C'è un modo nuovo ed “elettrizzante” per ottenere di più da una risorsa antica: le olive.
"Abbiamo migliorato il processo di estrazione dell'olio di oliva, utilizzando una tecnologia basata su un campo elettrico pulsato", ha spiegato Arturo Portugal, ingegnere di ricerca presso il CRIC (Centre de Recerca I Investigaciò de Catalunya – Barcellona). A Malagón nella Spagna centrale, una piccola azienda sta testando un nuovo modulo per l’estrazione dell’olio dale olive.
L'idea è quella di applicare una scossa elettrica prima di spremere le olive, attraverso brevi impulsi creati da un forte campo elettrico; questi, allargano i pori nelle membrane cellulari, semplificando l'estrazione dell'olio.
Portugal spiega che “Gli impulsi elettrici generati dalla macchina, attraversano la pasta di olive, con il risultato di ottenere più olio estratto dalla stessa quantità di materia prima. Per di più l’impulso elettrico che apre i pori delle drupe di oliva rende più semplice ottenere l'olio anche da olive acerbe”.
Il proprietario dell’azienda dove si è svolta la sperimentazione - Aniceto Gómez - ha confermato la qualità del dispositivo ed ha riferito che "Per garantire la migliore qualità dell’olio ottenuto è importante estrarlo senza riscaldare la pasta di olive e la macchina del progetto facilita questo processo di estrazione, rendendo possibile estrarre olio dalle migliori olive verdi anche a temperatura ambiente”.
L'impianto pilota, che attualmente può “trattare” sei litri di pasta di olive al secondo consentirà di estendere, dopo la sperimentazione sviluppata nell'ambito di un progetto dell’UE, la tecnologia a livelli di piena produzione.
La nuova tecnologia, conclude Arturo Portugal "Consentirà di migliorare la competitività del settore dell'olio d'oliva, aumentandone la produttività”.
Dr Antonio G. Lauro
Egregio Dr.Lauro ,
RispondiEliminaè interessante l'idea del campo magnetico a impulsi per estrarre più olio dalle olive.
E' fattibile anche con i semi oleosi?
La maggior estrazione d'olio è pari alla resa che si hanno con i solventi?
Saluti Cristina da Verona
Salve Cristina,
RispondiEliminacome scritto nel post, si tratta ancora di sperimentazione che, come tale, non è ancora disponibile nei dettagli. Aspetto i risultati del secondo anno di attività per poter esprimere un giudizio di merito ed, eventualmente, valutarne l'impatto anche su altri settori. Tenga comunque presente che tale metodologia non è assolutamente innovativa in quanto, già in altri settori, viene utilizzata correntemente.
Antonio G. Lauro