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domenica 25 ottobre 2009
Da lunedì 26 ottobre, corso per aspiranti assaggiatori di olio a Stilo (RC).
martedì 20 ottobre 2009
Presto disponibile la guida "Flos Olei 2010" - I migliori extravergine del mondo, curata da Marco Oreggia.
- Azienda Agricola Anastasi
- Azienda Agricola Paolo Bova
- Azienda Agricola Roberto Ceraudo
- Frantoio Figoli
- Antonio e Nicodemo Librandi
- Azienda Agricola Pasquale Librandi
- Bruno Migliarese & Figli
- Olearia San Giorgio
- Azienda Agricola Maria Vittoria Stancati
mercoledì 14 ottobre 2009
martedì 13 ottobre 2009
giovedì 10 settembre 2009
Dalla sansa di olive una risorsa: tavoli e sedute in Ecomat.
Una nuova linea di tavoli e sedute, disegnate da Giulio Patrizi per Eco Fast Forniture, utilizza l’Ecomat, il materiale derivato dalla sansa esausta miscelata a polipropilene.
Il nuovo ed ecologico
Attualmente, il materiale viene utilizzato nella produzione di pannelli per pavimenti ed allestimenti di soppalchi, strutture marine e balneari, pannelli per pianali di veicoli industriali, container e casse mobili, pannelli per casseforme.
Presto, commentano gli esperti, l'Ecomat arriverà nei nostri salotti e negli ambienti di lavoro, garantendo qualità e, allo stesso tempo, sostenibilità.
La redazione.
giovedì 3 settembre 2009
La Calabria olivicola si presenta all'Europa.
Saranno l'ANUGA di Colonia (10 – 14 ottobre 2009) ed a seguire l'EXPO ITALIA di Bruxelles (15-18 Ottobre 2009) i prossimi palcoscenici per l'alimentare calabrese di qualità.
La partecipazione alle due manifestazioni, fortemente voluta dall'ex assessore regionale all'agricoltura Pirillo (oggi Europarlamentare), consentirà al "Made in Calabria" di proporre al vasto pubblico europeo le eccellenze della terra di Calabria.
Maggiori informazioni su: www.assagri.regione.calabria.it fiera anuga ed expoitalia
mercoledì 2 settembre 2009
Olio extra vergine d'oliva: parte la campagna europea di qualità in Francia.
Continua su: www.newsitaliapress.it
martedì 1 settembre 2009
Olivo e olio, convegno nazionale a Portici (NA), 1-2 Ottobre 2009.
Sarà infatti la Facoltà di Agraria dell'Università di Napoli Federico II, presso la Reggia di Portici, ad ospitare il primo 'convegno nazionale dell'olivo e dell'olio'.
Da diversi anni, la Soi, Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana, organizza o patrocina eventi legati all'olivo a testimonianza del grande interesse per questa coltura. Tuttavia, visto il momento cruciale che l'intera filiera olivicola-olearia sta vivendo, imputabile alla crescente concorrenza internazionale, alle modifiche della normativa sugli aiuti comunitari, alla definizione di nuovi modelli di olivicoltura e alle innovazioni nei sistemi di trasformazione e distribuzione, la Soi ha ritenuto opportuno promuovere la costituzione del Gruppo di Lavoro Olivo ed Olio, realizzando un momento di confronto e di informazione, stabile nel tempo, fra tutti gli operatori della filiera. Il GdL, fra le prime iniziative, ha deciso di organizzare il I° Convegno Nazionaledell'Olivo edOlio, così da riunire ricercatori, tecnici ed imprenditori per dibattere le tematiche più attuali della filiera, dall'analisi del mercato alla valorizzazione del prodotto, le biotecnologie, gli aspetti varietali, le tecniche di coltivazione, la meccanizzazione, la difesa, fino alle tecnologie della trasformazione e alla qualità dell'olio.
Obiettivo del Convegno è definire le strategie più opportune per aumentare la competitività delle diverse olivicolture italiane, analizzando le possibilità di meccanizzazione, valutandone gli effetti sulla qualità e tipicità dell'olio, delineando così scenari attuali e futuri del settore.
Le sessioni in programma
Giovedì 1 Ottobre 2009
I sessione: Analisi di Mercato e Valorizzazione
II sessione: Modelli Colturali e loro Gestione
III sessione: Germoplasma, Miglioramento Genetico e Biotecnologie
IV sessione: Biologia e Fisiologia e relazioni con l'Ambiente
Venerdì 2 Ottobre 2009
V sessione: Tecnologie, Qualità e Tipicità dell'Olio
VI sessione: Vivaismo e Difesa
Visita guidata al Museo Hercolanense
Tavola Rotonda: Il futuro della Ricerca nel settore Olivicolo-Oleario: ricercatori, istituzioni ed imprenditori a confronto
Conveners
Claudio Di Vaio, Università degli Studi di Napoli Federico II
Raffaele Sacchi, Università degli Studi di Napoli Federico II
Segreteria organizzativa
Antonello Paduano; Sabrina Nocerino tel: 081 2539390 - 2539383
email: divaio@unina.it - sacchi@unina.it
Scadenze
10 settembre: programma definitivo
15 novembre: invio testo per stampa degli Atti a divaio@unina.it
Per informazione sulle quote e le modalità di iscrizione, visita il sito della Soi
venerdì 28 agosto 2009
Olio Extravergine: un premio in Calabria.
Si tratta di una tre giorni espositiva, che ha coinvolto molte aziende dell'agroalimentare calabrese, che si concluderà con la consegna del premio "L'Eccellenza sull'Olio di Oliva". L'iniziativa, alla sua prima edizione, promossa dall'Amministrazione comunale di Sellia Marina e fortemente voluta dal vice-sindaco Walter Placida, premierà stasera le 39 aziende finaliste del concorso oleario "L'Eccellenza sull'Olio di Oliva".
La manifestazione, alla sua I^ edizione, ha visto il coinvolgimento di circa novantasei aziende, trentanove delle quali, accuratamente individuate dalla giuria presieduta dal capo panel Antonio G. Lauro, si trovano oggi in finale.
La qualità generale degli oli in gara, con standar elevati, ha caratterizzato la prima edizione del premio che, come commentato dal capo panel Lauro "ha visto un momento di confronto tra le aziende, che non hanno avuto alcuna remora nel porre all'attenzione di una giuria - indipendente - il proprio olio extravergine. Oltre al premio assoluto, che si svelerà stasera, continua Lauro, saranno premiate altre sei aziende: tre nella categoria olio extravergine da agricoltura biologica e tre nella categoria olio extravergine convenzionale."
La redazione.
Serrastretta (CZ): Assaggi in piazza.
lunedì 24 agosto 2009
Corso tecnico per la formazione ed il perfezionamento di Maestri di frantoio.
Il corso è organizzato da International Extravirgin Oliveoil Agency in collaborazione con il Istituto de La Grasa di Siviglia (Consejo Superior de Investigaciones Cientifica) una delle massimae autorità mondiali nella ricerca per il miglioramento della qualità nell’estrazione dell’olio d’oliva, con A.I.F.O. – Associazione Italiana Frantoi Oleari e la Provincia di Viterbo.
e-mail: info@oliveoilagency.org
sabato 22 agosto 2009
Milano: la pizzeria che punta tutto sull'extravergine.
Materiali naturali, spazi ampi, musica di sottofondo. Un ambiente rilassante e accogliente. È la pizzeria di nuova generazione, dove la proposta culinaria è abbinata allo shopping gastronomico; un locale che fa del made in Italy alimentare e del buon rapporto qualità/prezzo una leva di successo. Questa è la formula di Mamma Oliva, risto-pizzeria milanese inaugurata lo scorso dicembre. Il locale occupa un grande spazio già adibito in precedenza a ristorazione/tavola calda; a tempo di record (una ventina di giorni) è stato ristrutturato, con un investimento di circa 250 mila euro (le cucine e gli impianti necessari, già esistenti, sono stati salvaguardati) ed è cominciata l'attività. Una partenza sprint, dovuta all'esperienza del gruppo cui fa capo la gestione: si tratta della medesima società che ha creato il marchio Fratelli La Bufala, catena che vanta un centinaio di locali in Italia e all'estero. Un aspetto, quello della rapidità delle operazioni di avviamento, da tenere sotto controllo, per non gravarsi di eccessivi costi e mancati guadagni che gravano sul bilancio aziendale.
Pizze extravergini e ricco buffet di insalate
Suggestiva l'ambientazione: domina il legno, usato per tavoli e sedie, controsoffitti e pannelli. Legno chiaro anche per mensole e scaffali, creati per esporre le bottiglie di olio - ingrediente chiave di varie proposte del menu - che vengono offerte anche in vendita. È proprio l'olio, infatti, il prodotto- immagine del locale: un valore sottolineato anche dalla presenza di alberelli di olivo disposti strategicamente all'ingresso e in vari angoli della sala. Soprattutto a pranzo il locale serve i dipendenti dei molti uffici del quartiere (con alcuni di questi sono anche state stipulate delle convenzioni) e la pizza va per la maggiore. Tre le versioni elencate in menu: le pizze classiche, quelle “crude” (ovvero focacce cui si aggiungono ingredienti fuori dal forno, da 7,50 a 10,50); infine le “extravergini”, cinque specialità caratterizzate dall'uso di un olio extravergine dedicato (ad es. la Cilentana, con cianfotta all'olio extravergine di Paestum, 8,50 euro). Insolita e apprezzata dalla clientela del mezzogiorno anche la proposta delle insalate: non la solita ciotola di insalata mista preconfezionata, ma la possibilità di scegliere fra una trentina di ingredienti, esposti in un apposito corner (scontrino medio 10 euro). A breve questa formula di insalatina preparata “su misura” sarà adottata anche per la frutta.
Continua su: ilsole24ore
giovedì 20 agosto 2009
Marchi Dop e Igp: in difesa di gustose tradizioni.
La ricchezza culturale di un popolo è costituita non solo dalle realizzazioni della scienza, delle lettere e delle arti, ma anche da quel bagaglio esperienziale che, attingendo alla memoria del passato, passa da bocca ad orecchio e si cristallizza in una serie di comportamenti, di attività, di gesti rituali che accompagnano il ciclo della vita e l’alternarsi delle stagioni.
Nelle società preindustriali i mestieri erano un patrimonio ereditario e le loro pratiche di apprendimento venivano tramandate, spesso in segreto, di padre in figlio. I beni prodotti erano quindi originari e unici. Inoltre, dal punto di vista ambientale, le produzioni tipiche erano spesso – ed ancora lo sono – il frutto di attività svolte all’interno di aree svantaggiate rappresentando anche oggi una delle poche possibilità, se non l’unica, di sopravvivenza economica di quelle zone: una condizione fondamentale per evitarne lo spopolamento. L’ordinamento giuridico di qualche Stato europeo aveva previsto apposite norme per la salvaguardia di questi beni. Nel 1954, con una legge (la numero 125 di quell’anno), l’Italia aveva introdotto il marchio di denominazione di origine per alcuni formaggi. Successivamente avevano avuto una protezione giuridica i vini, i prosciutti e l’olio extravergine. Questa disciplina interessava, ovviamente, un campo d’applicazione ristretto, quello del territorio nazionale. Con l’abolizione delle frontiere ed il libero scambio delle merci occorreva nell’Europa unita una disciplina comune. Che senso ha la tutela in Italia di un marchio, ad esempio quello del Parmigiano, se poi, appena fuori delle Alpi, qualcuno mette in commercio un formaggio con lo stesso nome? Questa lacuna è stata colmata con un provvedimento della Comunità europea, il Regolamento n. 2081 del 1992, fortemente voluto dall’Italia, uno dei paesi promotori di una legislazione a livello comunitario. Il Regolamento, secondo le situazioni in atto, ha istituito, in alcuni casi integrato, in altri casi armonizzato, un sistema di protezione delle “Denominazioni d’Origine” e delle “Indicazioni Geografiche” dei prodotti agricoli e alimentari.
Continua su: www.terranauta.it
Viterbo. Corso tecnico per la formazione ed il perfezionamento di “Maestri di Frantoio”.
Corso tecnico per la formazione ed il perfezionamento
di “Maestri di Frantoio”
Per operatori e tecnici di frantoio, confezionamento e
commercializzazione dell’olio d’oliva
Organizzato da
International Extravirgin Oliveoil Agency in collaborazione con
A.I.F.O. – Associazione Italiana Frantoiani Oleari,
Istituto de la Grasa di Siviglia e la Provincia di Viterbo
Per scaricare il programma e il modulo di iscrizione
Obiettivi e finalita’
Il corso è stato ideato per trasferire ai partecipanti, il know-how dei migliori specialisti internazionali della filiera.
Il corso è costituito due moduli con lezioni anche presso frantoi oleari della zona e si prefigge la formazione di una nuova figura professionale, quella di “Maestro di Frantoio”, che conosca a 360 gradi non solo il settore della trasformazione, anche alla luce delle più innovative tecnologie e tecniche operative per la diversificazione del prodotto e l’esaltazione delle caratteristiche organolettiche, secondo le esigenze dei vari mercati.
Il Maestro di Frantoio deve conoscere inoltre tutti gli aspetti legali della gestione dei registri obbligatori per le DOP, BIO e 100% italiano, oltre alle normative sull’etichettatura, nonchè le linee guida che disciplinano le strategie del marketing e la comunicazione commerciale per la valorizzazione del prodotto.
DOVE:
Sala Convegni DOMUS la Quercia – Viterbo
Viale Fiume 112 - 01100 Viterbo Italy Tel 0761-33731 Fax 0761-322679
www.domuslaquercia.com info@domuslaquercia.com
QUANDO
14,15,16,17,18 Settembre 2009
TERMINE per le ISCRIZIONI
Entro e non oltre il 07 Settembre 2009
L'ufficio segreteria rimane a vostra disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento e necessita' anche nel mese di Agosto ai seguenti recapiti:
International Extravirgin Oliveoil Agency
Via Nursina 2 -c/o CRA-Centro di Ricerca per l' Olivicoltura e l' Industria Olearia
06049 SPOLETO (PG) Italy
Mob. +39 347 4913924 - Mob.+39 349 8965939 - Tel.+39 0743 49743 - Fax +39 0743 43634
e-mail: info@oliveoilagency.org
mercoledì 19 agosto 2009
Come abbinare l’olio ? Lo spiega il Cnr.
È uno dei prodotti più nobili, vanto dell'agroalimentare italiano, apprezzato dai nutrizionisti e dagli chef, ma ancora poco conosciuto dai consumatori. L'occasione per imparare ad abbinare correttamente l'olio extravergine di oliva viene dall'Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna.
“Da anni ci occupiamo di analisi sensoriale e di valorizzazione di questo prodotto”, spiegano Annalisa Rotondi e Massimiliano Magli dell'Ibimet-Cnr, “cercando di studiare la percezione da parte del consumatore dell'abbinamento tra alimenti differenti e diverse tipologie di oli extravergini”. Esperti dell'Ibimet, insieme ad assaggiatori di olio di oliva iscritti all’Elenco nazionale dei tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini e a docenti di scuole alberghiere e professionisti della ristorazione, hanno formato un focus group, per definire l'approccio metodologico al problema. La prova si è articolata in tre fasi distinte. Nella prima sono stati intervistati 128 consumatori ai quali è stato chiesto di assaggiare una porzione di carote crude alla julienne, condite con uno dei quattro extravergini scelti per la prova ed esprimere un giudizio sull'abbinamento che ha permesso di definire le principali motivazioni edonistiche legate alle preferenze.
La seconda fase è stata condotta con dieci assaggiatori esperti su tre alimenti dotati di differente struttura: patata cotta al vapore, mozzarella e bresaola, abbinati a sei differenti oli. La terza fase ha visto proporre a 120 consumatori (che frequentano la mensa all'interno dell'Area della Ricerca del Cnr di Bologna) un test di comparazione a coppie con le tre tipologie di alimento in combinazione con gli oli che nella fase precedente avevano ottenuto i migliori e i peggiori giudizi.
Ed ecco i risultati. Per il condimento della bresaola è emerso che gli oli dotati di intensità medio-elevata di fruttato verde di oliva, amari e piccanti risultano i più adatti in quanto creano un gradevole contrasto. Per la mozzarella, invece, gli oli in grado di migliorarne al massimo il suo sapore sono stati quelli mediamente fruttati, ricchi di profumi erbacei e mediamente amari e piccanti; queste tipologie di olio hanno valorizzato i caratteri sensoriali della mozzarella grazie ad una armonia di sapori che si è instaurata tra l'alimento e il condimento. Infine per il condimento della patata cotta al vapore l'olio dotato di un fruttato medio e mediamente amaro e piccante è stato in grado di valorizzare al massimo il sapore della patata esercitando su di essa un contrasto positivo.
“La conferma che effettivamente l'olio extravergine di oliva, utilizzato come condimento, possiede la capacità di modificare il sapore di un alimento ci è data anche dall'effetto peggiorativo che alcune tipologie di olio possono esercitare su certi alimenti i cosiddetti abbinamenti sbagliati”, sottolineano i ricercatori. Dall'indagine è emerso, infatti, che un olio lievemente fruttato e prevalentemente dolce ha esercitato un effetto peggiorativo sulla gradevolezza della bresaola. In abbinamento con la mozzarella oppure con la patata, oli intensamente fruttati, molto amari e piccanti hanno diminuito la gradevolezza di questi alimenti in seguito all'instaurarsi di un contrasto negativo di sapori. “Una indicazione che dovrebbe indurre il sistema commerciale e i consumatori a porre maggiore attenzione alle caratteristiche organolettiche di ciascun prodotto”, concludono all'Ibimet.
Per l'abbinamento con la patata cotta al vapore, la capacità di percepirne il carattere migliorativo o peggiorativo dell'olio è stata molto elevata e quindi c'è stata concordanza tra la qualità ‘ufficiale’ emersa dal panel di esperti e la qualità ‘percepita’ indicata dal consumatore. Per gli altri due abbinamenti, specie quelli con alimenti a struttura più complessa come la bresaola, i consumatori hanno mostrato un'omogeneità di giudizio inferiore, a dimostrazione della maggiore difficoltà nell'individuazione del complesso olio-alimento più gradevole. L'interesse delle varie regioni d'Italia è orientato sempre più verso la salvaguardia della biodiversità in senso lato tutelando numerosi prodotti alimentari. L'olio extravergine di oliva, non come semplice condimento, ma come segreto ancora da svelare in abbinamento a preparazioni culinarie profondamente legate alle tradizioni regionali, può valorizzare se stesso e il territorio in cui viene prodotto.
Di Edoardo Capuano.
martedì 18 agosto 2009
Premiati a Festambiente gli oli migliori d'Italia.
E' la Toscana la regione leader nella produzione dell'olio, almeno stando ai risultati delle Rassegne Nazionali di oli extravergine e bio ospitate nell'ambito della XVIII edizione di Festambiente, il festival internazionale di Legambiente che si è chiuso a Ferragosto in Maremma. Ormai appuntamento tradizionale all'interno del festival, le rassegne (l'XI degli oli extravergine di oliva, la X degli oli extravergine di oliva biologici e la IV degli oli extravergine di oliva Dop) sono tese a valorizzare i prodotti provenienti da coltivazioni biologiche e quelli dell'agricoltura italiana di qualità e premiano, dopo attente valutazioni di una giuria di esperti, le produzioni ritenute le migliori tra gli oli che hanno partecipato al concorso di quest'anno.
Continua su www.maremmanews.tv
mercoledì 12 agosto 2009
UMBRIA/AGRICOLTURA: BANDO GIUNTA PER PROMOZIONE PRODOTTI QUALITA' .
Il bando che, nell'ambito del programma regionale di sviluppo rurale utilizza fondi comunitari, e' rivolto a organizzazioni di produttori agricoli di qualsiasi natura giuridica (nella misura minima di almeno 5 componenti) che producono prodotti di qualita', escluse le organizzazioni professionali. Saranno finanziati progetti di informazione e promozione per gli anni 2010 e 2011.
I primi comprendono attivita' informative di carattere generale e particolare sui prodotti, rivolte alla generalita' del pubblico, alle famiglie, alle scuole e a soggetti economici. La promozione comprende la partecipazione a esposizioni, mostre e manifestazioni fieristiche (eccetto pero' quelle a ''grande rilevanza'', come Vinitaly, Verona, in quanto, per esse, sara' pubblicato apposito bando), la pubblicita' radiotelevisiva e sulla carta stampata e la cartellonistica rivolte tanto ad un pubblico selezionato quanto alla platea dei consumatori.
I criteri di selezione, basati sulla attribuzione di un punteggio, prevedono priorita' riferite al numero dei partecipanti all'associazione o al progetto, alla presenza di giovani o donne, alla incidenza settoriale del prodotto, agli obiettivi e al tipo di mercato, italiano o estero, prefissati. La dotazione finanziaria complessiva del bando, per il biennio previsto, ammonta a 3,760 mln di euro, diviso a meta' (1,880 mln) per ciascuno dei due anni.
L'attribuzione per comparti e per ogni anno, sara' vini di qualita', 1 mln di euro, olio extravergine dop, 480mila euro, prodotti biologici, 400mila. I finanziamenti saranno concessi in conto capitale fino al 70% della spesa ritenuta ammissibile. Nel caso di progetti pubblicitari, questa percentuale scendera' al 50%. Il contributo per anno e per beneficiario non potra' essere superiore a 400mila euro. Le domande per i progetti 2010 dovranno essere presentate entro il 13 ottobre 2009, quelle per il 2011 nel periodo 6 settembre - 11 ottobre 2010.
Il bando e' consultabile sul Bollettino Ufficiale della Regione o sul sito dell'ente.
martedì 11 agosto 2009
“Nei supermercati tedeschi: Extra Vergini puzzolenti e rancidi!” La Carapelli denuncia Andreas März (Merum) per diffamazione … ma perde la causa!
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa della redazione di Merum (www.merum.info)
Si stima che il 95 per cento dei cosiddetti “extra vergini” sugli scaffali siano in verità dei semplici “vergini” se non addirittura degli oli “lampanti”.
È colpa della situazione completamente illegale che regna nel mercato dell’extra vergine se l’abbandono degli oliveti e la sofferenza delle aziende olivicole aumenta giorno per giorno.
È impossibile per le aziende agricole competere con i prezzi dell’industria.
I produttori agricoli, con i loro prezzi di vendita, sono fuori mercato anche se vendono sottocosto. Una delle poche pubblicazioni che “dice non solo il peccato ma anche il peccatore” è la rivista Merum.
Merum è pubblicata in lingua tedesca e diffusa in Germania, Austria e Svizzera. Con spirito critico, indipendente ed appassionato Merum racconta il mondo del vino, dell’olio di oliva e di altri prodotti agroalimentari italiani. Merum, in passato, ha accusato ripetutamente l’industria olearia per la falsa denominazione dei loro oli. Il basso livello dei prezzi dell’extra vergine, il crescente abbandono degli oliveti da parte di tanti produttori per gli alti costi di produzione e la bassa redditività è una colpa da attribuire, secondo Merum, all’industria olearia ed una legislazione sbagliata. In una ricerca di mercato, condotta nell’estate 2005, Merum in collaborazione con la rivista tedesca Der Stern, il canale televisivo pubblico ZDF e la rivista di Slow Food Germania, era riuscita a dimostrare che la maggior parte degli “extra vergine” venduti sugli scaffali tedeschi è di qualità scadente. Su richiesta di Merum, i panel ufficiali del Laboratorio della Camera di Commercio di Firenze avevano esaminato alcuni degli oli in commercio in Germania riscontrando una situazione qualitativa preoccupante. Successivamente il panel ufficiale dell’ARPAT (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) a Firenze aveva preso in esame i 31 campioni di “extra vergine” reperiti dai giornalisti nei supermercati tedeschi. Soltanto un unico olio possedeva i requisiti di idoneità, previsti dalla legge, per la categoria extra vergine. Nove oli furono classificati come semplici “vergini” e 21 oli addirittura come “lampanti”. Ciò significa che 30 oli su 31, la maggior parte imbottigliati in Italia, erano stati etichettati in maniera scorretta. Questa indagine era stata pubblicata nel 2005 da Merum, da Der Stern, da Slow Food Germania e dalla tv ZDF. In Italia nessuna pubblicazione ha voluto diffondere questi risultati scandalosi. Anche da parte delle autorità italiane non vi fu alcuna reazione, nonostante le informazioni fossero ben note. Nel 2006 uno dei colossi attaccati, la Carapelli, fece invece causa (penale e civile) ad Andreas März di Merum perché, secondo l’azienda, le affermazioni pubblicate su Merum “offendevano la reputazione dell’immagine professionale e la serietà professionale della Carapelli”. L’azienda chiedeva un risarcimento dei danni e il pubblico ministero una reclusione di sei mesi per l’imputato. Il Tribunale Penale di Pistoia il 12 maggio 2009 ha assolto Andreas März dal reato ad egli ascritto (diffamazione) perché il fatto non sussiste. Né la Carapelli né il PM hanno presentato ricorso contro la sentenza. Ciò comporta che le seguenti affermazioni (tradotte dal tedesco) – non essendo diffamatorie – sono liberamente pronunciabili: “Come la maggior parte degli ‘extra vergine’ del supermercato, anche i campioni della fabbrica d’olio Carapelli (Firenze) sono stati giudicati scadenti. I panel del Laboratorio della Camera di Commercio di Firenze hanno riscontrato che gli extra vergine Carapelli sono denominati in modo errato. Indipendentemente dalla degustazione da parte degli esperti della Camera di commercio, la qualità scadente degli oli Carapelli è stata confermata anche da un ulteriore panel ufficiale (ARPAT/Firenze).” “Invece di denominare correttamente i suoi oli, il gruppo Carapelli, domiciliato a Firenze, se la prende con il singolo esaminatore. … Il modo più efficace per far tacere la stampa critica nella sua attività contro l’anarchia vigente nel mercato dell’olio di oliva, è quello di intimidire gli esperti.” “Fino a quando oli puzzolenti, rancidi e prodotti di qualità superiore che profumano di olive fresche porteranno lo stesso nome, i produttori di qualità in Italia e in tutto il bacino del Mediterraneo non hanno la possibilità di coprire il loro costi.” “I manager dell’industria dell’olio sanno cosa significherebbe per loro una differenziazione dell’offerta dell’olio. Se il consumatore avesse libera scelta tra la massa e la classe, questo potrebbe significare una minaccia per il loro giro d’affari.”
Cordiali saluti, la redazione di Merum
giovedì 6 agosto 2009
Da Andria alla Florida, 30 quintali di olio extra vergine d'oliva partono con destinazione ....Topolino
mercoledì 5 agosto 2009
Olio d'oliva, Cia: l'etichettatura d'origine per ora resta virtuale.
Per l'olio d'oliva l'etichettatura d'origine è ancora virtuale. A più di venti giorni dall'entrata in vigore del relativo Regolamento europeo, festeggiato con un' apposita cerimonia il primo luglio scorso ad Assisi, non c'è alcuna traccia della norma attuativa. La denuncia viene dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori preoccupata per questo inspiegabile ritardo che rischia di avere riflessi negativi per i nostri olivicoltori, che già vivono una situazione estremamente difficile, con costi in sensibile crescita e prezzi che continuano a crollare.
Il Regolamento europeo - sottolinea la Cia - ha avuto, quindi, soltanto la festosa accoglienza nella città di San Francesco. Niente di più. Da parte del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali non si è avuto alcun seguito, se non quello degli annunci trionfali che sono restati senza riscontri concreti.
La Cia chiede, dunque, al ministro Luca Zaia l'emanazione al più presto della norma attuativa di un provvedimento che il mondo agricolo aveva salutato con grande soddisfazione perché fondamentale per tutelare e valorizzare il "made in Italy" dalle contraffazioni e dall'assalto dell'agropirateria. Un Regolamento che rappresenta una risposta alle esigenze sia dei consumatori, che chiedono trasparenza e qualità, sia dei produttori che puntano da anni alla qualità.
Continua su: www.viniesapori.net/