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sabato 18 dicembre 2010

Vilnius (Lituania): tutta la verità sull'olio italiano.

Cosa determina la qualità dell'olio di oliva? Perché si degusta l'olio d'oliva? Perché in materia di etichettatura dell'olio di oliva italiano si legge "100% italiano" oltre alla dicitura Extravergine? Che cosa sono aroma e gusto di un olio appena raccolto?
Queste e molte altre cose, giornalisti, chef e titolari della ristorazione, interessati all'extravergine italiano, hanno chiesto ai rappresentanti del Consorzio Nazionale Olivicoltori (CNO), presenti alla conferenza stampa/degustazione a Vilnus - Lituania, dove si è parlato della nuova cultura e delle tendenze del consumo dell'olio d'oliva.
L'interesse verso questo prodotto è in crescita in tutto il mondo, in particolare la tendenza è così evidente che l'UNESCO ha dichiarato il modello alimentare mediterraneo, patrimonio culturale immateriale.
"L'olio d'oliva, come il vino, fa parte integrante della cosiddetta dieta mediterranea", ha spiegato il presidente del consorzio Claudio di Rollo. Occorre innanzitutto sfatare il mito che la qualità dell'olio extravergine di oliva si misuri esclusivamente con l'acidità. L'olio extravergine di oliva, oltre alla bassa acidità, deve possedere aroma, profumi e gusto caratteristici delle olive che lo hanno prodotto e sicuramente anche dei prezzi più alti.
Questo è il motivo per cui il CNO ha sviluppato un programma speciale, che coinvolge una grande quantità di aziende leader nella produzione di olio extravergine di oliva. Per tali prodotti, il consorzio rilascia l'etichetta di "Alta Qualità", ad indicare solamente gli oli prodotti in conformità con gli standard di qualità eccezionale che il CNO richiede.
Si tratta quindi di prodotti di qualità più alta, controllati grazie alla moderna tecnologia. Ad esempio, grazie agli smartphone e ad internet, basta riprendere l'etichetta ed ottenere informazioni precise su tutta la filiera dell'olio.
Questo programma di verifica e "rintracciabilità" della qualità è stata accolta favorevolmente dai consumatori degli Stati Uniti, Hong Kong, Germania, Russia e Italia, dove il consorzio CNO ha presentato il suo programma di "Alta Qualità".
A spiegare le caratteristiche sensoriali degli oli assaggiati è stato l'italiano Rosario Franco - assaggiatore professionista di olio e panel leader. Il Dr Franco, ha illustrato agli intervenuti quali devono essere i più importanti indicatori della qualità dell'olio extravergine di oliva: la materia prima (le olive) e il tempo che intercorre tra la raccolta e spremitura, che non deve mai superare le 24 ore, in modo che il prodotto mantenga il sapore e gusto.
Altro fattore è quello legato all'indicazione, in etichetta, dell'origine delle olive. Fin'ora, i distributori di "olio di oliva indifferenziato", ha acquistato le olive o l'olio in Turchia, Tunisia, Spagna, Grecia, ha imbottigliato attaccandoci un'etichetta colorata, vendendo il prodotto come un prodotto tradizionale italiano.
Oggi, invece, occorre specificare l'origine delle olive, e "100% italiano" conferma che il paese che ha prodotto olive e olio sia sicuramente l'Italia. Questa opzione di certificazione è molto importante per le piccole aziende che, storicamente, producono alcuni capolavori del gusto.
Dr Antonio G. Lauro