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venerdì 24 gennaio 2014

Olitaliano.it, la carta d'identità dell'extra vergine di oliva.

Il progetto di rintracciabilità di Unasco contro le frodi alimentari sarà presentato a Eataly - Roma il prossimo 6 febbraio.
Arriva la carta d'indentità dell'olio extra vergine di oliva. A metterla a punto è stata Unasco, l’Associazione delle organizzazioni di produttori olivicoli, che ha dato vita ad un sistema di rintracciabilità e di qualità per fare fronte al problema del falso made in Italy e delle sofisticazioni alimentari.
Nel comparto olivicolo a subirne le conseguenze sono i consumatori tratti in inganno dalla vendita di oli con marchi italiani ed etichette ingannevoli, di scarsa qualità e a bassissimo prezzo. E non bastano le recenti norme comunitarie e le norme nazionali sulla qualità (con il limite degli ormai famosi “alchilesteri”) e sull'etichettatura dell’olio di oliva, sul contrasto alle frodi, sulla trasparenza e sulla tutela del consumatore (L. n. 9 del 14 gennaio 2013).
Quando la bottiglia di olio giunge sulla tavola del consumatore sarà semplice ricostruirne la storia tramite il web dal sito www.olitaliano.eu inserendo il codice presente in etichetta sul sito web sarà possibile ottenere tutte le informazioni di quell’olio. Il progettoOlitaliano.it sarà presentato giovedì 6 febbraio a Eataly - Roma (Sala Congressi, 3° piano) alle 11 (Scarica l'invito).
Unasco, alla quale aderiscono 30 associazioni presenti su tutto il territorio italiano in rappresentanza di circa 200 mila olivicoltori, con un progetto cofinanziato dall’Ue e dal Mipaaf (Reg. 867/08) ha realizzato la piena tracciabilità degli oli extravergine di oliva provenienti da 10 Regioni italiane, dei quali è certificata l’origine e garantita la qualità.
“Abbiamo realizzato un sistema integrato di Rintracciabilità - Qualità certificato da un ente terzo (Sistema Unasco), che consente di controllare tutto il processo produttivo dal campo alla bottiglia - sostiene il presidente Luigi Canino - tramite tecnici qualificati alla quale verificano che i produttori rispettino rigidi disciplinari di qualità lungo tutta la filiera”.
“Dunque quell’olio, specificatamente, oltre ad essere assaggiato verrà conosciuto in pieno ripercorrendo a ritroso la sua storia dalla tavola al campo” aggiunge Canino. Un vero esempio di sicurezza alimentare e garanzia di qualità ed origine, che verrà lanciato nella prima settimana di febbraio con un apposito evento a Roma nei locali di Eataly.

martedì 29 ottobre 2013

I funghi micorrizzici per un'agricoltura sostenibile.

Az. Reg. Sviluppo Agricoltura Calabrese
Giovedì 31 ottobre appuntamento a Rosarno (RC) dalle 17.00 alle 20.00 per l'incontro promosso da ARSAC Calabria e Micosat F.
Il prossimo 31 ottobre si terrà all'Auditorium comunale di Rosarno (RC) l'incontro organizzato dall'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) e Micosat F dal titolo "Gli inoculi di funghi micorrizici e la loro importanza per un'agricoltura sostenibile".
L'impiego di prodotti fitosanitari e l'utilizzo, spesso esagerato, di concimi tende ad alterare l'equilibrio del suolo e il suo sistema biologico per lunghi periodi, modificandone la composizione e la fertilità e determinando un incremento di alcuni funghi dannosi. La normativa per l'uso sostenibile degli agrofarmaci (direttiva 128/2009 recepita con il Decreto legislativo 14 Agosto 2012, n. 150) renderà molto più consapevole l'utilizzo degli stessi, comporterà una maggiore consapevolezza nell'uso dei fertilizzanti e delle norme per la tutela ambientale (in particolare delle acque).
Parallelamente, lo sviluppo di nuove tecniche basate sull'incremento della microflora utile contribuirà a custodire maggiormente l'ambiente, a scegliere di produrre un prodotto più sano, a tutelare la salute e a migliorare la vita. Relativamente al terreno, la scarsa fertilità, la presenza di metalli pesanti, di inquinanti e di nitriti e la scarsità di sostanza organica, sono problemi che si riscontrano molto frequentemente e con conseguenze a volte gravi.
La pratica dell'utilizzo delle micorrize va nella direzione di migliorare il primo fattore di produzione: il terreno.
Questo permette di ottenere una serie di vantaggi: l'aumento dell'estensione dell'apparato radicale; il superamento della crisi di trapianto; l'aumento della resistenza alle malattie fungine; il migliore assorbimento degli elementi nutritivi; la riduzione degli stress dovuti a carenza idrica; la riduzione del problema legato ai residui chimici negli alimenti (ad esempio i nitrati negli ortaggi a foglia) e nell'ambiente. E' l'inizio di un cambiamento ormai in atto per coltivare in modo più sostenibile e compatibile con l'ambiente.
Fonte: agronotizie.it

Relatori:
Prof. Alberto Ritieni - UNINA Federico II
Dr.ssa Laura Critelli - ARSAC Gioia T.
Prof. Giovanni Agosteo - UNIRC Mediterranea
Dr Giovanni Caprio - CCS Aosta

Conclusioni:
Prof. Giuseppe Zimbalatti - Dirigente Generale Dipartimento Agricoltura Regione Calabria

Coordinatore:
Ivano Valmori - Direttore Agronotizie.it 

Organizzazione:
Dr Francesco Antonio Iannizzi
Dr Rosario De Leo

Per informazioni:
Arsac Gioia Tauro (RC)
Tel e Fax 0966 57522