Una maniera originale per far stringere nuove  amicizie tra antichi territori.
Il luogo: San  Faustino di Pietralunga (Perugia – Umbria) presso l'affascinante  ’Abbazia di San Faustino', sorta nel XIII secolo, trasformata in  quartier generale di una brigata partigiana durante il secondo conflitto  mondiale ed oggi resort di lusso.
I due contendenti:  la  Calabria ,  con lo Chef Executive Enzo Cannatà per il ristorante l'Oasi  dell'Oasi Village di Reggio Calabria e l'Umbria con il  giovane Chef Lorenzo Cantoni (il cuoco più giovane del  Girogustando in Umbria) per il ristorante Il Priore dell'Abbazia di San Faustino - Luxury Country  House di Pietralunga (PG).
Gran  bella idea quella dell'equipe di ‘Girogustando in Umbria’ di  mettere a confronto le tipicità enogastronomiche di due territori così  lontani geograficamente, ma oggi, grazie all'olio extravergine di oliva,  molto più vicini tra loro.
Il 28  aprile 2010, alle ore 20.00, l'Abbazia di San Faustino ha portato in  scena una straordinaria esperienza gastronomica con la cena di  gemellaggio tra la cucina umbra e quella calabrese, attraverso un menù  ‘a quattro mani’, che ha provato – riuscendovi appieno -   ad abbinare le tradizioni della cucina umbra e di quella  calabrese.
Il pretesto nasce  dalla considerazione che Umbria e Calabria rappresentano, nel vasto  mondo dell'olio extravergine di alta qualità, due realtà differenti, ma  parimenti importanti, caratterizzate da produzione di oli di alto  pregio, come spesso evidenziato nei maggiori concorsi internazionali  dedicati alle eccellenze del settore oleario.
A far da arbitro, al particolarissimo gemellaggio  gastronomico, è stato chiamato Antonio G. Lauro – assaggiatore  professionista di olio e panel leader – che, prima della cena, ha  presentato brevemente gli oli scelti per i due menù, portando prima in  scena un'esperienza di analisi sensoriale e poi, attraverso un ‘gioco’  sull’olio, ha messo alla prova ‘i sensi’ degli ospiti, sottoponendoli ad  un test di 'riallineamento' dei campioni, basato esclusivamente  sull'utilizzo dei sensi e sulle differenze tra gusto e olfatto di alcuni  pregiati oli extravergine in degustazione.
Ai trenta vincitori del gioco Antonio Lauro  ha consegnato altrettante bottiglie di olio extravergine di oliva –  calabrese ed umbro – messe a disposizione dalle aziende Librandi  Pasquale, Olearia San Giorgio, Oleificio Torchia e  dall'Abbazia San Faustino.
I menù:
Dopo  l'aperitivo, servito nella chiesetta sconsacrata dell'Abbazia, dai due  Chef è stato proposto, quale antipasto, una delizia di  stoccafisso su schiacciata di patate silane, vela di pane antico  tostato e vellutata di olio extravergine ‘L’Ottobratico’ (Chef Cannatà) e  panzanellina scomposta di erbette selvatiche e ciauscuolo  di cetrioli con nero di Pietralunga (Chef Cantoni).
Gli oli scelti: l'Ottobratico  dell’Olearia San Giorgio di San Giorgio M. (RC), proviene da un’antica e  prestigiosa varietà di olive calabrese, l’Ottobratica e l'olio  dell'Azienda Mannelli di Bettona.
Per l'Umbia, il primo  piatto è stato la passatina ristretta di ceci e rosmarino con  spuma di caprino e olio a crudo il “Benedettino” dell'Azienda Trampetti  di Trevi, mentre la Calabria ,  ha risposto con la caratteristica pasta ‘Fileja’ con pesce  spada, melanzana, pomodorino e basilico, profumati al finocchietto  selvatico e mentuccia con aroma della ‘Nocellara del Belice’  dell’Azienda Librandi Pasquale di Vaccarizzo Albanese (CS), che ha  evidenziato e valorizzato appieno il piatto proposto da Cannatà. 
Quale secondo piatto la Calabria , ha  fatto servire una rollatina di spatola all’arancia, con caponata  di verdure e patate del vecchio borgo con l’amaro di Carolea, prodotto  dall’Oleificio dei Fratelli Torchia di Tiriolo (CZ), tenue e delicato  all’olfatto, ma forte e deciso al gusto, mentre il Bitok di faraona  spoletina farcita con salsiccia, porcini e tartufo, accompagnata con  cipollina di Cannara caramellata al Sagrantino e mattonellina di bieta,  è stato impreziosito dall'extravergine di Villa Fibbino di Piegaro.
Interessanti e completi i dessert  proposti, dai tozzetti norcini con aspic di vinsanto e crema di  zafferano ai ‘Profumi di Calabria’, composto da cioccolatino  al peperoncino, semifreddo alle mandorle, ricotta con  cialda e delizia al bergamotto con gelo di  liquirizia.
Al termine della cena lo Chef Enzo  Cannatà ha voluto sorprendere tutti, proponendo un originalissimo 'gelato  all'extravergine' servito con l'olio ‘Terre di San Mauro’  dell’Olearia San Giorgio.
Meritato l'applauso finale riservato ai protagonisti della  serata dai clienti del ristorante, trai i quali spiccava una nutrita  delegazione dell'associazione calabresi nel mondo. 
Gli chef, dopo aver presentato il  maìtre della serata, Gianluca Casagrande, e le rispettive brigate di  cucina utilizzate per la realizzazione dell'impegnativa serata, hanno  spiegato i motivi di base che hanno dettato le scelte dei loro menù.
Un menù in linea con la più  antica tradizione calabrese,  spiega Cannatà, con il pesce che sta alla base di molta cucina della  Calabria a farla da padrona e con il bergamotto, graditissimo  ospite. Scelta di un menù contadino 'povero' per Cantoni, coi  prodotti tipici dell'Umbria, rivisitato col cuore e con la grazia  propria del giovane chef umbro.
Cosa dire: esperimento riuscito!
di Antonio G.  Lauro (C)


















