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domenica 16 gennaio 2011

Sapone di Marsiglia? Più buono con l'olio extravergine di oliva.

Continuo a ricevere, quasi quotidianamente, richieste di informazioni su come ottenere un sapone naturale partendo dall'olio di oliva. Spero di accontentare tutti ripubblicando un mio post del giugno del 2010 relativo ad una ricetta "semplice" per il sapone di Marsiglia all'extravergine.
Sono sempre di più i consumatori che ricorrono, per la loro igiene personale o per il bucato di casa, ai saponi cosiddetti "naturali", riscoprendo, piacevolmente, i profumi di un sapone antico: il sapone di Marsiglia.
La storia.
Risalgono al 1300 i primi tentativi, poi perfezionati, di produzione di un sapone tutto vegetale, da utilizzare largamente per la pulizia personale e della casa, il cosiddetto "Sapone di Marsiglia".
Due i segreti del successo: la disponibili di olio d'oliva nella zona di Marsiglia e la larga diffusione della Salicornia (Arthrochnemum spp), pianta dalle cui ceneri veniva ricavata la soda.
Si trattava allora di un sapone di colore verde che si vendeva soprattutto in barre di 5 kg o in pani da 20 kg.
Una prima regolamentazione sul procedimento di produzione del sapone risale al 1688, con l'editto di Colbert, Ministro di Luigi XIV. L'editto recitava, all'articolo 3: non si potrà utilizzare nella fabbricazione di sapone, con barilla, soda o cenere, nessun grasso, burro né altro materiale; ma soltanto puro olio di oliva, e senza mescolanza di grasso, a pena di confisca delle merci.
Oggi il sapone di Marsiglia viene ancora prodotto, in modo del tutto artigianale, nelle campagne del sud dell'Italia. Ed è questa, spesso, la formulazione più usata per rimuovere le macchie più ostinate dalla biancheria o per l'igiene personale.
Il metodo.
Non tutto il sapone di Marsiglia, oggi in commercio, è ancora prodotto col metodo originale, che bandiva dalla ricetta i grassi animali e gli oli diversi da quello di olive.
Per essere sicuri di utilizzare il vero sapone di Marsiglia ed essere certi della qualità delle materie prime impiegate, risulta sicuramente conveniente provare a "far da soli".
Tra tutti i metodi di produzione, forse il più semplice è quello cosiddetto "a freddo", realizzabile facilmente in piccola scala, anche a casa.
Questo metodo sfrutta il calore naturale prodotto dalla reazione tra la soda caustica e l'olio di oliva per portare a termine la saponificazione. Questo calore va dunque controllato e soprattutto mantenuto il più lungo possibile perchè possa svolgere il suo compito.
Gli ingredienti.
Per ottenere un buon sapone a freddo è necessario:
Pesare con assoluta precisione gli ingredienti;
Miscelare l'olio di oliva e soluzione caustica alla temperatura ottimale;
Isolare gli stampi nelle prime 24 ore per far si che il calore della reazione chimica non si disperda.
Ingredienti fondamentali:
- 1 chilogrammo di olio vergine di oliva;
- 128 grammi di soda caustica (NaOH);
- 300 grammi di acqua.
Materiale occorrente:
- bilancia elettronica (per pesare con precisione anche i grammi)
- termometro da cucina (fino a +110°)
- pentola in acciaio inox; caraffa in vetro o ceramica resistenti alle alte temperature
- cucchiaio di acciaio legno
- coperte vecchie
- stampi per sapone o contenitori in tetrapack (tagliate la parte superiore)
- mascherina; occhialini; guanti di gomma resistenti; foulard per i capelli; grembiule

Fase 1: preparare l'area di lavoro
Il posto ideale per fare il sapone è la cucina perché c'è a portata di mano tutto quello che serve. Sgombrate il piano di lavoro, copritelo con vecchi giornali o con strofinacci. Indossate i guanti e tenete a portata di mano la mascherina e gli occhialini.

Fase 2: preparare la soluzione caustica
Indossate guanti, mascherina e occhialini; in una tazza larga pesate con assoluta precisione la soda caustica. Avvertenze: non toccate mai la soda con le mani perché è corrosiva e attenzione a non inalare i gas che si producono durante la reazione chimica. Nella caraffa di pirex pesate l'acqua. Mettete la caraffa sul fondo del lavello. Versate poco a poco la soda nell'acqua, mescolando in modo che si sciolga bene. Attenzione perché la temperatura della soluzione caustica salirà rapidamente sino ad 70/80 gradi. Riponete il contenitore coperto in un luogo sicuro

Fase 3: preparare l'olio di oliva
Pesate l'olio e mettetelo in una pentola di acciaio sulla bilancia; successivamente mettete la pentola sul fornello, a fuoco bassissimo, mescolando di tanto in tanto. L'olio non deve scaldarsi troppo (occorre poco tempo per portare l'olio a 45°)

Fase 4: versare la soluzione caustica nell'olio scaldato (mai viceversa!!!!!)
Indossate guanti, mascherina e occhialini, con il termometro controllate la temperatura dell'olio e della soluzione caustica. Quando entrambe sono a 45 gradi, versate dolcemente la soluzione caustica nell'olio, mescolando bene ed a lungo col cucchiaio di legno.

Fase 5: il nastro
Questo è un punto cruciale per tutti i saponai! Mentre mescolate, il sapone cambierà colore e consistenza, diventando sempre più cremoso. Ad un tratto, togliendo il cucchiaio e facendo colare un po' di miscela nella pentola, vedrete che resterà in superficie per qualche secondo prima di affondare. Questa "traccia" è il nastro.

Fase 6: il gel
Dopo aver aggiunto velocemente gli ingredienti facoltativi, versate il sapone fresco nello stampo (eventualmente foderato con carta forno). Isolate bene con coperte perchè stia caldo.

Fase 7: stagionatura
Lasciate il sapone coperto nello stampo per 48 ore. Dopo sformatelo e lasciatelo maturare all'aria in un ambiente asciutto e fresco. La saponificazione si completa nel giro di un paio di settimane ma la stagionatura ottimale di un sapone di olio di oliva è di 6-8 settimane.

A questo punto non resta che utilizzare il 'nostro' sapone di Marsiglia. A proposito, fatemi sapere!
Dr Antonio G. Lauro