibile invece determinarne l'evoluzione subita nel corso del tempo, a seguito della quale oggi si ha nella Piana la presenza di due areali: la bassa Piana, fino all'altezza di 320 metri s.l.m.; la parte collinare della Piana, fino ai bordi del Parco Nazionale dell'Aspromonte, a circa 600 metri di quota, dove gli olivi hanno un indubbio grande significato ambientale e storico su terreni terrazzati o in pendenza.
In queste zone il paesaggio olivicolo ha un carattere per molti versi unico, che gli è conferito dalla eccezionale età delle piante e, insieme, dalla fittezza della copertura vegetale; l'associazione di questi due fattori dà luogo a veri e propri boschi di ulivi, nei quali si riscontrano alberi con altezze imponenti (15-20 metri) e sezione al tronco di notevole superficie, estesa fino a 13 mq. Una delle massime espressioni della maestosità delle piante è possibile trovarla nell'azienda Guerrisi, nel Comune di Cittanova qui, in questo luogo meraviglioso ed incantato, esiste una pianta che ha una ragguardevole circonferenza del tronco di ben 16 metri, e un'altezza della chioma che sfiora i 30 metri. Tutto il territorio si presenta come una grande estensione monocolturale ed è il frutto di una lenta opera di bonifica da parte dell'uomo, che nel tempo ha conquistato ad un'agricoltura produttiva un territorio inospitale. Olivi secolari, più o meno antichi, sono presenti in tutti i comuni della Piana, anche in quelli non spiccatamente olivicoli. Essi hanno resistito, grazie anche alla longevità della specie a molte delle calamità naturali che nel corso della storia si sono succedute in questa zona. Per alcuni di questi oliveti la funzione dovrebbe essere complementare o alternativa alla funzione produttiva. E' necessario avviare delle iniziative necessarie per la conservazione degli "olivi ultrasecolari" e del relativo paesaggio rurale, inserendoli possibilmente in un circolo virtuoso di sviluppo, legato all'attivazione di tutte le componenti sociali, economiche e culturali che coinvolgono il sistema produttivo e culturale calabrese. Per queste piante è necessario studiare interventi tecnici tesi ad agevolare le operazioni colturali ed a incrementare la produzione, salvaguardando l'integrità delle piante. Idonei sono anche gli interventi di restauro e messa in sicurezza degli alberi monumentali.
Si dovrebbero sostenere le funzioni non produttive dell'olivicoltura da tutelare sostenendo e riconoscendo il ruolo degli agricoltori che con il loro lavoro, proteggono beni e valori che possono diventare di interesse collettivo. Per gli oliveti secolari della Piana di Gioia Tauro-Palmi, è opportuno avviare una indagine sul territorio, una valutazione della loro diversità, tipicità, integrità, rarità fino a disporre di un inventario dei paesaggi attraverso il quale sia possibile individuare quali devono essere conservati come "paesaggio museo", testimonianze viventi della civiltà olivicola calabrese, quali invece vanno guidati nella loro evoluzione tecnica mantenendo quella multifunzionalità produttiva, ambientale e culturale che è propria della loro storia e quali debbano essere riconvertiti.
Il paesaggio olivicolo della Piana, come elemento originale ed unico, può rappresentare per gli olivicoltori un valore economico, basta saperlo legare ad interessi commerciali, alle tradizioni locali e alle volontà politiche, situazioni indispensabili per costruire un futuro per questo patrimonio.
Dr Antonio Giuseppe Lauro - Capo Panel PrimOlio
Bibliografia: Antonio G. Lauro et al., Gli Extravergini Calabresi - Guida agli oli di qualità (2008).