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venerdì 7 febbraio 2014

Dalla Calabria un passo decisivo per smascherare oli "datati".

Un brevetto per accertare la qualità e l'origine dell'olio di oliva senza ombra di dubbio: arriva dall'Università della Calabria e sarà presentato la prossima settimana. Si tratta di un sistema basato sulla risonanza magnetica perfezionato dai ricercatori del dipartimento di Chimica. L'indagine a livello molecolare sul prodotto ne rivela la freschezza e la provenienza. È la prima, seria e soprattutto scientifica risposta al duro colpo inferto al "Made in Italy" dalle 15 tavole illustrate con cui a fine gennaio il New York Times ha spiegato agli americani come tanto di quell'olio extravergine di oliva orgoglio tricolore sia in realtà risultato di vergognose e scorrette sofisticazioni. Olio spacciato per italiano e invece importato da Spagna, Grecia, Tunisia, Marocco, per essere manipolato, miscelato, reimbottigliato e immesso sul mercato in modo fraudolento. Ebbene, i ricercatori Giuseppina De Luca e Loredana Maiuolo, assieme al direttore del dipartimento di Chimica dell'ateneo di Arcavacata, Giovanni Sindona, hanno perfezionato una tecnica innovativa, basata sulla metolodogia della risonanza magnetica, che consente di stabilire, con precisione assoluta, la freschezza dell'olio d'oliva, oltre a tracciarne l'origine senza ombra di dubbio. Il brevetto, già autorizzato dall'Università, sarà depositato la prossima settimana, annunciandosi come una novità assoluta nel panorama delle attività e delle iniziative finalizzate ad assicurare la migliore qualità di prodotti, come appunto l'olio d'oliva, che hanno un larghissimo uso quotidiano.
"L'unità di ricerca dell'Università della Calabria – si legge in una nota diffusa dall'ateneo- aveva già da tempo pubblicato su riviste internazionali un criterio per tracciare l'origine del prodotto basata sulla identificazione e dosaggio di quei microelementi presenti nell'olio che lo riconducono alla terra dove è coltivato. Ciò significa che è possibile, adesso, fornire un servizio a quei produttori onesti che, al di là di ogni dubbio, e non facendo riferimento ad aleatorie prove organolettiche, vogliono sia certificata in maniera scientificamente valida l'origine del loro prodotto".
Nota per le sue applicazioni nella diagnostica medica, la risonanza magnetica si è rivelata uno strumento fondamentale di indagine a livello molecolare. Il brevetto in questione, in particolare, interpreta in maniera efficace e puntuale un disciplinare relativo all'alta qualità dell'olio extra vergine d'oliva, contenuto nel decreto ministeriale del novembre 2012. Disposizione che definisce l'indice di invecchiamento di un olio in funzione del rapporto 1,2-/1,3-gliceridi, che può variare da un minimo del 70%, per oli prodotti nel periodo novembre-marzo, al 50% per quelli prodotti nel periodo agosto-ottobre.
L'Università della Calabria considera i risultati ottenuti dai suoi ricercatori la più puntuale risposta al clamore e all'indignazione suscitata negli Usa dal servizio del New York Times, ma lancia un chiaro monito a tutti quei produttori disonesti la cui attività ha danneggiato uno degli asset fondamentali delle nostre esportazioni. "Non poteva esserci migliore risposta - conclude la nota dell'Unical - alle vignette pubblicate il 25 gennaio scorso da Nicholas Blechman sul New York Times, a corredo dell'articolo intitolato Extra Virgin Suicide, cioè l'adulterazione dell'olio extravergine italiano, che hanno fortemente danneggiato l'immagine dell'olio d'oliva italiano a livello mondiale. Ma un significativo segnale è auspicabile venga dato anche alla realtà italiana, che vede nei supermercati la vendita di oli extravergini, inseriti nelle catene di distribuzione da grandi aziende, a meno di 3 euro al chilo".
Arcavacata di Rende (Cosenza) 07.02.2014 (Fonte: CN Media).

giovedì 2 gennaio 2014

Brevi cenni sull'olivicoltura calabrese.

È usuale, per chiunque si trovi a percorrere le campagne calabresi – cosi come quelle pugliesi e campane, aggiungerei – imbattersi in enormi distese di uliveti e agrumeti. È cosi forte la loro presenza nei nostri territori, che sovente ci si immagina che si tratti di "vegetazione spontanea"... Nulla di più errato!
Alla stessa stregua delle case non finite, le in-finite distese di terreni ulivetati sono il risultato di secoli di trasformazioni del territorio, il prodotto ultimo di quanto la mano dell'uomo sia riuscita a creare nel corso dei secoli. Il territorio "meridionale" è stato, almeno sotto l'aspetto botanico, plasmato dalle sapienti mani dei contadini. Quanto fin qui detto, non rappresenta semplicemente una mera curiosità, bensì è la dimostrazione concreta, palese e che ancora oggi perdura (salvo la squallida compravendita di cui sono oggetto i nostri “monumenti naturali”, che, di tanto in tanto, seguendo le nordiche rotte, abbelliscono qualche villa sul lago di Como) di come le nostre piante o, meglio, i loro frutti, dessero la possibilità al nostro Stato, sin dalla seconda metà del XVII secolo (l’era del capitalismo commerciale), di inserirsi nelle logiche commerciali del Vecchio Continente, intercettando gli sviluppi e le trasformazioni del mercato internazionale. Partendo dal gelso e dalla rinomata produzione serica, si arrivò alla coltura degli ulivi e, infine, degli agrumi. A differenza di quanto avveniva per la produzione di cereali, la piantumazione di alberi di ulivo giovò al territorio, sia per la crescente domanda dovuta all'incremento demografico, sia per garantire maggiore stabilità ai terreni vessati dalle fragili condizioni idrogeologiche.In Calabria, o meglio nelle Calabrie, l'espansione olivicola si diffuse rapidamente, creando delle zone ad alta specializzazione, come le aree di Gioia Tauro e Rosarno, giungendo, poi, fino alle pendici dell'Aspromonte. Anche sul versante Ionico, a Rossano e Cirò, si è assistito ad una prepotente ascesa di questa pianta, forte, resistente e longeva. La produzione di olio si accrebbe così notevolmente che, già a fine '700, si giunse, in qualche caso, a sorpassare il tradizionale e secolare primato pugliese. Secondo alcune fonti, a quell'epoca, la produzione olearia calabrese, arrivò da sola a rappresentare il valore pari a un terzo di tutta la produzione olearia del Regno.
L'enorme produzione olearia delle Calabrie, viene analizzata da uno studioso, il Grimaldi, nei suoi "Studi statistici sull'industria agricola e manifatturiera della Calabria Ultra II", Stabilimento Librario-Tipografico di Borel e Bompard, Napoli 1845.
«Coltivazione estesa ed utile alla Provincia è quella degli ulivi: fu essa derelitta durante il decennio dal 1806 al 1815 (decennio francese, n.d.r.) talché gli uliveti, in parte, furono distrutti, e, in parte, vennero altrettanti boschi. Dopo quell'epoca, rianimato il commercio, si cominciò ad aver cura degli antichi uliveti, si fecero piantagioni novelle, ed attualmente pressocché in ogni sito sono progresso. Menonché in 14 comuni, da per tutto nella Provincia vien coltivato l'ulivo, del quale abbondano maggiormente le qualità dette ogliarole e rotondelle, che danno abbondante olio, e le celline, di cui se ne ottoene meno, ma di mogliore qualità [...]. In generale, di esse non si ha molta cura e si abbandonano alla propria forza di vegetazione [...]. La concimazione negli uliveti non si pratica da per tutto, e si esegue o facendovi dimorare le mandrie o mettendo letame in fosse fatte ai piedi degli alberi o soesciandovi il lupino.Perloppiù i terreni olivetati essendo seminati, non si fanno pegli alberi che quei lavori d'aratro o di zappa necessari al sottoposto terreno; e gli altri in cui si semina, si zappano in inverno, ogni 3 a 6 anni [...]. La potatura si fa inverno, in taluni siti non si esegue, in altri si fa male [...].La raccolta delle olive si fa generalmente quando queste son perfettamente mature, eccetto pochissimi proprietari che la eseguono pria di giungere a tal punto. Il frutto in parte si raccoglie da terra ed il rimasto sull'albero si fa cadere perticando i rami.Oltre il danno che dal sistema di abbattere e di raccogliere mature olive ne viene, vi è l'altro che deriva di tenerle pria della raccolta per circa un mese ammonticchiate e premute in luoghi sovente umidi e bassi [...]. I molini e i frantoi da olive, detti, volgarmente, trappeti, son difettosi. In fatti, la mola è larga un palmo e mezzo e con taglio poco aguzzo, per cui oltre ad essere pesante e di lento moto, richiede molta fatica per essere mossa e la triturazione delle olive non è ben fatta.Il prodotto dell'olio è di 19.523 botti, cioè cantaja 107.287 e rotoli 57 e 1/3, ed è poco men che raddoppiato nell'ultimo decennio, poiché, pria del 1835, il medio prodotto era di 10.623 botti; il prezzo di ducati 55 la botte. Finalmente gli uliveti può ritenersi che occupano 312.368 moggia del territorio della provincia, e sono nella maggior parte nel distretto di Catanzaro e nella minore, in quel di Crotone».
Come si evince dallo studio del Grimaldi, dopo la fase d'arresto del commercio all'inizio del XIX secolo, dovuto alle Guerre Napoleoniche, la crescita riprese negli anni a venire. La Calabria iniziò ad esportare sempre più olio, non solo nelle altre province del Regno, ma anche e soprattutto nei principali paesi europei. Il prodotto finito, il risultato del duro lavoro dei contadini calabresi era ricercatissimo dalle industrie del Nord Europa, specialmente dai saponifici di Marsiglia e dalle industrie tessili inglesi. Il cloth oil, l'olio per i panni, come veniva chiamato nelle lande anglosassoni, era destinato non al consumo alimentare, bensì utilizzato per la lavorazione dei tessuti nelle fabbriche e per la lubrificazione dei macchinari. Quindi, i difetti dell'olivicoltura calabrese dell'epoca, anche se da un lato, considerato lo sbocco commerciale che trovava comunque il prodotto (creando una sorta di circolo vizioso per cui da parte degli olivicoltori non v'era necessità di migliorare la qualità del prodotto) poteva giovare all'economia, col passare del tempo rappresentò un limite, specie quando la concorrenza dei paesi del Mediterraneo come la Spagna e il Maghreb, si fece più serrata, decretando la fine della stagione del grande primato calabrese durata quasi un secolo; secolo che, comunque, permise all'olio delle Calabrie di ritagliarsi uno spazio come protagonista di uno dei più grandi mutamenti che la Storia dell'Umanità possa ricordare.
Continua
A cura di Briganti (https://www.facebook.com/o.Briganti.o)

giovedì 12 dicembre 2013

Guida oli di Slow Food, al via le operazioni di raccolta campioni.

Da poco si è spenta l'eco suscitata dal grande evento organizzato a Roma da Marco Oreggia per la presentazione della guida "Flos Olei", che già il Gambero Rosso e Slow Food, avviano le operazioni di selezione dei campioni.
Per la guida del Gambero Rosso "Oli d'Italia 2014" siamo già nella fase di raccolta campioni (info su: www.unaprol.it), mentre è all'avvio la macchina organizzativa di Slow Food.
Per la raccolta dei campioni, le organizzazioni territoriali hanno dettato tempi e modalità di consegna campioni differente.
Ecco la lettera valida esclusivamente per la regione Calabria.

Gentili produttori,
con la presente si rinnova l’invito alla partecipazione all'edizione 2014 della Guida agli Extravergini di Slow Food.
Si prega di compilare il “Modulo dati azienda 2014” direttamente su pc, salvare il file e rispedirlo in allegato per posta elettronica agli indirizzi email: pinodapetilia@gmail.com – amalia.ruffolo@gmail.com. Si prega inoltre di allegare brochure, depliant, descrizioni informative, ecc. in formato elettronico relativi a notizie e informazioni sull'azienda, utili a presentare al meglio la stessa nella Guida.
Distinti saluti,
Giuseppe Giordano
Responsabile regionale Guida EV Slow Food

Lettera d'invito
Gentile produttore,
eccoci giunti al consueto appuntamento con la Guida agli Extravergini. Anche per l’edizione 2014, “buono, pulito e giusto” saranno i principi ispiratori della guida che vuole dare risalto al lavoro delle aziende e degli uomini che ne sono l’anima, evidenziare la produzione della penisola legata alla specificità dei diversi territori e a quel rilevante patrimonio varietale che garantisce agli oli identità eterogenee quanto peculiari.
Come sa, del lavoro fa parte la selezione qualitativa degli extravergini ed è per questo che Le chiediamo di collaborare con noi inviando a:
D.ssa Amalia Ruffolo
Contrada Tenimento, 25
87100 Cosenza – Mobile: 340 8960923
entro e non oltre il 10 gennaio 2014 tre campioni per tipologia da 0,500 o da 0,750 del/i suo/i Olio d'Oliva Extravergine, raccolto 2013, congiuntamente alla compilazione della Scheda allegata. Specificare sulla confezione la dicitura “Guida agli Extravergini Slow Food Editore 2014”.
È indispensabile la compilazione della scheda di accompagnamento in tutte le sue voci. Grazie per la collaborazione.
La partecipazione alla nostra selezione è completamente gratuita e non comporta nessun onere per le aziende. Unico requisito indispensabile è una produzione complessiva che vada oltre “l’autoconsumo” al fine di garantire la disponibilità per la vendita in azienda (almeno 5 ettolitri annui).
Per ogni ulteriore chiarimento può rivolgersi al responsabile regionale:
Dott. G.ppe Giordano – Cell.: 339 1728261 – email: pinodapetilia@gmail.com
Attenzione! La Scheda di Accompagnamento va inviata online ai seguenti indirizzi e-mail:
pinodapetilia@gmail.com – amalia.ruffolo@gmail.com
Cordiali saluti Slow Food Editore


venerdì 29 novembre 2013

RAI SCUOLA: LE RACCOGLITRICI DI OLIVE IN CALABRIA NEL 1959. IL LAVORO DELLE DONNE

Molte delle raccoglitrici di olive, tutte donne, escono di casa all'alba e percorrono chilometri a piedi prima di raggiungere gli oliveti, dove lavorano dalle dieci e le tredici ore al giorno, a seconda della stagione. Tornate a casa, le attendono i lavori domestici. Quelle che abitano più lontano, le "emigranti", vengono alloggiate in dormitori: grosse stanze dove vengono stipate molte persone o piccoli locali bui, privi di finestre e di cucina. Senza assistenza sanitaria, senza nessuno a cui lasciare i bambini, le olivicole si portano i più piccoli nei campi, mentre i più grandicelli, tolti presto dalla scuola, partecipano già alla raccolta. Lavorano scalze, sempre chinate a terra, e vengono pagate a cottimo: in olio o in danaro. Il lavoro comprende, per alcune, anche il trasporto dei sacchi, che pesano tra i quindici e i venti chili l`uno. Molte non sanno cos`è un contratto. Sembra un racconto di altri tempi, ma è una fotografia dell`Italia della fine degli anni Cinquanta, quale emerge dall`inchiesta condotta da Ugo Zatterin sul mondo del lavoro femminile. Il filmato Braccianti del Sud è tratto dalla serie di inchieste "La donna che Lavora" di Zatterin e Giovanni Salvi, sul mondo del lavoro delle donne. Il programma all`epoca della prima messa in onda, venne considerato eversivo dai vertici aziendali, ma Salvi e Zatterin riuscirono ad evitare la censura e l`inchiesta andò in onda.
dal sito: www.raiscuola.rai.it

giovedì 21 novembre 2013

Roccella J.: Aspetti salutistici, nutrizionali e ambientali dell'olivicoltura calabrese.

Programma
Gli ultimi dati statistici di economia agraria raccontano di come l'olio extravergine d'oliva, sia sempre più importante per le economie rurali calabresi. 
In una terra, la Calabria, dove ben il 30% della PLV agricola ha un piede ben saldo nel settore dell'olio da olive, tutti gli Enti territoriali, del pubblico e del privato, sono impegnati a promuovere e tentare un rafforzamento del comparto olio.
Tra questi, l'Associazione culturale e di volontariato "Roccella In Movimento", che ha impegnato i propri soci per la realizzazione del seminario: Aspetti salutistici, nutrizionali e ambientali dell’olivicoltura calabrese.
L'incontro, previsto per il 23 novembre 2013 presso l’ex convento dei Minimi di Roccella Jonica, si avvierà alle 8,30 ed avrà in programma una serie di lezioni che riguarderanno la qualità, l’importanza nutrizionale e gli aspetti salutistici dell’olio di oliva calabrese.
L’Associazione "Roccella In Movimento" - recita un comunicato stampa diramato dai vertici associativi - promuove questo evento per la valorizzazione del prodotto calabrese per eccellenza, a salvaguardia dell'ambiente, per conservare e recuperare l’identità culturale della nostra comunità e le nostre tradizioni. L’olivicoltura in Calabria - continua il comunicato -, da sempre si intreccia armoniosamente con la nostra storia socio-economica, ed oggi può rappresentare una delle risorse economiche più rilevanti di questa regione, se si creano le condizioni favorevoli.
Ad introdurre i lavori sarà il Prof Giuseppe Certomà - Sindaco di Roccella Jonica -, seguiranno la Dott.ssa Vanessa Riitano - Ingegnere Ambientale - che interverrà illustrando l'impatto ambientale dell’olivicoltura, il Prof Giuseppe Tassone - Chimico e libero Ricercatore - sulla trasformazione dei rifiuti oleari in risorse utilizzabili in agricoltura, concluderà la Dott.ssa Patrizia Pellegrini - Naturotopa e Bioterapeuta Nutrizionale -che esporrà le proprietà nutrizionali e terapeutiche dell’olio d’oliva. Il Seminario prevede un intervento del Dr. Antonio G. Lauro - Capo Panel concorsi internazionali - ARSAC Regione Calabria Dip. Agricoltura - che ci guiderà attraverso le tecniche di assaggio a riconoscere le caratteristiche e la qualità del prodotto olio.
Sono invitati oltre ai frantoiani della zona, gli studenti delle scuole Superiori di Roccella J. e i cittadini che vogliono avere una maggiore conoscenza sull'oro verde di Calabria.
In concomitanza l’associazione “Roccella in Movimento” realizzerà la IV edizione della “Festa dell’olio nuovo”, per giorno 13 dicembre presso il Borgo antico di Roccella Jonica.

lunedì 28 ottobre 2013

Prim'Olio: quando l'extravergine diventa un pretesto per fare cultura.

Attenzione tutta puntata sull'olio extra vergine d’oliva in tutte le sue molteplici espressioni. Non mancheranno, durante l’iniziativa, occasioni di confronto sull'analisi sensoriale degli oli, sull'uso dell’olio in cucina, sulla capacità di comunicarlo correttamente ai consumatori. Particolare attenzione verrà dedicata ai bambini, affinché apprendano l’arte dell’assaggio e con l’olio possano trovare occasioni per imparare giocando.
Saranno presenti chef e assaggiatori d’olio.
La Calabria dell’olio ha bisogno di ricominciare con nuovi stimoli, mettendosi alla ricerca di innovativi approcci, anche perché l’olio extra vergine d’oliva, è sì un prodotto storico, ma ha tanto bisogno di rinnovarsi, andando incontro alle tendenze di gusto del consumatore, senza per questo mai tradire la
propria identità originaria; un’identità certa, riconducile ai nostri migliori oliveti.
Il tema portante della prossima manifestazione è incentrato sull'anima sociale dell’olio, numerosi saranno i relatori che interverranno sull'argomento.
Prim'Olio comprenderà inoltre molte altre occasioni di incontro e di dibattito con l’olio sempre protagonista della scena, visto non più come singolo elemento, ma in relazione con altre materie prime alimentari.
L’obiettivo è qualificare sempre più i consumi attraverso un’opera di educazione all'utilizzo consapevole, a partire dall'applicazione di uno specifico “codice degli abbinamenti” e attraverso consigli utili per chi ne ignora le potenzialità espressive.
Ufficio Stampa Prim'Olio

Gli eventi:
Sabato 26 Ottobre 2013
Ore 10,00
Festa dell’Olio Nuovo: Azienda Agricola F.lli Fazari - C.da Ricevuto - San Giorgio Morgeto
Benvenuto Canada: Visita in Calabria di operatori economici Canadesi alla scoperta del
meraviglioso mondo dell’olio.
Consegna dei premi Prim’Olio

30 e 31 Ottobre 2013
“Ti Olio bene…Altomonte”
Giornate celebrative del carrello degli oli extravergini d’oliva di Altomonte e dell’avvio della nuova De.Co. Denominazione di origine Comunale Olio di Altomonte.
Da un’idea dell’Oleificio Papaleo, a cura dell’Associazione Culturale Città Futura di Altomonte (CS), con il patrocinio della Regione Calabria Assessorato all'Agricoltura e della Provincia di Cosenza Assessorato Attività Economiche e Produttive.
30 Ottobre 2013
Ore 18,30
Inaugurazione della manifestazione presso il Salone Razetti
Tavola rotonda su “Opportunità di sviluppo dell’olivicoltura e gli strumenti di internazionalizzazione per i produttori di olio – il valore delle denominazioni – la nuova De.Co. – l’olio, nella dieta mediterranea tra alimentazione e salute”.
Interverranno:
Giampietro Coppola – Sindaco di Altomonte
Giuseppe Gaglioti – Presidente della Camera di Commercio di Cosenza
Pietro Molinaro – Presidente Coldiretti Calabria
Mario Caligiuri – Assessore alle Attività Produttive della Provincia di Cosenza
Michele Trematerra – Assessore all'Agricoltura della Regione Calabria
Raffaele RIGA – Vicepresidente Slow Food Calabria
Antonio Giuseppe LAURO – Regione Calabria ARSAC - Esperto di analisi sensoriale e Capo panel
Luigi Papaleo – Oleificio Papaleo
Claudio SANTORO – Presidente Cooperativa Agr.e.s. Altomonte
Francesco CAPANO – Presidente Associazione Città Futura
Con la partecipazione speciale di Roy PACI – Musicista cantautore
Conclude:
Alberto LUPINI – Direttore Italia a Tavola

31 Ottobre 2013
Ore 9,00
Frantoi Aperti
Inaugurazione della giornata e apertura al pubblico dei frantoi di Altomonte, visite guidate e laboratori d’assaggio.
Ore 17,00:
Apertura banchi assaggio presso il Chiostro del Municipio
Incontri BtoB tra i produttori, i giornalisti e le personalità istituzionali.
A seguire relazioni tecniche degli esperti sulle caratteristiche della cultivar “tondina di Altomonte” e la qualità degli oli degustati:
Massimiliano Pellegrino - Capo panel del laboratorio merceologico della Camera di Commercio di Cosenza
Rosario Franco - Esperto analisi sensoriale ARSAC – Referente settore Elaiotecnico Regione Calabria
Giuseppe GIORDANO - Capo panel ARSAC, assaggiatore guida Slow Food Oli extravergini
Eustachio CAZZORLA - Capo panel, giornalista Gazzetta del Mezzogiorno
Ore 21,00:
“Olioween”
Cena degustazione (€ 15) a base di oli extravergini d’oliva, presso l’Osteria San Francesco, musica ed intrattenimento.
A seguire Deblocage dei vini novello della Calabria.

Giovedi 14 Novembre 2013
Villa Zerbi - Ristorante Radikena - Taurianova (RC)
La giornata è dedicata all’olio extra vergine di oliva, alla presenza di illustri ospiti, tra cui il grandi padri nobili della cucina regionale Pinuccio Alia e Roberto Ceraudo, l’esperto internazionale di olio e curatore della Guida Mondiale Marco Oreggia, con importanti novità e tante occasioni, anche ludiche, per apprezzare al meglio l’olio extra vergine di oliva.
A seguire cena a tema presso il Ristorante Radikena: “La bontà dell’olio nella gastronomia Calabrese”.
Programma Villa Zerbi
Ore 7,30
Esposizione/degustazione degli extra vergini prodotti in Calabria.
Mostra di pittura
L’olivo: pianta secolare
E’ prevista all’interno della manifestazione la mostra d’arte degli studenti dell’Accademia di Belle Arti: Manglaviti Giulio, Aitollo Melania, Covelli Luana, Carmen Moio, Tuscano Sara, Ramona Albanese, Lullo Serena, Lo Duca Viola, Starvaggi Manuela, Filippone Elisa, Giacco Ester e Francesco Neri organizzati
e diretti dalle docenti di Anatomia Artistica Proff.sse Galluso Domenica e Giovanna Mandalari.
Ore 9,00
Scuola di assaggio riservata ai bambini
Degustazioni guidate di oli extravergine del territorio da agricoltura biologica a cura di Carmelo Orlando, Rosario Franco e Antonio Giuseppe Lauro del Centro Educazione del Gusto di Prim’Olio.
GiocOlio
Gioco dell’olio riservato ai bambini della scuola primaria. Il premio del vincitore sarà una bottiglietta di olio da 100 cc. A cura di Carmelo Orlando, Rosario Franco e Antonio Giuseppe Lauro del Centro Educazione del Gusto di Prim’Olio.
Ore 15,30
Il volto umano dell’olio. La conservazione dei ciclopici ulivi di Calabria.
Il saluto delle Autorità
Presentazione del progetto a cura dell’Associazione Sykea.
Body painting: Performance artistica realizzata da Luana Covelli dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
Ore 16,30
L’olio di Calabria può trovare la propria forza propulsiva a partire dal territorio.
Pubblico dibattito coordinato da Gianfranco Manfredi con la partecipazione di Domenico Fazari, Giuseppe Zimbalatti, Tommaso Caporale, Roberto Ceraudo, Pinuccio Alia, Marco Oreggia e Michele Trematerra.
Programma Ristorante Radikena
Ore 20,30
L’olio nelle cucine dei ristoranti. Il Maestro della grande cucina Calabrese racconta se stesso e le ultime novità. A cura di Pinuccio Alia.
A tutto extra vergine d’oliva - L’impiego dell’olio in cucina, istruzioni per l’uso. A cura di Carmelo Orlando, Rosario Franco e Antonio Giuseppe Lauro.
16 Novembre 2013
Ore 09,30
“Frantoi Aperti”
PROVE DIMOSTRATIVE DI MOLITURA E DEGUSTAZIONE OLI presso il Frantoio Sociale Op Conasco - II° Area industriale San Ferdinando
6 Dicembre 2013
Presentazione e degustazione di oli extravergine Calabresi - Eataly - Roma
Gennaio 2014
Convegno – Dibattito La medicina del Cuore - Palmi Casa della Cultura




mercoledì 31 luglio 2013

Premio Oleario SKIDòN OIL, Confagricoltura punta sui sapori e saperi dell'Aspromonte.

L'invito.
Saperi & Sapori in Aspromonte” è il titolo della manifestazione che si terrà a Scido presso il Museo dell’arte contadina il prossimo 3 Agosto 2013.
Un’importante iniziativa che mette assieme la bellezza del patrimonio naturalistico, antropico e culturale rappresentato dall’Aspromonte con il gusto e l'eccellenza dei vini e degli oli della Provincia di Reggio Calabria.
L'evento è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale di Scido ed è stato ideato dalle Associazioni “Strada dei Vini e dei Sapori” e “Giovani di Confagricoltura RC“, da sempre impegnate nella valorizzazione delle produzioni agricole ed agroalimentari del territori.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Scido, Dott. Giuseppe Zampogna, e dell’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Reggio Calabria, Gaetano Rao, introdurrà i lavori il Presidente della Giunta Regione Calabria On. Giuseppe Scopelliti.
L’evento proseguirà con una Tavola Rotonda su “Saperi e Sapori in Aspromonte” alla quale parteciperanno il Dott. Giuseppe Barbaro Presidente ANGA Reggio Calabria, Pierfrancesco Multari Presidente Strada dei Vini e dei Sapori della Locride, il Dott. Gilberto Floriani, Dir. Sistema Bibliotecario Vibonese, l’Onorevole Luigi Fedele Assessore Regione Calabria, il Sen. Antonio Caridi componente Comm. per gli Affari Regionali.
La tavola rotonda, moderata dalla giornalista Maria Teresa d’Agostino, sarà impreziosita da interventi di Mimmo Gangemi, noto scrittore palmese, che racconterà il suo Aspromonte anche per mezzo di reading di brani delle sue opere con riferimenti culturali aspromontani.
Seguirà la premiazione del Concorso Oleario “Skidòn Oil”, che ha avuto il patrocinio della Regione Calabria, della Provincia di Reggio Calabria e del Comune di Scido, e che è stato istituito dai Giovani di Confagricoltura di Reggio Calabria e finalizzato alla promozione e valorizzazione degli oli extravergine di oliva calabresi.
L’istituzione del Concorso ha lo scopo di evidenziare la migliore produzione di oli extravergine di oliva provenienti dalla regione Calabria, prodotti dalle aziende aderenti all’ANGA Calabria e/o a Confagricoltura Calabria, stimolando così le imprese al continuo miglioramento qualitativo dei loro prodotti ed i consumatori all’uso di olio extravergine d’oliva Calabrese.
Il Concorso, curato dal Capo Panel di PrimOlio - Dott. Antonio Giuseppe Lauro - è collegato al Salone Internazionale degli Oli di Trieste “OLIO CAPITALE Expo”, infatti i vincitori di “Skidòn Oil” parteciperanno gratuitamente alla fiera di Trieste dove sarà riservata loro una particolare vetrina nonché diversi incontri con buyer del settore olivicolo.
A conclusione della serata è prevista una degustazione guidata “eno-letteraria” del vino Armacia della Casa vinicola Criserà a cura dell’Associazione Italiana Sommelier delegazione Locride-Piana di Gioia Tauro e l’apertura dei banchi di assaggio di vini e di oli di eccellenza del territorio.

Il manifesto

giovedì 17 maggio 2012

Le tipicità calabresi avranno una nuova "casa".

L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha presieduto un incontro con i rappresentanti dei Consorzi del sistema di eccellenza agroalimentare riconosciuti DOP e IGP per discutere sull’importanza che gli organismi di tutela rivestono per la Calabria.
All’incontro hanno preso parte presidenti e delegati dei Consorzi calabresi di tutela di salumi, clementine, bergamotto, olio di oliva alto crotonese, olio di oliva Lametia, olio di oliva Bruzio, patata della Sila, limone di Rocca Imperiale, fico dottato di Cosenza, liquirizia di Calabria, cipolla rossa di Tropea. Tra le varie indicazioni comuni formulate durante la riunione anche quella del rilancio, in forma unitaria, del sistema di tutela e promozione delle produzioni d’origine.
L’assessore Trematerra ha proposto di dar vita ad un centro di rappresentanza delle produzioni di eccellenza calabresi “un luogo – ha spiegato - che consenta di valorizzare la ricchezza e l’importanza che tali produzioni ricoprono per la nostra regione”. A tale riguardo l’assessore si è mostrato particolarmente soddisfatto per la disponibilità del sindaco di Rocca Imperiale, Ferdinando De Leo, di mettere a disposizione il monastero dei “Frati Osservanti”, edificio risalente al 1600, ristrutturato nel 1984 e destinatario di ulteriori interventi previsti dal FAS 2007-2013. Il sindaco De Leo ha inoltre espresso la volontà di attivare ulteriori iniziative di supporto come, ad esempio, sostenere la collaborazione con le alte scuole di cucina nazionali allo scopo di creare un punto di riferimento centrale per la promozione della filiera agricola made in Calabria.
“È un idea sinergica a costo zero per la Regione – ha evidenziato Trematerra - e potrebbe diventare un modello da esportare in altre realtà regionali, a suggello dell’inscindibile legame tra il territorio e prodotti”.
I rappresentati dei Consorzi presenti all’incontro, ribadendo l’importanza di sviluppare azioni sinergiche, hanno stabilito di costituire un’associazione regionale per consentire una maggiore forza contrattuale e una più ampia permeazione dei prodotti calabresi nella catena della ristorazione.

sabato 12 maggio 2012

Le ricette di PrimOlio: è tempo di pesce spada.

Rigatoni al ragu di pesce spada e melanzane.
La ricetta per la pasta con il ragù di pesce spada e melanzane si annovera alla grande famiglia della cucina calabrese e siciliana anche se l’antica origine sembra essere esclusivamente calabrese.
È in ogni caso certo che in queste cucine, il pesce spada, è stato sempre molto gradito. Ciò risulterebbe dai resti ritrovati nelle necropoli puniche e greche dai quali si deduce che questo pesce, a quei tempi, era particolarmente apprezzato.
Rispetto ai classici modi di cucinare il pesce spada, questa è una ricetta recente; infatti, senza tema di smentita, si può affermare che il miglior spada è quello pescato nel tratto di mare che va da Palmi a Bagnara Calabra (Costa Viola), dove viene cucinato in mille modi. Non si dimentichi tuttavia che la stagione calda porta abbondanza di questo raffinato pesce nella parte meridionale d’Italia, pertanto anche in altri luoghi del sud Italia è possibile trovare squisitezze dove il pesce spada è l’ingrediente trionfante. 
Il piatto proposto è caratterizzato dal particolare connubio fra melanzane e pesce spada.
Ingredienti per 6 persone
600 grammi di rigatoni
400 grammi fette di pesce spada
1 kg di pomodori per salsa, pelati
2 melanzane medie
3 spicchi d’aglio
Mezzo bicchiere di vino bianco secco
Olio Extravergine di Oliva fruttato medio (Consigliato Olio EVOO cv. Carolea)
Sale, pepe e peperoncino q.b.
Procedimento
Lavare la melanzana, asciugarla e tagliarla, nel senso della lunghezza, prima a fette dello spessore di circa mezzo centimetro e, poi, a dadini non troppo piccoli. Sistemare i dadini di melanzana in un grande ciotola e cospargerli di abbondante sale grosso. Dopo mezz’ora, strizzare le melanzane tra le mani, per eliminare più acqua possibile, ed asciugarle con la carta da cucina.
Friggere in olio extravergine i dadini di melanzana, da entrambi i lati e metterli a sgocciolare su carta assorbente da cucina.
A parte, in un tegame rosolare l’aglio con Olio EVO e, eventualmente, aggiungere il peperoncino. Unire il pesce spada privato della pelle e tagliato a dadini, sfumare con il vino bianco e lasciarlo evaporare.
Aggiungere i pelati, salare, pepare e lasciare cuocere per circa 15 minuti, aggiungere poi le melanzane e lasciare insaporire per una decina di minuti.
Nel frattempo lessare i rigatoni al dente in abbondante acqua salata, scolarli e metterli a mantecare con il condimento già pronto e le melanzane fritte. Sistemare nel piatto di portata e servire.

lunedì 5 marzo 2012

L’Assessore all’Agricoltura Trematerra ha presentato all’Olio Capitale di Trieste la produzione calabrese.

L’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha presentato al sesto salone internazionale degli oli extravergine di Trieste la produzione olearia calabrese. Lo ha fatto nel corso di un incontro con i giornalisti, cui ha partecipato l’enogastronomo Maurizio Pescari oltre a Giuseppe Zimbalatti, Dirigente generale del Dipartimento regionale “Agricoltura”. La conferenza stampa ha concluso la partecipazione della Regione all’importante expo “Olio capitale” che nello stand istituzionale ha ospitato le diciannove aziende calabresi.
“Siamo orgogliosi – ha detto l’Assessore Trematerra – di essere qui con i nostri prodotti per l’importanza che ha questo salone nel panorama internazionale degli appuntamenti del settore. La qualità del prodotto offerto in queste fiera, la professionalità dei produttori, ci ha fatto sperimentare come la Calabria sia all’altezza della competizione in questo difficile settore dell’agroalimentare. D’altra parte, questo governo regionale ha creduto, sin dal suo insediamento, che il settore agricolo è un fattore trainante dello sviluppo della Calabria. Siamo la seconda regione, per la quantità, tra le regioni italiane produttrici di olio”. Si tratta – secondo quanto detto dall’Assessore Trematerra e dal Dirigente generale Zimbalatti - di un patrimonio di centottantamila ettari di terra coltivata, venti milioni di piante di olivo, tredicimila azienda, duecentomila tonnellate di produzione olearia all’anno. “Lo sforzo principale della Regione – ha detto Trematerra - è quello di favorire l’affermazione dell’immagine della Calabria olivicola-olearia. Solo così riusciremo anche ad accompagnare i prodotti di alta qualità che, certamente, troveranno un utile riscontro a livello commerciale”. “Le diciannove aziende presenti all’ “Olio capitale” – ha aggiunto il Dirigente generale Zimbalatti - hanno partecipato ad una manifestazione d’interesse regionale e si sono sottoposti ad un test qualitativo dei prodotti”. Parlando della tecnologia in agricoltura, Zimbalatti ha sottolineato che la Regione sta impostando modelli di meccanizzazione efficienti ed economicamente sostenibili”. All’expo “Olio Campione” di Trieste erano presenti quelle aziende produttrici di olio che hanno portato in Fiera il meglio della produzione per un confronto serio nel mercato variegato dell’olivicoltura nazionale.
“Lo sforzo che abbiamo fatto - ha detto ancora l’Assessore Trematerra - in termini di organizzazione credo che sia largamente ripagato dal successo che le nostre aziende hanno registrato a questo sesto salone. Mettere insieme ben diciannove aziende per far conoscere ed apprezzare le nostra qualità olearie non è stato semplice, ma noi crediamo in queste iniziative e continueremo a lavorare in questa direzione”.

mercoledì 22 febbraio 2012

A Casa Sanremo l'eccellenza gastronomica calabrese.

On. Michele Trematerra
Il Palafiori di Sanremo, nella settimana del Festival si è trasformato in un luogo aperto per quanti hanno voluto vivere le curiosità sanremesi. Appuntamento d'obbligo è stato Casa Sanremo, un guest village d'incontri e interviste. La Calabria, nell'ambito della kermesse, ha organizzato un evento, promosso dall'Associazione Centro Spettacolo di Crotone sotto il coordinamento artistico di Gino Foglia. Una grande vetrina per valorizzare l'immagine del territorio calabrese contestualmente al più grande evento canoro del Paese, il 62° Festival della canzone italiana, così da attirare l'attenzione di un vastissimo pubblico sulle bellezze, la storia, la cultura, l'agricoltura e l'arte della terra di Calabria.
Importanti e riconosciuti chef nazionali, hanno curato il delizioso menù, insieme ai prestigiosi cuochi calabresi, tra cui ricordiamo il crotonese Ercole Villirillo. Ogni chef ha curato una portata attraverso una cena spettacolo, i mestoli calabresi, avranno modo di far conoscere agli importanti invitati all'evento, i sapori e le peculiarità della tradizione enogastronomica calabrese, accompagnati da una selezione di vini pregiati.
La serata è stata condotta, con la maestria che ormai tutti gli riconoscono, da Massimo Proietto, crotonese alla corte della Rai in qualità di autore e conduttore, noto al grande pubblico come inviato della trasmissione di Rai Uno, “Mattina in Famiglia”.
Premiati, tra gli altri, l'Assessore Regionale all'Agricoltura della Calabria, Michele Trematerra, premiato dal patron di “Casa Sanremo” Enzo Russolillo.
La serata ha veicolato l'immagine della Calabria attraverso la produttività e l'accoglienza di chi da anni opera con professionalità per il rilancio del proprio territorio ottenendo comunque degli apprezzabili risultati.
Conosciamo meglio la Regione Calabria
La Calabria è unita dai prodotti della terra a marchio DOP (Denominazione di origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta) che rappresentano il valore aggiunto dell'agroalimentare calabrese da cui partire per esaltare non solo la ricchezza della nostra Regione ma anche la diversificazione della produzione agricola e lo sviluppo dell'economia rurale. Questi prodotti riconosciuti, ormai, dalla Comunità Europea come unici, attestano la forte sinergia ed integrazione fra le attività agricole, la natura e i residui storici della civiltà del passato.
Fra i principali prodotti regionali ricordiamo le Clementine di Calabria IGP, coltivate diffusamente lungo la fascia costiera della regione, in particolare nei terreni sabbiosi, profondi e fertili della piana di Sibari e di Gioia Tauro. Altro agrume tipico di questa regione è il Bergamotto di Reggio Calabria DOP “olio essenziale”, riservato esclusivamente all'olio estratto dal frutto. Questo raro ed unico agrume viene coltivato da secoli lungo la costa, in prossimità di Reggio Calabria, caratterizzante il paesaggio costiero. Ma non possiamo dimenticare il Limone di Rocca Imperiale IGP, altro prelibato agrume che per la sua qualità e la qualificazione del prodotto è divenuto emblema del territorio dell'alto Ionio Cosentino. Molto importante, ma non ancora riconosciuto a livello Comunitario, è il Cedro, prodotto tradizionale della provincia di Cosenza, localizzato nella fascia del litorale tirrenico che va da Tortora a Cetraro.
Il nostro viaggio ideale in questa meravigliosa terra di Calabria, continua con un altro tipico prodotto calabrese unico al mondo, il “Fico di Cosenza” DOP; alimento sano e completo per i principi nutritivi di alto valore i cui frutti secchi provenienti dai frutteti controllati vengono selezionati rigorosamente a mano pezzo per pezzo e lavorati artigianalmente.
Una menzione particolare meritano i salumi DOP prodotti nell'intera regione. Il Capocollo di Calabria e la Pancetta di Calabria che, grazie al sapore intenso ma delicato sono gli ingredienti principi di alcuni piatti tipici regionali, si possono gustare con le fave fresche, con i legumi ma anche a fette come antipasto. Non si può non fare riferimento alla Salsiccia di Calabria, realizzata con carne suina di spalla che può essere gustata fresca e alla griglia, oppure stagionata e alla Soppressata di Calabria, salume che si prepara utilizzando la parte migliore del maiale, i lombi. Anche se ancora non è annoverata tra i marchi riconosciuti, il nostro excursus sui salumi calabresi, non si può concludere senza menzionare la 'nduja, prodotto della tradizione locale famoso ormai in tutta Italia. La Calabria è anche una regione a forte vocazione olivicola con elevati volumi produttivi di olio extravergine d'oliva. Tre sono gli oli extravergini calabresi che si fregiano della Dop: Bruzio, Lametia e Alto Crotonese. Altro prodotto IGP regionale è la Cipolla rossa di Tropea Calabria, un prodotto tipico della costa tirrenica da Ricadi a Longobardi. Il colore rosso vivo, le dimensioni medio-grandi del bulbo, la precocità dell'epoca di maturazione e le peculiari caratteristiche organolettiche conferiscono al prodotto i connotati di specificità e tipicità, rappresentati essenzialmente dal sapore dolce che si presta ottimamente per il consumo fresco. In Calabria si possono gustare, poi, degli ottimi formaggi come il Caciocavallo Silano Dop, uno tra i più antichi e tipici formaggi a pasta filata del Mezzogiorno d'Italia. Il marchio di tutela garantisce la genuinità e la salubrità di questo prodotto, caratteristico dell'Altopiano Silano e proveniente esclusivamente da allevamenti di bovini di razza podolica. Il fertile altopiano della Sila ha dato i natali anche ad un altro prodotto principe dell'agroalimentare calabrese la Patata della Sila IGP, prodotto riconosciuto e stimato dai consumatori italiani per la sua sapidità e consistenza. Proseguendo questo viaggio dei sapori non può mancare il riferimento al particolare sapore mediterraneo calabrese della Liquirizia di Calabria DOP, pianta aromatica dalle radici preziose; unicità che trova il suo essere nella terra di Calabria. Il prodotto si presenta a pasta densa, nera, lucida e profumata. In gastronomia si usa per fare caramelle, pastiglie, bastoncini, sciroppi, tisane, liquore molto conosciuto ed apprezzato. La Calabria non produce solo buon cibo, ma anche ottimi vini.
Le DOC riconosciute per i vini calabresi, sono in totale 12. A queste bisogna aggiungere le 13 IGT. La diffusione di questi prodotti serve ad affermare il ruolo fondamentale che l'agricoltura ricopre nell'economia della nostra Regione, per questo invitiamo tutti i calabresi e i nostri ospiti al consumo degli alimenti regionali unici ed inimitabili, per assaporare attraverso il buon cibo il vero carattere di un popolo e la passione riversata nel proprio lavoro.

lunedì 21 novembre 2011

Arriva in libreria Flos Olei la guida "mondiale" agli extravergine.

"Flos Olei", la guida sull'extravergine curata da Marco Oreggia e Laura Marinelli verra' presentata lunedi' 28 novembre a Roma, nei saloni di Palazzo Rospigliosi (via XXIV Maggio, 43, inizio ore 18,30). Il volume contiene 460 schede cui si aggiungono 195 oli segnalati, per un totale di 655 etichette di altissima qualita' in rappresentanza di ben 43 nazioni, tra le quali va segnalata la new entry dell'Etiopia e della regione Galizia (Spagna). Ogni nazione ha una propria introduzione che ne racconta storia, produzione, caratteristiche; con Italia e Spagna che, in quanto Paesi leader del settore, possono contare su una capillare suddivisione per singola regione. "Tante novita' quest'anno - racconta Marco Oreggia - a cominciare dalla simbolistica della Guida, con una segnalazione particolare per gli extravergine Dop, Igp e Bio. E poi un simbolo anche a rappresentare quelle etichette che possono contare su un rapporto qualita'/prezzo davvero interessante. Sono circa 90 (il 20% delle aziende presenti in Guida) e abbiamo voluto premiarle per la loro capacita' di proporre altissima qualita' a costi accessibili.
Un servizio per loro ma soprattutto per i consumatori". In doppia lingua, italiano e inglese, ricca di immagini e contenuti, con mappe e schede di facile lettura, Flos Olei puo' contare anche su un'unica versione per le applicazioni iPhone e iPad delle quali si potra' scaricare, a scelta, la versione Mondo, la versione Europa, quella Italia o la versione gratuita dei "The Best 20". Tecnologia, quindi, ma anche una grande attenzione per l'ambiente. "Anche per questa edizione - sottolinea con orgoglio Laura Marinelli - abbiamo utilizzato per la nostra Guida carta FSC, una certificazione internazionale che testimonia il fatto che la carta usata proviene da foreste impiantate solo per uso editoriale. Costa ovviamente di piu', ma riteniamo che sia una scelta quasi obbligatoria per salvaguardare le foreste del pianeta. Ci piacerebbe che molti altri ci seguissero su questa strada".
Con la presentazione della guida, verranno consegnati i premi "The Best", i 20 riconoscimenti che vanno alle aziende e agli extravergine che si sono particolarmente distinti nel corso dei lunghi mesi di degustazione che hanno visto protagonisti i due curatori e il panel di esperti assaggiatori che collabora con loro nel testare le migliaia di campionature inviate da tutte le parti del mondo.
Gli oli "TOP 20".
Il Frantoio dell'Anno 
The Olive Oil Mill of the Year
Azienda Agraria  ViolaIT
Il Frantoio Emergente 
The Emerging Olive Oil Mill
Nordik StarAR
Il Frantoio di Frontiera 
The Frontier Olive Oil Mill
Domaine  SalvatorFR
Il Frantoio del Cuore 
The "Made with Love" Olive Oil Mill
Cooperativa de Olivicultores de  ValpaçosPT
Migliore Olio Extravergine di Oliva dell’Anno 
The Best Extra Virgin Olive Oil of the Year
Azienda Agricola Biologica  TitoneITTitone - Dop/Pdo Valli Trapanesi - da Agricoltura Biologica/from Organic Farming
Migliore Olio Extravergine di Oliva da Agricoltura Biologica 
The Best Extra Virgin Olive Oil from Organic Farming
O.P.G. Giancarlo  ZiganteHRZigante - Istarska Bjelica - da Agricoltura Biologica/from Organic Farming
Migliore Olio Extravergine di Oliva da Agricoltura Biologica e Dop/Igp 
The Best Extra Virgin Olive Oil from Organic Farming and Pdo/Pgi
JenkoSIJenko - Dop/Pdo Ekstra deviško oljčno olje Slovenske Istre - da Agricoltura Biologica/from Organic Farming
Migliore Olio Extravergine di Oliva - Metodo di Estrazione 
The Best Extra Virgin Olive Oil - Extraction System
Azienda Agricola Pasquale  LibrandiITLibrandi - Nocellara del Belice - da Agricoltura Biologica/from Organic Farming
Migliore Olio Extravergine di Oliva - Qualità/Quantità 
The Best Extra Virgin Olive Oil - Quality/Quantity
Galgón 99ESOro Bailén - Reserva Familiar
Migliore Olio Extravergine di Oliva - Qualità/Packaging 
The Best Extra Virgin Olive Oil - Quality/Packaging
Azienda Agricola Niccolò  PaoliITL'olio dei Paoli
Migliore Olio Extravergine di Oliva - Qualità/Prezzo 
The Best Extra Virgin Olive Oil - Quality/Price
Casa Agricola e Producão de Azeite João Batista  Pinheiro PauloPTValverde - Dop/Pdo Azeite de Trás-os-Montes
Migliore Olio Extravergine di Oliva Monovarietale - Fruttato Leggero 
The Best Extra Virgin Olive Oil Monovarietal - Light Fruity
Azienda Agricola Domenico  RuffinoITPria Grossa - Colombaia
Migliore Olio Extravergine di Oliva Monovarietale - Fruttato Medio 
The Best Extra Virgin Olive Oil Monovarietal - Medium Fruity
Frantoio  Riva del GardaIT46° Parallelo - Casaliva
Migliore Olio Extravergine di Oliva Monovarietale - Fruttato Intenso 
The Best Extra Virgin Olive Oil Monovarietal - Intense Fruity
Olea B. B.HROleum Viride - Buža
Migliore Olio Extravergine di Oliva Blended - Fruttato Leggero 
The Best Extra Virgin Olive Oil Blended - Light Fruity
Société Civile d'Exploitation Agricole  La Tortue - Château TaurenneFRL'Or de Taurenne
Migliore Olio Extravergine di Oliva Blended - Fruttato Medio 
The Best Extra Virgin Olive Oil Blended - Medium Fruity
Manuel  Montes MarínESPórtico de la Villa - Dop/Pdo Priego de Córdoba
Migliore Olio Extravergine di Oliva Blended - Fruttato Intenso 
The Best Extra Virgin Olive Oil Blended - Intense Fruity
Frantoio  FranciITVilla Magra
Migliore Olio Extravergine di Oliva Dop/Igp - Fruttato Leggero 
The Best Extra Virgin Olive Oil Pdo/Pgi - Light Fruity
Frantoio  BonaminiITBonamini - Dop/Pdo Veneto - Valpolicella
Migliore Olio Extravergine di Oliva Dop/Igp - Fruttato Medio 
The Best Extra Virgin Olive Oil Pdo/Pgi - Medium Fruity
Azienda Agricola  PrunetiITPruneti - Frantoio - Dop/Pdo Chianti Classico - da Agricoltura Biologica/from Organic Farming
Migliore Olio Extravergine di Oliva Dop/Igp - Fruttato Intenso 
The Best Extra Virgin Olive Oil Pdo/Pgi - Intense Fruity
Potosi 10ESFuenroble - Dop/Pdo Sierra de Segura


La Calabria dell'olio in Flos Olei:
Azienda Agricola Roberto Ceraudo, Frantoio Figoli, Frantolio Acri, Azienda Agricola Rosa Laino, Antonio e Nicodemo Librandi, Azienda Agricola Pasquale Librandi, Frantoio Oleario Vincenzo Antonino Malacrinò, Olearia San Giorgio, Fattoria San Sebastiano, Azienda Agricola Maria Vittoria Stancati, Oleificio Torchia.
I complimenti di PrimOlio Blog alle aziende calabresi in guida nel 2012.
Dr Antonio G. Lauro