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mercoledì 5 ottobre 2011
E’ già tempo del “PrimOlio”!
venerdì 19 agosto 2011
Città Sott'Olio: Sellia Marina per una notte capitale dell'Extravergine calabrese.
L'organizzazione del premio "Città Sott'Olio", giunto alla terza edizione, per premiare le aziende calabresi ha incaricato il comitato d'assaggio di PrimOlio per la valutazione sensoriale degli oli giunti alla kermesse di Sellia Marina.
A nome del panel di PrimOlio, che come detto ha curato gli assaggi degli oli per il premio, parla Carmelo Orlando che con Antonio G. Lauro e Rosario Franco - capi panel - hanno selezionato gli extravergine partecipanti al premio. Orlando definisce "ardua la scelta degli oli vincitori, trovandoci ormai a quasi un anno dalla loro produzione. Tra tutti gli oli in gara una gran parte ha superato brillantemente il "test" della conservazione - continua Orlando - e la cura e la dedizione che le aziende hanno posto nella conservazione è stata evidente e tangibile nel corso dell'analisi sensoriale degli oli posti in concorso".
Ma veniamo ai vincitori.
Primo premio "Assoluto" 2011 Città Sott'Olio attribuito all'azienda Donato Parisi di Rossano Scalo (CS), che riconferma con forza i risultati ottenuti nell'edizione 2010 del premio.
Il vincitore della premio per la categoria "Olio Extravergine convenzionale" è stato l'Oleificio Torchia di Tiriolo (CZ) mentre, per la categoria "Olio Extravergine da Agricoltura Biologica", meritata attribuzione a Fattoria San Sebastiano di Piero Romano (Strongoli - KR). Le due aziende, ormai nell'olimpo internazionale dei premi sull'olio extravergine di oliva, hanno in comune l'affermazione, per due anni consecutivi, al Concorso Internazionale "TerraOlivo" che si tiene nella città Santa di Gerusalemme.
Vista l'alta qualità delle produzioni presentate al premio, l'organizzazione ha attribuito anche quattro "Gran menzioni", che sono andate all'Azienda Stancati "Padula" di San Pietro in Guarano (CS), all'Azienda Boscarelli di Bisignano (CS), all'Azienda Walter Placida "Ninì" di Sellia Maria (CZ), all'Oleificio Capogreco "Il Tradizionale" di Locri (RC) ed all'Oleificio Stella di Cropalati (CS).
Il premio per la migliore comunicazione aziendale attraverso il packaging e l'etichetta è andato, con merito, all'OP Grimoli di Botricello (CZ) con l'etichetta "Quinta Essenza - Bio".
Dr Antonio G. Lauro
martedì 16 agosto 2011
Olio. musica e Fantasia: terza edizione di Città Sott'Olio.
La manifestazione sarà accompagnata dal gruppo musicale dei “Wogiagia” che attraverso l’esecuzione di diversi brani di musica reggae, swing, rock e jazz farà da cornice alla cerimonia di premiazione della manifestazione "Premio città sott’olio Sellia Marina 2011".
giovedì 7 luglio 2011
Calabria sott’Olio: a Bucarest un workshop dedicato all'oro verde calabrese.
Alla manifestazione hanno partecipato numerosi operatori del settore locali, dalla distribuzione specializzata, ai ristoratori, passando per istituzioni italo-romene quali la Camera di Commercio e l’ICE, oltre alla stampa.
A guidare la delegazione calabrese il presidente della O.P. Olivicola Cosentina Massimino Magliocchi, promotore del progetto di valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva “Calabria sott’Olio” e con lui, in rappresentanza della Regione Calabria, il dott. Giacomo Giovinazzo, dirigente del settore valorizzazione e promozione risorse agricole e produttive del Dipartimento Agricoltura, il dott. agr. Stefano Morabito, componente della Segreteria del Dipartimento Agricoltura ed il dott. Rosario Franco Panel Leader - Analista Sensoriale, il quale ha illustrato le proprietà organolettiche dell’olio calabrese proponendo ai presenti degli assaggi guidati.
L’Olivicola Cosentina, con Calabria sott’Olio, ha ritenuto opportuno organizzare questo workshop a Bucarest per meglio sensibilizzare i Responsabili delle istituzioni Rumene e la filiera distributiva sull’importanza di questo prodotto fondamentale nella dieta mediterranea, condimento migliore e più salutare che esista. “Vogliamo dare – commenta Massimo Magliocchi – una percezione al consumatore rumeno, di un prodotto qualitativamente superiore rispetto ad altri oli presenti su questo mercato, per favorire una crescita nel mercato rumeno, tradizionalmente non consumatore e di nuovo ingresso nell’Europa dei 25; da questo – prosegue Magliocchi – è nata l’idea di organizzare una giornata sulla promozione dell’olio extra-vergine di oliva Made in Calabria, illustrando le peculiarità dei nostri marchi di qualità quali le DOP, il BIO e la nascente IGP”.
Il worshop svoltosi a Bucarest è inserito in un più vasto progetto per la valorizzazione del territorio calabrese: Calabria sott’Olio”, che attraverso l’olio D.O.P. Bruzio, vuole farsi sostenitore di una vera e propria “riscoperta geografica del gusto”. Si tratta, nello specifico, di un programma di informazione e promozione dell’olio extra vergine di oliva di qualità, legato alla unicità della produzione Bruzia e del suo territorio di origine, ponendosi come obiettivo principale l’accessibilità e la fruibilità dell’olio ad un vasto pubblico di consumatori.
Insieme, in un momento di confronto tra le diverse esperienze di due nazioni europee da sempre vicine, si è posto l’accento sulla sensibilizzazione dei produttori e dei consumatori alla ricerca di sistemi di qualità e di tracciabilità della filiera che garantiscano soddisfazione ai primi e garanzia del prodotto ai secondi.
Dr Antonio G. Lauro
venerdì 17 giugno 2011
La Calabria dell'olio ad UnoMattina Estate WeekEnd.
La Calabria continua l’Assessore Trematerra, è una regione a forte vocazione olivicola e non solo. La punta dello stivale infatti è tra le maggiori produttrici di olio di oliva in Italia nelle ultime annate contende il primato nazionale ad altre regioni italiane. I vari microclimi di questa terra, completamente attraversata da aspre montagne che guardano insistentemente verso il mare sono, infatti, quanto di meglio si possa desiderare per la produzione di un buon olio d’oliva. La coltivazione delle olive calabresi incide per il 25% circa sul totale nazionale e le caratteristiche organolettiche dei migliori oli calabresi li pongono al livello dei più conosciuti e pregiati oli nazionali. L’area coltivata ad olivo interessa una superficie di circa 200.000 mila ettari di cui 170.000 ha in coltura specializzata e il resto in coltura promiscua. Ogni anno in Calabria vengono prodotti circa 10 milioni di quintali di olive da cui si ottengono 2,2 milioni di quintali di olio. Il patrimonio olivicolo autoctono e tra i più interessanti d’Italia da questo, con le varietà Carolea, Cassanese, Ciciarello, Dolce di Rossano, Grossa di Gerace, Ottobratica, Roggianella, Sinopolese, Tombarello, Tonda di Strongoli si ottengono dei pregiatissimi oli che esaltano la territorialità dei luoghi da dove vengono prodotti. Assai vasta e dunque la gamma degli oli extravergini prodotti nella regione uniti nella qualità ma differenti tra loro per le peculiari caratteristiche organolettiche frutto delle tante varietà di olivo presenti nella Regione. Tre sono gli oli extravergine calabresi che si fregiano della Dop: Alto Crotonese, Bruzio e Lametia. L’area interessata alla produzione dell’olio Alto Crotonese Dop si estende su parte della provincia di Crotone, l'area Bruzio Dop comprende parte della provincia di Cosenza, mentre il Lametia Dop si produce nella Piana di Lamezia Terme in provincia di Catanzaro dalla varietà Carolea, cultivar presente negli oliveti in misura non inferiore al 90%. Anche negli altri areali calabresi dove si coltiva l’olivo si ottengono dei prodotti con caratteristiche organolettiche uniche ed inimitabili conclude l’On. Michele Trematerra. Insieme all’Assessore Regionale, saranno ospiti della trasmissione il Nutrizionista Giorgio Calabrese, il ristoratore Francesco Saliceti e l’esperto ed assaggiatore di oli Rosario Franco.
martedì 26 aprile 2011
L'ARSSA PER LA QUALITA’ DELLE PRODUZIONI AGROALIMENTARI - LA QUALITA’ DELL’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA.
L’ARSSA (Agenzia Regionale per lo Sviluppo ed i Servizi in Agricoltura) sta realizzando sul territorio della Regione Calabria un progetto che ha per titolo “Azioni formative di accompagnamento al processo di modernizzazione dell’agricoltura calabrese dirette a imprenditori agricoli” Mis. 111 azione 3 PSR Asse I e II.
Tra gli eventi previsti vi è un seminario informativo sul tema:
LA QUALITA’ DELLE PRODUZIONI AGROALIMENTARI - LA QUALITA’ DELL’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA. All’incontro tra gli altri hanno dato la loro adesione il Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura, Prof. Giuseppe Zimbalatti, l’Assessore All’agricoltura On. Michele Trematerra oltre a numerosi rappresentanti delle principali organizzazioni agricole operanti nel territorio pianigiano. Il seminario sarà moderato dal Dr. Rosario Franco dell’ARSSA - Regione Calabria.
A conclusione dei lavori è prevista una degustazione guidata di oli extravergini calabresi a cura dei Capi Panel Antonio G. Lauro, Rosario Franco e Carmelo Orlando.
Il settore dell’olio di oliva è una realtà molto importante del comparto agroalimentare della Calabria, per il ruolo di primo piano che il nostro sistema produttivo svolge in campo nazionale nell’offerta di prodotti e tecnologie e per l’elevato consumo nazionale che ci obbliga ad un significativo flusso di importazioni.
La qualità riconosciuta agli oli extravergini è la risultante di due diversi ordini di indagine: da una parte, le analisi chimico-fisiche, intese ad accertare la reale composizione in termini percentuali della materia grassa ed il suo grado di acidità; dall’altra, l’esame organolettico, che giudica l’olio dal punto di vista delle sue caratteristiche visive, olfattive, e di gusto e ne valuta pregi e difetti.
Il prossimo 6 maggio 2011 alle ore 16.00 presso la sede della Coop. Valle del Marro - Libera Terra sita in Via Pio La Torre, 10 a Polistena, si parlerà della situazione attuale e delle prospettive future del settore.
Gli interventi riguarderanno una esposizione sistematica di informazioni, di esperienze e di consigli per produrre oli extra vergini con caratteristiche qualitative molto superiori agli standard minimi di legge e per assumere tutti gli accorgimenti necessari a preservarne la qualità fino al consumatore finale.
martedì 5 aprile 2011
La Calabria che non t'aspetti: l'Extravergine calabrese al Salone dell'Olio di Verona.
Infatti, in concomitanza con il Vinitaly, a quanti frequenteranno le strutture fieristiche di Verona sarà data la possibilità di incontrare, in un unico spazio appositamente predisposto, tutte le eccellenze olearie.
E non poteva mancare - a Verona - la "prima" regione italiana in volumi produttivi: la Calabria.
Tra gli ospiti dei propri stand, la Regione Calabria avrà anche il "suo" Governatore On. Scopelliti, l'Assessore On. Trematerra ed il Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura prof. Zimbalatti.
Stand che anche quest'anno vedranno la presenza delle aziende olivicole regionali d'eccellenza.
Ecco, di seguito, le manifestazioni calabresi al SOL e le aziende partecipanti.
mercoledì 30 marzo 2011
Vino e Olio, la Calabria a Vinitaly e Sol con circa 100 aziende. Impegno di Regione e Unioncamere.
Incontro al Dipartimento Agricoltura Regione Calabria |
Grande operatività negli uffici della Regione Calabria nei giorni che precedono Vinitaly,Sol e Agrifood. Lo slogan prescelto per rappresentarci a Verona quest’anno è: “La Calabria che non ti aspetti”. Se si trattasse di un film, e il lavoro preliminare che si sta svolgendo fosse dunque il backstage, potremmo senz’altro dire, avendolo visitato, che ci si aspetta un vero successo di pubblico nelle sale. A determinarlo, oltre alla qualità che le nostre aziende con sempre maggiore continuità sono in grado di produrre, un’assoluta, quanto positiva, novità: quest’anno per la prima volta gli assessorati all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Calabria, unitamente al sistema Camerale intero, rappresentato da Unioncamere Calabria, stanno lavorando congiuntamente per arrivare preparati alla manifestazione veronese in programma dal 7 all’11 aprile nella ricca e organizzatissima città veneta.
A fare da traino il mondo del vino, ma anche l’olio e l’agroalimentare di qualità seguiranno la bevanda di Bacco nelle due manifestazioni parallele, denominate rispettivamente Sol e Agrifood, che da anni, ormai, il Veronafiere ospita assieme al Vinitaly. Un modo, sicuramente apprezzabile, se non anche imitabile, per valorizzare al massimo la presenza di buyer internazionali che mettono in agenda di anno in anno la loro partecipazione a questo appuntamento, e, d'altra parte, quella di centinaia e centinaia di aziende che mettono in mostra il meglio di sé per l’occasione.
Agli incontri operativi - condotti dall’esperto dirigente Giacomo Giovinazzo, con il supporto operativo diRosario Franco -, ai quali hanno preso parte tutti i produttori che parteciperanno alle esposizioni venete, erano presenti: in rappresentanza dell’on. Antonio Caridi, per le Attività Produttive, il dott. Giuseppe Iero; per l’assessorato all’Agricoltura, retto dall’on. Michele Trematerra, il direttore generale Giuseppe Zimbalatti; per Unioncamere Calabria il segretario generale, dott.ssa Donatella Romeo. All’unisono è stato sottolineato il grande risultato raggiunto con la sinergia operativa. Un modo per onorare, anche nel campo della promozione e del marketing dei prodotti regionali, in un clima generale di celebrazioni, l’Unità del Paese a partire dalla Calabria. Al di là di questo, un buon risultato politico che si spera perduri, anche quando il clima celebrativo sarà concluso.
Il prossimo 1 aprile – è stato inoltre annunciato nel corso dell’incontro dal dottor Giovinazzo - il Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, l’assessore all’Agricoltura, Michele Trematerra, l’assessore alle Attività Produttive, Antonio Caridi, il Presidente di Unioncamere Calabria, Roberto Salerno, terranno una conferenza stampa a Palazzo Alemanni per ufficializzare la partecipazione della Calabria a Verona e spiegare i dettagli della missione.
mercoledì 2 marzo 2011
Ad Amburgo la nona edizione del Concorso Olio Award 2011.
Presso una sala appositamente allestita, la prestigiosa rivista tedesca di enogastronomia Der Feinschmecker ha avviato le procedure del concorso giunto ormai alla nona edizione.
domenica 26 dicembre 2010
Nuova pubblicazione sulla storia dell'olio extravergine di oliva.
La pubblicazione, inserita nella Collana “Quaderni di informazione e documentazione in agricoltura”, vede tra gli autori Antonio G. Lauro, Carmelo Orlando e Rosario Franco (Divulgatori agricoli - Analisti sensoriali e panel leader) dell’Agenzia Regionale Sviluppo e Servizi in Agricoltura (ARSSA) che hanno curato il testo ed i contenuti del volume, con la collaborazione scientifica la Dr.ssa Giuseppina Managò.
Chiediamo al Presidente CopagriDap, Gaetano Rizzo, di presentarci l’ultima fatica editoriale della CopagriDap.
“Il volumetto che qui si presenta – esordisce Rizzo - risponde a uno dei più importanti aspetti delle attività di divulgazione in agricoltura.
Infatti, l’attività divulgativa — sebbene abbia il suo primo interlocutore nell’agricoltore, al quale deve fornire supporto e accompagnamento nelle sue attività produttive — , deve, in parallelo, interagire con quanti si relazionano, come consumatori o comunque utilizzatori, con le produzioni dell’azienda agricola.
Il consumatore individuale così come l’utilizzatore industriale e commerciale costituiscono il naturale complemento dell’attività produttiva dell’azienda: quindi, anche nei loro confronti va svolta una azione di informazione e di approfondimento rispetto alla natura, alle caratteristiche, alla utilizzabilità, delle produzioni agricole.
Questo secondo versante dell’attività di divulgazione, quello diretto al momento post-agricolo — che soprattutto in una fase come quella attuale di crescente orientamento delle aziende agricole al mercato e, perciò, di attenzione ai vari tipi di domanda da parte dei consumatori, deve essere proporzionalmente avviato e sviluppato — , acquista ancora più valenza allorché si rivolge a quella platea di interlocutori non ‘professionali’.
Anzitutto i ragazzi e i giovani.
Accade infatti spesso che la generazioni più giovani, in materia di alimentazione, non conoscano, conoscano poco, conoscano in modo erroneo, le caratteristiche nutrizionali, di gusto, salutistiche, etc. di molti beni alimentari, specie tradizionali, specie del proprio territorio: l’attività divulgativa rivolta a essi è perciò di indubbia rilevanza — sociale e salutistica, ma di riflesso anche economica — e a essa va attribuito un posto di primo piano nelle politiche di diffusione dell’informazione e delle conoscenze, così da contribuire ad avere dei consumatori avvertiti e consapevoli e quindi meglio orientati e tutelati nei loro stili di consumo.
Ma non esclusivamente.
Tutti siamo consumatori, e questo vale senz’altro per i beni alimentari. Quindi, una conoscenza, snella ma largamente documentata come quella qui proposta, di uno dei principali prodotti della dieta mediterranea può essere interessante e utile per chiunque — dalla massaia, al cuoco, al semplice consumatore che desidera sapere qualcosa di più sull’“oro verde” di cui la Calabria è tra le prime regioni produttrici a livello nazionale.
L’olivo e l’olio: tra leggenda e realtà, che arricchisce la collana “Informazione e documentazione in agricoltura”, costituisce – conclude il Presidente Rizzo - a nostro avviso un contributo particolarmente efficace in questa direzione, in quanto realizza un equilibrio ben integrato tra presentazione accattivante delle informazioni sull’olio di oliva e rigorosa documentazione, storica e scientifica, dei relativi contenuti. In questo senso si presta in particolare a supportare i programmi di educazione alimentare che, opportunamente, sembra stiano prendendo sempre più piede nelle istituzioni scolastiche di base — che si rivolgono cioè a un pubblico di soggetti che, in base alla informazione di cui dispongono, possono essere incentivati a introdurre nei loro consumi alimentari specifici prodotti, sia freschi che lavorati”.
La pubblicazione, fuori commercio, è stata realizzata con il contributo finanziario della Regione Calabria, Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione.
Dr Antonio G. Lauro
sabato 18 dicembre 2010
Vilnius (Lituania): tutta la verità sull'olio italiano.
Queste e molte altre cose, giornalisti, chef e titolari della ristorazione, interessati all'extravergine italiano, hanno chiesto ai rappresentanti del Consorzio Nazionale Olivicoltori (CNO), presenti alla conferenza stampa/degustazione a Vilnus - Lituania, dove si è parlato della nuova cultura e delle tendenze del consumo dell'olio d'oliva.
L'interesse verso questo prodotto è in crescita in tutto il mondo, in particolare la tendenza è così evidente che l'UNESCO ha dichiarato il modello alimentare mediterraneo, patrimonio culturale immateriale.
"L'olio d'oliva, come il vino, fa parte integrante della cosiddetta dieta mediterranea", ha spiegato il presidente del consorzio Claudio di Rollo. Occorre innanzitutto sfatare il mito che la qualità dell'olio extravergine di oliva si misuri esclusivamente con l'acidità. L'olio extravergine di oliva, oltre alla bassa acidità, deve possedere aroma, profumi e gusto caratteristici delle olive che lo hanno prodotto e sicuramente anche dei prezzi più alti.
Questo è il motivo per cui il CNO ha sviluppato un programma speciale, che coinvolge una grande quantità di aziende leader nella produzione di olio extravergine di oliva. Per tali prodotti, il consorzio rilascia l'etichetta di "Alta Qualità", ad indicare solamente gli oli prodotti in conformità con gli standard di qualità eccezionale che il CNO richiede.
Si tratta quindi di prodotti di qualità più alta, controllati grazie alla moderna tecnologia. Ad esempio, grazie agli smartphone e ad internet, basta riprendere l'etichetta ed ottenere informazioni precise su tutta la filiera dell'olio.
Questo programma di verifica e "rintracciabilità" della qualità è stata accolta favorevolmente dai consumatori degli Stati Uniti, Hong Kong, Germania, Russia e Italia, dove il consorzio CNO ha presentato il suo programma di "Alta Qualità".
A spiegare le caratteristiche sensoriali degli oli assaggiati è stato l'italiano Rosario Franco - assaggiatore professionista di olio e panel leader. Il Dr Franco, ha illustrato agli intervenuti quali devono essere i più importanti indicatori della qualità dell'olio extravergine di oliva: la materia prima (le olive) e il tempo che intercorre tra la raccolta e spremitura, che non deve mai superare le 24 ore, in modo che il prodotto mantenga il sapore e gusto.
Altro fattore è quello legato all'indicazione, in etichetta, dell'origine delle olive. Fin'ora, i distributori di "olio di oliva indifferenziato", ha acquistato le olive o l'olio in Turchia, Tunisia, Spagna, Grecia, ha imbottigliato attaccandoci un'etichetta colorata, vendendo il prodotto come un prodotto tradizionale italiano.
Oggi, invece, occorre specificare l'origine delle olive, e "100% italiano" conferma che il paese che ha prodotto olive e olio sia sicuramente l'Italia. Questa opzione di certificazione è molto importante per le piccole aziende che, storicamente, producono alcuni capolavori del gusto.
Dr Antonio G. Lauro
venerdì 29 ottobre 2010
PrimOlio 2010, giornate per la valorizzazione dell'olivicoltura mediterranea.
La manifestazione PrimOlio, organizzata da Rosario Franco, Carmelo Orlando, Domenico Fazari e Antonio G. Lauro, è diventata in Italia uno degli eventi di punta del settore oleicolo-elaiotecnico, grazie anche ad una piena sinergia tra tutti gli addetti del settore sia pubblici (Regione Calabria e ARSSA Calabria), che privati, con l’obiettivo prioritario di valorizzare e promuovere le produzioni oleicole tipiche e di qualità. Gli eventi di PrimOlio, consolidati dall’attività ultradecennale, abbracciano molteplici tematiche “critiche” del settore olivicolo, tra le quali la divulgazione delle innovazioni tecnologiche, l’alimentazione e la promozione delle produzioni di olio extravergine di oliva di qualità. Le azioni che si andranno ad intraprendere con PrimOlio, permetteranno di realizzare, contemporaneamente, più effetti: educare il consumatore alla ricerca ed all’utilizzo di produzioni oleicole di elevata qualità; sensibilizzare e spingere, sulla base di una maggiore richiesta di mercato, i produttori alla realizzazione di oli extravergini che presentino elevati standard qualitativi; promuovere le imprese produttrici; stimolare fenomeni “emulativi” tra aziende del settore, potenzialmente in possesso dei fattori necessari per produrre “alta qualità” e generare una sana competitività nel mercato; promuovere la produzione e la diffusione di innovazioni tecnologiche in olivicoltura/elaiotecnica. Quest’anno la manifestazione si avvale anche del patrocinio dell’Associazione Jonici a cui sta molto a cuore il progetto culturale “Consuma e Spendi Calabrese” (nel materiale di comunicazione diffuso da PrimOlio sono presenti il logo di Jonici e quello di "Consuma e Spendi calabrese").
domenica 10 ottobre 2010
PrimOlio: che la manifestazione abbia inizio.
La manifestazione, che da più di un decennio impegna Aziende ed Enti internazionali, imprese private ed Associazioni del territorio, vede coinvolta in prima fila l'Ente Regione nella sua massima espressione, col suo Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione - Regione Calabria - Assessore On. Trematerra e l'ARSSA Calabria con i propri tecnici dei settori divulgazione e marketing.
Qui di seguito il calendario completo della manifestazione, anche quest'anno mirabilmente ideata e diretta da Antonio G. Lauro, Rosario Franco, Carmelo Orlando e Domenico Fazari.
Segui su questo blog tutte le news relative alla 11^ edizione di PrimOlio 2010.
venerdì 3 settembre 2010
L'olivo e l'olio: sviluppo della civiltà mediterranea.
L'olivo, maestosa pianta da frutto, è da sempre ritenuto il simbolo del bacino del Mediterraneo. Il leggendario albero e l'olio ricavato dai suoi frutti hanno accompagnato, fin dagli albori della civiltà, la storia dell'intera umanità.
Già nel IV millennio a.C., in piena età del rame, l'olivo era conosciuto in Medio Oriente, ma le prime coltivazioni si ebbero molto probabilmente a cura delle popolazioni camitico-semitiche stanziate in una regione compresa tra i rilievi a sud del Caucaso (Acrocoro Armeno, Pamir e Turkestan), le pendici ovest dell'Altopiano Iranico e le coste della Siria e della Palestina (Canaan). Qui cominciò il lungo processo di addomesticamento dell'olivo; si iniziò a selezionare le varietà a frutti grandi, scoprendo che se ne poteva ricavare un liquido, untuoso, dai molteplici usi.
Dopo Siria e Palestina, la coltivazione si estese in Egitto (XIX Dinastia - 1300 a.C.) dove l'albero d'olivo, era considerato dono degli dei. Nel culto dei morti, infatti, corone d'olivo e di nòccioli furono ornamenti dei re nelle tombe Egizie e l'olio d'oliva, rappresentante purezza e dignità, usato per ungere i corpi da mummificare.
In seguito, l'olivo conquistò le coste dell'Asia minore, le isole greche, le coste italiane, la penisola iberica ed il nord Africa: in definitiva, il culto legato all'olivo fu così consacrato da tutte le religioni.
Come risulta dal codice di Hammurabi del 1780 a.C., l'olivo fu conosciuto ed apprezzato anche dai Babilonesi; ma furono proba- bilmente i coloni Fenici (X - VIII sec. a.C.), originari degli odierni Libano ed Israele, che in seguito diffusero grazie ai loro traffici commerciali, perlopiù marittimi, questa coltivazione su tutte le coste del “mare nostrum”, dell'Africa e del Sud Europa.
A Creta, si sviluppò la prima olivicoltura. Nei labirinti del grande palazzo-città di Cnosso, abitato secondo la leggenda dal Minotauro, sono stati rinvenuti depositi di anfore fittili, grandi recipienti ceramici detti pithoi, mentre rappresentano vere e proprie biblioteche, le tavolette d'argilla che rivelano i luoghi di coltivazione dell'olivo e la destinazione dell'olio; gli affreschi del palazzo costituiscono le prime rappresentazioni dell'olivo nella storia. L'importanza dell'olio d'oliva presso i Fenici ed i Greci era evidente al punto, che speciali navi, dette “navis onerarie”, erano costruite per il trasporto in anfore del prezioso liquido. L’olivo in Africa arriva nell'VIII secolo a.C. e già nel V sec. a.C. Erodoto (490 - 430 a.C.) racconta di oliveti coltivati a Cartagine ma che non producevano sufficiente olio da coprire il fabbisogno interno. L'importanza dell'olio d'oliva in quella regione, è confermata dall'agronomo Magone Cartaginese (II sec. a.C.) nel suo “L'agricoltura”, i cui studi furono in seguito ripresi da Columella, Plinio il Vecchio e Varrone.
Portato in Italia dai coloni Greci (VIII sec. a.C.), l'olivo fu coltivato dagli Etruschi già nel VII sec. a.C.. Furono però i Romani che provarono a coltivare, in ogni territorio conquistato, questi frutti polivalenti ed in molti casi ordinarono, alle popolazioni conquistate, il pagamento dei tributi sotto forma di olio di oliva.
Fu così che a Roma nacque una borsa merci dell'olio, dove commercianti ed importatori, riuniti in appositi collegi, trattavano prezzi e quantità dell'olio proveniente dall'Impero: l'Arca Olearia.
In Calabria, l'olivo “sbarca”, per mano dei primi coloni Achei nell'VIII sec. a.C., nella zona compresa tra Locri, Crotone e Sibari, anche se, recenti studi smentiscono tali ipotesi ed indicano che già nell'età del bronzo, l'olivo fosse coltivato in Calabria.
L'olio d'oliva era considerato un importante simbolo di ricchezza, al punto che sulle prime monete coniate a Kroton (odierna Crotone) ne era raffigurato l'albero.
A seguito della caduta dell'Impero Romano e delle invasioni barbariche, giunsero tempi poco favorevoli per il consumo dell'olio e la coltivazione dell'olivo. Si contrassero le aree adibite all'olivicoltura, a favore dei cereali di base e della vite, ci si avviò verso uno scadimento delle tecniche colturali (semi-inselvatichimento) e ci fu la riconquista del suolo da parte del bosco. Solamente nel tardo Medioevo (XII sec.), la coltura dell'olivo si ridiffuse in tutta Italia, grazie all'opera di alcuni Ordini Monastici (Monaci Cistercensi e Benedettini), con la creazione delle fattorie conventuali, protette dal “timore di Dio”. Contem-poraneamente, le Repubbliche marinare di Genova e Venezia favorirono il commercio dell'olio oltre l'area mediterranea.
Il prodotto, grazie alle forti richieste dei mercati Europei, diviene d'importanza strategica per il Meridione d'Italia, che aumenterà gli impianti d'olivo per una produzione destinata all'esportazione.
Nell'età Bizantina, con una popolazione ridotta in numero, l'olivicoltura riparte grazie all'opera ed all'impegno dei Monaci Basiliani, giunti in Calabria dalle sponde orientali del Mediterraneo, ancora coltivate. La rinascita è lenta, ed a causa degli impaludamenti costieri, fonte di malaria, l'olivo deve risalire la collina. A partire, poi, dall'ultima età bizantina e dalla conquista normanna, comincia lo scontro con il gelso, che pretende il posto dell'olivo: la Calabria diviene così la centrale Europea della seta.
Occorrerà aspettare il XVII secolo per assistere al “rinascimento” dell'olivicoltura, in conseguenza della crisi del grano e del gelso, ed in risposta alla crescente richiesta di olio da parte dei paesi stranieri, le superfici investite ad olivo aumentano di nuovo in misura considerevole. Con la scomparsa del feudalesimo e la nascita del libero mercato, l'olivo diventa una caratteristica paesaggistica dell'Italia Meridionale, nonché di tutte le terre affacciate sul bacino del Mediterraneo.
L'olio d'oliva diventa così la principale produzione del Regno di Napoli e l'economia Calabrese è punto di forza del commercio mondiale.
In pieno Settecento, con l'allargarsi della Rivoluzione commerciale, la produzione olearia riparte fortemente. Notizie sul tipo di olivicoltura praticata nella piana di Palmi, nella seconda metà del '700, è contenuta negli scritti del marchese Grimaldi di Seminara, che fu il primo ad occuparsi dei problemi della nostra agricoltura con fervore illuministico e che si adoperò per introdurre numerose innovazioni riguardanti sia la coltivazione dell'olivo che la trasformazione delle olive in olio. Intorno al 1750 furono impiantati nuovi oliveti nelle zone pianeggianti, con sesti regolari, anche se ancora con distanze troppo ravvicinate.
Nel 1861, la diffusione degli olivi nella piana di Gioia Tauro era così elevata che il Pasquale, nella sua relazione sullo stato fisico economico agrario della prima Calabria Ulteriore, la descrive come “la regione degli uliveti”.
A dimostrare il grande interesse delle Istituzioni nei confronti dell'olivo vi fu nel 1890, la creazione, a Palmi (RC), della Stazione Sperimentale di Olivicoltura e Oleificio; voluta dal Ministero dell'Agricoltura per suggellare un legame diretto tra produzione e ricerca, in una parte della Calabria dove la coltura dell'olivo, in seguito alla sua continua espansione, ne aveva fortemente caratterizzato il paesaggio.
Infine, con la rivoluzione industriale del XIX secolo, passando per il Risorgimento, l'unificazione nazionale e le grandi guerre, l'olivicoltura viene “protetta” e “difesa”, salvaguardando un prodotto di cui l'Italia è il più pregiato produttore al mondo.
Dr Antonio Giuseppe Lauro - Panel Leader
Coautore de Gli Extravergini Calabresi - Guida agli oli di qualità (2008)
lunedì 9 agosto 2010
Il 9 agosto a Sellia Marina (CZ) consegna premi ai migliori extravergine concorso "Città Sott'Olio".
Sellia Marina (CZ) - 9 agosto 2010.
Vista l'elevata qualità degli oli posti in concorso, sono state oltremodo difficoltose le operazioni del panel di giurati organizzato da Prim'Olio, che hanno dovuto premiare solamente alcune delle aziende partecipanti al premio.
Chiediamo a Rosario Franco della Regione Calabria, direttore del premio insieme ai capi panel A. Lauro e Carmelo Orlando, una dichiarazione sugli oli assaggiati. 'Vista l'elevata qualità degli oli in concorso - dichiara Franco - personalmente assegno una medaglia tutta d'oro ai 36 partecipanti, con l'augurio che il già elevato standard qualitativo raggiunto dagli oli presentati, possa essere ancor di più migliorato nei prossimi anni'.
Se siete in zona e volete sapere come andrà a finire il concorso, fate una capatina sul lungomare di Sellia Marina. Musica, animazione, esposizione di macchine ed un ricco mercatino vi aspettano, altrimenti domani, su questo blog, i risultati del concorso.
mercoledì 7 aprile 2010
Al via il Salone Internazionale dell'Olio Extravergine di Oliva di Verona.
sabato 20 febbraio 2010
A Palmi (RC), Meeting di perfezionamento per panelisti.
Le novità legislative sull’Analisi Sensoriale, a cura di Antonio G. Lauro, Rosario Franco e Carmelo Orlando (esperti di analisi sensoriale).
Assaggi di oli extra vergini Nazionali ed Internazionali a cura di Marco Oreggia.
Antonio G. Lauro, Rosario Franco e Carmelo Orlando, panel leader ed esperti assaggiatori, curatori della guida agli extravergini calabresi ed autori di numerose pubblicazioni sul mondo dell'olio extravergine di oliva.
lunedì 15 febbraio 2010
A Palmi (RC), Convegno/Tavola Rotonda sul Made in Italy: le opportunità per la valorizzazione delle produzioni oleicole.
A seguire gli interventi programmati di Rosario Franco (Consigliere Amm.ne APOR), Giuseppe ZIMBALATTI (UNIRC - Dipartimento Distafa), Raffaele SACCHI (UNINA - Dipartimento Scienza Alimenti), Luigi CARICATO (Direttore di Teatro Naturale), Marco OREGGIA (Curatore della Guida FLOS OLEI), Enzo PERRI (Direttore CRA - ISOL), Carmine VENTRE (Direttore Centro Analisi Biochimiche), Carmelo VAZZANA (Presidente CONASCO) e Claudio DI ROLLO (Presidente CNO).
Modererà i lavori Giovanni BARONE (Consigliere Provincia Reggio C.).
Nel corso della manifestazione saranno premiati i migliori oli extravergini di oliva calabresi presenti nella guida Flos Olei.
Il Convegno, curato da Rosario Franco, Carmelo Orlando, Antonio Giuseppe Lauro, è stato organizzato e realizzato con il contributo della Comunità Europea e dell’Italia ai sensi del Reg. Ce n° 867/08.
lunedì 1 febbraio 2010
Riparte l'alta formazione in olivicoltura targata CONASCO.
L'organizzazione di produttori CONASCO, in collaborazione con Prim'Olio ed OEA (Organizzazione Esperti Assaggiatori), organizza due corsi per aspiranti assaggiatori di olio vergine di oliva (primo livello).
I corsi di formazione si svolgeranno, rispettivamente, a San Ferdinando (Centro di Stoccaggio Conasco) dal 15 al 19 febbraio ed a Reggio Calabria (Via del Torrione n. 29) dal 22 al 26 febbraio 2010.
I due corsi di formazione, consitenti in 10 moduli, impegneranno gli allievi in attività Full Immersion per 5 giorni (dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 13,00 e dalle 13,30 alle 17,00).
Nel corso delle 5 giornate formative saranno affrontate, in accordo con i programmi previsti dall'Unione Europea e dal Consiglio Oleicolo Internazionale (COI), le maggiori tematiche legate al mondo dell'olivicoltura e dell'estrazione dell'olio, con richiami alla chimica, ai temi nutrizionali, alla statistica ed al marketing dell'olio extravergine di oliva.
La partecipazione al corso, riservata principalmente ai soci della CONASCO-Op, è aperta anche al mondo della ristorazione e degli appassionati dell'olio extravergine e prevede una quota di partecipazione di 50 euro.
Per poter partecipare occorre riempire il modulo scaricabile dal sito CONASCO (Risorse e Utilità/Modulistica).
Responsabile del corso sarà il Capo Panel Antonio G. Lauro, coadiuvato dal Direttore Rosario Franco e dal Coordinatore Carmelo Orlando.
Maggiori informazioni sul sito CONASCO.