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mercoledì 17 ottobre 2012

Una tabella ci salverà?

Nel corso del mio girovagare quotidiano su internet, improntato alla ricerca di news sull'olio di oliva, ho avuto modo di venire a conoscenza di una interessante tabella di conversione.
Non si tratta della solita complicata tabella dedicata alle calorie dei vari prodotti agroalimentari bensì di una semplice tabella, da utilizzare in cucina quando vogliamo sostituire il burro con l'olio di oliva in una ricetta. In effetti, la tabella, aiuta in questa sostituzione ed indica, a parità di risultato "gastronomico", le quantità di burro (o margarina) di una ricetta da sostituire col corrispondente quantitativo in olio di oliva. Un modo in più per "difenderci" da tutte le sostanze grasse diverse dal nostro, amato extravergine di oliva.
Il sito eatdrinkandbeolive.com enfatizza molto questa fase di trasformazione, chiamandola "L'alternativa più sana".
"Perché si deve cambiare abitudini e passare all'utilizzo di un buon olio extravergine, riporta il sito web australiano, soprattutto perché i grassi vegetali buoni (quelli dell'olio extravergine di oliva, per intenderci) dovrebbero far parte della nostra dieta quotidiana, al pari delle dosi giornaliere raccomandate di proteine, frutta e verdura. La ricerca indica che l'utilizzo di 2 cucchiai di olio d'oliva al giorno è ottimale per una buona salute. Infatti, coloro che consumano regolarmente l'olio d'oliva hanno un minor rischio (< 42%) di incorrere, ad esempio, in un ictus cerebrale. Rinomato per la salute del cuore, l'olio d'oliva è necessario anche per la salute del cervello. Ricordano sul sito web, che lo strato protettivo che ricopre le fibre nervose (guaina mielinica) è costituito principalmente da acido oleico, lo stesso disponibile in grandi quantità (70/80%) nell'olio di oliva."
Ecco la tabella di conversione:

Tavola di conversione Burro/Margarina - Olio Extravergine di Oliva
Nota:
1 teaspoon= 5 ml circa
1 tablespoon= 15 ml circa
1 cup= 250 ml circa
Io ho provato a convertire i quantitativi di burro in una ricetta di dolci da te con ottimi risultati. Provateci anche voi e fatemi sapere. La vostra salute, ringrazia.
Dr Antonio G. Lauro



lunedì 20 giugno 2011

L’olio di oliva: medicina “naturale” contro l’ictus

Consumare abbondanti quantità di olio di oliva può ridurre drasticamente il rischio di ictus per gli anziani, questi i risultati di uno studio realizzato da una equipe guidata da Cécilia Samieri dell’Universita di Bordeaux in tre differenti città della Francia e pubblicato sulla rivista Neurology di giugno.
Lo studio, chiamato “studio delle 3 città”, ha interessato 7.625 volontari, uomini e donne dell’età media di 65 anni, nessun caso di ictus pregresso e provenienti dale città di Bordeaux, Dijon e Montpellier. Durante l'osservazione, durata 5 anni, i ricercatori hanno creato tre categorie di consumo: nullo, moderato, intenso. La prima categoria comprendeva chi non faceva alcun uso di olio di oliva, la seconda coloro che usavano l'olio d'oliva solo come condimento e la terza chi lo usava regolarmente, sia per cucinare che crudo.
Si è così riscontrato che all’uso continuo e frequente in cucina di olio di oliva (seconda e terza categoria) è stato associato ad una riduzione del 41% dell’incidenza di ictus rispetto a chi non utilizzava mai l'olio d'oliva (prima categoria).
Al fine di prevenire l'ictus nella popolazione anziana, Samieri e colleghi hanno suggerito come l’uso intensivo di olio d'oliva dovrebbe trovare posto nella dieta accanto ad un maggiore consumo di frutta e verdura ed una riduzione nell’uso del sale. Tuttavia, avvertono i ricercatori, l’uso di olio d'oliva non può essere completamente indipendente dagli altri alimenti che usualmente lo accompagna. Infatti, l'olio d'oliva è di solito aggiunto ad altri alimenti (ad esempio, frutta e verdura, legumi, cereali e pesce) che possono contribuire ai benefici indiretti, aumentando l'appetibilità e il consumo di alimenti che possono avere effetti potenziali sulla salvaguardia della salute.
Una siffatta dieta, i cui grassi provengono quasi esclusivamente dall’olio extravergine di oliva, porta ad indubbi benefici anche in relazione al diabete, ipertensione, coronaropatia e obesità.
Una precisazione: lo studio francese non ha indicato il tipo di olio d'oliva consumato dai volontari sottoposti ad indagine, riportando una “generica” definizione di "olio di oliva". Ma è importante notare che quasi tutto l'olio d'oliva venduto in Francia è della categoria merceologica più pregiata quella di “olio extravergine di oliva” ed quindi a questa categoria di olio a cui occorre fare riferimento.
E' grazie anche a questi risultati che sempre più l'olio d'oliva può essere considerato "uno dei principali componenti di protezione" della dieta mediterranea.
Dr Antonio G. Lauro

Bibliografia: C. Samieri, C. Féart, C. Proust-Lima, E. Peuchant, C. Tzourio, C. Stapf, C. Berr and P. Barberger-Gateau, "Olive oil consumption, plasma oleic acid, and stroke incidence: The Three-City Study", Neurology, June 15, 2011, © AAN Enterprises, Inc.