Un restyling, quindi, per il Consorzio - che da 10 anni è attivo per promuovere il made in Italy del settore olivicolo mettendo in contatto il mondo della produzione, quello dell'industria di confezionamento e la distribuzione.
Nel corso della tavola rotonda che si è svolta a margine della presentazione, sul tema “Qualità e immagine del Made in Italy: un presidio da difendere”, accogliamo le dichiarazioni del presidente Fiorillo. <<Qualità è un termine inflazionato – dichiara Fiorillo – dovremmo inventarci qualcos'altro per comunicare efficamente o piuttosto “riqualificare” la qualità, dando nuovo valore al contenuto del Made in Italy a cominciare dall'immagine con cui si presenta all'estero e nel nostro stesso paese. Immagine non sempre all'altezza della nostra tradizione, a cui non corrisponde un effettivo valore economico e che viene messa sempre più in discussione dalla agguerritissima concorrenza di paesi produttori vecchi e nuovi>>.
E allora, bisogna lavorare per ridare valore appunto a parole come Qualità e Made in Italy, convolgendo tutta la filiera per fare sistema. È questo l'obiettivo del consorzio, a partire dal nuovo logo che ne incarna i valori fodamentali - integrazione, autorevolezza e cultura - declinato anche in un duplice marchio che contraddistingua da un lato l'olio extravergine di qualità, dall'altro in maniera più distinta quello 100% italiano.
E allora, bisogna lavorare per ridare valore appunto a parole come Qualità e Made in Italy, convolgendo tutta la filiera per fare sistema. È questo l'obiettivo del consorzio, a partire dal nuovo logo che ne incarna i valori fodamentali - integrazione, autorevolezza e cultura - declinato anche in un duplice marchio che contraddistingua da un lato l'olio extravergine di qualità, dall'altro in maniera più distinta quello 100% italiano.
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