La Calabria migliore, quella legata alle proprie radici agricole, ed all'olio ed all'olivo in particolare, vive momenti di grande fermento culturale, e non perde occasioni - stanti le sempre più ristrette risorse economiche disponibili - per confrontarsi con tutti gli attori di filiera al fine di realizzare interventi mirati, efficaci ed efficienti.
Lo fa efficacemente la Libera Associazione dei Produttori Olivicoli Calabresi (LAPOC), con sede principale nella città metropolitana di Reggio Calabria, che ha intrapreso, negli ultimi anni, una forte di attività assistenza diretta e di supporto alle scelte produttive di filiera, nonché e di accompagnamento aziendale verso la riconversione all'altissima qualità dell'olio da olive. Tra le tante misure messe in campo da LAPOC, riferisce la coordinatrice Natalia Sapone, forse la più "immateriale" di queste, legata all'alta formazione, ha avuto più successo e lo dimostrano le adesioni - oltre ogni aspettative - agli eventi di formazione di nuovi assaggiatori di olio vergine ed extravergine di oliva.
A giusto corollario della nuova esperienza formativa dell'Ente - giunta alla terza edizione - e rivolta ai propri associati, il convegno conclusivo e di consegna diplomi che vedrà impegnati a Palmi (RC), i vertici associativi ed i massimi esperti regionali del settore olivicolo.
Il convegno "L'olivo e l'olio: una preziosa risorsa per la nostra agricoltura", ci spiega la il Presidente Nicola Costantino, si terrà Giovedì 27 marzo p.v. presso l'albergo Stella Maris di Palmi ed avrà la duplice veste di di incontro e di dibattito - grazie alla confermata presenza dei relatori (Oltre a Costantino e Sapone, il prof. Rocco Zappia, Andrea R. Proto, Lorenzo M. Abenavoli e Antonio G. Lauro, ndr) - ma anche di festa, grazie alla prevista appendice post-convegno in cui verrà premiato e riconosciuto l'impegno dei circa 30 assaggiatori freschi di attestato.
Appuntamento quindi a Palmi, per l'evento conclusivo dell'associazione Lapoc.
La locandina.
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