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giovedì 16 settembre 2010
Olio extravergine di oliva e protezione delle ossa: binomio imprescindibile.
E’ noto a tutti che un componente importante della dieta mediterranea è l'olio extravergine di oliva, per certi versi assimilabile, viste le metodiche di trasformazione usate, ad un semplice succo di frutta centrifugata.
Grazie al suo alto contenuto di grassi monoinsaturi (acido oleico in particolare), alla sua particolarissima composizione di acidi grassi (la stessa del latte umano) e la presenza importante di antiossidanti in forma di componenti minori (in particolare i polifenoli), l’olio extravergine di oliva è considerato la migliore fonte di grassi per la dieta quotidiana.
Molteplici gli effetti benefici sulla salute umana dell’olio vergine di oliva, in quanto è in grado di prevenire e combattere tutta una serie di patologie. Tra queste, come evidenzia una ricerca dell'Università di Cordoba (Spagna), anche l'osteoporosi, alterazione degenerativa delle ossa, caratterizzata da una perdita della densità ossea, che può aumentare il rischio di fratture. Si stima che circa 75 milioni di persone ne soffrono in Europa, Stati Uniti e Giappone, generalmente soggetti di sesso femminile in età avanzata o in postmenopausa.
Questo nuovo studio, pubblicato su Osteoporosis International, dall’equipe diretta dal dottor Santiago-Mora, getta luce sulle proprietà di alcuni composti dell’olio d’oliva: i polifenoli e l’oleuropeina, sostanze ritenute capaci di stimolare le cellule responsabili della formazione ossea. A tale scopo sono stati eseguiti test in vitro su cellule staminali del midollo osseo umano, trattate con diverse concentrazioni di oleuropeina. Le osservazioni hanno permesso di scoprire come tale sostanza provocasse un aumento nella differenziazione degli osteoblasti, cellule responsabili della formazione ossea, e nel contempo una riduzione nella differenziazione degli adipociti, le cellule dove viene immagazzinato il grasso.
In più, i ricercatori sostengono come l'applicazione di oleuropeina abbia influenzato direttamente l'espressione dei geni che regolano la produzione di osteoblasti.
A conclusione dello studio, i ricercatori ribadiscono che: ‘I nostri dati suggeriscono che l’oleuropeina, molto abbondante nei prodotti dell’olivo presenti nella dieta mediterranea tradizionale, potrebbe prevenire la perdita ossea legata all’età e l’osteoporosi’.
Ecco, dunque, un motivo in più, qualora ce ne fosse bisogno, per includere nella nostra dieta quotidiana il salutare e prezioso ‘succo di olive’.
Dr Antonio G. Lauro
Bibliografia: R. Santiago-Mora, A. Casado-Díaz, M. D. De Castro and J. M. Quesada-Gómez. Oleuropein enhances osteoblastogenesis and inhibits adipogenesis: the effect on differentiation in stem cells derived from bone marrow. Osteoporosis International 2010.
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