Mimmo Fazari di PrimOlio |
Numerose le iniziative che hanno caratterizzato questa giornata dedicata all'olio extravergine reggino: degustazioni guidate degli oli della cooperativa, minicorsi gratuiti di assaggio per fare conoscere e apprezzare ai consumatori l'extravergine di qualità, distribuzione di brochure informative su caratteristiche, proprietà e utilizzi dell'olio.
Inoltre, presso la saletta "Al gazebo", in una sala gremita di studenti e insegnanti dell'Istituto Professionale Boccioni di Reggio Calabria, dopo la relazione di Alessandro Passalia, agronomo e coordinatore tecnico Conasco, sulle attività ed i risultati raggiunti in questa seconda annualità del progetto CE 867/08, cui è seguita la consegna degli attestati di partecipazione ai corsi di assaggio di olio, quest'anno realizzati dalla cooperativa olivicola, proprio nel suindicato istituto, ha avuto inizio la riflessione pubblica "La grande bellezza dell'extravergine…ma la qualità è apprezzata e premiata?" introdotta dal presidente Conasco, Carmelo Vazzana e moderata dal giornalista Carlo Parisi.
Numerosi gli interventi di esperti del settore: Domenico Fazari, presidente PrimOlio e consigliere Conasco delegato alla qualità, ha posto l'attenzione sulla necessità di partire dalle scuole, dai futuri consumatori, per fare conoscere e apprezzare un olio di qualità; qualità che i mercati richiedono e che è necessaria per "combattere" concorrenti europei e nord africani, con indubbi costi contenuti rispetto a quelli che affrontano i nostri produttori e che i consumatori devono comprendere, non accontentandosi di oli dal basso costo che si trova nei supermercati, ma che non possiedono le caratteristiche che fanno bene alla salute.
L'olio della nostra provincia, infatti, contiene una percentuale superiore alla media di tocoferoli ed oleocantale, vitamina E e antinfiammatorio simile all'ibuprofene in sostanza, che assieme ai polifenoli, hanno proprietà antiossidanti e preventive di molte malattie cardiovascolari e dell'apparato digerente, come ha in seguito evidenziato, nel corso del suo intervento, la nutrizionista Monica Costantino. Per Cettina Lupini Princi, delegata dell'Accademia Italiana della cucina, altra relatrice, «è importante abituare i consumatori educandoli verso le innumerevoli varietà commerciali dell'olio d'oliva, per abbinarle ai cibi secondo sensibilità, gusto ed esperienza», suggerendo anche una lista degli oli, così come è presente, nei ristoranti, una lista di vini.
Un buon olio, però, è il prodotto di buone pratiche agronomiche, come ha sottolineato il prof. Marco Poiana, ordinario di Scienze e Tecnologie alimentari presso il Dipartimento di Agraria dell'Università di Reggio Calabria, richieste e necessarie proprio per le caratteristiche orografiche del territorio della provincia reggina e delle cultivar di ulivo in esse presenti. «Stiamo investendo sulla ricerca applicata a favore delle imprese, sullo sviluppo delle tecnologie informatiche e sul design - ha riferito Natina Crea, Segretario Generale della Camera di Commercio di Reggio Calabria. Anche il nostro ente, assieme a Google, sta promuovendo le tipicità locali e questo potrebbe accelerare il percorso di tracciabilità avviato per ottenere la DOP sull'olio anche per la provincia reggina. Noi ci siamo: annualmente promuoviamo azioni per le imprese reggine, ma è necessario fare più rete tra pubblico e privato, prescindendo dal colore politico, cercando di lavorare insieme per ottimizzare le produzioni di qualità».
Sono, inoltre, intervenuti al dibattito, il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa e il presidente dell'Ordine regionale degli agronomi, Stefano Poeta.
«La comunicazione per il settore olivicolo-oleario, deve essere certa - ha riferito il prof. Giuseppe Zimbalatti, dirigente generale del Dipartimento agricoltura della Regione Calabria, a conclusione dei lavori- per evitare che ci siano conseguenze commerciali che lo danneggino ulteriormente. Questo significa produzioni certe, forniture certe e qualità certificate. A tal proposito, occorre ricordare che la Regione Calabria, si sta battendo per il sistema di qualità nazionale, importante per le aziende affinché si attrezzino per certificare la loro qualità e con un marchio, cosiddetto ombrello, possano avere visibilità sul mercato, oltre che dotare questo nostro meraviglioso prodotto, che è l'olio extravergine, del marchio comunitario "IGP". Per la promozione dei nostri prodotti oleari, inoltre, abbiamo dato vita all' "Elaioteca Regionale Casa degli Oli extravergini d'oliva di Calabria" e, a breve, si forniranno i migliori ristoranti regionali di un "Carrello degli Oli", dove saranno presentati al consumatore i migliori oli di Calabria».
«La Calabria, per poter giocare un ruolo nuovo, di primo piano, sul mercato internazionale - ha concluso Zimbalatti - deve puntare sempre più alle produzioni di alta qualità per essere competitiva, proprio in virtù della qualità degli oli che le nostre cultivar sono in grado di garantirci. Alta qualità, ma anche cooperazione, associazione di scopo e partenariato, sono le parole chiave in grado di farci superare l'impianto "tradizionale" della nostra olivicoltura. Opportunità di rinnovamento che risiedono anche nelle possibilità offerte dal nuovo PSR, dove verranno riproposte sia le misure per migliorare la competitività delle aziende sia l'integrazione delle filiere, sempre però nell'ottica del miglioramento delle performance ambientali e della capacità di resistenza ai cambiamenti climatici».
Fonte: CS CONASCO