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mercoledì 13 maggio 2015

Reggio Calabria – Parte dalla Calabria la rivoluzione eco-compatibile della filiera olivicola.

Tre anni di ricerche, sperimentazioni e prove sul campo per riprogettare il sistema tecnologico produttivo del settore olivicolo, tipicizzare gli oli extra-vergini creando dei marchi appetibili sul mercato, ideare processi di recupero energetico e agronomico dei sottoprodotti della lavorazione. Si parte dalla Calabria ma lo sguardo si allarga al bacino del Mediterraneo, con l’ambizione di realizzare modello di filiera estensibile a tutte le realtà dell’area capace di generare processi e prodotti innovativi nella loro eccellenza ed eco-compatibilità. È questo lo spirito che ha animato il progetto OLIO-PIÙ, un programma ambizioso e innovativo finanziato dal Ministero dell’Istruzione, università e ricerca nell’ambito del PON “Ricerca e competitività 2007-2013” e dall’Istituto per la Tecnologia delle Membrane con la collaborazione dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, e portato avanti da un network pubblico-privato che vede tra i partner anche il CONASCO (capofila), le società Tecnoalimenti e ISOLAB di Reggio Calabria, il CNR e il CRA oltre all’APOR (Gioia Tauro, RC), al Centro Analisi Biochimiche (Rizziconi, RC) e all’Olearia San Giorgio (San Giorgio Morgeto RC). Giunti al termine delle attività progettuali, è in programma un workshop conclusivo dal sapore internazionale. Appuntamento giovedì 14 maggio al Parco Ecolandia a partire dalle ore 9.30 con professori universitari, ricercatori, esperti e operatori del settore, introdotti e guidati dal coordinatore scientifico del progetto Marco Poiana (docente di Tecnologie Alimentari della Mediterranea di Reggio Calabria), con le conclusioni affidate al professor Antonio Cimato, tutor di progetto nominato dal MIUR, esperto del settore olivicolo e profondo conoscitore del territorio per via delle sue origini calabresi. Ospiti d’eccezione Aulona Veizi, membro del Center for Technology Transfer (CTTA) di Valona (Albania), e Jean Louis Barjol, direttore esecutivo del Consiglio Oleicolo Internazionale (Madrid), l’associazione transnazionale nata sotto l’egida dell’ONU i cui membri rappresentano il 98% della produzione mondiale. Il progetto è partito dalla constatazione che la filiera nelle aree del Mediterraneo, e in particolare in Calabria, è caratterizzata da diverse criticità. Spesso l’olio di oliva prodotto in questo territorio non risponde alle esigenze del mercato moderno e risulta poco gradevole ed apprezzato al consumatore finale. Il progetto OLIO-PIÙ si è posto l’obiettivo di migliorare l’intero processo produttivo dell’olio extra-vergine lungo tutta la filiera, dalla produzione in campo all’imbottigliamento e fino alla gestione dei suoi sottoprodotti, pur nel rispetto della tipicità propria dell’olio made in Italy. Un obiettivo perseguito attraverso la valorizzazione e la tipicizzazione delle risorse genetiche calabresi e l’introduzione di elementi tecnologici avanzati che conferiscano un sostanziale upgrading tecnologico al settore. Attraverso una classificazione delle varietà e una standardizzazione dei sistemi produttivi, si punta dunque a ottenere produzioni olearie di qualità. L’introduzione di un kit diagnostico rapido, sperimentato da ISOLAB, permette con facilità a tutti gli operatori il monitoraggio del prodotto. Inoltre, si è posta grande attenzione alla valorizzazione dei sottoprodotti della filiera olearia, attraverso la produzione di biogas dalle acque reflue: è stato sperimentato un digestore anaerobico innovativo, ubicato presso il centro CRA-OLI di Rende. Completa il quadro il recupero dagli scarti di lavorazione di biomolecole impiegabili nei settori alimentare e farmaceutico. Il nuovo sistema tecnologico proposto è capace di generare un rilancio del settore grazie alla definizione di oli di eccellenza e di nuovi prodotti funzionali. Ai vantaggi economici derivabili da una diffusa rete di piccoli impianti per la produzione di biogas, si aggiungono anche apprezzabili benefici per l’intera collettività sia in termini ambientali sia in termini economici: il recupero di biomolecole da scarti della filiera garantisce una riduzione di impatto ambientale del 60%. L’upgrading tecnologico della filiera e l’apertura di nuovi mercati comporta la creazione di nuovi posti di lavoro, a diversi livelli di specializzazione. Infine, il progetto di formazione correlato alla ricerca ha già assicurato la creazione di figure professionali altamente competenti ed adeguate a consentire l’avanzamento tecnologico proposto nel progetto.

PROGETTO OLIO-PIÙ WORKSHOP CONCLUSIVO 14 maggio 2015
Moderatore:
Profess. Marco Poiana
Sabrina Santagati (Arpa Calabria)
Piero Polimeni (Polo innovazione Tecnologica Ambiente e Energia)
Saluti di Benvenuto
9.40 Apertura dei lavori
Marco Poiana: Università Mediterranea di Reggio Calabria (Coordinatore del Progetto e Presidente del Workshop). Il Progetto: PON01_01545 - Presentazione degli obiettivi.
Rosa Gravina (Tecnoalimenti). Gestione del rischio nelle iniziative di ricerca, indicatori di risultato e di industrializzazione.
Teodora Stillitano: Dipartimento Agraria Università Mediterranea di Reggio Calabria. La valutazione della sostenibilità economica e ambientale di sistemi produttivi olivicoli calabresi.
Carmelo Vazzana (Conasco) Alessandra Bendini e Rosa Palagano (Università di Bologna). Applicabilità di sistemi innovativi in fase di estrazione, filtrazione e confezionamento dell’olio.
Enzo Perri (CRA-Oli – Cosenza) Bruno Bernardi (Dipartimento Agraria Università Mediterranea di Reggio Calabria). Prove di biogenerazione da acque reflue olearie
e prototipo di bioreattore.
Lidietta Giorno (CNR - Cosenza). Separazione a membrana di frazioni attive da acque reflue olearie.
Marcò Nicolò (Isolab – Reggio Calabria). Presentazione del Kit di indagine molecolare per validazione oli di oliva.
Carmine Ventre – Centro Analisi Biochimiche (Rizziconi RC). Analisi mediante sistemi NIT per
la valutazione degli oli di oliva di Calabria.
Amalia Piscopo (Dipartimento Agraria Università Mediterranea di Reggio Calabria). Olio e Oli di Calabria: Caratterizzazione agronomica e qualitativa del prodotto in 4 anni di progetto.
12.15 Tavola rotonda: Interventi e Commenti sui risultati del Progetto PON “OLIO PIÙ”.
Antonio Cimato (Esperto Tecnico Scientifico del MIUR - Progetto PON “OLIO PIÙ”). Commenti sulle conclusioni Tecnico Scientifiche del Progetto.
12.50 Programma Internazionale: 
Aulona Veizi (Center for Technology Transfer CTTA di Valona (Albania). Olivicoltura in Albania: Prospettive di sviluppo per questa attività produttiva.
Jean Louis Barjol Direttore Esecutivo del Consiglio Oleicolo Internazionale (Madrid). Il ruolo del Coi nel trasferimento Tecnologico delle innovazioni nel settore della olivicoltura internazionale.
Giuseppe Minniti (Isolab di Reggio Calabria)
Chiusura del Workshop
14.00 Pranzo
Analisi e confronto dei risultati di progetto. Laboratorio dimostrativo sui prototipi alle aziende principali.

Parco Ecolandia – Reggio Calabria Via Scopelliti, Ex Forte Gullì – Località Arghillà

mercoledì 14 gennaio 2015

Progetto Linfa: A breve la scadenza oper la partecipazione al corso “ERICA” – Esperto in Ricerca ed Innovazione per le produzioni ecocompatibili della filiera olivicola

Occasioni per i giovani delle Regioni Campania, Calabria, Puglia e Sicilia:
Progetto “LINFA” - Bando di selezione per 16 borse di studio di 13.000 euro
Scadenza bando 01/02/2015

La COSVITEC in partenariato con il CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante organizza il corso di Alta Formazione dal titolo “Esperto in Ricerca ed Innovazione per le produzioni ecocompatibili della filiera olivicola” della durata complessiva di n. 1400 ore.
L’attività corsuale è orientata alla specializzazione di 16 allievi effettivi e 3 uditori sulle tematiche del progetto di ricerca “LINFA- Laboratorio pubblico-privato per la ricerca e l’INnovazione nella Filiera olivicolA. I partecipanti acquisiranno conoscenze riguardanti la difesa ecosostenibile delle colture, le nuove frontiere della sicurezza, i nuovi prodotti e processi per l’ottenimento di alimenti funzionali ed afferenti alle seguenti tematiche: biopesticidi/ bioammendanti con proprietà benefiche a base di microbica per la difesa delle colture; lo studio delle interazioni complesse pianta/patogeno/microrganismi benefici negli agro ecosistemi e l’applicazione di tecniche innovate; studio ed applicazione di metaboliti microbici utili nella difesa; il recupero degli scarti di lavorazione agro industriale per la crescita di microrganismi utili; sicurezza alimentare e metaboliti di pesticidi e micotossine; studio ed applicazione di miscele enzimatiche per la decontaminazione di matrici complesse; alimenti funzionali ed innovazione di prodotto.
Il corso si articolerà in 20 moduli formativi di complessive 650 ore (500 h di aula e 150 h FAD), di 600 ore di stage presso centri di ricerca scientifica/industrie di produzione, 30 ore di visite guidate, 120 ore di progettazione e gestione di programmi di Ricerca e Cooperazione tra imprese europee
Gli allievi riceveranno una borsa di studio dell'importo di € 13.000,00 a lordo delle ritenute se previste per tutta la durata dell'attività formativa.
La domanda di partecipazione alle selezioni va caricata, pena l’esclusione, entro le ore 23.59 del 01/02/2015 sul sito internet www.laboratoriolinfa.it/erica/
La documentazione e le modalità di selezione sono pubblicate sul sito: www.cosvitec.com/erica
Ufficio Segreteria ed informazioni
Tel. 0815621292 fax 081-6023912
info@cosvitec.eu www.cosvitec.eu

mercoledì 22 gennaio 2014

Presentazione progetto ITEO: l’innovazione tecnologica scorre sul filo dell’Olio DOP Cilento.

Giovedì 23 gennaio alle ore 16,30 presso la sede del Centro di Aggregazione Sociale di Sicilì, nel Comune di Morigerati, sarà presentato il progetto ITEO (Innovazioni Tecnologiche Ecocompatibili in Olivicoltura nel basso Cilento). I lavori saranno aperti dai saluti del Sindaco di Morigerati, il dott. Cono d’Elia, a cui seguiranno gli interventi del Presidente del GAL Casacastra dott. Pietro Forte, che presenterà “La Misura124”, del Presidente della DOP Cilento Dott. Massimo Cobellis, che parlerà delle “Nuove frontiere della DOP Cilento”, del Prof. Egidio Guerrieri Entomologo del CNR, che spiegherà “La lotta biologica agli insetti dannosi per l’ulivo” ed infine del Prof Carlo Sacchi, che esporrà in dettaglio ITEO.
Il progetto è stato finanziato dal GAL Casacastra in attuazione della Misura 124 del PSR Campania 2007/2013, "Cooperazione per sviluppo prodotti, processi, tecnologie, settore agricolo, alimentare, forestale". La misura 124 finanzia progetti di innovazione tecnologica, di processo e di prodotto in cooperazione tra le imprese e i centri di ricerca scientifico – tecnologica. ITEO prevede l’introduzione di innovazioni tecnologiche nella lotta eco-compatibile agli insetti nocivi (mosca olearia), nella potatura e nella manutenzione degli uliveti, nella raccolta delle olive e nei processi di trasformazione per la produzione sia di olio, che di olive da tavola. Obiettivo generale del progetto è dare un impulso concreto al settore olivicolo e stimolare le Aziende alla costruzione di filiere di qualità.
La realizzazione del progetto è stata affidata ad una ATS (Associazione Temporanea di Scopo) composta dal Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II (Portici), che coordinerà il progetto, dall’Istituto di Protezione delle Piante del CNR, dal Comune di Morigerati e da Aziende private del territorio cilentano (Oleificio Marsicani Nicolangelo e Azienda Sammataro di Mimmo Caiazzo). Il gruppo di lavoro ha iniziato la sua attività nell’ottobre del 2013 e dovrebbe sviluppare la ricerca e le operazioni sul campo lungo l’arco di 18 mesi fino a giugno 2015. La prima parte prevede la lotta biologica alla mosca delle olive attraverso l’attività del CNR, in oliveti dell’area del Comune di Morigerati. La ricerca, poi, lavorerà sulla messa a punto di tecniche di potatura e raccolta meccanica, sulle sperimentazioni di oleificazione in frantoio e sulla concia dell'oliva nera. È inoltre prevista l'apertura di uno sportello informativo a Sicilì per trasferire le conoscenze alle altre aziende e agli olivicoltori.
Le innovazioni tecnologiche e le conoscenze oggetto di collaudo e sperimentazione sul territorio saranno rese disponibili a tutte le Aziende dell’area del GAL Casacastra che, nel corso ed a conclusione del progetto, ne curerà la capillare diffusione. Il fine sarà quello di assicurare un’introduzione più ampia possibile ed un miglioramento della posizione competitiva delle imprese, da cui dipenderà in futuro anche la sostenibilità ambientale ed economica del territorio.
Fonte: cilentonotizie.it

martedì 23 luglio 2013

Progetto Pivolio, la Carta d'Identità dell'olio extravergine d'oliva per garantire salute e qualità.

Certificare la qualità dell’olio extravergine di oliva con l’ausilio diretto dei coltivatori e con tecniche all’avanguardia per favorire la scelta consapevole del consumatore, la valorizzazione sui mercati del prodotto e contrastare in questo modo frodi e contraffazioni.
Nasce con questi auspici PIVOLIO (Processi Innovativi per la Valorizzazione dell’Olio extravergine di oliva), il progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013 presentato questa mattina a Bari.
Dopo i saluti istituzionali dell’assessore all’Attuazione del Programma del Comune di Bari, Filippo Barattolo, del Segretario Generale CGIL Bari, Pino Gesmundo, e del vicepresidente della Camera di Commercio di Bari, Giuseppe Riccardi, è toccato al Presidente di Oliveti Terra di Bari, Gennaro Sicolo, illustrare le linee generali di “un progetto di ricerca importante per il settore trainante dell’economia del nostro territorio, l’olivicoltura, che aiuterà a certificare la qualità dell’olio extravergine d’oliva difendendo l’impegno di centinaia di migliaia di produttori il cui lavoro non viene riconosciuto da sempre”.
“Nelle attività saranno impegnate 400 aziende olivicole delle Province di Bari, Bat e Foggia e 7 oleifici cooperative – ha continuato Sicolo -. In questo progetto di ricerca, per la prima volta, è impegnata la produzione vera, e i risultati che documenteremo sulle bottiglie serviranno a dare certezze sulla qualità e la salubrità dell’olio”.
Università degli Studi di Bari, Università del Salento, CNR (Istituto di Fisiologia Clinica) di Lecce, CRA-OLI di Rende (Cosenza), Consorzio Carso, Oliveti Terra di Bari e Apuliabiotech cercheranno di sfruttare le risorse a disposizione, pari a 4 milioni di euro, per creare una carta di identità dell’olio extravergine d’oliva partendo da alcune tra le cultivar più rappresentative della produzione pugliese: Coratina, Ogliarola Barese, Cima di Bitonto, Cima di Mola e Peranzana.
Attraverso l’etichettatura, poi, saranno direttamente i consumatori ad orientarsi nella scelta del prodotto migliore e più genuino.
“Studieremo con metodiche di ultima generazione gli effetti antinfiammatori ed antitumorali delle diverse cultivar ed i micronutrienti di terreno dove gli alberi crescono per identificare tutte le componenti del prodotto, dagli acidi grassi fino ai costituenti minori polifenoli – ha spiegato il direttore scientifico dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari, Antonio Moschetta-. Ci proponiamo di creare un database che possa servire ai produttori per sostenere scientificamente il loro prodotto e ai consumatori per essere informati sulla provenienza e sulle proprietà dell’olio che stanno assumendo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Francesco Paolo Schena, presidente del Consorzio Carso e docente di Nefrologia presso l’Università degli Studi di Bari: “Il progetto Pivolio si propone di qualificare meglio il prodotto mono varietale della Regione Puglia indicando i contenuti in sostanze organiche che hanno proprietà benefiche per l’organismo”.
A Francesco Paolo Fanizzi, docente di Chimica Generale ed Inorganica dell’Università del Salento, ed alla sua equipe di ricercatori, con l’ausilio degli altri istituti di ricerca coinvolti nel progetto, il compito invece di studiare la caratterizzazione preventiva di origine geografica in concerto con le aziende di olio extra vergine del territorio.
Fonte: dabitonto.com

giovedì 14 aprile 2011

Extravergine con la carta di identità: messa a punto dagli studiosi dell’Ipcf-Cnr di Pisa un’innovativa tecnica antifrode alimentare.

Anche l’olio extravergine d’oliva ha la sua carta d’identità, del tutto simile a quelle in possesso di ogni comune cittadino italiani. Ideato dall’Istituto per i processi chimico-fisici del Cnr di Pisa (Ipcf-Cnr), il documento riporta oltre ai dati anagrafici dell’olio (produttore e luogo di origine), i risultati di un’analisi calorimetrica.
Gli studiosi pisani hanno osservato che, attraverso una serie di riscaldamenti e raffreddamenti, l’olio produce una curva caratteristica che ‘fotografa’ in modo univoco e inalterabile il prodotto, senza alcun margine di errore. Tutte le informazioni verranno raccolte e archiviate in una banca dati consultabile online sul portale www.guidaolio.it. Una garanzia per le produzioni italiane di qualità. Ogni modifica della composizione chimica dell’olio provocherebbe infatti un cambiamento di questa ‘fotografia’ calorimetrica. Qualunque caso di tentata contraffazione (etichette false o adulterazione del prodotto), oppure di cattiva conservazione, sarebbe facilmente rilevabile ripetendo l’analisi e confrontando i risultati con quelli sulla carta d’identità che accompagna il prodotto.
Il nuovo sistema, denominato“cdi oevo” e finanziato anche dal ministero per le Politiche agricole, ha usato per la prima volta la calorimetria per un test di conformità e di origine, che può essere applicato facilmente nell’industria e nel commercio dell’olio d’oliva a costi molto più bassi delle tecniche finora utilizzate e a impatto ambientale zero. Questa tecnica infatti non prevede l’utilizzo di reagenti chimici, non inquina e può essere effettuata nel giro di qualche decina di minuti.
Gli studiosi di Pisa analizzeranno, nell’arco di due anni, circa tremila partite d’olio di provenienza certificata. Questo porterà alla creazione di una banca campioni e di una banca dati consultabili online, da mettere a disposizione di tutta la rete di ricerca italiana attiva sull’olio con varie metodologie. La carta d’identità dell’olio extravergine di oliva è stata presentata al Salone dell’olio extravergine di qualità (SOL) di Verona, presso lo stand di Confagricoltura.
Dr Antonio G. Lauro