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giovedì 4 luglio 2013

Patate, patate, patate, son solo patate...

Potatoes, canola oil, hydrogenated soybean oil, safflower oil, natural flavour (vegetable source), dextrose, sodium acid pyrophosphate (maintain colour), citric acid (preservative), dimethylpolysiloxane (antifoaming agent) and cooked in vegetable oil (Canola oil, corn oil, soybean oil, hydrogenated soybean oil with THBQ, citric acid and dimethylpolysiloxane) and salt (silicoaluminate, dextrose, potassium iodide)...
Oppure sarebbe meglio dire, in nostrano idioma:
patate, olio di colza, olio di soia idrogenato, olio di cartamo, aroma naturale (di origine vegetale), destrosio, sodio pirofosfato acido (mantiene il colore), acido citrico (conservante), dimetilpolisilossano (agente antischiuma) e cotto in olio vegetale (olio di colza, olio di mais, olio di soia, olio di soia idrogenato con THBQ, acido citrico e dimetilpolisilossano) e sale (silicoalluminato, destrosio, ioduro di potassio)...
Questi i 17 (?) ingredienti, dichiarati dalla Mc Donald, con cui sono prepara le popolarissime patate fritte.
Avete fatto 30, potevate fare 31...
Ma dico, anche in tracce od ultratracce, aggiunto prima o dopo la frittura (figuratevi durante...), un poco d'olio extravergine (o vergine) d'oliva?
Sarebbe stato troppo bello! Persino ad alcuni sarebbe sembrato un ostentare "salute" da parte dell'azienda americana, quasi far l'occhiolino ai salutisti, oppure un velato modo per far contenti noi "semplici" consumatori che usiamo friggere (orrore) con olio di oliva e, quel che è peggio, extravergine.
Grazie alla azienda multinazionale per averci chiarito, in parte, le idee. Se avessi ancora cercato un motivo per non andarci...
Antonio G. Lauro