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venerdì 30 novembre 2012

Panel PrimOlio: al via le attività di certificazione dell'olio nuovo.

Prenderanno il via il prossimo martedì 4 dicembre 2012, presso la sede istituzionale del panel di San Ferdinando (RC), le attività di certificazione delle produzioni della nuova campagna olearia.
Nutrito il programma dell'incontro, che andrà dai saluti del Presidente di CONASCO Dr Carmelo Vazzana e di PrimOlio Mimmo Fazari, all'attività di taratura ed allenamento del comitato di assaggio.
Dopo la prima fase propedeutica, saranno poi posti alla valutazione, per la certificazione della categoria merceologica, un congruo numero di campioni di olio vergine di oliva provenienti dall'Italia ed anche dall'estero.
A latere dell'incontro di certificazione, verrà svolta anche una sessione di assaggi certificati di olio vergine di oliva, comprendente la valutazione di tre campioni di olio. La sessione di assaggi è valida per l'iscrizione all'elenco nazionale assaggiatori.
Per far certificare il vostro olio vergine ed extravergine di oliva e per partecipare alla seduta di assaggi (posti limitati) e per conoscerne i relativi costi, contattare il capo panel Antonio G. Lauro all'indirizzo mail: panel.primolio@gmail.com
Dr Antonio G. Lauro

giovedì 11 ottobre 2012

Anteprima DOP e DegustaDOP: il MiPAAF al Salone del Gusto.

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali organizza, nelle giornate del salone del Gusto di Torino, due eventi legati al mondo delle denominazioni di origine.
Anteprima DOP è un’iniziativa studiata dalla Fondazione Qualivita con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - rivolta a giornalisti, ristoratori e operatori di settore - per far conoscere meglio le nuove indicazioni geografiche italiane, che hanno appena ottenuto il riconoscimento comunitario DOP, IGP e STG.
Oggi l’Italia vanta 246 denominazioni di prodotti agroalimentari e 521 denominazioni vitivinicole iscritte nel registro Ue. Per l’Italia, solo nel corso del 2012, sono stati registrati 7 nuovi prodotti. Proprio a queste sette nuove realtà dell’eccellenza agroalimentare italiana è dedicata l’iniziativa Anteprima DOP che si svolgerà a Torino venerdì 26 ottobre alle ore 18.00, Sala incontri, Area istituzionale del Mipaaf. Nell’occasione saranno premiati i rappresentanti delle organizzazioni che hanno promosso la registrazione.
Le nuove indicazioni geografiche 2012 sono: Uva di Puglia IGP, Squacquerone di Romagna DOP, Nostrano Valtrompia DOP, Cinta Senese DOP, Susina di Drò DOP, Limone di Rocca Imperiale IG, Olio Extra Vergine Vulture DOP.
DEGUSTADOP, un programma di degustazioni guidate dal 25 al 28 ottobre all’interno dell’Area Mipaaf al Salone del Gusto di Torino, organizzate dalla Fondazione Qualivita, in collaborazione con AICIG, Federdop e Isit, dedicata esclusivamente ai prodotti agroalimentari e vitvinicoli DOP IGP italiani. Un’occasione rivolta a ristoratori, operatori di settore e giornalisti, per scoprire e provare - attraverso una degustazione riservata e su prenotazione, con il racconto diretto dei produttori o degli esperti dei consorzi - le sfumature più particolari e meno conosciute delle eccellenze agroalimentari italiane e per gustare in anteprima, in esclusiva per l’occasione, il sapore e il profumo degli oli extravergine di oliva DOP, appena franti.
Per partecipare ai due eventi, visitate il sito www.qualivita.it
Fonte: qualivita.it

martedì 11 settembre 2012

Il Mipaaf per la ricerca scientifica in agricoltura.

Mipaaf, riparte il Cra con un nuovo Cda e 32 assegni di ricerca per 1,4 milioni di euro.
"La ricerca scientifica in agricoltura - ha sottolineato il Ministro - può e deve svolgere un ruolo importante, anche sostenendo gli imprenditori agricoli in un processo di rinnovamento e fornendo loro strumenti per affrontare le difficoltà determinate dalle conseguenze che i cambiamenti climatici stanno determinando in questo settore. Sono convinto che il Cra in questo senso debba e possa svolgere una funzione fondamentale, costruendo un rapporto e un dialogo sempre più stretto con il mondo del lavoro e con le organizzazioni del settore e dando nuovo impulso alla ricerca in ambito agricolo. Proprio in questo senso ci tengo a sottolineare l'importanza del bando lanciato lo scorso agosto dal Cra per l'attribuzione di 32 assegni di ricerca. Un segnale importante dell'attenzione posta da questo Ministero verso l'innovazione nel comparto su tutti i fronti".
Lo ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania presenziando all'insediamento del nuovo Consiglio d'amministrazione del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (Cra) che si è tenuto questa mattina presso la sede del Dicastero.
Nel mese di agosto, infatti, il Cra ha lanciato quattro bandi per il conferimento di 32 assegni di ricerca, per un impegno di spesa complessivo di oltre 1,4 milioni di euro, sulle seguenti tematiche: produzioni vegetali e biotecnologie, scienze delle produzioni animali, produzioni agro-industriali, produzioni forestali e ambiente. I contributi, del valore di 45.892 euro per 2 anni, saranno assegnati a seguito della selezione indetta con i bandi che scadranno il 10 settembre 2012. Le domande di partecipazione sono scaricabili dal sito del CRA www.entecra.it.
Il nuovo Cda dell'ente è composto dal Presidente del Cra Giuseppe Alonzo, dal Prof. Francesco Adornato (Preside Facoltà di Scienze Politiche Università di Macerata), dal Prof. Salvatore Tudisca (Professore ordinario di Economia ed Estimo Rurale presso Università degli Studi di Palermo) e dalla Dott.ssa Rita Clementi (ricercatrice in genetica medica).
Nel corso della seduta il Consiglio d'amministrazione ha approvato all'unanimità il nuovo statuto. "Il consenso generale dei membri del Cda sui contenuti e le finalità del nuovo statuto - ha sottolineato il Presidente Alonzo - rappresenta uno stimolo importante per avviare una nuova stagione di attività per l'ente che deve essere al servizio della ricerca e delle aziende della filiera agroalimentare".
Fonte: mipaaf

martedì 7 agosto 2012

PrimOlio: un nuovo Panel al servizio della qualità degli oli.

L’Associazione PrimOlio ha costituito un Comitato di assaggio professionale ai fini della valutazione delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini di cui all'art. 4 del Reg. (CEE) n. 2568/91.
Il Comitato di assaggio, diretto dal Dr Antonio G. Lauro, è un organismo riconosciuto, in data 20 luglio 2012, dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, con proprio decreto n. 4302 ed ha sede in San Ferdinando (RC), nella Seconda Zona Industriale, presso la Sala Panel del CONASCO Servizi.
Il Comitato di PrimOlio è stato inserito nell'elenco dei Comitati di assaggio incaricati del controllo delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini, extravergine, IGP e DOP tenuto dal Ministero stesso.
Il Comitato rappresenta un organo al servizio del settore olivicolo e, attraverso l'analisi sensoriale degli oli, ha funzioni di strumento atto a determinare la qualità dei prodotti oleari.
La valutazione dei campioni da certificare, viene effettuata mediante l’impiego di un gruppo (panel) di assaggiatori professionali coordinati da un Capo Panel, ed iscritti in un apposito elenco nazionale articolato su base regionale, istituito ai sensi dell'art. 3 della L. 313/91 e D.M. MIPAAF del 28 febbraio 2012.
Presso la Sala Panel, è operativo il servizio di Panel Test, rivolto a tutte le Aziende Confezionatrici e Produttrici di oli vergini di oliva e a tutti coloro che necessitano di uno strumento che certifichi la qualità organolettica dell'olio sottoposto a giudizio.
Il Panel, o Saggio Organolettico dell’olio vergine di oliva, messo a punto dal C.O.I. (Consiglio Oleicolo Internazionale) e recepito dalla normativa comunitaria con il Reg. CEE n. 2568/91 è una analisi riconosciuta per il controllo della qualità dell'olio ed ha quindi valore legale ai fini della valutazione e controllo delle caratteristiche organolettiche degli oli vergini, extravergini di oliva, IGP e DOP, col fine ultimo di accertare l'assenza di difetti organolettici sull’olio sottoposto ad analisi.
Il risultato della valutazione organolettica sarà riportato in un Rapporto di Prova relativo al campione di olio esaminato, in cui sarà espresso un giudizio sulla sua conformità ad una delle seguenti categorie merceologiche previste dalla citata normativa comunitaria:
a) olio extravergine di oliva
b) olio di oliva vergine
c) olio di oliva lampante
Inoltre, secondo quanto previsto dal Reg. CE n. 640/08, il Capo Panel può certificare, su richiesta, che l'olio valutato soddisfi le definizioni per cui è possibile riportare in etichetta la terminologia facoltativa idonea e relativa alle caratteristiche organolettiche (tipologia di fruttato, intensità amaro e piccante, cc).
Per informazioni e costi: panel.primolio@gmail.com

lunedì 5 marzo 2012

Nuovo decreto sugli assaggiatori professionali d'extra vergine.

Il Ministro ha firmato il provvedimento che ora è al vaglio della Corte dei Conti prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

di Antonio G. Lauro
In dirittura d'arrivo l'emanazione del tanto atteso Decreto Ministeriale a cui sono demandati i criteri e le modalità per il riconoscimento dei panel di assaggiatori ai fini della valutazione e del controllo delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini di cui al Reg CEE n. 2568 del 1991, nonché per l'iscrizione nell'elenco nazionale dei tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini.
Il Decreto, firmato qualche giorno fa dal Ministro Catania, emana i nuovi criteri e le modalità per il riconoscimento dei panel di assaggiatori ed indica le modalità per l'iscrizione nell'elenco nazionale dei tecnici ed esperti degli oli di oliva.
Il Decreto Ministeriale n. 1334 del 28 febbraio 2012, che andrà a sostituire quello del 30 luglio 2003 chiarisce, in modo inequivocabile, le modalità di svolgimento dei corsi per assaggiatori (art. n. 2), quelle per la formazione dei capi panel (art. n. 3), l'iscrizione all'Elenco Nazionale (art. n. 4), le procedure di riconoscimento del panel (art. n. 5) ed il mantenimento della certificazione (art. n. 7).
Non ci resta che attendere l'attivazione della procedura per la registrazione del D.M. 1334 presso la Corte dei Conti ed il successivo inoltro al Ministero della Giustizia per la pubblicazione in G.U.R.I..
Già da molto tempo il mondo dell’assaggio dell’olio di oliva chiedeva, a gran voce, al Ministero per le Politiche Agricole, un provvedimento “omnibus” per il riordino di tutta la normativa nazionale che regolava il funzionamento e l’attività dei panel di assaggiatori.
La norma vigente, formatasi per stratificazione tra le tante circolari e decreti ministeriali emanati tra il 1999 ed il 2007 necessitava, a detta degli addetti ai lavori, di un profondo riassetto.
Per porre fine alla querelle sorta attorno l’auspicato decreto riorganizzativo, ecco spuntare il tanto atteso decreto di riordino della normativa relativa alla costituzione dei panel di assaggiatori di olio di oliva (corsi, elenco nazionale, riconoscimento panel).
Giusto un anno fa, Teatro Naturale si era occupato della questione con un articolo di Alberto Grimelli (Panel test olio d'oliva, pronto un decreto di riordino), ma da allora, dopo un lungo iter che ha portato al varo del decreto di riordino del settore che ha interessato, tra incontri chiarificatori e conferenza stato-regioni, tutte le figure toccate dal presente decreto, si è finalmente giunti all’emanazione, con la firma del Ministro Catania, del nuovo Decreto Ministeriale n. 1334.
Il Decreto Ministeriale n. 1334 del 28 febbraio 2012, nato per semplificare ed attualizzare le disposizioni che regolano i comitati di assaggio, andrà a sostituire quello del 30 luglio 2003 e tutte le circolari ministeriali collegate (n. H-873 del 1996; n. 5 e n. 9 del 1999; n. H-38 del 2004; n. 1007 del 2007).
Al decreto, sono demandati i criteri e le modalità per il riconoscimento dei panel di assaggiatori ai fini della valutazione e del controllo delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini di cui al Reg CEE n. 2568 del 1991, nonché per l'iscrizione nell'elenco nazionale dei tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini.
Ma ecco nel dettaglio le modifiche e le novità dell’articolato del D. M. n. 1334.
Articolo n. 2 - Corsi per assaggiatori.
Il D. M. lascia quasi inalterata la norma prevista con la circolare ministeriale n. 5/99, oggi abbrogata, ma chiarisce le modalità di svolgimento dei corsi per assaggiatori, identificando nel “capo panel che opera in un comitato di assaggio, ufficiale o professionale”, la figura professionale atta alla verifica dei requisiti previsti dal decreto, affidandogli il compito di sottoscriverne il relativo attestato di idoeneità fisiologica dell’assaggiatore.
Ma il decreto – pur sanando una situazione “ex-ante” che, se interpretata in modo restrittivo portava a concludere che solamente i capi panel riconosciuti dal Consiglio Oleicolo Internazionale potessero firmare gli attestati rendendo, di fatto, inefficaci i corsi effettuati e sottoscritti da capi panel non COI (la stragrande maggioranza) - non entra nel merito e nulla dice sulla figura del capo panel che dovrà “certificare” il corso. La figura di responsabile delle attività corsuali, per come genericamente riportato nel testo del decreto, è quella di un “capo panel che opera in un comitato di assaggio”, per nulla precisando – come invece era possible rinvenire in precedenti bozze del decreto – se lo stesso sia nelle funzioni di capo panel o in quelle di “semplice” assaggiatore.
Altra modifica, introdotta dal detto art. 2, riguarda “l’obbligo” di prevedere, nel corso per assaggiatori di olio, “almeno quattro prove pratiche atte a familiarizzare l’assaggiatore con le numerose varianti olfatto-gustativo-tattili che offrono gli oli di oliva vergini”. Fino ad oggi, la “familiarizzazione” con l’olio extravergine e vergine di oliva era stata lasciata alla “sensibilità” del singolo responsabile del corso, col risultato che sempre più spesso, si arrivava a concludere un corso per l’ottenimento dell’idoneità fisiologica all’assaggio senza aver “assaggiato” degli oli.
Articolo n. 3 - Corso di formazione del capo panel.
Il decreto, al fine di ridurre il numero di potenziali capi panel e prendendo atto che nel tempo sono stati formati molti capi panel a fronte dei “soli” 11 capi panel occorrenti per dirigere i comitati istituiti su iniziativa delle pubbliche amministrazioni e dei 42 necessari a coordinare i panel professionali costituiti da Enti chiarisce, in modo inequivocabile, quali siano i prerequisiti necessari per accedere ai corsi di formazione per capo panel. Chi parteciperà a detti corsi, ancorché autorizzati dal Mipaf, dovrà “aver operato, da almeno tre anni, in un comitato di assaggio riconosciuto dal ministero”.
Novità anche sulla richiesta di autorizzazione che Enti od Organismi pubblici dovranno inoltrare per ottenere l’autorizzazione ministeriale. Oltre ad indicare la struttura presso la quale si svolgerà il corso, occorrerà indicare l’elenco dei candidati, con relativi curricula, ammessi a partecipare al corso.
In ultimo, sempre l’articolo 3, ribadisce che “la qualifica di capo panel è attribuita all’atto della costituzione del panel di assaggiatori e – novità – permane per il periodo di attività dello stesso”.
Articolo n. 4 – Elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini.
Confermato l’impianto generale della circolare ministeriale n. 5 del 18/06/1999, con sostanziali modifiche riguardanti l’acquisizione dell’attestato delle venti sedute di assaggio certificate.
Da oggi, le venti sedute, di almeno tre oli per seduta, dovranno “tenersi in giornate diverse, nei dodici mesi precedenti la data di presentazione della domanda…” e gli “attestati rilasciati da un capo panel”.
La norma, pienamente condivisibile, evidenzia come le sedute di assaggio siano il “vero” momento di formazione del futuro assaggiatore, la cui vita professionale dovrà essere caratterizzata da una continua curiosità verso l’assaggio, col metodo della “formazione continua e permanente”. A tal proposito, non sarebbe male se, nel futuro e ad imitazione di quanto efficacemente viene fatto nel settore medico con gli ECM (Educazione continua in medicina), si potesse prevedere una sorta di “obbligo”, per assaggiatori e capi panel, nel frequentare momenti formativi di settore.
Sicuramente, a spingere nella direzione della modifica del vecchio provvedimento non può non aver influito quanto accaduto in precedenza ( Il mestiere dell'assaggiatore d'olio e l'iscrizione agli albi ; Sedute di assaggio certificate, le contraddizioni di Onaoo ; Corsi full immersion per assaggiatori d'olio? Più serietà, prego!) e non si può disconoscere che la modifica presente nell’articolo 4 sia nata anche per sanare i fraintendimenti sorti attorno alla circolare 5, grazie ai quali si assisteva a “casi estremi” in cui si arrivava a “certificare” le venti sedute di assaggio in una giornata soltanto.
Sparisce così anche la distorsione della circolare n. 5/99 che indicava come l’attestazione delle venti sedute dipendesse dalla “natura giuridica” dell’Ente certificatore e non dalla figura professionale di chi certificava tali sedute (“attestati rilasciati da un capo panel”).
Altre modifiche, introdotte dell’articolo 4 (commi 6, 7 e 8), riguardano l’iscrizione e la cancellazione dall’elenco assaggiatori. Non sarà più di esclusiva competenza delle Camere di Commercio l’istruttoria delle domande di iscrizione all’albo assaggiatori; le iscrizioni potranno essere istruite direttamente dale Regioni e Provincie autonome. Prevista, inoltre, in seno all’elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini, una apposita annotazione per i capi panel in possesso della relativa idoneità alla conduzione del comitato di assaggio.
Articolo n. 5 – Riconoscimento dei panel di assaggiatori.
Cambia poco, rispetto a quanto precedentemente legiferato, con l’unica eccezione legata alla parte “economica”, in perfetto “Monti style”. Da ora in avanti, “gli oneri necessari per l’accertamento dei requisiti dei panel di assaggiatori professionali o interprofessionali sono a carico dei richiedenti”.
Articolo n. 10 – Procedure in contraddittorio.
Indicate, nel nuovo decreto 1334, le procedure da attivare nel caso in cui i risultati delle analisi organolettiche di un panel risultassero difformi dalla categoria merceologica dichiarata. In questi casi, la procedura in contraddittorio coinvolgerà per le controanalisi il CRA-OLI, il Laboratorio chimico regionale di Roma dell’Agenzia delle Dogane e il Laboratorio centrale di Roma dell’ICQRF.
A questo punto il dado è tratto! Occorre solamente attendere l'attivazione della procedura per la registrazione del D.M. 1334 presso la Corte dei Conti ed il successivo inoltro al Ministero della Giustizia per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e le immancabili critiche che dal variegato mondo del panel test giungeranno al D.M..
Il tutto, in perfetto “Italian style”.
di Antonio G. Lauro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
pubblicato in Strettamente tecnico > Legislazione il 03 Marzo 2012 TN n. 9 Anno 10

giovedì 12 gennaio 2012

OLIO DI OLIVA, LE ANNUNCIAZIONI DISINFORMANTI CHE DANNEGGIANO L'ECONOMIA NAZIONALE.

C'è una vecchia legge della pubblicità che vieta di denigrare il prodotto del concorrente. Esaltare certo le qualità della propria mercanzia, ma astenersi dallo sparare a zero sugli altri prodotti similari. Non perché non è politically correct. La correttezza non c'entra. L'interesse invece si. Nel breve periodo si può pur portare a casa un vantaggio, ma sul medio lungo periodo quello che resta è la denigrazione. Il consumatore non ricorderà più quale prodotto era superiore all'altro. Terrà a mente l'elencazione dei difetti, delle storture denunziate, facendo di tutt'erba un fascio. Insomma, l'esaltazione sarà momentanea con un boomerang di ritorno micidiale.
Un'altra regola basilare del giornalismo, per evitare d'informare male il lettore, è quella dell'analisi delle fonti. Guai a fidarsi sempre e comunque dello stesso informatore. Anche quando, o meglio proprio quando, è leader nel suo settore. Il rischio che si corre è di rifilare parti di verità interessate, che più che aiutare a comprendere la questione l'intorbidano. Il contraddittorio, con il giornalista in posizione di terzietà, è il miglior strumento per informare. Specie quando si pretende di fare inchieste giornalistiche.
Ho fatto questa premessa perché ultimamente sono subissato da cattive notizie che vengono dall'estero – India, Cina, Russia Stati Uniti, Canada - e riprendono, sintetizzando in modo assurdo, le posizioni maldestramente espresse in un'inchiesta del giornale “La Repubblica” sull'olio di oliva, dal titolo: “La mafia dell'olio”. Nell'assembramento forzato di dati e tesi, in cui si combinano comportamenti produttivi criminali (ad esempio olio deodorato), con pratiche commerciali corrette, ne esce fuori un quadro - dal mio punto di vista - non veritiero e soprattutto fuorviante. Se una grande industria italiana o un semplice confezionatore produce, perché le leggi italiane e comunitarie lo consentono, miscele di olio proveniente dai paesi dell'Unione Europea o da altre parti del mondo, non è reato. E' reato, che va perseguito con determinazione, se quella miscela di oli comunitari o extra comunitari va venduta come se le olive fossero d'origine italiana. Ma al di là di una serie di dati errati che l'articolo contiene, per esempio sui prezzi (bastava che l'articolista andasse a leggere il bollettino Unaprol per convincersi dell'errore), resta il fatto che i danni d'immagine all'economia del nostro paese sono enormi. Non a caso il Capo dell'Ufficio Economico e Commerciale dell'Ambasciata d'Italia a Mosca, Leonardo Bencini, allarmatissimo trasmette, per una smentita, l'articolo pubblicato dal quotidiano economico russo RBK DAILY (pag. 4 del 27 dicembre 2011) dal titolo: “Gli italiani diluiscono l'olio d'oliva con quello per i motori”. Sommario:”Gli investigatori hanno valutato il mercato del prodotto adulterato a 5 miliardi di Euro. L'immagine <del vero olio d'oliva italiano>, famoso in tutto il mondo, è minacciata. Secondo i dati preliminari degli organi investigativi italiani, nell'80% dei casi si tratta di grossolane adulterazioni. Non è difficile spiegare la tentazione dei criminali, poiché i volumi di questo mercato ammontano a miliardi di Euro”.
Forse un po' tutti ci dovremmo dare una regolata. Sembra proprio che più si appare sui giornali con notizie spesso roboanti ed infondate e più si ritiene di aver fatto bene il proprio mestiere di sindacalista o di politico. La dichiarazione giornalistica ad effetto spesso serve come surrogato per stare in campo avendo snobbato, o non ritenendo importanti, i tanti eventi a livello nazionale, comunitario o mondiale dove si formano orientamenti, si assumono posizioni e dove, quindi, non si può mancare. Ma gli italiani, si sa, difronte agli impegni esteri ed alle assunzioni di responsabilità sono riluttanti perché c'è da lavorare senza ritorni, specialmente di visibilità interna.
Sparare nel mucchio, come nel caso in questione, serve solo a fare karakiri. Confusione, e ad alzare polveroni che coprono proprio i furbi che nel settore ci sono e che vanno combattuti con “scienza, coscienza e volontà” da qualsiasi parte essi siano, sul fronte industriale, agricolo o commerciale.
Cosa più faticosa è impegnarsi in organismi interprofessionali - o in consorzi di tutela - dove sono rappresentati tutti i componenti della filiera agricola-alimentare. Certo, il lavoro è difficile, il confronto durissimo. Ma se l'obiettivo è competere con le altre realtà produttive mondiali, paesi emergenti in primis, allora l'unica via non può essere che questa. Se, invece, l'obiettivo è strettamente personale o di bottega, si continui ad esercitare leadership localistiche, come se il mondo non fosse cambiato negli ultimi vent'anni; come se la globalizzazione fosse qualcosa che non riguarda l'agricoltura italiana. Si continui così, ogni volta trovandosi un nemico da combattere e non un possibile alleato da convincere sulla bontà delle proprie posizioni. Ma in questo caso c'è bisogno di lavoro, d'idee, di guardare anche al di dentro della propria realtà e dover ammettere che di errori ne sono stati fatti a go go. Meglio rimaner soli ed ogni mattina, dopo una seduta rigenerante di training autogeno, dove ci siamo ripetuti di essere i più bravi, giù a trovar nemici da...abbattere. Se poi rompiamo altro, pazienza.
Conoscendo la sensibilità ed il rigore del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Mario Catania, su questioni così delicate, crediamo che immediatamente convochi un tavolo di tutte le componenti dell'olivicoltura, unitamente agli organismi di controllo del Mipaaf, ma anche delle forze di polizia, per valutare con obiettività la situazione e le azioni da prendere se ci troviamo, come un qualificato ed informato esponente sindacale ha sostenuto, di fronte all'agro-mafia dell'olio, “da combattere anche con il 416 bis”.
Di: Elia Fiorillo. Presidente Unasco e Consorzio di garanzia dell'extravergine di qualità.

domenica 1 gennaio 2012

Progetto di Promozione dell'Olio Extravergine d'Oliva sui canali HO.RE.CA.

Il progetto, finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, nasce nell'ambito delle azioni prioritarie del Piano Settore Olivicolo-Oleario, al quale hanno partecipato, nella fase di definizione, tutte le associazioni olivicole del nostro paese. Il Progetto mira a valorizzare l'olio extravergine italiano attraverso un'attività di supporto delle strutture internazionali e nazionali del canale Ho.re.ca (hotel con ristorante, ristoranti, mense/catering e locali per aperitivi). L'iniziativa consentirà alle strutture operanti nei settori ristorativi di entrare in diretto contatto con il mondo della produzione olivicola attraverso un percorso istituzionale avente come obiettivo la salvaguardia della qualità e la sicurezza del prodotto.
Le aziende che aderiranno al Progetto avranno la possibilità di scegliere il/i prodotto/i tra sei campioni differenti proposti sulla base - per quanto possibile - di ogni particlare esigenza. I campioni, che verranno inviati in forma gratuita presso la struttura recettiva, saranno accompagnati da un'apposita scheda tecnica contenente informazioni di natura merceologica, organolettica e geografica del prodotto. Le aziende avranno la possibilità di ordinare l'olio di loro gradimento nei quantitativi ritenuti opportuni, conoscendo sin dall'inizio l'importo di spesa.
Il tutto all'interno di una cornice istituzionale che offrirà uno spazio promozionale e divulgativo dell'iniziativa (somministrazione di materiale informativo e promozionale sull'iniziativa, comunicati stampa e media istituzionali) a valorizzazione delle strutture aderenti.
La manifestazione di interesse al progetto può essere esercitata scaricando l'apposita scheda di adesione dal sito web: http://web.bmti.it/progettohoreca
L’adesione al Progetto è gratuita.

martedì 22 novembre 2011

OLIO: Contro grassi “fast food”, giro d’Italia con bruschetta made in Italy di Pandolea. La tappa Marchigiana a Monterubbiano.

Il Comune di Monterubbiano, nella splendida cornice del Teatro Pagani, è lieto di ospitare venerdì 25 Novembre l'iniziativa “bruschetta vs merendina” dell'Associazione nazionale delle donne produttrici di olio extra vergine di oliva, Pandolea.
L’iniziativa che coinvolge le scuole in veste di laboratorio didattico per educare alla corretta e sana alimentazione e rafforzare la lotta alle frodi alimentari, si svolgerà alle ore 10.30 presso il teatro comunale di Monterubbiano e avrà come relatori: la Dott.ssa Emilia Zarrilli, prefetto di Fermo; il dott. Amedeo De Franceschi, responsabile operativo del nucleo antifrodi del Corpo Forestale dello Stato, Guglielmo Massucci, assessore all'agricoltura della Provincia di Fermo, Loriana Abbruzzetti, presidente nazionale dell'Associazione Pandolea, Francesco Pagliarini, sindaco di Monterubbiano. L'evento si svolge in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato e con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
 “Abbasso la frode: extra vergine vuol dire qualità”, infatti, è il tema del convegno che Pandolea ha scelto per le proprie iniziative che coinvolgono alcune Regioni olivicole d'Italia.
“L’educazione alimentare è un impegno che Pandolea ha assunto nei confronti delle future generazioni”. Ha riferito il presidente, Loriana Abbruzzetti, che ha poi aggiunto “questa iniziativa mira a riscoprire le nostre antiche abitudini alimentari e a tutelare il vero prodotto italiano da frodi e sofisticazioni incominciando proprio dai banchi di scuola”.
A partecipare al convegno, aperto a tutti, saranno le scuole secondarie superiori (Istituto agrario Ulpiani di Ascoli Piceno e ITIS Montani di Fermo) e la scuola secondaria inferiore di Monterubbiano.
Al termine del convegno i ragazzi si recheranno presso il frantoio M. Eusebi Abbruzzetti per una visita guidata e una degustazione di olio.
Un grande appuntamento per Monterubbiano, paese da sempre dedito all'agricoltura di qualità.
La locandina dell'evento:

lunedì 24 ottobre 2011

OLIO: Contro grassi “fast food”, giro d’Italia con bruschetta made in Italy di Pandolea.


Torna dal 28 ottobre in tutta Italia la “bruschetta vs merendina” di Pandolea. L’associazione nazionale delle donne produttrici di olio extra vergine di oliva, rilancia l’iniziativa che coinvolge la scuola in veste di laboratorio didattico per educare alla corretta e sana alimentazione e rafforzare la lotta alle frodi alimentari. Quest’anno Pandolea vanta come partner il Corpo Forestale dello Stato e le iniziative si svolgono con collaborazione del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Il calendario delle manifestazioni prevede la prima tappa a fine ottobre in Sicilia presso l’Istituto Agrario Damiani di Marsala. Si continua a novembre con tre eventi. Il primo in Calabria presso il frantoio Torchia in collaborazione con l’Istituto Agrario Vittorio Emanuele II di Catanzaro. Il secondo nelle Marche presso il frantoio Abbruzzetti in collaborazione con l’Istituto Tecnico Montani di Fermo e l’Istituto Agrario Ulpiani di Ascoli Piceno. Il terzo in Abruzzo presso il frantoio Montecchia in collaborazione con l’Istituto Agrario Rozzi di Teramo. Un quarto evento è previsto a fine campagna in Veneto con la collaborazione dell’Istituto Agrario Cerletti di Conegliano.
Negli incontri si affronteranno, tra l’altro, i temi relativi alla corretta educazione alimentare, la lotta alla contraffazione e alla sofisticazione degli alimenti e, inoltre, di etichettatura obbligatoria.
L’iniziativa di Pandolea, che lo scorso anno era dedicata alla dieta mediterranea, riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco, quest’anno viene annunciata alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2011, che si svolge domenica 16 ottobre, ed è dedicata dall’associazione alla lotta alle frodi.
 “Abbasso la frode: extra vergine vuol dire qualità”, infatti, è il tema del convegno che Pandolea ha scelto per inaugurare il calendario delle proprie iniziative a livello nazionale.
Il convegno si svolgerà il 28 ottobre alle ore 10,00 presso l’istituto statale di istruzione secondaria superiore A. Damiani di Marsala. Interverranno: Giuseppe Alonzo, capo dipartimento delle politiche competitive del mondo rurale e della qualità del Mipaaf; Amedeo De Franceschi, responsabile operativo dei nuclei antifrodi del Corpo Forestale dello Stato, Doriana Licata assessore all’agricoltura della Provincia Regionale di Trapani; Domenico Pocorobba, preside dell’Istituto Damiani, Marilena Crescimanno e Elisa Tripoli, rispettivamente vicepresidente nazionale e referente regionale di Pandolea.
“L’educazione alimentare è un impegno che Pandolea ha assunto nei confronti delle future generazioni”. Ha riferito il presidente, Loriana Abbruzzetti, che ha poi aggiunto “questa iniziativa mira a riscoprire le nostre antiche abitudini alimentari e a tutelare il vero prodotto italiano da frodi e sofisticazioni incominciando proprio dai banchi di scuola”.

Fonte C.S. Pandolea

martedì 11 ottobre 2011

OLIO: In Europa cresce domanda prodotto alta qualità con progetto Mipaaf, UE e Unaprol.


I consumi di olio extra vergine di oliva sono in aumento in Germania, Francia e Regno Unito. Merito anche della campagna di promozione triennale, Olio Extra Vergine di Oliva: alta qualità europea finanziata con il contributo dell’Unione Europea e del ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e con le risorse proprie di Unaprol - consorzio olivicolo Italiano.
L’Italia che ha fatto dell’alta qualità europea il proprio fiore all’occhiello consolida in questi paesi definiti nuovi consumatori la propria presenza con il 74% del mercato in Germania, il 33% in Francia e il 55% nel Regno Unito.
I dati, riferiti al primo semestre 2011, con confronto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, evidenziano appunto una crescita della presenza italiana su tali mercati.
Il progetto triennale che ha visto un investimento complessivo di 4,5 milioni di Euro ha sviluppato nel corso dei tre anni di attività oltre 14mila contatti attraverso fiere specializzate; 9 mila attraverso le piazze e 6 mila circa attraverso i ristoranti, cui si aggiungono i 10 mila contatti nei vari punti vendita/gourmet. Nel corso dei tre anni sono stati realizzati circa 100 mila stampati in tedesco, francese ed inglese per la diffusione di materiali di informazione con ricette e notizie salutistiche, per agevolare il consumo consapevole dell’olio extra vergine di oliva, che hanno contribuito a sviluppare sul web oltre 40 mila notizie riguardanti lo stato di avanzamento di questo progetto europeo.
“Abbiamo favorito l’aumento della domanda di olio extra vergine di oliva di alta qualità in Europa, stimolando un consumo più consapevole del prodotto”. Ha riferito il presidente di Unaprol, Massimo Gargano che ha poi aggiunto, “l’analisi delle importazioni dei paesi target del progetto di promozione evidenzia una conferma del trend di crescita della presenza dell’Italia come paese leader dell’alta qualità per le importazioni in tali Paesi”.
Nei tre anni di attività in Germania, Francia e Regno Unito Unaprol, Mipaaf e UE hanno prodotto un'informazione continua sul prodotto e sulle sue varie tipologie; sugli aspetti relativi al processo produttivo, alla qualità, ed alle molteplici possibilità di utilizzo in cucina con preparazione di piatti tipici della dieta mediterranea. Tutte le iniziative sono state orientate, altresì, ad accrescere le conoscenze sulle normative che regolamentano il settore con particolare riferimento agli aspetti concernenti la rintracciabilità, l’etichettatura ed i riconoscimenti qualitativi europei BIO, DOP e IGP.
I dati, non conclusivi, del progetto sono stati comunicati da Unaprol a Colonia, in Germania nel corso di Anuga. A giudicare dalla mole delle informazioni che circolano su questo argomento nella rete globale dell’informazione è la stessa UE a trarre un notevole vantaggio mediatico in qualità di sponsor principale di questa campagna di promozione e informazione. Ad integrare le oltre 40mila notizie circolanti nel web vi sono anche i passaggi televisivi già realizzati dalla Rai che hanno raggiunto complessivamente nelle trasmissioni Italia Agricoltura, TG3 Agritre e Prodotto Italia oltre 2 milioni 700 mila telespettatori. Insieme alle notizie, la rete ha catturato e rilanciato nel villaggio globale dell’informazione anche la capacità della Commissione UE di stabilire, attraverso i suoi regolamenti, come nel caso della promozione ed informazione, migliori condizioni di vita sociale per tutti i consumatori degli stati dell’Unione Europea.
Fonte: C.S. Unaprol

lunedì 10 ottobre 2011

Olio: Progetto promozione Ue. Primo bilancio Mipaaf e Unaprol all’Anuga di Colonia.

Domani all’Anuga di Colonia, in Germania, Unaprol presenterà un primo bilancio, non conclusivo, del programma di informazione e promozione del consumo consapevole dell'olio extra vergine di oliva europeo, dedicato ai consumatori di Germania, Francia e Regno Unito.
Ultima tappa di un mega progetto europeo triennale che ha visto protagonisti il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e la Commissione Europea insieme ad Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano.
“Il programma di iniziative realizzato in questi tre anni ha mirato ad incrementare il consumo di olio di oliva extra vergine e a fidelizzare le fasce più giovani della popolazione di questi tre Paesi definiti nuovi consumatori". Ha riferito il presidente di Unaprol, Massimo Gargano, che poi ha aggiunto, “sono state realizzate azioni di sensibilizzazione e informazione verso responsabili degli acquisti, gastronomi, cuochi, ristoratori, giornalisti e stampa medica, partecipazione a fiere specializzate, workshop e incontri b2b”.
Il progetto di promozione e informazione triennale ha sviluppato un investimento complessivo di 4,5 milioni di Euro, finanziato al 50% con fondi Ue, per il 20% dal Mipaaf e per il 30% con le risorse proprie di Unaprol - consorzio olivicolo italiano.
I primi risultati della campagna Ue di promozione e informazione sull'olio extra vergine di oliva: alta qualità europea saranno presentati domani, 11 ottobre 2011 alle 11,30 presso lo stand di Unaprol situato nel padiglione 11.2 stand 20 all’Anuga di Colonia.
Dr Antonio G. Lauro

Fonte: C.S. Unaprol

giovedì 15 settembre 2011

Olio meno di 6 euro? Impossibile!

Una confezione da litro di un buon olio extra vergine di oliva, prodotto al 100% con olive italiane, non potrebbe costare – secondo un’indagine Unaprol - mediamente al consumo, sullo scaffale di un supermercato, meno di 6 euro.
Il rilevamento del prezzo è stato effettuato dall’osservatorio economico dell’Unaprol nell’ambito dell’attività di monitoraggio cofinanziata da Unione Europea e Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nell’ambito del Reg. CE 867/08
I prezzi si riferiscono all’ultima settimana di agosto di un chilo di olio extra vergine di oliva convenzionale sulla piazza di Bari, allo stato sfuso, franco azienda deposito produttore - merce nuda, iva esclusa.
A determinare il prezzo finale al consumo concorrono diversi fattori. Si parte dagli attuali 3,50 € il chilo per un buon olio extra vergine già lavorato e disponibile per la vendita in un frantoio. Al prezzo di base, vanno aggiunti i costi di confezionamento per bottiglia, etichetta ed etichettatura, tappo, imballaggio, trasporto, quantificabili in 0,74 €.
Seguono, poi, altre 0,76 € per i costi di commercializzazione. Sono quelli che comprendono le spese di marketing: annunci, messaggi pubblicitari, grafica e di distribuzione alla rete vendite. Concorre, infine, a determinare il prezzo finale della singola confezione il ricarico del punto vendita, quantificato, quest’ultimo, in 0,62 € a bottiglia. Si raggiunge, così, considerando come punto di partenza la cifra di 5,62 € quale costo unitario di un chilo di olio extra vergine di oliva – cui va aggiunta l’Iva del quattro per cento. Si ottiene, quindi, un prezzo finale che arriva a sfiorare i 6,00 €.
Questi – rileva l’Unaprol – rappresentano solo i costi fissi, senza margini di profitto o di extra profitto, che un’azienda deve sostenere per presentare sul mercato il proprio prodotto. E’ quindi facile immaginare che il prezzo al consumo sia leggermente superiore, dovendo aggiungere ai quasi 6,00 €, gli utili aziendali.
Ma come può il consumatore difendersi nella giungla dei prezzi? Le leggi attualmente in vigore aiutano ad individuare l’origine del prodotto. Un consiglio è quello di leggere attentamente le etichette. Attenzione, però, ai messaggi pubblicitari ingannevoli. Meglio scegliere aziende che non hanno paura di farsi identificare dai consumatori. In genere sono quelle più conosciute sul mercato. Molto spesso le aziende serie inseriscono il loro numero verde e forniscono indicazioni su che tipo di olio extra vergine è imbottigliato. Se si tratta, per esempio, di una miscela, se il prodotto è 100% made in Italy, o, se si tratta di un olio DOP. In questo caso, il prezzo del prodotto è superiore, proprio a garanzia dell’identificazione territoriale e della tracciabilità del prodotto.
Altre informazioni, utili per orientare una scelta all’acquisto, sono le indicazioni chimico-fisiche riguardanti il contenuto di acido oleico, polifenoli e vitamine.
Oggi però sullo scaffale si trovano oli a 1,90 / 2,50 € come è possibile se facendo quattro calcoli si evince il contrario? Paradosso, gli italiani spendono più per l’automobile che per la salute. Un chilo d’olio sintetico per il motore dell’auto costa mediamente tra i 5 e i 15 € al kg.
Fonte: Unaprol

sabato 13 agosto 2011

Panel test dell'olio di oliva. Trent'anni di analisi sensoriale.

Sala panel UniBo
Oggi, a trent'anni dai primi studi del Consiglio Oleicolo Internazionale sull'analisi sensoriale dell'olio vergine di oliva, ci si interroga ancora sull'utilità del metodo.
Era infatti il lontano 1981, quando al COI decisero di definire in modo preciso e scientificamente corretto le caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini. Fu così che il Consiglio Oleicolo Internazionale si interrogò sulla possibilità di mettere a punto un metodo che permettesse la valutazione delle caratteristiche organolettiche con approccio "scientifico" ed in linea con gli sviluppi nel campo della standardizzazione dell'analisi sensoriale e in particolare dei progressi compiuti in sede ISO. 
MERCEDES FERNÁNDEZ ALBALADEJO del COI
Fin dal 1982 il Consiglio ha collaborato con istituti e laboratori dei paesi membri alla messa a punto di un metodo per la valutazione organolettica che comprendesse norme relative agli aspetti semantici, fisici, materiali e procedurali. 
Il metodo per la valutazione organolettica dell'olio d'oliva vergine, adottato dal Consiglio nel 1987 (Documenti COI T/20), è stato recepito dall'Unione Europea nel 1991 all'interno di un regolamento più vasto, il "mitico" Reg. (CEE) n. 2568. Nell'ambito delle disposizioni del citato regolamento, fra i metodi di analisi per la verifica e il controllo delle caratteristiche degli oli di oliva, viene definito il metodo di valutazione sensoriale (panel test) delle caratteristiche degli oli di oliva vergini ed extravergini.
Successivamente, ed è storia recente, il COI ha sottoposto a profonda revisione il metodo stesso, giungendo al suo ultimo "release" nel 2011 (approfondimento sul sito www.internationaloliveoil.org).
Ma il metodo funziona? La risposta è si, punto.
L'unica "debolezza", che alcuni detrattori imputano all'impianto della norma sul panel test, può essere attribuita solo al "come" alcuni gruppi di assaggio cosiddetti "d'assalto" vengono formati e "come" attuano il metodo, non al metodo stesso, ispirato al massimo rigore scientifico.
Ma questa è un'altra storia, assaggiatori (e capi panel) non si nasce... O meglio, non basta il famoso "pezzo di carta" per formare un giudice assaggiatore. E sulla questione della indispensabile "formazione continua", il dibattito è ancora aperto.
Ma a dirimere la questione ed a porre precisi paletti ci ha pensato l'Unione Europea in collaborazione con l'onnipresente COI , che al fine di attuare la normativa relativa all'analisi sensoriale dell'olio vergine di oliva ha demandato ai singoli Stati la podestà di organizzare "Comitati di assaggio nazionali".
Questo metodo di analisi prevede che la valutazione di un olio venga eseguita "solamente" da uno specifico "Comitato di assaggio" le cui procedure di costituzione, rigide e severe, sono contenute nel D.M. 30/07/2003 e nella circolare n. H-38 del 12/01/2004 del Ministero delle Politiche Agricole.
Nello specifico, le tipologie di Comitati di assaggio (Panel)  riconosciuti in Italia sono differenti, con compiti - ovviamente - differenti.
1) Panel di assaggiatori, riconosciuti dal Mipaaf, incaricati dell'accertamento ufficiale delle caratteristiche organolettiche degli oli vergini di oliva, - istituiti obbligatoriamente dalla Pubblica Amministrazione, ai sensi dell'art. 4 del Re. (CEE) n. 2568/91, con lo scopo di rispondere alle esigenze dei verifica delle caratteristiche organolettiche degli oli vergini di oliva;
2) Panel di assaggiatori, riconosciuti dal Mipaaf, istituiti da associazioni professionali o interprofessionali - promossi da Enti, Organizzazioni di operatori, da loro Unioni o dall'Interprofessione, costituiti per la valutazione delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini oggetto di scambi commerciali.
3) Panel di assaggiatori riconosciuti dal Consiglio Oleicolo Internazionale costituiti per fornire valutazioni sensoriali nel quadro di contenziosi e controversie relativi a operazioni commerciali internazionali per i quali può essere richiesta l'applicazione della procedura di conciliazione e arbitrato del Consiglio. Il riconoscimento del COI è concesso ai laboratori di analisi sensoriale riconosciuti a livello nazionale dalle autorità competenti. Il riconoscimento ha validità per il periodo 1º novembre - 31 ottobre e l'elenco dei panel riconosciuti viene adottato dal Consiglio nel corso della sessione di novembre.

Elenco dei comitati di assaggio incaricati del controllo ufficiale delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini e degli oli di sansa di oliva riconosciut.
1) COMITATI DI ASSAGGIO INCARICATI DEL CONTROLLO UFFICIALE
CRA – OLI Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia
Dott.ssa Maria Regina Mucciarella - Dott.ssa Luciana Di Giacinto
Viale Petruzzi, 75 - 65013 CITTÀ SANT'ANGELO (PE)
Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari Laboratorio Centrale di Roma
Dott.ssa Rosa Maria Marianella
Via del Fornetto, 85 - 00149 ROMA
Agenzia delle Dogane – Laboratorio Chimico Regionale di Roma
Dott. Gianfranco De Felici
Via M. Carucci, 71 - 00143 ROMA
Ufficio delle Dogane di Bari – Sezione Operativa Laboratorio Chimico
Dott. Matteo Storelli
Sig.ra Monica Ritale
Corso A. De Tullio 1/C - 70122 BARI
Ufficio delle Dogane di Genova – Sezione Operativa Laboratorio Chimico
Dott.ssa Cristina Borgogni
Sig. Gianni Salvatori
Via Rubattino, 6 - 16126 GENOVA
Stazione Sperimentale per le Industrie degli Oli e dei Grassi di Milano
Dott.ssa Silvia Tagliabue
Via Giuseppe Colombo, 79 - 20133 MILANO
Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari ICQRF – Laboratorio Perugia
Dott. Maurizio Ingi
Via della Madonna Alta 138/C-D - 06128 PERUGIA
ARPAT - Agenzia Regionale per la protezione Ambientale della Toscana
Dott. Alberto Tessa, Umberto Aloisi, Gabriele Disperati
Sede legale Via N. Porpora, 22 - 50144 FIRENZE; Sede operativa Via Vallisneri, 6 - 55100 LUCCA
Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari ICQRF - Laboratorio Salerno
Dott. Antonio Raimondo
Via Irno, 11 – 84135 SALERNO
Ufficio delle Dogane di Verona – Sezione Operativa Laboratorio Chimico
Sig. Gianpaolo Fasoli
Via Sommacampagna 61/a – 37137 VERONA
Ufficio delle Dogane di Palermo – Sezione Operativa Laboratorio Chimico
Dott. Salvatore Giuliano e Dr.ssa Rosalia Linda Pipia
Via Francesco Crispi n.143 – 90133 PALERMO

2) COMITATI DI ASSAGGIO PROFESSIONALI ED INTERPROFESSIONALI
pH s.r.l.
Via Sangallo, 29 Località Sambuca Val di Pesa – 50028 TAVARNELLE VAL DI PESA(FI)
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Firenze 1- 2 – 3 – 4 - 5
Palazzo Borsa Merci Volta Mercanti, 1 - 50123 FIRENZE
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Pistoia
Corso S. Fedi, 36 - 51100 PISTOIA
Amministrazione Provinciale di Siena
n. 2 Comitati di assaggio
Via Massetana, 106 – 53100 SIENA
A.PR.OL. - Associazione Produttori Olivicoli di Grosseto
presso la sede del Collegio Toscano degli Olivicoltori “ OL-MA”, località Madonnino 3 – 58100 MONTEPESCALI SCALO (GR)
IM2 - A.L.O. - Associazione Ligure Olivicoltori di Imperia
locali istituiti dalla C.C.I.A.A. di Imperia presso il Frantoio Giramela, via Nazionale 385-389 - IMPERIA
ASSAM-MARCHE Agenzia Servizi Settore Agroalimentari delle Marche
Via Alpi, 21 – 60131 ANCONA
O.N.A.O.O. - C.C.I.A.A. - Imperia
Via Nazionale 385/389, 18100 - IMPERIA
Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Lucca
Frazione S. Gennaro – Via di Celli, 52 – 55012 CAPANNORI (LU)
Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Ragusa
Piazza Libertà – 97100 RAGUSA
SAMER - Azienda Speciale della C.C.I.A.A. di Bari
Via Emanuele Mola, 19 – 70121 BARI
A.M.E.D.O.O. - Associazione Meridionale Estimatori Degustatori Olio di Oliva
corso Cavour, 2 - 70121 BARI
Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Savona
Laboratorio Chimico Merceologico
Regione Rollo, 98 – 17031 ALBENGA (SV)
Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Pescara
Comitato di assaggio LACI srl
Via Conte di Ruvo, 2 - 65127 PESCARA
Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Chieti
Madonna delle Piane Via Fratelli Pomilio - 66100 CHIETI SCALO
ARSSA - Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo Abruzzo - Avezzano
Via Nazionale 38 – 65012 VILLANOVA DI CEPAGATTI (PE)
ASSOPROL – Associazione Produttori Olivicoli della Provincia di Perugia
presso la C.C.I.A.A. di Perugia
Via S. Bartolomeo, 79 – 06135 PONTE S. GIOVANNI (PG)
C.N.O. – Consorzio Nazionale degli Olivicoltori
presso la Finoliva Global Service S.p.A.
Via Torre D’Agera, 11 – 70032 BITONTO (BA)
ARSIAM Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura nel Molise
Piazza Roma, 7 - 86035 LARINO (CB)
Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Napoli
Corso Meridionale, 58 – 80143 NAPOLI
A.PR.OL. Perugia
Associazione Produttori Olivicoli
Via Settevalli 131/f – 06129 PERUGIA
FEDEROLIO 1
Federazione Nazionale del Commercio Oleario
Via Garessio 11/13 – 18100 IMPERIA-ONEGLIA
ARSSA Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura di Mirto Crosia (CS)
Villa Margherita – 88842 CUTRO (KR)
OGEA-CAT Confesercenti s.r.l. – Centro di Assistenza Tecnica alle Imprese
Via dell’Edilizia – 85100 POTENZA
Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Genova
Via Garibaldi, 4 – 16124 GENOVA
Comunità Montana Alta Versilia di Camaiore
55047 SERAVEZZA (LU)
Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Bologna
presso Campus Universitario “Scienze degli Alimenti”
Piazza Goidanich, 60 – 47043 CESENA (FO)
Oliveti d’Italia s.c.p.a.
Via Murge, 57 – 70031 ANDRIA (BA)
Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Roma
Via Appia Nuova 218 – 00183 ROMA
Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Teramo
Via Savini, 48/50 – 64100 TERAMO
Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Caserta
Piazza S. Anna – Palazzo Era – 81100 CASERTA
Regione Autonoma della Sardegna – AGRIS Sardegna – Dipartimento per la Ricerca nella Arboricoltura
Operante S.S.196 Km. 14,250 – 09030 Villasor (CA)
Sede Legale Via Mameli, 126/D - 09123 CAGLIARI
Unione Nazionale Associazioni di Produttori di Olive – UNAPROL Soc.Cons. a r.l.
Via Rocca di Papa 12 – 00179 ROMA
Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Pisa
Piazza Vittorio Emanuele II n. 5 – 56125 PISA
Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Foggia
presso LACHIMER – Laboratorio Polifunzionale delle Imprese – Azienda Speciale della CCIAA di Foggia
via Manfredonia Km. 2,200 – 71100 FOGGIA
Viterbo 1 - Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Viterbo
presso Ce.F.A.S. – Azienda Speciale della CCIAA di Viterbo
viale Trieste 127 – 01100 VITERBO
Viterbo 2 – Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Viterbo
presso Ce.F.A.S. – Azienda Speciale della CCIAA di Viterbo
viale Trieste 127 – 01100 VITERBO
Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Salerno
Via Salvador Allende n.19/21 - 84100 SALERNO
Regione Basilicata – Metapontum Agrobios
S.S. 106 Jonica, Km 448,2 - 75010 METAPONTO (MT)
Regione Siciliana – Unità Operativa Specializzata n. 34
C.da Rio Favara s.n. - 97014 ISPICA (RG)

3) COMITATI DI ASSAGGIO RICONOSCIUTI DAL CONSIGLIO OLEICOLO INTERNAZIONALE.
(periodo dal 1.11.2010 al 31.10.2011)
S.O. Laboratorio Chimico Regionale di Bari Agenzia delle Dogane
C.so De Tullio 1/C - 70122 BARI
CRA – OLI Centro di Ricerca per l’Olivicoltura e l’Industria Olearia
Sede científica di Pescara
Viale Petruzzi, 75 - 65013 C. SANT'ANGELO (PE)
S.O. Laboratorio Chimico Regionale di Genova Agenzia delle Dogane
Via Rubattino n. 6 - 16126 GENOVA
SSOG - Stazione Sperimentale per le Industrie degli Oli e dei Grassi
Via Giuseppe Colombo, 79 - 20133 MILANO
S.O. Laboratorio Chimico Regionale di Palermo Agenzia delle Dogane
Via Francesco Crispi, n. 143 - 90133 PALERMO
Laboratorio di Perugia Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestale Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari
Via Omicini, 161 - 06100 PERUGIA
Laboratorio di Roma Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestale Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari
Via del Fornetto, 85 - 00100 ROMA
S.O. Laboratorio Chimico Regionale di Roma Agenzia delle Dogane
Via M. Carucci, 71 - 00143 ROMA
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestale Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari Laboratorio di Salerno
Via Irno, n. 11 - 84100 SALERNO
S.O. Laboratorio Chimico Regionale di Verona Agenzia delle Dogane
Via Sommacampagna 61/a - 87137 VERONA

Come visto sono tanti, tutti attrezzati e qualificati, i panel ufficiali presenti in Italia e tantissimi gli assaggiatori professionisti che spesso "per la gloria", e guidati da un'innata passione che li lega al mondo dell'olio da olive, operano "gratuitamente" nei sopraelencati comitati di assaggio, chi nella qualità di capo panel, chi di assaggiatore (giudice di analisi sensoriale). Tutte figure necessarie, o meglio indispensabili, per svolgere correttamente i compiti affidati loro dalla normativa.
A quanti lavorano nei comitati auguriamo buon lavoro, mentre a tutti voi, consumatori attenti, un semplice - ma sempre valido - consiglio: diffidate dalle imitazioni.
Dr Antonio G. Lauro

mercoledì 10 agosto 2011

Ministero Agricoltura: gara da due milioni di euro per la promozione dell'olio extravergine di oliva.

Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali - dipartimento delle politiche competitive del mondo rurale e della qualità, ha pubblicato un bando di gara per azioni di informazione e comunicazione rivolta ai cittadini consumatori sulla valorizzazione e la promozione del consumo dell'olio italiano extravergine di oliva di qualità. La gara ha per oggetto la scelta di una società specializzata o di un raggruppamento di impresa cui affidare azioni di informazione e comunicazione rivolte ai cittadini consumatori sulla valorizzazione e la promozione del consumo dell'olio extravergine di oliva di qualità. Il Ministero, in considerazione della centralità del ruolo dell’agricoltura e dell’agroalimentare nella realtà socioeconomica italiana ha previsto delle iniziative finalizzate alla corretta informazione dei cittadini sul giusto modo di alimentarsi. L’obiettivo è di sensibilizzare i consumatori-cittadini ad avere una maggiore consapevolezza nel riconoscere la qualità e le caratteristiche dei prodotti che giornalmente si consumano e una maggiore attenzione nelle scelte alimentari per il benessere presente e futuro. Per quanto riguarda l’olio di oliva, le politiche di differenziazione e di qualificazione, ivi compresa l’etichettatura dell’origine del prodotto, per risultare efficaci e proficui devono essere correlate a una contestuale politica di informazione e comunicazione, che faccia comprendere il valore del prodotto e ritenere giusto il prezzo attribuito. Sul piatto un budget da due milioni di euro per dodici mesi. Le offerte devono pervenire entro il 3 ottobre e le buste saranno aperte il 7 ottobre. Il Ministero si riserva il diritto di non procedere all’aggiudicazione, nel caso in cui nessuna delle offerte presentate venga ritenuta conveniente o idonea in relazione all’oggetto del contratto, o di procedere all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida e di annullare i risultati della procedura qualora ritenga di non avere raggiunto l’obiettivo che si prefiggeva. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del Ministero www.politicheagricole.gov.it.
Fonte: www.pubblicitaitalia.it

martedì 9 agosto 2011

Extravergine di oliva. Partono controlli in ristoranti.

Nella Foto il Ministro Romano
"Presso ristoranti e pizzerie è frequente rilevare che olio dichiarato extravergine di oliva sia, invece, un olio di semi colorato con clorofilla, o che i confezionatori indicati su lattine o bottiglie non esistano o sia diffusamente proposto in oliere senza etichetta". A rilevarlo è il ministro delle Politiche agricole Saverio Romano ritenendo quindi "fondamentale che nei periodi di maggior afflusso turistico, e dunque a più alto rischio, venga rafforzato il controllo per reprimere e prevenire i fenomeni di sofisticazione e contraffazione". Per questo motivo, continua Romano in una nota, "l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari sta effettuando controlli mirati che stanno dando i primi risultati". Il 18 luglio scorso, si ricorda tra l'altro nella nota, sono scattate in tutta Italia sull'olio utilizzato per la preparazione dei pasti e su quello messo a disposizione del cliente presso gli esercizi di ristorazione. L'obiettivo dell'azione straordinaria dell'Ispettorato tutela e repressione frodi, che si concluderà solo il 16 settembre a chiusura della stagione estiva, è quello di verificare i canali di approvvigionamento dell'olio, la rispondenza alla qualità merceologica dichiarata e che lo stesso venga sempre proposto al cliente regolarmente etichettato. Da quando l'azione mirata ha avuto inizio, sottolinea il ministro, sono stati già verificati circa 250 operatori e controllati circa 400 prodotti, in 13 casi è stato necessario procedere al prelievo di un campione per sottoporlo ad analisi chimica. Circa una decina le irregolarità riscontrate. A Bari é stato necessario procedere al sequestro di un prodotto detenuto in latte prive di ogni indicazione obbligatoria riguardante il prodotto contenuto. "L'azione mirata condotta dall'Ispettorato - conclude Romano - evidenzia la necessità di mantenere costante l'attività di controllo lungo tutta la filiera produttiva del settore oleario, dal produttore al consumatore, proprio per garantire e tutelare, a qualsiasi livello, la qualità e la corretta presentazione di un prodotto così importante del patrimonio agroalimentare di molte regioni italiane".

sabato 9 luglio 2011

OLIO: Alta Qualità Europea di UE, Mipaaf e Unaprol, sbarca in Belgio, Danimarca e Paesi Bassi.

Roma – “C’è un Italia che fa bene all’Europa perché migliora la tavola dei consumatori e li aiuta a fare scelte consapevoli negli acquisti di oli extra vergini di oliva”. Lo afferma Massimo Gargano, presidente di Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano in occasione della presentazione del nuovo progetto UE, olio di oliva: alta qualità europea, cofinanziato dalla Commissione europea e dallo Stato Italiano attraverso il Mipaaf, presentato a Roma dal ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, on. Saverio Romano.
“Con questo nuovo sforzo organizzativo – ha aggiunto Gargano - vogliamo raddoppiare il successo della campagna di informazione in Francia, Regno Unito e Germania dove le importazioni e i consumi di oli extra vergini di oliva sono in aumento con particolare riferimento agli oli provenienti dal nostro Paese”.
Il nuovo progetto triennale di promozione e informazione avrà una durata di 36 mesi ed è rivolto agli oltre 32 milioni di consumatori di Belgio, Danimarca e Paesi Bassi. Un mercato con abitudini alimentari diverse da quelle mediterranee. “Per questi nuovi consumatori - ha riferito Gargano - si aprono nuove prospettive di consumo”. Si tratta di una contaminazione positiva che sposta la leva della competizione sull’alta qualità del prodotto garantito dai programmi di tracciabilità della UE. “Merito soprattutto del nostro Paese – ha concluso Gargano – che ha contribuito in maniera considerevole al varo alla norma europea che tutela l’origine obbligatoria dell’olio extra vergine di oliva in etichetta”.