Un nuovo importante atto, dunque, per rendere operativi i “Progetti integrati di filiera”: costituiti presso la sala consiliare del Comune di Ariano Irpino i consorzi per la gestione del Pif nel comparto dell'olio e del Pif nel comparto delle carni: “Consorzio PIF Olivicolo Oleario della Provincia di Avellino” e “Consorzio PIF Carne Marchigiana zone interne e maialino nero casertano”.
“Il nostro territorio - afferma l'assessore comunale Castagnozzi - ha visto un interesse forte rispetto a questa misura che rappresenta il presupposto per una riqualificazione sia delle strutture che dei prodotti del nostro territorio. Con i Progetti integrati di filiera siamo riusciti a mettere insieme più soggetti che operano nei diversi segmenti della filiera: enti non economici, attori pubblici, privati, e quindi cooperative agricole, associazioni di categorie, istituti di ricerca ed università, tra cui Biogem e Cnr, oltre ai comuni stessi. Abbiamo definito insieme una strategia di sviluppo, da realizzare attraverso molteplici interventi che iniziano a prendere corpo e la costituzione dei consorzi è uno dei primi, importanti, passaggi”.
Per giungere alla fase esecutiva i progetti dei singoli, sotto il coordinamento dei capofila, saranno presentati in Regione per l'approvazione definitiva e l'ottenimento dei decreti con finanziamenti europei. Contestualmente, ma ad Avellino, costituito anche il Consorzio per il comparto del grano che pure vede coinvolto il Comune di Ariano e produttori arianesi e dell'Ufita. Oltre alla valorizzazione dei prodotti, al potenziamento dei settori agroalimentare e zootecnico, l'obiettivo dei Pif è anche quello di ottenere risposte in termini turistici e perchè no occupazionali, da qui la progettazione da parte degli enti di una serie di interventi strutturali.
Nell'ambito del Pif dell'olio, invece, si punterà a riqualificare l'antico frantoio o “Trappeto” di Tranesi che fungerà da fulcro rispetto agli altri “trappeti” dislocati sul territorio in modo tale da istituzionalizzare un percorso turistico ed eno-gastronomico.
Tra i progetti da porre in essere anche la riqualificazione della struttura dell'ex mattatoio di via Sant'Antonio che potrà fungere da “Museo dell'olio”, dove poter svolgere eventi legati alla degustazione e dove allestire un infopoint multimediale con un filo diretto verso le varie strutture scientifiche ed universitarie. Infine, vista la stretta connessione con l'area d'intervento dei Pif che deve essere a supporto della filiera, si cercherà di mettere in atto anche la riqualificazione di alcune strade, ciascuna collegata alla specifica peculiarità delle aziende agricole che producono olio, carni e grano.
“Il nostro territorio - afferma l'assessore comunale Castagnozzi - ha visto un interesse forte rispetto a questa misura che rappresenta il presupposto per una riqualificazione sia delle strutture che dei prodotti del nostro territorio. Con i Progetti integrati di filiera siamo riusciti a mettere insieme più soggetti che operano nei diversi segmenti della filiera: enti non economici, attori pubblici, privati, e quindi cooperative agricole, associazioni di categorie, istituti di ricerca ed università, tra cui Biogem e Cnr, oltre ai comuni stessi. Abbiamo definito insieme una strategia di sviluppo, da realizzare attraverso molteplici interventi che iniziano a prendere corpo e la costituzione dei consorzi è uno dei primi, importanti, passaggi”.
Per giungere alla fase esecutiva i progetti dei singoli, sotto il coordinamento dei capofila, saranno presentati in Regione per l'approvazione definitiva e l'ottenimento dei decreti con finanziamenti europei. Contestualmente, ma ad Avellino, costituito anche il Consorzio per il comparto del grano che pure vede coinvolto il Comune di Ariano e produttori arianesi e dell'Ufita. Oltre alla valorizzazione dei prodotti, al potenziamento dei settori agroalimentare e zootecnico, l'obiettivo dei Pif è anche quello di ottenere risposte in termini turistici e perchè no occupazionali, da qui la progettazione da parte degli enti di una serie di interventi strutturali.
Nell'ambito del Pif dell'olio, invece, si punterà a riqualificare l'antico frantoio o “Trappeto” di Tranesi che fungerà da fulcro rispetto agli altri “trappeti” dislocati sul territorio in modo tale da istituzionalizzare un percorso turistico ed eno-gastronomico.
Tra i progetti da porre in essere anche la riqualificazione della struttura dell'ex mattatoio di via Sant'Antonio che potrà fungere da “Museo dell'olio”, dove poter svolgere eventi legati alla degustazione e dove allestire un infopoint multimediale con un filo diretto verso le varie strutture scientifiche ed universitarie. Infine, vista la stretta connessione con l'area d'intervento dei Pif che deve essere a supporto della filiera, si cercherà di mettere in atto anche la riqualificazione di alcune strade, ciascuna collegata alla specifica peculiarità delle aziende agricole che producono olio, carni e grano.
Dr Antonio G. Lauro