Translate

Visualizzazione post con etichetta liz tagami. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta liz tagami. Mostra tutti i post

mercoledì 20 giugno 2012

TerraOlivo 2012: l'annuncio dei risultati.

Il Direttore Generale Castellani ed il Capo Panel Lauro
Questa settimana TerraOlivo ha annunciato i risultati della 3° edizione del concorso internazionale sull'olio extravergine di oliva svoltosi a Gerusalemme dal 6 all'8 giugno 2012.
Complessivamente 282 extravergine, sui 408 oli in concorso, hanno ricevuto una menzione, in particolare 42 extravergine, circa il 10% del totale, hanno ottenuto il massimo riconoscimento "Gran Prestige Gold Award". Undici paesi sono stati rappresentati in questa categoria, circa un terzo provenienti dall'emisfero meridionale e due terzi dell'emisfero settentrionale.Gli oli di qualità elevata hanno ottenuto un punteggio al panel superiore a 85/100 ed i giudici hanno valutato ben 13 attributi all'interno di speciali categorie: aroma, sapore, armonia, complessità e persistenza dell'olio extravergine sottoposto ad analisi sensoriale.
L'International Grand Champion Trophy è andato a Aroden SAT (Spagna) per il loro Cladivm Hojiblanca ed altri 23 premi speciali sono stati assegnati per punteggi elevati, per regione o per tipologia di olio.
Gli organizzatori hanno rilevato che questa edizione di TerraOlivo ha infranto molti record: quello della ricezione dei campioni (provenienti da 18 paesi e 66% al di fuori di Israele), per la diversità dei giudici (provenienti da 10 paesi) e per il gran numero di campioni pervenuti (oltre 400).
Oltre al concorso internazionale, TerraOlivo ha organizzato una conferenza di quattro giorni sull'olio d'oliva, presso Tel Aviv e Nazareth. Relatori provenienti da Europa, Israele e gli Stati Uniti, tra cui due rappresentanti del Ministero della Salute israeliano, hanno discusso di frodi nel settore dell'olio d'oliva e l'impatto dell'olio extravergine nei mercati internazionali.
Una sessione pomeridiana è stata dedicata alla valutazione sensoriale dell'olio d'oliva, mentre un'altra - in collaborazione con la Settimana Israeliana della Nutrizione - ha visto una dozzina di professori e ricercatori provenienti da università di Israele, Spagna, Italia, Grecia, Turchia e Regno Unito, impegnati nel discutere sull'efficacia dell'olio extravergine di oliva di oliva nella promozione della salute.
I risultati completi (dati non ufficiali): TerraOlivo i vincitori (Eng).
Fonte: Liz Tagami per Olive Oil Times revisited.

giovedì 26 aprile 2012

Una giuria internazionale per il concorso ‘Extrascape’.

SAN MARTINO IN PENSILIS (CB). L’olio extravergine d’oliva non può essere slegato dal suo paesaggio, dalla terra in cui viene prodotto. Da qui l’idea di Extrascape, un concorso che punta a valorizzare non solo il miglior extravergine bensì anche il suo paesaggio. Del concorso ormai ne abbiamo parlato, ora che l’evento conclusivo si avvicina non resta che presentare i vari ospiti- assaggiatori che ospiteremo nei prossimi giorni.
Personaggi importanti, esperti, capi panel, giornalisti del settore, Docenti universitari e ricercatori saranno qui, a San Martino in Pensilis, per degustare gli oli arrivati da più parti del mondo, non dimenticando di valutare anche il paesaggio olivicolo. Il 28 ed il 29 aprile, dunque, saranno le giornate dedite agli assaggi, per poi arrivare il 1 maggio a decretare il vincitore.
Quali gli ospiti-giurati? La giapponese Himeyo Nagatomo, il direttore di Olive Oil Times Curtis Cord, la giornalista Nancy Jenkins, la consulente esperta nel settore enogastronomico Liz Tagami, John Madge della guida Gambero Rosso, nonché alcuni dei maggiori esperti di olio italiani come Gino Celletti, Antonio Giuseppe Lauro, Giulio Scatolini.
Al convegno del 1 maggio, invece, oltre ai docenti e ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, della Tuscia e del Molise, interverranno il presidente della commissione Agricoltura al Senato Paolo Scarpa ed, in videoconferenza, il presidente della Commissione Agricoltura dell’Unione Europea Paolo De Castro. Senza dimenticare le presenze, dalla Grecia, di Maria Maraka e, dalla Spagna, del professor Lorenzo Leòn. Tra gli interventi previsti durante il barcamp cenato del 30 aprile, poi, figura il nome di Marcello Pastorini dell’Ecomuseo Itinerari Frentani.
Nei giorni 28, 29, 30 aprile e 1 maggio, infine, spazio all’Oilbar a cura di assaggiatori Panel Arsiam. E come dimenticare, infine, la collaborazione degli studenti dell’Istituto Alberghiero ‘Federico II’ di Termoli che per l’intera durata della manifestazione si occuperanno del servizio catering per i nostri ospiti internazionali, che presenteremo meglio nei prossimi post.
Fonte: extrascape.org

martedì 3 gennaio 2012

Perdere la "verginità": una scandalosa frode sull'olio d'oliva.

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, una interessante riflessione della giornalista e CEO della Tagami International  LLC Liz Tagami sul mondo dell'olio extravergine di oliva negli Stati Uniti d'America.

Perdere la "verginità": una scandalosa frode sull'olio d'oliva. Come proteggersi.
di Liz Tagami
Se non avete ancora letto l'articolo del 2007 di Tom Mueller sul New Yorker "Slippery Business", vi invito a farlo subito: in esso Tom scopre un mondo sorprendente fatto di adulterazioni nei confronti dell'olio d'oliva. E' una lettura veloce e coinvolgente (link in italiano all'articolo "Affari Viscidi").
Il processo di ricerca e la scrittura dell'articolo è stato così coinvolgente per Tom, che lo stesso ha dedicato anche gli ultimi cinque anni per compiere nuove ricerche per il suo nuovo libro "Extra Virginity: The Sublime and Scandalous World of Olive Oil.", quasi una fotografia - culturale, culinaria e criminale - sul complesso mondo dell'olio d'oliva.
Attualmente in un tour per promuovere il libro a San Francisco, Los Angeles e New York, Tom Mueller ha partecipato a "Fresh Air", interview che ha generato, nelle prime ore di diffusione sul sito npr.org, oltre 60 commenti, quasi tutti di consumatori in difficoltà in quanto non sanno più su quali oli di oliva porre la loro fiducia nell'acquisto.
Ed è proprio questo che mi spinge a scrivere questo post.
Di chi vi fidate? Come si fa a scegliere?
E' "tipico" del 20° secolo, ritenere che l'EVOO (acronimo di extra virgin olive oil) è solo un grasso senza sapore ed è certamente sbagliato assegnare, attributi positivi o negativi, ad un olio a seconda del paese di origine. Come Tom cita nell'intervista, moderni metodi di coltivazione, raccolta ed estrazione dell'olio di oliva, hanno permesso agli agricoltori di elevare questo "succo di frutta" su un piano completamente nuovo. Sì, c'è l'adulterazione e la frode dilagante, nel settore, ma ci sono anche migliaia di piccoli produttori artigianali che hanno un prodotto "olio" eccellente e, adesso, anche decine di grandi produttori stanno facendo la stessa cosa.
IL DATO: Decine di paesi coltivano centinaia (migliaia, in realtà) varietà di olive, ciascuna con caratteristiche varietali uniche. Il clima, il tipo di suolo, l'irrigazione, la varietà, la raccolta e la molitura, sono solo alcune delle cose che contribuiscono a formare il carattere di un olio; e più è fresco il prodotto, meglio è. Le olive da trasformare in olio sono tante e diverse, ed oggi abbiamo l'opportunità di apprezzarne le sfumature e la complessità come mai prima.
IL DATO: Ci sono diversi organismi di certificazione che garantiscono la qualità, sia al momento dell'imbottigliamento, sia dopo, durante la commercializzazione.
Il consumatore ha alcune armi a disposizione.
Si può fidare dei produttori di EVOO che utilizzano laboratori indipendenti per certificare la qualità di un olio extravergine attraverso l'analisi chimica e quella sensoriale rilasciata da panel (comitati di assaggio degli oli) addestrati, tarati e certificati a livello internazionale. I due migliori organismi di certificazione noti qui da noi, sulla costa occidentale degli Stati Uniti, sono il COOC (California Olive Oil Council) e l'AOA (Australian Olive Association). Basta visitare i siti del COOC e dell'AOA e verificare le liste dei produttori di cui ci si può fidare; molti di questi hanno anche un loro sito attraverso il quale permettono di acquistare direttamente.
Si può fidare dei concorsi internazionali e dei vincitori delle competizioni più importanti. Ecco una breve lista relativa a tre competizioni molto note:
Se un olio extravergine si aggiudica una medaglia nel concorso, avrà un adesivo sulla bottiglia. Ma non l'immagine di una medaglia conquistata il secolo scorso, bensì l'adesivo sulla bottiglia che riporta il premio del concorso, con l'anno dell'ottenimento del riconoscimento.
Perché dico che queste designazioni aiutano ad identificare un olio come Extravergine al momento dell'imbottigliamento? 
Perché l'olio di oliva si degrada con il tempo, e alla fine diventa rancido. La ragione per cui la bottiglia è in vetro scuro è quella di proteggere l'olio dalla luce e rallentare questo processo. Se l'olio è conservato vicino ad una fonte di calore o alla luce, invecchierà più rapidamente, quindi, se il consumatore conserva l'olio vicino ad una stufa, una finestra al sole, o in una dispensa calda, o se lascia la bottiglia aperta e consente all'ossigeno di entrare, questo invecchierà più rapidamente.
C'è una tendenza, adesso, tra i coltivatori, di aggiungere la data di produzione dell'olio e non solo la dicitura "Best By" (da consumare preferibilmente entro...). Cercare la data della campagna di raccolta oggi si può. Generalmente, gli oli dell'emisfero nord si producono in tardo autunno e potranno essere consumati - dice la normativa - entro 18 mesi (meglio entro l'autunno prossimo), mentre nell'emisfero sud le olive sono state raccolte in primavera e l'olio manterrà le sue caratteristiche fino alla prossima primavera.
IL FATTO: non è possibile fidarsi di una bottiglia di olio extravergine solo perché si dice "prima spremitura a freddo", questa è una frase priva di significato, non del tutto regolamentata. Mi dispiace rovinare l'atmosfera romantica, ma oggi molto poche olive vengono "premute". Il metodo moderno è molto diverso. Potete vedere un esempio dei moderni metodi di estrazione in questo video .
Come è possibile non pagare prezzi elevati per l'olio extravergine di oliva? L'olio extravergine di oliva più economico ed accessibile negli Stati Uniti, oggi, è il  California Olive Ranch “Everyday Fresh” che si trova in migliaia di negozi di alimentari in tutta l'America. Una compagnia con standard simili e presente nell'emisfero sud è il Boundary Bend "Cobram Estate".
I due produttori artigianali in California, con i quali ho più familiarità, sono Lucero Olive Oil a Corning (California) e The Olive Press a Sonoma (California). Ci sono anche decine di produttori in tutto il Mediterraneo e nel Sud America, ma sono troppo numerosi per citarli qui. Queste aziende sono attive nel promuovere i loro marchi presso i rivenditori del calibro di Williams-Sonoma, Sur La Table e Dean & Deluca e possono essere individuate attraverso gli elenchi degli oli top nei vari concorsi internazionali.
Vote with your pocketbook. Support the growers. Quality oils taste good and are good for you.
Liz Tagami