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sabato 15 ottobre 2016

Progetto COMPETiTiVE: miglioriamo la competitività del settore olivicolo oleario italiano.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera della dottoressa Maria Lisa Clodoveo dell'Università di Bari, indirizzata ai frantoiani e che condividiamo appieno e ne sposiamo la causa.

Carissimi,
Il progetto COMPETiTiVE contribuisce al miglioramento della competitività del settore olivicolo oleario italiano, sostenendo la diffusione dei claim salutistici quali strumenti di marketing innovativi per il comparto (ancora poco impiegati dai produttori italiani e poco conosciuti per i consumatori), supportati da strategie di comunicazione basate sul neuromarketing e finalizzate alla creazione di una consolidata cultura dell’olio tra tutti gli attori del mercato oleario: consumatori, produttori e rappresentanti delle pubbliche amministrazioni che attuano programmi a sostegno della filiera.
Al fine di consolidare la leadership dell’olio extravergine di oliva italiano a livello nazionale ed internazionale, garantendo ai consumatori un prodotto di alta qualità nutrizionale, salutistica e sensoriale, e garantendo la giusta redditività alle imprese, coniugando rese elevate con la sostenibilità ambientale dei processi, il progetto mira a ottimizzare le innovazioni tecnologiche già sviluppate e maturate dal partenariato per implementarle e diffonderle in un comparto industriale che a d oggi ha mostrato scarsa propensione all’innovazione.
Il progetto COMPETiTiVE mira a:
1. Incrementare la competitività del settore olivicolo oleario italiano promuovendo strategie per il miglioramento della qualità del prodotto, in particolare sotto il profilo salutistico.
2. Diffondere la conoscenza dei claim salutistici quali strumenti di marketing e di segmentazione della categoria commerciale extra vergine.
3. Raccogliere e disseminare Best Practices di campo e di frantoio trasferendo in maniera efficace le conoscenze scientifiche già capitalizzate dal mondo accademico.
4. Offrire strumenti di conoscenza burocratici e legislativi per la corretta applicazione dei claim.
5. Creare un software open access per previsione della validità dei claim durante la shelf life del prodotto
6. Generare nuove conoscenze nel settore oleario dal punto di vista analitico, nutraceutico e medico
7. Ottimizzare e diffondere nuove tecnologie di processo finalizzate ad incrementare e preservare le sostanze con comprovata azione salutistica in tutte le fasi del processo di produzione e commercializzazione.
8. Creare una radicata cultura dell’olio in Italia attraverso messaggi persuasivi e modelli di comunicazione innovativi
Grazie di cuore per il supporto che vorrete darci!
Maria Lisa Clodoveo

Dott.ssa Maria Lisa ClodoveoDipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali
Università degli Studi di Bari
http://www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/disaat/dipartimento/personale/home-page-docenti/maria-lisa-clodoveo

sabato 21 marzo 2015

L'Università degli Studi di Bari attiva un corso per assaggiatori di oli di oliva vergini.

L'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e SVINT, cooperativa Sviluppo & Integrazione, attivano un corso per assaggiatori di oli di oliva vergini, con conferimento di attestato di idoneità fisiologica all'assaggio dell'olio di oliva vergine.
Il corso, della durata di 35 ore di lezioni teorico-pratiche (moduli di didattica frontale su specifici argomenti, seguiti da esercizi di assaggio degli oli), sarà svolto presso le aule della ex Facoltà di Agraria in sette incontri, uno a settimana sempre di giovedì, dalle 14.30 alle 19.30 a partire dal 16 aprile 2015 fino al 23 luglio 2015. 
Per la composizione delle classi – costituite da 28 discenti tra studenti, strutturati ed esterni – saranno riservati 18 posti agli studenti (compresi dottorandi e assegnisti), 5 posti al personale docente e tecnico amministrativo dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e 5 posti agli esterni.
L’iscrizione avverrà per via telematica attraverso la compilazione di un form sul sito www.svint.it, entro il 23 marzo 2015. 
Le quote, onnicomprensive, sono determinate come segue:
studenti (compresi dottorandi e assegnisti) 50,00 €; 
personale docente e tecnico amministrativo 100,00 €
esterni 150,00 €. 
Due dei diciotto posti riservati agli studenti saranno riservati gratuitamente agli studenti più meritevoli.
La documentazione dovrà pervenire via email all’indirizzo assaggiatori_olio.agraria@uniba.it.

venerdì 20 marzo 2015

Venti sedute certificate di olio da olive presso l'Università di Bari.

Bando per l’attivazione di venti sedute di assaggio certificate per assaggiatori di oli d’oliva.
L'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e SVINT cooperativa Sviluppo & Integrazione, attivano venti sedute di assaggio certificate per assaggiatori di oli d’oliva, con conferimento di attestato di frequenza, ai sensi del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 18 giugno 2014.
Il corso, che si svilupperà in 20 distinte sedute pratiche di assaggio e sarà svolto presso le aule afferenti alla ex Facoltà di Agraria in altrettanti incontri, nelle ore pomeridiane (15.00-16.30) ogni martedì e giovedì dal 21 aprile al 9 luglio.
L’iscrizione avverrà per via telematica attraverso la compilazione di un form sul sito www.svint.it, entro il 23 marzo 2015.

Il Corso sarà attivato con un numero di partecipanti non inferiore a 30.
Le quote, onnicomprensive, sono determinate come segue:
studenti (compresi dottorandi e assegnisti), 100,00 €;
personale docente e tecnico amministrativo, 120,00 €;
esterni, 140,00 €.
Info all’indirizzo assaggiatori_olio.agraria@uniba.it.

martedì 23 luglio 2013

Progetto Pivolio, la Carta d'Identità dell'olio extravergine d'oliva per garantire salute e qualità.

Certificare la qualità dell’olio extravergine di oliva con l’ausilio diretto dei coltivatori e con tecniche all’avanguardia per favorire la scelta consapevole del consumatore, la valorizzazione sui mercati del prodotto e contrastare in questo modo frodi e contraffazioni.
Nasce con questi auspici PIVOLIO (Processi Innovativi per la Valorizzazione dell’Olio extravergine di oliva), il progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013 presentato questa mattina a Bari.
Dopo i saluti istituzionali dell’assessore all’Attuazione del Programma del Comune di Bari, Filippo Barattolo, del Segretario Generale CGIL Bari, Pino Gesmundo, e del vicepresidente della Camera di Commercio di Bari, Giuseppe Riccardi, è toccato al Presidente di Oliveti Terra di Bari, Gennaro Sicolo, illustrare le linee generali di “un progetto di ricerca importante per il settore trainante dell’economia del nostro territorio, l’olivicoltura, che aiuterà a certificare la qualità dell’olio extravergine d’oliva difendendo l’impegno di centinaia di migliaia di produttori il cui lavoro non viene riconosciuto da sempre”.
“Nelle attività saranno impegnate 400 aziende olivicole delle Province di Bari, Bat e Foggia e 7 oleifici cooperative – ha continuato Sicolo -. In questo progetto di ricerca, per la prima volta, è impegnata la produzione vera, e i risultati che documenteremo sulle bottiglie serviranno a dare certezze sulla qualità e la salubrità dell’olio”.
Università degli Studi di Bari, Università del Salento, CNR (Istituto di Fisiologia Clinica) di Lecce, CRA-OLI di Rende (Cosenza), Consorzio Carso, Oliveti Terra di Bari e Apuliabiotech cercheranno di sfruttare le risorse a disposizione, pari a 4 milioni di euro, per creare una carta di identità dell’olio extravergine d’oliva partendo da alcune tra le cultivar più rappresentative della produzione pugliese: Coratina, Ogliarola Barese, Cima di Bitonto, Cima di Mola e Peranzana.
Attraverso l’etichettatura, poi, saranno direttamente i consumatori ad orientarsi nella scelta del prodotto migliore e più genuino.
“Studieremo con metodiche di ultima generazione gli effetti antinfiammatori ed antitumorali delle diverse cultivar ed i micronutrienti di terreno dove gli alberi crescono per identificare tutte le componenti del prodotto, dagli acidi grassi fino ai costituenti minori polifenoli – ha spiegato il direttore scientifico dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari, Antonio Moschetta-. Ci proponiamo di creare un database che possa servire ai produttori per sostenere scientificamente il loro prodotto e ai consumatori per essere informati sulla provenienza e sulle proprietà dell’olio che stanno assumendo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Francesco Paolo Schena, presidente del Consorzio Carso e docente di Nefrologia presso l’Università degli Studi di Bari: “Il progetto Pivolio si propone di qualificare meglio il prodotto mono varietale della Regione Puglia indicando i contenuti in sostanze organiche che hanno proprietà benefiche per l’organismo”.
A Francesco Paolo Fanizzi, docente di Chimica Generale ed Inorganica dell’Università del Salento, ed alla sua equipe di ricercatori, con l’ausilio degli altri istituti di ricerca coinvolti nel progetto, il compito invece di studiare la caratterizzazione preventiva di origine geografica in concerto con le aziende di olio extra vergine del territorio.
Fonte: dabitonto.com

venerdì 10 dicembre 2010

Raccolta in continuo delle olive: 5° giornata dimostrativa a Valenzano (BA).

A Valenzano (Ba), il 10 dicembre 2010, 5° giornata in campo per illustrare i risultati della ricerca sul modello di meccanizzazione dell'olivicoltura superintensiva; in prova la vendemmiatrice scavallatrice Pellenc Mod. 4560.
La giornata dimostrativa di raccolta in continuo delle olive si terrà presso il centro didattico-sperimentale "P. Martucci" della Facoltà di Agraria dell'Università di Bari a Valenzano (Ba), Strada provinciale per Casamassima, km 3.
La giornata si propone di illustrare i risultati di ricerche sul modello di olivicoltura superintensiva, condotte da ricercatori dei Dipartimenti di Scienze delle produzioni vegetali e del Dipartimento di progettazione e gestione dei sistemi agro-zootecnici e forestali della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Bari, con finanziamento della Provincia di Bari(fino al 2009) e da quest'anno del Miur.
Fondamento di questo 'nuovo' modello di olivicoltura è quello di affiancare l'olivicoltura tradizionale grazie al drastico abbattimento del fabbisogno della sempre più rara manodopera e, quindi, dei costi di produzione dell'olio extravergine.
Si potranno osservare e valutare sviluppo, portamento, produttività e risposta alla raccolta meccanica in continuo delle varietà Arbequina, Arbosana, Carolea, Cima di Bitonto, Coratina, Don Carlo®, Frantoio, Fs-17®, I/77®, Koroneiki, Leccino, Maurino, Nociara, Peranzana e Urano®. 

L'oliveto sperimentale è stato realizzato tra giugno e luglio del 2006 con piante da talea e/o da micropropagazione. 
Il programma completo dell'evento e maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell'Università di Bari (www.uniba.it)
Dr Antonio G. Lauro