Ecco, ci siamo!
Con l'autunno arriva, anche in Calabria, l'atteso momento della "vendemmia" delle olive.
Un rituale che si ripete, quasi immutato, da secoli, con l'unica differenza che oggi vi è spazio per le moderne tecniche d'ausilio alla produzione.
Nulla è lasciato al caso in campagna, con certosina perizia ci si adopera per far si che si possa ottenere, anche quest'anno, un prodotto di eccellenza.
Si comincia col raccogliere le olive, per specie e per territorio. Prima quelle dalla maturazione anticipata e nelle zone costiere, rese - quest'anno - ancora più precoci dal particolare andamento climatico primaverile-estivo e di questo primo scorcio d'autunno.
Poi si penserà anche alle altre varietà, cercando di sbrigarsi in fretta, per evitare di lasciare incustodito, ed esposto al degrado, il bene prezioso che le olive prima, e l'olio poi, rappresentano.
E dopo le olive, l'olio.
L'olio "vecchio", prodotto con cura l'anno precedente, lascerà così spazio all'olio nuovo, messaggero importante, che ci spingerà nell'immaginifico mondo delle identità sensoriali, che ogni singola goccia dell'olio nuovo evoca, svela. Un olio che incanta e seduce tutti noi appassionati.
Grande è l'attesa per il primo assaggio, quello che ci dirà tutto sull'olio nuovo; ci illustrerà i suoi pregi, ci parlerà della sua composizione, ci darà molte informazioni per il consumo e su quale sarà il suo prossimo futuro.
L'olio nuovo è così quasi giunto. Presto "inonderà", ne son certo, d'intensi profumi e fragranze, ogni singola contrada di questa magnifica terra di Calabria!
Dr Antonio G. Lauro