Da: Il Fatto online.
LOCRI - Si è appena concluso, con grande entusiasmo dei partecipanti e soddisfazione da parte dei docenti, un corso di primo livello per la formazione di circa 20 assaggiatori di olio vergine d’oliva presso la bella struttura dell’oleificio CAPOGRECO in c.da Moschetta di Locri. Il corso è stato organizzato dalla CONASCO-OP di Reggio Calabria, nell’ambito delle attività della terza annualità del Programma 2080/05 - Settore 3 Miglioramento della qualità della produzione dell’olio d’oliva. I partecipanti, produttori del settore olivicolo, frantoiani e semplici appassionati, sono stati guidati in questo percorso formativo da esperti analisti sensoriali, i Capi Panel:Rosario FRANCO, Antonio LAURO e Carmelo ORLANDO.
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lunedì 16 febbraio 2009
sabato 14 febbraio 2009
25 nuovi assaggiatori di olio in Calabria.
Locri, 14/02/09 - Oleificio Capogreco. Si è appena conclusa l'attività di formazione del CONASCO-OP di Reggio Calabria nel settore dell'analisi sensoriale, diretta dai capi panel Rosario Franco, Antonio G. Lauro e Carmelo Orlando.
Con il contributo determinante dell'Unione Europea ed attraverso i regolamenti sul miglioramento della qualità della produzione di olio di oliva (Reg. Ce 2080/05), sono stati formati, in Calabria, 25 nuovi assaggiatori di olio extravergine d'oliva.
Chiediamo ad Antonio G. Lauro, panel leader e docente del corso, qualcosa in più sull'attività formativa appena conclusasi.
"Il corso di formazione rivolto a tecnici del settore, imprenditori agricoli e frantoiani - esordisce Lauro - ed organizzato nell'ambito delle attività previste dal programma 2080/05 - Mis. 3.1 3^ annualità, è stato fortemente voluto dal Presidente CONASCO-OP Carmelo Vazzana. Oggi in Calabria c'è una nuova "task force" al servizio della filiera olivicola: 25 giudici di analisi sensoriale di olio vergine di oliva, figure fondamentali per l'effettuazione di una corretta, oggettiva e completa analisi, volta alla reale valutazione qualitativa degli oli."
Dr Lauro, lei che è un analista sensoriale, può dirci qualcosa in più sullo svolgimento del corso? "Ai partecipanti - continua Lauro - è stata offerta la possibilità di apprendere come utilizzare il proprio sistema percettivo per caratterizzare e descrivere oggettivamente le sensazioni degli oli vergini di oliva assaggiati, di riconoscere le principali caratteristiche sensoriali degli oli, utilizzando il metodo di valutazione voluto dall'Unione Europea e dal COI (Consiglio Oleicolo Internazionale). Importanti le sessioni dedicate al sistema normativa per la tutela e ia valorizzazione degli oli di oliva a denominazione di origine e ad indicazione geografica protetta e, infine, la partecipazione all'attività di un Panel di analisi sensoriale dell'olio di oliva per l'effettuazione del Panel Test con il metodo del Panel aperto (attività di formazione continua/confronto) e del Panel chiuso (attività di analisi/certificazione). Nel corso delle molte esercitazioni a cui sono stati sottoposti i futuri "giudici" (assaggio reale di prodotti reali o opportunamente contraffatti), si è proposta la tecnica dell'imparare facendo, aiutandoli nell'applicare subito le tecniche acquisite."
E dopo? Questi nuovi "giudici" come li ha chiamati lei, come potranno mettere in pratica le conoscenze acquisite? "l'attività dell'assaggiatore non si ferma solamente all'analisi sensoriale del prodotto, bensi si spinge fino all'intervento diretto su tutti gli elementi della filiera olivo-olio. Infatti, grazie alle nuove e specifiche competenze, l'assaggiatore può dispensare consigli tecno/pratici atti a ridurre i punti critici della filiera (assistenza tecnica alle fasi produttive aziendali ed alla raccolta; assistenza alle fasi industriali di trasformazione delle olive e di conservazione dell'olio; commercializzazione; ecc.), al fine di ottenere di oli di qualità superiore. L'attività di consulenza specialistica potrà essere fornita da ogni singolo assaggiatore nel corso della propria attività professionale o, meglio, attraverso la partecipazione ad un gruppo costituito di giudici assaggiatori (Panel), coordinati da un Panel Leader (Capo Panel). Le attività del panel, composto da un numero di assaggiotori variabile tra 8 e 12 ed opportunamente formato potrà affrontare e risolvere, con rigoroso approccio scientifico, le differenti problematiche aziendali che stanno alla base di percorsi non virtuosi che, inevitabilmente, allontanano dall'Obiettivo Qualità, tanto importante nelle nuove strategie di mercato. Ma - continua Antonio Lauro - diventare giudice di analisi sensoriale non è il traguardo finale del corsista, piuttosto l'inizio di un percorso di "Formazione Continua". Il prossimo passo, di chi vorrà continuare ad approfondire i temi legati all'analisi sensoriale, sarà quello dell'ulteriore specializzazione che potrà avvenire con la frequenza di un Corso per la certificazione di 20 sedute di assaggio di oli vergini di oliva, o attraverso la partecipazione alle attività di un Panei riconosciuto dal Ministero Agricoltura e dal COI, attestate da uno o più Capi Panel. Tali certificazioni permetteranno l'iscrizione all'Elenco Nazionale dei Tecnici e degli Esperti Assaggiatori di olio vergine ed extravergine di oliva, organismo di tutela della qualifica di assaggiatore di olio vergine d'oliva, istituito dalla Legge 313/98, tenuto presso il Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali e presso le singole Regioni (Circolare MIPA n. 5/1999), primo concreto passo verso il conseguimento del titolo di Assaggiatore Professionale e/o Professionista di olio vergine di oliva."
Con il contributo determinante dell'Unione Europea ed attraverso i regolamenti sul miglioramento della qualità della produzione di olio di oliva (Reg. Ce 2080/05), sono stati formati, in Calabria, 25 nuovi assaggiatori di olio extravergine d'oliva.
Chiediamo ad Antonio G. Lauro, panel leader e docente del corso, qualcosa in più sull'attività formativa appena conclusasi.
"Il corso di formazione rivolto a tecnici del settore, imprenditori agricoli e frantoiani - esordisce Lauro - ed organizzato nell'ambito delle attività previste dal programma 2080/05 - Mis. 3.1 3^ annualità, è stato fortemente voluto dal Presidente CONASCO-OP Carmelo Vazzana. Oggi in Calabria c'è una nuova "task force" al servizio della filiera olivicola: 25 giudici di analisi sensoriale di olio vergine di oliva, figure fondamentali per l'effettuazione di una corretta, oggettiva e completa analisi, volta alla reale valutazione qualitativa degli oli."
Dr Lauro, lei che è un analista sensoriale, può dirci qualcosa in più sullo svolgimento del corso? "Ai partecipanti -
E dopo? Questi nuovi "giudici" come li ha chiamati lei, come potranno mettere in pratica le conoscenze acquisite? "l'attività dell'assaggiatore non si ferma solamente all'analisi sensoriale del prodotto, bensi si spinge fino all'intervento diretto su tutti gli elementi della filiera olivo-olio. Infatti, grazie alle nuove e specifiche competenze, l'assaggiatore può dispensare consigli tecno/pratici atti a ridurre i punti critici della filiera (assistenza tecnica alle fasi produttive aziendali ed alla raccolta; assistenza alle fasi industriali di trasformazione delle olive e di conservazione dell'olio; commercializzazione; ecc.), al fine di ottenere di oli di qualità superiore. L'attività di consulenza specialistica potrà essere fornita da ogni singolo assaggiatore nel corso della propria attività professionale o, meglio, attraverso la partecipazione ad un gruppo costituito di giudici assaggiatori (Panel), coordinati da un Panel Leader (Capo Panel). Le attività del panel, composto da un numero di assaggiotori variabile tra 8 e 12 ed opportunamente formato potrà affrontare e risolvere, con rigoroso approccio scientifico, le differenti problematiche aziendali che stanno alla base di percorsi non virtuosi che, inevitabilmente, allontanano dall'Obiettivo Qualità, tanto importante nelle nuove strategie di mercato. Ma - continua Antonio Lauro - diventare giudice di analisi sensoriale non è il traguardo finale del corsista, piuttosto l'inizio di un percorso di "Formazione Continua". Il prossimo passo, di chi vorrà continuare ad approfondire i temi legati all'analisi sensoriale, sarà quello dell'ulteriore specializzazione che potrà avvenire con la frequenza di un Corso per la certificazione di 20 sedute di assaggio di oli vergini di oliva, o attraverso la partecipazione alle attività di un Panei riconosciuto dal Ministero Agricoltura e dal COI, attestate da uno o più Capi Panel. Tali certificazioni permetteranno l'iscrizione all'Elenco Nazionale dei Tecnici e degli Esperti Assaggiatori di olio vergine ed extravergine di oliva, organismo di tutela della qualifica di assaggiatore di olio vergine d'oliva, istituito dalla Legge 313/98, tenuto presso il Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali e presso le singole Regioni (Circolare MIPA n. 5/1999), primo concreto passo verso il conseguimento del titolo di Assaggiatore Professionale e/o Professionista di olio vergine di oliva."
Olive Oil Tasting in Germania.
Grande affermazione dell'intera filiera olivicola italiana al prestigioso "Olive Oil Tasting", premio mondiale sugli oli extravergini di oliva, organizzato dalla rivista tedesca Der Feinschmecker specializzata in enogastronomia. Sette dei nove premi previsti per le categorie "fruttato leggero", "fruttato medio" e "fruttato intenso", sono andati ad oli extravergini di oliva italiani. Ad majora semper...
venerdì 13 febbraio 2009
Furti e danneggiamenti ad un nuovo impianto di ulivi della cooperativa calabrese di Libera.
Riceviamo e pubblichiamo.
Nuovi furti e danneggiamenti, fortunatamente limitati, contro la Valle del Marro – Libera Terra, la cooperativa sociale agricola di LIBERA costituitasi tre anni fa per il riuso di terreni confiscati alla ‘Ndrangheta nella Piana di Gioia Tauro. Questa volta è stato preso di mira l’uliveto di nuovo impianto realizzato in località Principe di Cordopatri, nella frazione Castellace del Comune di Oppido Mamertina (RC). Nel pomeriggio del 6 febbraio, su segnalazione dei Carabinieri di Castellace, i dirigenti della cooperativa si sono recati sul terreno scoprendo che in una area più nascosta 30 piante di ulivo cultivar ottobratico erano state estirpate e portate via. Gli ignoti malfattori avevano creato un varco tranciando la recinzione in filo spinato e abbattendo alcuni pali in cemento. Probabilmente il timore di essere sorpresi dal locale comando dell’Arma, che sta svolgendo un accurato controllo del territorio con intensi pattugliamenti e ha avviato una proficua collaborazione con la cooperativa, ha convinto gli ignoti ad interrompere il furto e a rinunciare ad altre piante che già erano state slegate dal palo tutore di sostegno ed erano pronte ad essere facilmente sradicate, per via del terreno imbibito dalle abbondanti piogge dei giorni scorsi. Questa circostanza ha scongiurato che il furto e i danni all’uliveto fossero più consistenti, vista la giovane età dell’impianto che è particolarmente vulnerabile ed aggredibile. La cooperativa ha immediatamente sporto denuncia contro ignoti per furto aggravato.
Su quel fondo confiscato, prima della sua assegnazione per finalità sociali, migliaia di piante di ulivo giovane erano andate perse nel tempo per via del lungo stato di abbandono e per l’azione di diversi incendi, probabilmente di natura dolosa. Nella scorsa estate la cooperativa, con l’aiuto dei volontari dei campi di lavoro antimafia “E!state liberi” promossi dall’associazione LIBERA, ha reimpiantato 1355 alberelli di ulivo di ottima qualità su un totale di 8 ettari circa, ripristinando dopo mesi di faticoso lavoro anche il vecchio impianto irriguo.
Già negli anni precedenti la mafia aveva colpito l’azienda biologica sabotandone i mezzi, rubando macchine e attrezzature agricole, devastando strutture, disseminando messaggi minacciosi.
Nuovi furti e danneggiamenti, fortunatamente limitati, contro la Valle del Marro – Libera Terra, la cooperativa sociale agricola di LIBERA costituitasi tre anni fa per il riuso di terreni confiscati alla ‘Ndrangheta nella Piana di Gioia Tauro. Questa volta è stato preso di mira l’uliveto di nuovo impianto realizzato in località Principe di Cordopatri, nella frazione Castellace del Comune di Oppido Mamertina (RC). Nel pomeriggio del 6 febbraio, su segnalazione dei Carabinieri di Castellace, i dirigenti della cooperativa si sono recati sul terreno scoprendo che in una area più nascosta 30 piante di ulivo cultivar ottobratico erano state estirpate e portate via. Gli ignoti malfattori avevano creato un varco tranciando la recinzione in filo spinato e abbattendo alcuni pali in cemento. Probabilmente il timore di essere sorpresi dal locale comando dell’Arma, che sta svolgendo un accurato controllo del territorio con intensi pattugliamenti e ha avviato una proficua collaborazione con la cooperativa, ha convinto gli ignoti ad interrompere il furto e a rinunciare ad altre piante che già erano state slegate dal palo tutore di sostegno ed erano pronte ad essere facilmente sradicate, per via del terreno imbibito dalle abbondanti piogge dei giorni scorsi. Questa circostanza ha scongiurato che il furto e i danni all’uliveto fossero più consistenti, vista la giovane età dell’impianto che è particolarmente vulnerabile ed aggredibile. La cooperativa ha immediatamente sporto denuncia contro ignoti per furto aggravato.
Su quel fondo confiscato, prima della sua assegnazione per finalità sociali, migliaia di piante di ulivo giovane erano andate perse nel tempo per via del lungo stato di abbandono e per l’azione di diversi incendi, probabilmente di natura dolosa. Nella scorsa estate la cooperativa, con l’aiuto dei volontari dei campi di lavoro antimafia “E!state liberi” promossi dall’associazione LIBERA, ha reimpiantato 1355 alberelli di ulivo di ottima qualità su un totale di 8 ettari circa, ripristinando dopo mesi di faticoso lavoro anche il vecchio impianto irriguo.
Già negli anni precedenti la mafia aveva colpito l’azienda biologica sabotandone i mezzi, rubando macchine e attrezzature agricole, devastando strutture, disseminando messaggi minacciosi.
giovedì 12 febbraio 2009
A Rizziconi (RC) Corso di idoneita fisiologica per l'assaggio di olio vergine di oliva.
Il CNO e l'APOR Scarl informano i soci, e quanti sono interessati all'argomento, che nei giorni 20, 21, 23, 24 e 25 febbraio 2009 dalle ore 8,30 alle ore 17,30, si svolgerà il "Corso per assaggiatore di olio vergine di oliva". Per quanti vorranno partecipare al momento formativo l'appuntamento è presso il Palazzo Comunale di Rizziconi (previa iscrizione, posti limitati). Per informazioni ed iscrizione contattate l'APOR di Gioia Tauro al n. 096655790 o mandate una mail a: taster.oil@gmail.com
mercoledì 11 febbraio 2009
I grandi eventi di Oro Giallo, quinto Salone Internazionale dell'olio Extravergine d'oliva
Un fitto programma di iniziative, corsi e dibattiti per divulgare la cultura dell'olio - in collaborazione con Olea. Grande attesa per 'Nuova normativa su etichettatura e confezionamento dell'olio extravergine di oliva'. Da non perdere Il Naso d'Italia – 5° Campionato Nazionale dell'Olfatto 2009 – 1^ Selezione Regionale. Concorso Oli Extra Vergine di Oliva Oro Giallo 2009, organizzato da OLEA, in collaborazione con l'Università di Bologna.
continua...
continua...
lunedì 9 febbraio 2009
Un calabrese in Germania al concorso internazionale del “Der Feinschmecker”.
Sarà Rosario Franco a rappresentare la Calabria al concorso internazionale sugli oli da olive organizzato dalla prestiggiosa rivista tedesca “Der Feinschmecker”. Saranno circa 1200 oli extravergini di oliva che verranno valutati in settimana ad Amburgo, duro banco di prova per le produzioni olearie dell'intero mondo olivicolo. La nostra deontologia non ci permette di tifare per nessuno... anche se... in punta di piedi... piano piano... sottovoce... teniamo per la Calabria.
domenica 8 febbraio 2009
Olio extravergine: buono a "crudo", ottimo nel sugo.
ANSA: ROMA - Non c'è dieta mediterranea senza olio extravergine. Ma non c'è pietanza 'italian style' che non apra discussioni sul migliore utilizzo e la convenienza di utilizzare l'olio d'oliva per cucinare o friggere, oppure a crudo. A sciogliere i dubbi e a svelare i migliori abbinamenti dell'extravergine, anche in vista della prima giornata di 'Orgoglio Mediterranea' che sarà celebrata a Napoli il 28 febbraio nell'ambito del Premio Sirena d'oro, è una ricerca di Raffele Sacchi del dipartimento di Scienza degli Alimenti dell'Università di Napoli Federico II, stampata in occasione del Mese dell'olio Dop in Campania (27 febbraio - 29 marzo). Molti ritengono che l'olio extravergine di alta qualità, osserva il nutrizionista, esprima i suoi pregi soprattutto a crudo, ma questo "é vero solo in parte". In cucina, occorre però tener presente che nell'uso a crudo l'olio presenta il massimo del suo carattere amaro-piccante, per taluni 'primitivo'. In pentola invece, durante la cottura di una pietanza, si perde il carattere amaro, per fenomeni chimici come l'idrolisi dei fenoli complessi. !Il trattamento termico, la cottura quindi - sottolinea Sacchi - può quindi significativamente ammorbidire l'aggressività di un olio extravergine". Lo studio scientifico segnala peraltro che l'olio a contatto con il formaggio o con la ricotta perde la propria carica amara. Gli antiossidanti, dati scientifici alla mano, vengono persi solo in parte a seguito di cottura. Parallelamente però nell'alimento cotto non si ritrovano gli aromi fragranti, erbacei, fruttati dell'olio fresco impiegato, ma profumi attenuati. Il profumo dell'ingrediente-olio si perde dunque, soprattutto se la cottura della pietanza è prolungata. Chi si cimenta ai fornelli assiste, in pratica, a prove d'alchimia. Durante la cottura, ricorda il ricercatore universitario, l'olio solubilizza anche molti degli aromi presenti negli altri ingredienti e contribuisce a formare la 'crosta' nelle fritture, stufati e soffritti. Nelle salse, è l'olio a dare viscosità e cremosità al prodotto. Bene fa, dunque, chi per esperienza utilizza solo in parte l'olio extravergine all'inizio della cottura, per aggiungerne un filo direttamente sul piatto pronto. Per quanto riguarda gli abbinamenti "partner ideale" del pomodoro è proprio l'olio extravergine. "A cotto, il connubio - annuncia, a sorpresa, Sacchi - funziona meglio che a crudo. L'olio protegge i componenti nobili del pomodoro, anche durante lunghe cotture come i ragù, e consente all'organismo di assorbire meglio i carotenoidi del pomodoro. Paradossalmente, si osserva che durante la cottura del sugo o di un ragù l'attività antiossidante della 'pummarola' aumenta. Mentre - avverte il ricercatore - se si utilizza un olio di semi la miscela olio-pomodoro non ha alcun effetto". Promosso a pieno voti il tegame di terracotta, per una cottura lenta e a bassa temperatura del piatto protagonista della commedia di Eduardo De Filippo 'Sabato, domenica e lunedi'. Altra magia dell'olio, conclude il ricercatore, e quella di frenare il potenziale cancerogeno della carni arrostite con una breve marinatura in poco olio erbe e aromi, come dimostra uno studio condotto con l'Università di Lund (Svezia). Sul banco degli imputati va dunque una grigliata di pesce stopposa e asciutta perché oil-free, mentre supera la prova al gusto e degli antiossidanti, un pesce arrostito bene e spennellato di olio, erbe e limone sulla griglia, come tradizione insegna.
sabato 7 febbraio 2009
Ultimi posti per il Corso di Formazione sull'olio EVO
Partirà lunedì 9 febbraio a Locri (RC), il corso per il conseguimento dell'idoneità fisologica all'assaggio di olio vergine di oliva (Corso per assaggiatori di olio). Ultimi posti disponibili. Per maggiori informazioni rimandiamo al post del 4 febbraio (vedi), oppure: conasco@conasco.it, taster.oil@gmail.com.
giovedì 5 febbraio 2009
Concluso il concorso oleario "Oleum Olivarum" di Lamezia T.
Lamezia T. (CZ), 3 febbraio 2009. Si è concluso con la consegna dei premi, nella cornice della ex sala comunale di Sambiase, il quadrangolare previsto nell'ambito della X^ rassegna "Oleum olivarum" premio regionale degli oli di qualità accertata. Le regioni invitate al quadrangolare, Puglia, Sicilia, Basilicata e Calabria, hanno presentato 42 tipologie di olio extravergine di oliva. Tra questi, grazie all'appassionato lavoro del panel giudicante - tra cui il sottoscritto - sono stati individuati e premiati i migliori tre oli. Per la categoria "fruttato intenso" ha conquistato il premio l'olio extravergine di oliva da agricoltura biologica dell'azienda Dattilo di Roberto Ceraudo di Marina di Strongoli (KR), mentre il premio per la categoria "fruttato medio" è stato consegnato all'extravergine Letizia Dop monti Iblei dell'azienda agricola Rollo di Chiaramonte Gulfi (RG). Il premio per la categoria "fruttato leggero" è stato conferito all'olio extravergine Terre Nobili dell'azienda agricola Lidia Matera di Montalto Uffugo (CS). Per il packaging, il premio alla miglior confezione di olio extravergine è stato conferito all'azienda Librandi spa di Cirò Marina (KR).
Per i vincitori della "kermesse" lametina si tratta di riconferme, essendo i loro oli già in passato, premiati in ambito nazionale: l'olio di Roberto Ceraudo nella guida "Gli Extravergini Calabresi", mentre il Letizia di Rollo ha più volte "sbancato" i maggiori premi nazionali, tra i quali il prestigioso "Ercole Olivario" di Spoleto (PG).
Appuntamento adesso alla prossima edizione che, su volere del presidente Sirianni, assumerà rilievo nazionale.
Dr Antonio G. Lauro
Per i vincitori della "kermesse" lametina si tratta di riconferme, essendo i loro oli già in passato, premiati in ambito nazionale: l'olio di Roberto Ceraudo nella guida "Gli Extravergini Calabresi", mentre il Letizia di Rollo ha più volte "sbancato" i maggiori premi nazionali, tra i quali il prestigioso "Ercole Olivario" di Spoleto (PG).
Appuntamento adesso alla prossima edizione che, su volere del presidente Sirianni, assumerà rilievo nazionale.
Dr Antonio G. Lauro
ADOC: dal 1° Luglio obbligo dell'etichetta d'origine
(AGI) - Roma, 3 feb - Dal prossimo primo luglio, in Europa, sara’ obbligatorio indicare in etichetta l’origine degli oli vergini e extravergini d’oliva. In questo modo oli ricavati dalla spremitura di olive spagnole, greche o tunisine non potranno essere spacciati come Made in Italy. Una vittoria dei consumatori, sottolinea l’Adoc. “Una grande vittoria per l’Adoc e i consumatori - commenta Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc - prevedere come obbligatoria l’indicazione del luogo d’origine e’ fondamentale per tutelare la salute e i diritti del consumatore e il Made in Italy. Ora ci auguriamo che anche il disegno di legge sull’etichettatura dei prodotti alimentari presentato dal presidente della Commissione agricoltura del Senato Scarpa Bonazza vada avanti. In Italia si importano prodotti provenienti da altri Paesi europei che non rispettano le severe norme di produzione vigenti nel nostro Paese. Prodotti per cui non e’ garantita ne’ la tracciabilita’ ne’ l’etichettatura e per i quali si utilizzano fitofarmaci o concimi da noi vietati da oltre 20 anni. L’Adoc auspica un’estensione della tutela a livello mondiale. “Ora, il Governo e l’Unione Europea devono lavorare a livello WTO per riuscire a ottenere la tutela delle denominazioni tipiche in tutto il mondo - continua Pileri - non si puo’ rischiare di distruggere un patrimonio gastronomico unico al mondo come quello italiano. Sono noti i commerci equivoci, soprattutto in Usa e in Oceania, che vanno a danneggiare non solo i produttori italiani, ma anche la fama di determinati prodotti che non raggiungono le qualita’ organolettiche degli originali.”(AGI)
mercoledì 4 febbraio 2009
I Tesori svelati della Magna Grecia.
A Bologna, “I Tesori della Magna Grecia – Presentazione della guida agli oli extravergini calabresi”
Bologna, 29 gennaio 2009. La cornice è di quelle importanti, di quelle che ti fanno tremare i polsi: l'Aula Magna della Facoltà di Agraria dell'Alma Mater Studiorum di Bologna.
Competenti e godibili i relatori, con un parterre di tutto rispetto, affollato da studiosi, giornalisti, studenti, ma anche tanti semplici appassionati del gusto, dei saperi e dei sapori.
Mescolati insieme, questi ingredienti hanno permesso di raggiungere, nella kermesse bolognese, la giusta atmosfera, rilassata e familiare di un incontro tra “amici”; con l'olio extravergine di oliva – prim'attore – e 'nduja, salsiccia, capocolli, miele, peperoncino, vino, agrumi e l'insolito bergamotto, splendidi co-protagonisti.
La Calabria “svela” così i propri tesori; spesso sconosciuti, a volte non adeguatamente apprezzati dai consumatori.
Ma è l'olio – lo dicevamo – il protagonista della serata e di lui si è molto parlato.
Dopo la doverosa introduzione da parte del preside della facoltà, prof. Andrea Segrè e del presidente di Prim'Olio Domenico Fazari, si è parlato di olio. Lo si è descritto in tutte le sue specificità, grazie all'oratoria di Rosario Franco – panel leader della Calabria – che ha posto l'accento sull'aspetto della legalità e dell'etica nella filiera olivicola, attraverso la testimonianza del progetto “Libera Terra” di Don Luigi Ciotti ed, entrando nello specifico, grazie alle illuminate parole del professor Giovanni Lercker – eminente studioso delle caratteristiche qualitative degli oli -, di Lorenzo Cerretani e di Tullia Gallina Toschi, tutti dell'Università di Bologna, che si sono soffermati sulle “tecniche” dell'assaggio degli oli da olive.
Ma Bologna, per la Calabria, ha rappresentato un momento di riflessione sul comparto olivicolo-oleario, splendidamente condotto da Roberto Bartolini – giornalista de Il Sole 24 Ore che ha intervistato Antonio Giuseppe Lauro e Carmelo Orlando - analisti sensoriali – e coautori, con Rosario Franco e Walter Cricrì, della guida “Gli extravergini calabresi – Guida agli oli regionali di qualità”.
Per chiudere questo primo incontro tra la Calabria oliandola e l'Università di Bologna, presentato da Marina Zuccoli – direttrice della biblioteca -, Lauro ed Orlando hanno realizzato col concorso attivo del pubblico in sala, un'esperienza di analisi sensoriale, assaggiando le differenti varietà di oli calabresi, ponendo l'accento e soffermandosi sulle peculiarità olfattive e gustative degli oli, sempre più ai vertici mondiali delle speciali classifiche dedicate agli oli extravergini di oliva di qualità accertata.
A tutti gli intervenuti la “generosa” Calabria ha voluto consegnare una “valigetta ricordo”, piena di quei profumi e di quegli odori che evocano terre non troppo lontane, di gente radicata fortemente alle origini, zeppe di favolosi tesori.
Dr Antonio G. Lauro
Bologna, 29 gennaio 2009. La cornice è di quelle importanti, di quelle che ti fanno tremare i polsi: l'Aula Magna della Facoltà di Agraria dell'Alma Mater Studiorum di Bologna.
Competenti e godibili i relatori, con un parterre di tutto rispetto, affollato da studiosi, giornalisti, studenti, ma anche tanti semplici appassionati del gusto, dei saperi e dei sapori.
Mescolati insieme, questi ingredienti hanno permesso di raggiungere, nella kermesse bolognese, la giusta atmosfera, rilassata e familiare di un incontro tra “amici”; con l'olio extravergine di oliva – prim'attore – e 'nduja, salsiccia, capocolli, miele, peperoncino, vino, agrumi e l'insolito bergamotto, splendidi co-protagonisti.
La Calabria “svela” così i propri tesori; spesso sconosciuti, a volte non adeguatamente apprezzati dai consumatori.
Ma è l'olio – lo dicevamo – il protagonista della serata e di lui si è molto parlato.
Dopo la doverosa introduzione da parte del preside della facoltà, prof. Andrea Segrè e del presidente di Prim'Olio Domenico Fazari, si è parlato di olio. Lo si è descritto in tutte le sue specificità, grazie all'oratoria di Rosario Franco – panel leader della Calabria – che ha posto l'accento sull'aspetto della legalità e dell'etica nella filiera olivicola, attraverso la testimonianza del progetto “Libera Terra” di Don Luigi Ciotti ed, entrando nello specifico, grazie alle illuminate parole del professor Giovanni Lercker – eminente studioso delle caratteristiche qualitative degli oli -, di Lorenzo Cerretani e di Tullia Gallina Toschi, tutti dell'Università di Bologna, che si sono soffermati sulle “tecniche” dell'assaggio degli oli da olive.
Ma Bologna, per la Calabria, ha rappresentato un momento di riflessione sul comparto olivicolo-oleario, splendidamente condotto da Roberto Bartolini – giornalista de Il Sole 24 Ore che ha intervistato Antonio Giuseppe Lauro e Carmelo Orlando - analisti sensoriali – e coautori, con Rosario Franco e Walter Cricrì, della guida “Gli extravergini calabresi – Guida agli oli regionali di qualità”.
Per chiudere questo primo incontro tra la Calabria oliandola e l'Università di Bologna, presentato da Marina Zuccoli – direttrice della biblioteca -, Lauro ed Orlando hanno realizzato col concorso attivo del pubblico in sala, un'esperienza di analisi sensoriale, assaggiando le differenti varietà di oli calabresi, ponendo l'accento e soffermandosi sulle peculiarità olfattive e gustative degli oli, sempre più ai vertici mondiali delle speciali classifiche dedicate agli oli extravergini di oliva di qualità accertata.
A tutti gli intervenuti la “generosa” Calabria ha voluto consegnare una “valigetta ricordo”, piena di quei profumi e di quegli odori che evocano terre non troppo lontane, di gente radicata fortemente alle origini, zeppe di favolosi tesori.
Dr Antonio G. Lauro
Corso di idoneità fisiologica per l'assaggio di olio vergine di oliva.
CONASCO-OP informa i soci che dal 9 al 14 febbraio 2009, per sei giorni consecutivi, si svolgerà il corso per assaggiatore di olio d'oliva (primo livello) presso l'Oleificio Capogreco di Contrada Moschetta di Locri (RC). Per info: conasco@conasco.it; aglauro@tiscali.it
CALENDARIO
Lunedì 9 febbraio 14,00 –18,00
Martedì 10 febbraio 09,00-12,00 e 14,00 – 18,00
Mercoledì 11 febbraio 14,00 – 18,00
Giovedì 12 febbraio 09,00-12,00 e 14,00 – 18,00
Venerdì 13 febbraio 09,00-12,00 e 14,00 – 18,00
Sabato 14 febbraio 09,00-12,00 e 14,00 – 18,00
Il corso per la formazione di assaggiatori di olio vergine ed extravergine di oliva (Alleg. XII dei Regolamenti (CE) n. 2568/91, 796/02 e succ. modif., Circolare MiPAF n° 5 del 18/06/99), organizzato dal CONASCO-OP di Reggio Calabria ha il contributo dell’Unione Europea, Mipaaf, Agea.
Al termine del corso, a quanti avranno superato le prove selettive, verrà rilasciato l'attestato di Idoneità Fisiologica valido per l'iscrizione all’Elenco nazionale dei Tecnici ed Esperti assaggiatori degli oli di oliva vergini ed extravergini - Circolare MiPAF n° 5 del 18/06/99 - Reg. (CE) n. 2568/91 - L. 169/92 - Registro regionale.
CALENDARIO
Lunedì 9 febbraio 14,00 –18,00
Martedì 10 febbraio 09,00-12,00 e 14,00 – 18,00
Mercoledì 11 febbraio 14,00 – 18,00
Giovedì 12 febbraio 09,00-12,00 e 14,00 – 18,00
Venerdì 13 febbraio 09,00-12,00 e 14,00 – 18,00
Sabato 14 febbraio 09,00-12,00 e 14,00 – 18,00
Il corso per la formazione di assaggiatori di olio vergine ed extravergine di oliva (Alleg. XII dei Regolamenti (CE) n. 2568/91, 796/02 e succ. modif., Circolare MiPAF n° 5 del 18/06/99), organizzato dal CONASCO-OP di Reggio Calabria ha il contributo dell’Unione Europea, Mipaaf, Agea.
Al termine del corso, a quanti avranno superato le prove selettive, verrà rilasciato l'attestato di Idoneità Fisiologica valido per l'iscrizione all’Elenco nazionale dei Tecnici ed Esperti assaggiatori degli oli di oliva vergini ed extravergini - Circolare MiPAF n° 5 del 18/06/99 - Reg. (CE) n. 2568/91 - L. 169/92 - Registro regionale.
sabato 31 gennaio 2009
I Tesori della Magna Grecia
I Tesori della Magna Grecia – Presentazione della guida agli oli extravergini Calabresi.
Primolio, con i suoi percorsi articolati di promozione e valorizzazione degli oli extra vergini d’oliva di Calabria, intende mettere in risalto la qualità del prodotto, sia attraverso la pratica dimostrazione dei miglioramenti ottenibili con la meccanizzazione integrale delle operazioni colturali, sia creando degli appositi momenti di approfondimento sulle varie tematiche che interessano questo affascinante mondo dell’olio. La manifestazione promossa da Prim’olio - Saperi e Sapori, con il supporto tecnico dell’Olearia San Giorgio, vede coinvolti numerosi istituti di ricerca tra cui: la Facoltà di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’Istituto Sperimentale per l’Olivicoltura di Cosenza e la Facoltà di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (cn) e la Facoltà di Agraria di Bologna, dove il 29 gennaio 2009 in una conferenza appositamente dedicata dal titolo “I Tesori della Magna Grecia – Presentazione della guida agli oli extravergini calabresi”, saranno illustrate le peculiarità dell’olivicoltura calabrese. Introdurranno i lavori: il Preside della Facoltà, Prof. Andrea Segre, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria On. Prof. Mario Pirillo e il Presidente dell’Associazione Primolio Domenico Fazari. Gli interventi saranno a cura del Dr, Rosario Franco, del Dr. Antonio Lauro, del Dr. Carmelo Orlando, del Prof. Giovanni Lercker, del Dr. Roberto Bartolini, del Dr. Lorenzo Cerretani e della Dr.ssa Tullia Gallina Toschi. Presenterà i lavori la Dr.ssa Marina Zuccoli Direttrice della Biblioteca Centralizzata di Agraria. Tutta l’iniziativa ha un particolare significato per ciò che concerne l’aspetto dell’informazione, in quanto è prioritariamente finalizzata a migliorare il bagaglio delle conoscenze tecnico scientifiche degli addetti ai lavori. Partendo anche dall’esemplare esperienza della Valle del Marro – Libera Terra, che gestisce per finalità sociali circa 80 ettari di terreni (in prevalenza oliveti) confiscati alla mafia, i relatori proporranno spunti di riflessione e, soprattutto, di operatività per l’attuazione, nel campo olivicolo, di virtuosi modelli di sostegno, a favore di scelte imprenditoriali etiche e socialmente responsabili, da parte degli enti del governo del territorio, dei circuiti bancari (finanza etica), delle organizzazioni di produttori, dei soggetti della distribuzione commerciale e degli altri settori del sistema dei servizi. Grazie agli organizzatori, da questa importante iniziativa, è possibile trasmettere agli operatori del settore e non, rilevanti indicazioni di tipo tecnico, economico e politico che sicuramente incideranno positivamente su quelle che sono le prospettive future dell’olivicoltura e dell’olio extra vergine d’oliva calabrese.
Primolio, con i suoi percorsi articolati di promozione e valorizzazione degli oli extra vergini d’oliva di Calabria, intende mettere in risalto la qualità del prodotto, sia attraverso la pratica dimostrazione dei miglioramenti ottenibili con la meccanizzazione integrale delle operazioni colturali, sia creando degli appositi momenti di approfondimento sulle varie tematiche che interessano questo affascinante mondo dell’olio. La manifestazione promossa da Prim’olio - Saperi e Sapori, con il supporto tecnico dell’Olearia San Giorgio, vede coinvolti numerosi istituti di ricerca tra cui: la Facoltà di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’Istituto Sperimentale per l’Olivicoltura di Cosenza e la Facoltà di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (cn) e la Facoltà di Agraria di Bologna, dove il 29 gennaio 2009 in una conferenza appositamente dedicata dal titolo “I Tesori della Magna Grecia – Presentazione della guida agli oli extravergini calabresi”, saranno illustrate le peculiarità dell’olivicoltura calabrese. Introdurranno i lavori: il Preside della Facoltà, Prof. Andrea Segre, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria On. Prof. Mario Pirillo e il Presidente dell’Associazione Primolio Domenico Fazari. Gli interventi saranno a cura del Dr, Rosario Franco, del Dr. Antonio Lauro, del Dr. Carmelo Orlando, del Prof. Giovanni Lercker, del Dr. Roberto Bartolini, del Dr. Lorenzo Cerretani e della Dr.ssa Tullia Gallina Toschi. Presenterà i lavori la Dr.ssa Marina Zuccoli Direttrice della Biblioteca Centralizzata di Agraria. Tutta l’iniziativa ha un particolare significato per ciò che concerne l’aspetto dell’informazione, in quanto è prioritariamente finalizzata a migliorare il bagaglio delle conoscenze tecnico scientifiche degli addetti ai lavori. Partendo anche dall’esemplare esperienza della Valle del Marro – Libera Terra, che gestisce per finalità sociali circa 80 ettari di terreni (in prevalenza oliveti) confiscati alla mafia, i relatori proporranno spunti di riflessione e, soprattutto, di operatività per l’attuazione, nel campo olivicolo, di virtuosi modelli di sostegno, a favore di scelte imprenditoriali etiche e socialmente responsabili, da parte degli enti del governo del territorio, dei circuiti bancari (finanza etica), delle organizzazioni di produttori, dei soggetti della distribuzione commerciale e degli altri settori del sistema dei servizi. Grazie agli organizzatori, da questa importante iniziativa, è possibile trasmettere agli operatori del settore e non, rilevanti indicazioni di tipo tecnico, economico e politico che sicuramente incideranno positivamente su quelle che sono le prospettive future dell’olivicoltura e dell’olio extra vergine d’oliva calabrese.
Dr Rosario Franco
mercoledì 31 dicembre 2008
mercoledì 12 novembre 2008
L’Università di Scienze Gastronomiche alla scoperta dell’olio migliore
Dal 10 al 15 novembre l’olio è al centro dello stage tematico “Oliogastronomico” degli studenti del terzo anno dell’Università di Scienze Gastronomiche.
Lo stage inizia per tutti i ragazzi con una lezione teorica in aula nella sede di Pollenzo, tenuta dal dott. Paolo Bondioli (Stazione Sperimentale per le Industrie degli oli e dei grassi), docente dell’Università a Colorno e prosegue con visite ad aziende e realtà artigianali sul territorio. Quattro gruppi di studenti trascorrono cinque giorni alla scoperta della produzione olearia in Toscana, Umbria, Puglia, Calabria.
Continua...
Lo stage inizia per tutti i ragazzi con una lezione teorica in aula nella sede di Pollenzo, tenuta dal dott. Paolo Bondioli (Stazione Sperimentale per le Industrie degli oli e dei grassi), docente dell’Università a Colorno e prosegue con visite ad aziende e realtà artigianali sul territorio. Quattro gruppi di studenti trascorrono cinque giorni alla scoperta della produzione olearia in Toscana, Umbria, Puglia, Calabria.
Continua...
giovedì 6 novembre 2008
Primolio 2008: convegno "etica e legalità nella filiera olivicolo-olearia" .
Il convegno avrà luogo il 07 settembre 2008 presso la Sala Congressi Banca Credito Cooperativo in Via Sandro Pertini n.18 a Cittanova. È necessario rilanciare e diffondere, nel settore agricolo ed in particolare in quello olivicolo, la dimensione “etica” del concetto di sviluppo economico, evidenziando, valorizzando e sostenendo gli esempi di percorsi di legalità, sostenibilità e solidarietà che definiscono il comportamento socialmente responsabile dell’impresa. Per quanto riguarda la regione calabrese, va sottolineata l’esemplarità della cooperativa sociale agricola Valle del Marro – Libera Terra, la cui azione di recupero dei terreni agricoli confiscati alla mafia (in prevalenza uliveti) intende radicare sul territorio una concezione “etica” dell’impresa che, oltre a porsi obiettivi di qualità delle proprie produzioni per competere sul mercato, si fa promotrice nel territorio di un sistema di relazioni etiche, che puntano a promuovere una diffusa cultura della legalità e della responsabilità, per un miglioramento della qualità della vita dell’intera comunità.
L’economia creata dalle cooperative di “Libera Terra” sui beni confiscati, investe la possibilità di accrescere il “capitale sociale” e costruire reti di fiducia e di legalità, per combattere il fenomeno della diffusione dell’illegalità mafiosa.
E’ un’economia virtuosa che coinvolge i soggetti sani del territorio, che offrono servizi legati all’acquisto di materie prime, macchine ed attrezzature e servizi di lavorazione, trasformazione e confezionamento dei prodotti. Un’economia che si basa su un innovativo metodo di lavoro, capace di rispondere pienamente alla necessità di fornire supporto e servizi finalizzati allo sviluppo ed al consolidamento di tali iniziative imprenditoriali. Tali imprese sociali, infatti, partendo da una bassa capitalizzazione e dovendo affrontare tutte le problematiche gestionali dei beni confiscati, possono perseguire i loro scopi di creazione di occupazione, qualità delle produzioni, immissione dei prodotti sul mercato e infine reale liberazione ed emancipazione dell’individuo e della comunità da ogni forma di oppressione mafiosa, solo se adeguatamente sostenute nella fase di start-up. Per questo negli anni si è costituito, attorno a queste realtà, un cordone di solidarietà e di impegno che ha visto convergere, con efficaci azioni di sostegno, l’iniziativa di circuiti bancari (finanza etica), enti di promozione economica, partner commerciali ed imprese del territorio per fare del bene confiscato una risorsa per lo sviluppo dell’intero circuito socio-economico.
La rete dei partners del progetto “Libera Terra “ in Calabria può essere un fattore di contaminazione positiva del territorio e un elemento di forza per promuovere modelli di strutturazione di filiere etiche e trasparenti, che sono la risposta più efficace sia alle esigenze della sicurezza alimentare, sia ai problemi di un territorio e di un’economia dove spesso le dinamiche d'impresa non sono estranee alla logica criminale dell'associazione mafiosa.
Le buone pratiche d’impresa devono essere accompagnate inevitabilmente da buone pratiche di governo del territorio e di equa distribuzione delle risorse pubbliche. Sono indispensabili scelte politiche caratterizzate da coerenza di interventi e da strategie di ampia durata, che valorizzino e favoriscano le aziende agricole eticamente orientate, che hanno scelto di praticare un percorso fatto di sfide e responsabilità, facendosi promotori di un’attenzione quotidiana, critica e propositiva alle questioni di uno sviluppo legale, equo e sostenibile del territorio.
Nella 9° edizione 2008 di PrimOlio (Giornate internazionali per la valorizzazione dell’olivicoltura mediterranea) l’Associazione “Saperi e Sapori” e la Cooperativa “Valle del Marro – Libera Terra” organizzano il convegno “Etica e legalità nella filiera olivicola-olearia” che intende promuovere i principi della legalità e della qualità nella filiera suddetta.
Partendo dai risultati raggiunti nell’ambito dell’ esperienza dell’impresa sociale Valle del Marro – Libera Terra, i relatori proporranno spunti di riflessione e, soprattutto, di operatività che abbiano come perno l’attuazione, nel campo olivicolo, di virtuosi modelli di relazioni e reti sociali, basati sull’assunzione di specifici impegni da parte dei responsabili del governo del territorio e dei soggetti della produzione, del consumo, della finanza e del commercio.
Il convegno sarà l’occasione per rilanciare l’impegno del partenariato istituzionale, sociale ed economico a favore della cooperativa Valle del Marro – Libera Terra, ma anche per elaborare nuove forme di partenariato, sinergie e complementarità per lo sviluppo di imprese etiche e di forte responsabilità sociale e il miglioramento del contesto economico e sociale. E’ necessario stimolare la creazione di nuove reti e rafforzare quelle esistenti per favorire alleanze durature e trasversali ai vari settori e attori della società.
Il convegno si chiuderà con la presentazione di una bozza di “Carta degli impegni”, un documento che produca sviluppi pratici grazie alla sua specificità e alla presenza di obiettivi concreti verificabili a breve termine, nella convinzione che solo una sinergia ampia e duratura fra le varie componenti della società, dell’economia e dell’amministrazione pubblica possa portare a varare opportuni strumenti per favorire il cambiamento virtuoso del sistema economico-sociale a livello locale.
PROGRAMMA
07 Novembre 2008
Sala Congressi Banca Credito Cooperativo, Cittanova (RC)
Convegno: “Etica e legalità nella filiera olivicola-olearia”
15.30 Apertura dei lavori
Introduzione: Domenico Fazari - Associazione Saperi e Sapori
Relazioni:
• Giacomo Zappia - Valle della Marro – Libera Terra
• Franco Ferrarini - Fondazione Tertio Millennio
• Marco Reggio - Federcasse
• Turiddo Campaini - Unicoop Firenze
Interventi programmati
• Antonino De Masi - DE MASI Costruzione srl
• Domenico Fazio - Alfa Laval impianti oleari
• Carmelo Vazzana - Unasco
• Claudio Di Rollo - Consorzio nazionale di Olivicoltori
• Ranieri Filo della Torre - Unaprol
• Stefano Poeta - Federazione Agronomi Regione Calabria
Conclusioni:
• Mario Pirillo - assessore agricoltura Regione Calabria
• Marco Vitale - economista e consulente d’impresa
Coordina i lavori:
Alessandro Mastrantonio - coordinatore editoriale di Agrisole
L’economia creata dalle cooperative di “Libera Terra” sui beni confiscati, investe la possibilità di accrescere il “capitale sociale” e costruire reti di fiducia e di legalità, per combattere il fenomeno della diffusione dell’illegalità mafiosa.
E’ un’economia virtuosa che coinvolge i soggetti sani del territorio, che offrono servizi legati all’acquisto di materie prime, macchine ed attrezzature e servizi di lavorazione, trasformazione e confezionamento dei prodotti. Un’economia che si basa su un innovativo metodo di lavoro, capace di rispondere pienamente alla necessità di fornire supporto e servizi finalizzati allo sviluppo ed al consolidamento di tali iniziative imprenditoriali. Tali imprese sociali, infatti, partendo da una bassa capitalizzazione e dovendo affrontare tutte le problematiche gestionali dei beni confiscati, possono perseguire i loro scopi di creazione di occupazione, qualità delle produzioni, immissione dei prodotti sul mercato e infine reale liberazione ed emancipazione dell’individuo e della comunità da ogni forma di oppressione mafiosa, solo se adeguatamente sostenute nella fase di start-up. Per questo negli anni si è costituito, attorno a queste realtà, un cordone di solidarietà e di impegno che ha visto convergere, con efficaci azioni di sostegno, l’iniziativa di circuiti bancari (finanza etica), enti di promozione economica, partner commerciali ed imprese del territorio per fare del bene confiscato una risorsa per lo sviluppo dell’intero circuito socio-economico.
La rete dei partners del progetto “Libera Terra “ in Calabria può essere un fattore di contaminazione positiva del territorio e un elemento di forza per promuovere modelli di strutturazione di filiere etiche e trasparenti, che sono la risposta più efficace sia alle esigenze della sicurezza alimentare, sia ai problemi di un territorio e di un’economia dove spesso le dinamiche d'impresa non sono estranee alla logica criminale dell'associazione mafiosa.
Le buone pratiche d’impresa devono essere accompagnate inevitabilmente da buone pratiche di governo del territorio e di equa distribuzione delle risorse pubbliche. Sono indispensabili scelte politiche caratterizzate da coerenza di interventi e da strategie di ampia durata, che valorizzino e favoriscano le aziende agricole eticamente orientate, che hanno scelto di praticare un percorso fatto di sfide e responsabilità, facendosi promotori di un’attenzione quotidiana, critica e propositiva alle questioni di uno sviluppo legale, equo e sostenibile del territorio.
Nella 9° edizione 2008 di PrimOlio (Giornate internazionali per la valorizzazione dell’olivicoltura mediterranea) l’Associazione “Saperi e Sapori” e la Cooperativa “Valle del Marro – Libera Terra” organizzano il convegno “Etica e legalità nella filiera olivicola-olearia” che intende promuovere i principi della legalità e della qualità nella filiera suddetta.
Partendo dai risultati raggiunti nell’ambito dell’ esperienza dell’impresa sociale Valle del Marro – Libera Terra, i relatori proporranno spunti di riflessione e, soprattutto, di operatività che abbiano come perno l’attuazione, nel campo olivicolo, di virtuosi modelli di relazioni e reti sociali, basati sull’assunzione di specifici impegni da parte dei responsabili del governo del territorio e dei soggetti della produzione, del consumo, della finanza e del commercio.
Il convegno sarà l’occasione per rilanciare l’impegno del partenariato istituzionale, sociale ed economico a favore della cooperativa Valle del Marro – Libera Terra, ma anche per elaborare nuove forme di partenariato, sinergie e complementarità per lo sviluppo di imprese etiche e di forte responsabilità sociale e il miglioramento del contesto economico e sociale. E’ necessario stimolare la creazione di nuove reti e rafforzare quelle esistenti per favorire alleanze durature e trasversali ai vari settori e attori della società.
Il convegno si chiuderà con la presentazione di una bozza di “Carta degli impegni”, un documento che produca sviluppi pratici grazie alla sua specificità e alla presenza di obiettivi concreti verificabili a breve termine, nella convinzione che solo una sinergia ampia e duratura fra le varie componenti della società, dell’economia e dell’amministrazione pubblica possa portare a varare opportuni strumenti per favorire il cambiamento virtuoso del sistema economico-sociale a livello locale.
PROGRAMMA
07 Novembre 2008
Sala Congressi Banca Credito Cooperativo, Cittanova (RC)
Convegno: “Etica e legalità nella filiera olivicola-olearia”
15.30 Apertura dei lavori
Introduzione: Domenico Fazari - Associazione Saperi e Sapori
Relazioni:
• Giacomo Zappia - Valle della Marro – Libera Terra
• Franco Ferrarini - Fondazione Tertio Millennio
• Marco Reggio - Federcasse
• Turiddo Campaini - Unicoop Firenze
Interventi programmati
• Antonino De Masi - DE MASI Costruzione srl
• Domenico Fazio - Alfa Laval impianti oleari
• Carmelo Vazzana - Unasco
• Claudio Di Rollo - Consorzio nazionale di Olivicoltori
• Ranieri Filo della Torre - Unaprol
• Stefano Poeta - Federazione Agronomi Regione Calabria
Conclusioni:
• Mario Pirillo - assessore agricoltura Regione Calabria
• Marco Vitale - economista e consulente d’impresa
Coordina i lavori:
Alessandro Mastrantonio - coordinatore editoriale di Agrisole
martedì 4 novembre 2008
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