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mercoledì 20 febbraio 2013

A Lamezia Terme, seminario tecnico sul Sistema Informativo Biologico.

Venerdì 22 febbraio 2013 dalle ore 8,30, presso la sede dell'Unioncamere Calabria (via delle Nazioni – Sant’Eufemia Lamezia Terme CZ) si svolgerà il seminario tecnico: Informatizzazione del sistema di controllo dell’agricoltura biologica - La gestione sul sistema SIAN della documentazione delle aziende biologiche, di cui ai Reg. CE 834/07 e Reg. CE 889/08.
Il Decreto MIPAAF n. 2049 del 12 febbraio 2012 istituisce il Sistema Informativo Biologico (SIB), per la gestione informatizzata della notifica di attività con metodo, in conformità al D.P.R. n. 503/1999 e dal D.lgs. n. 173/1998. Il SIB utilizza l’infrastruttura del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), che garantisce la disponibilità di servizi di certificazione delle informazioni.
In base alle disposizioni della richiamata normativa è stato stabilito il termine del 31 marzo 2013 per l’imputazione sul SIAN della notifica di attività con metodo biologico, ai sensi dell’art. 28 del Reg. (CE) n. 834/2007 e succ. mod..
Le pratiche di imputazione della notifica, sebbene regolamentate da apposito manuale d’uso del sistema informatico, comportano un certo grado di complessità e richiedono l’applicazione di criteri appropriati, che tengano conto delle esigenze aziendali in fatto di controllo e certificazione dei processi e dei prodotti aziendali. Vi sono anche da considerare i requisiti del fascicolo aziendale, per la validità degli stessi dati nei confronti dei regimi di aiuto alle imprese agricole.
Da queste considerazioni nasce l’esigenza di un momento di confronto fra quadri tecnici operanti a diverso titolo sulle tematiche in oggetto, cioè rappresentanti della Pubblica Amministrazione (Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, ARCEA), dirigenti delle organizzazioni professionali agricole, tecnici ed operatori dei CAA, quadri tecnici degli organismi di controllo e tecnici liberi professionisti. L’obiettivo è quello di definire, per quanto possibile, una metodo di lavoro comune, in grado di definire e consolidare un quadro unico di riferimento, valido per le diverse necessità delle aziende.
Con tale motivazione l’Associazione ABC – Agricoltura Biologica Calabria promuove un seminario tecnico aperto a tutte le figure professionali operanti negli enti e nelle organizzazioni competenti a diverso titolo nella gestione informatica dei dati delle aziende che operano nell’agricoltura biologica, ai sensi delle norme richiamate.
Programma del seminario
Ore 8,30 Registrazione dei partecipanti
Ore 9,00 Apertura dei lavori Presentazione del programma del seminario - Salvatore Cugliari (ABC)
Relazioni:
Il quadro di riferimento normativo europeo e nazionale. Le norme istitutive del SIB e relative problematiche. Dr. Francesco Scarpelli – Dr. Francesco Cufari Dip. Agricoltura Regione Calabria
Criteri di gestione dei dati aziendali nel sistema di controllo e certificazione delle produzioni biologiche ai sensi delle norme vigenti. Dr. Mariano Serratore (ICEA)
Problematiche di gestione del fascicolo unico delle aziende biologiche. Funzionario ARCEA
Ore 11,00 Pausa caffè.
Ore 11,15 Discussione. Interventi dei partecipanti. Ore 13,15 Conclusioni. 


Evento in collaborazione con: Dipartimento Agricoltura Regione Calabria. 
Il Semiario è stato accreditato dalla Federazione dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Calabria, per la concessione dei crediti formativi presso il Conaf.
Segreteria organizzativa:tel. 0963 267215. Mail: icea.calabria@icea.info
Con la collaborazione ed il supporto tecnico dell’Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale – ICEA

lunedì 8 ottobre 2012

Sistema Informativo Biologico (SIB), da ottobre si parte.

Il 1° ottobre 2012 è entrato in vigore il Decreto Ministeriale n. 2049 del 01.02.2012 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 marzo 2012), che ha istituito il Sistema Informativo Biologico (SIB) per la gestione informatizzata dei procedimenti amministrativi relativi alla notifica di attività con metodo biologico.
“Il biologico è un settore che mostra vitalità, con un crescente apprezzamento da parte dei consumatori ed un tessuto di aziende sempre più radicato sul territorio. Per questo siamo impegnati a migliorare il sistema di garanzie che è alla base dello sviluppo del comparto” ha spiegato il ministro Mario Catania aggiungendo che con il SIB “si è voluto dare avvio ad una profonda riorganizzazione del settore, partendo proprio dalla standardizzazione e condivisione dei dati tra tutti i soggetti coinvolti, nelle diverse responsabilità, alla gestione del sistema dell’agricoltura biologica”. 
Il Sistema, che va ad integrare le funzionalità del SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) utilizzandone anche le banche dati certificate, offre la possibilità alleimprese dell’agroalimentare di avviare in maniera telematica l’iter amministrativo per il riconoscimento dello status di operatore biologico. Grazie al nuovo sistema per il biologico, infatti, tutte le informazioni già contenute nel Fascicolo aziendale del SIAN non dovranno più essere trascritte ed inviate alle diverse Amministrazioni e agli Enti competenti, ma saranno tutte contenute nella nuova “notifica on line” che le renderà automaticamente disponibili a tutti gli utenti del sistema.
Dal 1° ottobre è obbligatorio per gli operatori notificare l’inizio della propria attività nonché le variazioni successive alla notifica tramite il SIB. Tutti gli operatori che hanno già presentato la notifica alle Amministrazioni competenti e sono già inclusi negli elenchi regionali e nazionale sono tenuti ad informatizzare la notifica entro il 31 dicembre 2012.
Fonte: assagricalabria; MiPAAF.

sabato 8 ottobre 2011

Olio: il Registro Sian piega le eccellenze dell'extravergine italiano.

Un grido d'allarme dai produttori di olio extravergine di qualità. Quando la burocrazia rende inapplicabile un principio giusto.
Al centro delle loro critiche il cosiddetto Registro Sian (Sistema Informativo Agricolo Nazionale), entrato in vigore con il DM 8077/2009. In pratica si tratta di un registro telematico di carico e scarico dell'olio che, nella volontà degli estensori del decreto, doveva avere lo scopo di salvaguardare il principio di italianità dell'olio.
"Obiettivo nobilissimo - sottolinea Antonella Pinna, produttrice sarda - ma che in Italia, a differenza che in altri Paesi, come ad esempio la Spagna nostro massimo competitor, ha avuto un'applicazione a dir poco eccessiva. Il Registro Sian, con la sua burocrazia cavillosa, costringe a un'attività quotidiana e a un dispendio di forze semplicemente impensabile per le piccole e medie aziende. Senza contare che va bene una trasparenza che garantisca legalità e rispetto delle regole, ma è assurdo chiederla in modo quasi feroce proprio a quelle aziende che si sono da tempo allineate al concetto di italianità dell'olio che sta alla base del decreto. Aziende che, a mio giudizio, dovrebbero decidersi a fare squadra, in modo da proporsi alle istituzioni come interlocutore credibile e indispensabile su tutte le questioni che riguardano il nostro comparto".
La richiesta di uno scarico di dati continuo, infatti, costringe a un lavoro capillare che, per aziende che spesso contano su un numero limitato di lavoratori, risulta insostenibile.
"Senza contare l'obbligo di fornire l'elenco completo di clienti e fornitori - aggiunge Marco Viola, noto produttore umbro - che, viste le falle che purtroppo caratterizzano il mondo on line, va necessariamente a determinare un mancato rispetto della privacy che aggiunge danno al danno. Va inoltre fatto notare che questo sistema rappresenta un unico abominevole, in quanto richiesto solo a noi produttori di olio. Se avessero provato a fare una cosa del genere con i produttori di vino, si sarebbe scatenata una guerra santa. E invece sono andati a colpire un comparto già sofferente, infliggendo quello che per molti potrebbe risultare il colpo di grazia".
Urge quindi trovare una soluzione che, seppure nel rispetto delle regole comunitarie, non risulti penalizzante nei confronti dei piccoli e medi olivicoltori.
"Pensiamo a un tavolo di lavoro - propongono i vari produttori riuniti per questa battaglia - intorno al quale sedere le varie parti in causa, al fine di trovare delle soluzioni condivise. Ripetiamo che noi siamo per la trasparenza, che andrebbe a premiare chi fa qualità. Ben vengano quindi degli enti di controllo, li accoglieremo a braccia aperte. Va bene anche riportare i dati richiesti ma non con la frequenza attualmente imposta. Seguiamo l'esempio di altri Paesi, onde evitare di perdere la leadership nella produzione di extravergine di qualità, settore che da sempre vede l'Italia al primo posto e che, con questa legge, rischia di veder scomparire centinaia di aziende di altissimo livello".
PROMOTORI: Giorgio Franci Frantoio Franci s.n.c. - Montenero d'Orcia (GR); Marco Viola, Azienda Agraria Viola - Foligno (PG); Antonella Pinna, Az. Agr. Fratelli Pinna - Sassari (SS); Giancarlo e Sabrina Bonamini, Frantoio Bonamini sas (VR); Nicola Fazzi, Colli Etruschi, Blera (VT);  F.lli Fazari, Olearia San Giorgio - San Giorgio Morgeto (RC); Antonella Titone, Az. Agr. biologica Titone - Locogrande - Marausa (TP); Marina Colonna, Masseria Bosco Pontoni - San Martino in Pensilis (CB); Laura De Parri, Azienda Agricola Laura De Parri - Canino (VT); Francesco Gaudenzi, Frantoio Gaudenzi - Trevi (PG); Antonella Roversi, Azienda Del Carmine - Ancona (AN);  Luigi Tega, Molino Il Fattore di Tega Luigi & C. - Foligno (PG); Gabriella Gabrielloni, frantoio Gabrielloni E. & G. snc - Recanati (MC); Americo Quattrociocchi, Frantoio Oleario Quattrociocchi amerigo - Altri (FR); Maria Provenza, Frantoio Oleario Torretta srl - Battipaglia (SA); Massimo Fia, Agraria Riva del Garda - Riva del Garda (TN); Frontoi Cutrera - Chiaramonte Gulfi (RG); Gionni Pruneti, Az. Agr. Pruneti - Greve in Chianti (FI); Marina De Carlo, Frantoio Oleario De Carlo SNC - Bitritto (BA); Az. Agr.Comincioli - Puegnago sul Garda (BS).
Si uniscono solidali, anche se non destinatari del provvedimento in quanto trasformatori: 1. Silvia Di Vincenzo, Az. Agr. mandranova (Cb); 2. Pasquale Librandi, Azienda Agricola Librandi Pasquale Vaccarizzo Albanese (CS); Az. Agr. Decimi, Bettona ( PG).
Fonte: Olearia San Giorgio

sabato 6 agosto 2011

Per i frantoi artigiani burocrazia e costi raddoppiati

No alla burocrazia e ai costi doppi per le sole imprese artigiane. Questo il motivo del ricorso al Consiglio di Stato di Cna Alimentare che sottolinea e denuncia la disparità di trattamento tra frantoi agricoli e frantoi artigiani prevista dal Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali 8077/2009.
Secondo Cna Alimentare, infatti, i frantoi artigiani che lavorano e trasformano olive di terzi produttori per poi rivendere l’olio sul mercato, hanno dimensioni sostanzialmente identiche, se non inferiori, e operano sullo stesso mercato dei frantoi agricoli che lavorano le proprie olive.
«Abbiamo oggi l’assurda ed illogica situazione per la quale una piccola azienda frantoiana, iscritta nel registro delle imprese come artigiana, deve organizzare al proprio interno la gestione dell’inserimento dati nel sistema informatico del SIAN esattamente come i grandi confezionatori e importatori di olio di oliva che operano sui mercati internazionali,  fra l’altro dedicando allo scopo una persona ad hoc - spiega Cna Alimentare - ciò comporta enormi costi rispetto alle proprie dimensioni aziendali, costi che non gravano assolutamente su un’identica impresa, se non maggiore, iscritta però come agricola».
Discriminazione fra imprese, effetto distorsivo della concorrenza e del mercato, ma anche un diverso e ingiusto regime di sanzioni. Questi i motivi su cui si basa il ricorso di Cna Alimentare al Consiglio di Stato che si affianca al ricorso di Federolio e di altre imprese appellanti.
Anche i frantoiani artigiani della regione Emilia Romagna, spiega Giovanni Bucci funzionario della Cna Alimentare di Rimini, stanno accusando il colpo della nuova normativa, la burocrazia ha fatto aumentare i costi della gestione in maniera considerevole, se poi consideriamo la forte concorrenza di oli di dubbia qualità provenienti da paesi extracomunitari o comunitari come la Spagna, Grecia ecc., allora si corre il rischio di far scomparire alcune realtà artigiane che hanno contribuito per anni alla tutela della produzione di olio extravergine di oliva come eccellenza del Territorio.

sabato 23 luglio 2011

A Roma, nuovo corso di formazione riservato ai fratoiani.

Professione frantoiano: CORSO TECNICO PER LA FORMAZIONE ED IL PERFEZIONAMENTO DI "Maestri di Frantoio".
LA CORRETTA GESTIONE DEL FRANTOIO OLEARIO.
Per il miglioramento della qualità, la diversificazione del prodotto e l’incremento delle attività commerciali, tra adempimenti tecnici e cavilli burocratici.
Roma Sala Celimontano – Fondazione Rui, 19-20-21 Settembre 2011
Il corso, aperto a tutti, nasce con l’intento di trasferire un insieme di conoscenze e know-how indispensabili per tutti gli addetti al frantoio ed alla commercializzazione e valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva.
L’obiettivo è quello di formare un figura professionale, il Maestro di Frantoio, che abbia la capacità di gestire in maniera ottimale il frantoio, con una visione a 360° di tutte le dinamiche che interessano la produzione di olio di oliva: a partire dalla trasformazione, anche alla luce delle più innovative tecnologie e tecniche, passando per il confezionamento, commercializzazione e promozione dell’olio di oliva, infine per arrivare alla legislazione e alle più recenti problematiche legate alla tracciabilitàe alla tenuta dei registri per BIO, DOP e 100% Italiano.
Si darà largo spazio a quelle conoscenze fondamentali per la corretta gestione tecnica e burocratica del frantoio oleario e dell’oleificio: gli adempimenti legali per la gestione e la compilazione dei registri e la trasmissione dei dati al sistema informativo SIAN.
Particolare attenzione sarà posta sulle tecniche estrattive per il miglioramento del prodotto, la conservazione e il confezionamento, l’obbligatorietà dell’origine, l’etichettatura per la commercializzazione del prodotto sfuso e imbottigliato.
Approfondimenti riguarderanno le linee guida che disciplinano le strategie del marketing e la comunicazione commerciale per la valorizzazione del prodotto.
Iscrizioni entro il 05 Settembre 2011
Ulteriori informazioni:
Segreteria del Corso: Federica Parroni- International Extravirgin Oliveoil Agency. 
Ph. +39 011 19567218
Mob. +39 347 4913924 - +39 338 5394663
Fax +39 0743 778608
e-mail: info@oliveoilagency.org - web: www.oliveoilagency.org
Puoi scaricare il modulo di iscrizione e il programma sul sito www.oliveoilagency.org
Dr Antonio G. Lauro