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Il recente sequestro di 2.500 bottiglie di olio extra vergine di oliva, a Palermo e Catania, senza la corretta indicazione di origine del prodotto, operato dai funzionari dell’ICQRF guidato dal capo dipartimento Giuseppe Serino, “ripropone il problema della trasparenza e della corretta informazione nei confronti dei consumatori”. Ha riferito il presidente di Unaprol, Massimo Gargano che nell’esprimere apprezzamento per il lavoro svolto invita a ad intensificare i controlli proprio ora che il prodotto italiano viene scambiato sul mercato a più di un euro rispetto a quello spagnolo. “Merito ha concluso Gargano dell’etichettatura obbligatoria che sta contribuendo a dare valore al valore del vero prodotto made in Italy e che pertanto va difeso da ogni tentativo di frode commerciale”.