Con il contributo determinante dell'Unione Europea ed attraverso i regolamenti sul miglioramento della qualità della produzione di olio di oliva (Reg. Ce 2080/05), sono stati formati, in Calabria, 25 nuovi assaggiatori di olio extravergine d'oliva.
Chiediamo ad Antonio G. Lauro, panel leader e docente del corso, qualcosa in più sull'attività formativa appena conclusasi.
"Il corso di formazione rivolto a tecnici del settore, imprenditori agricoli e frantoiani - esordisce Lauro - ed organizzato nell'ambito delle attività previste dal programma 2080/05 - Mis. 3.1 3^ annualità, è stato fortemente voluto dal Presidente CONASCO-OP Carmelo Vazzana. Oggi in Calabria c'è una nuova "task force" al servizio della filiera olivicola: 25 giudici di analisi sensoriale di olio vergine di oliva, figure fondamentali per l'effettuazione di una corretta, oggettiva e completa analisi, volta alla reale valutazione qualitativa degli oli."
Dr Lauro, lei che è un analista sensoriale, può dirci qualcosa in più sullo svolgimento del corso? "Ai partecipanti -
E dopo? Questi nuovi "giudici" come li ha chiamati lei, come potranno mettere in pratica le conoscenze acquisite? "l'attività dell'assaggiatore non si ferma solamente all'analisi sensoriale del prodotto, bensi si spinge fino all'intervento diretto su tutti gli elementi della filiera olivo-olio. Infatti, grazie alle nuove e specifiche competenze, l'assaggiatore può dispensare consigli tecno/pratici atti a ridurre i punti critici della filiera (assistenza tecnica alle fasi produttive aziendali ed alla raccolta; assistenza alle fasi industriali di trasformazione delle olive e di conservazione dell'olio; commercializzazione; ecc.), al fine di ottenere di oli di qualità superiore. L'attività di consulenza specialistica potrà essere fornita da ogni singolo assaggiatore nel corso della propria attività professionale o, meglio, attraverso la partecipazione ad un gruppo costituito di giudici assaggiatori (Panel), coordinati da un Panel Leader (Capo Panel). Le attività del panel, composto da un numero di assaggiotori variabile tra 8 e 12 ed opportunamente formato potrà affrontare e risolvere, con rigoroso approccio scientifico, le differenti problematiche aziendali che stanno alla base di percorsi non virtuosi che, inevitabilmente, allontanano dall'Obiettivo Qualità, tanto importante nelle nuove strategie di mercato. Ma - continua Antonio Lauro - diventare giudice di analisi sensoriale non è il traguardo finale del corsista, piuttosto l'inizio di un percorso di "Formazione Continua". Il prossimo passo, di chi vorrà continuare ad approfondire i temi legati all'analisi sensoriale, sarà quello dell'ulteriore specializzazione che potrà avvenire con la frequenza di un Corso per la certificazione di 20 sedute di assaggio di oli vergini di oliva, o attraverso la partecipazione alle attività di un Panei riconosciuto dal Ministero Agricoltura e dal COI, attestate da uno o più Capi Panel. Tali certificazioni permetteranno l'iscrizione all'Elenco Nazionale dei Tecnici e degli Esperti Assaggiatori di olio vergine ed extravergine di oliva, organismo di tutela della qualifica di assaggiatore di olio vergine d'oliva, istituito dalla Legge 313/98, tenuto presso il Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali e presso le singole Regioni (Circolare MIPA n. 5/1999), primo concreto passo verso il conseguimento del titolo di Assaggiatore Professionale e/o Professionista di olio vergine di oliva."
Grande Calabria, la formazione è l'anima della chitarra....
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