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mercoledì 14 dicembre 2011

Sudafrica: olivicoltura in crescita.

In Sudafrica l’olivicoltura è in costante crescita sia per le olive da mensa che per quelle da olio. Ogni anno vengono impiantati nuovi olivi e si calcola che le aziende olivicole si sviluppino ad un tasso annuo del 20% raddoppiando in dimensioni ogni quattro-cinque anni. Una produzione annua di 1.200 tonnellate di olio può sembrare insignificante se confrontata con i volumi di Spagna e Italia, ma è sufficiente a soddisfare il 20% del fabbisogno interno. Nel 2010 sono state importate 6.000 tonnellate di olio d’oliva, per un valore di circa 16 milioni di euro.
La maggior parte degli uliveti è situata nella regione di Western Cape che vanta un clima temperato mediterraneo, ideale per questa coltura. L’elevata disponibilità di manodopera fa sì che la raccolta avvenga manualmente, pertanto le olive arrivano al frantoio intatte, non danneggiate da agevolatori meccanici. La raccolta dipende dalle condizioni ambientali ed ha luogo in genere tra marzo e luglio.
SA Olive, l’associazione che tutela gli interessi di un centinaio di olivicoltori sudafricani, sta conducendo una campagna di educazione nei confronti della popolazione per far comprendere ai sudafricani le caratteristiche che rendono un olio d’oliva un olio di qualità e per espandere l’uso dell’olio d’oliva facendo leva sulle sua proprietà salutistiche.
Ha pubblicato recentemente un Disciplinare basato sugli standard di qualità internazionali, adeguandosi al quale i produttori sono autorizzati ad applicare sul loro olio un sigillo che riporta la data di estrazione e attesta la conformità agli standard fissati dall’associazione. Ed i risultati in termini di conquista della fiducia dei consumatori si stanno facendo sentire. I sudafricani sono sempre più consapevoli delle proprietà salutistiche e delle possibilità di utilizzo dell’olio d’oliva ed apprezzano in maniera crescente gli extravergini prodotti nel loro Paese. I consumi annui di olio d’oliva hanno superato i 3,5 milioni di litri, con una domanda interna che aumenta intorno al 20% l’anno per l’olio e al 10% per le olive.
Gli oli sudafricani si classificano oggi tra i migliori del mondo e conquistano premi nei concorsi internazionali di qualità. Il primo premio assegnato ad un olio sudafricano risale al 1907, quando il primo olio d’oliva prodotto in Sud Africa da un certo Mr Minaar di Paarl conquistò il titolo di “Miglior olio d’oliva dell’Impero Britannico”. Era molto probabilmente anche l’unico, a quei tempi... Ultimo in ordine di tempo è il premio Medaglia d’Oro “Best of class 2011” per la categoria Fruttato Intenso conquistato ai Los Angeles EVOO Awards dall’extravergine “Andante” prodotto dalla Morgenster Estate da olive Nocellara del Belice. L’azienda si è aggiudicata anche la Medaglia d’Argento nella categoria Fruttato Medio.
Dr Antonio G. Lauro

martedì 13 dicembre 2011

L'olio extravergine d'oliva, prodotto che unisce.

150 Unità d'Italia: 'Primato al Senato. L'olio extravergine d'oliva, prodotto che unisce'.
Sala Maccari, Palazzo Madama - Mercoledì 14 dicembre ore 12.30
L'olio extra vergine d'oliva, simbolo dell'unità nazionale e del 'Made in Italy' nel mondo, sarà al centro dell'iniziativa promossa da Colomba Mongiello, componente del Consiglio di Presidenza del Senato della Repubblica, che si terrà mercoledì 14 dicembre alle 12.30 nella Sala Maccari di Palazzo Madama e alla quale interverranno il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, il presidente dell'Unaprol (Consorzio olivicolo italiano), Massimo Gargano, e l'assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia e coordinatore della Commissione Agricoltura della Conferenza Stato-Regioni, Dario Stefano.
'Primato al Senato. L'olio extravergine d'oliva, prodotto che unisce', iniziativa promossa nell'ambito delle celebrazioni per il 150 anni dell'Unità d'Italia, sarà l'occasione, spiega Mongiello, ''per riaffermare il sostegno ad un comparto vitale per la valorizzazione dei territori e dei prodotti di eccellenza, motore di un settore economico che, soprattutto in questa fase, va tutelato e incoraggiato con misure specifiche per stimolare la migliore produzione delle aziende olivicole con programmi di promozione nei mercati esteri contrastando le falsificazioni''.
L'incontro, realizzato con la collaborazione dell'Unione europea, dello Stato italiano e di Unaprol ''si svolge - prosegue Mongiello - a pochi giorni dall'approvazione all'unanimità da parte dell'Assemblea di Palazzo Madama di una mozione per la valorizzazione dei prodotti vitivinicoli e olivicoli italiani. Un segno importante di attenzione''.
Nel corso dell'iniziativa sarà possibile conoscere i molteplici aspetti di un prodotto di eccellenza che proprio per la sua varietà - nel territorio italiano vivono oltre 350 varietà diverse di olive - rappresenta, da una parte un elemento identitario dall'altra concorre, insieme ad altri prodotti e manufatti, a rappresentare l'alta qualità italiana nel mondo.

OLIO – nuovo progetto alta qualità UE, Mipaaf e Unaprol, sbarca in USA E CANADA.

“Per le imprese olivicole italiane che hanno fatto la scelta dell’alta qualità legata ai territori di produzione si aprono nuove prospettive commerciali in Stati Uniti e Canada. Lo sottolinea Massimo Gargano presidente di Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano che commenta positivamente il via libera dell’Unione Europea ad un nuovo progetto proposto da Unaprol e Mipaaf e cofinanziato dalla stessa UE.
Il progetto prevede sei milioni di € circa di investimento complessivo nel triennio 2012/2015 per supportare azioni di informazione e di promozione dell’olio extra vergine di oliva di alta qualità italiana destinati a sensibilizzare un mercato di oltre 330 milioni di nuovi consumatori.
"C’è un Italia che cresce soprattutto in qualità all’estero” – ha riferito Gargano – che esprime apprezzamento per l’azione e l’impegno del ministro Mario Catania e dei suooi collaboratori nel sostenere la battaglia dell’alta qualità italiana nel mondo presso le istituzioni comunitarie.
Il mercato statunitense assorbe mediamente 250mila tonnellate all’anno di olio di oliva in generale e si colloca al terzo posto a livello mondiale per consumo con una quota che sfiora il 13%. Gli Stati Uniti sono il primo mercato del consumo dopo quello europeo e, anche se i consumi pro-capite non raggiungono l’1%, il trend di crescita fa ipotizzare notevoli margini di incremento. Nei primi sei mesi del 2011 la quota del made in Italy di olio di oliva in generale negli USA rappresenta il 54% del mercato in quantità e il 58% in valore.
L’Italia si conferma primo paese fornitore d’olio d’oliva in generale anche in Canada. Il consumo è in continua crescita e si sta estendendo a fasce sempre più ampie ed eterogenee di popolazione. Nel primo semestre il nostro Paese detiene il 75% del mercato delle importazioni in termini di valore e di quantità.
Il nuovo progetto europeo per i Paesi terzi si aggiunge ad un altro progetto per i paesi interni alla UE e destinato a Belgio, Danimarca e Paesi Bassi. Quest’ultimo destinato ad un mercato di potenziali 32 milioni di consumatori.
di Michele Bungaro - Unaprol

lunedì 12 dicembre 2011

Avvicinarsi all'extravergine: nuova tappa in Calabria.

La società Grimoli, nell’intento di promuovere una maggiore consapevolezza presso i consumatori, delle qualità dell'olio extravergine di oliva, organizza delle giornate itineranti di avvicinamento alle tecniche d’assaggio degli oli.
Gli incontri hanno l’intento di trasferire le nozioni fondamentali del mondo degli oli d’oliva ai semplici consumatori e a tutti coloro che lavorano o si auspicano di lavorare nel settore dell’alimentazione, della ristorazione, della salute e della valorizzazione delle tipicità legate al territorio calabrese. Gli stessi costituiscono, altresì, il momento iniziale di un percorso che potrebbe proseguire con la partecipazione ad un corso d’idoneità fisiologica all’assaggio degli oli vergini d’oliva, valido ai fini dell’iscrizione nell’elenco nazionale degli assaggiatori di oli vergini d’oliva ex allegato XII del Reg.CE 2568/91 e circolare n.5 del 18/06/99.
Gli argomenti su cui verteranno gli incontri saranno:
• Tecniche estrattive e qualità degli oli; • abc delle tecniche dell’assaggio; • Importanza dell’abbinamento cibo/olio; • Aspetti nutrizionali e nutraceutici dell’olio.
Data del prossimo appuntamento:
16 DICEMBRE 2011 (dalle 16,30), presso Residence-Ristorante “Due Mari “ Via Seggio, n.ro 2 – Tiriolo (Cz).
Docenti: gli incontri curati dall’Associazione Primolio di Palmi (RC), saranno tenuti dai Capo Panel, assaggiatori professionisti di olio d’oliva.
In occasione dell’ultimo appuntamento del 21 gennaio 2012, prima della chiusura, sarà consegnato ai partecipanti degli incontri un attestato di partecipazione.
Per aderire ed avere maggiori informazioni sull’iniziativa, contattare la referente del progetto: Dr.ssa Lucia Talotta Tel. 3687084747 – Fax 0961991698 talotta@alice.it – info@oleificiotorchia.com
Dr Antonio G. Lauro

domenica 11 dicembre 2011

Uliveti del Lazio: a Natale la bruschetta viaggia sul carrello di novello.

Roma – Gira a pieno ritmo la macchina della promozione del consumo consapevole dell’olio extra vergine di oliva sostenuta da Uliveti del Lazio. Due le iniziative in cantiere in questo periodo prenatalizio per agevolare la conoscenza del prodotto novello abbinato a piatti tipici della cucina regionale a chilometrozero.
Si parte dai banchi della scuola media Martin Luther King di via dei Giardinetti a Roma. Lunedì 12 dicembre, dalle 9.00 alle 13,00 lezioni di degustazione e di educazione al consumo di olio extra vergine di oliva con la tipica bruschetta. 150 alunni coordinati dalla preside Maria Laura Fanti si cimenteranno in prove di extra vergine tipicamente laziale. L’iniziativa di Uliveti del lazio è sostenuta dall’assessorato dell’VIII Muncipio – Roma delle Torri. All’incontro è previsto il saluto della civica amministrazione con l’intervento dall’assessore al bilancio, scuola, e rapporti istituzionali Alfredo Baldassarri. Gli alunni potranno approfondire le tecniche di lavorazione dell’olio extra vergine di oliva grazie al mini frantoio della Tem – Toscana enologica Mori che produrrà direttamente a scuola l’olio extra vergine di oliva.
Dalla bruschetta si passa direttamente alla tavola. La seconda iniziativa di Uliveti prende il via il 15 dicembre prossimo e si svilupperà fino alla fine di gennaio 2012 presso Palatium, l’enoteca regionale del Lazio. L’iniziativa denominata “Carrello di Novello” punta a stimolare la domanda di oli extra vergini di oliva diversi prodotti nelle varie zone olivicole tipiche del Lazio. Carrello di Novello offrirà ai consumatori l’opportunità di degustare gratuitamente a pranzo, cena e durante l’happy hour gli oli novelli del Lazio serviti con pane tipico artigianale di Genzano e Lariano.
L’iniziativa coordinata da Erder Mazzocchi, commissario straordinario di ARSIAL è indirizzata a stimolare la domanda di consumatori più informati sulla tipicità e garanzia degli oli extra vergini e dei loro territori di produzione.
Uliveti del Lazio, l’associazione, nata su ispirazione di Unaprol per promuovere e valorizzare l’olio extra vergine di alta qualità e le olive da mensa delle aziende dei territori laziali, dialoga con i consumatori ed ha come compagni di viaggio i ristoratori, “che sono - afferma il presidente Loriana Abbruzzetti, i veri ambasciatori del gusto della cucina tipica regionale”.
Nel Lazio vi sono 90mila ettari destinati ad olivicoltura, che rappresenta circa il 50% dell’intera superficie destinata alle colture arboree da frutto. Il Lazio con oltre 200mila quintali di prodotto si colloca al 5° posto nella classifica delle regioni produttrici di olio extra vergine di oliva. Quattro le Dop che possono fregiarsi del riconoscimento comunitario, Canino, Tuscia, Sabina e Colline Pontine. Aderiscono ad Uliveti del Lazio produttori olivicoli singoli ed associati, frantoiani, ristoratori e rappresentati dei consumatori.

OLIO: FEDERDOP LUNEDI' 12 CONSEGNA "PRIMACLASSE" AI MIGLIORI DOP.

Conto alla rovescia per conoscere quali saranno le tre aziende che si aggiudicheranno la prima edizione di primaclasse il premio per le migliori aziende produttrici di oli extra vergini di oliva DOP italiani della campagna 2011. L'iniziativa e' a cura della Federdop Olio, la Federazione nazionale dei consorzi volontari per la tutela delle denominazioni di origine protetta degli oli extra vergini di oliva.
I premi assegnati da una giuria di esperti e di capi panel saranno consegnati Lunedi' 12 dicembre 2011 a Roma nel corso di una cerimonia pubblica presso Palazzo Rospigliosi.
L'evento e' patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e si avvale della collaborazione delle organizzazioni degli operatori del settore dell'olio di oliva La manifestazione ha lo scopo di promuovere il consumo consapevole dell'olio extra vergine di oliva a denominazione di origine protetta e di esaltarne la tipicita' in relazione alle diverse cultivar e origine geografiche.
In questo gran premio vince chi ha piu' vinto. In prima fila ci sara' l'alta qualita' delle aziende e delle loro produzioni oleicole DOP, ma anche l'impegno e la professionalita' dei produttori orientati a perseguire standard qualitativi altamente competitivi. Saranno assegnati i primaclasse d'oro, d'argento e di bronzo alle tre aziende che hanno vinto il maggior numero di concorsi e competizioni sensoriali DOP in tutta Italia. A questi si aggiunge un altro primaclasse per il consorzio DOP piu' virtuoso. Una serie di riconoscimenti per premiare l'impegno dell'alta qualita' dei mille territori italiani.
La cerimonia di consegna dei riconoscimenti sara' preceduta da Vignette di extra vergine DOP. Una lettura sulla qualita' del prodotto a denominazione di origine protetta a cura del prof. Raffaele Sacchi del dipartimento di Scienza degli alimenti della facolta' di agraria - Portici - dell'universita' degli studi di Napoli Federico II.
"La collaborazione con il Mipaaf - ha riferito il presidente di Federdop, Silvano Ferri - e' strategica perche' rafforza, attraverso l'Istituzione, il legame tra l'olio extra vergine di oliva - che puo' fregiarsi del riconoscimento europeo della designazione di origine - ed i suoi mille territori di produzione".
Olio d'oliva e territorio: da sempre in Italia rappresenta un connubio ideale. Nel nostro Paese il territorio nazionale coglie difatti la sua identita' nella ricchezza delle diversita', mentre il vero olio extra vergine di oliva italiano rintraccia il suo valore nella imponente varieta' produttiva, il cui punto di convergenza e' la qualita'.

venerdì 9 dicembre 2011

Il Pakistan promuove l'olivicoltura nel Punjab.

Il ministero dell'Agricoltura in Pakistan ha avviato una intensa attività di promozione della coltivazione dell'olivo nel paese, al fine di creare una significativa opportunità di esportazione per gli agricoltori pakistani. 
Il ministero ha identificato, nell'areale Punjab, un potenziale bacino per la coltivazione dell'olivo. 
Un piano dettagliato è stato preparato per avviare la coltivazione di alberi di olive, a fini scientifici, in Punjab e zone limitrofe.
Le aree di Sialkot, Rawalpindi, Narowal, Jhelum, Gujrat, Islamabad, Khushab, Chakwal ed il distretto di Attock nel Punjab, sono state identificate dal governo pakistano come zone con elevato potenziale per la coltivazione dell'olivo. Gli esperti del governo sono del parere che un impulso alla coltivazione pakistana dell'olivo possa indurre la regione asiatica a produrre notevoli quantità di olio d'oliva, con conseguente sostituzione delle importazioni e risparmio prezioso negli scambi commerciali del paese con l'estero.
A tal fine, il "Barani Agricultural Research Institute" (BARI), sito nel distretto di Chakwal nel Punjab, ha condotto ricerche per determinare le aree che presentano un ambiente ideale per la coltivazione dell'olivo (tipo di suolo, temperatura, piovosità media). Il piano si propone di utilizzare terreni marginali per la coltivazione di oliva in modo che i contadini non debbano sostituire le loro tradizionali coltivazioni.
Il dipartimento agricoltura del  "Small and Medium Enterprise Development Authority" (SMEDA), in Punjab, sta conducendo programmi di formazione e di sensibilizzazione sulle moderne tecniche di coltivazione dell'olivo ed un gran numero di grandi agricoltori nel Punjab hanno già mostrato interesse per questa "nuova" coltivazione.
Dr Antonio G. Lauro

E' italiano l'ulivo più grande d'Europa.

Un po’ per clima e territorio calcareo, un po’ per la sua prossimità a Roma, la Sabina è un territorio in cui gli olivi sono presenti da parecchi secoli. Si stima che nei pressi di Canneto Sabino l’Olivone abbia circa tremila anni.
Si raccolgono i suoi frutti ancora oggi tra novembre e dicembre e rigorosamente a mano per non danneggiare la pianta. La pianta si trova nelle campagne e svetta tra le altre dall’alto dei suoi 15 metri. E’ di oltre cinque metri e mezzo la circonferenza del tronco, si presenta tozzo e nodoso, molto irregolare. Nella sua parte media la circonferenza arriva a 7,20 metri. Al suo interno è presente una cavità che nel tempo va via via chiudendosi grazie alle cure che hanno eliminato un fungo che ne pregiudicava la salute. Ancora l’incavo riesce ad ospitare una persona di media corporatura.
Sulla sua età si parla di tremila anni, ma certo non meno di duemila, quanto ai dati scientifici ed alle ricerche effettuate e successivamente pubblicate. La storia di questi luoghi e lo stretto legame dei popoli che li abitarono, i Sabini appunto, parla di tradizioni agricole e pastorali, ma anche di legami con la storia imperiale. Numa Pompilio originario di Cures, città preromanica a pochi chilometri dal fiume Corese, aumenta la fama di questi luoghi di cui fu fondatore Sabo, mitica figura divina.
Ma una ulteriore traccia storica riporta all’ottavo secolo in cui è documentato che S. Tommaso di Morienna inizia nella zona limitrofa alla badia una profonda opera di bonifica agraria, piantando nuovi ulivi. Nel 700 furono quindi piantati o innestati su olivastri già preesistenti centinaia e centinaia di ulivi, forse tra questi ance l’ulivo di Canneto. L'ulivone, oggi proprietà del Sig.Bertini produce tra i 7 e gli 8 quintali di olive. Sopravvissuto alla gelata del 1956 è davvero una memoria storica della tradizione e della vocazione olivicola europea. (di Vincenzo Nizza)

mercoledì 7 dicembre 2011

I ragazzi dell’Istituto Tecnico Economico “Costa” di Lecce lanciano "Dieta Med-Italiana".

Fuori dalla crisi con la tripla A (agricoltura, alimentazione, ambiente) della “Dieta Med-italiana”, è questo lo slogan gridato a gran voce dai ragazzi dell’Istituto Tecnico Economico “Costa” di Lecce.
La crescita, si legge nel comunicato stampa, avverrà a colpi di olio, pasta, pesce, vino e verdura: è il rinascimento agroalimentare italiano.
«Dateci credito, in Italia gli “Steve Jobs” opereranno nell’agroalimentare»!
Era stato anticipato una settimana fa e ora ecco l’annuncio ufficiale, parte da un gruppo di giovani pugliesi e sembrano avere le idee chiare: il futuro del meridione e dell’Italia intera passa attraverso il rinascimento agroalimentare con una idea da vera tripla A, anzi quadrupla: agricoltura, alimentazione, ambiente eaccoglienza turistica. Non saranno quindi la finanza, le borse o i rating che permetteranno la ripresa del Bel Paese ma l’economia vera, quella fatta dal lavoro e dalle persone, nelle piccole, medie e grandi imprese e, nel pensiero degli ideatori, soprattutto in quel settore chiave che più e meglio caratterizza il nostro “stivale”: i prodotti della terra, della pesca e l’Italian cuisine style. Come dire, la battaglia sarà vinta a colpi di olio, pasta, pesce, vino, legumi, verdura, primi e secondi e la parola magica è “Dieta Mediterranea Italiana” ribattezzata nel nuovo marchio appena registrato “Dieta Med-italiana“ (in inglese Med-italian Diet).
Il marchio è accompagnato da un logo identificativo che simboleggia il busto di un uomo con le braccia sollevate (in segno di ottima salute) il quale ha, al posto delle mani, un cucchiaio ed una forchetta e, al posto della testa, un calice di vino. Il tutto naturalmente in tricolore.
L’obiettivo del progetto è semplice mentre il raggiungimento dello stesso lo è un po’ meno: far comprendere ad inglesi, americani, canadesi e al resto del mondo (…e anche a noi stessi) che la Dieta Mediterranea italiana è in assoluto il regime alimentare più indicato per nutrirsi in maniera sana, per prevenire e combattere malattie importanti (ipertensione, arteriosclerosi, diabete, malattie cardiovascolari, obesità, …), per mangiare bene senza rinunciare al gusto e, infine ma non meno importante, per raggiungere la sospirata sostenibilità ambientale.
Se questo obiettivo fosse raggiunto, si otterrebbero risultati importanti, tra cui:
1) si incrementerebbe la domanda commerciale dei nostri prodotti naturali (ortaggi, cereali, legumi, frutta, pesce) e dei loro derivati (olio, vino, pasta, pane, latticini);
2) aumenterebbe ulteriormente e notevolmente l’interesse per la nostra cucina con la conseguente voglia e necessità di degustarne la bontà e impararne i segreti;
3) il Paese si distinguerebbe per aver realizzato e messo in pratica un ottimo esempio di agricoltura e di regime alimentare sostenibili;
4) si otterrebbe un conseguente e benefico incremento del turismo agro-eno-gastronomico, soprattutto destagionalizzato;
5) tutti i precedenti punti, insieme, porterebbero ad una crescita dell’occupazione e, cosa più importante, alla agognata possibilità di offrire un futuro lavoro ai giovani;
Per raggiungere l’obiettivo si terrà conto innanzitutto di alcuni fattori contingenti particolarmente favorevoli. Primo fra tutti si farà leva sulla dichiarata voglia e necessità espressa in alcuni Paesi (USA in testa) di modificare radicalmente le abitudini alimentari dei propri cittadini, preferendo sistemi nutrizionali che utilizzano meno grassi saturi. In secondo luogo si approfitterà sia del recente titolo di “patrimonio immateriale dell’umanità” attribuito alla Dieta Mediterranea dall’Unesco, sia degli innumerevoli risultati ottenuti nelle ricerche scientifiche effettuate da istituti specialistici e universitari che decretano e confermano gli indiscussi benefici per la salute del regime alimentare mediterraneo.
Gli strumenti di attuazione, come si può ben immaginare, saranno molteplici e diversificati, dall’organizzazione di eventi specifici in loco alla partecipazione ai maggiori congressi e saloni internazionali del settore, dalla pubblicazione e diffusione di siti web e blog multilingue all’uso approfondito e sapiente di tutti gli strumenti offerti dal moderno web marketing.
Ed ecco allora che si comprende come è che gli ideatori del progetto rivolgono un accorato appello alle istituzioni, alle organizzazioni di categoria, ai media e alle aziende del comparto agroalimentare: «Dateci credito, ascoltateci e supportateci, sia con sostegni immateriali che con contributi reali, potremmo divenire gli “Steve Jobs” italiani. Se in America i giovani hanno brillato e aiutato l’economia nazionale soprattutto nel settore della tecnologia, in Italia probabilmente potremmo farcela con un ritorno al futuro, nell’agricoltura e nell’alimentazione, nel pieno rispetto dell’ambiente».
Dr Antonio G. Lauro
Fonte: C.S.

lunedì 5 dicembre 2011

Pandolea a Tiriolo per la tutela dell'olivicoltura di qualità.

Avvicinarsi all'extravergine: nuova tappa in Calabria.

La società Grimoli, nell’intento di promuovere una maggiore consapevolezza presso i consumatori, delle qualità dell'olio extravergine di oliva, organizza delle giornate itineranti di avvicinamento alle tecniche d’assaggio degli oli.
Gli incontri hanno l’intento di trasferire le nozioni fondamentali del mondo degli oli d’oliva ai semplici consumatori e a tutti coloro che lavorano o si auspicano di lavorare nel settore dell’alimentazione, della ristorazione, della salute e della valorizzazione delle tipicità legate al territorio calabrese. Gli stessi costituiscono, altresì, il momento iniziale di un percorso che potrebbe proseguire con la partecipazione ad un corso d’idoneità fisiologica all’assaggio degli oli vergini d’oliva, valido ai fini dell’iscrizione nell’elenco nazionale degli assaggiatori di oli vergini d’oliva ex allegato XII del Reg.CE 2568/91 e circolare n.5 del 18/06/99.
Gli argomenti su cui verteranno gli incontri saranno:
• Tecniche estrattive e qualità degli oli; • abc delle tecniche dell’assaggio; • Importanza dell’abbinamento cibo/olio; • Aspetti nutrizionali e nutraceutici dell’olio.
Data del prossimo appuntamento:
07 DICEMBRE 2011 (dalle 16,30), presso Ristorante “il Principe” Piazzetta Principi Cigala, 8/10 – Tiriolo (Cz).
Docenti: gli incontri curati dall’Associazione Primolio di Palmi (RC), saranno tenuti dai Capo Panel, assaggiatori professionisti di olio d’oliva.
In occasione dell’ultimo appuntamento del 21 gennaio 2012, prima della chiusura, sarà consegnato ai partecipanti degli incontri un attestato di partecipazione.
Per aderire ed avere maggiori informazioni sull’iniziativa, contattare la referente del progetto: Dr.ssa Lucia Talotta Tel. 3687084747 – Fax 0961991698 talotta@alice.it – info@oleificiotorchia.com
Dr Antonio G. Lauro

sabato 3 dicembre 2011

L'olio extravergine monocultivar protagonista nei piatti degli chef di Eataly.

Eataly a New York
Ishii HIDENAO (Eataly Tokyo) con Insalata di pesce crudo alla giapponese con olio extravergine di coratina; Alex PILAS (Eataly New York) con Calamarata con ceci, gamberi, bottarga ed extravergine di coratina; Ugo ALCIATI (Eataly Torino) con Stracotto de La Granda con passata di patate e olio extravergine di oliva co ratina; Enrico PANERO (Eataly Genova) con Baccalà "Gadus Morhua" su pinzimonio invernale, zimino di bietole ed extravergine di coratina; Felice SGARRA (Ristorante "Umami" Andria) con Millefoglie all'extravergine di coratina, con mousse di patate e ricotta su gelatina di mele cotogne e mandorle pralinate.
Saranno questi i 5 chef protagonisti di QOCO 2011 ed è questo il menu a base di extravergine cultivar Coratina che imbandirà la tavola della XII edizione della kermesse in programma ad Andria sabato 3 dicembre.
L'Assessorato alle Attività Produttive della Città di Andria ha infatti messo in cantiere una giornata all'insegna dell'alta gastronomia grazie ad una partnership operativa con Paolo Marchi (ideatore e curatore di Identità Golose - Congresso Internazionale di Cucina d'Autore) e con Oscar Farinetti (fondatore di Eataly).
Quattro chef provenienti dalle sedi internazionali di Eataly (più un giovane talento andriese) si cimenteranno, nella mattinata di sabato, presso Tenuta Cocevola, nella preparazione di un intero menù a base di olio extravergine cultivar Coratina.
Il menù in oggetto sarà sottoposto all'attenzione di un tavolo tecnico presieduto da Paolo Marchi e Oscar Farinetti e composto da giornalisti della stampa internazionale.
Il menù verrà poi proposto ad un pubblico pagante nel corso di una cena di solidarietà (sabato ore 21, Tenuta Cocevola) con ricavato destinato alla sezione provinciale (BT) della Lega Italiana Lotta ai Tumori in fase di costituzione. Ma c'è di più: la partnership operativa con Eataly consentirà la possibilità che i piatti del menù di Qoco 2011 vengano proposti successivamente nelle varie sedi internazionali di Eataly, per essere sottoposti al giudizio di una platea assai più vasta ed eterogenea.
"La scelta di Eataly - ha ricordato il Sindaco di Andria Nicola Giorgino - risponde all'esigenza vitale per le aziende del territorio di portare i nostri prodotti tipici e di qualità all'attenzione del gusto italiano e internazionale, coinvolgendo mercati sempre più vasti e consumatori sempre più esigenti".
Il tavolo tecnico sarà così composto: Gianluca BISCALCHIN, illustratore, giornalista e autor e radiofonico per il programma RMC DOC di Radio Montecarlo; Cristiana CECI giornalista di D di Repubblica e Marie Claire; Nicola DE CORATO, fiduciario Condotta Slow Food Castel del Monte; Nicola GIORGINO, Sindaco di Andria; Lucy GORDAN, Epicurean-Traveller.com e La Madia; Shigeru HAIASHI, Gourmet Journal e Foodlife; Bill KNOTT, Financial Times; Elisabeth MINCHILLI, Food&Wine, Food Illustrated, Bon Appetit, Saveur...; Benedetto MISCIOSCIA, assessore al Marketing Territoriale della Città di Andria; Michele PERAGINE, Rai 3 - Puglia; Yuko SUYAMA, freelance per varie testate nipponiche e autrice di testi sulla cucina italiana e Faith WILLINGER, Gourmet, Departures, Travel&Leisure, The Atlantic on line, Food Arts nonchè autrice di numerosi testi sulla cucina italiana. La kermesse si avvale del coordinamento di Pietro Zito, patron del ristorante "Antichi Sapori" a Montegrosso.
INFO : www.qoco.it

giovedì 1 dicembre 2011

TerraOlivo Gerusalemme: già le prime indiscrezioni sulle date 2012.

Trapelano già, con grande anticipo, le nuove date scelte dall'organizzazione israeliana per celebrale l'edizione 2012 (la terza) di "TerraOlivo Gerusalemme".
I rumors, che girano in rete, parlano di un posticipo (giugno e non maggio), dell'edizione 2012 di TerraOlivo.
Si comincerà quindi a giugno (dal 6 all'8), con la terza edizione del premio internazionale TerraOlivo Award 2012, per poi passare il testimone alla sezione conferenze, che impegnerà i massimi ricercatori al mondo dal 10 al 13 giugno 2012.
Grande l'impegno messo in campo dai vertici di TerraOlivo per il 2012, che già si presenta come l'edizione dei record.
Le date sono già state fissate, appuntatele sull'agenda!
Dr Antonio G. Lauro

Palmi ospita nuovo corso per assaggiatori di olio.


Sarà la Scuola Agraria di Palmi ad ospitare il corso ufficiale per assaggiatori di olio di oliva autorizzato dalla Regione Calabria e valido per l'iscrizione nell'elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva, così come previsto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. 
Il corso, organizzato dalla Cooperativa APOR di Gioia Tauro in collaborazione col CNO e con PrimOlio consentirà, a quanti supereranno le selezioni, di ottenere l'attestato di idoneità fisiologica richiesto per l'iscrizione all'elenco nazionale.
Chiediamo o Rocco Rotolo, Presidente dell'APOR, di spiegarci il perché di queste nuove azioni dell'associazione.
"Nell'ambito delle numerose iniziative di questa organizzazione nel settore olio di oliva, finanziate attraverso regolamenti comunitari, un enorme sforzo è stato rivolto alla valorizzazione del nostro olio - esordisce Rocco Rotolo. Non è casuale la scelta della location - continua Rotolo - individuata nei locali della Scuola Agraria più antica della Calabria; infatti, si è puntato con questo corso, sulla qualificazione dei tecnici attuali già inseriti nel mondo del lavoro e su quelli futuri".
"La certificazione di qualità e l'analisi sensoriale dell'olio è un passaggio ineludibile, spiega la dirigente scolastica Carmela Ciappina, nel percorso di valorizzazione del nostro oro verde. La scuola ha quindi offerto il proprio contributo in termini logistici, consentendo l'utilizzo delle aule di chimica e del proprio personale scolastico".
L'appuntamento è quindi fissato per lunedì 12 dicembre dalle ore 8,30.
Per maggiori informazioni, rivolgersi all'APOR di Gioia Tauro.
Dr Antonio G. Lauro

mercoledì 30 novembre 2011

Grande successo delle eccellenze agroalimentari e della filiera agricola Calabrese alla fiera Food & Hotel SHANGHAI 16-18-novembre 2011.

Particolare soddisfazione esprime l’Assessore Michele Trematerra per la partecipazione alla fiera Food&Hotel.
“Il mercato Cinese – afferma Trematerra - con la sua rapida evoluzione, rappresenta una importante frontiera per la qualità delle nostre produzioni e, in questo ambito, la Regione Calabria può giocare un ruolo determinante, in considerazione della sempre più accentuata attenzione dei consumatori cinesi ai prodotti agroalimentari italiani”.
“La partecipazione del nostro Assessorato – continua Trematerra - aveva l'obiettivo di consolidare, espandere e diversificare la presenza di prodotti gourmet e della filiera agricola calabrese in questo mercato ritenuto da tutti gli osservatori uno dei più interessanti del mondo”.
Con lo spirito di affermare una presenza continuativa delle imprese calabresi che hanno già partecipato lo scorso anno all'evento, si sono avviati contatti con la grande distribuzione commerciale, prevedendo un successivo sviluppo nell’implementazione delle azioni in uno dei più importanti centri commerciali di Shanghai.

Particolare interesse hanno suscitato nei visitatori i prodotti delle aziende coinvolte nell’iniziativa, selezionate sulla base di criteri di territorialità e di rappresentatività dell’intero paniere agroalimentare regionale; nello specifico: Attinà e Forti specialità gastronomiche, Librandi Vini, Pasta Angotti , Dolciaria AD di Aiello, Fichi Artibel, Casa Vinicola Criserà, Dolciaria Monardo, Senatore Vini, Pastificio Laporta, Olearia San Giorgio dei Fratelli Fazari, Distilleria Caffo, Oleificio Gabro.
Tantissimi gli operatori economici orientali che hanno visitato lo stand della Regione Calabria, sia per conoscere le nostre specialità e i nostri prodotti, sia per degustare sapori sicuramente diversi dalla tradizione orientale, ma altamente competitivi nel gusto.
“I nostri prodotti – continua Trematerra - hanno le carte in regola per dare l’avvio ad un percorso di internazionalizzazione anche verso questi paesi, grazie alla spiccata qualità che li rende idonei al confronto a livello mondiale”.
In tale azione di promozione, riferisce l’Assessore Trematera, è stato possibile constatare direttamente il cambiamento delle abitudini alimentari dei cinesi che dimostrano di apprezzare sempre più vino, olio, paste, conserve, sughi, formaggi, oltre ai dolci. La classe media (circa il 10% della popolazione cinese), in possesso di grandi capacità di consumo, comincia a dare importanza alla qualità dell'alimentazione, qualificandosi potenzialmente come un mercato ideale per tutti i prodotti.
“A tal proposito, conclude Trematerra, il percorso di valorizzazione intrapreso deve rappresentare la premessa indispensabile per consolidare il successo delle aziende agroalimentari calabresi anche sui mercati internazionali in espansione.
I mercati emergenti per il Food, contraddistinti da crescita economica e aumento del benessere, sono opportunità reali per le produzioni regionali”.
Fonte: C.S. Regione Calabria

Dicembre 2011: le date degli eventi mondiali sull'olio extravergine di oliva.

Nuovo post dedicato agli eventi che si svolgeranno, in Italia e nel mondo, e coinvolgeranno il settore olio di oliva.
Le informazioni sono state reperite dal sito web "The Olive Oil Source", testata riconosciuta internazionalmente come una delle risorse internet più complete che offre informazioni su tutto ciò che riguarda l'olio extravergine di oliva (web: www.oliveoilsource.com mail: info@oliveoilsource.com).
Ecco le date degli eventi che coinvolgeranno il complesso ed affascinante mondo dell'olio di oliva nel mese di DICEMBRE 2011 (link in lingua inglese): www.oliveoilsource.com
Dr Antonio G. Lauro

lunedì 28 novembre 2011

“NATALE CON IL GUSTO NATURALE” I PRODOTTI AGROALIMENTARI CALABRESI PROTAGONISTI DELLE FESTE.


La Regione Calabria e l’Assessorato all’Agricoltura faranno degustare ai calabresi i prodotti di eccellenza agroalimentare nell’approssimarsi della festività natalizie.
“Natale con il Gusto Naturale” è lo slogan dell’iniziativa che ha lo scopo – afferma Trematerra – di “avvicinare i calabresi ai prodotti autentici della tradizione agricola regionale, mettendo al centro i produttori”.
Gli eventi si svolgeranno dal 27 novembre al 18 dicembre e interesseranno le città capoluogo delle province calabresi.
“Il nostro compito – continua l’Assessore Trematerra - è quello di far emergere le potenzialità delle aziende agricole locali che hanno conquistato livelli qualitativi tali da essere conosciuti al di fuori della Calabria, ma, paradossalmente, non altrettanto all’interno dei confini regionali.”
“ Con tale logica - continua Trematerra - questi appuntamenti itineranti, inseriti in un più ampio ambito di programmi già avviati, hanno lo scopo di valorizzare il patrimonio agroalimentare della nostra regione, presentando sotto la cornice istituzionale la parte migliore della Calabria: quella dinamica, fruttuosa, affabile e conviviale. Vogliamo convincere i consumatori a preferire sempre più i prodotti calabresi a partire dal periodo di massima attenzione ai consumi, quale è quello natalizio”.
Il villaggio itinerante del tour “Natale con il Gusto Naturale” sarà presente il 27 novembre a Crotone, il 4 dicembre a Catanzaro, l’11 dicembre a Cosenza, il 15 dicembre a Vibo Valentia e il 18 dicembre a Reggio Calabria.
“Particolare attenzione – ha detto l’Assessore Trematerra - sarà posta nell’individuazione delle aziende che aderiranno alla manifestazione. Le stesse saranno selezionate dal dipartimento Agricoltura, sulla base di criteri di territorialità, di rappresentatività dell’intero paniere agroalimentare regionale e di produzione della filiera corta”.
Alle aziende partecipanti sarà data anche la possibilità di far degustare e vendere i propri prodotti attraverso delle apposite aree dedicate e adeguatamente allestite all’interno del villaggio.
“È questo il principio – ha rimarcato l’Assessore - che ci rende forti ed orgogliosi di proporre ai consumatori prodotti diversi, altamente competitivi, saldamente legati alla nostra storia e alla tradizione tipica della nostra Regione. L’agricoltura di questa terra è da considerare nella ricchezza e nella varietà di una natura rigogliosa, dove tutto il contesto ambientale svolge un ruolo di primo piano, anche da un punto di vista economico, abbinato ad antiche tradizioni, che rappresentano il vero segreto e la componente caratterizzante di straordinari sapori, magistralmente racchiusi in questi prodotti unici ed inimitabili”.
“Intendo ringraziare – conclude Trematerra - tutte le persone che si prodigheranno nella buona riuscita dell’iniziativa, con l’augurio che il percorso di valorizzazione economica intrapreso possa rappresentare la premessa indispensabile per consolidare il successo dell’agroalimentare calabrese sui mercati nazionali ed internazionali ed invito pertanto i calabresi a visitare il villaggio del gusto naturale ed acquistare i prodotti agricoli regionali".
Fonte: C.S. Regione Calabria

Muffe in quasi la metà dell’olio in commercio.

di Gian Luca Mazzella (da "Il Fatto Quotidiano"), 24 novembre 2011.
Questi i risultati, scandalosi ma scontati, della prima indagine sulla qualità degli oli di oliva in vendita in Italia fatta da Coldiretti, Symbola e Unaprol: «L’analisi organolettica su campioni di olio vergine ed extravergine di oliva acquistati nei supermercati ed esaminati, da parte del panel costituito dall’Agenzia delle dogane, ha evidenziato la presenza di muffe in oltre il 40% delle bottiglie in vendita… peraltro… il 16% delle bottiglie contiene olio derivante da olive alterate e l’8 per cento addirittura rancido. Più della metà delle bottiglie di olio esaminate dovrebbe dunque essere declassato e non potrebbe quindi essere venduto come extravergine. Dall’analisi sono stati esclusi quelli a denominazione di origine (Dop) e quelli ottenuti al 100 per 100 da olive italiane, ma compresi oli di grande diffusione».
Come avevamo già scritto, la situazione dell’olio è penosa, oltre che annosa. Così nel paese famoso per l’olio extravergine si consuma perlopiù olio scadente venduto al supermercato.
Pur avendo una quarantina di oli a denominazione di origine riconosciuta e tutelata dall’Ue, l’olivicoltura nostrana va sempre più scemando e indebolendosi, tanto che l’Italia è il principale importatore di olio d’oliva al mondo: nel 2010 sono state importate 610 mila tonnellate di olio, pari a un valore di 1,20 miliardi di euro, mentre ne sono state esportate solo 380 mila (fra cui quelli stessi fatti con la miscela degli oli importati), per 1,17 miliardi di euro. La tipologia di olio più commercializzata è proprio quello vergine ed extravergine: 91,3% dell’olio importato e 69,4% di quello esportato. Va però precisato che il prezzo dell’olio italiano (3.1oo euro a tonnellata) è mediamente superiore (di 1.100 mila euro) a quello degli oli esteri importati. Così se la Spagna esporta più olio di noi, buona parte di questo è olio sfuso, mentre il nostro è quasi tutto confezionato: le nostre marche sono le più importanti al mondo. Giacché quello dell’olio è un mercato è in mano agli imbottigliatori.
“I risultati dell’indagine comunicati dalla Coldiretti” commenta Zeffirino Monini, presidente e amministratore delegato di una delle aziende produttrici d’olio più grandi d’Italia “rischiano di creare la solita e vaga polemica. È indubbio che in commercio si trovi alquanto olio che non dovrebbe definirsi extravergine ma vergine. Per evitare questo ci vorrebbero sanzioni forti e decise, controlli più attenti e organizzati, maglie più strette insomma. Ma le muffe di cui si parla non sono dannose per la salute: provengono da una maturazione spinta dell’oliva che si ammacca, e si alterano le caratteristiche organolettiche dell’olio. Chiaro che questo poi sia anche meno ricco di antiossidanti…
Ma, guardi, io produco il Classico, che è l’olio più venduto in Italia, e non ho mai avuto problemi di muffe. E allora non bisogna demonizzare le imprese, che sono il vessillo del made in Italy, in un paese che al contrario di altri è stato incapace di organizzare e ottimizzare la produzione, creando profitto. Il nostro limite si sa, sono le piccole dimensioni degli olivicoltori. Ma anche le cooperative e le associazioni di produzione che non hanno saputo creare una sinergia di professionalità e modernizzare la filiera. La produzione non è stata dietro al fabbisogno dell’industria e, per non perdere la leadership mondiale, ha bisogno di importare olio. Io personalmente compro solo oli comunitari, di Spagna e Grecia e ultimamente anche Portogallo. Ma ho assaggiato oli buonissimi anche in Tunisia o Marocco, dunque è inutile generalizzare.
Infine consideri pure la battaglia che facciamo con la grande distribuzione, i cui compratori badano soltanto a spuntare il miglior prezzo possibile mettendo sullo stesso piano oli di qualità e oli scandenti, e per quanto gli amministratori delegati di Coop o Conad capiscano le differenze qualitative delle diverse aziende, poi devono confrontarsi coi loro 3X2 e tutti gli altri meccanismi commerciali che adottano per la vendita”.
E se da un lato, analizzando i costi di produzione dell’extravergine italiano, questi sono più alti di quelli di altri paesi che hanno riqualificato il settore, dall’altro gli italiani continuano a comprare olio a basso costo, ignorando i prodotti Dop e Igp, senza curarsi della sua provenienza.
Aggiornamento delle 18.30:
Su richiesta di molti commentatori ho sentito Stefano Masini, responsabile ambiente consumi e territorio di Coldiretti, che si è occupato della indagine sugli oli e gli ho domandato perché non hanno fatto i nomi, cosicché potessero rispondervi direttamente gli autori dell’indagine: “Non abbiamo fatto i nomi perché il panel di valutazione organolettica, pur essendo quello dell’Agenzia delle Dogane, non ha valore probatorio nella giurisprudenza attuale. E dunque l’indagine si pone all’inizio di un ragionamento e di un percorso con le istituzioni, per indirizzare al meglio i controlli e renderli più efficaci. Solo alla fine di questo percorso può aver senso fare i nomi, denunciando le imprese come abbiamo già fatto altre volte. Il fine è di stringere le maglie dei controlli ed evitare miscele di oli scandenti venduti come extravergine, ma anche che siano etichettati come italiani oli che non lo sono come si evince già dall’analisi organolettica… E non escludo che in futuro faremo questi nomi. Comunque da tempo diamo indicazioni ai consumatori sul prezzo minimo e la provenienza di un olio di qualità”.
Aggiornamento del 25 novembre, ore 12.06:
Solo ieri sera, in una kafkiana ricerca del senso del comunicato che è seguito all’indagine, sono venuto a conoscenza (grazie al presidente dell’Unaprol) che gli oli dichiarati dal panel non conformi ai parametri organolettici propri dell’extravergine (quindi ammuffiti o rancidi) erano però risultati “conformi ai parametri di legge sul piano chimico”. Questa anche la difficoltà di fare i nomi, che induce piuttosto a introdurre il panel di degustazione istituzionale come strumento di sussidio al controllo. Pertanto gli autori dell’indagine non fanno i nomi delle aziende, perché il panel di degustazione di cui si sono avvalsi (benché sia quello istituzionale) non è ancora ammesso come strumento di sussidio al controllo, dunque non ha valore probatorio nella giurisprudenza attuale. In pratica, seppur con le muffe, gli oli assaggiati non sono difformi ai parametri di legge, e ad oggi pare che mettere in commercio oli scadenti etichettandoli come extravergine sia del tutto legale. Su questo dobbiamo riflettere. Comunque gli oli oggetto di indagine sono tutti stati acquistati nei supermercati. Infine, e nei commenti, e nell’articolo che ho scritto tempo fa, mi pare ci siano tutti gli elementi per sapere quanto occorre pagare un olio extravergine di qualità: di certo non 3 o 4 euro.

Avvicinarsi all'olio extravergine di oliva. Nuovi appuntamenti in Calabria.

La società Grimoli, nell’intento di promuovere una maggiore consapevolezza presso i consumatori, delle qualità dell'olio extravergine di oliva, organizza delle giornate itineranti di avvicinamento alle tecniche d’assaggio degli oli.
Gli incontri hanno l’intento di trasferire le nozioni fondamentali del mondo degli oli d’oliva ai semplici consumatori e a tutti coloro che lavorano o si auspicano di lavorare nel settore dell’alimentazione, della ristorazione, della salute e della valorizzazione delle tipicità legate al territorio calabrese. Gli stessi costituiscono, altresì, il momento iniziale di un percorso che potrebbe proseguire con la partecipazione ad un corso d’idoneità fisiologica all’assaggio degli oli vergini d’oliva, valido ai fini dell’iscrizione nell’elenco nazionale degli assaggiatori di oli vergini d’oliva ex allegato XII del Reg.CE 2568/91 e circolare n.5 del 18/06/99.
Gli argomenti su cui verteranno gli incontri saranno:
• Tecniche estrattive e qualità degli oli; • abc delle tecniche dell’assaggio; • Importanza dell’abbinamento cibo/olio; • Aspetti nutrizionali e nutraceutici dell’olio.
Date e luoghi d’incontro:
30 NOVEMBRE 2011, presso Hotel-Ristorante “CARDEL” “Villaggio Gesariello“ – Decollatura (Cz);
07 DICEMBRE 2011, presso Ristorante “il Principe” Piazzetta Principi Cigala, 8/10 – Tiriolo (Cz);
16 DICEMBRE 2011, presso Residence-Ristorante “Due Mari “ Via Seggio, n.ro 2 – Tiriolo (Cz);
12 GENNAIO 2012, presso Sala Consiliare del Comune di Caraffa di Catanzaro.
21 GENNAIO 2012, giornata conclusiva presso Oleificio Torchia di Tiriolo, frazione Pratora, bivio Rocca.
Docenti: gli incontri curati dall’Associazione Primolio di Palmi (RC), saranno tenuti dai Capo Panel, assaggiatori professionisti di olio d’oliva. Durata: 4 ore, dalle 16:30 alle 20:30, dei giorni 30 novembre 2011, 07 dicembre 2011, 16 dicembre 2011, 12 gennaio 2012 e dalle ore 9:30 alle 13:30 del 21 gennaio 2012.
In occasione dell’ultimo appuntamento, prima della chiusura, sarà consegnato ai partecipanti degli incontri un attestato di partecipazione.
Per aderire ed avere maggiori informazioni sull’iniziativa, contattare la referente del progetto: Dr.ssa Lucia Talotta Tel. 3687084747 – Fax 0961991698 talotta@alice.itinfo@oleificiotorchia.com
Chi è Grimoli:
Grimoli (Gruppo Imprese Olivicole Italiane) è un consorzio che associa produttori olivicoli impegnati nella realizzazione di oli extravergini di oliva di eccellenza.
Tutte i soci si avvalgono dell’assistenza tecnica di esperti agronomi e si assoggettano volontariamente a controlli continuativi finalizzati alla verifica dell’applicazione di corrette tecniche di coltivazioni e trasformazione rispettose dell’ambiente e della salute del consumatore.
Il servizio di assistenza tecnica supporta i produttori del Consorzio nell’applicazione di tecniche di coltivazione integrata o biologica che consente di ridurre significativamente l’impiego di pesticidi negli uliveti, assicurando la salubrità del prodotto e un basso o nullo inquinamento ambientale.
In frantoio le olive vengono trasformate in olio extravergine utilizzando le migliori tecnologie di estrazione oggi disponibili. Le produzioni ottenute vengono conservate in ambienti a temperatura controllata e monitorate attraverso analisi chimiche finalizzate ad assicurare il rispetto dei parametri analitici in grado di assicurare al consumatore qualità e igienicità delle produzioni commercializzate.
Le tecniche di produzione e trasformazione adottate dai consorziati sono state definite all’interno di un sistema di rintracciabilità che viene certificato da un ente terzo ai sensi della norma ISO 22005:08.
Gli oli extravergini, che presentano caratteristiche qualitative decisamente migliori in termini di parametri chimico-fisici e organolettici, vengono accuratamente selezionati e commercializzati con la menzione di “Alta qualità” e identificati con un bollino riportante il marchio “I.O.O. % Italiano”.
Per adereire al consorzio p er ulteriori informazioni sulla "mission" di Grimoli:
Soc. Cons. a r.l. Via Nazionale n° 294 – 88070 Botricello (CZ) Tel./Fax: 0961.963535 E-mail: info@grimoli.it
Dr Antonio G. Lauro

venerdì 25 novembre 2011

Oliointavola incontra Olio e Salute.

Domenica 27 novembre 2011 alle ore 15 nell’angolo di OLIO e SALUTE che si tiene tutti gli anni nell’ambito di OLIOINTAVOLA a Castelnuovo di Subbiano (10 Km da Arezzo) la dr.ssa Cinzia Chiarion intervisterà il dr. Riccardo Mansani dell’Università di Firenze sul rapporto OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA & DIABETE.
<<Quest'anno - ci anticipa la dr.ssa Chiarion - ho pensato di dedicare lo spazio della salute che curo nell’ambito di OLIOINTAVOLA al rapporto olio/diabete per due motivi: primo perché in Italia ci sono più di tre milioni di diabetici ed un milione di loro non sa di esserlo. Secondo perché nel mese di novembre ricorre la giornata mondiale del diabete>>.
La dr.ssa Chiarion, è la coordinatrice di www.olioesalute.it, il sito nel quale un gruppo di medici e veterinari spiega con linguaggio tecnico, ma nel contempo facile da comprendere anche per i non addetti, le qualità benefiche dell'extravergine sui vari apparati dell’organismo umano ed animale.
 << Grazie alla presenza del dr. Mansani, endocrinologo dell’Università di Firenze che oltre ad essere un esperto è anche un amante dell’olio buono, scopriremo che il diabete si domina non solo ‘correndo più veloci del diabete’, come diceva un famoso slogan, ma anche mangiando con saggezza, ed un mangiare saggio è quello dove si cucina e si condisce con l’olio extravergine di oliva.
Naturalmente olio extravergine di oliva vuole dire solo extravergine di oliva …. non un olio qualunque!>>.
La <<dieta mediterranea>>, nella quale compare come condimento proprio l’olio extravergine di oliva, è considerata, infatti, assieme all’esercizio fisico, la migliore terapia per ridurre o comunque contenere la diffusione di questa malattia che ha colpito nel mondo circa 250 milioni di persone e che uccide 4 milioni di persone l’anno.
<<Non mancate domenica 27 a Castelnuovo - dice facendoci l’occhiolino la dr.ssa Chiarion - assaggerete l'olio appena franto, visiterete il frantoio durante la molitura ed avrete la possibilità di fare mille domande al dr. Mansani perché alla fine della sua chiacchierata sono previsti gli interventi del pubblico che come sempre vivacizzano la serata facendo emergere le cose più belle>>.
Fonte: OLIO & SALUTE www.olioesalute.it info@olioesalute.it