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martedì 11 ottobre 2011

OLIO: In Europa cresce domanda prodotto alta qualità con progetto Mipaaf, UE e Unaprol.


I consumi di olio extra vergine di oliva sono in aumento in Germania, Francia e Regno Unito. Merito anche della campagna di promozione triennale, Olio Extra Vergine di Oliva: alta qualità europea finanziata con il contributo dell’Unione Europea e del ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e con le risorse proprie di Unaprol - consorzio olivicolo Italiano.
L’Italia che ha fatto dell’alta qualità europea il proprio fiore all’occhiello consolida in questi paesi definiti nuovi consumatori la propria presenza con il 74% del mercato in Germania, il 33% in Francia e il 55% nel Regno Unito.
I dati, riferiti al primo semestre 2011, con confronto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, evidenziano appunto una crescita della presenza italiana su tali mercati.
Il progetto triennale che ha visto un investimento complessivo di 4,5 milioni di Euro ha sviluppato nel corso dei tre anni di attività oltre 14mila contatti attraverso fiere specializzate; 9 mila attraverso le piazze e 6 mila circa attraverso i ristoranti, cui si aggiungono i 10 mila contatti nei vari punti vendita/gourmet. Nel corso dei tre anni sono stati realizzati circa 100 mila stampati in tedesco, francese ed inglese per la diffusione di materiali di informazione con ricette e notizie salutistiche, per agevolare il consumo consapevole dell’olio extra vergine di oliva, che hanno contribuito a sviluppare sul web oltre 40 mila notizie riguardanti lo stato di avanzamento di questo progetto europeo.
“Abbiamo favorito l’aumento della domanda di olio extra vergine di oliva di alta qualità in Europa, stimolando un consumo più consapevole del prodotto”. Ha riferito il presidente di Unaprol, Massimo Gargano che ha poi aggiunto, “l’analisi delle importazioni dei paesi target del progetto di promozione evidenzia una conferma del trend di crescita della presenza dell’Italia come paese leader dell’alta qualità per le importazioni in tali Paesi”.
Nei tre anni di attività in Germania, Francia e Regno Unito Unaprol, Mipaaf e UE hanno prodotto un'informazione continua sul prodotto e sulle sue varie tipologie; sugli aspetti relativi al processo produttivo, alla qualità, ed alle molteplici possibilità di utilizzo in cucina con preparazione di piatti tipici della dieta mediterranea. Tutte le iniziative sono state orientate, altresì, ad accrescere le conoscenze sulle normative che regolamentano il settore con particolare riferimento agli aspetti concernenti la rintracciabilità, l’etichettatura ed i riconoscimenti qualitativi europei BIO, DOP e IGP.
I dati, non conclusivi, del progetto sono stati comunicati da Unaprol a Colonia, in Germania nel corso di Anuga. A giudicare dalla mole delle informazioni che circolano su questo argomento nella rete globale dell’informazione è la stessa UE a trarre un notevole vantaggio mediatico in qualità di sponsor principale di questa campagna di promozione e informazione. Ad integrare le oltre 40mila notizie circolanti nel web vi sono anche i passaggi televisivi già realizzati dalla Rai che hanno raggiunto complessivamente nelle trasmissioni Italia Agricoltura, TG3 Agritre e Prodotto Italia oltre 2 milioni 700 mila telespettatori. Insieme alle notizie, la rete ha catturato e rilanciato nel villaggio globale dell’informazione anche la capacità della Commissione UE di stabilire, attraverso i suoi regolamenti, come nel caso della promozione ed informazione, migliori condizioni di vita sociale per tutti i consumatori degli stati dell’Unione Europea.
Fonte: C.S. Unaprol

lunedì 10 ottobre 2011

Olio: Progetto promozione Ue. Primo bilancio Mipaaf e Unaprol all’Anuga di Colonia.

Domani all’Anuga di Colonia, in Germania, Unaprol presenterà un primo bilancio, non conclusivo, del programma di informazione e promozione del consumo consapevole dell'olio extra vergine di oliva europeo, dedicato ai consumatori di Germania, Francia e Regno Unito.
Ultima tappa di un mega progetto europeo triennale che ha visto protagonisti il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e la Commissione Europea insieme ad Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano.
“Il programma di iniziative realizzato in questi tre anni ha mirato ad incrementare il consumo di olio di oliva extra vergine e a fidelizzare le fasce più giovani della popolazione di questi tre Paesi definiti nuovi consumatori". Ha riferito il presidente di Unaprol, Massimo Gargano, che poi ha aggiunto, “sono state realizzate azioni di sensibilizzazione e informazione verso responsabili degli acquisti, gastronomi, cuochi, ristoratori, giornalisti e stampa medica, partecipazione a fiere specializzate, workshop e incontri b2b”.
Il progetto di promozione e informazione triennale ha sviluppato un investimento complessivo di 4,5 milioni di Euro, finanziato al 50% con fondi Ue, per il 20% dal Mipaaf e per il 30% con le risorse proprie di Unaprol - consorzio olivicolo italiano.
I primi risultati della campagna Ue di promozione e informazione sull'olio extra vergine di oliva: alta qualità europea saranno presentati domani, 11 ottobre 2011 alle 11,30 presso lo stand di Unaprol situato nel padiglione 11.2 stand 20 all’Anuga di Colonia.
Dr Antonio G. Lauro

Fonte: C.S. Unaprol

martedì 4 ottobre 2011

OLIO: Italia maglia rosa in Svezia per alta qualità. Mipaaf e Unaprol lanciano I.O.O.%

Mipaaf e Unaprol spingono più a nord in Europa la frontiera dell’olio extra
vergine di oliva I.O.O.% di alta qualità italiano. Una missione commerciale in Svezia,
a Stoccolma, lancia la sfida per sensibilizzare i consumatori svedesi ad un consumo
consapevole del prodotto simbolo del made in Italy nel mondo.
La missione inserita in un più articolato programma di promozione, previsto dal
primo contratto di filiera per l’olio di oliva italiano, si avvale della collaborazione di
Veronafiere per l’organizzazione degli eventi di fidelizzazione di nuovi consumatori,
buyer, giornalisti ed opinion leader.
Dal seminario Unaprol svoltosi a Stoccolma risulta che Il consumo di olio d’oliva in
Svezia è in costante aumento anche se risulta essere più basso di quello di altri Paesi
europei tradizionali consumatori di olio d’oliva. L´Italia è in pole position per quanto
riguarda le importazioni in Svezia di olio di oliva in generale. La quota di mercato si
aggira intorno al 65%.
“Il nostro obiettivo ha riferito il presidente di Unaprol, Massimo Gargano, è continuare
a sostenere la leadership dell’olio extra vergine di oliva italiano in questo Paese,
contribuendo a diffondere tra i nuovi consumatori la cultura di un prodotto altamente
salutistico”.
Dall’indagine Unaprol risulta che il mercato dell’olio di oliva e di extra vergine di oliva in
Svezia viene assorbito per il 15% circa attraverso il canale HO.RE.CA. (hotel, ristoranti
e catering); per il 75% attraverso la GDO (grande distribuzione organizzata), mentre il
restante 10% viene veicolato attraverso negozi di gastronomia specializzata, gourmet
e delicatessen.
Gli svedesi preferiscono confezioni di olio extra vergine di oliva da mezzo litro e
stanno progressivamente spostando i loro acquisti verso prodotti di pregio che offrano
certezza di origine e garanzie di alta qualità.
“A questa domanda selezionata risponde l’offerta delle aziende che costituiscono
il consorzio dell’olio extra vergine di oliva I.O.O.% alta qualità italiana – ha riferito
Gargano – che aggiunge, mercati come la Svezia rappresentano un’opportunità ma
anche una sfida per il sistema di aziende che non vuole arrendersi all’omologazione
dei sapori e alla confusione sullo scaffale”.
L’olio extra vergine di oliva in Svezia viene ancora considerato un prodotto di
nicchia da consumare in circostanze particolari, ma la domanda è stimolata
dall’apprezzamento della cucina tipica mediterranea che si va diffondendo grazie
soprattutto alla presenza di numerosi italiani nel paese scandinavo.
Le prove di degustazione ed i workshop organizzati da Veronafiere per Unaprol a
Stoccolma mirano a fidelizzare anche importatori indipendenti, la cui quota di mercato
supera il 15% e riguarda una fetta consistente dell’offerta di qualità dell’olio extra
vergine di oliva in Svezia.
Stoccolma, 4 ottobre 2011

giovedì 15 settembre 2011

Olio meno di 6 euro? Impossibile!

Una confezione da litro di un buon olio extra vergine di oliva, prodotto al 100% con olive italiane, non potrebbe costare – secondo un’indagine Unaprol - mediamente al consumo, sullo scaffale di un supermercato, meno di 6 euro.
Il rilevamento del prezzo è stato effettuato dall’osservatorio economico dell’Unaprol nell’ambito dell’attività di monitoraggio cofinanziata da Unione Europea e Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nell’ambito del Reg. CE 867/08
I prezzi si riferiscono all’ultima settimana di agosto di un chilo di olio extra vergine di oliva convenzionale sulla piazza di Bari, allo stato sfuso, franco azienda deposito produttore - merce nuda, iva esclusa.
A determinare il prezzo finale al consumo concorrono diversi fattori. Si parte dagli attuali 3,50 € il chilo per un buon olio extra vergine già lavorato e disponibile per la vendita in un frantoio. Al prezzo di base, vanno aggiunti i costi di confezionamento per bottiglia, etichetta ed etichettatura, tappo, imballaggio, trasporto, quantificabili in 0,74 €.
Seguono, poi, altre 0,76 € per i costi di commercializzazione. Sono quelli che comprendono le spese di marketing: annunci, messaggi pubblicitari, grafica e di distribuzione alla rete vendite. Concorre, infine, a determinare il prezzo finale della singola confezione il ricarico del punto vendita, quantificato, quest’ultimo, in 0,62 € a bottiglia. Si raggiunge, così, considerando come punto di partenza la cifra di 5,62 € quale costo unitario di un chilo di olio extra vergine di oliva – cui va aggiunta l’Iva del quattro per cento. Si ottiene, quindi, un prezzo finale che arriva a sfiorare i 6,00 €.
Questi – rileva l’Unaprol – rappresentano solo i costi fissi, senza margini di profitto o di extra profitto, che un’azienda deve sostenere per presentare sul mercato il proprio prodotto. E’ quindi facile immaginare che il prezzo al consumo sia leggermente superiore, dovendo aggiungere ai quasi 6,00 €, gli utili aziendali.
Ma come può il consumatore difendersi nella giungla dei prezzi? Le leggi attualmente in vigore aiutano ad individuare l’origine del prodotto. Un consiglio è quello di leggere attentamente le etichette. Attenzione, però, ai messaggi pubblicitari ingannevoli. Meglio scegliere aziende che non hanno paura di farsi identificare dai consumatori. In genere sono quelle più conosciute sul mercato. Molto spesso le aziende serie inseriscono il loro numero verde e forniscono indicazioni su che tipo di olio extra vergine è imbottigliato. Se si tratta, per esempio, di una miscela, se il prodotto è 100% made in Italy, o, se si tratta di un olio DOP. In questo caso, il prezzo del prodotto è superiore, proprio a garanzia dell’identificazione territoriale e della tracciabilità del prodotto.
Altre informazioni, utili per orientare una scelta all’acquisto, sono le indicazioni chimico-fisiche riguardanti il contenuto di acido oleico, polifenoli e vitamine.
Oggi però sullo scaffale si trovano oli a 1,90 / 2,50 € come è possibile se facendo quattro calcoli si evince il contrario? Paradosso, gli italiani spendono più per l’automobile che per la salute. Un chilo d’olio sintetico per il motore dell’auto costa mediamente tra i 5 e i 15 € al kg.
Fonte: Unaprol

domenica 11 settembre 2011

SenzaimbrOLIO: nuovo appuntamento UNAPROL a Bari.

La tutela del vero olio extravergine di oliva italiano e la tracciabilità dell’origine del prodotto sono un valore da preservare dalle frodi. In occasione della Fiera del Levante di Bari, Martedì 13 settembre ’11, alle ore 10, L’Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano e Il Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari discuteranno di questi temi e presenteranno alla stampa ed ai consumatori il decalogo per fare acquisti consapevoli: 10 buoni motivi per non sbagliare e un programma di intesa per una comune azione antifrode.

Il programma di "senzaimbrolio"
Contributi Introduttivi:
Col. t. SFP Maurizio Delli Santi - Comandante Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari - Nuclei Antifrodi Carabinieri
Ranieri Filo della Torre - Direttore generale UNAPROL
Moderatore: Michele Bungaro Giornalista
Relazioni:
Cap. Vincenzo Ferrara - Comandante Nucleo Antifrodi Carabinieri Salerno
La tutela della qualità dell’olio extravergine di oliva e la lotta alle frodi
Maurizio Servili -Dipartimento Scienze economiche estimative sezione tecnologie e biotecnologie degli alimenti
Università di Perugia
Caratterizzazione di un modello di gestione e controllo per il rispetto delle norme di autenticità e qualità dell’olio di oliva
Interventi:
Sen. Colomba Mongiello - Commissione Agricoltura Senato della Repubblica
Dario Stefàno - Assessore Risorse Agroalimentari Regione Puglia
Massimo Gargano - Presidente Unaprol Consorzio Olivicolo Italiano
Conclusioni:
On. PAOLO RUSSO - Presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati

L'invito

Dr Antonio G. Lauro

domenica 24 luglio 2011

Convegno Coldiretti/Unaprol: L’OLIVICOLTURA CALABRESE. IL VALORE DELLA QUALITA’ NELLA FILIERA AGRICOLA ITALIANA.

25 LUGLIO 2011 ORE 10.00 - GRAND HOTEL LAMEZIA – LAMEZIA TERME
Convegno Coldiretti/Unaprol: L’OLIVICOLTURA CALABRESE. IL VALORE DELLA QUALITA’ NELLA FILIERA AGRICOLA ITALIANA.
Locandina:
Dr Antonio G. Lauro

martedì 19 luglio 2011

A Roma, firma accordo Unaprol - Unioncamere Agroqualità.

Mercoledì 20 luglio, a Roma, firma dell'accordo tra Unaprol (Consorzio Olivicolo Italiano) e Unioncamere (Agroqualità) finalizzato a certificare la tracciabilità di filiera del vero olio extravergine di oliva di alta qualità prodotto in Italia.
L'Unione di queste due realtà dell'economia italiana contribuirà a implementare un gioco di squadra che aiuterà il Paese a rafforzare il sistema della certificazione del prodotto simbolo del made in Italy in tutto il mondo.
Ecco il programma:

sabato 9 luglio 2011

OLIO: Alta Qualità Europea di UE, Mipaaf e Unaprol, sbarca in Belgio, Danimarca e Paesi Bassi.

Roma – “C’è un Italia che fa bene all’Europa perché migliora la tavola dei consumatori e li aiuta a fare scelte consapevoli negli acquisti di oli extra vergini di oliva”. Lo afferma Massimo Gargano, presidente di Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano in occasione della presentazione del nuovo progetto UE, olio di oliva: alta qualità europea, cofinanziato dalla Commissione europea e dallo Stato Italiano attraverso il Mipaaf, presentato a Roma dal ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, on. Saverio Romano.
“Con questo nuovo sforzo organizzativo – ha aggiunto Gargano - vogliamo raddoppiare il successo della campagna di informazione in Francia, Regno Unito e Germania dove le importazioni e i consumi di oli extra vergini di oliva sono in aumento con particolare riferimento agli oli provenienti dal nostro Paese”.
Il nuovo progetto triennale di promozione e informazione avrà una durata di 36 mesi ed è rivolto agli oltre 32 milioni di consumatori di Belgio, Danimarca e Paesi Bassi. Un mercato con abitudini alimentari diverse da quelle mediterranee. “Per questi nuovi consumatori - ha riferito Gargano - si aprono nuove prospettive di consumo”. Si tratta di una contaminazione positiva che sposta la leva della competizione sull’alta qualità del prodotto garantito dai programmi di tracciabilità della UE. “Merito soprattutto del nostro Paese – ha concluso Gargano – che ha contribuito in maniera considerevole al varo alla norma europea che tutela l’origine obbligatoria dell’olio extra vergine di oliva in etichetta”.

martedì 5 luglio 2011

OLIO: Nasce Filiera Olivicola Italiana. Portaerei del made in Italy nel mondo.

Roma – Costituita a Roma la società Filiera Olivicola Italiana. Ne fanno parte Unaprol, Unapol, CAI, Consorzi Agrari Italiani e 15 realtà imprenditoriali singole e associate rappresentative della produzione del made in Italy.
Scopo della società è quello di valorizzare le produzioni nazionali del settore olivicolo attraverso la predisposizione, partecipazione e realizzazione di iniziative industriali, commerciali e di servizio nell’ambito della filiera agro-alimentare, finalizzate all’attuazione della filiera agricola italiana.
Nella sua mission non solo l’extra vergine, ma anche l’olio di oliva e le olive da tavola, inclusi i relativi derivati e sottoprodotti, anche per finalità di produzione energetica.
Si tratta di una cabina di regia costituita tra il mondo della produzione rappresentato da Unaprol e Unapol, e la nuova rete dei consorzi agrari d’Italia che fa capo a Coldiretti. L’obiettivo è quello di condividere un unico e grande progetto: la tutela, la promozione e la vendita in tutto il mondo del vero olio extra vergine di oliva I.O.O.% qualità italiana, all’interno di una più ampia ed articolata strategia commerciale della filiera agricola, tutta italiana.
La nuova società potrà realizzare, acquistare, gestire impianti e stabilimenti per il raggiungimento dei propri scopi statutari. Svolgerà attività e presterà servizi di marketing, gestione dati, formazione, promozione e pubblicità, proiezione internazionale, indagini di mercato e studi di fattibilità. Promuoverà, organizzerà e parteciperà a programmi di ricerca, formazione, studi e sperimentazione.
“Vogliamo un mercato che si segmenti verso l’alto”. Ha affermato Massimo Gargano, presidente di Unaprol, che aggiunge – “in un rapporto di fiducia stabile all’interno della Filiera Olivicola Italiana la qualità del prodotto e la trasparenza nei rapporti sono due elementi fondamentali per offrire al sistema delle imprese un reddito maggiore basato sul valore dell’origine e al consumatore un prodotto di alta qualità italiana”.

venerdì 1 luglio 2011

La Filiera Agricola, se ne discuterà a Sinopoli (RC).

La Coldiretti Reggio Calabria, in collaborazione con l'Azienda Agricola Bivone Maria, organizza per il giorno 8 luglio alle 17,30 un incontro sulla filiera agricola in Italia.
La manifestazione, che si terrà a Sinopoli (Corso Umberto I°, n. 30), vedrà ad un unico tavolo la presenza del mondo politico, sindacale e produttivo della provincia di Reggio Calabria.
Ecco il dettaglio dell'incontro:
Ore 17,30: Saluti
- Francesco Saccà (Presidente Coldiretti Reggio Calabria);
- Rappresentante Azienda Agricola Bivone Maria;
- Autorità presenti.
Relazioni
Ore 18,00: Una Filiera Agricola tutta italiana - Antonio Maesano (V. Direttore Coldiretti Reggio C.).
Ore 18,30: La Filiera Olivicola - Gianluigi Hyerace (Consigliere UNAPROL).
Seguirà il Dibattito (ore 19,00) e l'inaugurazione del Punto Campagna Amica dell'Azienda Agricola Bivone Maria (ore 19,30).
Campagna Amica, lo ricordiamo, è il progetto Coldiretti per un’agricoltura impegnata a sviluppare un dialogo aperto e intenso con il cittadino consumatore e si propone di favorire lo sviluppo locale, valorizzando le risorse territoriali disponibili per tutelare l’ambiente, curare il paesaggio e migliorare la qualità della vita in campagna.
"Aprire le aziende ai consumatori e avvicinare la città alla campagna - dichiara Francesco Saccà Presidente Coldiretti Reggio C. - anche attraverso iniziative che coinvolgano le scuole, gli istituti di formazione, il mondo della cultura è uno degli scopi del nostro progetto. Altri obiettivi, conclude Saccà, sono quelli di tutelare la qualità dei prodotti, favorendo tutte le iniziative che garantiscono il consumatore e facilitano la sua libertà di scelta alimentare"
Ed è proprio con questa ottica che verrà inaugurata a Sinopoli (RC) il Punto Campagna Amica Azienda Bivone, al fine di promuovere i prodotti tipici e l’alimentazione made in Italy, come risorsa economica, ma anche come fondamentale espressione di identità.
Dr Antonio G. Lauro

domenica 19 giugno 2011

La filiera olivicola degli oli DOP, se ne discute in un convegno a Roma.

A Roma, organizzato da FEDERDOP e UNAPROL, il convegno "La filiera olivicola degli oli DOP - Analisi strutturale e monitoraggio di un campione di aziende".
L’Italia vanta al suo attivo 40 riconoscimenti (39 Dop e 1 Igp), ed ha il primato europeo nel settore dell’olio di oliva rispetto a ad Paesi vocati come la Grecia (27) e la Spagna(25). Il comparto degli oli Dop e Igp presenta un numero di riconoscimenti piuttosto elevato, ma il livello di produzione certificata resta ancora basso.
Unaprol presenterà il monitoraggio della filiera olivicola degli oli DOP attraverso una analisi strutturale e monitoraggio di un campione di aziende. Sarà un’occasione per discutere delle opportunità a disposizione del settore e per individuare strategie comuni per il sostegno ed il rilancio dell’intero comparto delle Dop.
Quando: Roma, 23 giugno 2011 - ore 11:00. Dove: Piazza della Pilotta, 4


giovedì 16 giugno 2011

OLIO: Made in Italy, gennaio-marzo 2011, + 25% export extra vergine su 2010.

Roma - Export in grande spolvero nel settore dell'olio di oliva made in Italy. Secondo i principali osservatori economici si registra nei primi mesi dell'anno un incremento del 25% in quantità e valore delle esportazioni di oli di qualità, che per il 35% sono rappresentate dalla categoria degli oli extra vergini di oliva. 
I 2/3 del fatturato delle nostre imprese di confezionamento è rappresentato dalle esportazioni. L'incremento del consumo mondiale compensa ampiamente le modeste riduzioni del consumo di olio di oliva all'interno del nostro Paese.
“Il consumatore mondiale apprezza il prodotto di sicura origine italiana di qualità”. Lo dichiara il direttore generale di Unaprol Ranieri Filo della Torre, alla tavola rotonda sul monitoraggio degli oli d’oliva e di sansa di Assitol, e aggiunge che “questo è il risultato delle nuove disposizioni comunitarie su origine e qualità e di rigorosi controlli sull'intero territorio nazionale”.
Unaprol ha scommesso su questa segmentazione verso l'alto dei consumi dell'extra vergine di qualità di origine italiana a livello mondiale costituendo la società consortile I.O.O.% qualità italiana, depositando un disciplinare per la produzione dell'extra vergine di alta qualità. “Il nostro consorzio - ha aggiunto Filo della Torre ha partecipato e vinto i bandi dell’informazione e promozione previsti dal Reg. CE 501, ha sottoscritto l'intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico e ICE per l'internazionalizzazione dell'olio extra vergine made in Italy; e ora – ha riferito - si appresta a creare società di trade per dare maggiore reddito alle imprese, più garanzie e opportunità alle scelte del consumatore. Unaprol – ha concluso Filo della Torre è disposta a condividere questo percorso con chi accetta le regole di un mercato trasparente, ponendo la qualità e l'etica come valori irrinunciabili per un progetto di impresa sul Made in Italy”.
Dr Antonio G. Lauro

Fonte: Elaion per Unaprol Consorzio Olivicolo Italiano - Roma
unaprolpress@unaprol.it - michele.bungaro@unaprol.it - michele.bungaro@fastwebnet.it

martedì 7 giugno 2011

OLIO: Gargano (Unaprol), “bene principio ma valori parametri alchil esteri troppo elevati” .

“La ricchezza del vero Made in Italy dell’olio extra vergine di oliva sta nella difesa dell’origine certa del prodotto, del suo legame strategico con il territorio e nel percorso dell’alta qualità certificata per garantire acquisti consapevoli da parte di consumatori sempre più esigenti”.
E’ quanto dichiara Massimo Gargano presidente di Unaprol nel commentare i dati che vedono l’extra vergine di oliva italiano scambiato sul mercato ad un euro in più al chilo rispetto al prodotto spagnolo.
“L’etichettatura obbligatoria - afferma Gargano - ha segmentato verso l’alto l’offerta di qualità del migliore prodotto italiano”. E se il mercato è disposto a pagare di più una ragione ci deve pur essere. “Per questo - aggiunge Gargano - di fronte alle imprese, che nel cogliere le opportunità dell’etichettatura dell’origine obbligatoria, hanno avviato la ristrutturazione e l’ammodernamento degli impianti olivicoli e dei frantoi, si deve aprire un confronto serio anche sul valore dei parametri degli alchil esteri”; composti chimici che si sviluppano nella produzione di oli di bassa qualità, di recente regolamentati con un provvedimento comunitario.
“Quel regolamento deve essere modificato – ha aggiunto Gargano – per garantire una informazione più corretta ai consumatori ed una competizione più leale tra i produttori”. In questa prospettiva anche la posizione recentemente espressa della presidenza del CNO sullo stesso argomento degli alchil esteri potrebbe essere finalizzata, in considerazione della condivisione di una prospettiva comune, ad una proposta di modifica in senso restrittivo dei parametri della norma UE.
“Il nostro obiettivo ha poi concluso Gargano è quello di consentire al nostro Governo di formulare, sulla base di dati incontrovertibili, una proposta in Europa che sia supportata da un lavoro scientificamente autorevole intorno al quale ora bisogna costruire un largo consenso”.
Fonte: Unaprol

giovedì 2 giugno 2011

Etichettatura: Gargano (Unaprol), “bene operazione trasparenza ministro Romano” .

Roma – “Il nuovo decreto ministeriale in materia di etichettatura di origine degli alimenti farà più luce sullo scaffale per isolare dalle zone d’ombra il vero olio extra vergine di oliva italiano”.
Lo afferma Massimo Gargano, presidente di Unaprol – consorzio olivicolo italiano che plaude all’operazione trasparenza intrapresa dal ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Saverio Romano. “Le aziende e l’industria seria del settore - ha aggiunto Gargano – hanno tutto da guadagnare da un provvedimento che consenta loro di dialogare con i consumatori senza che questi ricorrano all’optometrista”.
In base ai dati dell’osservatorio economico di Unaprol i prezzi all’origine dell’extra vergine individuano la tendenza al rialzo delle quotazioni dell’extra vergine italiano, rispetto ai prezzi del prodotto spagnolo e greco, ed il conseguente delinearsi di un contesto di mercato diverso e più premiante che però non trova riscontro sullo scaffale.
“Il dato positivo dei prezzi italiani dipende in larga misura dalla spinta che ha dato al mercato l’origine obbligatoria in etichettatura, ha poi riferito Gargano, che aggiunge: è giusto e corretto che l’italianità del prodotto venga riconosciuta, scelta e premiata dai consumatori”.
Fonte: Unaprol

giovedì 5 maggio 2011

OLIO: Intesa MSE, ICE e UNAPROL porta I.O.O.% qualità italiana a Toronto Canada.

Roma – I.O.O% alta qualità italiana, il vero olio extra vergine di oliva garantito dal programma di tracciabilità di Unaprol sbarca per la prima volta in Canada. La missione è frutto dell’intesa operativa MSE– Unaprol – ICE e viene realizzata dall’Istituto per il Commercio con l’Estero in occasione del SIAL, che quest’anno si svolge a Toronto dall’11 al 13 maggio prossimi presso il Metro Convention Center e vede l’Italia come “Paese Partner” dell’iniziativa.
La partecipazione del consorzio I.O.O.% qualità italiana al Sial di Toronto è parte di un più articolato programma biennale che vede Unaprol e ICE, coordinati dalla direzione generale per la promozione degli scambi del Ministero dello Sviluppo Economico, collaborare alla realizzazione di azione di incoming di operatori e giornalisti provenienti da Cina, Hong Kong, Giappone, Austria, Canada e Stati Uniti e azioni promozionali ed educational in Canada e Austria.
La presenza in fiera di Unaprol - I.O.O% alta qualità italiana è inserita nel progetto più ampio “Campagna per il Made in Italy Alimentare in Canada Veramente Italiano”.
L’iniziativa è realizzata con la collaborazione di Ministero dello Sviluppo Economico, Federalimentare, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Buonitalia e Ministero Affari Esteri e vede anche la partecipazione della delegazione italiana, con adeguato spazio espositivo.
La partecipazione del consorzio I.O.O.% alta qualità italiana sarà integrata con momenti informativi rivolti agli operatori economici del settore che avranno luogo all’interno sia dell’iniziativa “The Cuisine” durante i tre giorni della fiera, sia attraverso la realizzazione di un seminario dal titolo “L’Italia in un giro di extra vergine. Qualità ed eccellenza del made in Italy” durante la giornata del 12 maggio. A seguire, saranno organizzate delle degustazioni di oli extra vergine di oliva italiano al fine di evidenziare le caratteristiche organolettiche distintive del prodotto Made in Italy rispetto agli altri oli esteri presenti.
Prevista, inoltre, la partecipazione di 10 aziende italiane alla competizione internazionale Olive d’Or, che si svolgerà durante il corso della manifestazione. Le aziende avranno la possibilità, anche di esporre le proprie produzioni nelle vetrine destinate ai partecipanti del concorso, nonché di prendere parte alle varie sessioni di degustazione degli oli.
“La tappa in Canada sarà un test importante per fare il punto sugli sviluppi del mercato dell’olio extra vergine di oliva di qualità italiano”. Ha riferito il presidente di Unaprol Massimo Gargano. “In un mercato di 30 milioni di potenziali consumatori - ha poi aggiunto - proprio la presenza di centinaia di migliaia di nuclei famigliari di oriundi italiani sta contribuendo a sviluppare la cultura del consumo di olio extra vergine di oliva made in Italy”.
Questa è la domanda che il consorzio I.O.O.% alta qualità italiana intende intercettare attraverso l’educazione al consumo consapevole di una qualità diversa del vero olio extra vergine di oliva made in Italy, garantito dal programma di tracciabilità di Unaprol.

mercoledì 20 aprile 2011

OLIO: rapporto Unaprol, in Italia crescono acquisti extravergine. Nel 2010 + 1,4% su 2009

Roma – Nell’ultimo ventennio la produzione mondiale di olio di oliva è cresciuta mediamente del 2,3% all’anno e in base alle previsioni, la produzione mondiale 2010/2011 dovrebbe sfiorare i 3 milioni di tonnellate. L’Unione europea registra una produzione intorno ai 2,1 milioni di tonnellate, in calo del 6% rispetto all’annata precedente. La Spagna copre una quota del 55% del totale, con una produzione pari a circa 1,2 milioni di tonnellate. L’Italia con circa 550mila tonnellate copre una quota del 25% della produzione comunitaria, mentre la Grecia - terzo Paese produttore - dovrebbe registrare un incremento produttivo del 15% rispetto al 2010, attestandosi su un livello di circa 336 mila tonnellate.
Sono alcune delle anticipazioni dello scenario economico di Unaprol predisposto dall’osservatorio economico in occasione dell’assemblea del consorzio olivicolo italiano convocata per gli adempimenti statutari.
Dal rapporto emerge che per quanto riguarda i livelli produttivi degli altri paesi del Mediterraneo, la Turchia dovrebbe attestarsi su 160 mila tonnellate di prodotto, contrazione del 20% per la Tunisia e produzione pari a 120 mila tonnellate. Aumenta del 29% invece la produzione in Siria. Cala del 6% in Marocco con un produzione di circa 150mila tonnellate mentre l’Algeria vede la sua produzione più che raddoppiata rispetto alla scorsa annata, con un livello che raggiunge 50 mila tonnellate circa. Da segnalare la progressiva crescita della produzione australiana con circa 18 mila tonnellate, “conferma - riferisce il presidente di Unaprol Massimo Gargano che la produzione di olio di oliva nel mondo è trainata da una domanda che continua ad espandersi in tutti i continenti”.
Per quanto riguarda l’Italia la produzione si concentra per il 90% nelle regioni del Meridione. Nel complesso il peso nella produzione ai prezzi di base dell’intero settore agricolo è del 4% mentre, il fatturato registrato dalla sola industria dell’olio di oliva è di circa il 3% rispetto a quella del totale agroalimentare. L’Italia, negli scambi con l’estero, si conferma ancora una volta importatore netto; nonostante ciò la spesa per olio di oliva e sansa rappresenta il 4% del valore dell’import di prodotti agroalimentari e, contemporaneamente, le vendite costituiscono il 5% dell’export complessivo di settore.
Nel 2010 sono stati venduti in Italia più di 215 milioni di litri di olio per un valore di 859 milioni di Euro con un incremento dell’1,4% rispetto al 2009. L’extra vergine è la categoria più venduta con il 72% del fatturato e 155 milioni di litri, mentre sullo stesso livello si attestano l’olio di oliva con il 14% e l’olio con il marchio “100% italiano” con un quota del 12%.
In Italia vi sono attualmente 17.632 aziende che certificano oli Dop con un superficie investita pari a 84.512 ettari. Le classifica delle Regioni più virtuose per le Dop sono la Toscana con il 65% delle superfici olivicole sul totale nazionale (60% in termini di aziende). Seguono Puglia e Sicilia con il 7% e le regioni Lazio e Umbria con il 5%.
In campo internazionale l’Italia rappresenta il 26% del totale delle superfici coltivate a bio. Di queste l’8% riguarda la superficie investita ad oliveto pari a 86 mila ettari della SAU biologica italiana. La superficie olivicola biologica risulta concentrata per oltre il 75% nelle aree meridionali e le regioni più virtuose in questo campo sono: Puglia (27%), Calabria (25%) e Sicilia (11%). Nel 2010, infine, prezzi in leggero rialzo. L’aumento medio è stato del 4% rispetto al 2009.
Dr Antonio G. Lauro

martedì 19 aprile 2011

Olio: Gargano (Unaprol), “bene ICQRF sequestro prodotto dà valore a vero made in Italy”.

foto: www.carabinieri.it
Roma – Funziona il sistema di anticorpi contro frodi e sofisticazioni nel settore dell’olio di oliva. Negli ultimi due anni sono più di 200 tra Carabinieri dei Nuclei antisofisticazione (NAS) e antifrodi comunitarie (NAC), Corpo Forestale dello Stato e dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità che hanno conseguito l’attestato di assaggiatori di olio di oliva attraverso i corsi organizzati da Unaprol – consorzio Olivicolo italiano con la collaborazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Il recente sequestro di 2.500 bottiglie di olio extra vergine di oliva, a Palermo e Catania, senza la corretta indicazione di origine del prodotto, operato dai funzionari dell’ICQRF guidato dal capo dipartimento Giuseppe Serino, “ripropone il problema della trasparenza e della corretta informazione nei confronti dei consumatori”. Ha riferito il presidente di Unaprol, Massimo Gargano che nell’esprimere apprezzamento per il lavoro svolto invita a ad intensificare i controlli proprio ora che il prodotto italiano viene scambiato sul mercato a più di un euro rispetto a quello spagnolo. “Merito ha concluso Gargano dell’etichettatura obbligatoria che sta contribuendo a dare valore al valore del vero prodotto made in Italy e che pertanto va difeso da ogni tentativo di frode commerciale”.

Olio: I.O.O.% qualità italiana dà impulso a comparto che fa storia made in Italy.

Roma – Si allarga il gioco di squadra di I.O.O.% qualità italiana. Nella compagine sociale del primo consorzio di filiera agricola tutta italiana costituito da Unaprol – consorzio olivicolo italiano entra a far parte, con il 30% del capitale sociale, Unapol il consorzio nazionale delle associazioni dei produttori olivicoli. L’unione fa salire ad oltre 500 il numero delle filiere olivicole tracciate che identificano l’alta qualità italiana sui mercati di tutto il mondo con il marchio I.O.O%. Ma la società si prepara ad inserirsi in un più ampio progetto di valorizzazione del made in Italy nell’ambito della grande distribuzione organizzata e della vendita diretta organizzata attraverso una forte collaborazione con CAI, la rete dei consorzi agrari d’Italia e la stessa Unapol.
Il mondo dell’olio extra vergine di oliva, che fa capo al progetto di I.O.O.% alta qualità italiana, guarda sempre più al mercato e dialoga con i consumatori. In quest’ottica si inserisce anche l’accordo con il consorzio Evolio, che inizia a gestire in regime di co-branding con il marchio Lupi del gruppo Mataluni la vendita sui mercati esteri del vero olio extra vergine di oliva 100% made in Italy delle filiere tracciate.
L’olio extra vergine di oliva I.O.O.% qualità italiana viene promosso, intanto, in tutto il mondo grazie al primo accordo di settore della storia di questo Paese con il Ministero dello Sviluppo Economico dal quale è scaturita l’intesa operativa con il nostro Istituto per il Commercio con l’Estero per la promozione del vero olio extra vergine di oliva in tutto il mondo. La macchina della promozione di Unaprol, collaudata da una collaborazione ultradecennale con Veronafiere, sta portando il nostro migliore prodotto italiano a marchio I.O.O.% in India, Singapore, Cina; Hong Kong; Giappone, Comunità degli Stati Indipendenti, Stati Uniti e Brasile, mentre la tracciabilità di Unaprol continua ad educare al consumo consapevole dell’olio extra vergine di oliva a qualità europea i consumatori di Francia, Germania e Regno Unito.
Corsia preferenziale per migliorare l’efficienza del loro approccio al mercato per le imprese, che hanno fatto la scelta dell’alta qualità, con il primo contratto di filiera dell’olivicoltura italiana sottoscritto tra Unaprol, ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, e ISA, l’istituto per lo sviluppo agroalimentare.
“I.O.O.% è diventato il punto di riferimento dell’alta qualità italiana. Ha riferito Massimo Gargano. Una vera portaerei che consente di cogliere opportunità e ricevere servizi. Le imprese – ha poi aggiunto – chiedono maggiore efficienza, soluzione dei problemi, più convenienza e costi contenuti per coprire la distanza con i mercati di tutto il mondo”.
In questa prospettiva al mercato si inseriscono le due guide dei frantoi italiani di alta qualità realizzati da Unaprol con la collaborazione del gruppo Alice/Sky e dell’AIFO-FOR e quella dei migliori oli d’Italia certificati I.O.O.%, editata con il Gambero Rosso.
Continua intanto il lavoro di rafforzamento del sistema anticorpi per contrastare il fenomeno di frodi e sofisticazioni nel settore dell’olio di oliva. Negli ultimi due anni sono più di 200 tra Carabinieri dei Nuclei antisofisticazione (NAS) e antifrodi comunitarie (NAC), Corpo Forestale dello Stato e dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità che hanno conseguito l’attestato di assaggiatori di olio di oliva attraverso i corsi organizzati da Unaprol – consorzio Olivicolo italiano con la collaborazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
“I.O.O.% alta qualità italiana - ha concluso Gargano rappresenta un percorso di certificazione di eccellenza che sta migliorando l’offerta del vero prodotto italiano tracciato e garantito. In quest’ottica – ha poi concluso - si inserisce anche la richiesta di modificare in senso restrittivo i parametri previsti dal Reg. CE 61/2010 per contrastare il rischio dell’aggiunta di olio deodorato e di ripasso nell’extra vergine”.

lunedì 11 aprile 2011

OLIO: Da rapporto Federdop, fotografia imprenditore italiano che sceglie territorio.

Roma – Il 44% dei produttori italiani di oli a denominazione di origine protetta possiede il titolo di scuola media superiore. La percentuale di laureati si attesta su un valore del 32%. Il 19% ha un titolo di scuola media inferiore e solo il 5% possiede la licenza elementare. La percentuale maggiore di laureati è presente nell’Italia centrale con il 42%, seguita dall’Italia insulare con il 37%, mentre nell’Italia meridionale il 34% dei conduttori intervistati possiede un titolo accademico.
E’ quanto emerge dal rapporto sugli oli extra vergine DOP, a denominazione di origine protetta, realizzato per Federdop – Olio dall’osservatorio economico di Unaprol e presentato al Sol di Verona.
Dal rapporto emerge che l’età media del conduttore all’interno del campione di aziende monitorate è di 54 anni. I conduttori maschi gestiscono il 79% delle aziende olivicole che producono olio dop, mentre nell’Italia insulare sono le donne con il 43% ad assumere la responsabilità di conduttrici di azienda.
L’Italia, intanto, con 40 riconoscimenti (39 DOP e 1 IGP) si conferma come primo Paese europeo nella classifica della Dop e precede la Grecia con 27 riconoscimenti e la Spagna con 25 denominazioni di origine protetta.
“A questo primato, però, non fa riscontro un produzione adeguata, che si è attestata nella scorsa campagna intorno alle 10 mila tonnellate. Ha dichiarato il presidente di Federdop- Olio Silvano Ferri. Le notevoli potenzialità di questo segmento di eccellenza del made in Italy vanno ben al di là dei numeri che riesce ad esprimere, perché il consumatore mondiale - ha poi concluso Ferri - percepisce il sistema delle Dop come la punta di diamante, l’eccellenza di un comparto, che produce un effetto traino dei consumi anche per altri prodotti targati made in Italy”.
Dal monitoraggio realizzato da Federdop si evince che le province che presentano un maggiore numero di Dop sono Trapani e Siena. Su un totale di 39 oli DOP in Italia, vi sono attualmente 27 Consorzi di tutela costituiti. Di questi, 22 aderiscono a Federdop Olio (l’81%); 12, invece, le Dop che attualmente non sono supportate da alcun consorzio di tutela. Gli oli Dop sono maggiormente valorizzati al Nord. I prezzi per il prodotto confezionato premiano quello ceduto alla ristorazione (8,38 €/kg). L’analisi regionale delle vendite in volume mostra che il 34% degli oli venduti attraverso al GDO è acquistato in Lombardia. Segue per importanza l’Emilia Romagna (13%), Piemonte e Val d’Aosta (12%), Veneto (11%) e Toscana (8%). Il prezzo più alto è riscontrabile in Trentino, dove nel 2010 mediamente un litro di olio Dop/IGp è stato venduto a 13 €. Seguono il Veneto, la Liguria e la Toscana con un livello di prezzo pari a circa 11 €/lt.
“Le Dop sono lo specchio della diversità – afferma il presidente di Unaprol Massimo Gargano - e raccontano il carattere distintivo della diversità del made in Italy. Il 40% degli oli Dop venduti nella GDO è a private label (circa 1.120.000 di litri). Questo significa – ha poi concluso Gargano che il sistema delle Dop va sostenuto perché rappresenta un presidio importante e una realtà significativa dell’economia dei mille diversi territori italiani”.
E che l’Italia sia la patria dei mille sapori delle Dop lo dimostra anche il successo di pubblico e di critica della degustazione guidata degli oli della 9^ edizione del concorso Sirena d’Oro di Sorrento svoltasi al SOL di Verona presso lo stand di Unaprol. I premi saranno consegnati a Sorrento il prossimo 20 maggio nel corso di una cerimonia che prevede anche la borsa valori del territorio. In tale occasione sarà fatto il punto sulla situazione del mercato delle Dop in Italia.
Dr Antonio G. Lauro

venerdì 26 novembre 2010

A DELIANUOVA (RC) LA SECONDA EDIZIONE DELLA FESTA DELL’OLIO NUOVO.

E’ tempo di olio nuovo: territori, comunità e imprese prendono vigore, poiché vedono in questa produzione che rappresenta quasi il 40% dell’economia agricola calabrese, la chiave di svolta per uno sviluppo equilibrato e sostenibile della Calabria. 
In questi anni, la Calabria in tema di valorizzazione dlla qualità dell’olio ha compiuto passi prodigiosi. 
A Delianuova (RC) sabato 27 novembre p.v. con il patrocinio del Consiglio Regionale della Calabria, dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria e dell’Amministrazione Comunale di Delianuova, e con la collaborazione della Coldiretti di Reggio Calabria, l’oleificio Perrone ha organizzato la “festa dell’olio nuovo”. 
Due sono i momenti che caratterizzeranno la giornata: alle ore 9,30 nel teatro comunale di Delianuova si terrà un convegno che ha come tema: “Olivicoltura delle colline reggine. Quale futuro?”. Alle 13,30 nello stabilimento dell’oleificio Perrone ci sarà la degustazione dell’olio nuovo tracciato di alta qualità e di prodotti tipici con un momento di festa allietata da suoni e balli della tradizione calabrese. 
Il Convegno moderato dal direttore della Coldiretti Calabria Benedetto De Serio prevede la presentazione di Pino Perrone titolare dell’oleificio. 
I saluti del sindaco di Delianuova Rocco Corigliano, di Francesco Saccà presidente della Coldiretti di Reggio Calabria, di Antonio Scali Assessore Provinciale Agricoltura, Domenico Fedele consigliere provinciale, di Arcangelo Carbone presidente della Pro-loco di Delianuova. 
I relatori del convegno saranno: Giovanni Cipolla responsabile regionale economico Coldiretti che interverrà sulle “sfide della nuova PAC”, Nunzio Scaramozzino coordinatore nazionale tracciabilità UNAPROL su : Tracciablità- I.O.O.% alta qualità italiana; il direttore Generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria Giuseppe Zimbalatti che relazionerà su: Impatto delle azioni di miglioramento della qualità e della nuova PAC sul futuro dell’olivicoltura pedeaspromontana”. 
Stefano Pasquazzi direttore dell’Associazione Italiana Frantoi Oleari. 
Le conclusioni sono affidate a Pietro Molinaro presidente della Coldiretti Calabria.
Fonte: Coldiretti Reggio Calabria