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venerdì 19 settembre 2014

La California ha approvato nuovi standard di qualità per l'olio d'oliva.

Il California Department of Food and Agriculture (CDFA), ha appena adottato gran parte delle norme proposte dalla Commissione olio di oliva della California, formata da produttori e frantoiani, che hanno richiesto nuove analisi di laboratorio e norme più efficienti per l'etichettatura.
Si tratta di una vittoria importante per i produttori californiani, che sperano di invertire anni di posizione dominante degli oli europei sul mercato interno.
La nuova legislazione, che avrà effetto a partire dal 26 settembre 2014, arriverà in tempo per normare più efficacemente la prossima stagione di raccolta delle olive.
"L'agricoltura californiana ha una reputazione invidiabile per i prodotti di alta qualità richiesti dai consumatori sia statunitensi che in tutto il mondo", ha dichiarato Karen Ross, segretario del Dipartimento di Stato dell'alimentazione e dell'agricoltura della California (CDFA). "Crediamo - continua Ross - che sia giunto il momento di definire meglio l'olio d'oliva della California, e questi standard sono un ottimo modo per farlo".
Le regole si applicheranno solamente alle compagnie che producono, all'anno, un minimo di circa 20.000 litri di olio di oliva ottenuto da olive coltivate in California; si stima che saranno circa 100 olivicoltori ed una dozzina di frantoiani interessati dalle nuove norme.
Importatori e distributori di olio d'oliva sfuso e imbottigliato, prodotto al di fuori della California, come pure i piccoli produttori, saranno esenti dalle norme.
La nuova legislazione, basata sulla ricerca scientifica svolta presso la UC Davis Olive Center, ha sollevato le ire degli importatori di olio d'oliva, che hanno visto gli standard come potenziale limitazione del mercato.
Fonte: www.cdfa.ca.gov