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mercoledì 4 agosto 2010

TerraOlivo: grazie di cuore Inbal Jerusalem Hotel.

Credo, senza tema di smentita, che parte del successo di TerraOlivo 2010 sia da attribuire alla splendida location scelta dagli organizzatori per ospitare le giornate del premio internazionale e del congresso: l'Inbal Jerusalem Hotel.
L'architettura del complesso alberghiero, la disposizione delle sale, il patio interno, le cucine, tutto sembra stato costruito ad arte intorno a TerraOlivo.
Il management dell'albergo, non nuovo ad eventi internazionali, si è prodigato oltre ogni limite per facilitare le attività connesse al premio, senza interferire con la normale attività alberghiera.
Si comincia domenica 25 luglio con l'accoglienza del panel di giurati internazionali e si andrà avanti per tre giorni con gli assaggi, prima del tanto atteso congresso internazionale del 28.
Un'ampia e comoda sala a disposizione dei giudici, tutti i confort per consentire, ad essi, la massima concentrazione. Gli unici rumori quelli dello sgattaiolare alacre dei camerieri in livrea, i 'caratteristisci' rumori derivanti dall'assaggio degli oli ed il fruscio delle schede del concorso.
La piscina per ritemprare il corpo e lo spirito, tra una seduta e l'altra, la spettacolare cucina dell'Inbal prodiga, grazie alle esperte mani dello Chef Executive Itzik Barak, di piatti della tradizione del paese che ci ospita, preparati secondo le direttive kosher, con richiami alle cucine internazionali, con l'Italia su tutte.
Mangiare tagliatelle ai funghi o ravioli in salsa verde lontani dall'Italia non sempre è un'esperienza consigliabile! Ma su insitenza di Itzik e dall'alto della mia spregiudicatezza culinaria ho voluto provare i piatti. Excellent! In una parola.
Jaffa Gate
Ma l'unicità dell'Inbal Jerusale Hotel sta anche nella sua ubicazione strategica e nella spettacolare vista che si può godere dalle camere che affacciano sulla città vecchia e dal riservatissimo nono piano dell'albergo.
L'Inbal, situato a 400 metri dalla Porta di Jaffa, storico ingresso alla città vecchia di Gerusalemme ed a circa un chilometro dal Santo Sepolcro, culmine della Via Dolorosa percorsa 2000 anni fa da nostro Signore Gesù Cristo, è così una privilegiata via d'accesso ai luoghi Santi della cristianità. Come il biblico Monte degli ulivi, con l'orto dei Getsemani, altro luogo Santo per noi cristiani, situato proprio alle spalle dell'hotel; monte così chiamato dai residenti per ricordare come Israele è stato, un tempo, la culla della produzione di olio d'oliva fin dall'epoca del primo Tempio, per il quale Re Salomone promise 20.000 bat d'olio (circa 4.000 quintali) ai tagliatori di legno di olivo per realizzare le strutture del tempio. 
Ma l'albergo, cinque stelle superiore, che affonda le radici nel passato glorioso di questa terra, è solidamente proiettato verso il futuro.
Coccole, professionalità, attenzione verso la soddisfazione del cliente: questo, e tanto altro ancora, è l'Inbal Jerusalem Hotel.


Dr Antonio Giuseppe Lauro - Ospite.

TerraOlivo Congress 2010: qualità, cucina e salute in Terra Santa.

Gerusalemme (IL). Storico record di partecipanti al congresso 'The olive oil revolution - quality, culinary and health', che si è svolto il 28 luglio 2010 presso l'Inbal Hotel di Gerusalemme.
Alla convention, organizzata nell'ambito della manifestazione TerraOlivo 2010, si sono dati appuntamento i massimi esperti internazionali del mondo dell'olivo e dell'olio, per parlare della situazione attuale e delle prospettive del settore.
A guardare il poster alle spalle dei relatori si capisce subito l'importanza dell'evento: molti sponsor, quasi tutti mass media o tecnici, con la gradita sorpresa, tra questi, del logo della Regione Calabria, a significare, anche in terra di Israele, il primato nazionale tra le regioni oleicole.
Tre le sessioni di lavoro previste dagli organizzatori: la prima, di presentazione ed avvio dei lavori, in plenaria, la seconda e la terza in contemporanea ed infine le due tavole rotonde finali a chiudere il congresso.
Davanti ad un auditorium stracolmo (stimate 500 presenze), apre i lavori congressuali la spagnola Mercedes Fernández Albaladejo, Capo dell'unita Chimica dell'olio di oliva e standardizzazione del Consiglio oleicolo internazionale (COI), che indica quali saranno le prossime tappe auspicate dal COI nel campo della ricerca scientifica e della standardizzazione delle analisi chimiche dell'olio di oliva. La dottoressa Fernández Albaladejo, intervistata dopo il congresso, dichiara che la prossima riunione esecutiva del COI avverrà in Italia e molto probabilmente proprio in Calabria.
A questa segue la lettura magistrale di Carlos Falco (spagnolo), che ha toccato i temi più importanti della nutrizione umana legata all'olio di oliva, ed ha anche presentato una nuova idea progettuale che mira ad ottenere oli extra vergine di oliva ad alto contenuto di polifenoli.
Tra i primi due interventi si è potuto assistere alle considerazioni messe in campo da Shimon Lavee, Professore emerito presso la Hebrew University e padre della varietà di olive più diffusa in Israele: la cultivar Barnea.
Successivamente il congresso si è diviso nelle due sessioni previste dal programma: Olive oil and health e Olive oil branding and culinary.
Ed anche in questo la direzione dell'Inbal Hotel ha superato se stessa, preparando due location differenti, ma strettamente collegate, per i due segmenti del congresso.
La prima sessione, 'Olio di oliva e salute', dedicata all'importanza dell'olio extravergine di oliva nella nostra dieta, quale artefice di benefici salutistici è stata aperta dall'intervento del Prof. Michael Aviram, Capo del Lipid Research Laboratory della Facoltà di Medicina (Israele), che ha riportato degli ultimi studi, molti dei quali italiani, sull'azione di protezione dei polifenoli dell'olio d'oliva dalle malattie cardiovascolari. A seguire, il Dr. Enzo Perri, Direttore del Centro di Ricerca per l'Olivicoltura e l'Industria Olearia – CRA OLI di Cosenza, ha posto l'accento sulla rilevanza sperimentale dell'identificazione genetica dell'olivo e sull'importanza dell'avere la certezza del germoplasma dell'olivo, quale fonte di nutraceutici.
Non sono mancati, nel congresso in Terra Santa, cenni sulla nuova tecnologia oggi a disposizione per rafforzare l'uso di olio di oliva, magistralmente esposti dall'Israeliano Dott. Shaul Eger.
Miss Mor Wilk, in rappresentanza degli studenti dell'Università Ebraica, ha poi trattato l'imporatnte tema legato alla presenza di vitamine nell'olio di oliva e loro biodisponibilità.
Sempre nella prima sessione dei lavori, il Prof. Maurizio Servili dell'Università degli Studi di Perugia, ha colto l'occasione del tema assegantogli: Indicazione geografica (IGP) e denominazione di origine protetta (DOP), per porre l'accento sulla mancanza di categoria merceologica apposita per identificare efficacemente un Olio Extravergine di Oliva di alta qualità, lamentando i ritardi nella normativa europea (e mondiale). A conclusione dei lavori il Dr. Dag Arnon, del Ministero dell'Agricoltura israeliano, ha trattato il tema legato alla composizione nutrizionale dell'olio di oliva, fortemente condizionata dalle tecniche colturali in olivicoltura.
In contemporanea, nella sala n° 2, si è svolta anche la seconda sessione dei lavori 'Olio di oliva tecnologia e cucina', incentrata sulla tecnologia nel settore olivicolo, dalla coltivazione alla trasformazione, con cenni sugli aspetti legati all'utilizzo dell'olio extravergine in cucina non come 'condimento' ma come vero e proprio 'alimento'.
Apre i lavori il Dr. Fathi Abdel Hadi, Capo Panel Israeliano e consulente aziendale, con una interessante relazione che ipotizza nuovi futuri scenari per la coltivazione dell'olivo.
Continuano gli interventi legati alla filiera dell'olio di oliva con Reuven Birger, consulente aziendale, che parla dei risvolti connessi alla tipologia di frantoio utilizzata per esaltare la qualità degli oli di oliva.
E' così il turno del Dr. Antonio G. Lauro, Capo Panel e Consulente settore olio di oliva per l'ARSSA – Regione Calabria, che con la relazione profumi e sapori degli oli extravergine di oliva ha provato a dar un nome ed una identificazione chimica ai sentori dell'olio.
In seguito la parola passa agli esperti 'sul campo', quelli che l'olio extravergine lo utilizzano per lavoro. Quattro le relazioni; la prima dell'israeliano Mr. Haim Spiegel, Food & Beverage chain manager del Dan Hotel sull'olio di oliva nel mercato della ristorazione: ristoranti e alberghi; a seguire quella di Idi Israelovitz, Chef e proprietario di Ristoranti, su cottura e condimento del pesce con olio extravergine di oliva e quella di Miki Shemo, pasticciere, sull'olio di oliva nella cottura. Conclude il Dr. Ran Polak, Direttore del Centro di Cucina Salutistica, Hadassah Optimal, con 'Cucinare con l'olio di oliva - più di quanto si possa immaginare'.
Per finire, le due tavole rotonde previste nel programma:
la prima, dal titolo le tendenze dei consumatori, moderata dal Prof. A. Malter (USA), ha visto interventi di Elad Ravid, responsabile Marketing, Yad Mordechai, di Lea Malka, VP marketing, Zeta, Hilla Wenkert, titolare di Olia's, di Riki Tzirin dell'HP Indigo e Liz Tagami, giornalista Olio d'oliva, USA;
la seconda, incentrata sulle tecniche colturali olivicole in Israele e loro effetto sulle caratteristiche dell'olio di oliva, moderata dal Dr. A. Dag del Ministero dell'Agricoltura isaraeliano, ha registrato gli interventi di Khader Darawsha, della Darawsha Olive Press, di Uri Yogev, Revivim, di Guy Rilov della Makura Farm, Yossy Friedman (Eretz Gshur), di Yair Hirsh (Meshek Ahia) e di Ehud Hanoch capo Divulgazione Agricola, Ministero dell'Agricoltura.
A seguire quello che doveva essere, a detta di uno degli organizzatori – Moshe Spak – 'un veloce spuntino' si è trasformato in un trionfo della cucina israeliana, interpretata magistralmente dallo Chef Executive dell'Inbal Hotel, Itzic Barak. Insalate e verdure, anatra, pesce di lago e di mare, un trionfo di carni, hanno deliziato i presenti, nel pieno rispetto della cucina tradizionale kosher.
Nel pomeriggio va in scena l'ultimo atto del convegno: la degustazione guidata di oli extravergine di oliva israeliani ed internazionali.
Molto partecipate anche le degustazioni di oli, curate dai capi panel Antonio G. Lauro e Fathi Abdel Hadi e da Maurizio Servili e Isabel Mazzucchelli, che hanno visto succedersi oli israeliani ed oli internazionali. Agli oltre 150 intervenuti, tra i quali spiccavano le livree di famosi chef israeliani, la Regione Calabria ha proposto, per il tramite del suo rappresentante Dr Antonio G. Lauro, l'olio che meglio rappresenta l'intera regione: l'olio della varietà Carolea.
Alla fine dei lavori Haim Gan, a nome degli organizzatori, da appuntamento a tutti alla cerimonia di proclamazione dei vincitori ed alla cena di gala preparata nelle sale dell'Inbal Hotel, per celebrare la supremazia dell'olio extravergine di oliva.
Dr Antonio G. Lauro

martedì 3 agosto 2010

TerraOlivo 2010: tutti i vincitori.

Qui di seguito troverete pubblicati i risultati ufficiali rilasciati dalla commissione di TerraOlivo 2010.
In dettaglio:
35 premi per la Spagna, 34 per Israele, 15 per l'Italia (oltre all'International Award), 7 Portogallo, Argentina 6, Uruguay 5 premi, Grecia e Stati Uniti 3 riconoscimenti, 2 premi per Turchia e Cile, uno soltanto per Sud Africa, Malta e Croazia.



TerraOlivo 2010: e le selezioni continuano...

Seconda giornata di assaggi all'Inbal Hotel di Gerusalemme, 18 giudici assaggiatori professionisti, provenienti da tutto il mondo, pronti per il loro lavoro: decretare il miglior olio extravergine della competizione.
Spagna, Italia, Argentina, Uruguay ed Israele, questi i paesi di provenienza dei giudici, tutti pervasi da un amorevole rispetto verso l'olio di oliva.
Si ricomincia. Schede d'assaggio da un lato, uno sciamare veloce e discreto dei camerieri in livrea, un ruotare lento, ma continuo, di bicchierini blu che celano il prezioso oro verde. Sono questi gli usuali compagni di lavoro di un assaggiatore.
Anche oggi sono 63 gli oli in concorso, che occorre descrivere con minuziosa e certosina precisione.
Agli extravergini presentati ai tre panel, per una valutazione visiva, anche oggi si accompagna un bicchiere trasparente, per permettere ai giurati di descriverne anche il colore.
Verde intenso o giallo paglierino? Quel che conta al fine è il profilo sensoriale.
Due, tre brevi annusate, un attimo di riflessione e poi giù, sul foglio, la penna corre a barrare le caselle dei descrittori ed attribuirne il punteggio.
Erba fresca, pomodoro, frutta acerba e fruttato di oliva...
Ancora un attimo e poi l'assaggio. Il palato risponde pienamente agli stimoli sensoriali dell'olio da valutare. Ed ancora giù a trasformare le sensazione in parole e le parole in punteggio. Non è facile, occorre la tanta esperienza maturata negli anni.
Si attende un istante, si riposano i sensi ed ecco, improvviso, appare il 'flavour' o meglio quelle delicate percezioni di gusto ed olfatto, che con le percezioni retrolfattive individuate permette all'assaggiatore di definire con buona approssimazione il profilo sensoriale dell'olio extravergine assaggiato.
Il voto finale! Che strana sensazione quella di un giurato.
In un attimo, nel volgere di qualche istante, decide i destini di un olio e di una azienda. Giudica, valuta e alle volte 'bacchetta' a sproposito il duro impegno e l'amorevole lavoro che sta dietro a quello che è il prodotto finale: l'olio extravergine di oliva.
Se pensi a tutte queste cose, allora, capisci che ogni olio merita un premio. Forse non sarà quello di TerraOlivo, ma sarà quello personale, quello che ognuno di noi, assaggiatori, consumatori o semplici appassionati dell'olio, diamo all'impegno ed alla concretezza dell'impresa. Grazie amici, grazie produttori avveduti, è di voi che abbiamo bisogno.
Dr Antonio G. Lauro

lunedì 2 agosto 2010

TerraOlivo 2010: che la competizione abbia inizio!

Gerusalemme (IL), luglio 2010. Inizia al mattino presto la cerimonia di insediamento della giuria internazionale chiamata per decidere le sorti dei 189 oli extravergini di oliva in concorso, provenienti da 14 differenti paesi.
Dopo il benvenuto nella città Santa di Gerusalemme, portato dagli organizzatori ed una breve presentazione delle attività che coinvolgeranno i giudici dei tre panel nelle prossime giornate di assaggio, il direttore del concorso – Ing. Raùl César Castellani, Argentino – ufficializza le direzioni dei panel affidate ad Antonio G. Lauro (Italia), a Jesus Santolaya Heredero (Spagna) ed a Fathi Abd El-Hadi (Israele). Ogni panel, composto da almeno 6 membri, sarà chiamato a valutare, autonomamente, un terzo dei campioni in gara.
A far da cornice a tutte le complesse attività che un panel di assaggio comporta, presso l'Inbal Hotel di Gerusalemme, per tre giorni trasformato nel centro delle attività concorsuali, è stata allestita una splendida sala attrezzata.
Per evitare di stressare i giudici e consentire loro una buona serenità di giudizio i 63 campioni giornalieri, opportunamente resi anonimi, sono stati distribuiti nei tre differenti tavoli.

Abbiamo chiesto al direttore Castellani, il cui cognome tradisce le chiare origini italiane, di dettagliarci la provenienza degli oli iscritti al concorso.
'E' stata la Spagna, con 61 campioni, la nazione più presente al concorso, esordisce Castellani, seguita da Israele con 46 campioni e l'Italia con 26, mentre Portogallo ed Argentina hanno inviato rispettivamente 14 e 13 campioni. Simile la partecipazione numerica del Cile (6 oli in concorso), degli Stati Uniti (6 campioni) e dell'Uruguay (5 oli). Croazia e Grecia 3 campioni, Sud Africa e Turchia 2 oli, a finire Malta e Palestina con un olio ciascuna'.
'Per essere la prima edizione di un premio internazionale, continua Moshe Spak, co-organizzatore con Haim Gan e Castellani del premio TerraOlivo, ci sentiamo veramente soddisfatti per la partecipazione e la fiducia che le aziende ci hanno volto accordare'.

Finiti gli assaggi della prima giornata, facciamo un giro tra i tavoli per sentire le impressioni dei giudici internazionali.
'Non mi aspettavo una qualità media degli extravergini in concorso così alta – dichiara col bonario sorriso che lo contraddistingue Shimon Lavee, professore emerito presso la Hebrew University – che ha reso molto difficoltoso il mio lavoro di giurato'.
'Amari e pungenti! Ecco in due parole come descrivere gli oli assaggiati in questa mattinata – dichiara Antonio Giuseppe Lauro, capo di uno dei tre panel a TerraOlivo – descrittori, questi, fortemente legati al contenuto di polifenoli nell'olio e sintomo di elevata qualità'.
La mattinata si conclude con il piacevole incontro con la cucina israeliana, magistralmente interpretata – nel rispetto della tradizione kosher – dall'Executive Chef Itzik Barak, una delle tante perle che l'Inbal Hotel ha offerto ai propri ospiti nel corso dell'International Award TerraOlivo.
Dr Antonio G. Lauro

TerraOlivo 2010: i risultati del concorso di Gerusalemme.

Gerusalemme (IL): Si è concluso con un successo tutto italiano il primo 'International TerraOlivo Mediterranean Olive Oil Competition'.
Il primo premio assoluto è andato ad una azienda calabrese, l'Olearia San Giorgio di San Giorgio M. (RC), che con l'olio L'Ottobratico ha primeggiato sulla nutrita schiera composta degli oltre 180 campioni di olio extravergine di oliva provenienti da ben 14 paesi.
Ma ecco in dettaglio l'elenco delle aziende italiane premiate nel concorso israeliano.

Olearia San Giorgio: L'Ottobratico Monocultivar - International Grand Champion Trophy and International Champion of TerraOlivo 2010
Olearia San Giorgio: L'Ottobratico Monocultivar - Best of Italy
Olearia San Giorgio: L'Ottobratico Monocultivar - Gran Prestige Gold Italy
Azienda Agricola Comincioli: Casaliva Olio Extravergine di Oliva Denocciolato - Gran Prestige Gold Italy
Frantoio Oleario Romano: Ortice Olio Extra Vergine di Oliva - Prestige Gold Italy
Azienda Agricola Ravidà: Olio Extra Vergine di Oliva - Prestige Gold Italy
Az. Giachi Giovanni: Colle del Giachi Olio Extravergine di Oliva - Prestige Gold Italy
Azienda Convicinum: Convicinum Olio Extra Vergine di Oliva - Prestige Gold Italy
Azienda Il Brolo: Il Brolo Olio Extravergine di Oliva Garda Bresciano - Prestige Gold Italy
Az. Cesara Buonamici: Olio Extra Vergine di Oliva Cesara Buonamici Frantoio - Prestige Gold Italy
Olearia San Giorgio: L'Aspromontano - Prestige Gold Italy
Fattoria San Sebastiano: Romano Olio Extravergine di Oliva Biologico - Prestige Gold Italy
Fattoria Petrini: Raggia di San Vito Olio Extra Vergine di Oliva - Gold Italy
Olio Beato: Olio Beato Olio Extra Vergine di Oliva Biologico - Gold Italy
Frantoio Gaudenzi: DOP Umbria Olio Extra Vergine di Oliva - Gold Italy
Oleificio Torchia: Olio Extra Vergine Oleificio Torchia - Gold Italy
Az. Marina Colona: Olio Extra Vergine di Oliva Peranzana - Gold Italy

Nei prossimi giorni, su questo blog, il resoconto delle quattro giornate che hanno decretato il miglior olio extravergine 'International Champion of TerraOlivo 2010'.
Dr Antonio G. Lauro

lunedì 26 luglio 2010

Gerusalemme: ecco il programma del Congresso "The olive oil revolution - quality, culinary and health".

Gerusalemme (26 luglio). Sarà l'Inbal Hotel di Gerusalemme ad ospitare, il prossimo 28 luglio, l'importantissimo congresso internazionale 'The olive oil revolution - quality, culinary and health'.
Alla convention, organizzata nell'ambito della manifestazione TerraOlivo 2010, parteciperanno i massimi esperti internazionali del mondo dell'olivo e dell'olio.
Due le sessioni di lavoro previste dal programma, la prima 'Olive oil and health' dedicata all'importanza dell'olio extravergine di oliva nella nostra dieta, quale artefice di benefici salutistici e la seconda 'Olive oil branding and culinary', incentrata sulla tecnologia nel settore olivicolo, dalla coltivazione alla trasformazione, con cenni sugli aspetti legati all'utilizzo dell'olio extra in cucina non come 'condimento' ma come vero e proprio 'alimento'.
Grandi le attese e le aspettative che in terra di Gerusalemme arriveranno dagli atti conclusivi di questo convegno.
Ecco il programma: 


8:00 Raduno
8:20 Benvenuto
8:30 Dr. Mercedes Fernández Albaladejo (Capo dell'unita “Chimica dell'olio di oliva e standardizzazione” del Consiglio oleicolo internazionale): Ricerca scientifica e standardizzazione: elementi fondamentali delle attività del COI.
8:45 Lettura Magistrale: D. Carlos Falco Y Fernandez de Cordova Marques De Griñón: Oli extra vergine di oliva ad alto contenuto di polifenoli: verso una svolta nella nutrizione.

9:30 Session 1: Olio di oliva e salute
9:30-10:05 Prof. Michael Aviram (Capo, Lipid Research Laboratory, Facoltà di Medicina): I polifenoli dell'olio d'oliva proteggono contro le malattie cardiovascolari.
10:05-10:25 Dr. Enzo Perri (Direttore del Centro di Ricerca per l'Olivicoltura e l'Industria Olearia – CRA OLI): 'Il germoplasma dell'olivo: fonte di nutraceutici.
10:25-10:45 Dott. Shaul Eger: La nuova tecnologia per rafforzare l'uso di olio di oliva.
10:45-11:10 Coffee break
11:10-11:30 Mrs. M. Wilk (M. Sc, Studente, Università Ebraica): Le vitamine nell'olio di oliva.
11:20-11:40 Prof. Maurizio Servili (Università degli Studi di Perugia): Indicazione geografica (IGP) e denominazione di origine protetta (DOP).
11:40-12:00 Dr. Dag Arnon (ARO, Ministero dell'Agricoltura): La composizione nutrizionale dell'olio di oliva e tecniche colturali in olivicoltura.

9:30 Session 2: Olio di oliva tecnologia e cucina
9:30-9:50 Dr. Fathi Abdel Hadi (Capo Panel Israeliano e consulente - coltivazione e produzione): Nuovi orizzonti per la coltivazione dell'olivo.
9:50-10:10 Reuven Birger (consulente - coltivazione e produzione): Il frantoio e la qualità degli oli di oliva.
10:10-10:30 Dr. Antonio G. Lauro (Capo Panel e Consulente settore olio di oliva): Profumi e sapori degli oli extra vergine di oliva.
10:30-11:00 Coffee break
11:00-11:20 Mr. Haim Spiegel (F&B chain manager, Dan Hotel): L'olio di oliva nel mercato della ristorazione: ristoranti e alberghi.
11:20-11:40 Mr. Idi Israelovitz (Chef e proprietario di Ristoranti): Cottura e condimento del pesce con olio extra vergine di oliva.
11:40-12:00 Mr. Miki Shemo (Pasticciere): L'olio di oliva nella cottura.
12:05-12:25 Dr. Ran Polak (Direttore del Centro di Cucina Salutistica, Hadassah Optimal): Cucinare con l'olio di oliva - più di quanto si possa immaginare.
12:30-13:10 Prima tavola rotonda: Le tendenze dei consumatori - Mr. Elad Ravid (responsabile Marketing, Yad Mordechai), Mrs. Lea Malka (VP marketing, Zeta), Mrs. Hilla Wenkert (proprietario Olia's), Mrs. Riki Tzirin (HP Indigo) e Mrs. Liz Tagami (Giornalista Olio d'oliva, USA). Moderato dal Prof. A. Malter (USA).
13:20-14:10 Seconda tavola rotonda: Tecniche colturali olivicole in Israele e loro effetto sulle caratteristiche dell'olio di oliva - Mr. Khader Darawsha (Darawsha Olive Press), Mr. Uri Yogev (Revivim), Mr. Guy Rilov (Makura Farm), Mr. Yossy Friedman (Eretz Gshur), Mr. Yair Hirsh (Meshek Ahia), Mr. Ehud Hanoch (Divulgazione Agricola, Ministero dell'Agricoltura).
Moderato dal Dr. A. Dag (ARO, Ministero dell'Agricoltura)

14:15-14:45 Pranzo
14:45-17:15 Degustazione guidata - oli extra vergine di oliva israeliani.

sabato 24 luglio 2010

TerraOlivo: anche la Regione Calabria - Dipartimento Agricoltura - tra gli sponsor della manifestazione dedicata al mondo dell'olivo e dell'olio.

Gerusalemme (24 luglio)Tutto pronto per la prima edizione di TerraOlivo. L'organizzazione internazionale di TerraOlivo aprirà domani i battenti del primo concorso internazionale dedicato ai migliori oli extravergine del mondo.
Nutrita la squadra internazionale di assaggiatori professionisti di olio coinvolti dal dr. Spak - Direttore affari internazionali di TerraOlivo - che sarà impegnata nel difficile compito di decretare in Terra Santa i migliori oli extravergine di oliva al mondo. 
Ai tavoli delle giurie, selezionati dal Dr Castellani - Direttore tecnico di TerraOlivo - sederanno: Pablo Amate, D. Carlos Falco, Marquez de Griñon, Emilio Martinez, Jesus Santolaya (Spagna), Maurizio Servili, Antonio G. Lauro (Italia), Isabel Mazzucchelli (Uruguay), Fathi Abdelhadi, Shimon Lavee, Reuven Birger, Hilla Wenkert, Lina Paperina, Isaac Zipori, Orit Grisaro, Ruth Keenan, Eitam Birger, Marius Rosenberg, Ronny Scheyer, Benzi Elisha, Sigal Dahan, Ehud Soriano, Irit Bahar, Natasha Maroshchack (Israele), Lourdes Toujas (Argentina).
Non resta che attendere i complessi lavori di assaggio cui saranno sottoposti i tre panel di giurati - uno dei quali diretto dall'italiano Antonio G. Lauro - per conoscere il nome degli oli vincitori, i quali, saranno annunciati nel corso della serata di gala che si terrà il 29 luglio presso l'Inbal Hotel di Gerusalemme.


La redazione.

venerdì 16 luglio 2010

La Regione Calabria - Dipartimento Agricoltura presenta il "Tour del Gusto 2010 - Gustonaturale".

Catanzaro. Il Tour del Gusto 2010, rappresenta una manifestazione fieristica itinerante nelle più rappresentative città turistiche calabresi attraverso la quale divulgare e promuovere le eccellenze agroalimentari regionali sia ai turisti che si recano in Calabria per la stagione estiva e sia ai calabresi stessi che molto spesso ignorano le peculiarità, la qualità ed il gusto delle produzioni di filiera corta della propria terra.
Queste le prime informazioni fornite dal Dipartimento Agricoltura. 
Le date: dal 30 luglio al 13 Agosto.
Le località: S. Giovanni in Fiore, Le Castella, Soverato, Locri, Tropea, Acri e Reggio Calabria.
Presto su questo blog maggiori informazioni sul programma, date e località coinvolte nel Tour del Gusto 2010.
NEWS: le date e gli orari.
Dalle ore 21.30 alle ore 1.00:

30 Luglio 2010: San Giovanni in Fiore (CS);
1 Agosto 2010: Le Castella (KR);
2 Agosto 2010: Soverato (CZ); 
3 Agosto 2010: Locri (RC);
4 Agosto 2010: Tropea (VV);
8 Agosto 2010: Acri (CS);
13 Agosto 2010: Reggio Cala
bria



Dr Antonio G. Lauro

giovedì 15 luglio 2010

TerraOlivo: il programma del congresso internazionale.

Ecco il programma completo del congresso 'TerraOlivo 2010' che si terrà presso l'Inbal Hotel di Gerusalemme.
Per informazioni e prenotazioni: www.terraolivo.org

Il vino di Calabria? Lo svelano i curatori di Vini d'Italia 2011 dell'Espresso.

La Calabria del vino è cambiata molto in questi ultimi anni e continua a cambiare in modo sempre più significativo. Dopo anni di netta prevalenza del modello di vino ottenuto da varietà internazionali e della relativa rincorsa da parte delle aziende ad adottare metodi più o meno invasivi per irrobustire i loro prodott, si sta passando ad uno stile più naturale. Non solo vini strutturati quindi, ma anche vini fini e profumati, non solo vini fruttati ma anche vini più fedeli al carattere del loro territorio. Gli eccessi non sono spariti, beninteso, tutt’altro: a prescindere delle furbizie di cantina, ci si è affidati e ci si affida ancora oggi a rese sin troppo basse, alla ricerca spasmodica della maturità fenolica, senza tenere conto degli equilibri complessivi, dell’acidità, della freschezza aromatica. Ecco quindi fiorire oggi, qua e la in modo abbastanza scomposto e velleitario, la foga del vitigno autoctono, dell’uva locale, o vocalissima, della quale sopravvivono solo quattro filari: in tutta la Calabria è tutta una riscoperta di Gaglioppo, Magliocco, Nerello di Calabria. E’ quanto è emerso durante i lavori svoltosi nel celebre circolo ricreativo Cotton Club di Reggio Calabria, nelle due giornate dedicate alle selezioni-degustazioni dei vini regionali effettuate dai curatori della dell’Espresso Guida ai Vini d’Italia 2011, guidati da Giampaolo Gravina noto esperto internazionale del settore. La manifestazione alla quale hanno partecipato quasi tutte le aziende produttrici calabresi, è stata promossa da un gruppo di appassionati funzionari dell’ARSSA dell’Ufficio Marketing Antonio G. Lauro, Rosario Franco, Carmelo Orlando, da Jenny Anghelone  e da Domenico Fazari Presidente dell’Associazione Saperi e Sapori di Calabria.
La redazione

giovedì 24 giugno 2010

Sapone di Marsiglia? Più buono con l'olio extravergine di oliva.

Sono sempre di più i consumatori che ricorrono, per la loro igiene personale o per il bucato di casa, ai saponi cosiddetti 'naturali', riscoprendo, piacevolmente, i profumi di un sapone antico: il sapone di Marsiglia.
La storia.
Risalgono al 1300 i primi tentativi, poi perfezionati, di produzione di un sapone tutto vegetale, da utilizzare largamente per la pulizia personale e della casa, il cosiddetto 'Sapone di Marsiglia'.
Due i segreti del successo: la disponibili di olio d'oliva nella zona di Marsiglia e la larga diffusione della Salicornia (Arthrochnemum spp), pianta dalle cui ceneri veniva ricavata la soda.
Si trattava allora di un sapone di colore verde che si vendeva soprattutto in barre di 5 kg o in pani da 20 kg.
Una prima regolamentazione sul procedimento di produzione del sapone risale al 1688, con l'editto di Colbert, Ministro di Luigi XIV. L'editto recitava, all'articolo 3: non si potrà utilizzare nella fabbricazione di sapone, con barilla, soda o cenere, nessun grasso, burro né altro materiale; ma soltanto puro olio di oliva, e senza mescolanza di grasso, a pena di confisca delle merci.
Oggi il sapone di Marsiglia viene ancora prodotto, in modo del tutto artigianale, nelle campagne del sud dell'Italia. Ed è questa, spesso, la formulazione più usata per rimuovere le macchie più ostinate dalla biancheria o per l'igiene personale.
Il metodo.
Non tutto il sapone di Marsiglia, oggi in commercio, è ancora prodotto col metodo originale, che bandiva dalla ricetta i grassi animali e gli oli diversi da quello di olive.
Per essere sicuri di utilizzare il vero sapone di Marsiglia ed essere certi della qualità delle materie prime impiegate, risulta sicuramente conveniente provare a 'far da soli'
Tra tutti i metodi di produzione, forse il più semplice è quello cosiddetto 'a freddo', realizzabile facilmente in piccola scala, anche a casa.
Questo metodo sfrutta il calore naturale prodotto dalla reazione tra la soda caustica e l'olio di oliva per portare a termine la saponificazione. Questo calore va dunque controllato e soprattutto mantenuto il più lungo possibile perchè possa svolgere il suo compito.
Per ottenere un buon sapone a freddo è necessario:
Pesare con assoluta precisione gli ingredienti;
Miscelare l'olio di oliva e soluzione caustica alla temperatura ottimale;
Isolare gli stampi nelle prime 24 ore per far si che il calore della reazione chimica non si  disperda.
Ingredienti fondamentali:
- 1 chilogrammo di olio vergine di oliva;
- 128 grammi di soda caustica (NaOH);
- 300 grammi di acqua.

Materiale occorrente:
- bilancia elettronica (per pesare con precisione anche i grammi)
- termometro da cucina (fino a +110°)
- pentola in acciaio inox; 
 caraffa in vetro o ceramica resistenti alle alte temperature
- cucchiaio di acciaio legno
- coperte vecchie
- stampi per sapone o contenitori in tetrapack (tagliate la parte superiore)

- mascherina; occhialini; guanti di gomma resistenti; foulard per i capelli; grembiule

Fase 1: preparare l'area di lavoro
Il posto ideale per fare il sapone è la cucina perché c'è a portata di mano tutto quello che serve. Sgombrate il piano di lavoro, copritelo con vecchi giornali o con strofinacci. Indossate i guanti e tenete a portata di mano la mascherina e gli occhialini.
Fase 2: preparare la soluzione caustica
Indossate guanti, mascherina e occhialini; in una tazza larga pesate con assoluta precisione la soda caustica. Avvertenze: non toccate mai la soda con le mani perché è corrosiva e attenzione a non inalare i gas che si producono durante la reazione chimica. Nella caraffa di pirex pesate l'acqua. Mettete la caraffa sul fondo del lavello. Versate poco a poco la soda nell'acqua, mescolando in modo che si sciolga bene. Attenzione perché la temperatura della soluzione caustica salirà rapidamente sino ad 70/80 gradi. Riponete il contenitore coperto in un luogo sicuro
Fase 3: preparare l'olio di oliva
Pesate l'olio e mettetelo in una pentola di acciaio sulla bilancia; successivamente mettete la pentola sul fornello, a fuoco bassissimo, mescolando di tanto in tanto. L'olio non deve scaldarsi troppo (occorre poco tempo per portare l'olio a 45°) 

Fase 4: versare la soluzione caustica nell'olio scaldato (mai viceversa!!!!!)
Indossate guanti, mascherina e occhialini, con il termometro controllate la temperatura dell'olio e della soluzione caustica. Quando entrambe sono a 45 gradi, versate dolcemente la soluzione caustica nell'olio, mescolando bene ed a lungo col cucchiaio di legno.

Fase 5: il nastro
Questo è un punto cruciale per tutti i saponai! Mentre mescolate, il sapone cambierà colore e consistenza, diventando sempre più cremoso. Ad un tratto, togliendo il cucchiaio e facendo colare un po' di miscela nella pentola, vedrete che resterà in superficie per qualche secondo prima di affondare. Questa "traccia" è il nastro. 

Fase 6: il gel
Dopo aver aggiunto velocemente gli ingredienti facoltativi, versate il sapone fresco nello stampo (eventualmente foderato con carta forno). Isolate bene con coperte perchè stia caldo.

Fase 7: stagionatura
Lasciate il sapone coperto nello stampo per 48 ore. Dopo sformatelo e lasciatelo maturare all'aria in un ambiente asciutto e fresco. La saponificazione si completa nel giro di un paio di settimane ma la stagionatura ottimale di un sapone di olio di oliva è di 6-8 settimane.
A questo punto non resta che utilizzare il 'nostro' sapone di Marsiglia. A proposito, fatemi sapere!
Dr Antonio G. Lauro


venerdì 18 giugno 2010

TerraOlivo - 1° Mediterranean International Olive Oil Competition.

NEWS!!!
Concorso Internazionale TerraOlivo - Gerusalemme.
Riaperti in queste ore i termini per inviare a TerraOlivo 2010 i campioni di olio da iscrivere al concorso.
Queste le nuove date.
Registrazione campioni: entro il 10 luglio 2010;
Arrivo campioni in Israele: entro il 18 luglio 2010. 
Maggiori informazioni:
aglauro@tiscali.it


Dr Antonio G. Lauro

L'olio "made in italy" perde appeal.

Roma - In occasione del Monitoraggio annuale, ASSITOL ha presentato dati e problemi del settore, sottolineando l'impegno delle imprese nel contrastare il difficile momento economico.
Poche luci e molte ombre. Si possono sintetizzare così i dati del Monitoraggio degli oli d'oliva e di sansa relativi al 2009, che ASSITOL, l'Associazione Italiana dell'Industria Olearia, ha presentato oggi a Roma. E per il 2010, la situazione appare ancora in salita.
Secondo lo studio, lo scorso anno, le vendite di olio confezionato dalle imprese associate sul mercato interno hanno registrato un calo pari al 10,6%. Va però sottolineato che il dato negativo non è frutto esclusivo della non facile situazione di mercato ma, in buona parte, dell?uscita di una marca nazionale dal panel delle aziende monitorate durante il 2009. Il calo, quindi, è superiore quello rilevato in ambito nazionale anche da altre fonti (Istat, Nielsen).
Sia i dati ASSITOL che quelli di altri enti vedono in diminuzione l'olio d'oliva ed anche l'extravergine. Sono i prodotti di nicchia a vantare il segno più, ovvero gli oli biologici e l'olio 100% italiano, i quali, peraltro, non coprono più del 7% delle vendite complessive. Per giunta, DOP/IGP, biologico e il "tutto italiano" perdono quota nella Grande Distribuzione, vale a dire nel canale di commercializzazione più importante. Anche per l'export, il 2009 si è rivelato un anno piuttosto piatto. 
di A.G.L.

Fonte: finanza.repubblica.it