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Visualizzazione post con etichetta guida olio. Mostra tutti i post
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giovedì 9 giugno 2011

Presentati oggi a Napoli gli extravergine migliori d'Italia.

Oggi, giovedì 9 giugno alle ore 20,00, la Città del gusto di Napoli ospita le migliori aziende italiane di olio premiate dalla Guida Oli d'Italia 2011 firmata dal Gambero Rosso.
In occasione della pubblicazione di "Oli d'Italia, i migliori extravergine", la prima guida dedicata agli extra vergine d'oliva italiani firmata Gambero Rosso, la Città del gusto di Napoli ospita le migliori aziende olivicole nazionali per una serata all'insegna dell'oro giallo del Belpaese.
La Guida, recente iniziativa del Gambero Rosso con la collaborazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, vuol essere una panoramica attenta della produzione olivicola italiana di qualità, con le recensioni degli oli della raccolta 2010/2011.
Per ogni regione gli esperti del Gambero Rosso raccontano territori, Dop, cultivar autoctone e gli abbinamenti ideali suggeriti da grandi cuochi. Gli oli giudicati migliori vengono contraddistinti dalle Tre Foglie, il massimo punteggio della guida riservato ai prodotti eccellenti, con profumi e sapori straordinari, e che rispettano in tutto e per tutto il Disciplinare Unaprol I.O.O% Qualità Italiana, i cui stretti parametri chimici e organolettici garantiscono al consumatore provenienza e qualità. Il primato va alla Toscana con ben 16 Tre Foglie, seguita dall'Umbria con 15. 9 gli oli con il massimo dei voti dalla Puglia. Seguono la Campania con 7, la Sicilia con 6, il Lazio con 4, la Sardegna e l'Abruzzo con 3, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche con 2 e Liguria, Veneto e Molise con 1 ciascuno. Una selezione degli oli premiati saranno protagonisti a Napoli alla Città del gusto giovedì 9 giugno dalle ore 20.
Sulla terrazza di via Coroglio un'ampia esposizione offrirà in banchi di assaggio il meglio della produzione olivicola nazionale; a guidare le degustazioni saranno i sommelier dell'Ais e alcuni produttori. Alla serata saranno presenti le aziende vincitrici dei seguenti premi speciali: Miglior Fruttato Medio, Fruttato Leggero, Fruttato Intenso, Miglior Bottiglia, Qualità/Prezzo, Miglior Azienda, Olio Biologico, Olio degli Chef. In accompagnamento alle degustazioni ci saranno i bocconi d'autore preparati dagli chef resident della Città del gusto e creati in abbinamento agli oli che hanno vinto i premi speciali, la mozzarella dell'Azienda Agricola Casearia Barlotti, i pani appena sfornati dal Maestro Pizzaiolo Michele, i pomodorini del Piennolo di Casa Barone, nota per la sua attenta e pregiata produzione. La curiosità della serata sarà il Drink Oil Frozen del Bar chef Sebastiano, una nuova drinkexperience ispirata al mondo dell'olio. In sottofondo, come sempre, le suggestioni di Radio Capri con i Dj di Lunare Project.
Queste alcune delle aziende presenti giovedì 9 giugno: La Quagliera (Abruzzo); Forcella (Abruzzo); Madonna dell'Olivo (Campania); Torretta (Campania); Fontana Madonna (Campania); I Capitani (Campania); Le Masciare (Campania); Az. Agricola Russo (Campania); Starec (Friuli Venezia Giulia); Cetrone (Lazio); Del Carmine (Marche); D'Erchie (Puglia); Frantoi Cutrera (Sicilia); Mandranova (Sicilia); Planeta (Sicilia); San Leo (Toscana); Fattoria Altomena (Toscana); Molino Il Fattore Tega (Umbria).
Costo al pubblico € 18. Il costo riservato ai Soci Gambero Rosso, Ais, Fisar, Onav, Carta+Feltrinelli, Cral tlc è di € 15.
Info e Prenotazioni: Città del gusto - Via Coroglio 57/104 - tel 081 19808900 - www.cittadelgusto.it.

lunedì 6 giugno 2011

Tutta americana l'idea della guida "definitiva" agli extravergine.

Nasce, grazie alla geniale intuizione dei redattori del sito americano "The Olive Oil Times", la guida completa agli oli d'oliva del mondo.
La realizzazione della guida, in edizione "on-line" ed ancora in fase di acquisizione dati, risponde all'esigenza da tempo espressa dai frequentatori del sito di Newport (Rhode Island - USA) che chiedevano uno strumento semplice ed immediato di navigazione tra i migliori extravergine del mondo.
I lettori - si legge sul sito americano - per curiosità, ma anche per orientare i propri acquisti, volevano essere in grado di navigare attraverso una lista ben organizzata degli oli di oliva mondiali, in modo da scoprire produttori e prodotti di qualità, provenienti dalle differenti cultivar tipiche di ogni regione del mondo.
La costruzione di questa sezione del sito - commenta Curtis M. Cord, direttore esecutivo - consentirà a tutte la imprese del settore di avere una propria pagina su Olive Oil Times, dove verranno riportate le informazioni del produttore, i metodi di produzione, le note di degustazione, gli abbinamenti col cibo, i riconoscimenti ottenuti in campo internazionale, il link al sito del produttore ed i punti vendita dove i consumatori possono acquistare i prodotti.
The Olive Oil Times, oggi il più letto magazine on-line del settore, è fonte inesauribile di notizie, recensioni e analisi sull'affascinante mondo dell'olio di oliva, con uno staff in continua crescita, che si avvale di collaboratori esperti, provenienti da ogni regione olivicola mondiale.
Esempio di scheda aziendale

Tutti, in redazione, dedicano la propria attività alla promozione ed alla educazione sull'olio d'oliva.
Il sito (oggi anche sull'iPhone grazie ad una App scaricabile sull'Apple Store), fornisce informazioni tempestive ai consumatori, ai professionisti del settore ed gli appassionati dell'olio d'oliva.
Quindi, l'appuntamento con le aziende produttrici è fissato, fin da adesso, direttamente sul sito della rivista alla voce OLIVE OIL GUIDE, dove potranno (in lingua inglese) inserire i propri dati aziendali e quelli relativi ai prodotti. 
Ai consumatori chiediamo ancora qualche momento di attesa, in modo da permettere alla rivista di completare ed aggiornare il database delle aziende ed essere "on-line" e fruibile da tutti nei prossimi mesi.
Per aderire all'inziativa o per avere maggiori informazioni (in lingua inglese) sulla "The Guide to the World’s Olive Oils", visitate il sito: www.oliveoiltimes.com
Dr Antonio G. Lauro

martedì 24 maggio 2011

Marco Oreggia presenta il nuovo Concorso Internazionale FLOS OLEI 2012.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di invito di Marco Oreggia.

Caro Produttore,
ti ricordiamo che sono aperte le iscrizioni al nuovo Concorso Internazionale “Flos Olei 2012” e che il Regolamento e i Questionari di iscrizione con tutte le modalità di partecipazione sono già disponibili sul sito web www.flosolei.com.
Si tratta di un Concorso Internazionale aperto alle migliori aziende di produzione olivicola mondiali che verranno pubblicate in Flos Olei 2012 - guida ai migliori extravergine del mondo. Il Concorso Internazionale prevede una valutazione degli oli presentati da parte del nostro Panel di Esperti Assaggiatori attraverso rigorosi assaggi e l’elaborazione di un profilo organolettico degli stessi. Teniamo a sottolineare che soltanto gli oli ritenuti idonei saranno pubblicati all’interno della nuova edizione della Guida. Questa, realizzata in duplice lingua (italiano-inglese), si basa su una divisione nazionale e regionale (Spagna e Italia) di tutto il comparto olivicolo mondiale, fornendo informazioni storiche e culturali, dati di produzione, varietà e zone tutelate da denominazione. Inoltre a ogni azienda è dedicata una scheda con note di degustazione degli oli e abbinamenti gastronomici.
Ma Flos Olei è un progetto ancora più ricco: la guida ai migliori extravergine del mondo è disponibile anche nelle versioni multimediali - iPhone e iPad; i Flos Olei Point, ovvero la rete dei distributori intelligenti, diventano sempre più numerosi; mentre altri prodotti si sono aggiunti: i cosmetici all'olio extravergine di oliva della lineaFlos Olei Beauty (http://shop.flosolei.com).
La partecipazione al Concorso Internazionale prevede un contributo economico per la degustazione dell’olio.
Certi della tua risposta favorevole, ti ringraziamo fin da ora per il sostegno accordatoci.
Un cordiale saluto
Marco Oreggia
Editore e Curatore della Guida
Laura Marinelli
Curatore della Guida

giovedì 24 marzo 2011

Due nuove pubblicazioni di PrimOlio sul mondo dell'extravergine.


Saranno in distribuzione in anteprima, dal 26 marzo prossimi in occasione della manifestazione "Olio in Piazza" di Reggio Calabria, i due nuovi progetti editoriali prodotti da PrimOlio.

Le due nuove pubblicazioni, curate e realizzate dagli esperti assaggiatori e capi panel Antonio G. Lauro, Carmelo Orlando e Rosario Franco, nell'ambito del progetto "Un filo d'olio..." sono il frutto di anni di attività degli autori nel mondo dell'olivicoltura e dell'analisi sensoriale dell'olio extravergine di oliva. La prima pubblicazione, dal titolo "Un filo d'olio... Guida alla storia e al consumo dell’olio extravergine d’olive", realizzato in collaborazione con il CONASCO-OP di Reggio Calabria, vuole essere un agile strumento a disposizione degli appassionati del settore e tratta - nella prima parte - della storia antica e recente dell'oro verde, del suo arrivo in Italia, lo sbarco in Calabria, la decadenza e la rinascita; cenni anche su fonti classiche, miti e leggende sull'olio ed un paragrafo dedicato all’olivo e l’olio nella religione cristiana. La seconda parte del libro approfondisce i temi dell'elaiotecnica, dando indicazioni sul come si ottiene, cosa contiene e come si classifica l’olio da olive, con cenni sull'analisi sensoriale e sulle virtù dell’olio da olive, alimento ma anche farmaco.
Nel secondo opuscolo "Un filo d’olio... Guida all’Analisi Sensoriale dell’olio extravergine d’oliva" i tre autori - tutti analisti sensoriali - fanno il punto sull'assaggio professionale dell'olio da olive, sulle percezioni dei caratteri salienti dell'olio e sulla tecnica dell'assaggio degli extravergine. Questa seconda pubblicazione, dedicata ai "neofiti" dell'olio, vuole essere da supporto a quanto vorranno, nel tempo, approfondire i temi legati alla produzione ed al consumo di olio extravergine di qualità.
Appuntamento quindi con gli autori il prossimo 26 marzo ad "Olio in Piazza" che si svolgerà dalle ore 10,00 - e per tutta la giornata - in piazza Camagna di Reggio Calabria.
Dr Antonio G. Lauro

venerdì 3 settembre 2010

L'olivo e l'olio: sviluppo della civiltà mediterranea.


L'olivo, maestosa pianta da frutto, è da sempre ritenuto il simbolo del bacino del Mediterraneo. Il leggendario albero e l'olio ricavato dai suoi frutti hanno accompagnato, fin dagli albori della civiltà, la storia dell'intera umanità.
Già nel IV millennio a.C., in piena età del rame, l'olivo era conosciuto in Medio Oriente, ma le prime coltivazioni si ebbero molto probabilmente a cura delle popolazioni camitico-semitiche stanziate in una regione compresa tra i rilievi a sud del Caucaso (Acrocoro Armeno, Pamir e Turkestan), le pendici ovest dell'Altopiano Iranico e le coste della Siria e della Palestina (Canaan). Qui cominciò il lungo processo di addomesticamento dell'olivo; si iniziò a selezionare le varietà a frutti grandi, scoprendo che se ne poteva ricavare un liquido, untuoso, dai molteplici usi.
Dopo Siria e Palestina, la coltivazione si estese in Egitto (XIX Dinastia - 1300 a.C.) dove l'albero d'olivo, era considerato dono degli dei. Nel culto dei morti, infatti, corone d'olivo e di nòccioli furono ornamenti dei re nelle tombe Egizie e l'olio d'oliva, rappresentante purezza e dignità, usato per ungere i corpi da mummificare.
In seguito, l'olivo conquistò le coste dell'Asia minore, le isole greche, le coste italiane, la penisola iberica ed il nord Africa: in definitiva, il culto legato all'olivo fu così consacrato da tutte le religioni.
Come risulta dal codice di Hammurabi del 1780 a.C., l'olivo fu conosciuto ed apprezzato anche dai Babilonesi; ma furono proba- bilmente i coloni Fenici (X - VIII sec. a.C.), originari degli odierni Libano ed Israele, che in seguito diffusero grazie ai loro traffici commerciali, perlopiù marittimi, questa coltivazione su tutte le coste del “mare nostrum”, dell'Africa e del Sud Europa.
A Creta, si sviluppò la prima olivicoltura. Nei labirinti del grande palazzo-città di Cnosso, abitato secondo la leggenda dal Minotauro, sono stati rinvenuti depositi di anfore fittili, grandi recipienti ceramici detti pithoi, mentre rappresentano vere e proprie biblioteche, le tavolette d'argilla che rivelano i luoghi di coltivazione dell'olivo e la destinazione dell'olio; gli affreschi del palazzo costituiscono le prime rappresentazioni dell'olivo nella storia. L'importanza dell'olio d'oliva presso i Fenici ed i Greci era evidente al punto, che speciali navi, dette “navis onerarie”, erano costruite per il trasporto in anfore del prezioso liquido. L’olivo in Africa arriva nell'VIII secolo a.C. e già nel V sec. a.C. Erodoto (490 - 430 a.C.) racconta di oliveti coltivati a Cartagine ma che non producevano sufficiente olio da coprire il fabbisogno interno. L'importanza dell'olio d'oliva in quella regione, è confermata dall'agronomo Magone Cartaginese (II sec. a.C.) nel suo “L'agricoltura”, i cui studi furono in seguito ripresi da Columella, Plinio il Vecchio e Varrone.
Portato in Italia dai coloni Greci (VIII sec. a.C.), l'olivo fu coltivato dagli Etruschi già nel VII sec. a.C.. Furono però i Romani che provarono a coltivare, in ogni territorio conquistato, questi frutti polivalenti ed in molti casi ordinarono, alle popolazioni conquistate, il pagamento dei tributi sotto forma di olio di oliva.
Fu così che a Roma nacque una borsa merci dell'olio, dove commercianti ed importatori, riuniti in appositi collegi, trattavano prezzi e quantità dell'olio proveniente dall'Impero: l'Arca Olearia.
In Calabria, l'olivo “sbarca”, per mano dei primi coloni Achei nell'VIII sec. a.C., nella zona compresa tra Locri, Crotone e Sibari, anche se, recenti studi smentiscono tali ipotesi ed indicano che già nell'età del bronzo, l'olivo fosse coltivato in Calabria.
L'olio d'oliva era considerato un importante simbolo di ricchezza, al punto che sulle prime monete coniate a Kroton (odierna Crotone) ne era raffigurato l'albero.
A seguito della caduta dell'Impero Romano e delle invasioni barbariche, giunsero tempi poco favorevoli per il consumo dell'olio e la coltivazione dell'olivo. Si contrassero le aree adibite all'olivicoltura, a favore dei cereali di base e della vite, ci si avviò verso uno scadimento delle tecniche colturali (semi-inselvatichimento) e ci fu la riconquista del suolo da parte del bosco. Solamente nel tardo Medioevo (XII sec.), la coltura dell'olivo si ridiffuse in tutta Italia, grazie all'opera di alcuni Ordini Monastici (Monaci Cistercensi e Benedettini), con la creazione delle fattorie conventuali, protette dal “timore di Dio”. Contem-poraneamente, le Repubbliche marinare di Genova e Venezia favorirono il commercio dell'olio oltre l'area mediterranea.
Il prodotto, grazie alle forti richieste dei mercati Europei, diviene d'importanza strategica per il Meridione d'Italia, che aumenterà gli impianti d'olivo per una produzione destinata all'esportazione.
Nell'età Bizantina, con una popolazione ridotta in numero, l'olivicoltura riparte grazie all'opera ed all'impegno dei Monaci Basiliani, giunti in Calabria dalle sponde orientali del Mediterraneo, ancora coltivate. La rinascita è lenta, ed a causa degli impaludamenti costieri, fonte di malaria, l'olivo deve risalire la collina. A partire, poi, dall'ultima età bizantina e dalla conquista normanna, comincia lo scontro con il gelso, che pretende il posto dell'olivo: la Calabria diviene così la centrale Europea della seta.
Occorrerà aspettare il XVII secolo per assistere al “rinascimento” dell'olivicoltura, in conseguenza della crisi del grano e del gelso, ed in risposta alla crescente richiesta di olio da parte dei paesi stranieri, le superfici investite ad olivo aumentano di nuovo in misura considerevole. Con la scomparsa del feudalesimo e la nascita del libero mercato, l'olivo diventa una caratteristica paesaggistica dell'Italia Meridionale, nonché di tutte le terre affacciate sul bacino del Mediterraneo.
L'olio d'oliva diventa così la principale produzione del Regno di Napoli e l'economia Calabrese è punto di forza del commercio mondiale.
In pieno Settecento, con l'allargarsi della Rivoluzione commerciale, la produzione olearia riparte fortemente. Notizie sul tipo di olivicoltura praticata nella piana di Palmi, nella seconda metà del '700, è contenuta negli scritti del marchese Grimaldi di Seminara, che fu il primo ad occuparsi dei problemi della nostra agricoltura con fervore illuministico e che si adoperò per introdurre numerose innovazioni riguardanti sia la coltivazione dell'olivo che la trasformazione delle olive in olio. Intorno al 1750 furono impiantati nuovi oliveti nelle zone pianeggianti, con sesti regolari, anche se ancora con distanze troppo ravvicinate.
Nel 1861, la diffusione degli olivi nella piana di Gioia Tauro era così elevata che il Pasquale, nella sua relazione sullo stato fisico economico agrario della prima Calabria Ulteriore, la descrive come “la regione degli uliveti”.
A dimostrare il grande interesse delle Istituzioni nei confronti dell'olivo vi fu nel 1890, la creazione, a Palmi (RC), della Stazione Sperimentale di Olivicoltura e Oleificio; voluta dal Ministero dell'Agricoltura per suggellare un legame diretto tra produzione e ricerca, in una parte della Calabria dove la coltura dell'olivo, in seguito alla sua continua espansione, ne aveva fortemente caratterizzato il paesaggio.
Infine, con la rivoluzione industriale del XIX secolo, passando per il Risorgimento, l'unificazione nazionale e le grandi guerre, l'olivicoltura viene “protetta” e “difesa”, salvaguardando un prodotto di cui l'Italia è il più pregiato produttore al mondo.
Dr Antonio Giuseppe Lauro - Panel Leader
Coautore de Gli Extravergini Calabresi - Guida agli oli di qualità (2008)

giovedì 5 febbraio 2009

Concluso il concorso oleario "Oleum Olivarum" di Lamezia T.

Lamezia T. (CZ), 3 febbraio 2009. Si è concluso con la consegna dei premi, nella cornice della ex sala comunale di Sambiase, il quadrangolare previsto nell'ambito della X^ rassegna "Oleum olivarum" premio regionale degli oli di qualità accertata. Le regioni invitate al quadrangolare, Puglia, Sicilia, Basilicata e Calabria, hanno presentato 42 tipologie di olio extravergine di oliva. Tra questi, grazie all'appassionato lavoro del panel giudicante - tra cui il sottoscritto - sono stati individuati e premiati i migliori tre oli. Per la categoria "fruttato intenso" ha conquistato il premio l'olio extravergine di oliva da agricoltura biologica dell'azienda Dattilo di Roberto Ceraudo di Marina di Strongoli (KR), mentre il premio per la categoria "fruttato medio" è stato consegnato all'extravergine Letizia Dop monti Iblei dell'azienda agricola Rollo di Chiaramonte Gulfi (RG). Il premio per la categoria "fruttato leggero" è stato conferito all'olio extravergine Terre Nobili dell'azienda agricola Lidia Matera di Montalto Uffugo (CS). Per il packaging, il premio alla miglior confezione di olio extravergine è stato conferito all'azienda Librandi spa di Cirò Marina (KR).
Per i vincitori della "kermesse" lametina si tratta di riconferme, essendo i loro oli già in passato, premiati in ambito nazionale: l'olio di Roberto Ceraudo nella guida "Gli Extravergini Calabresi", mentre il Letizia di Rollo ha più volte "sbancato" i maggiori premi nazionali, tra i quali il prestigioso "Ercole Olivario" di Spoleto (PG).
Appuntamento adesso alla prossima edizione che, su volere del presidente Sirianni, assumerà rilievo nazionale.
Dr Antonio G. Lauro

sabato 31 gennaio 2009

I Tesori della Magna Grecia

I Tesori della Magna Grecia – Presentazione della guida agli oli extravergini Calabresi.
Primolio, con i suoi percorsi articolati di promozione e valorizzazione degli oli extra vergini d’oliva di Calabria, intende mettere in risalto la qualità del prodotto, sia attraverso la pratica dimostrazione dei miglioramenti ottenibili con la meccanizzazione integrale delle operazioni colturali, sia creando degli appositi momenti di approfondimento sulle varie tematiche che interessano questo affascinante mondo dell’olio.
La manifestazione promossa da Prim’olio - Saperi e Sapori, con il supporto tecnico dell’Olearia San Giorgio, vede coinvolti numerosi istituti di ricerca tra cui: la Facoltà di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’Istituto Sperimentale per l’Olivicoltura di Cosenza e la Facoltà di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (cn) e la Facoltà di Agraria di Bologna, dove il 29 gennaio 2009 in una conferenza appositamente dedicata dal titolo “I Tesori della Magna Grecia – Presentazione della guida agli oli extravergini calabresi”, saranno illustrate le peculiarità dell’olivicoltura calabrese. Introdurranno i lavori: il Preside della Facoltà, Prof. Andrea Segre, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria On. Prof. Mario Pirillo e il Presidente dell’Associazione Primolio Domenico Fazari. Gli interventi saranno a cura del Dr, Rosario Franco, del Dr. Antonio Lauro, del Dr. Carmelo Orlando, del Prof. Giovanni Lercker, del Dr. Roberto Bartolini, del Dr. Lorenzo Cerretani e della Dr.ssa Tullia Gallina Toschi. Presenterà i lavori la Dr.ssa Marina Zuccoli Direttrice della Biblioteca Centralizzata di Agraria. Tutta l’iniziativa ha un particolare significato per ciò che concerne l’aspetto dell’informazione, in quanto è prioritariamente finalizzata a migliorare il bagaglio delle conoscenze tecnico scientifiche degli addetti ai lavori. Partendo anche dall’esemplare esperienza della Valle del Marro – Libera Terra, che gestisce per finalità sociali circa 80 ettari di terreni (in prevalenza oliveti) confiscati alla mafia, i relatori proporranno spunti di riflessione e, soprattutto, di operatività per l’attuazione, nel campo olivicolo, di virtuosi modelli di sostegno, a favore di scelte imprenditoriali etiche e socialmente responsabili, da parte degli enti del governo del territorio, dei circuiti bancari (finanza etica), delle organizzazioni di produttori, dei soggetti della distribuzione commerciale e degli altri settori del sistema dei servizi. Grazie agli organizzatori, da questa importante iniziativa, è possibile trasmettere agli operatori del settore e non, rilevanti indicazioni di tipo tecnico, economico e politico che sicuramente incideranno positivamente su quelle che sono le prospettive future dell’olivicoltura e dell’olio extra vergine d’oliva calabrese.
Dr Rosario Franco