Condimenti all’olio extravergine di oliva? Perché no!
Sembra sia stata questa la frase scaturita dopo una lunga riunione ai piani “alti” del concorso EVO IOOC di Paestum, visto che da più parti giungevano richieste di far aprire le porte del concorso anche al fratello “minore” per eccellenza dell’olio da oliva: il condimento.
E così, dopo i contest di Los Angeles, Gerusalemme, Mendoza e Tokyo, ecco spuntare tra le categorie in concorso dell’EVO IOOC anche la speciale classifica per gli oli ottenuti lavorando congiuntamente olive, frutta, ortaggi o erbe aromatiche.
Questi particolari extravergine, cui si accompagna la frase “condimento a base di…”, meritano di veder riconosciuta la loro elevata qualità anche all’interno dei concorsi oleari, per far si che la promozione dei molteplici usi dell’extravergine – grazie a questa diversa categoria di prodotto - sia ancora più intimamente legata alla cucina ed all’uso quotidiano di questo prezioso alimento.
Quindi, EVO IOOC sarà un concorso per la valorizzazione – a 360 gradi - dell’extravergine: dalla purezza dei monovarietali, fino ai condimenti più comuni; diventando di diritto strumento utile sia nei confronti del consumatore e sia nei confronti dei produttori.
Cosa cambierà quindi adesso all’EVO IOOC?
In sostanza nulla, anzi ci sarà un sicuro arricchimento generale della competizione, grazie alla creazione dell’apposita sezione del concorso riservata esclusivamente ai “Condimenti a base di olio extravergine di oliva”.
Il concorso si impreziosirà così di nuovi sentori e nuove esperienze di gusto che, pur se a prima vista potrebbero far “inorridire” i puristi dell’extravergine, va ricordato che si tratta di prodotti sempre più apprezzati dai mercati e che hanno definitivamente conquistato i gusti e le preferenze dei consumatori mondiali che, non sempre, hanno accesso a tutte le materie prime (esempio basilico o limone) presenti in questi condimenti.
Fonte: C. S.
Sembra sia stata questa la frase scaturita dopo una lunga riunione ai piani “alti” del concorso EVO IOOC di Paestum, visto che da più parti giungevano richieste di far aprire le porte del concorso anche al fratello “minore” per eccellenza dell’olio da oliva: il condimento.
E così, dopo i contest di Los Angeles, Gerusalemme, Mendoza e Tokyo, ecco spuntare tra le categorie in concorso dell’EVO IOOC anche la speciale classifica per gli oli ottenuti lavorando congiuntamente olive, frutta, ortaggi o erbe aromatiche.
Questi particolari extravergine, cui si accompagna la frase “condimento a base di…”, meritano di veder riconosciuta la loro elevata qualità anche all’interno dei concorsi oleari, per far si che la promozione dei molteplici usi dell’extravergine – grazie a questa diversa categoria di prodotto - sia ancora più intimamente legata alla cucina ed all’uso quotidiano di questo prezioso alimento.
Quindi, EVO IOOC sarà un concorso per la valorizzazione – a 360 gradi - dell’extravergine: dalla purezza dei monovarietali, fino ai condimenti più comuni; diventando di diritto strumento utile sia nei confronti del consumatore e sia nei confronti dei produttori.
Cosa cambierà quindi adesso all’EVO IOOC?
In sostanza nulla, anzi ci sarà un sicuro arricchimento generale della competizione, grazie alla creazione dell’apposita sezione del concorso riservata esclusivamente ai “Condimenti a base di olio extravergine di oliva”.
Il concorso si impreziosirà così di nuovi sentori e nuove esperienze di gusto che, pur se a prima vista potrebbero far “inorridire” i puristi dell’extravergine, va ricordato che si tratta di prodotti sempre più apprezzati dai mercati e che hanno definitivamente conquistato i gusti e le preferenze dei consumatori mondiali che, non sempre, hanno accesso a tutte le materie prime (esempio basilico o limone) presenti in questi condimenti.
Fonte: C. S.
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