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lunedì 3 giugno 2013

TerraOlivo: il concorso della fratellanza.

Oggi primo giorno di assaggi al "Mediterranean International Olive Oil Competition - TerraOlivo Jerusalem".
Con leggero ritardo sull'orario previsto ecco che, magicamente, le porte del concorso si aprono agli impazienti assaggiatori. I giudici della competizione sono presenti!
Argentini, spagnoli, italiani, greci, israeliani… tutti rispondono all'appello! Tutti ai loro posti.
La sala assaggi in trepidante attesa di iniziare, ma ecco la gradita sorpresa: un giudice dell'Autorità palestinese, un giudice donna in grazioso chador.
Che l'ulivo evocasse la pace fin dai tempi di Noè e dell'Arca e che fosse simbolo biblico di fratellanza, di benessere e di sacralità dell’uomo, era noto a tutti, ma vederla qui, concretamente, sotto i propri occhi questa fratellanza, questa pace, allora tutto assume un altro aspetto! Ed ha l’aspetto di una assaggiatrice palestinese, inizialmente timida e impacciata, ma subito a suo agio tra i tanti colleghi.
Ho la fortuna di averla al mio tavolo, discutiamo e parliamo fittamente di olio, di olivo, di mondo. Poi il richiamo ufficiale ed il via alla competizione.
Mise en bouche, tuonano dal tavolo della presidenza, prova di riallineamento - preciso io. Spiego il campione, i sentori, l'assaggio, sento gli altri tavoli, tutto ok, possiamo iniziare.
TerraOlivo ha inizio.
(continua).
Di Antonio G. Lauro - Capo Panel TerraOlivo

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